Cosa faresti per proteggere dalla distruzione gli ultimi fiumi selvaggi del tuo paese? Il film "Blue Heart" incontra persone in Albania, Bosnia e Croazia che combattono per salvare i loro fiumi e il loro habitat, gli ultimi sistemi fluviali incontaminati in Europa e patria della lince balcanica in via di estinzione.
"Blue Heart" è un documentario diretto dal regista Britton Caillouette. In 43 minuti racconta la storia dell'ultimo sistema fluviale selvaggio in Europa e
delle persone che lottano per proteggerlo.
L'obiettivo del film e del progetto “Blue Heart” è sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale sugli effetti negativi massicci e a lungo termine di un boom idroelettrico non riflesso nei Balcani. Più di 3.000 dighe, spesso senza che la popolazione locale abbia voce in capitolo, sono in progetto o in costruzione nei Balcani. Il 91% di questi progetti pianificati genererà poca energia (meno di 10 megawatt), sebbene siano molto costosi da costruire e mantenere.
La penisola balcanica ospita gli ultimi fiumi selvaggi d'Europa. Tuttavia, questo diluvio di oltre 3.000 progetti di sviluppo idroelettrico minacciano di distruggere la cultura e l'ecologia di questa regione dimenticata. Blue Heart, ora alla sua prima versione digitale, documenta la battaglia per il più grande fiume non arginato d'Europa, il Vjosa in Albania, lo sforzo per salvare la lince balcanica in via di estinzione in Macedonia e le donne di Kruščica, in Bosnia ed Erzegovina, con la loro lunga protesta, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per proteggere l'unica fonte di acqua potabile della loro comunità.
Blue Heart. The Fight for Europe’s Last Wild Rivers
Patagonia, Regno Unito - 2018 - 40 min
Regia: Britton Caillouette
Produzione: David Burden, Tim Lynch
Musica: Andrew Bird, Will Patterson

Save the Blue Heart of Europe: una campagna a sostegno del "cuore blu" d'Europa
La decimazione dei fiumi selvaggi dei Balcani deve essere interrotta. Le banche internazionali hanno versato milioni di euro per finanziare nella regione uno sviluppo idroelettrico dagli effetti distruttivi, mentre il
movimento per liberare i nostri fiumi ed eliminare le dighe sta crescendo in tutto il mondo. Nei Balcani sono pianificati più di 3.000 progetti idroelettrici devastanti: quasi tutti i fiumi della regione ne saranno interessati.
Queste dighe e derivazioni fluviali distruggeranno il Vjosa dell'Albania, il fiume più grande e l'ultimo incontaminato in Europa, causeranno l'estinzione del già minacciato salmone del Danubio in Bosnia ed Erzegovina, metteranno a repentaglio la sopravvivenza della lince dei Balcani già in pericolo in Macedonia, costringeranno diverse comunità ad abbandonare la propria terra e distruggeranno le risorse di acqua dolce in tutta la regione.
Il mondo ha bisogno di fiumi sani e oltre all'energia idroelettrica esistono opzioni energetiche a basso impatto. Un rapporto di Bankwatch del gennaio 2018 ha rivelato che i prestiti concessi dalle banche internazionali per la costruzione di dighe e derivazioni nei Balcani ammontano a circa 727 milioni di euro.
Scrivi alla Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e alla Società Finanziaria Internazionale della Banca Mondiale per fermare gli investimenti idroelettrici nei Balcani prima che gli ultimi fiumi selvaggi in Europa vengano irrimediabilmente distrutti.
