Documenti teorici

*** La Natura sì ha dei diritti/3 ***

Una proposta rivoluzionaria dalla metà del mondodi Alberto Acosta, Enrique Viale

Una proposta rivoluzionaria dalla metà del mondo La nozione che la natura ha vita e che è soggetto di diritti nasce nei popoli indigeni come parte di un tutto nel rapporto essere... Continua
*** La Natura sì ha dei diritti/2 ***

La natura nel dibattito dell'economia politicadi Alberto Acosta, Enrique Viale

La mercificazione della natura si verifica nel campo pratico, ma anche, e soprattutto, nel pensiero economico. Ad esempio, ripercorrendo le origini della vecchia economia politica è possibile... Continua
*** La Natura sì ha dei diritti/1 ***

Diritti della Natura: il sempre difficile primo passodi Alberto Acosta, Enrique Viale

Quando all’orizzonte appare qualcosa di nuovo, come ad esempio i diritti della natura per molte persone, al disinteresse segue la derisione. Poco dopo, nella misura in cui queste idee... Continua
*** Segnalazione ***

Dalle false promesse alle soluzioni realidi Friends of the Earth Europe

Nella lotta contro la crisi climatica, contro la perdita di biodiversità e la distruzione degli ecosistemi, è diventato sempre più arduo distinguere le soluzioni reali dal... Continua
L’ecologia politica di Dario Paccino, di Gennaro Avallone e Sirio Paccino - Effimera.org
L’ecologia politica di Dario Paccino, di Gennaro Avallone e Sirio Paccino - Effimera.org

Uscito per la casa editrice Ombre Corte questo importante volume collettaneo dedicato al pensiero e alla militanza di Dario Paccino: "L’ecologia politica di Dario Paccino. Tra l’imbroglio ecologico e le lotte contro il nucleare", curato da Gennaro Avallone e Sirio Paccino. Presentazione (di G. Avallone e S. Pacciano) e Introduzione (G. Avallone).

La transizione giusta contro le diseguaglianze, di Emanuele Leonardi - Voladora.noblogs.org
La transizione giusta contro le diseguaglianze, di Emanuele Leonardi - Voladora.noblogs.org

Spesso si dice anche che gli sforzi per mitigare il cambiamento climatico riducendo l’uso di combustibili fossili e sviluppando forme di energia più pulita porteranno a una riduzione dei posti di lavoro. Ciò che sta accadendo è che milioni di persone perdono il lavoro a causa delle varie conseguenze del cambiamento climatico: l’innalzamento del livello del mare, la siccità e molti altri fenomeni che colpiscono il pianeta hanno lasciato parecchia gente alla deriva. D’altra parte, la transizione verso forme di energia rinnovabile, ben gestita, così come tutti gli sforzi per adattarsi ai danni del cambiamento climatico, sono in grado di generare innumerevoli posti di lavoro in diversi settori. Per questo è necessario che i politici e gli imprenditori se ne occupino subito.

Dove siamo? Tra disordine e responsabilità (Parte 1) - infoaut.org
Dove siamo? Tra disordine e responsabilità (Parte 1) - infoaut.org

Continua irresistibile il degradarsi dell’ordine globale antecedente e si manifestano attori, burattini e teatranti della tempesta che viene. Non abbiamo ancora visto niente, ma è la storia che si è rimessa in moto e questa è gravida di possibilità, nei brevi termini non per forza di buone notizie. Alcune riflessioni per puntate in vista dell’anno che viene.

Dove siamo? Tra disordine e responsabilità (Parte 2) - Infout.org
Dove siamo? Tra disordine e responsabilità (Parte 2) - Infout.org

Continua irresistibile il degradarsi dell’ordine globale antecedente e si manifestano attori, burattini e teatranti della tempesta che viene. Non abbiamo ancora visto niente, ma è la storia che si è rimessa in moto e questa è gravida di possibilità, nei brevi termini non per forza di buone notizie. Alcune riflessioni per puntate in vista dell’anno che viene.

COP 28: tra il dire e il fare...di Alberto Acosta

Dopo aver studiato i risultati della 28a Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP) a Dubai, tenutasi alla fine del 2023, possiamo anticipare... Continua
Transizione ecologica: c’eravamo tanto sbagliati, di Paolo Cacciari - Volerelaluna.it
Transizione ecologica: c’eravamo tanto sbagliati, di Paolo Cacciari - Volerelaluna.it

Avevamo creduto che la transizione ecologica (energie rinnovabili, lotta agli sprechi e coibentazione, conservazione degli ecosistemi e carbon tax, insomma tutti gli ingredienti del paniere del Green Deal varato quattro anni fa dalla Commissione europea e implementato dal megafondo Next Generation EU) potesse essere un “driver” per la crescita economica, un volano anti-ciclico capace di riavviare investimenti e occupazione, saggi di profitto e innovazione tecnologica. Ci avevano assicurato che imprese e finanza si sarebbero fatte carico della salvezza del pianeta o, quantomeno, dell’umanità colpita dal collasso climatico. L’internazionale dei miliardari che si ritrova periodicamente a Davos aveva proclamato un Reset Capitlism, “un nuovo tipo di capitalismo sostenibile”. E invece no. Contrordine: hanno rifatto i conti e ci dicono ora che la decarbonizzazione costa troppo.

*** Zapruder ***

Eppure soffia ancora. Territori, salute, movimentidi Archivio dei movimenti sociali – 14 dicembre e Ilenia Rossini

Dal mese scorso è disponibile in free download Ambienti ostili, il n. 58 di Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale edito in cartaceo un anno fa. Il... Continua
Negazionismo climatico, un crimine contro l’umanità, di Guido Viale - Pressenza.com
Negazionismo climatico, un crimine contro l’umanità, di Guido Viale - Pressenza.com

La “resa dei conti” con il clima è ormai in pieno corso su tutto il pianeta. La documentano dati incontestabili, la lettura che da anni ne fanno gli scienziati dell’IPCC e soprattutto l’accelerazione dei fenomeni connessi: scioglimento di ghiacciai, permafrost e calotte polari, frequenza di eventi estremi – uragani, grandinate, alluvioni, siccità, ondate di calore, incendi indomabili, turisti e residenti in fuga come quelle colonne di profughi che non vogliamo vedere. Tutti fenomeni che in Italia – “nell’occhio del ciclone” – si presentano più accentuati, come hanno dovuto sperimentare milioni di abitanti delle zone colpite. Molti ormai hanno tra i propri parenti, amici o conoscenti – donne, bambini, anziani compresi – persone finite sotto grandinate di palle di ghiaccio grosse come arance, o sommerse dal fango, o minacciate dal fuoco, o rimaste senza casa. In attesa che succeda anche a noi, perché nessuno sarà risparmiato…

*** Segnalazione/Recensione ***

Estrattivismo agrario in America Latinadi Ben McKay, Alberto Alonso-Fradejas, Arturo Ezquerro-Cañete

All'interno della recente e copiosa letteratura sull'estrattivismo e il neoestrattivismo in America Latina, sono state inserite alcune espressioni del capitalismo agrario contemporaneo, tra... Continua
Legittimare l’estrattivismo. La licenza sociale ad operare, Lara (Nunatak) - Infoaut.org
Legittimare l’estrattivismo. La licenza sociale ad operare, Lara (Nunatak) - Infoaut.org

L’estrattivismo può essere definito come un sistema o una logica di sfruttamento della natura concepita come mero contenitore di risorse. Questo “prendere senza restituire” – che rientra nel quadro delle pratiche coloniali di accaparramento di ricchezze naturali e distruzione dei legami tra società e territori – assume forme e modalità diverse in relazione alle specifiche collocazioni geografiche. Se questo fenomeno affligge da sempre i cosiddetti paesi del Sud del mondo, oggi riteniamo di poter parlare anche di estrattivismo europeo. In nome della transizione verde, si stanno infatti moltiplicando progetti di estrazione di risorse strategiche all’interno dei confini dell’UE. In questo contesto è possibile rintracciare l’elaborazione, da parte di governi e compagnie estrattive, di strategie di legittimazione specifiche, come la SLO, volte ad ottenere l’accettazione sociale delle attività di devastazione e a controllare efficacemente l’insorgere di conflitti.

Frattura metabolica e Antropocene. Postfazione, Alessandro Cocuzza - Antropocene.org
Frattura metabolica e Antropocene. Postfazione, Alessandro Cocuzza - Antropocene.org

È stato recentemente pubblicato da Edizioni Smasher il libro "Frattura metabolica e Antropocene. La distruzione capitalistica della Natura", un’antologia di tredici articoli collegati, sotto il profilo teorico o empirico, dal comune filo rosso di rifarsi alla teoria della «frattura metabolica», all’impatto della produzione capitalistica sui cicli vitali della natura e sul lavoro umano.
Per gentile concessione dell'editore, pubblichiamo la postfazione di Alessandro Cocuzza curatore, con Giuseppe Sottile, dell'antologia.

Editoriale n°46, Redazione - Altronovecento
Editoriale n°46, Redazione - Altronovecento

Il 1972 è un anno fondamentale, non solo per la pubblicazione di The Limits to Growth, maldestramente tradotto in italiano I limiti dello sviluppo invece del letterale I limiti alla crescita: fu il culmine di quella che Giorgio Nebbia chiamò la “primavera ecologica” per il sommarsi di eventi decisivi, e per certi versi definitivi, al fine di inquadrare i temi della crisi ecologica e di come si sarebbe dovuto affrontarla.

 

*** Segnalazione ***

Real Zero Europedi Campagna Real Solutions. Not ‘Net Zero’

“Real Solutions. Not ‘Net Zero” è una campagna globale di pressione sui governi e sulle istituzioni internazionali per l’abbandono delle false soluzioni dello... Continua
*** Terza parte ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/3di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

Lo sviluppo degli idrocarburi in Africa e l’impatto sulle comunità: esproprio della terra, delocalizzazioni forzate, allontanamento delle comunità dalle fonti di sostentamento,... Continua
Civiltà ecologica, rivoluzione ecologica. Una prospettiva ecologico-marxista, di John Bellamy Foster - Antropocene.org
Civiltà ecologica, rivoluzione ecologica. Una prospettiva ecologico-marxista, di John Bellamy Foster - Antropocene.org

Sui nessi tra civiltà ecologica, marxismo ecologico e rivoluzione ecologica, e dei modi in cui i tre concetti, qualora considerati insieme dialetticamente, possano essere intesi nella direzione di una nuova prassi rivoluzionaria per il XXI secolo.


L'articolo è l’adattamento di una conferenza sul tema della civilizzazione ecologica tenutasi alla John Cobb Ecological Academy a Claremont, California, il 24 giugno 2022. La conferenza si pone sulla scia della Fifteenth International Conference on Ecological Civilization di Claremont (26-27 maggio 2022). Al discorso, rivolto ad un pubblico in larga parte cinese, è seguita una lunga intervista condotta da alcuni studiosi di marxismo ecologico, intitolata Why Is the Great Project of Ecological Civilization Specific to China?, che sarà pubblicata in contemporanea, come Monthly Review Essay, sul sito web della Monthly Review. Sia la conferenza che l’intervista saranno co-pubblicate in Cina dal Poyang Lake Journal.

 

La nuova era dell’ecocene, Paolo Cacciari - Comune-info.net
La nuova era dell’ecocene, Paolo Cacciari - Comune-info.net

L’espressione transizione ecologica è entrata nel linguaggio pubblico, ma quelli che sono in alto hanno imposto la loro versione, i cui esiti non faranno che aggravare il collasso ecologico. Lo dimostrano la scandalosa inclusione del nucleare e del gas nei regolamenti europei sulla “tassonomia” (classificazione) degli investimenti ritenuti sostenibili dal punto di vista ambientale e quindi finanziabili, e il passo indietro sulla decarbonizzazione energetica con l’aggravarsi della guerra in Ucraina. Del resto, quando i movimenti dicono che viviamo da tempo una “mercificazione della natura” non usano una metafora: è in atto un vero progetto di trasformazione dei beni e dei servizi che la natura ci fornisce in asset finanziari. Avviene con la CO2 nella borsa valori di Londra, con l’acqua nella borsa di Chicago. Tuttavia esiste un altro modo di pensare. Scrive Paolo Cacciari: «Non è impresa facile sostituire l’avidità, l’individualismo, la competizione con la collaborazione, l’empatia, l’amore. Una vera transizione ecologica deve giungere a cambiare i modi di produzione e i modelli delle relazioni sociali, i rapporti con il vivente. Non si tratta di “guarire il pianeta”, ma di guarire il malanimo umano che lo sta distruggendo… La transizione ecologica è lo spazio dell’odierno conflitto sociale per realizzare una nuova società, liberata dai condizionamenti eteronomi del capitale, che apre la nuova era dell’ecocene…»
 

*** Segnalazione/Recensione ***

Eco-Glossario costituente. Libretto di lavoro territorialedi Camila Zárate Zárate - Equipo del Observatorio Latinoamericano de Conflictos Ambientales

L'ecoglossario è uno strumento di discussione territoriale sul processo costituente cileno. È un glossario di termini che cerca, senza offrire definizioni perentorie, di introdurci... Continua
*** Seconda Parte ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/2di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

La gravità dell'emergenza climatica è stata instancabilmente gridata per decenni dalle comunità indigene e da quelle in prima linea e gli impatti della crisi climatica... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/1di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

Il report, "Locked Out of a Just Transition: Fossil Fuel Financing in Africa" ​​rivela l'entità del sostegno finanziario fornito da banche commerciali, istituzioni finanziarie... Continua

Il fallimento della governance globale delle forestedi The African Centre for Biodiversity (ACB)

L'allarmante perdita di copertura forestale a livello globale ha portato all’assunzione di impegni per preservarla. Ma gli approcci convenzionali alla governance delle foreste si... Continua
*** Report ***

Puntare sul caos climatico: Rapporto 2022 sulla finanza dei combustibili fossilidi Rainforest Action Network, Banktrack, Indigenous Environmental Network, Oilchange Int., Reclaim Finance, Sierra Club, Urgewald

Questo rapporto esamina i finanziamenti delle banche commerciali e di investimento all'industria dei combustibili fossili - considerando nel complesso il loro ruolo di primo piano nel prestito e... Continua
"La transizione delle trivelle", di Maria Rita D'Orsogna - Comune-info

il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha approvato il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree idonee (PiTESAI), anche se la notizia arriva solo il giorno 11 febbraio. Cosa prevede questo PITESAI? Trivelle dappertutto. Transizione energetica sostenibile un paio di stivali.

A lungo ce l’hanno tirata con il “caro gas” della seconda metà del 2021, aggiungendo la falsa equivalenza trivelle uguale risparmio in bolletta. E questo per farla bere all’italiano medio che magari ci crede pure. E così sulla scia di questo miraggio arriva il via libera all’aumento della produzione nazionale di gas e petrolio a partire dall’Adriatico, Ravenna in primis, e alla mappa in cima dei siti idonei alle trivelle.

"Ambiente e capitalismo: la convivenza impossibile" - Cambiare-Rotta.org e Contropiano.org

L’infarto ecologico del Pianeta è ormai da qualche decennio sotto gli occhi di tutti. La conoscenza di questo fenomeno risale almeno al Rapporto sui limiti dello sviluppo, pubblicato dal Club di Roma nel 1972. Da allora le previsioni scientifiche si sono fatte sempre più precise, attendibili, verificate nella realtà. Con margini di incertezza sempre più sottili e un negazionismo sempre più radicale.

CovaContro
CovaContro

COVAContro è un'associazione lucana di volontariato ambientale. Nata nel 2013, l'associazione si occupa di analisi ambientali, informazione, sensibilizzazione e, più in generale, di contrasto alle eco-mafie. Crediamo che la citizen science ed il giornalismo dal basso siano due grandi leve per la difesa del territorio.

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"Il capitale contro i beni comuni/2", di Ian Angus - Antropocene.org

"Il capitale contro i beni comuni" è una serie di articoli sul primo capitalismo e l'agricoltura in Inghilterra.
Nella prima parte è stato discusso il ruolo centrale della proprietà condivisa e dei diritti comuni nell'agricoltura precapitalista. In questa si  descrive come la diffusione del capitalismo agrario nel XVI secolo si fondò sulla la distruzione dei beni comuni, lo sfratto degli affittuari, la Riforma ed il successivo furto dei beni ecclesiastici. Furono così avviate le due tipiche trasformazioni dell'accumulazione primitiva: terra rubata che diventa capitale e produttori senza terra che diventano lavoratori salariati.

*** Segnalazione ***

Il mito della crescita verdedi Movimento per la Decrescita Felice (MDF)

Negli ultimi vent’anni è stata sdoganata la retorica secondo cui si sarebbe potuto aumentare il PIL riducendo al contempo le emissioni e in generale gli impatti ambientali. Non è... Continua
*** Video-Conferenza ***

Come Snam sta svendendo il nostro futuro

Il 7 ottobre scorso, presso il Centro Culturale Rina Durante di Melendugno (LE), si è tenuta la presentazione dell'ultimo lavoro di ReCommon “L’ingiusta... Continua
*** Saggio + Video ***

COP26 a Glasgow: una prospettiva criticadi Observatori del Deute en la Globalització

La 26a Conferenza delle Parti (COP26) delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) a Glasgow avrebbe dovuto essere un punto di svolta nella lotta istituzionale all'emergenza climatica.... Continua
LIVE STREAMING NO EXIT #1: Antropocene con Gennaro Avallone
LIVE STREAMING NO EXIT #1: Antropocene con Gennaro Avallone

Per il ciclo di seminari "NO-EXIT", #TALK1 - Antropocene con Gennaro Avallone a The Spark Creative Hub, Napoli.
Adam Arvidsson dialoga con Gennaro Avallone, Sociologo dell’ambiente dell’Università di Salerno sul tema dell’Antropocene:
- Quale futuro ci prospetta nell’antropocene?
- Quali sono le nuove condizioni per l’azione politica?
- Quali motivi per sperare o disperare?

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*** English Translation ***

Mining infinity: Extractivism’s Final Frontierdi Peter Bloom, Alberto Acosta

The search for natural resources has not ceased. On the contrary, in the midst of the pandemic, extractivist pressures have grown. As physical limits appear with increasing clarity and social... Continua
ODG - Observatorio de la Deuda en la Globalización
ODG - Observatorio de la Deuda en la Globalización

ODG è un osservatorio di ricerca che sviluppa analisi critiche di processi complessi e/o strutturali, per mostrare gli impatti e i rischi visibili (e non visibili) del sistema economico e politico, producendo strumenti che facilitano l'interpretazione del contesto attuale.
Produce analisi critiche e campagne di mobilitazione e trasformazione sociale contro le disuguaglianze sociali, economiche, ambientali e di genere, denunciando gli attori politici ed economici che identificano come responsabili.
ODG è anche una piattaforma aperta alla partecipazione, al dibattito e all'azione che promuove la creazione di reti e spazi per la costruzione di alternative.  

 

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*** Segnalazione/Recensione ***

Le frontiere del neoestrattivismo in America Latinadi Maristella Svampa

Questo libro analizza l'avanzata del neo-estrattivismo in America Latina attraverso quattro nuclei fondamentali: il primo propone le categorie del neoestrattivismo e del Commodities Consensus... Continua

Mais, transgenici e transnazionalidi Silvia Ribeiro

Una raccolta di articoli che si basa sul lavoro collettivo del gruppo ETC per un periodo di 15 anni, a partire dalla scoperta della contaminazione transgenica del mais in Messico. È uno... Continua
Articolo + Recensione

Coprire il sole con un ditodi Silvia Ribeiro *

Geoingegneria solare, una proposta tecnologica ad alto rischio: bloccare parte dei raggi del sole con nuvole artificiali potrebbe causare siccità e altri disastri, mettendo a rischio... Continua
*** Prima parte ***

Neocolonialismo bludi Kendall Dix

The Nature Conservancy sta promuovendo le cosiddette "obbligazioni blu", una soluzione basata sul mercato per finanziare la conservazione: praticamente una nuova ondata di... Continua
*** Seconda parte ***

Neocolonialismo blu *di Kendall Dix

    The Nature Conservancy: un'organizzazione no profit con più soldi di alcune nazioni.  TNC è stata fondata negli Stati Uniti nel 1951 ed è una delle... Continua

La crescita verde sta avvenendo veramente?di Timothée Parrique

Nel marzo 2019, Corinne Le Quéré del Tyndall Centre for Climate Change Research nel Regno Unito e altri nove studiosi hanno pubblicato su Nature “Drivers of declining CO2... Continua
Capitalismo verde - di Paolo Cacciari
da Infoaut
Capitalismo verde - di Paolo Cacciari

Servirebbe una nuova teoria del valore che non facesse discendere il valore delle cose dal prezzo dei suoi fattori e nemmeno dal loro valore d’uso, ma dalla loro consistenza ai fini della preservazione della vita sulla Terra.

Video - "Resistere all'estrattivismo"di LatitudeFestival - Goethe-Institut

Il capitalismo globale è alimentato dalle energie fossili. Spesso vengono estratti a vantaggio economico di società transnazionali che collaborano con i governi nazionali, a scapito... Continua

Pluriverse: A Post-Development Dictionarydi Ashish Kothari, Ariel Salleh, Arturo Escobar, Federico Demaria, Alberto Acosta

Free Download - PLURIVERSO: un dizionario post-sviluppo che contiene oltre 100 saggi su iniziative di trasformazione e alternative ai processi attualmente dominanti di sviluppo globalizzato,... Continua
Il devastante costo ecologico e umano dei metalli rari, indispensabili per la cosiddetta “rivoluzione verde”
Da: Si-Cobas.org
Il devastante costo ecologico e umano dei metalli rari, indispensabili per la cosiddetta “rivoluzione verde”

Il libro di Pitron recensito in questo articolo dà un’idea piuttosto approssimativa, ma sufficiente, della devastazione ambientale e umana che la ricerca e l’estrazione di questi minerali determina. Anche ammesso che l’auto elettrica possa essere un po’ meno inquinante dell’auto a benzina, a gpl o a metano, la sua produzione ha effetti drammatici nei paesi del Sud del mondo. Un’uscita capitalistica dall’inquinamento ambientale prodotto dal capitale, da qualsiasi lato la si guardi, è del tutto impossibile. L’ecologismo o è anti-capitalistico (in senso rivoluzionario), o non è: bisogna risalire dalla lotta contro gli effetti della catastrofe ambientale in corso alla lotta contro le sue cause.

Articulação dos Povos Indígenas do Brasil (APIB)
Articulação dos Povos Indígenas do Brasil (APIB)

L'articolazione dei popoli indigeni del Brasile - APIB è stato creato dal movimento indigeno a Camp Terra Livre (ATL) 2005.

ATL è la mobilitazione nazionale, che si tiene ogni anno a partire dal 2004, per aumentare la consapevolezza sulla situazione dei diritti degli indigeni e rivendicare dal governo brasiliano l'adempimento delle sue richieste.

Apib è un esempio di riferimento nazionale del movimento indigeno in Brasile, creato dal basso. Riunisce le organizzazioni regionali indigene ed è nato con lo scopo di rafforzare l'unità dei popoli indigeni del paese, l'articolazione tra le diverse regioni e organizzazioni indigene, oltre a mobilitare le popolazioni e le organizzazioni indigene contro le minacce e le aggressioni contro i loro diritti. 

L'articolazione dei popoli indigeni del Brasile - APIB è un esempio di agglutinazione e riferimento nazionale del movimento indigeno in Brasile, nato con lo scopo di:

- rafforzare l'unione dei popoli indigeni, l'articolazione tra le diverse regioni e le organizzazioni indigene del Paese;
- unificare le lotte dei popoli indigeni, l'agenda delle rivendicazioni e la politica del movimento indigeno;
- mobilitare le popolazioni e le organizzazioni indigene nel paese contro le minacce e gli attacchi ai diritti degli indigeni.

Obiettivi:
- Promuovere mobilitazioni e articolazioni permanenti del Movimento Indigeno, in diverse regioni ea livello nazionale.
- Formulare e attuare un programma di formazione per leader e organizzazioni indigene.
- Valutare e focalizzare la costruzione e l'attuazione di Politiche Pubbliche specifiche e differenziate rivolte alle popolazioni indigene, nelle diverse aree di interesse: salute, istruzione, territorio, ambiente, legislazione, sostenibilità, diritti umani e partecipazione e controllo sociale.
- Sviluppare un programma di informazione e comunicazione sulla realtà dei diritti degli indigeni, insieme alle basi del movimento indigeno, dello Stato e dell'opinione pubblica nazionale e internazionale.
- Costruire e rafforzare alleanze con il movimento indigeno internazionale e altri movimenti sociali, nonché partenariati con istituzioni e reti di solidarietà e sostegno alle cause sociali, in particolare quella delle popolazioni indigene.
- Garantire l'infrastruttura istituzionale e organizzativa nonché il mantenimento del team politico e tecnico necessario per l'attuazione del piano d'azione APIB.

 

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Il mega-mining è un'amputazione ecologica di Eduardo Gudynas *

Nell'intenso dibattito argentino sulle grandi imprese estrattiviste, è molto comune incontrare voci a loro difesa che utilizzano due tipi di argomenti. Da una parte si sostiene che il... Continua

Estrattivismo, conflitti e resistenzedi Tatiana Roa Avendaño, Luisa María Navas (a cura di)

I conflitti socio-ambientali (ecologico-distributivi) che la Colombia sta vivendo sono antichi e negli ultimi anni si è generalizzata in Colombia la consapevolezza delle loro reali... Continua
Video e Report

La favola del "gas pulito"di Re:Common

Gas e idrogeno verdi per superare la crisi climatica e abbandonare definitivamente le fonti fossili. Sarebbe bello vero? Certo, peccato che sia solo una favola e anche dal finale amaro, perché ... Continua
Il primo degli "Speciali" di Ecor.Network

ESTRATTIVISMO E PANDEMIAdi Redazione

A partire da oggi e fino alla metà di marzo ECOR.network proporrà una raccolta monografica di materiali sul tema "Estrattivismo e pandemia". Abbiamo scelto, infatti, di... Continua

Una linea rossa contro il capitalismo fossiledi Francesco Martone (EcorNetwork)

“Una linea rossa contro il capitalismo fossile”, questa la scritta lasciata su un pilone di una infrastruttura del terminal del carbone del porto di Amsterdam, immortalata in una... Continua
EDITORIALE

Estrattivismo, conflitti, resistenzedi Redazione

ECOR.network nasce come spazio di dibattito e approfondimento sull’aggressione del profitto contro i territori, e di informazione sui movimenti di resistenza. Si occuperà di... Continua

La lotta per il dirittodi Xenia Chiaramonte

Il campo del diritto è uno strumento sia vantaggioso che restrittivo per le lotte sociali. I movimenti attuali si basano sulla legge e sul contenzioso come strumenti favorevoli. Tuttavia, le... Continua

Estrattivismo globale e uguaglianza razzialedi Tendayi Achiume - Nazioni Unite

Nel presente rapporto, il Relatore speciale sulle forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza correlata, Tendayi Achiume, affronta la questione... Continua

Movimenti socioambientali in America Latinadi Maristella Svampa, Henri Acselrad, Horacio Machado Aráoz, Alberto Acosta y Decio Machado et al.

Questo numero di OSAL offre un panorama illustrativo e allo stesso tempo inquietante delle dinamiche di espropriazione ambientale e di una serie di lotte di resistenza che, di fronte a ciò,... Continua

Estrattivismo, espropriazione e crisi climaticadi José Seoane, Emilio Taddei, Clara Algranati

Questo lavoro presenta una serie di riflessioni che ruotano attorno a un obiettivo: interpretare la pluralità di “[…] esperienze di lotta, pratiche e programmi tracciati dai... Continua

Estrattivismo urbano: il caso Cuenca-Ecuadordi Christian Hernán Contreras-Escandón, Giovanny Marcelo Albarracín-Velez, David H. Vélez Sisalima

L'estrattivismo urbano nella città intermedia latinoamericana di Cuenca-Ecuador consente di ampliare la visione sulle politiche pubbliche territoriali e sul loro legame con i processi di... Continua

Estrattivismo, politica e societàdi Jürgen Schuldt, Alberto Acosta, Alberto Barandiarán, Anthony Bebbington, Mauricio Folchi, CEDLA–Bolivia, Alejandra Alayza, Eduardo Gudynas  

Il libro è una raccolta di articoli che comprende testi aggiornati e altri testi di riferimento obbligatori, già pubblicati negli ultimi anni, affinché la loro conoscenza e... Continua

Narrative controegemoniche della crisi climaticadi Diego Griffon Briceño    

Questo lavoro espone cinque saggi che affrontano il problema del cambiamento climatico, supponendo così la messa in discussione della struttura gerarchica ed esclusiva della nostra... Continua

Tra estrattivismo e difesa della democraziadi Sandra Hincapié Jiménez

Questo articolo analizza i meccanismi di democrazia diretta utilizzati nei conflitti socio-ambientali in America Latina. Mostra che questi meccanismi stanno giocando un ruolo fondamentale, diventando ... Continua

Post-crescita e 'buen vivir'di Carlos Larrea, Koldo Unceta, Alberto Acosta, Stefan Peters, Hans-Jürgen Burchardt, Mirta Antonelli, Ana María Larrea, Camila Moreno, Andrés Arauz, Pablo Stefanoni, David Cortez, Silvia Vega

Le molteplici crisi economiche, sociali ed ecologiche globali degli ultimi anni dimostrano l'insostenibilità dell'attuale modello di sviluppo. Questo sistema è sull'orlo del ... Continua

Dieci tesi urgenti sul nuovo estrattivismodi Eduardo Gudynas

Questo articolo esamina gli stili di estrattivismo promossi dai governi progressisti, offrendo una serie di tesi sulle loro caratteristiche più rilevanti e le sfide che questo rappresenta,... Continua

Estrattivismo: nuovi contesti di dominazione e resistenzedi Pablo Villegas, N.Horacio Machado, Marco A. Gandarillas, Bruno Milanez, Lucrecia Wagner, Antonio Sandá Mera, Hernán Scandizzo

Nell'ultimo decennio, l'estrattivismo è andato crescendo praticamente in tutti i paesi della regione, compresi i paesi in cui sono sorti regimi progressisti, presumibilmente... Continua

Sviluppo territoriale ed estrattivismo. Lotte e alternative nella regione andinadi Marco Zeisser Polatsik, Anahí Chaparro, Martín Scurrah, Jaime Consiglieri, Stephanie Boyd, Marco Arana, Angel Bonilla, Simón Yampara, Carlos Monge, Camilo León, Javier Jahncke Benavente, José Luis Saavedra, Alexandra Almeida, Roxana Azeñas Alcoba, Eduardo Gudynas, Alejandra Alayza, Mathieu Le Corre

Il libro è il risultato del seminario internazionale su sviluppo territoriale ed estrattivismo, lotte e alternative nella regione andina, Bolivia, Ecuador e Perù, tenutosi a Cusco. ... Continua

Agua y ecología política. El extractivismo en la agroexportacion, la mineria y las hidroelectricas en Latinoamericadi Francisco Peña, Gerardo Damonte, Miriam Seeman, Sergio Varvas Velázquez, Edgar Isch López, Aldo Cárdenas Panduro, Zulema Gutiérrez, Mario A. Pérez, Germán Santacruz De León, Carolina Valladares, Danilo Urrea, Henkjan Laats, Gerardo Castillo, Juan Pablo Soler, Tatiana Roa Avendaño, Gustavo Castro Soto

Il libro, sistematizzando diversi casi sull'espropriazione dell'acqua in America Latina, si propone di affrontare le seguenti questioni di ecologia politica: ◆ In che modo le conseguenze... Continua

Beyond Development – Alternative Visions from Latin Americadi Miriam Lang, Eduardo Gudynas, Margarita Aguinaga, Dunia Mokrani, Alejandra Santillana, Alberto Acosta, Edgardo Lander, Ulrich Brand, Maristella Svampa, Raúl Prada, Elisa Vega, Eduardo Gudynas

L'America Latina è in prima linea nel pensare a come costruire una nuova economia sostenibile che rifiuti il ​​consumismo e l'estrattivismo. Un'entusiasmante raccolta di nuove idee ... Continua