Estrattivismo

*** Prima Parte ***

Scavando più a fondo/1di Katie Sandwell - TNI

Mentre il mondo si sposta verso le energie rinnovabili, la domanda di minerali critici è alle stelle. Ma l'eredità distruttiva dell'industria mineraria solleva domande urgenti:... Continua
*** Segnalazione ***

Messico - Agenda Socioambiental 2024   

L’Agenda Socio-Ambientale 2024 è uno sforzo coordinato dall’Università Nazionale Autonoma del Messico, nata per mettere a disposizione dei candidati alla presidenza del... Continua
*** Segnalazione/Ecología Política n° 67 ***

Violenza ed estrattivismodi "Ecología Política"

Questo numero di Ecología Política esplora come la violenza della conquista e della colonizzazione abbia posto le basi dell'ordine globale che ancora oggi persiste, e che è... Continua
*** Terza Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/3di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Le imprese hanno bisogno di vaste distese di terra per costruire enormi parchi eolici, parchi solari e infrastrutture dell'energia idroelettrica, terra che spesso ottengono privando le... Continua
Global Gas Flaring Tracker
Global Gas Flaring Tracker

Il Global Gas Flaring Tracker della Banca Mondiale   è l'unico indicatore globale e indipendente del gas flaring di routine. Le stime ci consentono di monitorare i livelli di flaring globali e di tracciare i progressi verso il nostro obiettivo di Zero Routine Flaring entro il 2030.
 

GeoEngineeringMonitor -  ETC Group, Heinrich Böll Stiftung
GeoEngineeringMonitor - ETC Group, Heinrich Böll Stiftung

Questa mappa interattiva sulla geoingegneria, preparata da ETC Group e dalla Fondazione Heinrich Boell, getta luce sull'allarmante espansione della ricerca e della sperimentazione geoingegneristica.
Si basa su una mappa precedente di Earth Systems Experimentation pubblicata nel 2012. Quella mappa originale documentava circa 300 progetti ed esperimenti relativi al campo della geoingegneria. Quasi un decennio dopo, più di 1.700 di questi progetti sono stati identificati -- compresi quelli passati, in corso e pianificati. Quando si apre la mappa, vengono visualizzati solo i progetti in corso e previsti, così come quelli che sono stati completati o cancellati negli ultimi cinque anni.
Questi includono la rimozione del carbonio e la gestione delle radiazioni solari, nonché altri approcci di geoingegneria. La mappa contiene anche progetti di cattura del carbonio e modifica meteorologica. Non esiste una registrazione completa dei progetti meteorologici e climatici, quindi questa mappa è necessariamente parziale.
Per ulteriori informazioni e informazioni sulla geoingegneria e i suoi rischi e impatti su ecologia, economia, sociale e giustizia, vedi geoengineeringmonitor.org

Fossil Fuel Map in UK - Friends of the Earth
Fossil Fuel Map in UK - Friends of the Earth

Si fa un gran parlare dei numerosi progetti e licenze offshore di petrolio e gas nel Mare del Nord. Ma si sa meno dei siti onshore del Regno Unito. Ora la nuova mappa di Friends of the Earth rivela l’intera estensione dei siti di estrazione di combustibili fossili alle nostre porte.

La nostra mappa mostra diverse miniere di carbone a cielo aperto attive e dozzine di siti di petrolio e gas in tutta l’Inghilterra e il Galles, con centinaia di pozzi operativi nascosti in bella vista. E ci sono piani per nuovi investimenti in molti siti per estrarre più petrolio, gas e carbone dal sottosuolo.

Geocomunes
Geocomunes

GeoComunes è un Collettivo che opera accompagnando popoli, comunità, quartieri, quartieri o organizzazioni di base che nella lotta per la difesa dei beni comuni richiedono la produzione di mappe di analisi e divulgazione al fine di rafforzare la comunità dal basso organizzazione collettiva.
Geocomunes effettua cartografia (mappe) dei conflitti causati dal degrado, dalla privatizzazione e dall'espropriazione dei beni comuni, nonché dei progetti di “infrastrutture” che si costruiscono affinché il capitale continui ad accumularsi.
La cartografia GeoComunes rende visibili le strategie di appropriazione capitalista del territorio e funge da strumento tecnico per la difesa organizzata dei beni comuni interessati.
Il riferimento ai beni comuni non risponde alla separazione tra pubblico e privato che prevale, ma con il nostro lavoro vogliamo contribuire a un'idea del comune che trascende i limiti che impone la socializzazione alienata dal capitale. Cosa è comune? Ci chiediamo e pensiamo che la risposta si trovi nella lotta di chi sta sotto e nella costruzione di un sapere collettivo e critico che serva come strumento comune per la costruzione di una società non capitalista, libera e comunitaria.

Piantagioni di alberi per i mercati del carboniodi World Rainforest Movement

All'inizio del millennio il Clean Development Mechanism delle Nazioni Unite ha inserito le monocolture industriali di alberi fra i progetti per generare crediti di carbonio. Progetti che hanno... Continua
*** Quarta Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/4di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Il capitale acquisito attraverso decenni di utilizzo di carbone, petrolio e gas viene utilizzato dai giganti dei combustibili fossili per 'rinverdire' la loro immagine.
*** Segnalazione ***

Decrescita e marxismo. Dialogo possibile e necessariodi Quaderni della decrescita. Periodico di ecologia, società e politica

Il cuore di questo numero è costituito dalla monografia su "Marxismo e decrescita", che raccoglie i frutti di un lavoro preparatorio durato due anni e i contributi di una nutrita... Continua
*** Segnalazione/Versione italiana ***

Abbecedario dei Soulèvements de la Terredi Soulèvements de la Terre

Finalmente in traduzione italiana l’Abbecedario dei Soulèvements de la Terre, movimento ecologista nato in Francia nell’inverno del 2021 per costruire l’alternativa radicale... Continua
*** Segnalazione ***

Decrescita, nuovo nome della Pacedi QUADERNI DELLA DECRESCITA n. 1/2

Il terzo numero dei Quaderni della Decrescita è centrato, ancora una volta - e come potrebbe essere diversamente - sulla guerra. E su come uscirne. Subito, con un cessate il fuoco su tutti i... Continua
*** Segnalazione ***

Femminismi ecoterritoriali in America Latinadi Francisca Fernandez Droguett e Florencia Puente

Un libro che si inserisce in un processo ancora aperto e certamente incompiuto di riflessioni, dibattiti e istanze di organizzazione, resistenza e immaginario collettivo di donne sui crescenti... Continua
*** Segnalazione ***

Donne e conflitti ambientali: impatti differenziati di Observatorio Latinoamericano de Conflictos Ambientales - OLCA

A partire dagli anni ’60 e ’70, si sono resi più evidenti gli effetti sulla Natura dovuti all’estrattivismo nel mondo occidentalizzato, così come sono iniziate varie... Continua
*** Video documentari ***

"Il fiume per me è tutto, l'acqua è vita" di Nahuel Lag 

"Por el Paraná" e "Teoría del derrame" sono documentari sulla cura dei corsi d'acqua, sull'organizzazione popolare e sulle culture locali. Mettono in... Continua
*** Quinta Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/5di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

Secondo il documento sulla strategia climatica a lungo termine del Cile, negli ultimi 30 anni il paese ha sofferto una diminuzione della disponibilità idrica pari al 20% nelle aree meridionali ... Continua
“Aree idonee” per pannelli solari e pale eoliche: sicuri di voler festeggiare? di Paolo Pileri - Altreconomia.it
“Aree idonee” per pannelli solari e pale eoliche: sicuri di voler festeggiare? di Paolo Pileri - Altreconomia.it

È stato pubblicato il decreto governativo che disciplina chi e come debba definire le aree idonee a posizionare pannelli e pale eoliche. Il rischio di iniquità, impatti sociali, ecologici e ambientali e di nuovi consumi di suolo è concreto, osserva il prof. Pileri. Sacrificando le uniche due procedure per arginare il degrado ambientale, a vantaggio di pochi. 

*** Quarta Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/4di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

In Spagna e in Cile molti progetti per la produzione di idrogeno sono previsti o già situati nelle cosiddette zone di sacrificio. Questi territori hanno già subito impatti con gravi... Continua
*** Terza Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/3di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

I processi di estrazione, trasporto e utilizzo delle fonti energetiche hanno storicamente prodotto gravi danni ambientali come inquinamento, deforestazione e distruzione degli habitat, ma anche... Continua
SEGNALAZIONE - Nyeleni Newsletter  N°56

Sfidare i finanziamenti dietro l'accaparramento verde e bludi Friends of the Earth International, ETC Group, Transnational Institute

Mobilitare grandi quantità di finanziamenti privati ​​per sostituire la mancanza di finanziamenti pubblici sta rapidamente diventando un nuovo obiettivo nelle discussioni sul finanziamento del ... Continua
*** Seconda Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/2di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

Nel luglio 2020 la Commissione Europea ha approvato la strategia sull'idrogeno, che definisce l'obiettivo di generarne 10 milioni di tonnellate all'interno dell'Unione Europea entro... Continua
*** Segnalazione ***

Investire sul caos climatico. Report sulla finanza dei combustibili fossili 2024di Rainforest Action Network, Banktrack, Indigenous Environmental Network, Oilchange, Reclaim Finance, Sierra Club, Urgewald, CEED

Questo dossier riporta gli impegni finanziari da parte delle 60 maggiori banche del mondo sul settore dei combustibili fossili nel suo complesso, nonché sulle imprese che espandono il settore... Continua
*** Prima Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/1di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

Lo sviluppo del mercato dell'idrogeno, le relazioni geopolitiche, i meccanismi di finanziamento e gli impatti che i progetti hanno sul territorio.
*** ECUADOR ***

Olón, un mini-Yasuní sulla costa ecuadoriana di Alberto Acosta

In queste terre equatoriali non c'è tempo per annoiarsi. Nel mezzo di una situazione di crisi multiple, un nuovo scandalo ha scosso l'ambiente politico. Una società di... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

Segreti del Trattato di Libero Commercio Chile-UE di Patricio Véjar Mercado

La piattaforma Chile Mejor Sin TLC ha lanciato un libro che analizza i capitoli chiave del Trattato di Libero Commercio tra Cile e Unione Europea e i suoi impatti. Una iniziativa che tenta di far... Continua
*** Argentina ***

Ley Bases: verso un non-paese, il sogno liberistadi Maristella Svampa, Enrico Viale

La Ley Bases approfondirà il modello primario di esportazione coloniale fino al parossismo, a braccetto con il già noto estrattivismo predatorio e il nuovo estrattivismo verde che si... Continua
*** Seconda Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/2di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Le multinazionali si affidano a molteplici forme di sostegno pubblico, tra cui sovvenzioni dirette, prezzi di acquisto garantiti, accordi di acquisto di energia con i governi o le società... Continua

Argentina: reti per la transizionedi Analía Zárate, Hernán Scandizzo

Un lavoro che cerca di diffondere e analizzare lo sviluppo delle energie rinnovabili in Argentina. l'obiettivo è quello di mettere in evidenza iniziative poco conosciute e costruire ponti... Continua

Congo: la maledizione del cobaltodi Oscar Nkala (Oxpeckers)

Il cobalto è un minerale fondamentale per la transizione energetica e digitale, ma il suo utilizzo ha un prezzo elevato per la Repubblica Democratica del Congo. Quando Roger Milolo... Continua
I Paesi del G20 continuano a garantire finanziamenti ai combustibili fossili, di Andrea Siccardo - altreconomia.it
I Paesi del G20 continuano a garantire finanziamenti ai combustibili fossili, di Andrea Siccardo - altreconomia.it

Dal 2020 al 2022 i membri del G20 e le loro istituzioni finanziarie hanno destinato fondi a progetti di carbone, petrolio e gas fossile per 47 miliardi di dollari all’anno. Una scelta in contrasto con il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Mentre i finanziamenti alle rinnovabili sono stati indirizzati principalmente ai Paesi ad alto reddito.

Il boomerang della transizione energetica mette l'Europa in panne, di Giorgio Ferrari - labottegadelbarbieri.org
Il boomerang della transizione energetica mette l'Europa in panne, di Giorgio Ferrari - labottegadelbarbieri.org

“Di norme ne abbiamo già varate tante in Europa, più di tutti i vicini. Siamo avanti, in termini normativi, rispetto agli americani, ai cinesi o a qualsiasi altra potenza al mondo. Ci siamo posti obiettivi al 2030 e 2050 per decarbonizzare, ridurre le sostanze fitochimiche, ecc. Chiedo una pausa nella normativa europea. Ora dobbiamo metterli in pratica. Non dobbiamo apportare nuove modifiche alle regole perché scontenteremo tutti i giocatori.”
Così si esprimeva il presidente francese Macron in un discorso del maggio del 2023, paventando ciò che oggi è sotto gli occhi di tutti: l’impraticabilità del New Green Deal europeo.

Sette ragioni per fermare l'accordo UE-MERCOSUR di Friend of the Earth Europe

Le proteste dei trattori che stanno attraversando l’Europa hanno il merito di aver acceso i riflettori sulle opache trattative, in atto da lungo tempo, per la ratifica dell’accordo di... Continua
*** Prima Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/1di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Per oltre un secolo, le multinazionali dell'energia hanno distrutto il pianeta e sfruttato le persone in cerca di profitto. Ora, i produttori di energia e i produttori di tecnologia si stanno... Continua

COP 28: tra il dire e il fare...di Alberto Acosta

Dopo aver studiato i risultati della 28a Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP) a Dubai, tenutasi alla fine del 2023, possiamo anticipare... Continua
*** ARGENTINA ***

La dittatura mineraria in tempi di democrazia elettoraledi ANRed, ANCAP, Revista Cítrica, Agencia Tierra Viva

Da Catamarca a Chubut, il potere delle corporations viola i diritti umani con la complicità della politica istituzionale. Perché estrattivismo e democrazia sono incompatibili. Appunti... Continua
*** Video ***

Shifting Power - Un documentariodi Don't Gas Africa

Attraverso un viaggio cinematografico, “Shifting Power” fornisce una visione profonda della vita delle comunità africane le cui esistenze e prospettive vengono sconvolte... Continua

Costruendo un ponte verso il caos climaticodi Urgewald

La 28a Conferenza delle Parti (COP28) delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) è iniziata ieri a Dubai, non proprio sotto i migliori auspici. Già da tempo la scelta... Continua

Bruciare le foreste in nome dell'energia pulita?di Leonie Schmitt, Hannah Greep (BankTrack)

La biomassa del legno, la biomassa proveniente dagli alberi, è comunemente presentata come una fonte di energia rinnovabile che aiuta a ridurre le emissioni di gas serra, nella stessa... Continua
La prima conferenza mondiale sulla giustizia climatica, di Marco Boscolo - IlBoLiveUniPD
La prima conferenza mondiale sulla giustizia climatica, di Marco Boscolo - IlBoLiveUniPD

Dal 12 al 15 ottobre scorsi si è tenuta a Milano la prima Conferenza mondiale sulla giustizia climatica. È stata ospitata negli spazi dell’Università Statale di Milano e nello storico centro sociale Leoncavallo, ed è stata organizzata dal basso dai movimenti e dai collettivi, come per esempio Extinction Rebellion, Fridays For Future, Ultima Generazione, il gruppo di Ecologia Politica della Statale e molte altre realtà. Come aveva anticipato Alex Foti, uno degli organizzatori nonché storico fondatore di Agenzia X a Milano, l’evento milanese avrebbe segnato la nascita di una “Internazionale Rivoluzionaria del Clima”, uno spazio politico largo che raggruppi esperienze e militanze anche molto diverse tra loro ma che hanno un punto in comune profondo: finora i movimenti per il clima hanno parlato alla politica e alle istituzioni chiedendo che intervenissero ma le risposte sono state insufficienti.

Transizione ecologica: c’eravamo tanto sbagliati, di Paolo Cacciari - Volerelaluna.it
Transizione ecologica: c’eravamo tanto sbagliati, di Paolo Cacciari - Volerelaluna.it

Avevamo creduto che la transizione ecologica (energie rinnovabili, lotta agli sprechi e coibentazione, conservazione degli ecosistemi e carbon tax, insomma tutti gli ingredienti del paniere del Green Deal varato quattro anni fa dalla Commissione europea e implementato dal megafondo Next Generation EU) potesse essere un “driver” per la crescita economica, un volano anti-ciclico capace di riavviare investimenti e occupazione, saggi di profitto e innovazione tecnologica. Ci avevano assicurato che imprese e finanza si sarebbero fatte carico della salvezza del pianeta o, quantomeno, dell’umanità colpita dal collasso climatico. L’internazionale dei miliardari che si ritrova periodicamente a Davos aveva proclamato un Reset Capitlism, “un nuovo tipo di capitalismo sostenibile”. E invece no. Contrordine: hanno rifatto i conti e ci dicono ora che la decarbonizzazione costa troppo.

Amazzonia: la periferia della periferia di Alberto Acosta*

L’Amazzonia è una sorta di enorme territorio di sacrificio. Da lì si ottengono risorse per finanziare le economie. Funziona anche come valvola di sfogo dai gravi problemi sociali... Continua

Yasuní ha vinto, l'umanità ha vintodi Pablo Solón

“Lasciare il petrolio sottoterra? Rinunciare a più di un miliardo di dollari all'anno? Mettere la natura al di sopra dell’economia? Che follia è questa? È la... Continua
*** Prima Parte ***

La linea del fuoco/1di Alexik

Da più di quattro mesi il Canada brucia, ininterrottamente. Bruciano i territori del sud, nella British Columbia, dove le fiamme divampano dentro e intorno alla città di Kelowna,... Continua
*** Vaca Muerta - Argentina ***

La compagnia petrolifera che ha rubato un fiumedi Canal Abierto

Uno dei maggiori produttori di idrocarburi non convenzionali di Vaca Muerta, Tecpetrol (Grupo Techint) utilizza immense quantità di acqua dal fiume Neuquén e poi la reimmette... Continua