Ambiente

Costruendo un ponte verso il caos climaticodi Urgewald

La 28a Conferenza delle Parti (COP28) delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) è iniziata ieri a Dubai, non proprio sotto i migliori auspici. Già da tempo la scelta... Continua
*** Segnalazione + Video + Articolo ***

Bugie e verità sui nuovi OGM. Un'agricoltura per la vitadi Crocevia, ARI - Antonio Lattuca

In tempi di crisi climatica è urgente andare oltre la retorica e concretizzare azioni che rafforzino nuovi modelli produttivi che privilegino l’ambiente e la salute. Lontano dalla mera... Continua

Bruciare le foreste in nome dell'energia pulita?di Leonie Schmitt, Hannah Greep (BankTrack)

La biomassa del legno, la biomassa proveniente dagli alberi, è comunemente presentata come una fonte di energia rinnovabile che aiuta a ridurre le emissioni di gas serra, nella stessa... Continua

Agricoltura e biodiversità possono coesistere?di Adam Calo

Per liberare terra per la conservazione della biodiversità soddisfacendo al contempo la crescente domanda di cibo, le narrazioni tecno-ottimistiche suggeriscono di aumentare indefinitamente la ... Continua
Transizione ecologica: c’eravamo tanto sbagliati, di Paolo Cacciari - Volerelaluna.it
Transizione ecologica: c’eravamo tanto sbagliati, di Paolo Cacciari - Volerelaluna.it

Avevamo creduto che la transizione ecologica (energie rinnovabili, lotta agli sprechi e coibentazione, conservazione degli ecosistemi e carbon tax, insomma tutti gli ingredienti del paniere del Green Deal varato quattro anni fa dalla Commissione europea e implementato dal megafondo Next Generation EU) potesse essere un “driver” per la crescita economica, un volano anti-ciclico capace di riavviare investimenti e occupazione, saggi di profitto e innovazione tecnologica. Ci avevano assicurato che imprese e finanza si sarebbero fatte carico della salvezza del pianeta o, quantomeno, dell’umanità colpita dal collasso climatico. L’internazionale dei miliardari che si ritrova periodicamente a Davos aveva proclamato un Reset Capitlism, “un nuovo tipo di capitalismo sostenibile”. E invece no. Contrordine: hanno rifatto i conti e ci dicono ora che la decarbonizzazione costa troppo.

*** Segnalazione ***

Malattie emergenti e zootecnia industrialedi GRAIN

Per il sistema alimentare industriale, la “sicurezza” consiste nel gestire gli elevati rischi generati da questo modello di produzione alimentare. Gli alimenti sono prodotti in campi... Continua

Amazzonia: la periferia della periferia di Alberto Acosta*

L’Amazzonia è una sorta di enorme territorio di sacrificio. Da lì si ottengono risorse per finanziare le economie. Funziona anche come valvola di sfogo dai gravi problemi sociali... Continua
*** Video/Documentario ***

Thacker Pass – Mining the Sacred di Brandi Morin, Geordie Day

Nel remoto Thacker Pass del Nevada, si sta svolgendo una lotta per il nostro futuro tra le comunità indigene locali e potenti entità statali e imprenditoriali decise a estrarre il litio ... Continua
*** Friends of the Earth ***

Mappatura degli estrattori di combustibili fossilidi Brendan Montague

Friends of the Earth ha identificato 19 siti onshore in cui è pianificata un’attività di estrazione nuova o estesa utilizzando i dati delle domande di pianificazione disponibili... Continua
Fossil Fuel Map in UK - Friends of the Earth
Fossil Fuel Map in UK - Friends of the Earth

Si fa un gran parlare dei numerosi progetti e licenze offshore di petrolio e gas nel Mare del Nord. Ma si sa meno dei siti onshore del Regno Unito. Ora la nuova mappa di Friends of the Earth rivela l’intera estensione dei siti di estrazione di combustibili fossili alle nostre porte.

La nostra mappa mostra diverse miniere di carbone a cielo aperto attive e dozzine di siti di petrolio e gas in tutta l’Inghilterra e il Galles, con centinaia di pozzi operativi nascosti in bella vista. E ci sono piani per nuovi investimenti in molti siti per estrarre più petrolio, gas e carbone dal sottosuolo.

*** Zapruder ***

Eppure soffia ancora. Territori, salute, movimentidi Archivio dei movimenti sociali – 14 dicembre e Ilenia Rossini

Dal mese scorso è disponibile in free download Ambienti ostili, il n. 58 di Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale edito in cartaceo un anno fa. Il... Continua

Yasuní ha vinto, l'umanità ha vintodi Pablo Solón

“Lasciare il petrolio sottoterra? Rinunciare a più di un miliardo di dollari all'anno? Mettere la natura al di sopra dell’economia? Che follia è questa? È la... Continua
*** Prima Parte ***

La linea del fuoco/1di Alexik

Da più di quattro mesi il Canada brucia, ininterrottamente. Bruciano i territori del sud, nella British Columbia, dove le fiamme divampano dentro e intorno alla città di Kelowna,... Continua

Argentina, un paese a fuocodi Marina Wertheimer, Soledad Fernández Bouzo

Perché l'Argentina sta bruciando in tutto il suo territorio? Come difendersi da questo fumo che non ci fa respirare? Da Revista Cítrica l'introduzione del libro... Continua
*** Segnalazione ***

Fuoco contro fuocodi Biodiversidad. Sustento y culturas

Gli incendi boschivi stanno aumentando di frequenza, ma si stanno anche intensificando. Che cosa sta accadendo? C'è chi risponde: è il cambiamento climatico, sono gli aumenti... Continua
Ragionare sullo sciopero climatico - InfoAut.org
Ragionare sullo sciopero climatico - InfoAut.org

E’inutile negarlo, i movimenti climatici di nuova generazione vivono una duratura empasse dovuta a diversi fattori. Alcuni sono di natura oggettiva: la centralità assunta dalla guerra a livello sistemico ha prodotto un rinculo su qualsiasi opzione di “riformismo climatico” accompagnato da una classica dinamica progressista tra movimenti ed istituzioni.

*** Segnalazione/Recensione ***

Miniera di sangue. Report sul progetto minerario Belo Sundi Mauricio Terena, Andressa Pataxó, Victor Streit, Thiago Scavuzzi/APIB Brasile

Nel report “Mina de Sangue”, l'organizzazione indigena APIB denuncia omissioni, illegalità e intimidazioni da parte della compagnia mineraria Belo Sun nei confronti delle... Continua

Quello che brucia sono le monocolture!di Nathalia Bonilla

L'estate del 2023 si è conclusa nel cono Sur dell'America, lasciando dati pessimi riguardo agli incendi boschivi nelle regioni del Cile di Biobío, Uble, La Araucanía, tra ... Continua
Postfazione di “Le vene della Terra: un’antologia dei bacini idrici” - InfoAut.org
Postfazione di “Le vene della Terra: un’antologia dei bacini idrici” - InfoAut.org

Una tale raccolta di testi non ha certo solo una funzione descrittiva.
È chiaro che in tutte queste letture che qualcosa di più grande c’è dietro. Che queste vene della Terra,
con cui abbiamo aperto la nostra antologia, sono collegate molteplici mondi che si intrecciano.
Già un bacino idrografico è un mondo intero. Una linea di demarcazione per l’acqua, ma anche per il suolo, il clima e gli organismi viventi. Una rete idrologica che intreccia una miriade di forme e che, di per sé, è un’entità vivente: una continuità ecologica.
Un bacino idrografico – inteso come un ciclo su cui si innesta la vita – è quindi simile a un grande respiro terrestre. Cercare di leggere i fiumi e i ruscelli, sentire la loro interdipendenza (tra loro e con i viventi) ci permette di assumere un approccio molto più fluido alla vita.
Vita che non è mai vita senza acqua. L’acqua che, scorrendo, dà la sua forma alla Terra, modella gran parte del suo sottosuolo dei suoi passaggi e rilievi sotterranei.

Il business della fame in America Latinadi GRAIN

Nel 2022, il mondo ha affrontato il più alto tasso d'inflazione degli ultimi 40 anni, ma l'inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari è stata ancora più alta. Nel... Continua
Fanghi velenosi e narrazioni tossiche: sulle alluvioni in Emilia-Romagna, di Wu Ming - wumingfoundation.com
Fanghi velenosi e narrazioni tossiche: sulle alluvioni in Emilia-Romagna, di Wu Ming - wumingfoundation.com


Mentre, dopo lo shock, ci si rende conto della gravità fuori scala di quel che è accaduto e sta accadendo in Emilia-Romagna, è necessario mettere in fila e smontare le retoriche a cui è ricorsa la classe dirigente della regione dai primi di maggio, fin dalle prime ore di alluvione.
Qui useremo l’espressione «classe dirigente» in un’accezione ristretta, per riferirci ad amministratori e amministratrici del PD. Certo, in Emilia-Romagna non governa solo il PD, ci sono anche giunte di destra dichiarata, caratterizzate da politiche, superfluo dirlo, bieche. Nello specifico, spargono cemento quanto Bonaccini, Lepore o De Pascale. Del resto, basta vedere la situazione in Lombardia e Veneto, dove governano quasi ovunque. Su quel piano, la sola differenza è che la destra agisce con meno ipocrisia, meno lavaggi-in-verde.

L’alluvione in Emilia-Romagna: le lacrime di coccodrillo sopra un consumo di suolo senza argine, di Paolo Pileri - Altreconomia.it
L’alluvione in Emilia-Romagna: le lacrime di coccodrillo sopra un consumo di suolo senza argine, di Paolo Pileri - Altreconomia.it

La Regione sconvolta in questi giorni è la prima in Italia per cementificazione in aree alluvionali, come mostrano i dati dell’Ispra, ignorati dai più fino a ogni disastro: più 78,6 ettari nel 2021 nelle aree ad elevata pericolosità idraulica; più 501,9 in quelle a media pericolosità. Altro che “è colpa delle nutrie”, osserva il prof. Paolo Pileri.

*** Segnalazione/Recensione ***

Estrattivismo agrario in America Latinadi Ben McKay, Alberto Alonso-Fradejas, Arturo Ezquerro-Cañete

All'interno della recente e copiosa letteratura sull'estrattivismo e il neoestrattivismo in America Latina, sono state inserite alcune espressioni del capitalismo agrario contemporaneo, tra... Continua
Legittimare l’estrattivismo. La licenza sociale ad operare, Lara (Nunatak) - Infoaut.org
Legittimare l’estrattivismo. La licenza sociale ad operare, Lara (Nunatak) - Infoaut.org

L’estrattivismo può essere definito come un sistema o una logica di sfruttamento della natura concepita come mero contenitore di risorse. Questo “prendere senza restituire” – che rientra nel quadro delle pratiche coloniali di accaparramento di ricchezze naturali e distruzione dei legami tra società e territori – assume forme e modalità diverse in relazione alle specifiche collocazioni geografiche. Se questo fenomeno affligge da sempre i cosiddetti paesi del Sud del mondo, oggi riteniamo di poter parlare anche di estrattivismo europeo. In nome della transizione verde, si stanno infatti moltiplicando progetti di estrazione di risorse strategiche all’interno dei confini dell’UE. In questo contesto è possibile rintracciare l’elaborazione, da parte di governi e compagnie estrattive, di strategie di legittimazione specifiche, come la SLO, volte ad ottenere l’accettazione sociale delle attività di devastazione e a controllare efficacemente l’insorgere di conflitti.

*** Inquinamento da attività estrattive in Adriatico ***

Trivelle fuorileggedi Greenpeace

Da più di un anno stiamo assistendo al rilancio dell’estrazione di idrocarburi nei nostri mari, prima col governo Draghi, che nel febbraio 2022 ha messo fine alla moratoria sulle nuove... Continua

La cattura e lo stoccaggio di CO2di Geoengineering Monitor

Il 7 febbraio scorso Eni e Snam hanno firmato una prima joint venture per lo sviluppo del progetto Ravenna CCS, finalizzato alla cattura della CO2 da impianti industriali, di estrazione di... Continua
Come l’industria dei combustibili fossili influenza l’informazione italiana, Raffaele De Luca - Pressenza.com
Come l’industria dei combustibili fossili influenza l’informazione italiana, Raffaele De Luca - Pressenza.com

L’attenzione dedicata dai media mainstream alla questione ambientale e climatica diminuisce di pari passo alla crescita delle inserzioni pubblicitarie delle industrie fossili: è quanto si evince da uno studio realizzato dall’Osservatorio di Pavia – un istituto di ricerca specializzato nell’analisi della comunicazione – per l’organizzazione Greenpeace, secondo cui è stata tramite lo stesso confermata la “pericolosa influenza dell’industria dei combustibili fossili sul mondo dell’informazione”. I risultati della ricerca – che completa il monitoraggio periodico dell’organizzazione sulla copertura mediatica dei cambiamenti climatici realizzata nel 2022 – del resto mostrano non solo che nell’ultima parte dell’anno il numero di articoli pubblicati dai principali quotidiani italiani in cui si parla esplicitamente di crisi climatica è diminuito rispetto al quadrimestre precedente, attestandosi ad una media di 2,5 articoli al giorno, ma anche che il trattamento riservato all’industria dei combustibili fossili ed alle aziende dell’industria automobilistica, aeree e crocieristiche è ben differente. Con una media di oltre 6 pubblicità a settimana, ossia quasi una al giorno e circa il doppio rispetto al quadrimestre precedente, lo spazio offerto dai giornali alle loro inserzioni è infatti aumentato sensibilmente.

*** Video Documentario ***

Il metodo Piombinodi Max Civili

Questa non è solo la storia di un rigassificatore che vogliono piazzare per caso e al piů presto in un piccolo porto, inadatto a ospitarlo perché le case sono vicine, perché ci... Continua
Frattura metabolica e Antropocene. Postfazione, Alessandro Cocuzza - Antropocene.org
Frattura metabolica e Antropocene. Postfazione, Alessandro Cocuzza - Antropocene.org

È stato recentemente pubblicato da Edizioni Smasher il libro "Frattura metabolica e Antropocene. La distruzione capitalistica della Natura", un’antologia di tredici articoli collegati, sotto il profilo teorico o empirico, dal comune filo rosso di rifarsi alla teoria della «frattura metabolica», all’impatto della produzione capitalistica sui cicli vitali della natura e sul lavoro umano.
Per gentile concessione dell'editore, pubblichiamo la postfazione di Alessandro Cocuzza curatore, con Giuseppe Sottile, dell'antologia.

*** Prima Parte ***

REDD/1 - Cosa si nasconde dietro le lettere R - E - D - D ?di Movimiento Mundial por los Bosques Tropicales (WRM)

REDD è l'acronimo di Riduzione delle Emissioni dovute a Deforestazione e Degrado delle foreste. Il fatto che il carbonio si trovi nel carbone, nel petrolio e nel gas, oltre che negli... Continua
*** Seconda Parte ***

REDD/2 - Non solo un fallimentodi Jutta Kill - Segreteria Internazionale WRM

La REDD (Riduzione delle Emissioni dovute a Deforestazione e Degrado delle foreste) ha dominato la politica forestale internazionale degli ultimi 15 anni con la promessa di dare più valore... Continua

Tracker di minerali di transizionedi Business & Human Rights Resource Centre

Uno strumento per monitorare le implicazioni sui diritti umani del boom minerario che alimenta la transizione verso un'economia a zero emissioni di carbonio.
Mappa della contaminazione da PFAS in Europa
Mappa della contaminazione da PFAS in Europa

La Forever Pollution Map è stata creata da Le Monde e dai suoi 17 partner dall'indagine "Forever Pollution Project". È la prima mappa a mostrare l'entità della contaminazione dell'Europa da sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), una famiglia di composti ultratossici utilizzati per una moltitudine di prodotti e applicazioni. Persistenti nell'ambiente, queste "sostanze chimiche permanenti" accompagneranno l'umanità per centinaia di anni, forse anche migliaia.

Red Mexicana de Afectadas y Afectados por la Minería
Red Mexicana de Afectadas y Afectados por la Minería


REMA è una rete di organizzazioni che combatte contro il modello estrattivo e l'espropriazione che implica. Il suo obiettivo è costruire strategie per la difesa del territorio, l'esercizio e l'esecutività dei diritti collettivi e la demistificazione del modello estrattivo.

Promuove l'articolazione tra le lotte locali a livello regionale e nazionale e la costruzione di stili di vita al di fuori del modello capitalista. Cerca di contribuire al rafforzamento dell'organizzazione comunitaria e regionale in quelle aree in cui la popolazione ha deciso di instaurare processi di resistenza contro l'espropriazione generata da progetti basati sulla logica del Modello Estrattivo.

L'essenza principale del REMA è costruire territori liberi dall'estrazione mineraria. Punta e privilegia la prevenzione, per questo identifica dove sono state concesse le concessioni minerarie, idealmente prima dell'inizio di qualsiasi attività mineraria, per svolgere ampi processi informativi che consentano alle persone di prendere decisioni basate sui propri diritti collettivi ed evitare di combattere in condizioni altamente asimmetriche rispetto alle aziende e a coloro che maggiormente promuovono questa attività. REMA ha inoltre collaborato a processi di difesa del territorio contro altre tipologie di progetti legati al Modello Estrattivo.

REMA crede che non esista un'estrazione mineraria verde, pulita, sostenibile o socialmente responsabile.

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ARGENTINA

Più agroecologia, meno popoli fumigatidi Lautaro Romero

A La Matanza gli abitanti lottano contro le malattie causate dalle fumigazioni sui campi della zona. Nel frattempo, a pochi chilometri di distanza, un'esperienza autogestita dimostra che è ... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

12 risposte a 12 bugie sulle piantagioni di alberi industrialidi Movimiento Mundial por los Bosques Tropicales

Lo scorso settembre, in occasione della Giornata internazionale per la lotta alle piantagioni di alberi monocolturali, il WRM ha lanciato il report "12 risposte a 12 bugie sulle piantagioni di... Continua
Come scoraggiare l’autoproduzione di energia, Angelo Tartaglia - Volerelaluna.it
Come scoraggiare l’autoproduzione di energia, Angelo Tartaglia - Volerelaluna.it

Sullo sfondo della transizione energetica è divenuto di attualità il tema delle comunità energetiche rinnovabili cioè di gruppi di utenti che si mettono insieme in un dato contesto territoriale per produrre da sé, da fonti rinnovabili localmente disponibili, l’energia di cui hanno bisogno. Un’idea semplice e rivoluzionaria, ma non gradita agli operatori del settore, che sono subito corsi ai ripari.

Editoriale n°46, Redazione - Altronovecento
Editoriale n°46, Redazione - Altronovecento

Il 1972 è un anno fondamentale, non solo per la pubblicazione di The Limits to Growth, maldestramente tradotto in italiano I limiti dello sviluppo invece del letterale I limiti alla crescita: fu il culmine di quella che Giorgio Nebbia chiamò la “primavera ecologica” per il sommarsi di eventi decisivi, e per certi versi definitivi, al fine di inquadrare i temi della crisi ecologica e di come si sarebbe dovuto affrontarla.

 

*** Quinta parte ***

La grande truffa/5di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La ricerca e l'innovazione che emergono dalle principali istituzioni accademiche del mondo hanno un ruolo cruciale nello stabilire il tono dell'ambizione climatica e nel definire la politica... Continua
I “vigliacchi” del clima - Infoaut.org
I “vigliacchi” del clima - Infoaut.org

Gli attivisti di “Ultima Generazione” hanno imbrattato con della vernice lavabile Palazzo Madama, sede del Senato, contro le politiche climaticide del governo italiano al sesto posto tra i finanziatori di energie fossili.

Apriti cielo: condanna bipartisan di tutto l’arco costituzionale, tre attivisti sono stati arrestati e due denunciati, il governo di Fratelli d’Italia si è messo subito in moto per inasprire le pene per l’imbrattamento dei palazzi del potere e nessuno si è preoccupato del messaggio mandato dagli attivisti, mentre l’Europa a gennaio sta vivendo già la peggiore ondata di caldo mai registrata.

La percezione difficile delle proteste nonviolente per il clima, Stefano Caserini - Altreconomia.it
La percezione difficile delle proteste nonviolente per il clima, Stefano Caserini - Altreconomia.it

Stanno facendo discutere le azioni degli attivisti climatici che si incollano ai vetri delle opere d’arte, bloccano autostrade, strade e piazze. Molti i commenti livorosi, molte le perplessità. Pochi i sostegni pubblici arrivati. Certo è indubbio che i motivi per protestare, per avviare azioni dirette nonviolente, sono ben fondati: gli interventi dei governi e dei parlamenti di tutto il mondo sono troppo deboli, troppo lenti rispetto alla gravità della crisi che stiamo vivendo. In Europa e negli Usa si iniziano a vedere politiche ben definite, ma si è perso troppo tempo in passato. Per cui anche gli ambiziosi obiettivi e le azioni importanti di questi anni possono essere giudicati insufficienti.

Bassines Non Merci
Bassines Non Merci

Bassines Non Merci è il sito dei movimenti di lotta contro la costruzione di grandi bacini idrici per l'agroindustria in Francia.

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Quando una grande diga nasce un fiume muoredi JA! Justiça Ambiental

Lo scorso maggio il progetto per la costruzione in Mozambico di Mphanda Nkuwa - un’ulteriore mega-diga sul fiume Zambesi - ha incassato il sostegno dell’International Finance... Continua
*** Quarta parte ***

La grande truffa/4di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La Shell si è impegnata a diventare una "impresa energetica a emissioni zero netto entro il 2050" e sostiene che le sue emissioni totali di carbonio hanno raggiunto il picco nel... Continua
*** Terza parte ***

La grande truffa/3di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

Riprendiamo la continuazione del dossier “La grande truffa” a partire dall’analisi di come gli impegni per lo "zero netto" di sette imprese nei settori dell'aviazione, ... Continua
I limiti dello sviluppo sono sempre più evidenti, Monthly Review - Millepiani, blog di Sergio Scorza
I limiti dello sviluppo sono sempre più evidenti, Monthly Review - Millepiani, blog di Sergio Scorza

Un confronto a distanza su crescita e decrescita fra Serge Latouche (tra gli avversari più noti dell’occidentalizzazione del pianeta e sostenitore della “decrescita”) e Dennis Meadows, co-autore del tanto celebre quanto ignorato “Rapporto sui limiti dello sviluppo” del 1972 (The Limits to Growth)[1] nonché del successivo aggiornamento pubblicato trent’anni dopo.

*** Produzione alimentare industriale e impatto sul territorio ***

Il modello Almería si scontra con i suoi limitidi Carmen López Zayas

Parlare di Almería significa parlare dell'orto d'Europa o del mare di plastica, un modello di produzione di alimenti che occupa 32.554 ettari, soprattutto nelle zone di levante e di... Continua
*** Aiuti Quater ***

Trivellare per sprofondaredi Ecor.Network

ll 18 novembre scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’aiuti quater, il decreto con cui il Governo Meloni ha provveduto ad aggravare il sostanziale “via libera”... Continua
Autoprodurre l’energia da rinnovabili locali? La legge c’è ma non la fretta..., Angelo Tartaglia - VolerelaLuna.it
Autoprodurre l’energia da rinnovabili locali? La legge c’è ma non la fretta..., Angelo Tartaglia - VolerelaLuna.it

Dicono che ci sia una emergenza climatica in atto. Dicono. Pare che gli eventi meteorologici estremi si vadano facendo vieppiù violenti e frequenti. Pare. Avete presente l’alluvione nelle Marche a settembre e ora Casamicciola? E la politica ne è convinta: le dichiarazioni pubbliche lo riconoscono, non da molto tempo in verità. Pare che si debba fare qualcosa. Pare. La natura però, parlandone non solo a scala locale ma addirittura a scala planetaria, proprio non se ne accorge. Le misurazioni del contenuto di gas serra, quelle delle temperature medie, quelle del livello dei mari e così via non recano traccia delle conferenze delle parti (COP variamente numerate), dei protocolli (tipo Kyoto), degli accordi come quelli di Parigi, dei provvedimenti dell’Unione Europea, meno che mai di quelli nazionali. Beh, la presidente(ssa) del Consiglio dei ministri italiano ha dichiarato che l’obiettivo europeo della riduzione delle emissioni climalteranti del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030 verrà rispettato, ma senza danneggiare l’economia (economy first, ma quale economia?). Non ha precisato come, visto che siamo alla fine del 2022, ma questo è un dettaglio…

Le ragioni dell’attivismo per il clima che prende di mira le opere d’arte, Alessandro Canella - Radiocittafujiko.it
Le ragioni dell’attivismo per il clima che prende di mira le opere d’arte, Alessandro Canella - Radiocittafujiko.it

Sono giovanissimi attivisti per il clima (anche se stanno facendo proseliti intergenerazionali) e negli ultimi mesi hanno fatto spesso parlare di sè per i gesti eclatanti compiuti contro famosissime opere d’arte, da Van Gogh a Goia, da Monet a Klimt, da Goya a Andy Warhol. Azioni che spesso hanno previsto il lancio di zuppa o vernici contro le opere stesse, ma che non hanno mai rovinato l’opera stessa perché protetta da vetri.
È un movimento transnazionale quello della rete A22, che in ogni paese ha le sue diramazioni, come Just Stop Oil o l’italiana Ultima Generazione, che ha preso di mira le opere d’arte come pratica politica per segnalare l’allarme della crisi climatica.

*** Seconda parte ***

La grande truffa/2di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La riduzione delle emissioni dovute alla deforestazione e al degrado delle foreste (o REDD+, con il "+" che rappresenta "la conservazione delle foreste e il miglioramento degli stock... Continua
*** Segnalazione ***

Real Zero Europedi Campagna Real Solutions. Not ‘Net Zero’

“Real Solutions. Not ‘Net Zero” è una campagna globale di pressione sui governi e sulle istituzioni internazionali per l’abbandono delle false soluzioni dello... Continua
*** Terza parte ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/3di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

Lo sviluppo degli idrocarburi in Africa e l’impatto sulle comunità: esproprio della terra, delocalizzazioni forzate, allontanamento delle comunità dalle fonti di sostentamento,... Continua
Civiltà ecologica, rivoluzione ecologica. Una prospettiva ecologico-marxista, di John Bellamy Foster - Antropocene.org
Civiltà ecologica, rivoluzione ecologica. Una prospettiva ecologico-marxista, di John Bellamy Foster - Antropocene.org

Sui nessi tra civiltà ecologica, marxismo ecologico e rivoluzione ecologica, e dei modi in cui i tre concetti, qualora considerati insieme dialetticamente, possano essere intesi nella direzione di una nuova prassi rivoluzionaria per il XXI secolo.


L'articolo è l’adattamento di una conferenza sul tema della civilizzazione ecologica tenutasi alla John Cobb Ecological Academy a Claremont, California, il 24 giugno 2022. La conferenza si pone sulla scia della Fifteenth International Conference on Ecological Civilization di Claremont (26-27 maggio 2022). Al discorso, rivolto ad un pubblico in larga parte cinese, è seguita una lunga intervista condotta da alcuni studiosi di marxismo ecologico, intitolata Why Is the Great Project of Ecological Civilization Specific to China?, che sarà pubblicata in contemporanea, come Monthly Review Essay, sul sito web della Monthly Review. Sia la conferenza che l’intervista saranno co-pubblicate in Cina dal Poyang Lake Journal.