Fracking in USA - Articolo + Video

Fracking: sostanze chimiche dannose e sconosciute nei corpi degli abitanti della Pennsylvania

di Kristina Marusic - Environmental Health News

Questo articolo, tratto da Environmental Health News, è la prima di quattro parti della ricerca “Fracked”, un'indagine sulla popolazione della Pennsylvania occidentale, contea di Washington, per valutare gli impatti del fracking su aria, acqua e sui residenti locali. Washington ha circa 1584 pozzi ed è la contea della Pennsylvania con maggior presenza.


CONTEA DI WASHINGTON, Pennsylvania - Nell'estate del 2019 Gunnar Bjornson, 13 anni, passava la maggior parte del tempo a suonare la batteria, a giocare ai videogiochi, ad infastidendo i suoi fratelli, a scorrazzare libero all'aria aperta e a dare fondo la cibo spazzatura nella cucina della sua casa, di per sé sana. Gunnar è abbronzato, biondo e con due occhi azzurro brillate. Ha tutte le caratteristiche necessarie per sopravvivere essendo il più giovane dei due figli di mezzo in una numerosa famiglia. E' l'animatore della casa, racconta sempre barzellette ed ha una risata contagiosa.

Gunnar vive con sua madre, suo padre, i suoi fratelli maggiori e la sorella più piccola a circa 35 miglia a sud di Pittsburgh, in una comunità chiamata Scenery Hill, dove le stradine di campagna si snodano attraverso boschi ombrosi che si aprono a panorami di campi ondulati in alta collina. Le colline sono disseminate di fattorie, frutteti, campi di mais e zucche. I bordi delle strade piccole chiese bianche, bancarelle con prodotti delle fattorie e strade sterrate segnalate da cartelli dipinti a mano come “The Jones's” e “Hidden Family Farm”. 

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Scenery Hill si trova nella contesa di Washington, la contea con più fratturata della Pennsylvania, con circa 1584 pozzi presenti nelle sue 861 miglia quadrate, così che le sue idilliache strade di campagna sono fiancheggiate anche da cartelli che controllano il traffico verso i pozzi di petrolio e gas, indicazioni come “Proibito il traffico per i pozzi oltre questo punto”, “Area di sosta -”, “Transito di camion: non vi fermate”, e cartelli pubblicitari che dicono “Compriamo diritti minerari!”

Il 19 agosto del 2019 era stata una giornata come un'altra per Gunnar, suonava la batteria, portava fuori il cane, litigava con i fratelli. Ma senza che né lui ne la sua famiglia lo sapessero, Gunnar aveva un serie di sostanze chimiche nocive che scorrevano nel suo corpo. Un campione di urina prelevato quel giorno a Gunnar risultò contenere 11 sostanze chimiche industriali nocive tra cui benzene, toluene, naftalina e sostanze chimiche meno note legate ad una serie di effetti sulla salute come problemi respiratori e gastrointestinali, irritazione della pelle e degli occhi, danni ad organi interni compresi quelli riproduttivi e aumento del rischio di cancro. Queste sostanze chimiche si trovano in elementi come benzina, pesticidi, solventi industriali e colle, pitture, gas di scarico delle automobili, emissioni industriali e fumo di tabacco. Ma sono anche comunemente rilevate nelle emissioni atmosferiche dei pozzi da fracking.

Il fracking, o fratturazione idraulica, è il processo di estrazione dalla Terra di petrolio e gas tramite la perforazione di pozzi profondi e l'iniezione di liquido ad altra pressione. Nel corso dell'ultimo decennio il facking ha trasformato l'industria energetica statunitense: la produzione totale di petrolio grezzo è più che raddoppiato tra il 2010 e il 2020; quello del gas, che prima scarseggiava, è ora così abbondante da essere esportato all'estero. Ma in questo stesso periodo sono aumentate anche le preoccupazioni sugli effetti per salute causati dalla fratturazione.

In Texas i ricercatori hanno riscontrato che i bambini nati nelle vicinanze di frequenti flaring (la combustione del gas naturale in eccesso dai pozzi da fratturazione) hanno il 50 per cento di probabilità in più di nascere prematuri. In Colorado, il Dipartimento della Salute dello Stato ha scoperto che le persone che vivono nei pressi dei siti di fratturazione corrono maggiori rischi di epistassi, mal di testa, problemi respiratori e nausee. In Pennsylvania i ricercatori hanno riscontrato che nelle vicinanze delle zone di fracking sussiste un rischio di tasso più elevato di mortalità infantile, depressione e ospedalizzazione per problemi cutanei e urinari. Studi sulle comunità adiacenti alle fratturazioni, in tutto il paese, hanno rilevato che vivere vicino ai pozzi di fracking aumenta il rischio di nascite premature, gravidanze ad alto rischio, asma, emicranie, affaticamento, sintomi nasali e sinusali, malattie della pelle e insufficienza cardiaca. Altri studi di laboratorio hanno collegato le sostanze chimiche usate del fluido di fracking ad alterazione endocrina che può causare squilibri ormonali, danni riproduttivi, pubertà precoce, problemi al cervello e del comportamento, funzione immunitaria inadeguata e cancro.

“In questo momento abbiamo prove sufficienti che questi impatti sulla salute dovrebbero preoccupare seriamente i legislatori interessati a proteggere la salute pubblica” ha dichiarato a Environmental Health News (EHN) Irena Gorski Steiner, dottoranda in epidemiologia ambientale presso la Scuola di Salute Pubblica Bloomberg dell'Università Johns Hopkins. Da anni l'EHN sta informando sulle crescenti prove degli impatti della fatturazione idraulica sulla salute umana. Abbiamo però riscontrato una lacuna nella scienza: quasi nessuno sta verificando se le sostanza chimiche nocive da fracking siano effettivamente presenti nei corpi delle persone che vivono vicino ai pozzi. Nel 2019 l'EHN ha raccolto campioni di urina, insieme a campioni di aria e acqua, da cinque famiglie del sud-ovest della Pennsylvania, compresi i Bower-Bjornson, e li ha fatti analizzare per ricercare sostanze chimiche associate al fracking. Abbiamo trovato:

  • Sostanze chimiche in campioni di acqua, aria e urine collegate ad un ampia gamma di impatti nocivi sulla salute.

  • Sostanze chimiche cancerogene in campioni di aria con livelli superiori alle soglie di sicurezza raccomandate.

  • Biomarcatori (detti anche prodotti di degradazione o metaboliti) di sostanze chimiche nocive come etilbenzene, stirene e toluene nell'organismo degli abitanti del sud-ovest della Pennsylvania con livelli significativamente più alti dell'americano medio. Per esempio abbiamo trovato, in un bambino di 9 anni che viveva vicino ai pozzi da fracking, un biomarcatore per il toluene 91 volte superiore a quello osservato nell'americano medio.

  • Tra le famiglie che vivono più vicino ai pozzi da fracking sono stati riscontrati, nelle loro urine, livelli più alti di sostanze chimiche come 1,2,3-trimetilbenzene, 2-etanolo e naftalene rispetto alle famiglie che vivono più lontano. L'esposizione a questi composti è collegata a problemi cutanei, oculari e respiratori, malattie gastrointestinali, problemi epatici, problemi neurologici, danni ai reni e al sistema immunitario, problemi nello sviluppo, alterazioni ormonali e un aumento del rischio di cancro.

Nel corso dell'estate del 2019 abbiamo raccolto un totale di 17 campioni di urine di Gunnar e della sua famiglia. Alcune esposizioni a sostanze chimiche non sono rilevabili nell'urina se il corpo le ha già decomposte, per questo cerchiamo anche prodotti di decomposizione o biomarcatori di sostanze chimiche dannose. La presenza di queste sostanze chimiche e dei loro biomarcatori nelle urine riflette generalmente esposizioni avvenute entro pochi giorni dal campionamento.

Alcuni di questi biomarcatori hanno fonti diverse da queste sostanze chimiche. Per esempio l'acido trans,trans-muconico è un biomarcatore per il benzene, ma anche il consumo di acido sorbico (un comune conservante alimentare) produce acido trans,trans-muconico. L'acido ippurico è un biomarcatore per il toluene che può danneggiare il sistema nervoso o i reni, ma si forma anche quando il corpo elabora il tè, il vino e certi succhi di frutta. Di conseguenza c'è da aspettarsi che tutti abbiano un certo livello di questi composti nel corpo. Per determinare se i livelli osservati nelle famiglie della Pennsylvania fossero normali, abbiamo confrontato i livelli di questi biomarcatori nelle famiglie oggetto della ricerca con i livelli osservati nell'americano medio usando l'Indagine Nazionale su Salute e Nutrizione (National Health and Nutrition Examination Survey) del Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti.

Molti campioni di urina della famiglia Bowen-Bjornson contenevano biomarcatori di sostanze chimiche da fratturazione idraulica a livelli superiori al 95° percentile degli Stati Uniti, valore al di sotto del quale troviamo il 95 per cento degli americani, secondo dati del CDC.

Più della metà dei campioni della famiglia ha superato il 95° percentile degli Stati Uniti per quanto riguarda l'acido fenilgliossilico, un biomarcatore di etilbenzene e stirene, e il 41 per cento dei campioni della stessa famiglia ha superato il 95° percentile degli Stati Uniti per quanto riguarda l'acido ippurico e trans,acido-muconico rispettivamente biomarcatori per toluene e benzene. L'esposizione a questi composti è associata a irritazione della pelle, dei polmoni e degli occhi, a danni del sistema nervoso centrale, al fegato, ai reni e maggiore propensione al cancro.

Il campione di urina di Gunnar conteneva un livello di acido mandelico, un biomarcatore per l'etilbenzene e stirene, 55 volte superiore a quello dell'americano medio – secondo i dati del CDC – e superiore ai livelli che si riscontrano tipicamente in un fumatore adulto medio fumatore di sigarette. L'acido mandelico di per sé non è dannoso, in piccole quantità si utilizza in medicina e prodotti per la cura della pelle, ma l'esposizione all'etilbenzene e allo stirene è collegata a irritazione della pelle, degli occhi, del tratto respiratorio, a danni sul sistema riproduttivo, alterazioni endocrine e maggior rischio di cancro.

Qualche anno fa, dopo l'inizio simultaneo delle perforazioni in tre delle piattaforme di pozzi di fratturazione a poche miglia dalla casa di Bower-Bjornson, Gunnar soffriva di frequenti epistassi che potevano durare fino a 20 minuti, provocandogli un estremo pallore del viso. A volte tossiva sputando coaguli di sangue. Una volta, ricorda, gli è successo a scuola e ha chiesto all'insegnante di non raccontarlo alla mamma per non farla preoccupare. Gunnar continua a soffrire di epistassi, ma meno frequentemente ora che i pozzi sono in produzione, ossia che non si trivella più né si frattura attivamene perché già si stanno producendo petrolio e gas. Non sono gli unici tre pozzi nelle vicinanze. La casa della famiglia si trova a meno di 5 miglia da almeno 25 piattaforme attive, molte delle quali contengono più pozzi. La piattaforma più vicina, proprietà della EQT Corporation con sede a Pittsburgh, il più grande produttore di gas naturale del paese, ospita 20 pozzi attivi. Non c'è modo di sapere con certezza se l'esposizione di Gunnar e della sua famiglia proviene dalle emissioni della fratturazione. Cerchiamo altre potenziali fonti di esposizione visitando la loro casa, chiedendo loro di completare un sondaggio più ampio e registrando le loro attività al momento del nostro campionamento.

Nei giorni in cui abbiamo raccolto i campioni, la famiglia si è dedicata generalmente alle normali attività estive: fare commissioni, giardinaggio e oziare per casa. Nell'osservare altre potenziali fonti di esposizione le abbiamo annotate nel nostro rapporto. Per quanto ne sappiamo, i Bower-Bjornson non fumano sigarette, non passano ore nel traffico né consumano quantità elevate di alimenti o prodotti contenenti questi composti che possano spiegare perché i loro livelli di tali composti risultino molto più alti rispetto alla maggioranza degli statunitensi. La differenza più grande tra questa famiglia e lo statunitense medio è la prossimità della loro casa ai pozzi di fratturazione. “Più o meno sapevo che qui eravamo esposti” ha raccontato la madre di Gunnar, Lois Bower-Bjornson a EHN, “però non avevo idea che fosse a un tale livello. Vedere questo sulla carta è stata una vera rivelazione”.

Abbiamo trovato sostanze chimiche nocive anche nei campioni di urina di Lois. Il 23 luglio del 2019 il suo campione conteneva il livello più alto di naftalina rilevato nel nostro studio. Non ci sono dati nazionali disponibili per comparare il suo livello, tuttavia quello di naftalina riscontrato nelle urine di Lois quel giorno era 15 volte maggiore rispetto al livello medio rilevato in altri residenti del sud-ovest della Pennsylvania.

“Quando abbiamo raccolto campioni di aria e di urine generalmente non abbiamo trovato naftalina, a meno che non ci fosse nelle vicinanze una fonte industriale che liberi naftalene”, ha dichiarato a EHN Wilm Subra, scienziata ambientale e fondatrice della società di consulenza ambientale Subra Company. Attraverso la sua società Subra da decenni conduce studi simili a quelli di EHN nelle comunità esposte a sostanze tossiche. In precedenza è stata anche vice-presidente del Consiglio Consultivo Nazionale di Politica Ambientale per la Protezione dell'Ambiente (EPA), e ha ricevuto una borsa di studio MacArthur per il suo lavoro collegato all'esposizione ambientale. Tutti siamo esposti quotidianamente ad innumerevoli sostanze chimiche tossiche, è un effetto collaterale del vivere in un mondo moderno pieno di veicoli, industria pesante, plastiche e pesticidi.

Lo studio pilota dell'EHN è stato piccolo e c'è bisogno di ulteriori ricerche per determinare le esposizioni e le tendenze del fracking. Tuttavia le esposizioni che abbiamo riscontrato in Gunnar, la sua famiglia e altre quattro famiglie del sud-ovest della Pennsylvania suggeriscono che i circa 18 milioni di americani che vivono entro un miglio da un pozzo di petrolio e gas attivo potrebbero dover fare i conti con livelli superiori alla media di esposizione a sostanze chimiche pericolose. Per molte di queste famiglie, compresi i Bower-Bjornson, la vicinanza all'industria delle loro case non solo ha generato ansia per la propria salute ma ha anche danneggiato la qualità della loro vita, li ha fatti sentire non protetti e abbandonati dalle agenzie federali e statali che, si suppone, dovrebbero proteggerli.

Un sogno che si è trasformato in incubo

La popolazione della Contea di Washington è per il 93 per cento bianca e prevalentemente rurale, un'area costellata da antiche cittadine minerarie. L'eccezione è la sede della contea, una piccola città che porta il suo stesso nome, che ospita il Washington & Jefferson College e, più o meno, il 7 per cento dei circa 207.298 residenti della contea. La maggior parte della contea è di classe media. Il tasso di povertà si aggira al 10 per cento, pochi punti al di sotto del tasso di povertà statale che è del 12 per cento. La caratteristica casa di campagna bianca dei Bower-Bjornson, costruita nel 1830, in origine era il magazzino proncipale della cittadina. Le pareti del grande salone sono piene di scaffali, dal pavimento fino al tetto. In uno di questi, lasciato non dipinto ai posteri, c'è una lista di mercanzie, quantità e prezzi, e resoconti di quelle che sembrano schede familiari segnate con una matita sbiadita. Il resto degli scaffali è pieno di libri, una collezione di dischi musicalmente diversificati e ricordi d'infanzia come diorami scolastici e case in lego.

Quando erano una giovane coppia, Lois e suo marito Dave vivevano nella parte nord di Pittsburgh, nelle storiche strade della Guerra Messicana (Mexican War Streets), ma dopo l'arrivo del secondo figlio iniziarono a cercare una casa più grande. Quando videro la casa di Scenery Hill se ne innamorarono, innamorandosi anche di una idilliaca vita in campagna. Traslocarono e scrissero i bambini in una scuola primaria che aveva una sola aula, dove passavano il tempo praticando yoga, giardinaggio e aiutando nella preparazione di pasti comuni. Odessa, la più giovane dei quattro figli, ha detto a EHN: “è la scuola più bella del mondo”. Quando nel 2011 arrivarono le imprese di fratturazione i Bower-Bjornson non si sono preoccupati, anzi prevedevano una opportunità di crescita economica. Per questo hanno concesso a una società il permesso di far passare sotto la loro proprietà linee di trasmissione di gas naturale, in cambio di 12.500 dollari (anche se non hanno affittato i diritti minerari). Negli anni successivi, però, la tranquilla vita di campagna si trasforma in qualcos'altro.

La loro proprietà circondata da un intenso traffico di camion, grandi fiamme sparate verso il cielo, cattivi odori, luci brillanti, forti rumori e una costosa rottura della conduttura del gas attribuita all'aumento del traffico. Ben presto hanno iniziato a sentirsi sopraffatti, e non erano gli unici. Nelle città del fracking di tutto il paese i residenti erano combattuti tra l'affittare la loro terra per tranne profitto o combattere l'industria. Mentre l'industria del fracking all'improvviso andava ad occupare zone precedentemente rurali e suburbane, le ricerche riportavano che il senso del luogo e l'identità dei residenti stava cambiando e vivere in mezzo alle fratturazioni stava aumentando la preoccupazione, le ansie e la depressione. Ma le preoccupazioni per la contaminazione dell'acqua sono iniziate fin dall'inizio del boom delle fratturazione idrauliche, fin da quando sono diventate virali le immagini dei rubinetti delle case vicine alle piattaforme dei pozzi con l'acqua che andava in fiamme a cause dell'alto contenuto di metano.

I cercatori hanno documentato, in momenti diversi, la contaminazione dell'acqua potabile causata dalla fratturazione in Pennsylvania, Ohio, North Dakota, Wyoming e, nel 2016, l'EPA ha concluso che l'industria rappresenta una minaccia per l'approvvigionamento di acqua negli Stati Uniti. Una revisione della letteratura, pubblicata nel 2020, ha analizzato un decennio di ricerche sugli impatti del solo smaltimento delle acque reflue prodotte dal fracking, riscontrando che l'acqua potabile nelle comunità dove si praticano fratturazioni idrauliche, ha livelli più alti di solidi totali disciolti (come calcio, magnesio, cloruri, solfati), sale e metano. Kathleen Sgamma, presidente della Western Energy Alliance, un gruppo industriale che rappresenta 200 compagnie di petrolio e gas non convenzionali che operano negli Stati Uniti occidentali, ha dichiarato a EHN che, sebbene le compagnie abbiano sempre lavorato per minimizzare la possibilità che si verifichi la contaminazione dell'acqua, negli ultimi anni hanno fatto alcuni miglioramenti aggiuntivi.

“L'integrità dei pozzi sta migliorando da decenni e quasi tutti gli Stati con maggior presenza di petrolio e gas hanno inasprito le normative sul fracking, per cui il rischio di contaminazione delle falde acquifere rimane molto basso”, ha detto Sgamma. “Quando osserviamo la gestione dell'acqua in superficie generalmente è lì che possono verificarsi fuoriuscite. E' raro che l'acqua di superficie si contamini, ma quando succede deve essere bonificata, e le compagnie ne sono responsabili”. “Nessuno vuole avere delle fuoriuscite, per varie ragioni” ha aggiunto, “in primo luogo perché è molto più costoso bonificare una fuoriuscita che prevenirla fin dal primo momento, in secondo luogo perché può danneggiare la reputazione della compagnia”. Ha anche dichiarato che le compagnie hanno migliorato la capacità di riciclo delle acque residue, il che si traduce in un minor utilizzo di acqua dolce e aiuta a spiegare alcuni dei problemi di sversamento che si sono prodotti.

L'acqua dei Bower-Bjornson proviene dal sistema idrico municipale locale, il Tri County Joint Municipal Authority, che serve oltre 10 mila clienti nel sud-est della Contea di Washington. Nel corso degli ultimi anni la famiglia Bower-Bjornson ha ricevuto diversi avvisi da parte dell'autorità municipale dall'Ufficio di Acqua Potabile del Dipartimento di Protezione Ambientale della Pennsylvania, avvisi con cui si segnala che l'acqua municipale contiene contaminanti chimici non regolamentati tra cui acidi aloacetici, trialometani totali, nitrati, composti inorganici e altri. Gli avvisi invitano le donne in gravidanza, famiglie con bambini, anziani e persone con un sistema immunitario compromesso a consultare il medico prima di bere acqua di rubinetto. L'industria del petrolio e del gas è una probabile fonte di queste contaminazioni, insieme all'industria mineraria ed altre industrie pesanti. Alcuni sostante inquinanti, come i trialometani, si formano quando i contaminanti dell'acqua di sorgente interagiscono con prodotti chimici usati per il suo trattamento.

Syndey Evans, analista scientifica del Gruppo di Lavoro Ambientale ( Environmental Working Group), un'organizzazione no-profit per la difesa della salute pubblica, ha dichiarato a EHN che negli ultimi 20 anni pochi regolamenti federali o statali sull'acqua sono stati aggiornati, per cui c'è un divario tra ciò che è legale e ciò che è sicuro. “La gente tende a dare per scontato la sicurezza dell'acqua che esce dai suoi rubinetti, perché è monitorata, testata e trattata” ha dichiaro Evans. “Ma è importante che la gente si renda conto che legale non necessariamente significa sicuro”. La maggior parte dell'acqua potabile pubblica della regione proviene dal fiume Monongahela (“Mon” in gergo locale). Nel 2014 il DEP ha riscontrato la presenza di sostanze chimiche radioattive con livelli 60 volte più alti di quelli consentiti dagli standard federali di consumo per il Ten Mile Creek, fiume vicino la casa dei Bower-Bjornson che sfocia nel Mon, e molti locali credono che la fonte siano le acque residuali prodotte dalla fratturazione. L'anno scorso si è scoperto che, nei pressi di Belle Vermon, un impianto municipale di acque reflue stava accettando e riversando, senza saperlo, percolato del fracking proveniente da una discarica vicina contenente alti livelli di cloruri, bario e radio in livelli superiori al consentito dalle leggi federali sull'acqua potabile nel Mon, uno dei tanti casi simili in tutto lo Stato.

Agli inizi dell'estate del 2019 l'EHN ha raccolto campioni di acqua in tre punti della casa della famiglia Bower-Bjornson: dal rubinetto della cucina con filtro ad osmosi inversa, dal rubinetto della vasca da bagno e dal rubinetto del tubo esterno. Abbiamo trovato livelli rilevabili di 20 su 40 sostanze chimiche comunemente utilizzate nella fratturazione idraulica tra cui il benzene che, è noto, aumenta il rischio di cancro, e il naftalene catalogato dall'EPA come “possibilmente cancerogeno per gli esseri umani”. Esistono limiti normativi federali per solo 5 delle sostanze chimiche che abbiamo analizzato e i campioni di acqua della famiglia non superavano questi limiti. Alcuni Stati stabiliscono limiti di attenzione per la salute per le sostanze chimiche che non sono ufficialmente regolamentate. Il Vermont raccomanda non più di 0,5 microgrammi per litro di naftalina nell'acqua potabile per evitare effetti sulla salute, compreso un maggior rischio di cancro. I Bower-Bjornson avevano 5,83 microgrammi per litro di naftalina nell'acqua, livello quasi 12 volte più alto del limite raccomando in Vermont per la salute. L'Autorità Municipale Congiunta di Tri-County si è rifiutata di commentare questi risultati. Lois, che ha seguito i sintomi dei bambini fin dall'inizio delle perforazioni, ha detto che vedere i risultati di questi test hanno solo confermato ciò che già temeva. “[La fratturazione] ci accerchia completamente”, ha detto. “Non è che possiamo guardare alla nostra destra e alla nostra sinistra e dire che non c'è. E' ovunque vadano, a scuola e altrove, è anche lì”.

Benefici economici in questione

La fratturazione idraulica porta sì benefici, ma sono temporanei. Un articolo pubblicato nel 2019 sull'American Economic Journal: Applied Economics ha riscontrato che, nei primi anni del boom, le comunità con presenza di fracking hanno visto un aumento delle entrate dal 3 al 6 per cento, un aumento del lavoro dal 4 al 6 per cento e un aumento dei salari dal 5 all'11 per cento circa. I prezzi delle case sono aumentate del 6 per cento mentre i governi locali hanno visto un aumento delle entrate del 16 per cento. Prendendo in considerazione sia l'aumento delle entrate che la diminuzione della qualità della vita (per fattori come l'aumento della criminalità, il traffico di camion e l'inquinamento), gli autori di questo studio hanno concluso che nelle regioni dove si pratica il fracking in tutti i giacimenti di scisto degli Stati Uniti, l'industria ha portato a un guadagno netto medio di circa 2500 dollari a famiglia nei primi tre anni, anche se in alcune comunità i guadagni sono stati più alti e altre non li hanno visti affatto.

Con il tempo questi impatti sull'economia locale sono diminuiti. Uno studio pubblicato a febbraio del 2021 dall'Istituto della Valle del Rio Ohio (Ohio River Valley Institute), un gruppo di studio no-profit, ha scoperto che sebbene la produzione economica nelle contee degli Appalachi dove si pratica il fracking è cresciuta di un 60 per cento tra il 2008 e il 2019, la quota di reddito individuale nelle contee, i posti di lavoro e tutti i livelli di popolazione della nazione sono diminuiti. Lo studio ha esaminato le 22 contee di Ohio, Pennsylvania e Virginia occidentale che producono oltre il 90 per cento del gas naturale della regione. Nel 2008 queste contee erano responsabili di 2,46 dollari per ogni 1000 dollari di produzione nazionale. Entro il 2019 le contee hanno generato 3,31 dollari per ogni 1000 dollari generati a livello nazionale, un aumento del più del triplo del tasso di crescita nazionale. Tuttavia, durante lo stesso periodo, la partecipazione di queste contee in entrate personali della nazione si è ridotto di circa il 6,3 per cento, la loro quota di occupazione è scesa del 7,5 per cento e la loro quota di popolazione ridotta del 9,7 per cento. Lo studio ha concluso che circa il 90 per cento della ricchezza creata dall'estrazione di gas di scisto non resta nelle comunità locali.

Dei tre Stati esaminati nello studio, la Pennsylvania ha mostrato livelli di maggiore prosperità e alcune sue contee hanno ottenuto risultati migliori di altre. La Contea di Washington è stata la migliore, con un tasso di crescita delle entrate individuali che hanno leggermente superato la crescita nazionale e un aumento di posti di lavoro uguale al tasso nazionale, mentre cinque delle altre sette contee della Pennsylvania hanno guadagnato pochissimi posti di lavoro o ne hanno subito perdite. Secondo Diana Irey Vaughan, presidente del Consiglio dei commissari della Contea di Washington, l'industria ha trasformato l'economia locale. “L'industria del petrolio e del gas ha avuto un enorme impatto positivo sulla nostra economia” ha dichiarato Vaughan a EHN. “Dal 2008 al 2018, per esempio, il nostro reddito medio è aumentato da 47.287 dollari a 78.895”. Ha fatto anche riferimento ad un rapporto dell'Ufficio di Lavoro e Statistica degli Stati Uniti che ha classificato la Contea di Washington al terzo posto nazionale in quanto ad aumento dei posti di lavoro tra il 2010 al 2011, proprio all'inizio del boom del fracking nella regione”. Vaughan ha detto che la Contea di Washington ha potuto mantenere basse le imposte per la proprietà in parte proprio grazie alle tasse che la contea guadagna dall'industria del petrolio e del gas.

Dal 2012 l'industria ha dovuto pagare una “tassa di impatto” per ogni piattaforma di pozzi attivi in Pennsylvania per aiutare a coprire gli impatti negativi causati dalla loro presenza. Queste tasse sono distribuite ai governi statali e locali che generalmente usano per progetti di infrastrutture, sicurezza pubblica e preparazione alle emergenze. I sostenitori dell'ambiente affermano che le tasse sono troppo basse per far fronte a tutti i problemi ambientali provocati dall'industria. Ma molti governi locali dipendono da queste entrate. Il denaro raccolto con le tasse di impatto in Pennsylvania si è ridotto nel 2019, tuttavia la Contea di Washington ha comunque raccolto 6.6 milioni di dollari, più di qualsiasi altra contea dello Stato. “Questo ci ha permesso di portare avanti progetti senza togliere soldi dai nostri fondi generale” ha dichiarato Vaughan aggiungendo che la contea ha anche venduto contratti di locazione mineraria su proprietà della contea, come parchi, aeroporti, aree fieristiche, ed ha utilizzato i pagamenti da locazione e le royalty per apportare miglioramenti a queste proprietà.

A differenza di molti altri Stati, la Pennsylvania non addebita un risarcimento per il licenziamento di operatori del petrolio e gas. In Texas, per esempio, lo Stato ha raccolto 1,69 miliardi di dollari in tasse ed imposte dalla produzione di gas naturale, otto volte in più dei circa 200 milioni dollari che la Pennsylvania ha raccolto in tasse di impatto nello stesso anno. Il governatore democratico della Pennsylvania, Tom Wolf, ha ripetutamente tentato di promulgare una tassa di risarcimento sull'industria del gas naturale, ma tali sforzi sono stati frustrati da potere legislativo controllato dai repubblicani, i cui membri sostengono che una tale imposta ostacolerà la crescita del settore e danneggerà le economie locali. Molti legislatori statali continuano a credere che l'industria sia stata una buona cosa per la Pennsylvania. “E' l'industria più grande che sia mai arrivata in Pennsylvania negli ultimi 50 anni” ha dichiarato a EHN il senatore repubblicano Gene Yaw, che presiede il Comitato per le Risorse Ambientali e l'Energia del Senato statale. “Abbiamo cercato di convincere Amazon a venire a Pittsburgh o a Filadelfia e abbiamo elaborato programmi per miliardi di dollari di sovvenzioni. L'industria del gas è già qui e ha chiesto molto poco".

Yaw ha promosso numerose leggi destinate ad aiutare l'industria ed espandersi in Pennsylvania, ha anche tentato di impedire a quegli Stati che proibiscono il fracking di comprare il gas naturale della Pennsylvania. Ha persino affittato suoi diritti minerari: la sua dichiarazione dei redditi del 2018 ha mostrato che il senatore ha ricevuto soldi da cinque compagnie di perforazione tramite l'affitto di terre di sua proprietà (dove però non vive). Per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro, Kathy Hipple, analista finanziaria dell'Istituto di Economia Energetica e Analisi Finanziaria (IEEFA - Institute for Energy Economics and Financial Analysis) e docente di finanza al Bard College, ha detto che numerosi studi hanno dimostrato che l'industria spesso promette troppo sul numero di posti di lavoro permanenti che creerà. "Specialmente nella regione di Pittsburgh c'è stata una ricerca disperata della prossima industria siderurgica, perché è ricordato come un grande momento nella storia della città”, ha detto Hipple a EHN. “Ma la realtà del business del fracking è che all'inizio crea molti posti di lavoro per la costruzione degli impianti, posti di lavoro spesso occupati da persone che non sono della zona. A causa dei progressi tecnologici, per i quali l'industria dovrebbe in un certo senso essere applaudita perché è diventata molto abile a produrre petrolio e gas, le fase successive non richiedono molta manodopera, sia locale che di fuori città”.

L'Istituto Americano del Petrolio ha affermato che l'industria sostiene quasi 500 mila posti di lavoro in Pennsylvania, ma i dati dei dipartimenti del lavoro statali e federali mostrano che ci sono in realtà circa 26 mila posti di lavoro legati al fracking nello Stato. Ciò significa che a livello statale l'industria non è nemmeno tra i primi 50 settori ad impiegare gli abitanti della Pennsylvania. “I quasi 500 mila posti di lavoro, estratti da un'analisi realizzata da PwC [PricewaterhouseCoopers], rappresentano il totale dei posti di lavoro garantiti dall'industria in Pennsylvania, comprendendo la raffinazione, il trasporto, la distribuzione e non soltanto i posti per la perforazione, la produzione e lo sviluppo” ha dichiarato in una e-mail a EHN Emily Smith, portavoce dell'Istituto Americano per il Petrolio, aggiungendo che i dati dell'Ufficio di Statistica del Lavoro include solo i posti di lavoro salariati, escludendo gli appaltatori privati. “Secondo l'Ufficio di Analisi Economica degli Stati Uniti, i lavoratori salariati rappresentano solo un 30 per cento circa del settore dell'estrazione di petrolio e gas... a livello nazionale”.

Alcune ricerche suggeriscono che il rapporto finale costi-benefici dell'industria potrebbe essere in realtà negativo. Uno studio del 2019 dei ricercatori dell'università di Princeton, Carnegie Mellon e Stanford ha stimato che l'inquinamento atmosferico da industria del fracking ha causato tra le 1200 e 4600 morti premature nelle zone di scisto di Marcellus e Utica in Pennsylvania, Ohio e West Virginia tra il 2004 e il 2016. Nello stesso periodo di tempo l'industria ha creato una spinta economica regionale di circa 21 miliardi di dollari. Ma questi profitti sono stati oscurati dai 23 miliardi di dollari in costi sanitari pubblici legati a queste morti premature. Nel frattempo, come risultato della recessione provocata dalla pandemia da Covid-19, l'industria del petrolio e del gas ha perso l'anno scorso, a livello nazionale, più di 100 mila posti di lavoro.

Nell'aria

Lois, che è alta, snella, con capelli scuri, pelle chiara e grandi occhi luminosi, ha lavorato come modella e ballerina professionista prima di avere figli. Si muove ancora nel mondo come una ballerina; è spesso in movimento ed è incline a stare su una gamba sola con il piede opposto appoggiato al ginocchio come un fenicottero. Oltre ad impartire lezioni di danza e yoga nel suo fenile trasformato in studio, Lois gestisce anche un'attività di pulizia ecologica residenziale e lavora come organizzatrice part-time per il Clean Air Council, qualcosa che si è sentita costretta a fare dopo essersi sempre più allarmata per l'apparente impatto che il fracking stava avendo sulla qualità dell'aria nella regione. Il processo di fracking generalmente coinvolge fino a 1000 sostanze chimiche, tra cui solventi, tensioattivi, detergenti e biocidi. Studi di monitoraggio dell'aria hanno rilevato più di 100 sostanze chimiche emesse nell'atmosfera come benzene, toluene, etilbenzene, xilene e mercurio. Uno studio del 2019 ha scoperto che la contaminazione dell'aria proveniente dai pozzi di fratturazione idraulica ha ucciso circa 20 persone in Pennsylvania tra il 2010 e il 2017, e che si possono rilevare livelli di contaminazione dell'aria molto superiori alla media fino a sei miglia sottovento da una piattaforma dei pozzi.

Durante l'estate del 2019, quando l'EHN ha raccolto campioni di urina dei Bower-Bjornson, abbiamo anche chiesto loro di indossare dei misuratori della qualità dell'aria personali. Ogni membro della famiglia ne ha usato uno collegato a una pompa che imita la respirazione aspirando aria da sei a otto ore, questo prima della raccolta dei due primi campioni di urina (in una terza fase abbiamo raccolto campioni di urina senza alcun tipo di monitoraggio dell'aria). I campioni sono stati analizzare per la ricerca di 40 sostanze chimiche che, secondo gli studi sul monitoraggio dell'aria, sono emesse con frequenza durante la fratturazione. Il 6 agosto del 2019 il monitoraggio dell'aria effettuato da Gunnar ha registrato alti livelli di n-Propylbenzene come 1,3,5-trimetilbenzene rilevati tra il totale di 39 campioni d'aria che EHN ha raccolto in cinque case del sud-ovest della Pennsylvania. Quel giorno Gunnar aveva aiutato il padre a dipingere e raschiare i pavimenti in vinile del suo studio, cosa che può aver contribuito a queste esposizioni. Lo stesso giorno il monitor dell'aria di Lois ha registrato i più alti livelli di esanale, etilcicloesano e ottani osservati nel nostro studio. Quel giorno aveva pulito due case con prodotti “ecologici”, cosa che potrebbe aver contribuito a queste esposizioni. Solo poche di queste sostanze chimiche hanno limiti legali o linee guida applicabili basate sulla salute, la maggio parte delle quali si riferisce a esposizioni a breve termine sul posto di lavoro. I campioni d'aria della famiglia Bower-Bjornson hanno superato, secondo la linea guida statale, i limiti raccomandati di esposizione per tre sostanze, il benzene, l'etilbenzene e la naftalina, limiti stabiliti dall'Ufficio di Valutazione dei Rischi per Salute ambientale della California (California Office of Environmental Health Hazard Assessment) per mantenere il rischio di cancro al di sotto di uno su un milione.

“E' sempre un po' difficile interpretare ciò che si intende per “eccesso di rischio di cancro”, ha dichiarato a EHN James Fabisiak, un tossicologo della Scuola di salute pubblica dell'Università di Pittsburgh. “A volte uno su un milione è usato come punto di riferimento per un rischio trascurabile, ma la maggior parte di noi non corre un rischio così basso. Non credo che l'Epa prenderà o raccomanderà un'azione finché i rischi non saranno uno su 10 mila e uno su 100 mila. Esiste una zona grigia tra ciò che equivale a 'rischio zero' e ciò che equivale a 'rischio perseguibile'”. Fabisiak ha anche confrontato i risultati del monitoraggio dell'aria dell'EHN con quelli di due grandi indagini che hanno misurato la presenza di composti organici volatili in diverse case degli Stati Uniti e ha scoperto che la maggioranza dei livelli rilevati dal monitoraggio dell'aria dei Bower-Bjornson rientravano nei range riscontrati in quegli studi, anche se alcuni composti erano vicini alla fascia alta. “Se sapessi che queste concentrazioni sono sempre presenti in casa mia” ha detto, “potrei pensare a come avvicinarle alla media”. Fabisiak ha anche aggiunto che mentre il rischio associato al livello di ogni singolo composto può non essere un problema, alti livelli di numerosi composti all'interno della stessa famiglia hanno un effetto additivo, perché si combinano tra loro e interagiscono con lo stile di vita e i fattori genetici in modi imprevedibili, amplificando il rischio complessivo. “Questo è particolarmente vero per gli inquinanti dell'aria che provocano malattie comuni come l'asma e il cancro” ha spiegato Fabisiak.

I Bower-Bjornson ed altri residenti della Contea di Washington sono anche preoccupati che l'aumento dell'inquinamento atmosferico causato dal fracking possa renderli più vulnerabili al Covid-19. Nella primavera del 2020, l'organizzazione no-profit in difesa della salute comunitaria, Southwest Pennsylvania Environmental Health Projet (che ha contribuito a mettere in contatto l'EHN con le famiglie interessate alla nostra ricerca), ha portato a termine una revisione informale della letteratura sull'inquinamento atmosferico e le infezioni alle vie respiratorie per educare i cittadini del sud-ovest della Pennsylvania sui vincoli tra le due cose. “Basandoci su quanto letto sui numerosi studi che si sono occupati di malattie simili al Covid-19, sappiamo che una maggiore esposizione all'inquinamento da particolati peggiora i sintomi delle malattie polmonari infettive” ha dichiarato a EHN Alison Steele, direttrice esecutiva del Progetto di Salute ambientale del sud-ovest della Pennsylvania (Southwestern Pennsylvania Environmental Health Project).

Le lezioni imparate

Lois non è estranea alla storia dell'estrazione industriale in questa regione. È cresciuta a Fredericktown, una cittadina vicina ad una miniera di carbone, e ha diviso il suo tempo tra l'hotel costruito dai suoi nonni e la vecchia distilleria di mele costruita dai suoi bis-bisnonni. Lei e i bambini del quartiere spesso si fermavano a guardare le chiatte che trasportavano il carbone galleggiare lungo il fiume per poi montare su delle carrozzine per attraversare le discariche di scorie, mucchi di rifiuti tossici e detriti generati dalla lavorazione del carbone. E nuotavano nel fiume, anche se l'acqua a volte era oleosa a causa dei rifiuti industriali, dei liquami scaricati dalle tubature comunali, e pieno di ratti. “Sapevamo che poteva essere pericoloso, ma molti dei nostri padri lavoravano nella miniera di carbone e il potenziale danno sembrava una parte normale della vita”, ha detto Lois. Questo stesso atteggiamento oggi lo riscontra rispetto al fracking, specialmente quando si tratta del boom petrolchimico della regione.

Nel 2016 la Royal Dutch Shell ha iniziato la costruzione di un enorme cracker di etano nella Contea di Beaver, a circa 33 miglia nord-ovest di Pittsburgh e 57 a nord di Scenery Hill. L'impianto, in fase di completamento, alla fine trasformerà un enorme volume di gas naturale e liquidi in 1,8 milioni di tonnellate di polietilene all'anno da utilizzare per la produzione di plastica. E' uno dei cinque impianti di questo tipo proposti nella regione del bacino degli Appalachi che comprende Pennsylvania, Ohio e West Virginia anche se tutti, tranne il progetto della Shell, sono stati messi in stand-by a tempo indeterminato a causa di sfavorevoli condizioni del mercato. Quattro dei siti proposti si trovano lungo il fiume Ohio o vicino a uno dei suoi affluenti. Ogni struttura riceverà gas naturale liquido da oltre 1000 nuovi pozzi di fracking all'anno, secondo i ricercatori dell'Università Duquesne. Un corridoio petrolchimico simile, che si trova in Louisiana, sta provocando uno dei peggiori inquinamenti atmosferici e i più alti tassi di cancro del paese, al punto che la regione è stata soprannominata “il vicolo del cancro”.

Il sud-ovest della Pennsylvania ha già problemi di cancro. La regione ha il più alto tasso, rispetto alla media, di tumori associati all'inquinamento atmosferico. Nel 2019, il Pittsburgh Post-Gazette ha presentano un decennio di documentazione raccolta nelle contee di Washington, Greene, Fayette e Westmoreland, riscontrando 27 casi di sarcoma di Ewing, tumore delle ossa e dei tessuti molli, uno su un milione. L'insieme di queste contee hanno una popolazione di circa 750 mila abitanti ed è dove si verificano la maggior parte delle fratturazioni idrauliche dello Stato. Preoccupati per la cattiva gestione dei rifiuti radioattivi dell'industria del petrolio e del gas, i residenti hanno chiesto risposte ai funzionari eletti. Le indagini sono in corso, ma finora non è stato confermato alcun legame tra i tumori rari e l'industria del petrolio e del gas. La Shell ha richiesto dei permessi di inquinamento dell'aria che sono stati approvati nel 2015, ma ne ha presentato un'altra a febbraio 2020 che richiede livelli di emissioni più bassi per alcune sostanze inquinanti, ma livelli molto più alti per altri, compresi i gas serra. Per anni gli ambientalisti locali, membri della comunità e gruppi etnici hanno lottato per bloccare l'espansione petrolchimica, ma nonostante i loro sforzi e gli avvertimenti degli analisti finanziari, per i quali l'industria non può essere un investimento percorribile a lungo termine, molti legislatori locali hanno accolto con favore i posti di lavoro promessi dall'industria.

“Nel corso degli anni '70 e agli inizi degli '80 abbiamo visto la fine dell'industria siderurgica e ciò che ha significato per la nostra economia, abbiamo visto i nostri amici e le nostre famiglie andarsene perché i posti di lavoro non c'erano più”, ha dichiarato a EHN il rappresentante democratico dello Stato della Pennsylvania Robert Matzie. Il distretto di Matzie è adiacente al sito del cacker di etano della Shell ed è stato uno dei pochi democratici della Pennsylvania ad appoggiare il progetto sin dall'inizio. “Come legislatori dobbiamo pensare alla protezione dell'ambiente, così come dobbiamo pensare alla creazione di buoni posti di lavoro che sfruttino le nostre risorse naturali, e credo che possiamo avere entrambe le cose”. Secondo Matzie l'impianto dovrebbe creare dai 10 mila ai 15 mila posti di lavoro in un raggio di 50 miglia. Allo stesso tempo, però, ha anche detto che alcuni suoi elettori hanno paura che la zona si trasformi in un altro “vicolo del cancro”. “Vivo a due passi dal sito. Io e la mia famiglia dobbiamo bere quell'acqua e respirare quell'aria” ha dichiarato Matzie aggiungendo che crede che questo impianto sarà diverso perché è più nuovo rispetto a quelli della Louisiana e che utilizzerà la miglior tecnologia possibile per minimizzare l'impatto ambientale. In passato Matzie ha anche proposto una legge destinata a mantenere i pozzi di fratturazione idraulica ad almeno 4000 piedi da dighe e bacini idrici con l'intento di proteggere il deposito di acqua del suo distretto. Finora la proposta di legge non ha avuto seguito. “In questo momento si può perforare in mezzo a una sorgente di acqua dolce” ha detto Matzie aggiungendo “Ho un problema con tutto questo. Puoi mostrarmi tutta la tecnologia che dicono sicura, ma non voglio comunque vederla”.

Al posto di quella legge Matzie dice di aver aiutato a negoziare ulteriori protezioni per il deposito di gas naturale che alimenta il cracker di etano della Shell, tipo un rivestimento in acciaio più spesso e con un accesso più semplice alle valvole di arresto di emergenza, lavorando direttamente con la compagnia. “La Shell si è fatta avanti ed è andata oltre la politica e gli attuali statuti per l'oleodotto”, ha dichiarato il rappresentante democratico dello Stato della Pennsylvania aggiungendo di aver anche sostenuto progetti di energia solare. Matzie ricopre anche il ruolo di co-presidente del gruppo statale per l'energia nucleare dello Stato e dà il benvenuto a qualsiasi industria che porti posti di lavoro nel suo distretto. Questo tema può sembrare complesso per un politico ma per Gunnar, tredicenne, sembra semplice. Non gli piace che gli sanguini il naso, non gli piace che sua madre si preoccupi ed è preoccupato per il cambiamento climatico e sa che a questo contribuisce anche il fracking. “L'unica ragione per cui la gente non crede che il cambiamento climatico sia reale è perché ne ha paura”, ha detto a EHN. “Il fracking è rumoroso, fastidioso, sconsiderato e anche un po' idiota. Magari potessimo cambiare casa solo per dormire un po'”.

Vaughan, presidente del Consiglio dei commissari della Contea di Washington ha detto che raramente ha sentito la voce di persone che hanno sperimentato l'impatto negativo dell'industria. Riconosce le preoccupazioni della comunità per quanto riguarda il cancro infantile ma, ha detto: “Non ci sono prove scientifiche che esista una correlazione tra le due cose” e ha indicato altri siti industriali nella regione che potrebbero star contribuendo a possibili esposizioni ambientali. “Ci sono momenti in cui si hanno inconvenienti con il rumore, le luci o i camion” ha aggiunto, “ma penso che la maggior parte degli abitanti della Contea di Washington è disposta a tollerare per il bene maggiore”. “Questa zona era anche molto ricca di riserve di carbone e in passato ha ospitato diverse miniere. Prima c'è stata anche l'industria siderurgica. Per ciò credo che per questa regione siano più accettabili certi inconvenienti rispetto ad altre regione, viene dalla nostra storia”.

Lois la vede in un'altra maniera.

“Sembra esistere, tra le persone di questa regione, un raro tratto genetico, facciamo sempre la stessa cosa”, ha detto Lois domandandosi: “A che punto si impara la lezione e si smette di fare sempre la stessa cosa, ancora e ancora?”

* Il Southwestern Pennsylvania Environmental Health Project e l'EHN ricevono finanziamenti dalla Heinz Endowments.
** Traduzione di Marina Zenobio.

 

06 maggio 2021 (pubblicato qui il 15 agosto 2022)