Estrattivismo

***Segnalazione***

Idrogeno verde: transizione o colonialismo? di Pablo Bertinat, Jorge Chemes, Karen Ardiles Ordenes, Jhony Saldivia, Hernán Scandizzo, Federico García, Gustavo Romeo, Álvaro Álvarez, Florencia Puente

Si moltiplicano in America Latina le riforme giuridiche e le politiche pubbliche a sostegno di una transizione energetica pensata per servire gli interessi del Nord Globale.

Europa, Guerra e Nocività/1di Piccoli Fuochi Vagabondi

Dopo un iter approvativo accelerato, venerdì 28 febbraio 2025 è arrivata a Ravenna l’enorme nave BW Singapore di Snam, lunga quasi 300 metri e alta 44 (circa un palazzo di dieci... Continua
*** Tribunale Internazionale per i Diritti della Natura ***

Per un Nuovo patto con la Madre Terradi Francesco Martone

Per un “Nuovo patto con la Madre Terra”, questo il tema di fondo e l’obiettivo di un percorso lanciato da settembre dello scorso anno dal Tribunale Internazionale per i Diritti... Continua
*** Una discarica per rifiuti speciali nel Comune più piccolo della provincia di Ancona ***

Gli estrattivisti della porta accantodi Nelson

Lo schema è sempre lo stesso: da una parte il silenzio politico e istituzionale di quanti, per responsabilità pubbliche, dovrebbero al contrario favorire informazione e partecipazione... Continua

Fermare l'acquacoltura industrialedi GRAIN

Le comunità di pescatori stanno conducendo una lotta globale per fermare l'acquacoltura industriale di gamberetti e pesci. Dicono che queste attività sono tossiche per i loro... Continua
*** Segnalazione ***

Geopolitica e riciclo del litio in Boliviadi Erik Martinelly

Un report sul tema dell'estrattivismo in una delle zone più ricche di litio al mondo, in un momento-chiave della produzione di beni legati alla cosiddetta "svolta verde", che... Continua
*** Prima Parte ***

Scavando più a fondo/1di Katie Sandwell - TNI

Mentre il mondo si sposta verso le energie rinnovabili, la domanda di minerali critici è alle stelle. Ma l'eredità distruttiva dell'industria mineraria solleva domande urgenti:... Continua
*** Segnalazione ***

Messico - Agenda Socioambiental 2024   

L’Agenda Socio-Ambientale 2024 è uno sforzo coordinato dall’Università Nazionale Autonoma del Messico, nata per mettere a disposizione dei candidati alla presidenza del... Continua
*** Segnalazione/Ecología Política n° 67 ***

Violenza ed estrattivismodi "Ecología Política"

Questo numero di Ecología Política esplora come la violenza della conquista e della colonizzazione abbia posto le basi dell'ordine globale che ancora oggi persiste, e che è... Continua
*** Terza Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/3di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Le imprese hanno bisogno di vaste distese di terra per costruire enormi parchi eolici, parchi solari e infrastrutture dell'energia idroelettrica, terra che spesso ottengono privando le... Continua
Global Gas Flaring Tracker
Global Gas Flaring Tracker

Il Global Gas Flaring Tracker della Banca Mondiale   è l'unico indicatore globale e indipendente del gas flaring di routine. Le stime ci consentono di monitorare i livelli di flaring globali e di tracciare i progressi verso il nostro obiettivo di Zero Routine Flaring entro il 2030.
 

GeoEngineeringMonitor -  ETC Group, Heinrich Böll Stiftung
GeoEngineeringMonitor - ETC Group, Heinrich Böll Stiftung

Questa mappa interattiva sulla geoingegneria, preparata da ETC Group e dalla Fondazione Heinrich Boell, getta luce sull'allarmante espansione della ricerca e della sperimentazione geoingegneristica.
Si basa su una mappa precedente di Earth Systems Experimentation pubblicata nel 2012. Quella mappa originale documentava circa 300 progetti ed esperimenti relativi al campo della geoingegneria. Quasi un decennio dopo, più di 1.700 di questi progetti sono stati identificati -- compresi quelli passati, in corso e pianificati. Quando si apre la mappa, vengono visualizzati solo i progetti in corso e previsti, così come quelli che sono stati completati o cancellati negli ultimi cinque anni.
Questi includono la rimozione del carbonio e la gestione delle radiazioni solari, nonché altri approcci di geoingegneria. La mappa contiene anche progetti di cattura del carbonio e modifica meteorologica. Non esiste una registrazione completa dei progetti meteorologici e climatici, quindi questa mappa è necessariamente parziale.
Per ulteriori informazioni e informazioni sulla geoingegneria e i suoi rischi e impatti su ecologia, economia, sociale e giustizia, vedi geoengineeringmonitor.org

Fossil Fuel Map in UK - Friends of the Earth
Fossil Fuel Map in UK - Friends of the Earth

Si fa un gran parlare dei numerosi progetti e licenze offshore di petrolio e gas nel Mare del Nord. Ma si sa meno dei siti onshore del Regno Unito. Ora la nuova mappa di Friends of the Earth rivela l’intera estensione dei siti di estrazione di combustibili fossili alle nostre porte.

La nostra mappa mostra diverse miniere di carbone a cielo aperto attive e dozzine di siti di petrolio e gas in tutta l’Inghilterra e il Galles, con centinaia di pozzi operativi nascosti in bella vista. E ci sono piani per nuovi investimenti in molti siti per estrarre più petrolio, gas e carbone dal sottosuolo.

Geocomunes
Geocomunes

GeoComunes è un Collettivo che opera accompagnando popoli, comunità, quartieri, quartieri o organizzazioni di base che nella lotta per la difesa dei beni comuni richiedono la produzione di mappe di analisi e divulgazione al fine di rafforzare la comunità dal basso organizzazione collettiva.
Geocomunes effettua cartografia (mappe) dei conflitti causati dal degrado, dalla privatizzazione e dall'espropriazione dei beni comuni, nonché dei progetti di “infrastrutture” che si costruiscono affinché il capitale continui ad accumularsi.
La cartografia GeoComunes rende visibili le strategie di appropriazione capitalista del territorio e funge da strumento tecnico per la difesa organizzata dei beni comuni interessati.
Il riferimento ai beni comuni non risponde alla separazione tra pubblico e privato che prevale, ma con il nostro lavoro vogliamo contribuire a un'idea del comune che trascende i limiti che impone la socializzazione alienata dal capitale. Cosa è comune? Ci chiediamo e pensiamo che la risposta si trovi nella lotta di chi sta sotto e nella costruzione di un sapere collettivo e critico che serva come strumento comune per la costruzione di una società non capitalista, libera e comunitaria.

Piantagioni di alberi per i mercati del carboniodi World Rainforest Movement

All'inizio del millennio il Clean Development Mechanism delle Nazioni Unite ha inserito le monocolture industriali di alberi fra i progetti per generare crediti di carbonio. Progetti che hanno... Continua
*** Quarta Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/4di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Il capitale acquisito attraverso decenni di utilizzo di carbone, petrolio e gas viene utilizzato dai giganti dei combustibili fossili per 'rinverdire' la loro immagine.
*** Segnalazione ***

Decrescita e marxismo. Dialogo possibile e necessariodi Quaderni della decrescita. Periodico di ecologia, società e politica

Il cuore di questo numero è costituito dalla monografia su "Marxismo e decrescita", che raccoglie i frutti di un lavoro preparatorio durato due anni e i contributi di una nutrita... Continua
*** Segnalazione/Versione italiana ***

Abbecedario dei Soulèvements de la Terredi Soulèvements de la Terre

Finalmente in traduzione italiana l’Abbecedario dei Soulèvements de la Terre, movimento ecologista nato in Francia nell’inverno del 2021 per costruire l’alternativa radicale... Continua
*** Segnalazione ***

Decrescita, nuovo nome della Pacedi QUADERNI DELLA DECRESCITA n. 1/2

Il terzo numero dei Quaderni della Decrescita è centrato, ancora una volta - e come potrebbe essere diversamente - sulla guerra. E su come uscirne. Subito, con un cessate il fuoco su tutti i... Continua
*** Segnalazione ***

Femminismi ecoterritoriali in America Latinadi Francisca Fernandez Droguett e Florencia Puente

Un libro che si inserisce in un processo ancora aperto e certamente incompiuto di riflessioni, dibattiti e istanze di organizzazione, resistenza e immaginario collettivo di donne sui crescenti... Continua
*** Segnalazione ***

Donne e conflitti ambientali: impatti differenziati di Observatorio Latinoamericano de Conflictos Ambientales - OLCA

A partire dagli anni ’60 e ’70, si sono resi più evidenti gli effetti sulla Natura dovuti all’estrattivismo nel mondo occidentalizzato, così come sono iniziate varie... Continua
*** Video documentari ***

"Il fiume per me è tutto, l'acqua è vita" di Nahuel Lag 

"Por el Paraná" e "Teoría del derrame" sono documentari sulla cura dei corsi d'acqua, sull'organizzazione popolare e sulle culture locali. Mettono in... Continua
*** Quinta Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/5di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

Secondo il documento sulla strategia climatica a lungo termine del Cile, negli ultimi 30 anni il paese ha sofferto una diminuzione della disponibilità idrica pari al 20% nelle aree meridionali ... Continua
“Aree idonee” per pannelli solari e pale eoliche: sicuri di voler festeggiare? di Paolo Pileri - Altreconomia.it
“Aree idonee” per pannelli solari e pale eoliche: sicuri di voler festeggiare? di Paolo Pileri - Altreconomia.it

È stato pubblicato il decreto governativo che disciplina chi e come debba definire le aree idonee a posizionare pannelli e pale eoliche. Il rischio di iniquità, impatti sociali, ecologici e ambientali e di nuovi consumi di suolo è concreto, osserva il prof. Pileri. Sacrificando le uniche due procedure per arginare il degrado ambientale, a vantaggio di pochi. 

*** Quarta Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/4di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

In Spagna e in Cile molti progetti per la produzione di idrogeno sono previsti o già situati nelle cosiddette zone di sacrificio. Questi territori hanno già subito impatti con gravi... Continua
*** Terza Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/3di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

I processi di estrazione, trasporto e utilizzo delle fonti energetiche hanno storicamente prodotto gravi danni ambientali come inquinamento, deforestazione e distruzione degli habitat, ma anche... Continua
SEGNALAZIONE - Nyeleni Newsletter  N°56

Sfidare i finanziamenti dietro l'accaparramento verde e bludi Friends of the Earth International, ETC Group, Transnational Institute

Mobilitare grandi quantità di finanziamenti privati ​​per sostituire la mancanza di finanziamenti pubblici sta rapidamente diventando un nuovo obiettivo nelle discussioni sul finanziamento del ... Continua
*** Seconda Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/2di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

Nel luglio 2020 la Commissione Europea ha approvato la strategia sull'idrogeno, che definisce l'obiettivo di generarne 10 milioni di tonnellate all'interno dell'Unione Europea entro... Continua
*** Segnalazione ***

Investire sul caos climatico. Report sulla finanza dei combustibili fossili 2024di Rainforest Action Network, Banktrack, Indigenous Environmental Network, Oilchange, Reclaim Finance, Sierra Club, Urgewald, CEED

Questo dossier riporta gli impegni finanziari da parte delle 60 maggiori banche del mondo sul settore dei combustibili fossili nel suo complesso, nonché sulle imprese che espandono il settore... Continua
*** Prima Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/1di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

Lo sviluppo del mercato dell'idrogeno, le relazioni geopolitiche, i meccanismi di finanziamento e gli impatti che i progetti hanno sul territorio.
*** ECUADOR ***

Olón, un mini-Yasuní sulla costa ecuadoriana di Alberto Acosta

In queste terre equatoriali non c'è tempo per annoiarsi. Nel mezzo di una situazione di crisi multiple, un nuovo scandalo ha scosso l'ambiente politico. Una società di... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

Segreti del Trattato di Libero Commercio Chile-UE di Patricio Véjar Mercado

La piattaforma Chile Mejor Sin TLC ha lanciato un libro che analizza i capitoli chiave del Trattato di Libero Commercio tra Cile e Unione Europea e i suoi impatti. Una iniziativa che tenta di far... Continua
*** Argentina ***

Ley Bases: verso un non-paese, il sogno liberistadi Maristella Svampa, Enrico Viale

La Ley Bases approfondirà il modello primario di esportazione coloniale fino al parossismo, a braccetto con il già noto estrattivismo predatorio e il nuovo estrattivismo verde che si... Continua
*** Seconda Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/2di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Le multinazionali si affidano a molteplici forme di sostegno pubblico, tra cui sovvenzioni dirette, prezzi di acquisto garantiti, accordi di acquisto di energia con i governi o le società... Continua

Argentina: reti per la transizionedi Analía Zárate, Hernán Scandizzo

Un lavoro che cerca di diffondere e analizzare lo sviluppo delle energie rinnovabili in Argentina. l'obiettivo è quello di mettere in evidenza iniziative poco conosciute e costruire ponti... Continua

Congo: la maledizione del cobaltodi Oscar Nkala (Oxpeckers)

Il cobalto è un minerale fondamentale per la transizione energetica e digitale, ma il suo utilizzo ha un prezzo elevato per la Repubblica Democratica del Congo. Quando Roger Milolo... Continua
I Paesi del G20 continuano a garantire finanziamenti ai combustibili fossili, di Andrea Siccardo - altreconomia.it
I Paesi del G20 continuano a garantire finanziamenti ai combustibili fossili, di Andrea Siccardo - altreconomia.it

Dal 2020 al 2022 i membri del G20 e le loro istituzioni finanziarie hanno destinato fondi a progetti di carbone, petrolio e gas fossile per 47 miliardi di dollari all’anno. Una scelta in contrasto con il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Mentre i finanziamenti alle rinnovabili sono stati indirizzati principalmente ai Paesi ad alto reddito.

Il boomerang della transizione energetica mette l'Europa in panne, di Giorgio Ferrari - labottegadelbarbieri.org
Il boomerang della transizione energetica mette l'Europa in panne, di Giorgio Ferrari - labottegadelbarbieri.org

“Di norme ne abbiamo già varate tante in Europa, più di tutti i vicini. Siamo avanti, in termini normativi, rispetto agli americani, ai cinesi o a qualsiasi altra potenza al mondo. Ci siamo posti obiettivi al 2030 e 2050 per decarbonizzare, ridurre le sostanze fitochimiche, ecc. Chiedo una pausa nella normativa europea. Ora dobbiamo metterli in pratica. Non dobbiamo apportare nuove modifiche alle regole perché scontenteremo tutti i giocatori.”
Così si esprimeva il presidente francese Macron in un discorso del maggio del 2023, paventando ciò che oggi è sotto gli occhi di tutti: l’impraticabilità del New Green Deal europeo.

Sette ragioni per fermare l'accordo UE-MERCOSUR di Friend of the Earth Europe

Le proteste dei trattori che stanno attraversando l’Europa hanno il merito di aver acceso i riflettori sulle opache trattative, in atto da lungo tempo, per la ratifica dell’accordo di... Continua
*** Prima Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/1di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Per oltre un secolo, le multinazionali dell'energia hanno distrutto il pianeta e sfruttato le persone in cerca di profitto. Ora, i produttori di energia e i produttori di tecnologia si stanno... Continua

COP 28: tra il dire e il fare...di Alberto Acosta

Dopo aver studiato i risultati della 28a Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP) a Dubai, tenutasi alla fine del 2023, possiamo anticipare... Continua
*** ARGENTINA ***

La dittatura mineraria in tempi di democrazia elettoraledi ANRed, ANCAP, Revista Cítrica, Agencia Tierra Viva

Da Catamarca a Chubut, il potere delle corporations viola i diritti umani con la complicità della politica istituzionale. Perché estrattivismo e democrazia sono incompatibili. Appunti... Continua
*** Video ***

Shifting Power - Un documentariodi Don't Gas Africa

Attraverso un viaggio cinematografico, “Shifting Power” fornisce una visione profonda della vita delle comunità africane le cui esistenze e prospettive vengono sconvolte... Continua

Costruendo un ponte verso il caos climaticodi Urgewald

La 28a Conferenza delle Parti (COP28) delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) è iniziata ieri a Dubai, non proprio sotto i migliori auspici. Già da tempo la scelta... Continua

Bruciare le foreste in nome dell'energia pulita?di Leonie Schmitt, Hannah Greep (BankTrack)

La biomassa del legno, la biomassa proveniente dagli alberi, è comunemente presentata come una fonte di energia rinnovabile che aiuta a ridurre le emissioni di gas serra, nella stessa... Continua
La prima conferenza mondiale sulla giustizia climatica, di Marco Boscolo - IlBoLiveUniPD
La prima conferenza mondiale sulla giustizia climatica, di Marco Boscolo - IlBoLiveUniPD

Dal 12 al 15 ottobre scorsi si è tenuta a Milano la prima Conferenza mondiale sulla giustizia climatica. È stata ospitata negli spazi dell’Università Statale di Milano e nello storico centro sociale Leoncavallo, ed è stata organizzata dal basso dai movimenti e dai collettivi, come per esempio Extinction Rebellion, Fridays For Future, Ultima Generazione, il gruppo di Ecologia Politica della Statale e molte altre realtà. Come aveva anticipato Alex Foti, uno degli organizzatori nonché storico fondatore di Agenzia X a Milano, l’evento milanese avrebbe segnato la nascita di una “Internazionale Rivoluzionaria del Clima”, uno spazio politico largo che raggruppi esperienze e militanze anche molto diverse tra loro ma che hanno un punto in comune profondo: finora i movimenti per il clima hanno parlato alla politica e alle istituzioni chiedendo che intervenissero ma le risposte sono state insufficienti.

Transizione ecologica: c’eravamo tanto sbagliati, di Paolo Cacciari - Volerelaluna.it
Transizione ecologica: c’eravamo tanto sbagliati, di Paolo Cacciari - Volerelaluna.it

Avevamo creduto che la transizione ecologica (energie rinnovabili, lotta agli sprechi e coibentazione, conservazione degli ecosistemi e carbon tax, insomma tutti gli ingredienti del paniere del Green Deal varato quattro anni fa dalla Commissione europea e implementato dal megafondo Next Generation EU) potesse essere un “driver” per la crescita economica, un volano anti-ciclico capace di riavviare investimenti e occupazione, saggi di profitto e innovazione tecnologica. Ci avevano assicurato che imprese e finanza si sarebbero fatte carico della salvezza del pianeta o, quantomeno, dell’umanità colpita dal collasso climatico. L’internazionale dei miliardari che si ritrova periodicamente a Davos aveva proclamato un Reset Capitlism, “un nuovo tipo di capitalismo sostenibile”. E invece no. Contrordine: hanno rifatto i conti e ci dicono ora che la decarbonizzazione costa troppo.

Amazzonia: la periferia della periferia di Alberto Acosta*

L’Amazzonia è una sorta di enorme territorio di sacrificio. Da lì si ottengono risorse per finanziare le economie. Funziona anche come valvola di sfogo dai gravi problemi sociali... Continua

Yasuní ha vinto, l'umanità ha vintodi Pablo Solón

“Lasciare il petrolio sottoterra? Rinunciare a più di un miliardo di dollari all'anno? Mettere la natura al di sopra dell’economia? Che follia è questa? È la... Continua
*** Prima Parte ***

La linea del fuoco/1di Alexik

Da più di quattro mesi il Canada brucia, ininterrottamente. Bruciano i territori del sud, nella British Columbia, dove le fiamme divampano dentro e intorno alla città di Kelowna,... Continua
*** Vaca Muerta - Argentina ***

La compagnia petrolifera che ha rubato un fiumedi Canal Abierto

Uno dei maggiori produttori di idrocarburi non convenzionali di Vaca Muerta, Tecpetrol (Grupo Techint) utilizza immense quantità di acqua dal fiume Neuquén e poi la reimmette... Continua

La cattura e lo stoccaggio di CO2di Geoengineering Monitor

Il 7 febbraio scorso Eni e Snam hanno firmato una prima joint venture per lo sviluppo del progetto Ravenna CCS, finalizzato alla cattura della CO2 da impianti industriali, di estrazione di... Continua
*** Video Documentario ***

Il metodo Piombinodi Max Civili

Questa non è solo la storia di un rigassificatore che vogliono piazzare per caso e al piů presto in un piccolo porto, inadatto a ospitarlo perché le case sono vicine, perché ci... Continua
Frattura metabolica e Antropocene. Postfazione, Alessandro Cocuzza - Antropocene.org
Frattura metabolica e Antropocene. Postfazione, Alessandro Cocuzza - Antropocene.org

È stato recentemente pubblicato da Edizioni Smasher il libro "Frattura metabolica e Antropocene. La distruzione capitalistica della Natura", un’antologia di tredici articoli collegati, sotto il profilo teorico o empirico, dal comune filo rosso di rifarsi alla teoria della «frattura metabolica», all’impatto della produzione capitalistica sui cicli vitali della natura e sul lavoro umano.
Per gentile concessione dell'editore, pubblichiamo la postfazione di Alessandro Cocuzza curatore, con Giuseppe Sottile, dell'antologia.

*** Prima Parte ***

REDD/1 - Cosa si nasconde dietro le lettere R - E - D - D ?di Movimiento Mundial por los Bosques Tropicales (WRM)

REDD è l'acronimo di Riduzione delle Emissioni dovute a Deforestazione e Degrado delle foreste. Il fatto che il carbonio si trovi nel carbone, nel petrolio e nel gas, oltre che negli... Continua
*** Seconda Parte ***

REDD/2 - Non solo un fallimentodi Jutta Kill - Segreteria Internazionale WRM

La REDD (Riduzione delle Emissioni dovute a Deforestazione e Degrado delle foreste) ha dominato la politica forestale internazionale degli ultimi 15 anni con la promessa di dare più valore... Continua

Tracker di minerali di transizionedi Business & Human Rights Resource Centre

Uno strumento per monitorare le implicazioni sui diritti umani del boom minerario che alimenta la transizione verso un'economia a zero emissioni di carbonio.
*** Quinta parte ***

La grande truffa/5di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La ricerca e l'innovazione che emergono dalle principali istituzioni accademiche del mondo hanno un ruolo cruciale nello stabilire il tono dell'ambizione climatica e nel definire la politica... Continua

Quando una grande diga nasce un fiume muoredi JA! Justiça Ambiental

Lo scorso maggio il progetto per la costruzione in Mozambico di Mphanda Nkuwa - un’ulteriore mega-diga sul fiume Zambesi - ha incassato il sostegno dell’International Finance... Continua
*** Quarta parte ***

La grande truffa/4di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La Shell si è impegnata a diventare una "impresa energetica a emissioni zero netto entro il 2050" e sostiene che le sue emissioni totali di carbonio hanno raggiunto il picco nel... Continua
*** Terza parte ***

La grande truffa/3di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

Riprendiamo la continuazione del dossier “La grande truffa” a partire dall’analisi di come gli impegni per lo "zero netto" di sette imprese nei settori dell'aviazione, ... Continua
*** Aiuti Quater ***

Trivellare per sprofondaredi Ecor.Network

ll 18 novembre scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’aiuti quater, il decreto con cui il Governo Meloni ha provveduto ad aggravare il sostanziale “via libera”... Continua
*** Seconda parte ***

La grande truffa/2di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La riduzione delle emissioni dovute alla deforestazione e al degrado delle foreste (o REDD+, con il "+" che rappresenta "la conservazione delle foreste e il miglioramento degli stock... Continua
*** Segnalazione ***

Real Zero Europedi Campagna Real Solutions. Not ‘Net Zero’

“Real Solutions. Not ‘Net Zero” è una campagna globale di pressione sui governi e sulle istituzioni internazionali per l’abbandono delle false soluzioni dello... Continua
*** Terza parte ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/3di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

Lo sviluppo degli idrocarburi in Africa e l’impatto sulle comunità: esproprio della terra, delocalizzazioni forzate, allontanamento delle comunità dalle fonti di sostentamento,... Continua
L’illusione dell’idrogeno “verde” che non aiuta la transizione in Europa, di Elena Gerebizza - Altreconomia.it
L’illusione dell’idrogeno “verde” che non aiuta la transizione in Europa, di Elena Gerebizza - Altreconomia.it

L’idrogeno è tra le “soluzioni” alla crisi climatica più amate dalle corporation fossili e su cui fanno perno le diverse strategie per la decarbonizzazione dell’Unione europea. Non fa eccezione “RePower Eu”, il pacchetto di strategie presentato lo scorso maggio e orientato a “liberare” l’Unione dalla dipendenza dalla Russia per le forniture di gas, petrolio e carbone, ma anche da altre materie prime, entro il 2030. L’Ue fa riferimento all’idrogeno per lo più in maniera neutra, senza cioè specificare come o dove dovrà essere prodotto, con l’ambizione di arrivare a un’Europa decarbonizzata nel 2050 in cui l’unico idrogeno utilizzato sarà quello “verde”, ma aprendo nel frattempo a idrogeno di vari tipi. 

Ende Gelände
Ende Gelände

Ende Gelände è un'ampia alleanza di persone provenienti dai movimenti anti-nucleari e contro il carbone, dai campi climatici della Renania e di Lausitz e dalla campagna contro l'estrazione di lignite e la distruzione della foresta di Hambach. Le/i militanti provengono da gruppi di azione climatica di base, grandi organizzazioni ambientali, gruppi politici di sinistra e molte altre campagne, gruppi e reti.
Nasce nel 2017 e coinvolge nel tempo 50 gruppi locali in Germania e altri 9 in Svezia, Paesi Bassi, Danimarca, Francia, Belgio, Svizzera, Italia, Austria, Repubblica Ceca. Promuove la protesta contro l'estrazione di lignite e carbone, contro il fracking e le devastazioni ambientali in Germania e in Europa.

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La nuova era dell’ecocene, Paolo Cacciari - Comune-info.net
La nuova era dell’ecocene, Paolo Cacciari - Comune-info.net

L’espressione transizione ecologica è entrata nel linguaggio pubblico, ma quelli che sono in alto hanno imposto la loro versione, i cui esiti non faranno che aggravare il collasso ecologico. Lo dimostrano la scandalosa inclusione del nucleare e del gas nei regolamenti europei sulla “tassonomia” (classificazione) degli investimenti ritenuti sostenibili dal punto di vista ambientale e quindi finanziabili, e il passo indietro sulla decarbonizzazione energetica con l’aggravarsi della guerra in Ucraina. Del resto, quando i movimenti dicono che viviamo da tempo una “mercificazione della natura” non usano una metafora: è in atto un vero progetto di trasformazione dei beni e dei servizi che la natura ci fornisce in asset finanziari. Avviene con la CO2 nella borsa valori di Londra, con l’acqua nella borsa di Chicago. Tuttavia esiste un altro modo di pensare. Scrive Paolo Cacciari: «Non è impresa facile sostituire l’avidità, l’individualismo, la competizione con la collaborazione, l’empatia, l’amore. Una vera transizione ecologica deve giungere a cambiare i modi di produzione e i modelli delle relazioni sociali, i rapporti con il vivente. Non si tratta di “guarire il pianeta”, ma di guarire il malanimo umano che lo sta distruggendo… La transizione ecologica è lo spazio dell’odierno conflitto sociale per realizzare una nuova società, liberata dai condizionamenti eteronomi del capitale, che apre la nuova era dell’ecocene…»
 

Noi non paghiamo! La risposta ecosocialista alla crisi energetica e al carovita, Marco Parodi -Anticapitalista.org
Noi non paghiamo! La risposta ecosocialista alla crisi energetica e al carovita, Marco Parodi -Anticapitalista.org

Circa 5 milioni di persone non hanno già pagato le bollette e risultano morose. Presto se ne aggiungeranno altre, molte di più, dato il consistente incremento delle bollette prossimo venturo.

L’Arera, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha già annunciato a fine settembre l’adeguamento al rialzo del 59 per cento per la bolletta elettrica del quarto trimestre; la spesa per la luce per la famiglia tipo, in regime di tutela, sarà quindi nel 2022 di circa 1322 euro, rispetto ai 632 euro del 2021, con una crescita di quasi il 110 per cento. La situazione si complica ancora di più sul gas, dove il nuovo metodo di calcolo deciso da Arera, con l’aggiornamento mensile e non più trimestrale delle tariffe, consentirà di conoscere solo a novembre l’entità dei nuovi rincari, che gli analisti prevedono nell’ordine del 70 per cento, con una bolletta media del gas che potrebbe arrivare a sfiorare i 3 mila euro a famiglia, con una crescita del 117 per cento rispetto al 2021. Si tratta di dati approssimativi e comunque incapaci di catturare la variabilità tra le varie tipologie di famiglie, per la quale indagine occorrono altri metodi di stima. Resta, tuttavia, indiscutibile il livello di allarme.

European Black Dealdi Ecor.Network

La guerra in Europa ha annullato in pochi giorni fiumi di parole sulla transizione ecologica e sulle magnifiche sorti e progressive del green deal europeo, dissolvendo la cortina di green fuffa che... Continua
*** Terza parte ***

Indipendenza energetica ed altre panzane/3di Alexik

Durante il mandato presidenziale di Barack Obama la produzione statunitense di petrolio passò da 5,1 a 8,8 milioni di barili al giorno, mentre quella di gas... Continua
*** Seconda parte ***

Indipendenza energetica ed altre panzane/2di Alexik

L’inizio delle pressioni statunitensi per imporre al vecchio continente le proprie forniture di Gas Naturale Liquefatto (GNL) ha una data precisa: il 25 luglio del 2018. Quel giorno il... Continua
*** Prima parte ***

Indipendenza energetica ed altre panzane/1di Alexik

Le coste del Bel Paese stanno per circondarsi di nuovi rigassificatori, che si aggiungeranno a quelli già esistenti a Panigaglia, Livorno e Porto Viro. Nuovi progetti infrastrutturali per la... Continua
*** Sesta e ultima parte ***

Le acque visibili/6 di Lucia Maina Waisman

"I nostri leader indigeni sono morti per il territorio, per noi, e noi siamo pronti a morire per i nostri figli e per il nostro territorio. E non solo per la vita umana. Capiamo che senza i... Continua
*** Quinta parte ***

Le acque visibili/5di Lucia Maina Waisman

"...25 anni di saccheggio e tutti i villaggi intorno ad Andalgalá non hanno avuto alcuno sviluppo, sono in miseria ... SI SONO PORTATI VIA TUTTO, SI SONO PORTATI VIA TUTTO - dice Elena,... Continua
*** Quarta parte ***

Le acque visibili/4di Lucia Maina Waisman

Ho visto una contadina piangere per la mancanza d'acqua, e questo dovrebbe bastare. Ho visto i suoi frutteti cedere alla terra secca. L'ho vista schiacciare un fazzoletto di stoffa rosa sulle ... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

Eco-Glossario costituente. Libretto di lavoro territorialedi Camila Zárate Zárate - Equipo del Observatorio Latinoamericano de Conflictos Ambientales

L'ecoglossario è uno strumento di discussione territoriale sul processo costituente cileno. È un glossario di termini che cerca, senza offrire definizioni perentorie, di introdurci... Continua
*** Terza parte ***

Le acque visibili/3di Lucia Maina Waisman

- "Ci hanno venduti legati per le mani e per i piedi, senza nemmeno chiedere alla gente, alla società, cosa volesse. Il sindaco e il governatore hanno preso la decisione. Non so... Continua
*** Prima parte ***

Le acque visibili/1di Lucia Maina Waisman

Cronache delle comunità contadine e dell’arrivo della miniera di litio nel Bolson de Fiambalà.  Contro la naturalizzazione della depredazione che il pensiero dominante... Continua
*** Seconda parte ***

Le acque visibili/2di Lucia Maina Waisman

Cronache delle comunità contadine e dell’arrivo della miniera di litio nel Bolson de Fiambalà. "Questa protesta è stata storica; qui  non c'era mai stato un... Continua
*** Seconda Parte ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/2di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

La gravità dell'emergenza climatica è stata instancabilmente gridata per decenni dalle comunità indigene e da quelle in prima linea e gli impatti della crisi climatica... Continua
*** Prima parte ***

La grande truffa/1di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

Come i grandi inquinatori stanno promuovendo l’agenda climatica dello "zero netto" per ritardare, ingannare e negare  
International Rivers
International Rivers

Missione: International Rivers protegge i fiumi e difende i diritti delle comunità che dipendono da essi.

Visione: cerchiamo un mondo in cui i fiumi sani ei diritti delle comunità fluviali locali siano valorizzati e protetti. Immaginiamo un mondo in cui i bisogni di acqua ed energia siano soddisfatti senza degradare la natura o aumentare la povertà e in cui le persone abbiano il diritto di partecipare alle decisioni che influiscono sulle loro vite.

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Womin
Womin

Lottare per un'Africa in cui tutte le donne abbiano un accesso sicuro alle risorse per la vita e il sostentamento 

Visione: per un'Africa in cui tutte le donne abbiano un accesso sicuro alle risorse per la vita e il sostentamento e possano esercitare il pieno controllo sul proprio corpo e sulle scelte di sviluppo.

Comunità: la missione di WoMin si realizza attraverso la passione, la dedizione e il servizio della comunità. Womin è composta da membri del team e attiviste provenienti da tutto il continente e da tutto il mondo.

La Rete: gli alleati continentali e globali includono movimenti, reti e organizzazioni in Africa e in altre parti del mondo a cui Womin è unita attraverso campagne e piattaforme comuni per la convergenza politica, come i forum sociali e tematici mondiali.

 

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*** Segnalazione/Video ***

Donne contro le minieredi Novi Asti Lalasati, Eleonore Witschaß

Un progetto video sulle relazioni Nord/Sud in termini di estrazione di risorse naturali e degrado ambientale, lette  - dall'Indonesia alla Germania - attraverso una visuale femminista.  
*** Segnalazione/Recensione ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/1di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

Il report, "Locked Out of a Just Transition: Fossil Fuel Financing in Africa" ​​rivela l'entità del sostegno finanziario fornito da banche commerciali, istituzioni finanziarie... Continua

Il fallimento della governance globale delle forestedi The African Centre for Biodiversity (ACB)

L'allarmante perdita di copertura forestale a livello globale ha portato all’assunzione di impegni per preservarla. Ma gli approcci convenzionali alla governance delle foreste si... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

Estrattivismo, pandemia e altri mondi possibilidi Fondo de Acción Urgente para América Latina y el Caribe

La ricerca "Estrattivismo, pandemia e altri mondi possibili: ripresa economica e alternative dai difensori del territorio in America Latina", realizzata dall'Urgent Action Fund con la... Continua
*** Report ***

Puntare sul caos climatico: Rapporto 2022 sulla finanza dei combustibili fossilidi Rainforest Action Network, Banktrack, Indigenous Environmental Network, Oilchange Int., Reclaim Finance, Sierra Club, Urgewald

Questo rapporto esamina i finanziamenti delle banche commerciali e di investimento all'industria dei combustibili fossili - considerando nel complesso il loro ruolo di primo piano nel prestito e... Continua
*** Segnalazione/VIDEO ***

GasLanddi Josh Fox

GasLand è un film documentario che vuole mostrare l'impatto negativo del processo di fratturazione idraulica o fracking su alcune comunità rurali e realtà cittadine ... Continua
*** Centroamerica ***

La lenta agonia del fiume Lempadi Gato Encerrado ed Ernesto Amaya

Il pericolo di inquinamento che minaccia il fiume Lempa si aggrava sempre più. La miniera di Cerro Blanco prevede di effettuare attività estrattiva a cielo aperto per tutto l'anno... Continua
*** Una impresa estrattiva statale cilena in Ecuador ***

CODELCO, il sub-imperialismo cilenodi Alberto Acosta, Carlos Zorrilla

“Un giorno l'America avrà una voce da continente, una voce da popolo unito. Una voce che sarà rispettata e ascoltata;  perché sarà la voce di popoli che... Continua

Il caro gas "fa bene" ad ENIdi Duccio Facchini (intervista a Radio Onda d'Urto)

Chi produce il caro vita? È una domanda da porsi ora che l'aumento vertiginoso dei prezzi dell'energia grava in maniera pesante sulle condizioni di vita di buona parte della... Continua
"La transizione delle trivelle", di Maria Rita D'Orsogna - Comune-info

il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha approvato il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree idonee (PiTESAI), anche se la notizia arriva solo il giorno 11 febbraio. Cosa prevede questo PITESAI? Trivelle dappertutto. Transizione energetica sostenibile un paio di stivali.

A lungo ce l’hanno tirata con il “caro gas” della seconda metà del 2021, aggiungendo la falsa equivalenza trivelle uguale risparmio in bolletta. E questo per farla bere all’italiano medio che magari ci crede pure. E così sulla scia di questo miraggio arriva il via libera all’aumento della produzione nazionale di gas e petrolio a partire dall’Adriatico, Ravenna in primis, e alla mappa in cima dei siti idonei alle trivelle.

ACAFREMIN - Alianza Centroamericana frente a la Mineria
ACAFREMIN - Alianza Centroamericana frente a la Mineria

La Alianza Centroamericana frente a la Mineria, ACAFREMIN, fue fundada en Managua en Abril 2017 para fortalecer lazos solidarios en la lucha por una Centroamérica Libre de Minería Metálica.
Las 25 organizaciones participantes en el encuentro ¨Impactos y Desafíos de la Minería Metálica en América Central¨ tomaron la decision unanime de formar la alianza para demandar collectivamente:  

La urgencia de construir modelos alternativos de desarrollo, ejerciendo el derecho a elegir libremente modelos sustentables que utilicen racionalmente los bienes naturales de nuestros países, regulando las Inversiones Extranjeras Directas (IED) a efecto de reducir los impactos socio ecológicos que pongan en riesgo el futuro y la vida de esta y próximas generaciones.
Que los Estados y gobiernos centroamericanos terminen con todas las formas de criminalización de la acción ciudadana, incluidas las protestas y que respeten el derecho a defender derechos por la preservación de los territorios, el agua, el bosque y la vida.
Que la Unión Europea, Estados Unidos, Canadá, Latinoamérica, China, Rusia y los países sedes de las empresas mineras y compañías importadoras de materias primas actúen impulsando los Principios Rectores sobre Empresas y Derechos Humanos de Naciones Unidas, sancionando en sus países de origen las violaciones cometidas en los países donde intervienen.
Mientras exista minería activa, que los gobiernos y legisladores de cada Estado centroamericano, establezcan marcos legales más eficientes que exijan la transparencia y rendición de cuentas sobre las actividades del sector minero, así como el pago justo de los impuestos y fianzas por parte de las empresas, respetando los procesos de consultas públicas transparentes e incluyentes.

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International Allies Against Mining in El Salvador
International Allies Against Mining in El Salvador

International Allies Against Mining in El Salvador

Siamo un gruppo di organizzazioni provenienti da Australia, Canada, Europa e Stati Uniti che sostengono la richiesta del popolo salvadoregno di sovranità, diritto all'acqua e comunità sane. Coordiniamo il nostro lavoro con la National Roundtable Against Metallic Mining in El Salvador e con le comunità direttamente interessate dai progetti minerari.

*** Segnalazione/Recensione ***

Energie per la transizione. Riflessioni e raccontidi Tatiana Roa Avendaño (a cura di) - INTRODUZIONE di Natalia Orduz Salinas

"Energie per la transizione. Riflessioni e racconti": un importante contributo del pensiero critico colombiano e latinoamericano allo studio delle articolazioni tra capitalismo, patriarcato ... Continua
"Il libro del mese - Viaggio nell’Italia dell’Antropocene", di Simone Ogno - Recommon.org

Già nel sottotitolo, Viaggio nell’Italia dell’Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro di Telmo Pievani e Mauro Varotto (Aboca, 2021), lascia intendere di non essere un libro come gli altri.

Può la geografia essere visionaria?  La risposta è “sì”, perché la visione che Pievani e Varotto ci restituiscono è quella di una geografia italiana stravolta dalle conseguenze del cambiamento climatico, quando, nel 2786, la fusione completa delle calotte glaciali continentali avrà causato l’innalzamento del livello del mare di 65 metri. Una geografia che si guarda allo specchio con le lenti del presente e getta lo sguardo in avanti: una visione di sé tra più di settecento anni, se nulla sarà fatto per contrastare la sfida onnicomprensiva del nostro tempo.

"IA: né intelligente, né artificiale", di Tiziano Bonini - Doppiozero.com

Il merito del libro di Crawford è quello di rendere estremamente visibile l’infrastruttura planetaria che si nasconde dietro lo sviluppo e la diffusione di sistemi di IA e di rappresentarci questa infrastruttura come la versione contemporanea di precedenti forme di industria estrattiva. La creazione di sistemi di IA è strettamente legata allo sfruttamento delle risorse energetiche e minerarie del pianeta, di manodopera a basso costo e di dati su amplissima scala

*** Segnalazione/Recensione ***

Zone di sacrificio in America Latinadi Elizabeth Bravo

Alcune reti e organizzazioni in Sud America si sono organizzate per presentare una serie di casi sulle Zone di Sacrificio nella Regione. Le Zone di Sacrificio sono luoghi caratterizzati da grave... Continua
***Terza parte***

Le origini dei patogeni dell’agricoltura industrialedi Rob Wallace, Alex Liebman, David Weisberger, Tammi Jonas, Luke Bergmann, Richard Kock e Rodrick Wallace

Le condizioni delle megafattorie selezionano una vasta gamma di malattie mortali che smentiscono le invocazioni autoassolutorie dell’industria della “biosicurezza. Gli agenti patogeni... Continua
Climate Camp Scotland
Climate Camp Scotland

La mission del Climate Camp Scotland è:
- prevenire l'espansione dell'industria petrolifera e del gas in Scozia e infine farla cessare;
- lottare perché ci sia una transizione giusta per i lavoratori nell'industria dei combustibili fossili;
- costruire ponti tra i lavoratori, le comunità in prima linea e il movimento per il clima;
- estendere l'azione diretta di massa per la giustizia climatica.

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Shale Must Fall
Shale Must Fall

Shale Must Fall è una campagna di solidarietà internazionale che collega le lotte ambientali nel mondo.
Denuncia le attività inquinanti e climalteranti di Shell, Total, BP, Wintershall e i loro ecocidi nel Sud del mondo, e i governi che le sostengono. La campagna si concentra sull'industria del fracking come denominatore comune di queste e altre grandi multinazionali, e sulle lotte per contrastare le loro violazioni contro la natura e i diritti umani.

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In America Latina tira un brutto clima, di David Lifodi - labottegadelbarbieri.org
In America Latina tira un brutto clima, di David Lifodi - labottegadelbarbieri.org

“Última línea de defensa”, l’ultimo rapporto della ong inglese Global Witness, informa che, almeno un terzo degli attacchi mortali di cui sono vittime gli ambientalisti in America latina, è legato allo sfruttamento intensivo delle foreste, all’estrazione mineraria, alla costruzione di nuove centrali idroelettriche e all’agroindustria. Ne sanno qualcosa le organizzazioni contadine e le comunità indigene, dal Brasile al Cile, dalla Colombia al Messico, fino all’Honduras e al Caribe.

*** Segnalazione/Recensione ***

Conflitti ambientali e difensori: una panoramica globaledi Arnim Scheidela, Daniela Del Benea, Juan Liua, Grettel Navasa, Sara Mingorría, Federico Demaria, Sofía Avila, Brototi Roya, Irmak Ertöra, Leah Tempera, Joan Martínez-Aliera

Molte ricerche riconoscono l'importanza dei difensori ambientali per la sostenibilità globale e sottolineano la necessità della loro protezione contro la violenza e la repressione.... Continua
*** Saggio + Video ***

COP26 a Glasgow: una prospettiva criticadi Observatori del Deute en la Globalització

La 26a Conferenza delle Parti (COP26) delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) a Glasgow avrebbe dovuto essere un punto di svolta nella lotta istituzionale all'emergenza climatica.... Continua
LIVE STREAMING NO EXIT #1: Antropocene con Gennaro Avallone
LIVE STREAMING NO EXIT #1: Antropocene con Gennaro Avallone

Per il ciclo di seminari "NO-EXIT", #TALK1 - Antropocene con Gennaro Avallone a The Spark Creative Hub, Napoli.
Adam Arvidsson dialoga con Gennaro Avallone, Sociologo dell’ambiente dell’Università di Salerno sul tema dell’Antropocene:
- Quale futuro ci prospetta nell’antropocene?
- Quali sono le nuove condizioni per l’azione politica?
- Quali motivi per sperare o disperare?

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Il dipartimento del Sangha della Repubblica del Congodi Segreteria del Movimento Mondiale per i Boschi Tropicali (WRM)

C'è un serio rischio che le industrie estrattive e conservazioniste prendano il controllo totale delle foreste tropicali attraverso la creazione delle cosiddette “soluzioni basate... Continua
Il Rapporto IPCC e la narrativa del cambiamento climatico - di Francesco Gonella
Il Rapporto IPCC e la narrativa del cambiamento climatico - di Francesco Gonella

Èstato pubblicato qualche tempo fa l’atteso rapporto del Gruppo di Lavoro I (Working Group 1, WG1) dell’IPCC, intitolato “Cambiamenti Climatici 2021 – La basi fisico-scientifiche”. Si tratta di un ponderoso documento (migliaia di pagine) redatto da centinaia di scienziati ed esperti sulla base di decine di migliaia di risultanze del lavoro di gruppi di ricerca da tutto il mondo. Costituisce la prima parte del Sesto Rapporto di Valutazione (AR6) dell’IPCC, che sarà completato nel 2022 e che è articolato nel lavoro dei 3 gruppi: WG1 (situazione geofisica e scenari), WG2 (impatti e adattamenti), WG3 (mitigazione e politiche). Il WG1 identifica quindi i contenuti scientifici su cui si è raggiunto un consenso significativo a livello mondiale, raccontando la situazione corrente in termini di global warming effettivo e di contributo antropogenico. Vengono inoltre definiti i cosiddetti “scenari”, ciascuno corrispondente a un certo intervallo di aumento della temperatura, che viene quantitativamente correlata alle emissioni di gas serra nei prossimi anni/decenni secondo i modelli e le osservazioni più accreditate. Per avere indicazioni specifiche sulle possibili strategie, le politiche e le soluzioni da utilizzare bisognerà invece aspettare i rapporti degli altri due gruppi di lavoro.

*** Segnalazioni ***

L'ultima linea di difesadi Global Witness

Nel corso del 2020 si è allungata la lista delle uccisioni dei difensor* dell'ambiente e della terra. Global Witness ne ha contate 227, la maggior parte in Colombia, Messico, Filippine,... Continua

False promesse. L'Alleanza per una Rivoluzione Verde in Africa (AGRA)di A. Mkindi, A. Maina, J. Urhahn, J. Koch, L. Bassermann, M. Goita, M. Nketani, R. Herre, S.Tanzmann, T. A. Wise

In questi giorni si svolgono diversi appuntamenti istituzionali importanti nell’ottica dell’espansione dell’estrattivismo agroindustriale nel mondo. Oggi inizia a Firenze il... Continua
*** English Translation ***

Mining infinity: Extractivism’s Final Frontierdi Peter Bloom, Alberto Acosta

The search for natural resources has not ceased. On the contrary, in the midst of the pandemic, extractivist pressures have grown. As physical limits appear with increasing clarity and social... Continua
*** European Green New Deal ***

Estrattivismo verde: limiti e impatti biofisici/2di Alfons Pérez

“Una percezione di incertezza riguardo alla fornitura di minerali può incentivare alcuni paesi ad aprire miniere che in precedenza erano considerate non convenienti. Se le tensioni... Continua
*** European Green New Deal ***

Estrattivismo verde: limiti e impatti biofisici/1di Alfons Pérez

Il Green Deal europeo e la sua strategia di crescita verde si forgiano su una base materiale che va presa in considerazione. Nel caso del PVE, come per altri patti verdi istituzionali, la tecnologia... Continua

Crescita verde: di più con meno?di Alfons Pérez

La cosiddetta “crescita verde” si basa sull'idea che un disaccoppiamento assoluto tra crescita economica e impatto ambientale sia possibile attraverso i progressi nell'innovazione ... Continua
*** Prima parte ***

Incoraggiare l’estrazione distruttiva

Una coalizione di oltre 180 organizzazioni e di accademici di 36 paesi chiede all'Unione Europea di abbandonare i suoi piani per il rilancio dell' espansione dell'attività... Continua
ODG - Observatorio de la Deuda en la Globalización
ODG - Observatorio de la Deuda en la Globalización

ODG è un osservatorio di ricerca che sviluppa analisi critiche di processi complessi e/o strutturali, per mostrare gli impatti e i rischi visibili (e non visibili) del sistema economico e politico, producendo strumenti che facilitano l'interpretazione del contesto attuale.
Produce analisi critiche e campagne di mobilitazione e trasformazione sociale contro le disuguaglianze sociali, economiche, ambientali e di genere, denunciando gli attori politici ed economici che identificano come responsabili.
ODG è anche una piattaforma aperta alla partecipazione, al dibattito e all'azione che promuove la creazione di reti e spazi per la costruzione di alternative.  

 

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Dam Removal
Dam Removal

Dam Removal Europe è un progetto che consente agli specialisti rilevanti di connettersi tra loro. Attraverso i seminari DRE  condividiamo la  conoscenza e ispiriamo  nuove visioni per un'Europa fluida. Dam Removal Europe offre un sito Web per comunicare su casi di studio di rimozione, condividere notizie e informazioni e caricare filmati. DRE consente di supportare e guidare meglio i futuri progetti di rimozione delle dighe sotto l'egida del movimento europeo di rimozione delle dighe.

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*** Segnalazione/Recensione ***

Le frontiere del neoestrattivismo in America Latinadi Maristella Svampa

Questo libro analizza l'avanzata del neo-estrattivismo in America Latina attraverso quattro nuclei fondamentali: il primo propone le categorie del neoestrattivismo e del Commodities Consensus... Continua
L’imbroglio ecologico - di Dario Paccino
da Carmillaonline.com
L’imbroglio ecologico - di Dario Paccino

Torna in libreria il volume di Dario Paccino, L’imbroglio ecologico, pubblicato originariamente nel 1972 da Einaudi, con una nuova edizione curata da Ombre corte che, nella scheda di presentazione, ricorda come alla sua uscita il testo accogliesse "quelle istanze sociali che dagli anni Sessanta cominciavano a denunciare con forza il nesso tra assetto capitalistico del lavoro, salute, nocività in fabbrica e degrado ambientale. Al centro del lavoro di Paccino vi è la dimostrazione che il rispetto dell’uomo e della natura è strutturalmente incompatibile con il modello di sviluppo capitalistico, con un’economia di mercato che produce a prezzi sempre più bassi beni di consumo sempre meno utili e con una obsolescenza programmaticamente sempre più breve. Denunciando la contraddizione fra l’apparente e improvviso amore per l’ecologia dei paesi ricchi e industriali, esploso nei primi anni Settanta, e i devastanti inquinamenti, guerre, distruzione delle foreste – inevitabili conseguenze del successo economico dei ricchi e che colpiva e rendeva più poveri i due miliardi di abitanti poveri del pianeta –, Paccino ribadiva con forza che l’ecologia pensata e tradotta politicamente senza aver presenti i rapporti di produzione e di forza sociali, rappresentava ipso facto un imbroglio. È quest’uso ideologico e mistificato della natura che l’autore contesta e problematizza in tutto il suo lavoro teorico e militante, cercando di mettere al centro del dibattito i rapporti di potere ed i meccanismi socio-economici che determinano lo squilibrio, con l’obiettivo di dare vita a una ecologia conflittuale finalizzata a costruire un rapporto equo ed armonico tra gli esseri umani, le organizzazioni sociali e la natura. Non c’è dubbio che quanto era già chiaro cinquant’anni fa, oggi appaia ancora più drammaticamente evidente, in epoca di pandemie, riscaldamento globale e sfruttamento illimitato delle fonti energetiche»

 

Articolo + Recensione

Coprire il sole con un ditodi Silvia Ribeiro *

Geoingegneria solare, una proposta tecnologica ad alto rischio: bloccare parte dei raggi del sole con nuvole artificiali potrebbe causare siccità e altri disastri, mettendo a rischio... Continua
*** Prima parte ***

Lottare per la vita nel Messico dei mega-progettidi Inés Durán Matute, Rocío Moreno

Proponiamo da oggi la traduzione di alcune parti di "La lucha por la vida frente a los Megaproyectos en Mexico",  di Inés Durán Matute e Rocío Moreno*, un libro... Continua
*** Prima parte ***

Le origini dei patogeni dell’agricoltura industrialedi Rob Wallace, Alex Liebman, David Weisberger, Tammi Jonas, Luke Bergmann, Richard Kock e Rodrick Wallace

#Biosecurity  The Origins of Industrial Agricultural Pathogens, di cui iniziamo da oggi la pubblicazione in quattro puntate, è il frutto del lavoro multidisciplinare di un gruppo di... Continua
*** Seconda parte ***

Le origini dei patogeni dell’agricoltura industrialedi Rob Wallace, Alex Liebman, David Weisberger, Tammi Jonas, Luke Bergmann, Richard Kock e Rodrick Wallace

Rob Wallace e i suoi colleghi - ecologisti, geografi, attivisti e, sì, epidemiologi - spiegano le origini materiali e concettuali del COVID-19.  Dal profondo Yunnan ai consigli di... Continua
Video-Documentario online gratuito fino al 9 agosto

En nombre del litiodi Cristian Cartier, Martin Longo

"Nel nome del litio" è un documentario argentino sullo scontro tra le comunità delle saline del nord del paese e le società di estrazione del litio.  Sarà... Continua
DOSSIER

Un incubo chiamato Totaldi Les amis de la Terre, Survie

Friends of the Earth France e Survie hanno pubblicato un nuovo allarmante rapporto sulle attività di Total in Uganda e Tanzania: le violazioni dei diritti umani denunciate più di un... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

The Pandemic Pivotdi John Feffer 

La crisi del COVID-19  ha messo in luce il disastro generato da decenni di politiche dei governi del mondo basate sul militarismo e la concorrenza. Può questa crisi diventare il motore... Continua
*** Seconda parte ***

Incoraggiare l’estrazione distruttiva

L'unico modo per affrontare i problemi in modo veramente sistemico sarebbe quello di ridurre drasticamente il consumo di energia e materiali della UE, pur garantendo i diritti dei cittadini. ... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

VOCI DEL TERRITORIO/1 di Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch Canada, Terra Justa, War on Want (UK), Yes to Life No to Mining

[Quella che segue è la traduzione di parte del dossier prodotto da Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch... Continua

Estrattivismo pandemicodi Alexik

  Una breve panoramica generale sull'estrattivismo in tempi di pandemia da Covid-19, tra la paradossale quanto diffusa considerazione dell'estrattivismo come "bene... Continua

Video - Fermare l'estrazione nell'Amazzoniadi Amazon Frontlines, CONFENIAE, CONAIE, COICA, Human Rights Alliance in Ecuador

Dall'inizio della crisi del Covid-19, i Popoli Indigeni hanno chiesto l'immediata sospensione di tutte le attività estrattive in Amazzonia. In Ecuador, due delle condutture più... Continua

Situazione dell'Amazzonia venezuelana in tempi di pandemia di ORPIA, Wataniba, Plataforma contra el Arco Minero del Orinoco, CERLAS, Plataforma en Defensa de la Constitución, GTAI, GRIAM, OEP

Questo rapporto è un documento collettivo e il suo obiettivo è condividere una visione congiunta dell'attuale situazione dell'Amazzonia venezuelana, colpita a causa di vari... Continua
Report

Big Oil. Verifica della realtàdi David Tong, Kelly Trout - Oil Change International

Le compagnie petrolifere e del gas affermano di essere parte della soluzione della crisi climatica: la realtà non potrebbe essere più diversa. Il report analizza gli attuali impegni... Continua

Pluriverse: A Post-Development Dictionarydi Ashish Kothari, Ariel Salleh, Arturo Escobar, Federico Demaria, Alberto Acosta

Free Download - PLURIVERSO: un dizionario post-sviluppo che contiene oltre 100 saggi su iniziative di trasformazione e alternative ai processi attualmente dominanti di sviluppo globalizzato,... Continua
Asamblea de Defensores del Territorio Maya, Múuch’ Xíinbal
Asamblea de Defensores del Territorio Maya, Múuch’ Xíinbal

L'Assemblea Múuch ’Xíinbal organizza le lotte della comunità per rivendicare il proprio territorio, la propria cultura e la propria lingua. È il sogno, è la parola, è il pensiero che arriva per essere trasformato in atti di comunità libertari che promuovono la vita e la visione della vita del popolo Maya.

Composto da donne e uomini Maya di diverse comunità della penisola dello Yucatan, per lo più ejidatarios e contadini che sono colpiti da megaprogetti di parchi eolici e fotovoltaici realizzati da aziende che nella classica maniera coloniale vengono a sequestrare le terre per sviluppare il loro business.

E' un'Assemblea itinerante, NON un'Associazione Civile, lo spazio di incontro è in una comunità della penisola dello Yucatan previo accordo tra la comunità e l'Assemblea, quindi si condividono problemi sui megaprogetti e si costruiscono accordi sulle strategie di difesa del territorio.

"Non combattiamo per nessuna trattativa per il prezzo della terra, la nostra terra non è negoziabile, non vogliamo esserne privati ​​perché è la fonte della nostra vita, del nostro cibo, del nostro apprendimento, della nostra lingua e cultura, cioè perché non possiamo uscirne né permettere che venga ferito".

"Non sventoliamo alcuna bandiera religiosa, siamo rispettosi come Assemblea del credo di ciascuno dei nostri membri, la nostra lotta non ha a che fare fondamentalmente con le dottrine religiose; Tuttavia, siamo molto grati a tutte le organizzazioni che ci rispettano e sostengono la nostra causa senza proselitismo e scopi meno settari".

"Siamo apartitici come organizzazione, non stringiamo alleanze con nessun partito politico né serviamo ai loro scopi, ogni membro della nostra Assemblea può servire nel partito di sua scelta e votarlo secondo le proprie convinzioni, ma non possono fare campagne nella nostra organizzazione o fare proselitismo. Se decidi di essere un candidato elettorale popolare, annulli immediatamente l'iscrizione alla nostra organizzazione".

"La cultura e la lingua Maya sono anche il nostro territorio, non siamo disposti a rinunciare al nostro pensiero, alle nostre arti, alle nostre credenze, al nostro rapporto con la terra, ai nostri riti, alla nostra storia. Difendere il nostro territorio è fondamentalmente la difesa della nostra cultura e della nostra lingua"

"I nostri strumenti di difesa sono organizzazione, informazione, comunicazione, educazione, alleanze con altre organizzazioni oneste e trasparenti, canali legali, promozione della nostra lingua e cultura, denuncia pubblica, dialogo e mobilitazione".

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Articulação dos Povos Indígenas do Brasil (APIB)
Articulação dos Povos Indígenas do Brasil (APIB)

L'articolazione dei popoli indigeni del Brasile - APIB è stato creato dal movimento indigeno a Camp Terra Livre (ATL) 2005.

ATL è la mobilitazione nazionale, che si tiene ogni anno a partire dal 2004, per aumentare la consapevolezza sulla situazione dei diritti degli indigeni e rivendicare dal governo brasiliano l'adempimento delle sue richieste.

Apib è un esempio di riferimento nazionale del movimento indigeno in Brasile, creato dal basso. Riunisce le organizzazioni regionali indigene ed è nato con lo scopo di rafforzare l'unità dei popoli indigeni del paese, l'articolazione tra le diverse regioni e organizzazioni indigene, oltre a mobilitare le popolazioni e le organizzazioni indigene contro le minacce e le aggressioni contro i loro diritti. 

L'articolazione dei popoli indigeni del Brasile - APIB è un esempio di agglutinazione e riferimento nazionale del movimento indigeno in Brasile, nato con lo scopo di:

- rafforzare l'unione dei popoli indigeni, l'articolazione tra le diverse regioni e le organizzazioni indigene del Paese;
- unificare le lotte dei popoli indigeni, l'agenda delle rivendicazioni e la politica del movimento indigeno;
- mobilitare le popolazioni e le organizzazioni indigene nel paese contro le minacce e gli attacchi ai diritti degli indigeni.

Obiettivi:
- Promuovere mobilitazioni e articolazioni permanenti del Movimento Indigeno, in diverse regioni ea livello nazionale.
- Formulare e attuare un programma di formazione per leader e organizzazioni indigene.
- Valutare e focalizzare la costruzione e l'attuazione di Politiche Pubbliche specifiche e differenziate rivolte alle popolazioni indigene, nelle diverse aree di interesse: salute, istruzione, territorio, ambiente, legislazione, sostenibilità, diritti umani e partecipazione e controllo sociale.
- Sviluppare un programma di informazione e comunicazione sulla realtà dei diritti degli indigeni, insieme alle basi del movimento indigeno, dello Stato e dell'opinione pubblica nazionale e internazionale.
- Costruire e rafforzare alleanze con il movimento indigeno internazionale e altri movimenti sociali, nonché partenariati con istituzioni e reti di solidarietà e sostegno alle cause sociali, in particolare quella delle popolazioni indigene.
- Garantire l'infrastruttura istituzionale e organizzativa nonché il mantenimento del team politico e tecnico necessario per l'attuazione del piano d'azione APIB.

 

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VIDEO dell'Incontro - Webinar

Una visión crítica de la Transición Energéticadi Revista Soberanía Alimentaria, Biodiversidad y Culturas

      Uno sguardo decoloniale sulle energie rinnovabili e sulla dimensione sociale, ambientale e culturale del loro impatto. È possibile una transizione energetica senza... Continua
Articolo + Video

I "7 della Shell" sotto processo a Londradi Epic Tomorrows

Il  15 aprile 2019, attivist* di Extinction Rebellion (XR) hanno provveduto a sfasciare platealmente la vetrina della sede della Shell a Londra. Un gesto interessante. Infatti, se normalmente la ... Continua
Frack Off
Frack Off

Gruppo impegnato a proteggere il Regno Unito (e il mondo) dalla minaccia del fracking come processo di estrazione del gas estremamente pericoloso che utilizza sostanze chimiche altamente tossiche. 

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Alianza Biodiversidad
Alianza Biodiversidad

La Alianza Biodiversidad è una piattaforma collettiva latinoamericana che riunisce 13 organizzazioni e movimenti che lavorano in difesa della biodiversità. È il risultato consolidato di oltre 20 anni di collaborazione, che comprende la produzione della rivista trimestrale " Biodiversità, sostentamento y culture" , nonché il sito web " Biodiversidad en América Latina" .  Orienta fondamentalmente le sue azioni verso i movimenti sociali che stanno guidando le lotte in difesa dei loro territori e per la costruzione di un modello agroecologico di produzione alimentare a base contadina in America Latina.

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Stop EU-Mercosur
Stop EU-Mercosur

Stop EU-Mercosur Coalition è un'alleanza di oltre 400 organizzazioni della società civile e movimenti sociali sia dell'Europa che del Sud America. 
Ha l'obiettivo di porre fine all'accordo commerciale UE-Mercosur, perchè contrario all'azione per il clima, alla sovranità alimentare, alla difesa dei diritti umani e del benessere degli animali.
Stop EU-Mercosur Coalition denuncia, fra le conseguenze dell'accordo, l'aumento della distruzione della biodiversità nei paesi sudamericani firmatari, dell'inquinamento agroindustriale e delle violazioni dei diritti umani. Considera l'accordo come un attacco all'agricoltura contadina e una fonte di nuove diseguaglianza a favore di interessi privati.

 

Movimento No TAV
Movimento No TAV

Sito informativo e di sostegno al Movimento NoTAV, un movimento popolare che si oppone da trent'anni alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino/Lione. L'opera è  considerata climalterante, devastante per l'ambiente e per le comunità della Val di Susa e degli altri territori italiani e francesi che attraversa, oltre che un enorme spreco di denaro pubblico. In questi ultimi trent'anni il Movimento No TAV ha rappresentato, e rappresenta tutt'ora, la punta avanzata delle lotte per la difesa dei territori in Italia.
Un'esperienza preziosa di crescita e di partecipazione popolare, oltre che di resistenza nei confronti della violenza poliziesca e della criminalizzazione giudiziaria.

 

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Red Muqui
Red Muqui

E' una rete di istituzioni peruviane che, agendo a livello locale, regionale, nazionale e internazionale, difende e promuove il riconoscimento, il rispetto e l'esercizio dei diritti delle comunità e delle popolazioni, nonché lo sviluppo sostenibile nelle situazioni in cui si intende svolgere e/o sono in corso attività minerarie per affrontare le loro implicazioni sociali, ambientali e culturali.
Il lavoro di Red Muqui include processi di riflessione, proposte, comunicazione e advocacy, in modo tale da raggiungere i maggiori accordi possibili e la legittimità sociale che sostengono le pratiche degli attori sociali rilevanti e l'attuazione di politiche pubbliche favorevoli alla giustizia sociale e ambientale.Essenziale supportare le organizzazioni sociali, le comunità, i popoli e le popolazioni nei loro processi di empowerment, autonomia e capacity building.

OBIETTIVI

Promuovere riforme istituzionali nelle politiche pubbliche in materia mineraria e socio-ambientale; e in relazione alla difesa dei diritti delle popolazioni interessate dalle attività minerarie.

Influenzare l'opinione pubblica, le imprese e lo Stato, per il rispetto dei diritti umani e il rispetto delle norme e degli standard sociali e ambientali.

Promuovere, insieme ai suoi membri, la realizzazione, l'estensione, l'articolazione e la visibilità di esperienze di sviluppo sociale, economico e ambientalmente sostenibile; in modo che diventino alternative coerenti in grado di sfidare il modello estrattivista e ottenere l'accettazione e il sostegno attivo delle organizzazioni sociali e dell'opinione pubblica.

Oltre al patrocinio nazionale, il patrocinio internazionale è anche un obiettivo per raggiungere un pubblico più ampio e promuovere le questioni nazionali nel contesto internazionale. Per questo, Red Muqui ha alleanze internazionali e fa parte di reti internazionali.

Rafforzare le capacità degli attori sociali e delle loro organizzazioni di intervenire strategicamente con azioni e proposte per la difesa e l'applicabilità dei loro diritti, in modo che possano contribuire alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile e globale.

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Baltic Pipe Nej Tak
Baltic Pipe Nej Tak

"Baltic Pipe Nej Tak!" ("Baltic Pipe No Thanks!") È una piattaforma di campagna per l'ampio movimento contro le nuove infrastrutture fossili, e in particolare contro la costruzione del gasdotto Baltic Pipe.

Cos'è il Baltic Pipe?
Baltic Pipe è un gasdotto proposto da costruire sul territorio danese dal 2020 al 2022.
Lo scopo del progetto è rafforzare l'approvvigionamento di gas fossile europeo, stabilendo un collegamento tra i giacimenti di gas norvegesi e la Polonia.
Tra i piani ci sono 385 km di condotte off-shore, 230 km di condotte on-shore, nonché la costruzione di una stazione di compressione a un'ora da Copenaghen.

"Baltic Pipe Nej Tak!" non è un'organizzazione con membri, ma una campagna a cui può aderire qualsiasi gruppo (o individuo), nonché uno slogan da utilizzare per organizzare riunioni o eventi informativi, nonché manifestazioni e azioni non violente. Incoraggiamo le persone a spargere la voce su Baltic Pipe e ad agire sotto le proprie bandiere, ma sei il benvenuto a fare riferimento a "Baltic Pipe Nej Tak!"

La campagna non ha portavoce ufficiali. Chiunque parli con la stampa deve farlo tramite le proprie organizzazioni o come sostenitori della campagna, non per conto di essa.

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Andalgalá: l'Agua Rica che toglie la vitadi Pablo Bruetman

Qualche giorno fa la polizia di Catamarca ha attuato raid e arresti ad Andangalá, entrando violentemente nelle case di diversi membri dell'Assemblea di El Algarrobo, che si... Continua
Afreewatch
Afreewatch

AFREWATCH è stata creata nel 2013 a Lubumbashi, la sua sede principale si trova a Lubumbashi nella provincia di Haut-Katanga nella Repubblica Democratica del Congo.

La missione di AFREWATCH è quella di fare campagne per uno sfruttamento giusto ed equo delle risorse naturali in Africa, rendendo responsabili gli Stati e le aziende.

Aree di intervento
• AFREWATCH opera nel settore delle risorse naturali: miniere, idrocarburi e acqua.
• Vengono affrontate questioni trasversali di estrazione artigianale, cambiamento climatico, gestione delle risorse energetiche (elettricità), sicurezza dei difensori dei diritti umani e servizi di sicurezza nei siti minerari.

Tutte queste domande sono trattate in tre programmi:
• Diritti umani: diritti delle comunità, protezione ambientale, diritti delle donne e dei bambini
• Governance: quadro giuridico e trasparenza
• Difesa sui casi identificati 

Missione
• Proteggere e promuovere i diritti umani nello sfruttamento delle risorse naturali
• Aumentare la partecipazione dei cittadini alla gestione delle risorse naturali nelle industrie estrattive attraverso la disponibilità, l'accesso e la comprensione delle informazioni;
• Rendere responsabili il governo e gli attori privati ​​coinvolti nello sfruttamento delle risorse naturali in Africa;
• Proporre alternative credibili ai cittadini per sostituire le politiche minerarie in vigore nei paesi africani in cui le aziende sfruttano le risorse naturali.

Mezzi di intervento di AFREWATCH

• Monitoraggio
• Ricerca
• Patrocinio
• Pubblicazione
• Supporto legale 

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Les Amis de la Terre
Les Amis de la Terre

Amis de la Terre è stata creata nel 1970. 
Un gruppo di cittadini prese coscienza degli impatti dannosi della società dei consumi e decisero di impegnarsi per cambiare il sistema.

Le campagne di Amis de la Terre denunciano i meccanismi economici e politici alla base del cambiamento climatico, il saccheggio delle risorse naturali e le disuguaglianze sempre più profonde. Sfidano il modello attuale, il potere delle grandi aziende e fa pressione sullo Stato e sui funzionari eletti per difendere l'interesse generale. Soprattutto, dimostrano che ci sono alternative possibili.

Tutte le azioni si basano su forti valori di significato: determinazione, non violenza, solidarietà, equità, indipendenza e democrazia.

Amis de la Terre è sempre stata legata ai valori democratici, alla partecipazione e all'impegno civico dal basso. 

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Weald Action Group
Weald Action Group

Il Weald Action Group è un riferimento per i gruppi locali che si battono contro tutte le forme di estrazione di petrolio e gas. 

Gli obiettivi sono:

- formare e responsabilizzare i gruppi della comunità in tutta l'area in modo efficace per fare una campagna contro l'espansione dell'esplorazione dei combustibili fossili.
- fornire opportunità di networking e condivisione di competenze per i gruppi
- fare pressione su chi decide sui temi chiave delle campagne: fracking; cambiamento climatico; mantimento del processo decisionale locale; altri impatti da esplorazioni estreme di petrolio e gas
- comunicare e dare informazioni sulle campagne in realizzazione.

Invia una newsletter una volta al mese, condividendo informazioni sulle applicazioni di trivellazione petrolifera e le opportunità per essere coinvolti in campagne contro l'energia estrema. Si tengono riunioni circa due volte l'anno, offrendo opportunità di networking e condivisione di competenze.

 

Contatto info@wealdactiongroup.org.uk

 

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AusgeCO2hlt
AusgeCO2hlt

Auseco2hlt è un gruppo che lotta dal 2011 per un'uscita immediata dalla lignite e per una società più equa, interno al movimento globale per la giustizia climatica. Agisce anche con azioni dirette e disobbedienti.

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Il mega-mining è un'amputazione ecologica di Eduardo Gudynas *

Nell'intenso dibattito argentino sulle grandi imprese estrattiviste, è molto comune incontrare voci a loro difesa che utilizzano due tipi di argomenti. Da una parte si sostiene che il... Continua
Campagna europea di guerrilla advertising

Il gas pulito è una sporca menzognadi Extinction Rebellion e [GAS]TIVISTS

  Attivist* di Extinction Rebellion (XR) di tutta Italia si uniscono ai Gastivists per affrontare colossi come GasNaturally, Eurogas, Eni, Enel, Snam, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Assicurazioni ... Continua
Report + Video webinar

L'aria che tira in Val d'Agri di Source International - Re:Common

L’ultimo studio ambientale di Source International in Val d'Agri (Basilicata), realizzato in collaborazione con Re:Common, rivela alcune criticità ambientali in prossimità del ... Continua

Estrattivismo, conflitti e resistenzedi Tatiana Roa Avendaño, Luisa María Navas (a cura di)

I conflitti socio-ambientali (ecologico-distributivi) che la Colombia sta vivendo sono antichi e negli ultimi anni si è generalizzata in Colombia la consapevolezza delle loro reali... Continua
Video e Report

La favola del "gas pulito"di Re:Common

Gas e idrogeno verdi per superare la crisi climatica e abbandonare definitivamente le fonti fossili. Sarebbe bello vero? Certo, peccato che sia solo una favola e anche dal finale amaro, perché ... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

Il caso della costruzione del gasdotto TAP in Salentodi Alice Mi - EcorNetwork

La pandemia da coronavirus del 2020, dal punto di vista economico, non è stata per tutti un’ecatombe.   Anzi, per alcuni settori si può dire che abbia comportato dei... Continua

Auguri dal Tren Maya*di Samuel Rosado

Dopo due anni di governo di Andrés Manuel López Obrador, con i cambiamenti nel governo, la retorica e la forma con cui vengono fomentati i megaprogetti iniziano rendere più... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

Argentina: Estrattivismo e Repressionedi Coordinadora contra la Represión Policial e Institucional - CORREPI

L'Agenda Anti-Repressiva di CORREPI è un esempio di denuncia degli atti repressivi, in questo caso in Argentina, soprattutto perché propone una serie di misure per ridurre in modo... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

Estrazione mineraria e Covid-19: il 2° rapporto OCMAL 2020di Observatorio de Conflictos Mineros de América Latina

Nell'ottobre 2018, nel corso del workshop "Policing extractivism: security, accumulation, pacification", abbiamo avuto l'occasione e l'onore di poter ascoltare, in... Continua
A 5 anni dall'assassinio di Berta - Video

La vita e la morte di Berta Cáceresdi Alan Whelan

5 anni fa, il 3 marzo del 2016 l'attivista ambientale Berta Cáceres veniva uccisa a colpi d'arma da fuoco nella sua casa in Honduras. Dal 2010 fino ad allora Berta era una delle... Continua
Source International
Source International

Source International è un'organizzazione italiana che raccoglie prove scientifiche su casi di inquinamento ambientale e violazione dei diritti umani legati alle attività estrattive. Composta da scienziati e avvocati, l'associazione lavora in oltre 30 paesi del mondo fornendo consulenza gratuita alle comunità colpite da ingiustizie socio-ambientali connesse alle operazioni minerarie, petrolifere, agroindustriali, tessili e di qualsiasi settore e impresa che devasta le risorse naturali con impatti sanitari e socio-economici. Source International lavora a fianco delle comunità colpite, fornendo loro gli strumenti per poter monitorare i danni subiti, aumentare la consapevolezza e l'informazione e seguirli nei processi di denuncia. Si occupa anche di formazione e progetti di scienza comunitaria sia con le comunità che con le scuole.

 

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*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

Profitti, privilegi, controllo e repressionedi Alianza Biodiversidad

"Questo documento collettivo è solo un assaggio di tutto ciò che scorre nelle vene aperte dell'America Latina. E ciò che abbiamo annotato non esaurisce ciò che... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

VOCI DEL TERRITORIO/4di Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch Canada, Terra Justa, War on Want (UK), Yes to Life No to Mining

Le imprese minerarie e i governi stanno approfittando della crisi per stabilire nuove normative che favoriscano l'industria a scapito della gente e del pianeta. Sebbene l'estrazione... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

VOCI DEL TERRITORIO/3di Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch Canada, Terra Justa, War on Want (UK), Yes to Life No to Mining

Le compagnie minerarie stanno usando la pandemia come un'opportunità per lavare i loro sporchi precedenti e presentarsi come salvatori con gran senso civico. In un momento in cui interi... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

VOCI DEL TERRITORIO/2 di Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch Canada, Terra Justa, War on Want (UK), Yes to Life No to Mining

 I governi di tutto il mondo stanno adottando misure straordinarie per porre fine alle legittime proteste e rafforzare il settore minerario Liberi dalla vigilanza e dal controllo pubblico,... Continua
Il primo degli "Speciali" di Ecor.Network

ESTRATTIVISMO E PANDEMIAdi Redazione

A partire da oggi e fino alla metà di marzo ECOR.network proporrà una raccolta monografica di materiali sul tema "Estrattivismo e pandemia". Abbiamo scelto, infatti, di... Continua

Una linea rossa contro il capitalismo fossiledi Francesco Martone (EcorNetwork)

“Una linea rossa contro il capitalismo fossile”, questa la scritta lasciata su un pilone di una infrastruttura del terminal del carbone del porto di Amsterdam, immortalata in una... Continua
EDITORIALE

Estrattivismo, conflitti, resistenzedi Redazione

ECOR.network nasce come spazio di dibattito e approfondimento sull’aggressione del profitto contro i territori, e di informazione sui movimenti di resistenza. Si occuperà di... Continua

Dossier - Voci dal Territorio di Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch Canada, Terra Justa, War on Want (UK), Yes to Life No to Mining.

L’industria mineraria è una delle più inquinanti, mortali e distruttive del mondo. Tuttavia, le attività delle compagnie minerarie durante la pandemia di COVID-19 ad oggi... Continua

Estrattivismo globale e uguaglianza razzialedi Tendayi Achiume - Nazioni Unite

Nel presente rapporto, il Relatore speciale sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza correlata, Tendayi Achiume, affronta la questione... Continua

Movimenti socioambientali in America Latinadi Maristella Svampa, Henri Acselrad, Horacio Machado Aráoz, Alberto Acosta y Decio Machado et al.

Questo numero di OSAL offre un panorama illustrativo e allo stesso tempo inquietante delle dinamiche di espropriazione ambientale e di una serie di lotte di resistenza che, di fronte a ciò,... Continua

Nosotras...que vamos tejendo un mundo de vidadi Francesca Casafina

Le lotte del popolo indigeno contro l'estrazione mineraria transnazionale sono uno dei più importanti problemi ambientali attuali in America Latina, che includono lo sfruttamento del... Continua

Estrattivismo urbano: il caso Cuenca-Ecuadordi Christian Hernán Contreras-Escandón, Giovanny Marcelo Albarracín-Velez, David H. Vélez Sisalima

L'estrattivismo urbano nella città intermedia latinoamericana di Cuenca-Ecuador consente di ampliare la visione sulle politiche pubbliche territoriali e sul loro legame con i processi di... Continua

Video - Bauxite, le devastazioni di un businessdi Sally Bilaly Sow - Les Haut-Parleurs 

La bauxite sta scatenando il caos in Guinea. Questo elemento essenziale per la produzione dell'alluminio è presente in abbondanza nel paese. Una forza economica il cui lo sfruttamento... Continua

Estrattivismo, politica e societàdi Jürgen Schuldt, Alberto Acosta, Alberto Barandiarán, Anthony Bebbington, Mauricio Folchi, CEDLA–Bolivia, Alejandra Alayza, Eduardo Gudynas  

Il libro è una raccolta di articoli che comprende testi aggiornati e altri testi di riferimento obbligatori, già pubblicati negli ultimi anni, affinché la loro conoscenza e... Continua

Video - "Ende Gelände 2016: Germany"di Ende Gelände

Oltre 3500 persone hanno interrotto le operazioni di carbone di lignite di Vattenfall con un'azione di massa di disobbedienza civile. Treni del carbone, scavatori, centrali elettriche - tutto... Continua
OCMAL
OCMAL

OCMAL ha l'obiettivo principale della difesa delle comunità e delle popolazioni che, esercitando le loro attività locali come l'agricoltura, l'allevamento, la silvicoltura, la pesca, il turismo, l'edilizia abitativa e la cultura, sono colpiti dall'impatto dell'attività mineraria nella regione. Le organizzazioni che aderiscono a OCMAL affrontano le sfide poste dagli effetti delle industrie estrattive e dallo sfruttamento delle risorse naturali o dei beni comuni e cercano di superare insieme l'ostilità delle politiche pubbliche, creando proposte concrete basate sulla capacità di costruzione e alleanza tra movimenti sociali.

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ContraMINAcción
ContraMINAcción

Rete galiziana di gruppi contro l'estrazione distruttiva, con tre obiettivi principali: identificazione dei problemi che stabiliscono un quadro di ciò che accade in Galizia, analizzando ciò che accade in ogni luogo o progetto minerario, evidenziando ciò che si perde con esso e anche studiando ciò che sta accadendo in altre parti del pianeta; condividere strategie e mezzi per combattere l'estrazione distruttiva con quelle persone e gruppi che sono minacciati, coordinarsi attraverso il networking, estrarre da ogni combattimento informazioni utili per gli altri, rendere accessibili e affidabili informazioni accessibili a tutti e rendere disponibili sulla rete informazioni legali e supporto tecnico; diffondere nella società i problemi che l'estrazione mineraria sta generando, rendere visibile la speculazione e l'occupazione del territorio.

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London Mining Network
London Mining Network

London Mining Network (LMN) è un'alleanza di gruppi per i diritti umani, lo sviluppo, l'ambiente e la solidarietà che lavora per: 
diritti umani, compresi i diritti delle popolazioni indigene e dei lavoratori, sviluppo sostenibile, nelle comunità di tutto il mondo interessate dalle attività delle società minerarie con sede o finanziate da Londra.                                        

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The Future We Need
The Future We Need

Un movimento globale per rendere l'equità intergenerazionale fondamentale per la civiltà, a partire dai minerali. Le risorse naturali, tra cui i minerali, sono un patrimonio condiviso. È nostro dovere garantire che le future generazioni ereditino almeno quanto abbiamo ereditato noi. Una perdita è una perdita per noi e per tutte le generazioni future. Combiniamo la ricerca con l'advocacy al fine di rendere l'equità intergenerazionale fondamentale in tutti gli aspetti della civiltà. Ci concentriamo su petrolio, gas e minerali perché è un'area in cui il valore finanziario dei minerali è chiaro. Inoltre, le conseguenze della mancata implementazione dell'equità intergenerazionale hanno portato anche a una serie di conseguenze negative per i proprietari di minerali, ampiamente chiamate "maledizione delle risorse", e questa è un'applicazione specifica che ha di per sé conseguenze significative.

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Movimento No Tap
Movimento No Tap

Il movimento è nato per contrastare la realizzazione del megagasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline). TAP fa parte del progetto del Corridoio Sud del gas, che prevede di portare il gas in Europa da un giacimento dell'Azerbaijan, passando anche per l'Italia e approdando a San Foca, una delle più belle spiagge del litorale adriatico salentino.

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CATAPA
CATAPA

Catapa lotta per un mondo in cui l'estrazione di risorse non rinnovabili non è più necessaria.  Catapa contribuisce alla transizione verso un modello di economia senza miniere, che sceglie la decrescita e si trasforma.

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The Gaia Foundation
The Gaia Foundation

Siamo una piccola, ma combattiva organizzazione che da oltre 30 anni sostiene partner, comunità e movimenti in Africa, Sud America, Asia ed Europa. Insieme lavoriamo per rilanciare la diversità bio-culturale, rigenerare gli ecosistemi sani e rafforzare l'autogoverno della comunità per la resilienza ai cambiamenti climatici. Con base a nord di Londra, lavoriamo in tutto.

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Save our Sperrins
Save our Sperrins

Siamo un gruppo di interesse ambientale con sede nel cuore degli Sperrins nella contea di Tyrone (Irlanda) che lotta contro una grande compagnia, la Dalradian Gold, che ha in programma di ESTRARRE L'ORO nelle nostre colline e valli e costruire un enorme IMPIANTO DI PROCESSO DI MINERALI, ESTREMAMENTE TOSSICO.

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Transnational Institute
Transnational Institute

Il Transnational Institute (TNI) è un istituto internazionale di ricerca e supporto impegnato nella costruzione di un mondo giusto, democratico e sostenibile. Per più di 40 anni, TNI ha rappresentato un fondamentale collegamento tra movimenti sociali, studiosi e responsabili politici.

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The Gastivists Network
The Gastivists Network

La rete Gastivists sostiene i gruppi di base che combattono le nuove infrastrutture del gas, facilita il flusso di informazioni tra ONG e gruppi locali, connette le persone e aiuta a costruire un movimento che fermerà il gas e porterà alla transizione energetica.

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Re:Common
Re:Common

Re:Common è un’associazione che fa inchieste e campagne contro la corruzione e la distruzione dei territori in Italia, in Europa e nel mondo.  Disastri ambientali, violazioni dei diritti umani e devastazione sociale avvengono spesso in contesti di corruzione sistemica, attività economiche losche, quando non esplicitamente illecite e rapine finanziarie. Re:Common lavora per contrastare il consolidamento di un modello estrattivista di società, fondato sulla sottrazione sistematica di ricchezza dai territori, sullo spossessamento delle comunità che li vivono e il conseguente impoverimento di miliardi di persone in tutto il mondo. Le inchieste, l’informazione dettagliata e le campagne pubbliche che conduciamo sfidano governi, corporation e istituzioni finanziarie responsabili di violazioni e abusi e ci portano a camminare insieme con quelle comunità locali che lottano per un cambiamento strutturale della società. Pensiamo che solo attraverso l’azione collettiva si possa combattere per la giustizia e praticare una profonda trasformazione delle società in cui viviamo, che garantisca a ognuno il diritto a una vita dignitosa.

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Video - L'Energia dei popolidi La Sandía Digital y la Oficina Regional en México de la Rosa Luxemburg Stiftung

In Messico e in Guatemala, l'energia è prodotta a detrimento dei popoli, attraverso privatizzazioni, espropriazione di beni naturali e imposizione violenta di centrali elettriche per... Continua

Narrative controegemoniche della crisi climaticadi Diego Griffon Briceño    

Questo lavoro espone cinque saggi che affrontano il problema del cambiamento climatico, supponendo così la messa in discussione della struttura gerarchica ed esclusiva della nostra... Continua

L'Estrattivismo in America Centraledi Mauricio Álvarez, Miguel Edgardo Mira, Rodrigo veliz Estrada, Ana Ortega, Cristopher Mendoza, Jesús Alemancia

Negli ultimi decenni, la regione latinoamericana ha registrato uno dei suoi più alti tassi di crescita economica, uno dei fattori più influenti è stato lo sviluppo delle... Continua

Dieci tesi urgenti sul nuovo estrattivismodi Eduardo Gudynas

Questo articolo esamina gli stili di estrattivismo promossi dai governi progressisti, offrendo una serie di tesi sulle loro caratteristiche più rilevanti e le sfide che questo rappresenta,... Continua

Estrattivismo: nuovi contesti di dominazione e resistenzedi Pablo Villegas, N.Horacio Machado, Marco A. Gandarillas, Bruno Milanez, Lucrecia Wagner, Antonio Sandá Mera, Hernán Scandizzo

Nell'ultimo decennio, l'estrattivismo è andato crescendo praticamente in tutti i paesi della regione, compresi i paesi in cui sono sorti regimi progressisti, presumibilmente... Continua

Sviluppo territoriale ed estrattivismo. Lotte e alternative nella regione andinadi Marco Zeisser Polatsik, Anahí Chaparro, Martín Scurrah, Jaime Consiglieri, Stephanie Boyd, Marco Arana, Angel Bonilla, Simón Yampara, Carlos Monge, Camilo León, Javier Jahncke Benavente, José Luis Saavedra, Alexandra Almeida, Roxana Azeñas Alcoba, Eduardo Gudynas, Alejandra Alayza, Mathieu Le Corre

Il libro è il risultato del seminario internazionale su sviluppo territoriale ed estrattivismo, lotte e alternative nella regione andina, Bolivia, Ecuador e Perù, tenutosi a Cusco. ... Continua

Boschi ed estrattivismo in Argentinadi Lorenzo Langbehn y Mariana Schmidt

L'espansione della frontiera agricola e zootecnica ha comportato la deforestazione della vegetazione autoctona in diverse province del nord dell'Argentina, interessando le popolazioni. Oltre... Continua

Agua y ecología política. El extractivismo en la agroexportacion, la mineria y las hidroelectricas en Latinoamericadi Francisco Peña, Gerardo Damonte, Miriam Seeman, Sergio Varvas Velázquez, Edgar Isch López, Aldo Cárdenas Panduro, Zulema Gutiérrez, Mario A. Pérez, Germán Santacruz De León, Carolina Valladares, Danilo Urrea, Henkjan Laats, Gerardo Castillo, Juan Pablo Soler, Tatiana Roa Avendaño, Gustavo Castro Soto

Il libro, sistematizzando diversi casi sull'espropriazione dell'acqua in America Latina, si propone di affrontare le seguenti questioni di ecologia politica: ◆ In che modo le conseguenze... Continua

Beyond Development – Alternative Visions from Latin Americadi Miriam Lang, Eduardo Gudynas, Margarita Aguinaga, Dunia Mokrani, Alejandra Santillana, Alberto Acosta, Edgardo Lander, Ulrich Brand, Maristella Svampa, Raúl Prada, Elisa Vega, Eduardo Gudynas

L'America Latina è in prima linea nel pensare a come costruire una nuova economia sostenibile che rifiuti il ​​consumismo e l'estrattivismo. Un'entusiasmante raccolta di nuove idee ... Continua