Grandi Opere Devastanti Inutili e Imposte

*** ARGENTINA ***

La dittatura mineraria in tempi di democrazia elettoraledi ANRed, ANCAP, Revista Cítrica, Agencia Tierra Viva

Da Catamarca a Chubut, il potere delle corporations viola i diritti umani con la complicità della politica istituzionale. Perché estrattivismo e democrazia sono incompatibili. Appunti... Continua
Fanghi velenosi e narrazioni tossiche: sulle alluvioni in Emilia-Romagna, di Wu Ming - wumingfoundation.com
Fanghi velenosi e narrazioni tossiche: sulle alluvioni in Emilia-Romagna, di Wu Ming - wumingfoundation.com


Mentre, dopo lo shock, ci si rende conto della gravità fuori scala di quel che è accaduto e sta accadendo in Emilia-Romagna, è necessario mettere in fila e smontare le retoriche a cui è ricorsa la classe dirigente della regione dai primi di maggio, fin dalle prime ore di alluvione.
Qui useremo l’espressione «classe dirigente» in un’accezione ristretta, per riferirci ad amministratori e amministratrici del PD. Certo, in Emilia-Romagna non governa solo il PD, ci sono anche giunte di destra dichiarata, caratterizzate da politiche, superfluo dirlo, bieche. Nello specifico, spargono cemento quanto Bonaccini, Lepore o De Pascale. Del resto, basta vedere la situazione in Lombardia e Veneto, dove governano quasi ovunque. Su quel piano, la sola differenza è che la destra agisce con meno ipocrisia, meno lavaggi-in-verde.

Immagini e voci dal corteo di Piombino

Sabato 11 marzo ha sfilato per le vie di Piombino un lungo corteo contro il progetto di trasformazione della penisola in un canale di transito per il gas diretto verso il Nord Europa, il cd hub del... Continua
Bassines Non Merci
Bassines Non Merci

Bassines Non Merci è il sito dei movimenti di lotta contro la costruzione di grandi bacini idrici per l'agroindustria in Francia.

Facebook

Twitter

Quando una grande diga nasce un fiume muoredi JA! Justiça Ambiental

Lo scorso maggio il progetto per la costruzione in Mozambico di Mphanda Nkuwa - un’ulteriore mega-diga sul fiume Zambesi - ha incassato il sostegno dell’International Finance... Continua
Otto dicembre: sull’attualità irriducibile del movimento No Tav - InfoAut.org
Otto dicembre: sull’attualità irriducibile del movimento No Tav - InfoAut.org

Il movimento No Tav, fenomeno locale, ma non localizzato, specifico, ma con caratteri generali, rappresenta da decenni un seme di contraddizioni inevase, di percorsi alternativi, di esperienze concrete. Oggi è evidente a tutti che questo sistema di sviluppo non è più in grado di garantire, neanche tra le popolazioni dei suoi paesi cardine, non solo il benessere, ma una vita dignotosa. Da oltralpe l’inquilino dell’Eliseo l’ha detto senza troppi giri di parole: “Non possiamo più vivere al ritmo, e direi con la stessa grammatica, di com’era fino ad un anno fa. È cambiato tutto.”

 

*** Video ***

Tren Maya: la nuova colonizzazionedi Claudio Ochoa Huerta

Questo video, tratto dal portale dell’agenzia stampa messicana Latinus, mostra gli effetti degli espropri sul percorso del Tren Maya, con le case distrutte, gli abitanti costretti a vivere in... Continua
*** Segnalazioni ***

L'ultima linea di difesadi Global Witness

Nel corso del 2020 si è allungata la lista delle uccisioni dei difensor* dell'ambiente e della terra. Global Witness ne ha contate 227, la maggior parte in Colombia, Messico, Filippine,... Continua
*** Messico ***

Le vie della biodiversitàdi Ganesh Marín, Daniela Cafaggi

Fra qualche giorno la “Forza Aerea Zapatista”, composta da circa 180 tra donne, uomini e altr*, atterrerà a Vienna, e da lì comincerà il suo Tour Europeo. Per... Continua
Dam Removal
Dam Removal

Dam Removal Europe è un progetto che consente agli specialisti rilevanti di connettersi tra loro. Attraverso i seminari DRE  condividiamo la  conoscenza e ispiriamo  nuove visioni per un'Europa fluida. Dam Removal Europe offre un sito Web per comunicare su casi di studio di rimozione, condividere notizie e informazioni e caricare filmati. DRE consente di supportare e guidare meglio i futuri progetti di rimozione delle dighe sotto l'egida del movimento europeo di rimozione delle dighe.

Facebook

Twitter

Articolo + Recensione

Coprire il sole con un ditodi Silvia Ribeiro *

Geoingegneria solare, una proposta tecnologica ad alto rischio: bloccare parte dei raggi del sole con nuvole artificiali potrebbe causare siccità e altri disastri, mettendo a rischio... Continua

Infrastrutture coloniali fra Italia e Israeledi Collettivo Gastivists

[Oggi che l’occupazione israeliana dimostra ancora una volta agli occhi del mondo tutta la sua violenza, giova ricordare la complicità dell’Unione Europea e di paesi quali Grecia,... Continua
*** Prima parte ***

Lottare per la vita nel Messico dei mega-progettidi Inés Durán Matute, Rocío Moreno

Proponiamo da oggi la traduzione di alcune parti di "La lucha por la vida frente a los Megaproyectos en Mexico",  di Inés Durán Matute e Rocío Moreno*, un libro... Continua
*** Seconda parte ***

Lottare per la vita nel Messico dei mega-progettidi Inés Durán Matute, Rocío Moreno

Acquedotto Indipendenza e Gasdotto Sonora Il popolo Yaqui, che difende il suo fiume dall'Acquedotto Indipendenza e il suo territorio dal Gasdotto di Sonora, ha anch'esso un passato... Continua
*** Terza parte ***

Lottare per la vita nel Messico dei mega-progettidi Inés Durán Matute, Rocío Moreno

  Il Corridoio Interoceanico. Fin dall'arrivo di Hernán Cortés si è guardato alla regione dell'Ismo di Tehuantepec come potenziale per favorire il transito e il... Continua

Sviluppi della ricerca sul mega-progetto Tren Mayadi Ana Esther Ceceña, Josué G. Veiga         

La pubblicazione include due saggi che intendono riflettere sui progetti lanciati dal governo López Obrador sotto il nome "Tren Maya", mega-progetto di trasformazione... Continua

Panama a Tehuantepec. Colonizzazione ferroviaria del Messico sud-orientaledi Ana Esther Ceceña, Colectivo GeoComunes, Violeta Núñez, Ana Esther Ceceña y Alberto Hidalgo, Sergio Prieto, Giovanna Gasparello, Sandy E. Ramírez Gutiérrez y Josué G. Veiga  

In questa edizione della pubblicazione dell'Agenzia di informazione latinoamericana (ALAI), vari autori analizzano i progetti infrastrutturali del governo messicano nella regione sud-sud-est del... Continua
Video

NoTav e Dana: una questione di libertàdi Redazione EcorNetwork

E' attesa per oggi la decisione del Tribunale di sorveglianza di Torino in merito alla richiesta di misure alternative al carcere per Dana Lauriola, compagna No TAV rinchiusa nel carcere Le... Continua
Movimento No TAV
Movimento No TAV

Sito informativo e di sostegno al Movimento NoTAV, un movimento popolare che si oppone da trent'anni alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino/Lione. L'opera è  considerata climalterante, devastante per l'ambiente e per le comunità della Val di Susa e degli altri territori italiani e francesi che attraversa, oltre che un enorme spreco di denaro pubblico. In questi ultimi trent'anni il Movimento No TAV ha rappresentato, e rappresenta tutt'ora, la punta avanzata delle lotte per la difesa dei territori in Italia.
Un'esperienza preziosa di crescita e di partecipazione popolare, oltre che di resistenza nei confronti della violenza poliziesca e della criminalizzazione giudiziaria.

 

Facebook

Twitter

Maxi-processo NoTap

NoTAP: i difensori della terra in aula bunkerdi Comunella Fastidiosa

Nell’aula bunker del carcere di Lecce è in corso il maxi-processo contro 90 attivisti del Movimento NoTap, imputati di vari reati per diversi episodi di lotta in un arco di tempo... Continua

Estrattivismo, conflitti e resistenzedi Tatiana Roa Avendaño, Luisa María Navas (a cura di)

I conflitti socio-ambientali (ecologico-distributivi) che la Colombia sta vivendo sono antichi e negli ultimi anni si è generalizzata in Colombia la consapevolezza delle loro reali... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

Il caso della costruzione del gasdotto TAP in Salentodi Alice Mi - EcorNetwork

La pandemia da coronavirus del 2020, dal punto di vista economico, non è stata per tutti un’ecatombe.   Anzi, per alcuni settori si può dire che abbia comportato dei... Continua

Auguri dal Tren Maya*di Samuel Rosado

Dopo due anni di governo di Andrés Manuel López Obrador, con i cambiamenti nel governo, la retorica e la forma con cui vengono fomentati i megaprogetti iniziano rendere più... Continua

La lotta per il dirittodi Xenia Chiaramonte

Il campo del diritto è uno strumento sia vantaggioso che restrittivo per le lotte sociali. I movimenti attuali si basano sulla legge e sul contenzioso come strumenti favorevoli. Tuttavia, le... Continua
Controsservatorio Valsusa
Controsservatorio Valsusa

Nell'autunno 2013 significative realtà associative torinesi e singole persone sottoscrivono un appello: dalla denuncia dell'accerchiamento politico, mediatico e giudiziario della ultraventennale opposizione popolare al TAV Torino-Lyon si arriva alla proposta di promuovere iniziative alla ricerca di nuovi spiragli di democrazia. Nasce così il Controsservatorio Valsusa.

Facebook

Re:Common
Re:Common

Re:Common è un’associazione che fa inchieste e campagne contro la corruzione e la distruzione dei territori in Italia, in Europa e nel mondo.  Disastri ambientali, violazioni dei diritti umani e devastazione sociale avvengono spesso in contesti di corruzione sistemica, attività economiche losche, quando non esplicitamente illecite e rapine finanziarie. Re:Common lavora per contrastare il consolidamento di un modello estrattivista di società, fondato sulla sottrazione sistematica di ricchezza dai territori, sullo spossessamento delle comunità che li vivono e il conseguente impoverimento di miliardi di persone in tutto il mondo. Le inchieste, l’informazione dettagliata e le campagne pubbliche che conduciamo sfidano governi, corporation e istituzioni finanziarie responsabili di violazioni e abusi e ci portano a camminare insieme con quelle comunità locali che lottano per un cambiamento strutturale della società. Pensiamo che solo attraverso l’azione collettiva si possa combattere per la giustizia e praticare una profonda trasformazione delle società in cui viviamo, che garantisca a ognuno il diritto a una vita dignitosa.

Facebook

Twitter