Ambiente

Mappa dei conflitti su ingiustizia ambientale e salute in Brasile
Mappa dei conflitti su ingiustizia ambientale e salute in Brasile

Il nostro obiettivo non si limita a elencare i territori in cui i rischi e gli impatti ambientali colpiscono diverse popolazioni, ma piuttosto a far sentire la voce pubblica di chi lotta per la giustizia ambientale per popolazioni che sono spesso discriminate e rese invisibili dalle istituzioni e dai media. Molti casi dimostrano come queste popolazioni siano minacciate e vittime di violenza quando cercano di esercitare la loro cittadinanza, quando difendono i loro diritti alla vita, che includono il territorio, la salute, gli ecosistemi, la cultura e la costruzione di una società più umana, sana e democratica. La pratica della scienza cittadina adottata in questo progetto presuppone una posizione etica di solidarietà con tali popolazioni, riconoscendo che i problemi e i conflitti presentati sono complessi e richiedono soluzioni a breve, medio e lungo termine, compresi cambiamenti strutturali nei sistemi di produzione e consumo delle moderne società capitaliste, nonché nelle politiche pubbliche e nelle pratiche delle organizzazioni.

Il concetto di promozione della salute, unito a quello di giustizia ambientale, che abbiamo adottato implica l'integrazione della difesa dei diritti umani fondamentali, la riduzione delle disuguaglianze e il rafforzamento della democrazia nella difesa della vita e della salute. Ciò include anche il diritto alla terra, al cibo sano, alla democrazia, alla cultura e alle tradizioni, soprattutto per le popolazioni colpite che sono spesso vulnerabili e discriminate. In altre parole, la nostra concezione di salute e di ambiente trascende le variabili legate alle condizioni igieniche di base, alla contaminazione ambientale da agenti inquinanti e alle malattie e ai decessi che ne derivano. È strettamente associato al concetto di giustizia ambientale e ai suoi movimenti, come proclamato nel Manifesto di lancio della Rete brasiliana per la giustizia ambientale*.
 

Europa, Guerra e Nocività/1di Piccoli Fuochi Vagabondi

Dopo un iter approvativo accelerato, venerdì 28 febbraio 2025 è arrivata a Ravenna l’enorme nave BW Singapore di Snam, lunga quasi 300 metri e alta 44 (circa un palazzo di dieci... Continua
*** Lo studio di ISDE sugli impatti ambientali degli allevamenti avicoli nelle Marche ***

C’era una volta il "Marchigianello"di Nelson

Sono passati quarant’anni dallo spot televisivo di uno dei pionieri marchigiani dell’allevamento avicolo, Bruno Garbini, in cui i polli ruspanti, i cosiddetti... Continua

L'Antropocene come crisi multipla. Prospettive dall'America Latina/3di Olaf Kaltmeier, María Fernanda López Sandoval, José Augusto Pádua, Adrián Gustavo Zarrilli 

Il Cono Sud può essere definito in modo combinato. In termini biofisici, si distingue per la sua rete idrografica, che coincide con il bacino del Rio de la Plata. In termini geopolitici,... Continua
*** Crisi climatica e impatto sui territori ***

I produttori di Bahía Blanca e il cibo sott'acquadi Bianca Coleffi

ARGENTINA - Un alluvione ha colpito duramente la zona rurale di Bahía Blanca. L'acqua ha raggiunto i due metri di altezza. Raccolti e macchinari distrutti. Una cronaca attraverso ... Continua
*** Tribunale Internazionale per i Diritti della Natura ***

Per un Nuovo patto con la Madre Terradi Francesco Martone

Per un “Nuovo patto con la Madre Terra”, questo il tema di fondo e l’obiettivo di un percorso lanciato da settembre dello scorso anno dal Tribunale Internazionale per i Diritti... Continua
*** Una discarica per rifiuti speciali nel Comune più piccolo della provincia di Ancona ***

Gli estrattivisti della porta accantodi Nelson

Lo schema è sempre lo stesso: da una parte il silenzio politico e istituzionale di quanti, per responsabilità pubbliche, dovrebbero al contrario favorire informazione e partecipazione... Continua
*** SEGNALAZIONE/ 3a Scuola di Agroecologie del Sud ***

La tecnologia non è neutrale di Alsakuy Agroecológica, Alianza Biodiversidad, IALAs - CLOC-Vía Campesina, SOCLA y el Consorcio Agroecológico Peruano (CAP)

Si parla di agricoltura digitale ovunque e il tono aggressivo del discorso rende chiaro che si tratta di un vero e proprio assedio ai territori. L'agricoltura digitale deriva direttamente da... Continua
Marx nell’Antropocene, di Paolo Murrone - JacobinItalia.it
Marx nell’Antropocene, di Paolo Murrone - JacobinItalia.it

Un convegno a Venezia dall'approccio interdisciplinare invita a ripensare le possibili traiettorie di convergenza tra marxismo ed ecologia
Che le crisi ecologiche e i cambiamenti climatici siano il segno di una «crisi strutturale che affligge la totalità del complesso sociale», appare un fatto condiviso ben oltre i circoli della militanza politica e dell’attivismo ecologico. Il convegno Marx in the Anthropocene. Capital, Nature, Ecology and Environment che si terrà all’Università Iuav di Venezia dal 11 al 14 marzo prossimo, muove proprio dall’esigenza di comprendere criticamente le radici, gli effetti e le prospettive aperte da tale crisi strutturale. In tal senso, il riferimento al più celebre critico della società capitalistica nel titolo della conferenza rivendica la necessità di ripensare una teoria critica dell’esistente all’altezza delle condizioni teoriche, scientifiche e politiche poste dall’Antropocene.

*** Segnalazione ***

La questione pedagogicadi Quaderni della decrescita. Periodico di ecologia, società e politica

Quaderni della decrescita. Periodico di ecologia, società e politica Anno 2, n. 4 (2025) - Gennaio/Aprile 2025  

Fermare l'acquacoltura industrialedi GRAIN

Le comunità di pescatori stanno conducendo una lotta globale per fermare l'acquacoltura industriale di gamberetti e pesci. Dicono che queste attività sono tossiche per i loro... Continua
*** Segnalazione ***

Geopolitica e riciclo del litio in Boliviadi Erik Martinelly

Un report sul tema dell'estrattivismo in una delle zone più ricche di litio al mondo, in un momento-chiave della produzione di beni legati alla cosiddetta "svolta verde", che... Continua
*** La Natura sì ha dei diritti/7 ***

Un'altra economia per un'altra civiltàdi Alberto Acosta, Enrique Viale

Sebbene nessuna forma di vita – tanto meno quella umana – possa considerarsi al di fuori – o ai margini – della natura, le “scienze economiche” hanno assegnato al... Continua
*** La Natura sì ha dei diritti/6 ***

Dalla giustizia ambientale alla giustizia ecologicadi Alberto Acosta, Enrique Viale

Il rapporto della giurisprudenza con la natura è sempre stato complesso. Riconoscendo che il diritto è un campo di controversia permanente, non possiamo ignorare quanto sia stato... Continua
*** Segnalazione ***

La Repsol ha sanato il disastro che ha causato?di CooperAcción

A tre anni dal peggior disastro ambientale avvenuto sulla costa peruviana, ovvero la fuoriuscita di 12.000 barili di petrolio greggio nella raffineria di La Pampilla, di proprietà della... Continua
*** La Natura sì ha dei diritti/7 ***

Ancora su giustizia ambientale e giustizia ecologicadi Alberto Acosta, Enrique Viale

Nel corso della storia, qualsiasi espansione dei diritti è stata inizialmente considerata impensabile. Lo abbiamo già detto e ribadito. Un tempo l’emancipazione degli schiavi o... Continua
*** PALESTINA ***

La semina alla fine del mondo di David Segarra

Il primo posto che ho conosciuto a Gaza è Khuza'a e i suoi terreni agricoli che si estendono a sud-est della Striscia. Alle spalle, i frutteti, gli uliveti e gli aranceti. Qui, terra... Continua
*** Segnalazione ***

Acqua e comunitàdi Colin Ward

La crisi idrica è ormai un’evidenza conclamata, con effetti nefasti sulla disponibilità per uso umano, sull’agricoltura e più in generale sull’ambiente. La... Continua
*** VIDEO ***

Bolivia: l'oro assassinodi ARTE.tv

In Bolivia l'estrazione dell'oro ha provocato la distruzione di milioni di ettari di bosco e una grave contaminazione da mercurio. Gli studi recenti rivelano che i livelli di questo... Continua
*** Prima Parte ***

Scavando più a fondo/1di Katie Sandwell - TNI

Mentre il mondo si sposta verso le energie rinnovabili, la domanda di minerali critici è alle stelle. Ma l'eredità distruttiva dell'industria mineraria solleva domande urgenti:... Continua
La società dominante inibisce, più che porre in atto, le potenzialità umane - socialclimatejustice.blogspot.com
La società dominante inibisce, più che porre in atto, le potenzialità umane - socialclimatejustice.blogspot.com

Gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati, caratterizzati da un aumento delle concentrazioni di gas serra in atmosfera, ondate di calore estremo, siccità e inondazioni devastanti che hanno colpito milioni di persone.
Sebbene siano state (e continuino ad essere) le società iper-industrializzate e ad alto consumo del Nord globale le principali responsabili della crisi ecologica, sono i paesi del Sud a dover affrontare gli impatti più drammatici del cambiamento climatico: le persone muoiono, si ammalano e vengono sfollate, i loro mezzi di sussistenza distrutti.

Da centocinquant’anni, le società industriali vivono del saccheggio accelerato di risorse la cui costituzione ha richiesto decine di milioni di anni; l’Occidente ha esportato prima violenza e sfruttamento, più che democrazia e uguaglianza, e oggi esporta "sviluppo" credendo di esportare benessere: ma le narrazioni dello sviluppo presentano spesso come "vincenti", logiche che svalutano o addirittura condannano all’estinzione intere culture, tecniche e saperi.

Dario Paccino: «dall’imbroglio ecologico alla crisi climatica» - labottegadelbarbieri.org
Dario Paccino: «dall’imbroglio ecologico alla crisi climatica» - labottegadelbarbieri.org

«Oggi diciamo che “l’ecologia senza lotta di classe è giardinaggio” ma se questo è possibile lo si deve anche al lavoro di chi – come Dario Paccino – e come il gruppo che diede vita alla rivista Rosso Vivo aveva già letto presente e futuro». Così scrive Stefano Galieni che era davvero molto giovane (12 anni) nel 1972 quando Einaudi pubblicò «L’imbroglio ecologico» di Paccino. Come giovane – 25 anni – era anche Paccino quando diventò «il partigiano Santi» per combattere nelle Brigate Matteotti contro i nazifascisti.

Nel 1956 uscì un libro sorprendente: «Arrivano i nostri» (Edizioni Avanti!) dove Dario Paccino smontò due epocali bugie sui nativi americani: «i nostri» sono loro… non gli uomini bianchi invasori e genocidi. La prima bugia è ovviamente che gli “indiani” fossero cattivi (come raccontò al mondo la peggiore Hollywood) e la seconda, forse più consolatoria ma altrettanto falsa, che vanno ricordati come solo coraggiosi guerrieri e spiriti nobili ma destinati a perdere perchè “arrretrati”.

Dagli anni ’60 Dario Paccino collaborò con Mario Lodi e con l’associazione Pro Natura, «prima associazione naturalistica» in Italia.

Nel 1972 ecco «L’imbroglio ecologico» – sottotitolo: «L’ideologia della natura» – per rovesciare la polpetta avvelenata secondo cui per salvarsi dai disastri ambientali, di salute e del lavoro (causati non si sa bene da chi) bastava affidarsi alla futura saggezza del sistema, cioè del «padrone» come tradusse Paccino senza ricorrere a complicati giri di parole.

Da allora la sua storia di scienziato e scrittore si intreccia con l’onda lunga dei movimenti, come racconta questo «Dario Paccino» – sottotitolo: «dall’imbroglio ecologico alla crisi climatica» – edito dal «Centro di documentazione Pistoia» (104 pagine per 13 euri) a cura di Maurizio Da Re e Antonio Schina con contributi originali di Paolo Mencarelli, Gian Marco Martignoni, Stefano Galieni e il recupero dei testi importanti di Giorgio Nebbia, Vincenzo Miliucci, Fabrizio Bertini, Giorgio Ferrari … per chiudere poi con una ricca bibliografia.

*** Segnalazione ***

Messico - Agenda Socioambiental 2024   

L’Agenda Socio-Ambientale 2024 è uno sforzo coordinato dall’Università Nazionale Autonoma del Messico, nata per mettere a disposizione dei candidati alla presidenza del... Continua
*** La Natura sì ha dei diritti/3 ***

Una proposta rivoluzionaria dalla metà del mondodi Alberto Acosta, Enrique Viale

Una lunga storia piena di lotte, esperienze, valori e aneddoti ha permesso che la natura fosse considerata per la prima volta come soggetto di diritti nella Costituzione dell’Ecuador. Come di... Continua
*** Segnalazione/Ecología Política n° 67 ***

Violenza ed estrattivismodi "Ecología Política"

Questo numero di Ecología Política esplora come la violenza della conquista e della colonizzazione abbia posto le basi dell'ordine globale che ancora oggi persiste, e che è... Continua
*** Seeds of soveragnity/1 ***

L'imperialismo e il sistema agricolo irachenodi Schluwa Sama,  Ansar Jasim

Una storia dell'agricoltura irachena dall'introduzione di forme feudali di proprietà della terra imposte dal colonialismo britannico alla centralizzazione del sistema agricolo del... Continua
*** La Natura sì ha dei diritti/2 ***

La natura nel dibattito dell'economia politicadi Alberto Acosta, Enrique Viale

La mercificazione della natura si verifica nel campo pratico, ma anche, e soprattutto, nel pensiero economico. Ad esempio, ripercorrendo le origini della vecchia economia politica è possibile... Continua
*** La Natura sì ha dei diritti/1 ***

Diritti della Natura: il sempre difficile primo passodi Alberto Acosta, Enrique Viale

Quando all’orizzonte appare qualcosa di nuovo, come ad esempio i diritti della natura per molte persone, al disinteresse segue la derisione. Poco dopo, nella misura in cui queste idee... Continua

Col fango alla goladi Alexik

La provincia di Valencia affoga nel fango, conta i suoi morti, cerca i suoi dispersi in mezzo a uno scenario apocalittico. L’alluvione ha trasformato i suoi rigagnoli in fiumi in piena, che... Continua
*** Segnalazione ***

Prospettive critiche sul Litio e l'alleanza Codelco-SQMdi Observatorio Latinoamericano de Conflictos Ambientales - OLCA

CILE - Un anno dopo il lancio della Strategia nazionale sul litio (ENL) da parte del governo guidato da Gabriel Boric, la politica pubblica in materia di litio e saline continua in una dura coltre... Continua

Dal triangolo del litio alla cava litifera latinoamericana di Bruno Fornillo CONICET- Grupo de Estudios en Geopolítica y Bienes Comunes (GYBC)

La pandemia ha rappresentato uno spartiacque nelle dinamiche del cambiamento socio-ambientale globale. In primo luogo ha ampliato la visibilità dell'interrelazione tra le trasformazioni... Continua
*** Terza Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/3di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Le imprese hanno bisogno di vaste distese di terra per costruire enormi parchi eolici, parchi solari e infrastrutture dell'energia idroelettrica, terra che spesso ottengono privando le... Continua
Global Gas Flaring Tracker
Global Gas Flaring Tracker

Il Global Gas Flaring Tracker della Banca Mondiale   è l'unico indicatore globale e indipendente del gas flaring di routine. Le stime ci consentono di monitorare i livelli di flaring globali e di tracciare i progressi verso il nostro obiettivo di Zero Routine Flaring entro il 2030.
 

Mappa della contaminazione da PFAS in Europa
Mappa della contaminazione da PFAS in Europa

La Forever Pollution Map è stata creata da Le Monde e dai suoi 17 partner dall'indagine "Forever Pollution Project". È la prima mappa a mostrare l'entità della contaminazione dell'Europa da sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), una famiglia di composti ultratossici utilizzati per una moltitudine di prodotti e applicazioni. Persistenti nell'ambiente, queste "sostanze chimiche permanenti" accompagneranno l'umanità per centinaia di anni, forse anche migliaia.

Fossil Fuel Map in UK - Friends of the Earth
Fossil Fuel Map in UK - Friends of the Earth

Si fa un gran parlare dei numerosi progetti e licenze offshore di petrolio e gas nel Mare del Nord. Ma si sa meno dei siti onshore del Regno Unito. Ora la nuova mappa di Friends of the Earth rivela l’intera estensione dei siti di estrazione di combustibili fossili alle nostre porte.

La nostra mappa mostra diverse miniere di carbone a cielo aperto attive e dozzine di siti di petrolio e gas in tutta l’Inghilterra e il Galles, con centinaia di pozzi operativi nascosti in bella vista. E ci sono piani per nuovi investimenti in molti siti per estrarre più petrolio, gas e carbone dal sottosuolo.

Aqueduct Water Risk Atlas
Aqueduct Water Risk Atlas

Atlante del rischio idrico degli acquedotti

Lo strumento globale di mappatura del rischio idrico di Aqueduct aiuta aziende, investitori, governi e altri utenti a capire dove e come i rischi e le opportunità idriche stanno emergendo in tutto il mondo. L’Atlante utilizza una metodologia solida e sottoposta a revisione paritaria e i migliori dati disponibili per creare mappe globali personalizzabili e ad alta risoluzione del rischio idrico.

La scarsità d’acqua è una delle questioni cruciali del 21° secolo. Nel suo rapporto Global Risks 2013, il World Economic Forum ha identificato le crisi dell’approvvigionamento idrico come uno dei rischi con il maggiore impatto e con maggiore probabilità a cui deve far fronte il pianeta. Con il supporto di un gruppo eterogeneo di partner, il World Resources Institute ha costruito Aqueduct per aiutare aziende, investitori, governi e comunità a comprendere meglio dove e come stanno emergendo i rischi idrici in tutto il mondo.

Il World Resources Institute è impegnato nella trasparenza e negli open data. I dati e la metodologia alla base di Aqueduct sono documentati e disponibili per il download.

 

Geocomunes
Geocomunes

GeoComunes è un Collettivo che opera accompagnando popoli, comunità, quartieri, quartieri o organizzazioni di base che nella lotta per la difesa dei beni comuni richiedono la produzione di mappe di analisi e divulgazione al fine di rafforzare la comunità dal basso organizzazione collettiva.
Geocomunes effettua cartografia (mappe) dei conflitti causati dal degrado, dalla privatizzazione e dall'espropriazione dei beni comuni, nonché dei progetti di “infrastrutture” che si costruiscono affinché il capitale continui ad accumularsi.
La cartografia GeoComunes rende visibili le strategie di appropriazione capitalista del territorio e funge da strumento tecnico per la difesa organizzata dei beni comuni interessati.
Il riferimento ai beni comuni non risponde alla separazione tra pubblico e privato che prevale, ma con il nostro lavoro vogliamo contribuire a un'idea del comune che trascende i limiti che impone la socializzazione alienata dal capitale. Cosa è comune? Ci chiediamo e pensiamo che la risposta si trovi nella lotta di chi sta sotto e nella costruzione di un sapere collettivo e critico che serva come strumento comune per la costruzione di una società non capitalista, libera e comunitaria.

Piantagioni di alberi per i mercati del carboniodi World Rainforest Movement

All'inizio del millennio il Clean Development Mechanism delle Nazioni Unite ha inserito le monocolture industriali di alberi fra i progetti per generare crediti di carbonio. Progetti che hanno... Continua

Argentina, zona franca per gli agrochimici di Agustín Colombo

Per due volte in un mese il governo ha annunciato la stessa cosa: che avrebbe eliminato dazi e tasse sull’importazione di erbicidi e altri prodotti chimici per “favorire... Continua
*** Quarta Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/4di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Il capitale acquisito attraverso decenni di utilizzo di carbone, petrolio e gas viene utilizzato dai giganti dei combustibili fossili per 'rinverdire' la loro immagine.

Potenziali impatti del gas flaring a Soyo, Angola di Neusa e Silva (Oxpeckers)

Il gas flaring associato all'esplorazione petrolifera in Angola solleva notevoli preoccupazioni per quanto riguarda i suoi effetti dannosi sul cambiamento climatico e sulla sicurezza alimentare.
*** Segnalazione ***

Decrescita e marxismo. Dialogo possibile e necessariodi Quaderni della decrescita. Periodico di ecologia, società e politica

Il cuore di questo numero è costituito dalla monografia su "Marxismo e decrescita", che raccoglie i frutti di un lavoro preparatorio durato due anni e i contributi di una nutrita... Continua
Eco-fascismo: cancellare la storia per gli interessi dei potenti, di Leonardo Lovati - LaTerraTrema.org
Eco-fascismo: cancellare la storia per gli interessi dei potenti, di Leonardo Lovati - LaTerraTrema.org

Con l’aggravarsi delle catastrofi climatiche e il conseguente deterioramento del tessuto sociale e delle reti di sicurezza statali e individuali, la ricerca di una valvola per sfogare la rabbia e la paura della precarietà assoluta si fa sempre più urgente per non sprofondare nella disperazione. Così se da un lato cresce la radicalità delle azioni di contrasto al governo fossile, dall’altro crescono rami dell’estrema destra che riescono a infiltrarsi nel dibattito ecologista. 

La finanziarizzazione della natura, Paolo Cacciari - Comune-info.net
La finanziarizzazione della natura, Paolo Cacciari - Comune-info.net

L’obbligo di sottoscrivere una polizza contro rischi naturali è da tempo una richiesta delle classi dirigenti globali. La natura, già ridotta a capitale nella contabilità di imprese e stati, diventa sempre di più merce di scambio intermediata dalla finanza. Intanto cresce il mercato “al dettaglio” per assicurarsi i clienti finali e quello “all’ingrosso”, tra le grandi compagnie di assicurazione, gran parte delle quali si divertono da tempo a giocare in borsa tra loro. Abbiamo bisogno di rilanciare una nuova stagione di finanza critica che reinventi i principi e le pratiche del mutualismo, per costruire relazioni solidali e pratiche cooperative fuori mercato in grado di affrontare le fragilità delle nostre vite.

Una vita con l’acqua alla gola - bolognaforclimatejustice.it
Una vita con l’acqua alla gola - bolognaforclimatejustice.it

Non sono passati decenni. Appena 500 giorni. Il territorio devastato dalle alluvioni del maggio 2023 è di nuovo sott’acqua. L’Appennino frana. È normale dover vivere con l’ansia ogni volta che piove?
Nelle ultime 48 ore sui nostri territori è caduta tantissima acqua. Più – dicono le statistiche – di quanta ne sia caduta nell’evento catastrofico del 2023. Ma non sono piogge eccezionali. Non più: i meteorologi, infatti, ci ricordano – non da oggi – che dobbiamo abituarci. Che nell’assetto climatico figlio del riscaldamento globale, questi eventi fanno e faranno parte della nostra vita. Non passeranno cento anni tra una volta e l’altra, come succedeva in passato. Parliamo di mesi, al massimo di pochi anni.

Comunicato sull’incontro pubblico del 24 agosto al parco della Confluenza - InfoAut.org
Comunicato sull’incontro pubblico del 24 agosto al parco della Confluenza - InfoAut.org

Riportiamo il testo che è stato diffuso a seguito dell’incontro tenutosi al parco della Confluenza a Torino che ha visto la partecipazione di numerosi comitati cittadini e realtà che hanno deciso di indicare la responsabilità da parte dell’amministrazione cittadina nel dare priorità a grandi eventi che non tengono conto delle loro conseguenze sull’ecosistema del territorio.

*** Segnalazione ***

Il cibo e la crisi climaticadi GRAIN

Non c'è modo di affrontare la crisi climatica senza affrontare il modo in cui produciamo e consumiamo il cibo. Il sistema alimentare è uno dei principali motori del... Continua
*** Segnalazione/Versione italiana ***

Abbecedario dei Soulèvements de la Terredi Soulèvements de la Terre

Finalmente in traduzione italiana l’Abbecedario dei Soulèvements de la Terre, movimento ecologista nato in Francia nell’inverno del 2021 per costruire l’alternativa radicale... Continua
*** Segnalazione ***

Decrescita, nuovo nome della Pacedi QUADERNI DELLA DECRESCITA n. 1/2

Il terzo numero dei Quaderni della Decrescita è centrato, ancora una volta - e come potrebbe essere diversamente - sulla guerra. E su come uscirne. Subito, con un cessate il fuoco su tutti i... Continua
*** Segnalazione ***

Non siamo corpi che abitano un territorio, siamo corpo-territoriodi Damián Verzeñassi, Analía Zamorano, Facundo Fernández, Gabriel Keppl

Pedagogie per il Corpo-Territorio è un libretto metodologico per spazi educativi formali e non formali in cui le tecniche di educazione popolare sono sistematizzate affinché insegnanti, ... Continua
*** Segnalazione ***

Femminismi ecoterritoriali in America Latinadi Francisca Fernandez Droguett e Florencia Puente

Un libro che si inserisce in un processo ancora aperto e certamente incompiuto di riflessioni, dibattiti e istanze di organizzazione, resistenza e immaginario collettivo di donne sui crescenti... Continua
*** Segnalazione/Dossier ***

Semi di sovranità: contestare la politica del cibodi Benjamin Fogel, Jan Urhahn, Million Belay, Jennifer Clapp, Sabrina Fernandes, Ansar Jasim, Raj Patel, Schluwa Sama, Ranja Sengupta

Tutti abbiamo bisogno di mangiare per vivere, ma, curiosamente, la questione di come garantire che una fornitura costante di cibo di qualità a prezzi accessibili arrivi sulle nostre tavole... Continua
*** Segnalazione ***

Donne e conflitti ambientali: impatti differenziati di Observatorio Latinoamericano de Conflictos Ambientales - OLCA

A partire dagli anni ’60 e ’70, si sono resi più evidenti gli effetti sulla Natura dovuti all’estrattivismo nel mondo occidentalizzato, così come sono iniziate varie... Continua
*** Video documentari ***

"Il fiume per me è tutto, l'acqua è vita" di Nahuel Lag 

"Por el Paraná" e "Teoría del derrame" sono documentari sulla cura dei corsi d'acqua, sull'organizzazione popolare e sulle culture locali. Mettono in... Continua
*** Quinta Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/5di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

Secondo il documento sulla strategia climatica a lungo termine del Cile, negli ultimi 30 anni il paese ha sofferto una diminuzione della disponibilità idrica pari al 20% nelle aree meridionali ... Continua
*** Argentina ***

RIGI, tra potere repressivo e potere popolaredi Gioia Claro, Roxana Sposaro 

Il governo del presidente Javier Milei promette investimenti milionari basati sulla Ley Bases e benefici per i grandi progetti estrattivi. Per questo garantisce repressione e persecuzione... Continua
“Aree idonee” per pannelli solari e pale eoliche: sicuri di voler festeggiare? di Paolo Pileri - Altreconomia.it
“Aree idonee” per pannelli solari e pale eoliche: sicuri di voler festeggiare? di Paolo Pileri - Altreconomia.it

È stato pubblicato il decreto governativo che disciplina chi e come debba definire le aree idonee a posizionare pannelli e pale eoliche. Il rischio di iniquità, impatti sociali, ecologici e ambientali e di nuovi consumi di suolo è concreto, osserva il prof. Pileri. Sacrificando le uniche due procedure per arginare il degrado ambientale, a vantaggio di pochi. 

*** Quarta Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/4di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

In Spagna e in Cile molti progetti per la produzione di idrogeno sono previsti o già situati nelle cosiddette zone di sacrificio. Questi territori hanno già subito impatti con gravi... Continua
Filosofia politica del nucleare, di Marc Royer - Effimera.org
Filosofia politica del nucleare, di Marc Royer - Effimera.org

Un interessante saggio di Jean-Marc Royer sul ritorno al nucleare, argomento riemerso come possibile escamotage per compensare i problemi di approvvigionamento energetico mentre le politiche europee verso una reale transizione ecologica rallentano. Un andamento ulteriormente confermato dai frequenti provvedimenti per il mantenimento dei sussidi al gasolio in Germania e dallo stop alla messa al bando dei pesticidi.
Un nuovo elemento con cui misurarsi: le autorità europee e la conferenza di Dubai impongono che si ritorni seriamente su questo argomento.

È da aggiungere il gigantesco piano di ripresa francese. Peraltro, la guerra tra uno Stato che possiede armi nucleari e un altro che possiede sei centrali sul suo territorio fa rivivere tutte le forme di disastro inerenti alla sua esistenza dal 1945.

Di questo tratta il testo seguente, in diciotto tesi, per tornare all’essenza dell’energia nucleare e per proporne una teoria critica.

L’energia come epicentro di colonizzazione, accaparramento e discriminazioni, di Redazione - InfoAut.org
L’energia come epicentro di colonizzazione, accaparramento e discriminazioni, di Redazione - InfoAut.org

Durante queste settimane di occupazione per la Palestina, nelle Università si sono susseguiti una serie di dibattiti, seminari e confronti che hanno avuto la questione palestinese come perno principale attorno a cui avvolgere diverse istanze, prospettive ed approcci.

Quello che hanno creato e creano tuttora le occupazioni di sostegno alle lotte di liberazione, sono stati momenti di confronto utili per approfondire ed allargare sguardi. Mettere in discussione equilibri, muovere coscienze critiche: fa parte del bagaglio resistente che si alimenta, si fortifica agendo contro il coinvolgimento in dinamiche predominanti e oppressive che tentano di sopire le coscienze e sfruttare le menti. Come Ecologia Politica Torino pensiamo che sia necessario ritagliarsi gli spazi per discutere di saperi e contro-saperi, narrazioni e contro-narrazioni riferite agli scenari globali in cui siamo immersi. Queste giornate di occupazione sono state un’occasione in più per riflettere collettivamente.

Proponiamo quindi il contenuto di uno dei dibattiti organizzati alle Università occupate del Politecnico di Torino e di Palazzo Nuovo, insieme a End Fossil.

Il primo dibattito si riferisce a un grosso nodo che imbriglia e costituisce al tempo stesso la società in cui viviamo: l’energia. Un nodo cruciale in quanto epicentro di dinamiche coloniali, accaparramento e discriminazioni: ecco un primo tentativo di scioglimento della matassa che abbiamo tentato di districare con ReCommon, Gastivist e il Professor Dario Padovan dell’Università di Torino.
 

*** Segnalazione ***

Dalle false promesse alle soluzioni realidi Friends of the Earth Europe

Nella lotta contro la crisi climatica, contro la perdita di biodiversità e la distruzione degli ecosistemi, è diventato sempre più arduo distinguere le soluzioni reali dal... Continua
*** Terza Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/3di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

I processi di estrazione, trasporto e utilizzo delle fonti energetiche hanno storicamente prodotto gravi danni ambientali come inquinamento, deforestazione e distruzione degli habitat, ma anche... Continua
SEGNALAZIONE - Nyeleni Newsletter  N°56

Sfidare i finanziamenti dietro l'accaparramento verde e bludi Friends of the Earth International, ETC Group, Transnational Institute

Mobilitare grandi quantità di finanziamenti privati ​​per sostituire la mancanza di finanziamenti pubblici sta rapidamente diventando un nuovo obiettivo nelle discussioni sul finanziamento del ... Continua
*** Seconda Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/2di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

Nel luglio 2020 la Commissione Europea ha approvato la strategia sull'idrogeno, che definisce l'obiettivo di generarne 10 milioni di tonnellate all'interno dell'Unione Europea entro... Continua
*** Segnalazione ***

Investire sul caos climatico. Report sulla finanza dei combustibili fossili 2024di Rainforest Action Network, Banktrack, Indigenous Environmental Network, Oilchange, Reclaim Finance, Sierra Club, Urgewald, CEED

Questo dossier riporta gli impegni finanziari da parte delle 60 maggiori banche del mondo sul settore dei combustibili fossili nel suo complesso, nonché sulle imprese che espandono il settore... Continua
*** Prima Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/1di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

Lo sviluppo del mercato dell'idrogeno, le relazioni geopolitiche, i meccanismi di finanziamento e gli impatti che i progetti hanno sul territorio.
*** ECUADOR ***

Olón, un mini-Yasuní sulla costa ecuadoriana di Alberto Acosta

In queste terre equatoriali non c'è tempo per annoiarsi. Nel mezzo di una situazione di crisi multiple, un nuovo scandalo ha scosso l'ambiente politico. Una società di... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

Segreti del Trattato di Libero Commercio Chile-UE di Patricio Véjar Mercado

La piattaforma Chile Mejor Sin TLC ha lanciato un libro che analizza i capitoli chiave del Trattato di Libero Commercio tra Cile e Unione Europea e i suoi impatti. Una iniziativa che tenta di far... Continua
*** Argentina ***

Ley Bases: verso un non-paese, il sogno liberistadi Maristella Svampa, Enrico Viale

La Ley Bases approfondirà il modello primario di esportazione coloniale fino al parossismo, a braccetto con il già noto estrattivismo predatorio e il nuovo estrattivismo verde che si... Continua
*** Seconda Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/2di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Le multinazionali si affidano a molteplici forme di sostegno pubblico, tra cui sovvenzioni dirette, prezzi di acquisto garantiti, accordi di acquisto di energia con i governi o le società... Continua
La truffa del G7 - infoaut.org
La truffa del G7 - infoaut.org

I ministri dei Paesi più industrializzati e inquinanti al mondo annunciano false promesse per fronteggiare la questione climatica. Riflessioni e valutazioni conclusive di una settimana di mobilitazione, scritte a più mani tra chi ha partecipato al percorso di costruzione della contestazione.

Congo: la maledizione del cobaltodi Oscar Nkala (Oxpeckers)

Il cobalto è un minerale fondamentale per la transizione energetica e digitale, ma il suo utilizzo ha un prezzo elevato per la Repubblica Democratica del Congo. Quando Roger Milolo... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

La via del litio: voci dell'acquadi Camila Parodi, Susi Maresca

Un libro che documenta il saccheggio, attraverso parole e fotografie. Che racconta in prima persona l'espropriazione, ma anche le voci che resistono. Dipinge un panorama triste... Continua
*** COMUNICATO STAMPA ***

Nessun grano geneticamente modificato! di Alleanza per la Sovranità Alimentare di America Latina, Africa e Asia

L’Alleanza per la Sovranità Alimentare di America Latina, Africa e Asia si è rivolta a sette Relatori Speciali per i Diritti Umani delle Nazioni Unite chiedendo un intervento... Continua

Sette ragioni per fermare l'accordo UE-MERCOSUR di Friend of the Earth Europe

Le proteste dei trattori che stanno attraversando l’Europa hanno il merito di aver acceso i riflettori sulle opache trattative, in atto da lungo tempo, per la ratifica dell’accordo di... Continua
*** Prima Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/1di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Per oltre un secolo, le multinazionali dell'energia hanno distrutto il pianeta e sfruttato le persone in cerca di profitto. Ora, i produttori di energia e i produttori di tecnologia si stanno... Continua

COP 28: tra il dire e il fare...di Alberto Acosta

Dopo aver studiato i risultati della 28a Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP) a Dubai, tenutasi alla fine del 2023, possiamo anticipare... Continua
*** Video ***

Shifting Power - Un documentariodi Don't Gas Africa

Attraverso un viaggio cinematografico, “Shifting Power” fornisce una visione profonda della vita delle comunità africane le cui esistenze e prospettive vengono sconvolte... Continua
*** Argentina ***

Cosa si mangia con la democrazia?di Mariano Pagnucco

Durante gli anni della dittatura militare, il Ministero dell’Economia guidato da José Alfredo Martínez de Hoz impose all’Argentina una svolta fortemente neoliberista,... Continua

Costruendo un ponte verso il caos climaticodi Urgewald

La 28a Conferenza delle Parti (COP28) delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) è iniziata ieri a Dubai, non proprio sotto i migliori auspici. Già da tempo la scelta... Continua
*** Segnalazione + Video + Articolo ***

Bugie e verità sui nuovi OGM. Un'agricoltura per la vitadi Crocevia, ARI - Antonio Lattuca

In tempi di crisi climatica è urgente andare oltre la retorica e concretizzare azioni che rafforzino nuovi modelli produttivi che privilegino l’ambiente e la salute. Lontano dalla mera... Continua

Bruciare le foreste in nome dell'energia pulita?di Leonie Schmitt, Hannah Greep (BankTrack)

La biomassa del legno, la biomassa proveniente dagli alberi, è comunemente presentata come una fonte di energia rinnovabile che aiuta a ridurre le emissioni di gas serra, nella stessa... Continua

Agricoltura e biodiversità possono coesistere?di Adam Calo

Per liberare terra per la conservazione della biodiversità soddisfacendo al contempo la crescente domanda di cibo, le narrazioni tecno-ottimistiche suggeriscono di aumentare indefinitamente la ... Continua
Transizione ecologica: c’eravamo tanto sbagliati, di Paolo Cacciari - Volerelaluna.it
Transizione ecologica: c’eravamo tanto sbagliati, di Paolo Cacciari - Volerelaluna.it

Avevamo creduto che la transizione ecologica (energie rinnovabili, lotta agli sprechi e coibentazione, conservazione degli ecosistemi e carbon tax, insomma tutti gli ingredienti del paniere del Green Deal varato quattro anni fa dalla Commissione europea e implementato dal megafondo Next Generation EU) potesse essere un “driver” per la crescita economica, un volano anti-ciclico capace di riavviare investimenti e occupazione, saggi di profitto e innovazione tecnologica. Ci avevano assicurato che imprese e finanza si sarebbero fatte carico della salvezza del pianeta o, quantomeno, dell’umanità colpita dal collasso climatico. L’internazionale dei miliardari che si ritrova periodicamente a Davos aveva proclamato un Reset Capitlism, “un nuovo tipo di capitalismo sostenibile”. E invece no. Contrordine: hanno rifatto i conti e ci dicono ora che la decarbonizzazione costa troppo.

*** Segnalazione ***

Malattie emergenti e zootecnia industrialedi GRAIN

Per il sistema alimentare industriale, la “sicurezza” consiste nel gestire gli elevati rischi generati da questo modello di produzione alimentare. Gli alimenti sono prodotti in campi... Continua

Amazzonia: la periferia della periferia di Alberto Acosta*

L’Amazzonia è una sorta di enorme territorio di sacrificio. Da lì si ottengono risorse per finanziare le economie. Funziona anche come valvola di sfogo dai gravi problemi sociali... Continua
*** Video/Documentario ***

Thacker Pass – Mining the Sacred di Brandi Morin, Geordie Day

Nel remoto Thacker Pass del Nevada, si sta svolgendo una lotta per il nostro futuro tra le comunità indigene locali e potenti entità statali e imprenditoriali decise a estrarre il litio ... Continua
*** Friends of the Earth ***

Mappatura degli estrattori di combustibili fossilidi Brendan Montague

Friends of the Earth ha identificato 19 siti onshore in cui è pianificata un’attività di estrazione nuova o estesa utilizzando i dati delle domande di pianificazione disponibili... Continua
*** Zapruder ***

Eppure soffia ancora. Territori, salute, movimentidi Archivio dei movimenti sociali – 14 dicembre e Ilenia Rossini

Dal mese scorso è disponibile in free download Ambienti ostili, il n. 58 di Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale edito in cartaceo un anno fa. Il... Continua

Yasuní ha vinto, l'umanità ha vintodi Pablo Solón

“Lasciare il petrolio sottoterra? Rinunciare a più di un miliardo di dollari all'anno? Mettere la natura al di sopra dell’economia? Che follia è questa? È la... Continua
*** Prima Parte ***

La linea del fuoco/1di Alexik

Da più di quattro mesi il Canada brucia, ininterrottamente. Bruciano i territori del sud, nella British Columbia, dove le fiamme divampano dentro e intorno alla città di Kelowna,... Continua

Argentina, un paese a fuocodi Marina Wertheimer, Soledad Fernández Bouzo

Perché l'Argentina sta bruciando in tutto il suo territorio? Come difendersi da questo fumo che non ci fa respirare? Da Revista Cítrica l'introduzione del libro... Continua
*** Segnalazione ***

Fuoco contro fuocodi Biodiversidad. Sustento y culturas

Gli incendi boschivi stanno aumentando di frequenza, ma si stanno anche intensificando. Che cosa sta accadendo? C'è chi risponde: è il cambiamento climatico, sono gli aumenti... Continua
Ragionare sullo sciopero climatico - InfoAut.org
Ragionare sullo sciopero climatico - InfoAut.org

E’inutile negarlo, i movimenti climatici di nuova generazione vivono una duratura empasse dovuta a diversi fattori. Alcuni sono di natura oggettiva: la centralità assunta dalla guerra a livello sistemico ha prodotto un rinculo su qualsiasi opzione di “riformismo climatico” accompagnato da una classica dinamica progressista tra movimenti ed istituzioni.

*** Segnalazione/Recensione ***

Miniera di sangue. Report sul progetto minerario Belo Sundi Mauricio Terena, Andressa Pataxó, Victor Streit, Thiago Scavuzzi/APIB Brasile

Nel report “Mina de Sangue”, l'organizzazione indigena APIB denuncia omissioni, illegalità e intimidazioni da parte della compagnia mineraria Belo Sun nei confronti delle... Continua

Quello che brucia sono le monocolture!di Nathalia Bonilla

L'estate del 2023 si è conclusa nel cono Sur dell'America, lasciando dati pessimi riguardo agli incendi boschivi nelle regioni del Cile di Biobío, Uble, La Araucanía, tra ... Continua
Postfazione di “Le vene della Terra: un’antologia dei bacini idrici” - InfoAut.org
Postfazione di “Le vene della Terra: un’antologia dei bacini idrici” - InfoAut.org

Una tale raccolta di testi non ha certo solo una funzione descrittiva.
È chiaro che in tutte queste letture che qualcosa di più grande c’è dietro. Che queste vene della Terra,
con cui abbiamo aperto la nostra antologia, sono collegate molteplici mondi che si intrecciano.
Già un bacino idrografico è un mondo intero. Una linea di demarcazione per l’acqua, ma anche per il suolo, il clima e gli organismi viventi. Una rete idrologica che intreccia una miriade di forme e che, di per sé, è un’entità vivente: una continuità ecologica.
Un bacino idrografico – inteso come un ciclo su cui si innesta la vita – è quindi simile a un grande respiro terrestre. Cercare di leggere i fiumi e i ruscelli, sentire la loro interdipendenza (tra loro e con i viventi) ci permette di assumere un approccio molto più fluido alla vita.
Vita che non è mai vita senza acqua. L’acqua che, scorrendo, dà la sua forma alla Terra, modella gran parte del suo sottosuolo dei suoi passaggi e rilievi sotterranei.

Il business della fame in America Latinadi GRAIN

Nel 2022, il mondo ha affrontato il più alto tasso d'inflazione degli ultimi 40 anni, ma l'inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari è stata ancora più alta. Nel... Continua
Fanghi velenosi e narrazioni tossiche: sulle alluvioni in Emilia-Romagna, di Wu Ming - wumingfoundation.com
Fanghi velenosi e narrazioni tossiche: sulle alluvioni in Emilia-Romagna, di Wu Ming - wumingfoundation.com


Mentre, dopo lo shock, ci si rende conto della gravità fuori scala di quel che è accaduto e sta accadendo in Emilia-Romagna, è necessario mettere in fila e smontare le retoriche a cui è ricorsa la classe dirigente della regione dai primi di maggio, fin dalle prime ore di alluvione.
Qui useremo l’espressione «classe dirigente» in un’accezione ristretta, per riferirci ad amministratori e amministratrici del PD. Certo, in Emilia-Romagna non governa solo il PD, ci sono anche giunte di destra dichiarata, caratterizzate da politiche, superfluo dirlo, bieche. Nello specifico, spargono cemento quanto Bonaccini, Lepore o De Pascale. Del resto, basta vedere la situazione in Lombardia e Veneto, dove governano quasi ovunque. Su quel piano, la sola differenza è che la destra agisce con meno ipocrisia, meno lavaggi-in-verde.

L’alluvione in Emilia-Romagna: le lacrime di coccodrillo sopra un consumo di suolo senza argine, di Paolo Pileri - Altreconomia.it
L’alluvione in Emilia-Romagna: le lacrime di coccodrillo sopra un consumo di suolo senza argine, di Paolo Pileri - Altreconomia.it

La Regione sconvolta in questi giorni è la prima in Italia per cementificazione in aree alluvionali, come mostrano i dati dell’Ispra, ignorati dai più fino a ogni disastro: più 78,6 ettari nel 2021 nelle aree ad elevata pericolosità idraulica; più 501,9 in quelle a media pericolosità. Altro che “è colpa delle nutrie”, osserva il prof. Paolo Pileri.

*** Segnalazione/Recensione ***

Estrattivismo agrario in America Latinadi Ben McKay, Alberto Alonso-Fradejas, Arturo Ezquerro-Cañete

All'interno della recente e copiosa letteratura sull'estrattivismo e il neoestrattivismo in America Latina, sono state inserite alcune espressioni del capitalismo agrario contemporaneo, tra... Continua
Legittimare l’estrattivismo. La licenza sociale ad operare, Lara (Nunatak) - Infoaut.org
Legittimare l’estrattivismo. La licenza sociale ad operare, Lara (Nunatak) - Infoaut.org

L’estrattivismo può essere definito come un sistema o una logica di sfruttamento della natura concepita come mero contenitore di risorse. Questo “prendere senza restituire” – che rientra nel quadro delle pratiche coloniali di accaparramento di ricchezze naturali e distruzione dei legami tra società e territori – assume forme e modalità diverse in relazione alle specifiche collocazioni geografiche. Se questo fenomeno affligge da sempre i cosiddetti paesi del Sud del mondo, oggi riteniamo di poter parlare anche di estrattivismo europeo. In nome della transizione verde, si stanno infatti moltiplicando progetti di estrazione di risorse strategiche all’interno dei confini dell’UE. In questo contesto è possibile rintracciare l’elaborazione, da parte di governi e compagnie estrattive, di strategie di legittimazione specifiche, come la SLO, volte ad ottenere l’accettazione sociale delle attività di devastazione e a controllare efficacemente l’insorgere di conflitti.

*** Inquinamento da attività estrattive in Adriatico ***

Trivelle fuorileggedi Greenpeace

Da più di un anno stiamo assistendo al rilancio dell’estrazione di idrocarburi nei nostri mari, prima col governo Draghi, che nel febbraio 2022 ha messo fine alla moratoria sulle nuove... Continua

La cattura e lo stoccaggio di CO2di Geoengineering Monitor

Il 7 febbraio scorso Eni e Snam hanno firmato una prima joint venture per lo sviluppo del progetto Ravenna CCS, finalizzato alla cattura della CO2 da impianti industriali, di estrazione di... Continua
Come l’industria dei combustibili fossili influenza l’informazione italiana, Raffaele De Luca - Pressenza.com
Come l’industria dei combustibili fossili influenza l’informazione italiana, Raffaele De Luca - Pressenza.com

L’attenzione dedicata dai media mainstream alla questione ambientale e climatica diminuisce di pari passo alla crescita delle inserzioni pubblicitarie delle industrie fossili: è quanto si evince da uno studio realizzato dall’Osservatorio di Pavia – un istituto di ricerca specializzato nell’analisi della comunicazione – per l’organizzazione Greenpeace, secondo cui è stata tramite lo stesso confermata la “pericolosa influenza dell’industria dei combustibili fossili sul mondo dell’informazione”. I risultati della ricerca – che completa il monitoraggio periodico dell’organizzazione sulla copertura mediatica dei cambiamenti climatici realizzata nel 2022 – del resto mostrano non solo che nell’ultima parte dell’anno il numero di articoli pubblicati dai principali quotidiani italiani in cui si parla esplicitamente di crisi climatica è diminuito rispetto al quadrimestre precedente, attestandosi ad una media di 2,5 articoli al giorno, ma anche che il trattamento riservato all’industria dei combustibili fossili ed alle aziende dell’industria automobilistica, aeree e crocieristiche è ben differente. Con una media di oltre 6 pubblicità a settimana, ossia quasi una al giorno e circa il doppio rispetto al quadrimestre precedente, lo spazio offerto dai giornali alle loro inserzioni è infatti aumentato sensibilmente.

*** Video Documentario ***

Il metodo Piombinodi Max Civili

Questa non è solo la storia di un rigassificatore che vogliono piazzare per caso e al piů presto in un piccolo porto, inadatto a ospitarlo perché le case sono vicine, perché ci... Continua
Frattura metabolica e Antropocene. Postfazione, Alessandro Cocuzza - Antropocene.org
Frattura metabolica e Antropocene. Postfazione, Alessandro Cocuzza - Antropocene.org

È stato recentemente pubblicato da Edizioni Smasher il libro "Frattura metabolica e Antropocene. La distruzione capitalistica della Natura", un’antologia di tredici articoli collegati, sotto il profilo teorico o empirico, dal comune filo rosso di rifarsi alla teoria della «frattura metabolica», all’impatto della produzione capitalistica sui cicli vitali della natura e sul lavoro umano.
Per gentile concessione dell'editore, pubblichiamo la postfazione di Alessandro Cocuzza curatore, con Giuseppe Sottile, dell'antologia.

*** Prima Parte ***

REDD/1 - Cosa si nasconde dietro le lettere R - E - D - D ?di Movimiento Mundial por los Bosques Tropicales (WRM)

REDD è l'acronimo di Riduzione delle Emissioni dovute a Deforestazione e Degrado delle foreste. Il fatto che il carbonio si trovi nel carbone, nel petrolio e nel gas, oltre che negli... Continua
*** Seconda Parte ***

REDD/2 - Non solo un fallimentodi Jutta Kill - Segreteria Internazionale WRM

La REDD (Riduzione delle Emissioni dovute a Deforestazione e Degrado delle foreste) ha dominato la politica forestale internazionale degli ultimi 15 anni con la promessa di dare più valore... Continua

Tracker di minerali di transizionedi Business & Human Rights Resource Centre

Uno strumento per monitorare le implicazioni sui diritti umani del boom minerario che alimenta la transizione verso un'economia a zero emissioni di carbonio.
Red Mexicana de Afectadas y Afectados por la Minería
Red Mexicana de Afectadas y Afectados por la Minería


REMA è una rete di organizzazioni che combatte contro il modello estrattivo e l'espropriazione che implica. Il suo obiettivo è costruire strategie per la difesa del territorio, l'esercizio e l'esecutività dei diritti collettivi e la demistificazione del modello estrattivo.

Promuove l'articolazione tra le lotte locali a livello regionale e nazionale e la costruzione di stili di vita al di fuori del modello capitalista. Cerca di contribuire al rafforzamento dell'organizzazione comunitaria e regionale in quelle aree in cui la popolazione ha deciso di instaurare processi di resistenza contro l'espropriazione generata da progetti basati sulla logica del Modello Estrattivo.

L'essenza principale del REMA è costruire territori liberi dall'estrazione mineraria. Punta e privilegia la prevenzione, per questo identifica dove sono state concesse le concessioni minerarie, idealmente prima dell'inizio di qualsiasi attività mineraria, per svolgere ampi processi informativi che consentano alle persone di prendere decisioni basate sui propri diritti collettivi ed evitare di combattere in condizioni altamente asimmetriche rispetto alle aziende e a coloro che maggiormente promuovono questa attività. REMA ha inoltre collaborato a processi di difesa del territorio contro altre tipologie di progetti legati al Modello Estrattivo.

REMA crede che non esista un'estrazione mineraria verde, pulita, sostenibile o socialmente responsabile.

Facebook

Twitter

ARGENTINA

Più agroecologia, meno popoli fumigatidi Lautaro Romero

A La Matanza gli abitanti lottano contro le malattie causate dalle fumigazioni sui campi della zona. Nel frattempo, a pochi chilometri di distanza, un'esperienza autogestita dimostra che è ... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

12 risposte a 12 bugie sulle piantagioni di alberi industrialidi Movimiento Mundial por los Bosques Tropicales

Lo scorso settembre, in occasione della Giornata internazionale per la lotta alle piantagioni di alberi monocolturali, il WRM ha lanciato il report "12 risposte a 12 bugie sulle piantagioni di... Continua
Come scoraggiare l’autoproduzione di energia, Angelo Tartaglia - Volerelaluna.it
Come scoraggiare l’autoproduzione di energia, Angelo Tartaglia - Volerelaluna.it

Sullo sfondo della transizione energetica è divenuto di attualità il tema delle comunità energetiche rinnovabili cioè di gruppi di utenti che si mettono insieme in un dato contesto territoriale per produrre da sé, da fonti rinnovabili localmente disponibili, l’energia di cui hanno bisogno. Un’idea semplice e rivoluzionaria, ma non gradita agli operatori del settore, che sono subito corsi ai ripari.

Editoriale n°46, Redazione - Altronovecento
Editoriale n°46, Redazione - Altronovecento

Il 1972 è un anno fondamentale, non solo per la pubblicazione di The Limits to Growth, maldestramente tradotto in italiano I limiti dello sviluppo invece del letterale I limiti alla crescita: fu il culmine di quella che Giorgio Nebbia chiamò la “primavera ecologica” per il sommarsi di eventi decisivi, e per certi versi definitivi, al fine di inquadrare i temi della crisi ecologica e di come si sarebbe dovuto affrontarla.

 

*** Quinta parte ***

La grande truffa/5di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La ricerca e l'innovazione che emergono dalle principali istituzioni accademiche del mondo hanno un ruolo cruciale nello stabilire il tono dell'ambizione climatica e nel definire la politica... Continua
I “vigliacchi” del clima - Infoaut.org
I “vigliacchi” del clima - Infoaut.org

Gli attivisti di “Ultima Generazione” hanno imbrattato con della vernice lavabile Palazzo Madama, sede del Senato, contro le politiche climaticide del governo italiano al sesto posto tra i finanziatori di energie fossili.

Apriti cielo: condanna bipartisan di tutto l’arco costituzionale, tre attivisti sono stati arrestati e due denunciati, il governo di Fratelli d’Italia si è messo subito in moto per inasprire le pene per l’imbrattamento dei palazzi del potere e nessuno si è preoccupato del messaggio mandato dagli attivisti, mentre l’Europa a gennaio sta vivendo già la peggiore ondata di caldo mai registrata.

La percezione difficile delle proteste nonviolente per il clima, Stefano Caserini - Altreconomia.it
La percezione difficile delle proteste nonviolente per il clima, Stefano Caserini - Altreconomia.it

Stanno facendo discutere le azioni degli attivisti climatici che si incollano ai vetri delle opere d’arte, bloccano autostrade, strade e piazze. Molti i commenti livorosi, molte le perplessità. Pochi i sostegni pubblici arrivati. Certo è indubbio che i motivi per protestare, per avviare azioni dirette nonviolente, sono ben fondati: gli interventi dei governi e dei parlamenti di tutto il mondo sono troppo deboli, troppo lenti rispetto alla gravità della crisi che stiamo vivendo. In Europa e negli Usa si iniziano a vedere politiche ben definite, ma si è perso troppo tempo in passato. Per cui anche gli ambiziosi obiettivi e le azioni importanti di questi anni possono essere giudicati insufficienti.

Bassines Non Merci
Bassines Non Merci

Bassines Non Merci è il sito dei movimenti di lotta contro la costruzione di grandi bacini idrici per l'agroindustria in Francia.

Facebook

Twitter

Quando una grande diga nasce un fiume muoredi JA! Justiça Ambiental

Lo scorso maggio il progetto per la costruzione in Mozambico di Mphanda Nkuwa - un’ulteriore mega-diga sul fiume Zambesi - ha incassato il sostegno dell’International Finance... Continua
*** Quarta parte ***

La grande truffa/4di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La Shell si è impegnata a diventare una "impresa energetica a emissioni zero netto entro il 2050" e sostiene che le sue emissioni totali di carbonio hanno raggiunto il picco nel... Continua
*** Terza parte ***

La grande truffa/3di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

Riprendiamo la continuazione del dossier “La grande truffa” a partire dall’analisi di come gli impegni per lo "zero netto" di sette imprese nei settori dell'aviazione, ... Continua
I limiti dello sviluppo sono sempre più evidenti, Monthly Review - Millepiani, blog di Sergio Scorza
I limiti dello sviluppo sono sempre più evidenti, Monthly Review - Millepiani, blog di Sergio Scorza

Un confronto a distanza su crescita e decrescita fra Serge Latouche (tra gli avversari più noti dell’occidentalizzazione del pianeta e sostenitore della “decrescita”) e Dennis Meadows, co-autore del tanto celebre quanto ignorato “Rapporto sui limiti dello sviluppo” del 1972 (The Limits to Growth)[1] nonché del successivo aggiornamento pubblicato trent’anni dopo.

*** Produzione alimentare industriale e impatto sul territorio ***

Il modello Almería si scontra con i suoi limitidi Carmen López Zayas

Parlare di Almería significa parlare dell'orto d'Europa o del mare di plastica, un modello di produzione di alimenti che occupa 32.554 ettari, soprattutto nelle zone di levante e di... Continua
*** Aiuti Quater ***

Trivellare per sprofondaredi Ecor.Network

ll 18 novembre scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’aiuti quater, il decreto con cui il Governo Meloni ha provveduto ad aggravare il sostanziale “via libera”... Continua
Autoprodurre l’energia da rinnovabili locali? La legge c’è ma non la fretta..., Angelo Tartaglia - VolerelaLuna.it
Autoprodurre l’energia da rinnovabili locali? La legge c’è ma non la fretta..., Angelo Tartaglia - VolerelaLuna.it

Dicono che ci sia una emergenza climatica in atto. Dicono. Pare che gli eventi meteorologici estremi si vadano facendo vieppiù violenti e frequenti. Pare. Avete presente l’alluvione nelle Marche a settembre e ora Casamicciola? E la politica ne è convinta: le dichiarazioni pubbliche lo riconoscono, non da molto tempo in verità. Pare che si debba fare qualcosa. Pare. La natura però, parlandone non solo a scala locale ma addirittura a scala planetaria, proprio non se ne accorge. Le misurazioni del contenuto di gas serra, quelle delle temperature medie, quelle del livello dei mari e così via non recano traccia delle conferenze delle parti (COP variamente numerate), dei protocolli (tipo Kyoto), degli accordi come quelli di Parigi, dei provvedimenti dell’Unione Europea, meno che mai di quelli nazionali. Beh, la presidente(ssa) del Consiglio dei ministri italiano ha dichiarato che l’obiettivo europeo della riduzione delle emissioni climalteranti del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030 verrà rispettato, ma senza danneggiare l’economia (economy first, ma quale economia?). Non ha precisato come, visto che siamo alla fine del 2022, ma questo è un dettaglio…

Le ragioni dell’attivismo per il clima che prende di mira le opere d’arte, Alessandro Canella - Radiocittafujiko.it
Le ragioni dell’attivismo per il clima che prende di mira le opere d’arte, Alessandro Canella - Radiocittafujiko.it

Sono giovanissimi attivisti per il clima (anche se stanno facendo proseliti intergenerazionali) e negli ultimi mesi hanno fatto spesso parlare di sè per i gesti eclatanti compiuti contro famosissime opere d’arte, da Van Gogh a Goia, da Monet a Klimt, da Goya a Andy Warhol. Azioni che spesso hanno previsto il lancio di zuppa o vernici contro le opere stesse, ma che non hanno mai rovinato l’opera stessa perché protetta da vetri.
È un movimento transnazionale quello della rete A22, che in ogni paese ha le sue diramazioni, come Just Stop Oil o l’italiana Ultima Generazione, che ha preso di mira le opere d’arte come pratica politica per segnalare l’allarme della crisi climatica.

*** Seconda parte ***

La grande truffa/2di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La riduzione delle emissioni dovute alla deforestazione e al degrado delle foreste (o REDD+, con il "+" che rappresenta "la conservazione delle foreste e il miglioramento degli stock... Continua
*** Segnalazione ***

Real Zero Europedi Campagna Real Solutions. Not ‘Net Zero’

“Real Solutions. Not ‘Net Zero” è una campagna globale di pressione sui governi e sulle istituzioni internazionali per l’abbandono delle false soluzioni dello... Continua
*** Terza parte ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/3di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

Lo sviluppo degli idrocarburi in Africa e l’impatto sulle comunità: esproprio della terra, delocalizzazioni forzate, allontanamento delle comunità dalle fonti di sostentamento,... Continua
Civiltà ecologica, rivoluzione ecologica. Una prospettiva ecologico-marxista, di John Bellamy Foster - Antropocene.org
Civiltà ecologica, rivoluzione ecologica. Una prospettiva ecologico-marxista, di John Bellamy Foster - Antropocene.org

Sui nessi tra civiltà ecologica, marxismo ecologico e rivoluzione ecologica, e dei modi in cui i tre concetti, qualora considerati insieme dialetticamente, possano essere intesi nella direzione di una nuova prassi rivoluzionaria per il XXI secolo.


L'articolo è l’adattamento di una conferenza sul tema della civilizzazione ecologica tenutasi alla John Cobb Ecological Academy a Claremont, California, il 24 giugno 2022. La conferenza si pone sulla scia della Fifteenth International Conference on Ecological Civilization di Claremont (26-27 maggio 2022). Al discorso, rivolto ad un pubblico in larga parte cinese, è seguita una lunga intervista condotta da alcuni studiosi di marxismo ecologico, intitolata Why Is the Great Project of Ecological Civilization Specific to China?, che sarà pubblicata in contemporanea, come Monthly Review Essay, sul sito web della Monthly Review. Sia la conferenza che l’intervista saranno co-pubblicate in Cina dal Poyang Lake Journal.

 

L’illusione dell’idrogeno “verde” che non aiuta la transizione in Europa, di Elena Gerebizza - Altreconomia.it
L’illusione dell’idrogeno “verde” che non aiuta la transizione in Europa, di Elena Gerebizza - Altreconomia.it

L’idrogeno è tra le “soluzioni” alla crisi climatica più amate dalle corporation fossili e su cui fanno perno le diverse strategie per la decarbonizzazione dell’Unione europea. Non fa eccezione “RePower Eu”, il pacchetto di strategie presentato lo scorso maggio e orientato a “liberare” l’Unione dalla dipendenza dalla Russia per le forniture di gas, petrolio e carbone, ma anche da altre materie prime, entro il 2030. L’Ue fa riferimento all’idrogeno per lo più in maniera neutra, senza cioè specificare come o dove dovrà essere prodotto, con l’ambizione di arrivare a un’Europa decarbonizzata nel 2050 in cui l’unico idrogeno utilizzato sarà quello “verde”, ma aprendo nel frattempo a idrogeno di vari tipi. 

Ende Gelände
Ende Gelände

Ende Gelände è un'ampia alleanza di persone provenienti dai movimenti anti-nucleari e contro il carbone, dai campi climatici della Renania e di Lausitz e dalla campagna contro l'estrazione di lignite e la distruzione della foresta di Hambach. Le/i militanti provengono da gruppi di azione climatica di base, grandi organizzazioni ambientali, gruppi politici di sinistra e molte altre campagne, gruppi e reti.
Nasce nel 2017 e coinvolge nel tempo 50 gruppi locali in Germania e altri 9 in Svezia, Paesi Bassi, Danimarca, Francia, Belgio, Svizzera, Italia, Austria, Repubblica Ceca. Promuove la protesta contro l'estrazione di lignite e carbone, contro il fracking e le devastazioni ambientali in Germania e in Europa.

Facebook

Twitter

NO TRIV - Coordinamento Nazionale
NO TRIV - Coordinamento Nazionale

Il Coordinamento Nazionale NO TRIV nasce a Pisticci Scalo (MT) il 12-13 luglio 2012.
Ad esso aderiscono centinaia di associazioni, comitati e circoli di partito di tutta Italia.
Scopo del Coordinamento è il contrasto ad un modello di sviluppo economico ed energetico basato sulle fonti fossili.
Promuove campagne, studi, controinformazione, manifestazioni, azioni legali contro le politiche fossili.

 

Facebook

Twitter

Per il Clima, Fuori dal Fossile
Per il Clima, Fuori dal Fossile

Per il Clima, Fuori dal Fossile è un gruppo di associazioni che lotta per la conversione ecologica, contro le trivelle e l'uso di idrocarburi in Italia.
Chiedono di fermare tutti i nuovi cantieri estrattivisti, le grandi opere inutili, le nuove centrali turbogas e la devastazioni dei territori, uscendo dalla logica dei grandi poli di produzione energetica, anche quando riguarda il fotovoltaico ed eolico.

Facebook

Twitter

La nuova era dell’ecocene, Paolo Cacciari - Comune-info.net
La nuova era dell’ecocene, Paolo Cacciari - Comune-info.net

L’espressione transizione ecologica è entrata nel linguaggio pubblico, ma quelli che sono in alto hanno imposto la loro versione, i cui esiti non faranno che aggravare il collasso ecologico. Lo dimostrano la scandalosa inclusione del nucleare e del gas nei regolamenti europei sulla “tassonomia” (classificazione) degli investimenti ritenuti sostenibili dal punto di vista ambientale e quindi finanziabili, e il passo indietro sulla decarbonizzazione energetica con l’aggravarsi della guerra in Ucraina. Del resto, quando i movimenti dicono che viviamo da tempo una “mercificazione della natura” non usano una metafora: è in atto un vero progetto di trasformazione dei beni e dei servizi che la natura ci fornisce in asset finanziari. Avviene con la CO2 nella borsa valori di Londra, con l’acqua nella borsa di Chicago. Tuttavia esiste un altro modo di pensare. Scrive Paolo Cacciari: «Non è impresa facile sostituire l’avidità, l’individualismo, la competizione con la collaborazione, l’empatia, l’amore. Una vera transizione ecologica deve giungere a cambiare i modi di produzione e i modelli delle relazioni sociali, i rapporti con il vivente. Non si tratta di “guarire il pianeta”, ma di guarire il malanimo umano che lo sta distruggendo… La transizione ecologica è lo spazio dell’odierno conflitto sociale per realizzare una nuova società, liberata dai condizionamenti eteronomi del capitale, che apre la nuova era dell’ecocene…»
 

L’Europa alla canna del gas: disastri e profitti in tempo di guerra, Giorgio Ferrari - Infoaut.com
L’Europa alla canna del gas: disastri e profitti in tempo di guerra, Giorgio Ferrari - Infoaut.com

L’espressione lessicale “essere alla canna del gas”, viene usata metaforicamente, tra il tragico e il grottesco, per rappresentare una situazione disperata tale per cui, volendo porvi fine, non resta che attaccarsi al tubo del gas e succhiare forte. Paradossalmente, dopo il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 (NS1 e NS2), questa possibilità non è più a portata di mano della stragrande maggioranza della popolazione europea la quale, ben lungi dal volersi suicidare, avrebbe voluto continuare a “succhiare” il gas russo (magari tappandosi il naso).

Perché la “sovranità alimentare” non c’entra nulla con sovranismo e retorica “Made in Italy”, Riccardo Bocci - Altreconomia.it
Perché la “sovranità alimentare” non c’entra nulla con sovranismo e retorica “Made in Italy”, Riccardo Bocci - Altreconomia.it

Il cambio di nome del ministero della Politiche agricole segna l’inizio di un nuovo percorso per i movimenti che hanno pensato e si sono battuti per la “sovranità alimentare”: idee e pratiche alternative al modello liberista, nate dal confronto tra mondi diversi e basate su una forte rivendicazione di diritti. Per un’altra agricoltura.

*** Video-Intervista ***

Piombino, perché la protesta per il rigassificatore?di Alessandro Dervishi

Seguendo una strategia che rappresenta un disastro per il clima, per i territori e per il mare (oltre che un harakiri economico), il governo Draghi ha disposto di circondare la penisola e le isole... Continua

European Black Dealdi Ecor.Network

La guerra in Europa ha annullato in pochi giorni fiumi di parole sulla transizione ecologica e sulle magnifiche sorti e progressive del green deal europeo, dissolvendo la cortina di green fuffa che... Continua
"Il posto delle scorie", Gabriele D'Angelo - Essenziale.it

Nel marzo 2022, la Sogin, che si occupa dello smantellamento delle centrali nucleari italiane, ha trasmesso al ministero della transizione ecologica la proposta di carta nazionale delle aree idonee a ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Ecco dove sono.

Femminismi della terra e delle sementidi Claudia Korol - Biodiversidadla

I percorsi dei femminismi contadini e popolari hanno la sinuosità, l'orizzonte e le scorciatoie dei territori e dei corpi che danno loro vita. Non sono frutti diretti dei libri, ma frutti... Continua
*** Terza parte ***

Indipendenza energetica ed altre panzane/3di Alexik

Durante il mandato presidenziale di Barack Obama la produzione statunitense di petrolio passò da 5,1 a 8,8 milioni di barili al giorno, mentre quella di gas... Continua
*** Seconda parte ***

Indipendenza energetica ed altre panzane/2di Alexik

L’inizio delle pressioni statunitensi per imporre al vecchio continente le proprie forniture di Gas Naturale Liquefatto (GNL) ha una data precisa: il 25 luglio del 2018. Quel giorno il... Continua
*** Segnalazione/Video ***

Artifishal. La lotta per salvare il salmone selvaticodi Patagonia Action Works

Artifishal è un film sulle persone, sui fiumi e sulla lotta per il futuro dei pesci selvatici e dell'ambiente che li sostiene. Il film racconta del salmone selvatico, della possibile sua... Continua
*** Prima parte ***

Indipendenza energetica ed altre panzane/1di Alexik

Le coste del Bel Paese stanno per circondarsi di nuovi rigassificatori, che si aggiungeranno a quelli già esistenti a Panigaglia, Livorno e Porto Viro. Nuovi progetti infrastrutturali per la... Continua
*** Sesta e ultima parte ***

Le acque visibili/6 di Lucia Maina Waisman

"I nostri leader indigeni sono morti per il territorio, per noi, e noi siamo pronti a morire per i nostri figli e per il nostro territorio. E non solo per la vita umana. Capiamo che senza i... Continua
*** Quinta parte ***

Le acque visibili/5di Lucia Maina Waisman

"...25 anni di saccheggio e tutti i villaggi intorno ad Andalgalá non hanno avuto alcuno sviluppo, sono in miseria ... SI SONO PORTATI VIA TUTTO, SI SONO PORTATI VIA TUTTO - dice Elena,... Continua
Ecosistemi in rivolta - Infoaut.org
Ecosistemi in rivolta - Infoaut.org

"The solutions are already here. Strategies for ecological revolution from below", firmato dall’attivista ecologista anarchico statunitense Peter Genderloos ed edito nel maggio 2022 da Pluto Press, è un interessante saggio che tenta di mettere in collegamento le esperienze globali di resistenza al capitalismo estrattivo e di delineare degli appunti per una strategia di opposizione efficace tanto agli aspetti più brutali e predatori dell’estrattivismo, quanto ai tentativi di sussunzione del cosiddetto Green New Deal: il ricavato del libro è e sarà interamente devoluto alle esperienze di lotta territoriale ed ecologista in Brasile, Venezuela ed Indonesia, lә cui attivistә sono statә intervistatә dall’autore per l’elaborazione dello scritto. In attesa di una traduzione complessiva dell’opera, abbiamo scelto di riprendere da IllWill un estratto del libro, riportando anche la breve, ma efficace, introduzione a cura del sito, che ha anche il pregio di rilanciare la lotta attualmente in corso nei boschi vicino Atlanta contro la deforestazione pianificata per consentire la costruzione di una nuova accademia di formazione per la polizia.

*** Quarta parte ***

Le acque visibili/4di Lucia Maina Waisman

Ho visto una contadina piangere per la mancanza d'acqua, e questo dovrebbe bastare. Ho visto i suoi frutteti cedere alla terra secca. L'ho vista schiacciare un fazzoletto di stoffa rosa sulle ... Continua
“Oscurare quel cazzo di sole”, di Paolo Cacciari - Comune-info.net
“Oscurare quel cazzo di sole”, di Paolo Cacciari - Comune-info.net

Sull’onda dell’emergenza – letali ondate di calore, carestie da siccità, inondazioni delle città costiere, pandemie, migrazioni bibliche… – arriverà il momento in cui verranno accettate anche le tecnologie più estreme, rischiose e costose. Loro, le società del business della bio-geo-nano-ingegneria lo sanno bene e si stanno preparando. “Oscurare quel cazzo di sole potrebbe essere meno rischioso di non farlo” ha detto il direttore della Solar Radiation Management Governance Initiative. Una recensione al testo di Elisabeth Kolbert Sotto un cielo bianco. La natura del futuro.

«Io sono una forza del Passato»: accenti ambientalisti in Pasolini, di Paolo Lago - Carmillaonline.com
«Io sono una forza del Passato»: accenti ambientalisti in Pasolini, di Paolo Lago - Carmillaonline.com

"Che c’entra Pasolini con l’ambiente e l’ecologia? C’entra, eccome se c’entra. D’altra parte, ogni volta che si voleva ricollegare Pasolini a tematiche ecologiche e ambientaliste, si è sempre tirato in ballo il famoso riferimento alla scomparsa delle lucciole, contenuto nell’articolo uscito sul «Corriere della Sera» il primo febbraio 1975 col titolo Il vuoto del potere in Italia e poi ribattezzato, nella raccolta degli Scritti corsari, come L’articolo delle lucciole."

*** Terza parte ***

Le acque visibili/3di Lucia Maina Waisman

- "Ci hanno venduti legati per le mani e per i piedi, senza nemmeno chiedere alla gente, alla società, cosa volesse. Il sindaco e il governatore hanno preso la decisione. Non so... Continua
*** Prima parte ***

Le acque visibili/1di Lucia Maina Waisman

Cronache delle comunità contadine e dell’arrivo della miniera di litio nel Bolson de Fiambalà.  Contro la naturalizzazione della depredazione che il pensiero dominante... Continua
*** Seconda parte ***

Le acque visibili/2di Lucia Maina Waisman

Cronache delle comunità contadine e dell’arrivo della miniera di litio nel Bolson de Fiambalà. "Questa protesta è stata storica; qui  non c'era mai stato un... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

L’Atlante della carnedi Heinrich Böll Stiftung, Friends of the Earth Europe, Bund für Umwelt und Naturschutz

Non c'è quasi nessun altro cibo che inquini il nostro ambiente e il clima così gravemente come la carne. Tuttavia, nessun governo al mondo ha attualmente un'idea di come il... Continua
Crisi climatica tra incendi apocalittici e la bufala della “transizione”, con Riccardo Laterza, Andrea Turco e Rosi Battaglia - Infoaut.org
Crisi climatica tra incendi apocalittici e la bufala della “transizione”, con Riccardo Laterza, Andrea Turco e Rosi Battaglia - Infoaut.org

Dopo la Francia e il Portogallo anche l’Italia, da giorni, brucia in incendi difficili da controllare. Il fronte più caldo del nostro paese è quello del Friuli Venezia Giulia, dove da qualche giorno il Carso arde fin dentro la Slovenia.  Nelle prime ore di oggi i dati delle PM10 risultano “molto alti”, con valori in alcune zona anche pesantemente fuori scala: 1.609 microgrammi di pm10 al metro cubo.

Rigassificatore di Piombino, oltre ogni ragionevole dubbio. Verso il collasso climatico, di Linda Maggiori - Pressenza.com
Rigassificatore di Piombino, oltre ogni ragionevole dubbio. Verso il collasso climatico, di Linda Maggiori - Pressenza.com

Sebbene il governo Draghi sia caduto proprio sul decreto Aiuti, sembra che non ci sia spazio per un ripensamento. E così il decreto ora convertito in legge, oltre all’inceneritore romano, permette di installare i rigassificatori galleggianti a Piombino e Ravenna senza Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Un precedente pericoloso per ogni territorio, così che per motivi di emergenza nazionale, la valutazione di impatto ambientale sarà un blando optional.

Seveso e le catastrofi del passato da cui non si vuole imparare nulla, di Francesca Faccini - Iltascabile.com
Seveso e le catastrofi del passato da cui non si vuole imparare nulla, di Francesca Faccini - Iltascabile.com

Il 10 luglio 1976 è un sabato. Al confine tra i comuni di Meda e di Seveso, tra l’alto milanese e la Brianza, il sole è già molto caldo: le finestre delle case sono spalancate, i bambini sono fuori a giocare nell’attesa del pranzo. Alle 12:37 la valvola di sicurezza di uno dei reattori del reparto B dell’industria chimica ICMESA (Industrie Chimiche Meda Società Azionaria) si rompe: dalla fabbrica di cosmetici si sprigiona in pochissimo tempo un odore acre e fastidioso che raggiunge Meda, Seveso – il territorio più colpito –, Cesano Maderno e Desio. Come verrà rivelato solo dopo qualche giorno, si tratta di una nube di diossina. Il 10 luglio 1976 rimarrà nella storia come una delle più gravi catastrofi ambientali accadute in Italia, avvenimento che spingerà l’Unione Europea a pensare a una politica comune per prevenire e affrontare i grandi rischi industriali portando all’approvazione della cosiddetta direttiva Seveso, poi più volte aggiornata negli anni, che impone tra le altre cose agli Stati membri di identificare e censire i propri siti a rischio, di elaborare un piano di prevenzione ed emergenza, di informare correttamente i cittadini che abitano nelle zone limitrofe. Rimangono escluse da tutte le direttive i siti di radiazioni ionizzanti, perché già regolati dalla normativa in campo nucleare, e i siti militari – come i poligoni militari in Sardegna, sospettati di essere la causa di malattie e deformazioni in esseri umani e animali.

Ci sarà ancora un domani? di Guido Viale - Comune-info.net
Ci sarà ancora un domani? di Guido Viale - Comune-info.net

Tutti i fenomeni attraverso cui è destinata a manifestarsi questa fine del mondo sono già in gran parte presenti: ghiacciai e calotte polari che si sciolgono, siccità e desertificazione, alluvioni che non vi pongono rimedio ma ne aggravano gli effetti, mare che si infiltra nelle falde, prosciugamento degli acquiferi, incendi che distruggono le foreste, non più moderati dall’umidità di suolo e piante e dalla scarsità di acqua per spegnerli, tifoni e diffusione di malattie nuove che non si riesce più a controllare. Sono tutti fenomeni in gran parte irreversibili.

Da una crisi alimentare all’altradi GRAIN

Ci troviamo di fronte a una crisi dei prezzi, non a una carenza alimentare: i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati in tutto il mondo insieme ai costi dell'energia, come risultato di... Continua
*** Seconda Parte ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/2di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

La gravità dell'emergenza climatica è stata instancabilmente gridata per decenni dalle comunità indigene e da quelle in prima linea e gli impatti della crisi climatica... Continua
Questa transizione energetica non s'ha da fare, di Giorgio Ferrari - Labottegadelbarbieri.org
Questa transizione energetica non s'ha da fare, di Giorgio Ferrari - Labottegadelbarbieri.org

Ricordate lo slogan siamo ancora in tempo che qualche anno fa riassumeva la necessità, a livello globale, di modificare il paradigma energetico per attutire l’impatto dei cambiamenti climatici? Beh, forse è il caso che l’insieme del mondo ambientalista e di quella parte della politica più sensibile alle sorti del pianeta, lo rivolga al proprio interno per rivedere l’approccio fin qui tenuto nei riguardi della transizione energetica. 

*** Prima parte ***

La grande truffa/1di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

Come i grandi inquinatori stanno promuovendo l’agenda climatica dello "zero netto" per ritardare, ingannare e negare  
International Rivers
International Rivers

Missione: International Rivers protegge i fiumi e difende i diritti delle comunità che dipendono da essi.

Visione: cerchiamo un mondo in cui i fiumi sani ei diritti delle comunità fluviali locali siano valorizzati e protetti. Immaginiamo un mondo in cui i bisogni di acqua ed energia siano soddisfatti senza degradare la natura o aumentare la povertà e in cui le persone abbiano il diritto di partecipare alle decisioni che influiscono sulle loro vite.

Facebook

Twitter

*** Segnalazione/Recensione ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/1di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

Il report, "Locked Out of a Just Transition: Fossil Fuel Financing in Africa" ​​rivela l'entità del sostegno finanziario fornito da banche commerciali, istituzioni finanziarie... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

Estrattivismo, pandemia e altri mondi possibilidi Fondo de Acción Urgente para América Latina y el Caribe

La ricerca "Estrattivismo, pandemia e altri mondi possibili: ripresa economica e alternative dai difensori del territorio in America Latina", realizzata dall'Urgent Action Fund con la... Continua
Radio Melting Pot: cambiamenti climatici e migrazioni - Meltingpot.org
Radio Melting Pot: cambiamenti climatici e migrazioni - Meltingpot.org

Cambiamenti climatici e migrazioni. Questo è il tema della nuova trasmissione di Radio Melting Pot.
Ne parliamo alla luce della pubblicazione del secondo volume del sesto Rapporto IPCC delle Nazioni Unite che ci restituisce un quadro allarmante. Già ora circa la metà della popolazione mondiale, più di 3 miliardi di persone, vive in aree e in contesti ambientali fortemente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico.

Le Galapagos e il capitalismo bludi Aurora Donoso e Ivonne Yánez (Acción Ecológica)

Le Galapagos erano state dichiarate patrimonio naturale dell'umanità dall'UNESCO nel 1978 e Riserva della Biosfera nel 1984. La Riserva Marina delle Galapagos (RMG), che circonda le... Continua
*** Segnalazione/VIDEO ***

GasLanddi Josh Fox

GasLand è un film documentario che vuole mostrare l'impatto negativo del processo di fratturazione idraulica o fracking su alcune comunità rurali e realtà cittadine ... Continua

Grano transgenico in Argentinadi Fernando Frank

In Argentina è in corso un'intensa discussione riguardo l'approvazione e la diffusione di un grano transgenico: il grano HB4 dell'azienda Bioceres, tollerante all'erbicida... Continua
*** Centroamerica ***

La lenta agonia del fiume Lempadi Gato Encerrado ed Ernesto Amaya

Il pericolo di inquinamento che minaccia il fiume Lempa si aggrava sempre più. La miniera di Cerro Blanco prevede di effettuare attività estrattiva a cielo aperto per tutto l'anno... Continua
*** Una impresa estrattiva statale cilena in Ecuador ***

CODELCO, il sub-imperialismo cilenodi Alberto Acosta, Carlos Zorrilla

“Un giorno l'America avrà una voce da continente, una voce da popolo unito. Una voce che sarà rispettata e ascoltata;  perché sarà la voce di popoli che... Continua
"Ambiente e capitalismo: la convivenza impossibile" - Cambiare-Rotta.org e Contropiano.org

L’infarto ecologico del Pianeta è ormai da qualche decennio sotto gli occhi di tutti. La conoscenza di questo fenomeno risale almeno al Rapporto sui limiti dello sviluppo, pubblicato dal Club di Roma nel 1972. Da allora le previsioni scientifiche si sono fatte sempre più precise, attendibili, verificate nella realtà. Con margini di incertezza sempre più sottili e un negazionismo sempre più radicale.

*** Video ***

Il carbone di Tuzla: un attacco alla vitadi Re:Common

L'espansione della centrale a carbone di Tuzla è uno dei progetti più devastanti e con significativi impatti sulla salute in fase di realizzazione alle porte dell’Unione... Continua
CovaContro
CovaContro

COVAContro è un'associazione lucana di volontariato ambientale. Nata nel 2013, l'associazione si occupa di analisi ambientali, informazione, sensibilizzazione e, più in generale, di contrasto alle eco-mafie. Crediamo che la citizen science ed il giornalismo dal basso siano due grandi leve per la difesa del territorio.

Facebook

ACAFREMIN - Alianza Centroamericana frente a la Mineria
ACAFREMIN - Alianza Centroamericana frente a la Mineria

La Alianza Centroamericana frente a la Mineria, ACAFREMIN, fue fundada en Managua en Abril 2017 para fortalecer lazos solidarios en la lucha por una Centroamérica Libre de Minería Metálica.
Las 25 organizaciones participantes en el encuentro ¨Impactos y Desafíos de la Minería Metálica en América Central¨ tomaron la decision unanime de formar la alianza para demandar collectivamente:  

La urgencia de construir modelos alternativos de desarrollo, ejerciendo el derecho a elegir libremente modelos sustentables que utilicen racionalmente los bienes naturales de nuestros países, regulando las Inversiones Extranjeras Directas (IED) a efecto de reducir los impactos socio ecológicos que pongan en riesgo el futuro y la vida de esta y próximas generaciones.
Que los Estados y gobiernos centroamericanos terminen con todas las formas de criminalización de la acción ciudadana, incluidas las protestas y que respeten el derecho a defender derechos por la preservación de los territorios, el agua, el bosque y la vida.
Que la Unión Europea, Estados Unidos, Canadá, Latinoamérica, China, Rusia y los países sedes de las empresas mineras y compañías importadoras de materias primas actúen impulsando los Principios Rectores sobre Empresas y Derechos Humanos de Naciones Unidas, sancionando en sus países de origen las violaciones cometidas en los países donde intervienen.
Mientras exista minería activa, que los gobiernos y legisladores de cada Estado centroamericano, establezcan marcos legales más eficientes que exijan la transparencia y rendición de cuentas sobre las actividades del sector minero, así como el pago justo de los impuestos y fianzas por parte de las empresas, respetando los procesos de consultas públicas transparentes e incluyentes.

Facebook

Twitter

*** Segnalazione/Recensione ***

Energie per la transizione. Riflessioni e raccontidi Tatiana Roa Avendaño (a cura di) - INTRODUZIONE di Natalia Orduz Salinas

"Energie per la transizione. Riflessioni e racconti": un importante contributo del pensiero critico colombiano e latinoamericano allo studio delle articolazioni tra capitalismo, patriarcato ... Continua
"Il libro del mese - Viaggio nell’Italia dell’Antropocene", di Simone Ogno - Recommon.org

Già nel sottotitolo, Viaggio nell’Italia dell’Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro di Telmo Pievani e Mauro Varotto (Aboca, 2021), lascia intendere di non essere un libro come gli altri.

Può la geografia essere visionaria?  La risposta è “sì”, perché la visione che Pievani e Varotto ci restituiscono è quella di una geografia italiana stravolta dalle conseguenze del cambiamento climatico, quando, nel 2786, la fusione completa delle calotte glaciali continentali avrà causato l’innalzamento del livello del mare di 65 metri. Una geografia che si guarda allo specchio con le lenti del presente e getta lo sguardo in avanti: una visione di sé tra più di settecento anni, se nulla sarà fatto per contrastare la sfida onnicomprensiva del nostro tempo.

*** Seconda parte ***

Il nucleare che verrà/2di Giorgio Ferrari

In sede europea vogliono classificare l’energia nucleare (insieme al gas naturale) come "tecnologia sostenibile", fornendo un assist assai rilevante per la realizzazione di nuovi... Continua
*** Prima parte ***

Il nucleare che verrà/1di Giorgio Ferrari

In questi mesi, su queste pagine, abbiamo descritto il “green deal” europeo in termini di un salto di qualità dell’aggressione del profitto contro i territori,  sotto le ... Continua
L'imbroglio ecologico di Dario Paccino: l'introduzione - Perunaltracitta.org
L'imbroglio ecologico di Dario Paccino: l'introduzione - Perunaltracitta.org

Pubblicato nel 1972 da Einaudi nella prestigiosa collana “Nuovo Politecnico”, L’imbroglio ecologico accoglieva le istanze sociali che dagli anni Sessanta cominciavano a denunciare con forza il nesso tra assetto capitalistico del lavoro, salute, nocività in fabbrica e degrado ambientale. Al centro del lavoro di Paccino vi è la dimostrazione che il rispetto dell’ essere umano e della natura è strutturalmente incompatibile con il modello di sviluppo capitalistico, con un’economia di mercato che produce a prezzi sempre più bassi beni di consumo sempre meno utili e con una obsolescenza programmaticamente sempre più breve. Per gentile concessione della casa editrice “ombre corte” pubblichiamo l’introduzione al libro.

*** Segnalazione/Recensione ***

Zone di sacrificio in America Latinadi Elizabeth Bravo

Alcune reti e organizzazioni in Sud America si sono organizzate per presentare una serie di casi sulle Zone di Sacrificio nella Regione. Le Zone di Sacrificio sono luoghi caratterizzati da grave... Continua
"Nucleare Auf Wiedersehen! Riflessioni sull‘addio al nucleare della Germania", di Giorgio Ferrari - Pressenza.com

Fra un anno esatto a partire da oggi la Germania metterà fuori servizio gli ultimi tre reattori nucleari ancora in funzione: Isar 2, Emsland e Neckarwestheim 2, ma già da questo 31 dicembre 2021 saranno spenti quelli di Gundremmingen C, Grohnde e Brokdorf. Per la gran parte dell’opinione pubblica è probabile che questi nomi non stiano ad indicare niente di più che dei punti su una carta geografica, piccole località come tante altre in Europa a cui è toccato in sorte di ospitare un impianto nucleare; ma per quelli che hanno la mia età e che nei primi anni settanta si battevano contro il nucleare, i nomi di Grohnde e Brokdorf richiamano momenti indimenticabili. 

Clima, disuguaglianze e lotta di classe, di Daniel Tanuro - Redongreen.it
Clima, disuguaglianze e lotta di classe, di Daniel Tanuro - Redongreen.it

Durante la COP26 a Glasgow, un’informazione scioccante è stata data ai delegati dal direttore dell’Istituto di Potsdam (PIK), Johan Rockström: mantenere il riscaldamento al di sotto di 1,5°C e nel rispetto della giustizia climatica, l’1% più ricco della popolazione mondiale dovrà dividere le sue emissioni per trenta entro il 2030; il 50% più povero, invece, potrà moltiplicarle per tre.

Shale Must Fall
Shale Must Fall

Shale Must Fall è una campagna di solidarietà internazionale che collega le lotte ambientali nel mondo.
Denuncia le attività inquinanti e climalteranti di Shell, Total, BP, Wintershall e i loro ecocidi nel Sud del mondo, e i governi che le sostengono. La campagna si concentra sull'industria del fracking come denominatore comune di queste e altre grandi multinazionali, e sulle lotte per contrastare le loro violazioni contro la natura e i diritti umani.

Facebook

Twitter

Civitavecchia: un caso nazionale, di Mario Agostinelli - labottegadelbarbieri.org
Civitavecchia: un caso nazionale, di Mario Agostinelli - labottegadelbarbieri.org

La riconversione da carbone a rinnovabili della centrale di Civitavecchia Torrevaldaliga Nord costituisce un caso esemplare di conflitto tra le politiche energetiche previste a livello accentrato da un PEN ancorato alla reiterazione di un modello centralizzato e sorretto sostanzialmente da fossili ed una coscienza larga e determinata della popolazione di un territorio in tutte le sue espressioni – sindacali sociali associative e politiche – tesa a sperimentare un diverso paradigma energetico: in armonia con la biosfera, duraturo e desiderabile, come si conviene in una fase di drammatica emergenza climatica.

*** Terza parte + Video ***

Che c'è di male nel piantare alberi?/3di Winfridus Overbeek, Secretariado Internacional WRM

Il nuovo impulso per espandere le piantagioni industriali di alberi nel Sud del mondo ___________ Nel corso degli anni, le imprese hanno stabilito le loro piantagioni di alberi industriali per... Continua
*** Segnalazione ***

Il mito della crescita verdedi Movimento per la Decrescita Felice (MDF)

Negli ultimi vent’anni è stata sdoganata la retorica secondo cui si sarebbe potuto aumentare il PIL riducendo al contempo le emissioni e in generale gli impatti ambientali. Non è... Continua
*** Seconda parte ***

Che c'è di male nel piantare alberi?/2di Winfridus Overbeek, Secretariado Internacional WRM

Il nuovo impulso per espandere le piantagioni industriali di alberi nel Sud del mondo ___________ Nel 2015 la maggior parte dei governi del mondo ha approvato un documento dell'Organizzazione... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

Conflitti ambientali e difensori: una panoramica globaledi Arnim Scheidela, Daniela Del Benea, Juan Liua, Grettel Navasa, Sara Mingorría, Federico Demaria, Sofía Avila, Brototi Roya, Irmak Ertöra, Leah Tempera, Joan Martínez-Aliera

Molte ricerche riconoscono l'importanza dei difensori ambientali per la sostenibilità globale e sottolineano la necessità della loro protezione contro la violenza e la repressione.... Continua
*** Video-Conferenza ***

Come Snam sta svendendo il nostro futuro

Il 7 ottobre scorso, presso il Centro Culturale Rina Durante di Melendugno (LE), si è tenuta la presentazione dell'ultimo lavoro di ReCommon “L’ingiusta... Continua
*** Prima parte ***

Che c'è di male nel piantare alberi?/1di Winfridus Overbeek, Secretariado Internacional WRM

Il nuovo impulso per espandere le piantagioni industriali di alberi nel Sud del mondo ___________ Che c'è di male nel piantare alberi? Le comunità di tutto il mondo non hanno... Continua
La schizofrenia energetica - di Giorgio Ferrari - labottegadelbarbieri.org
La schizofrenia energetica - di Giorgio Ferrari - labottegadelbarbieri.org

Il dibattito, ampio e a tutto campo, che riguarda il tema della transizione ecologica è spesso attraversato da una sorta di schizofrenia concettuale che riguarda l’inquadramento stesso del problema: si tratta di cambiare il modo di produrre l’energia, o si tratta di cambiare i “connotati” più marcati di questa società?

Il disastro che vienedi Ecor.Network

Fra il 31 ottobre e il 12 novembre si terrà a Glasgow la 26a conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26), l’appuntamento annuale degli Stati e delle entità... Continua
LIVE STREAMING NO EXIT #1: Antropocene con Gennaro Avallone
LIVE STREAMING NO EXIT #1: Antropocene con Gennaro Avallone

Per il ciclo di seminari "NO-EXIT", #TALK1 - Antropocene con Gennaro Avallone a The Spark Creative Hub, Napoli.
Adam Arvidsson dialoga con Gennaro Avallone, Sociologo dell’ambiente dell’Università di Salerno sul tema dell’Antropocene:
- Quale futuro ci prospetta nell’antropocene?
- Quali sono le nuove condizioni per l’azione politica?
- Quali motivi per sperare o disperare?

Facebook

Il Rapporto IPCC e la narrativa del cambiamento climatico - di Francesco Gonella
Il Rapporto IPCC e la narrativa del cambiamento climatico - di Francesco Gonella

Èstato pubblicato qualche tempo fa l’atteso rapporto del Gruppo di Lavoro I (Working Group 1, WG1) dell’IPCC, intitolato “Cambiamenti Climatici 2021 – La basi fisico-scientifiche”. Si tratta di un ponderoso documento (migliaia di pagine) redatto da centinaia di scienziati ed esperti sulla base di decine di migliaia di risultanze del lavoro di gruppi di ricerca da tutto il mondo. Costituisce la prima parte del Sesto Rapporto di Valutazione (AR6) dell’IPCC, che sarà completato nel 2022 e che è articolato nel lavoro dei 3 gruppi: WG1 (situazione geofisica e scenari), WG2 (impatti e adattamenti), WG3 (mitigazione e politiche). Il WG1 identifica quindi i contenuti scientifici su cui si è raggiunto un consenso significativo a livello mondiale, raccontando la situazione corrente in termini di global warming effettivo e di contributo antropogenico. Vengono inoltre definiti i cosiddetti “scenari”, ciascuno corrispondente a un certo intervallo di aumento della temperatura, che viene quantitativamente correlata alle emissioni di gas serra nei prossimi anni/decenni secondo i modelli e le osservazioni più accreditate. Per avere indicazioni specifiche sulle possibili strategie, le politiche e le soluzioni da utilizzare bisognerà invece aspettare i rapporti degli altri due gruppi di lavoro.

Global Forest Coalition
Global Forest Coalition

La Global Forest Coalition (GFC) è una coalizione internazionale di ONG e organizzazioni dei popoli indigeni che difendono la giustizia sociale e i diritti dei popoli della foresta nelle politiche forestali.

Il GFC è stato fondato nel 2000 da 19 ONG e organizzazioni dei popoli indigeni (IPO) di tutto il mondo. È un successore dell'ONG Forest Working Group, originariamente istituito nel 1995.

GFC partecipa a riunioni internazionali sulla politica forestale e organizza campagne di advocacy congiunte su questioni come i diritti dei popoli indigeni, la necessità di una politica forestale socialmente giusta e la necessità di affrontare le cause alla base della perdita di foreste.

 

*** Intervista ***

Donne, terra, piantagioni e oppressione in Sierra Leonedi Movimiento Mundial por los Bosques Tropicales

I prolungati processi di accaparramento di terre in Sierra Leone sono il risultato di un violento passato coloniale e imperiale. La terra arabile e collettiva che prima era coltivata per ottenere... Continua

False promesse. L'Alleanza per una Rivoluzione Verde in Africa (AGRA)di A. Mkindi, A. Maina, J. Urhahn, J. Koch, L. Bassermann, M. Goita, M. Nketani, R. Herre, S.Tanzmann, T. A. Wise

In questi giorni si svolgono diversi appuntamenti istituzionali importanti nell’ottica dell’espansione dell’estrattivismo agroindustriale nel mondo. Oggi inizia a Firenze il... Continua
*** Messico ***

Le vie della biodiversitàdi Ganesh Marín, Daniela Cafaggi

Fra qualche giorno la “Forza Aerea Zapatista”, composta da circa 180 tra donne, uomini e altr*, atterrerà a Vienna, e da lì comincerà il suo Tour Europeo. Per... Continua

L'IPCC avverte: il capitalismo è insostenibiledi Juan Bordera, Fernando Valladares, Antonio Turiel, Ferran Puig Vilar, Fernando Prieto, Tim Hewlett

Una notizia esclusiva raccolta dalla Revista Contexto sul Sesto rapporto del gruppo di esperti dell'Onu, afferma che l'unico modo per evitare il collasso climatico è quello di... Continua
*** Appello: costruire una piattaforma per la giustizia climatica ***

COP - CLIMATE OPEN PLATFORM

Gli Accordi di Parigi della COP21 del 2015 sembravano un importante primo passo nella giusta direzione. A sei anni di distanza i risultati conseguiti sono largamente insoddisfacenti. ... Continua
*** Appello Climate Justice Platform ***

Una Piattaforma per la Giustizia Climatica

Riprendiamo l'appello della Climate Justice Platform per la costruzione delle giornate di mobilitazione in vista della PreCop e della YouthCop di Milano. Tra il 27 settembre e il 2 ottobre si... Continua
L’imbroglio ecologico - di Dario Paccino
da Carmillaonline.com
L’imbroglio ecologico - di Dario Paccino

Torna in libreria il volume di Dario Paccino, L’imbroglio ecologico, pubblicato originariamente nel 1972 da Einaudi, con una nuova edizione curata da Ombre corte che, nella scheda di presentazione, ricorda come alla sua uscita il testo accogliesse "quelle istanze sociali che dagli anni Sessanta cominciavano a denunciare con forza il nesso tra assetto capitalistico del lavoro, salute, nocività in fabbrica e degrado ambientale. Al centro del lavoro di Paccino vi è la dimostrazione che il rispetto dell’uomo e della natura è strutturalmente incompatibile con il modello di sviluppo capitalistico, con un’economia di mercato che produce a prezzi sempre più bassi beni di consumo sempre meno utili e con una obsolescenza programmaticamente sempre più breve. Denunciando la contraddizione fra l’apparente e improvviso amore per l’ecologia dei paesi ricchi e industriali, esploso nei primi anni Settanta, e i devastanti inquinamenti, guerre, distruzione delle foreste – inevitabili conseguenze del successo economico dei ricchi e che colpiva e rendeva più poveri i due miliardi di abitanti poveri del pianeta –, Paccino ribadiva con forza che l’ecologia pensata e tradotta politicamente senza aver presenti i rapporti di produzione e di forza sociali, rappresentava ipso facto un imbroglio. È quest’uso ideologico e mistificato della natura che l’autore contesta e problematizza in tutto il suo lavoro teorico e militante, cercando di mettere al centro del dibattito i rapporti di potere ed i meccanismi socio-economici che determinano lo squilibrio, con l’obiettivo di dare vita a una ecologia conflittuale finalizzata a costruire un rapporto equo ed armonico tra gli esseri umani, le organizzazioni sociali e la natura. Non c’è dubbio che quanto era già chiaro cinquant’anni fa, oggi appaia ancora più drammaticamente evidente, in epoca di pandemie, riscaldamento globale e sfruttamento illimitato delle fonti energetiche»

 

Mais, transgenici e transnazionalidi Silvia Ribeiro

Una raccolta di articoli che si basa sul lavoro collettivo del gruppo ETC per un periodo di 15 anni, a partire dalla scoperta della contaminazione transgenica del mais in Messico. È uno... Continua
Articolo + Recensione

Coprire il sole con un ditodi Silvia Ribeiro *

Geoingegneria solare, una proposta tecnologica ad alto rischio: bloccare parte dei raggi del sole con nuvole artificiali potrebbe causare siccità e altri disastri, mettendo a rischio... Continua

Infrastrutture coloniali fra Italia e Israeledi Collettivo Gastivists

[Oggi che l’occupazione israeliana dimostra ancora una volta agli occhi del mondo tutta la sua violenza, giova ricordare la complicità dell’Unione Europea e di paesi quali Grecia,... Continua
*** Prima parte ***

Neocolonialismo bludi Kendall Dix

The Nature Conservancy sta promuovendo le cosiddette "obbligazioni blu", una soluzione basata sul mercato per finanziare la conservazione: praticamente una nuova ondata di... Continua
*** Seconda parte ***

Lottare per la vita nel Messico dei mega-progettidi Inés Durán Matute, Rocío Moreno

Acquedotto Indipendenza e Gasdotto Sonora Il popolo Yaqui, che difende il suo fiume dall'Acquedotto Indipendenza e il suo territorio dal Gasdotto di Sonora, ha anch'esso un passato... Continua
*** Seconda parte ***

Neocolonialismo blu *di Kendall Dix

    The Nature Conservancy: un'organizzazione no profit con più soldi di alcune nazioni.  TNC è stata fondata negli Stati Uniti nel 1951 ed è una delle... Continua
*** Terza parte ***

Lottare per la vita nel Messico dei mega-progettidi Inés Durán Matute, Rocío Moreno

  Il Corridoio Interoceanico. Fin dall'arrivo di Hernán Cortés si è guardato alla regione dell'Ismo di Tehuantepec come potenziale per favorire il transito e il... Continua
*** Prima parte ***

Le origini dei patogeni dell’agricoltura industrialedi Rob Wallace, Alex Liebman, David Weisberger, Tammi Jonas, Luke Bergmann, Richard Kock e Rodrick Wallace

#Biosecurity  The Origins of Industrial Agricultural Pathogens, di cui iniziamo da oggi la pubblicazione in quattro puntate, è il frutto del lavoro multidisciplinare di un gruppo di... Continua
*** Seconda parte ***

Le origini dei patogeni dell’agricoltura industrialedi Rob Wallace, Alex Liebman, David Weisberger, Tammi Jonas, Luke Bergmann, Richard Kock e Rodrick Wallace

Rob Wallace e i suoi colleghi - ecologisti, geografi, attivisti e, sì, epidemiologi - spiegano le origini materiali e concettuali del COVID-19.  Dal profondo Yunnan ai consigli di... Continua

La crescita verde sta avvenendo veramente?di Timothée Parrique

Nel marzo 2019, Corinne Le Quéré del Tyndall Centre for Climate Change Research nel Regno Unito e altri nove studiosi hanno pubblicato su Nature “Drivers of declining CO2... Continua
*** Prima parte ***

La spazzatura del fracking a Vaca Muertadi Cecilia Bianco, Fernando Cabrera Christiansen, Esteban Martine, Martín Álvarez Mullally

Questo dossier analizza la storia della contaminazione e delle irregolarità in una delle più importanti discariche di petrolio dell'Argentina, quella della Compañía de ... Continua
*** Seconda parte ***

La spazzatura del fracking a Vaca Muertadi Cecilia Bianco, Fernando Cabrera Christiansen, Esteban Martine, Martín Álvarez Mullally

RADIOGRAFIA DI UNA DISCARICA PETROLIFERA Comarsa appartiene a Juan Manuel Luis, è nata nel 2008 e nel 2009 si è stabilita come impianto per il trattamento di rifiuti nel PINO,... Continua
Video-Documentario online gratuito fino al 9 agosto

En nombre del litiodi Cristian Cartier, Martin Longo

"Nel nome del litio" è un documentario argentino sullo scontro tra le comunità delle saline del nord del paese e le società di estrazione del litio.  Sarà... Continua
Ecologia di lotta o di governo? Recensione:
da Carmilla Online
Ecologia di lotta o di governo? Recensione: "La seconda contraddizione del capitalismo" - di James O’Connor

Con la pandemia Covid per la prima volta si sarebbe manifestata, con simultanea virulenza a livello mondiale, quella seconda contraddizione del capitalismo di cui parla O'Connor, uno dei padri nobili dell’eco-marxismo, nei due articoli usciti originariamente alla fine degli anni Novanta nella rivista Capitalism Nature Socialism e riuniti nel libro pubblicato da Ombre Corteo.

DOSSIER

Un incubo chiamato Totaldi Les amis de la Terre, Survie

Friends of the Earth France e Survie hanno pubblicato un nuovo allarmante rapporto sulle attività di Total in Uganda e Tanzania: le violazioni dei diritti umani denunciate più di un... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

The Pandemic Pivotdi John Feffer 

La crisi del COVID-19  ha messo in luce il disastro generato da decenni di politiche dei governi del mondo basate sul militarismo e la concorrenza. Può questa crisi diventare il motore... Continua
*** Terza parte ***

La spazzatura del fracking a Vaca Muertadi Cecilia Bianco, Fernando Cabrera Christiansen, Esteban Martine, Martín Álvarez Mullally

Fumo Nero Il 19 gennaio del 2016, dopo una telefonata anonima che denunciava la presenza di emissioni di fumo scuro, gli ispettori J.M.A. E S.I. si presentarono all'impianto del PINO (Parco... Continua

Estrattivismo pandemicodi Alexik

  Una breve panoramica generale sull'estrattivismo in tempi di pandemia da Covid-19, tra la paradossale quanto diffusa considerazione dell'estrattivismo come "bene... Continua

Video - "Resistere all'estrattivismo"di LatitudeFestival - Goethe-Institut

Il capitalismo globale è alimentato dalle energie fossili. Spesso vengono estratti a vantaggio economico di società transnazionali che collaborano con i governi nazionali, a scapito... Continua

Situazione dell'Amazzonia venezuelana in tempi di pandemia di ORPIA, Wataniba, Plataforma contra el Arco Minero del Orinoco, CERLAS, Plataforma en Defensa de la Constitución, GTAI, GRIAM, OEP

Questo rapporto è un documento collettivo e il suo obiettivo è condividere una visione congiunta dell'attuale situazione dell'Amazzonia venezuelana, colpita a causa di vari... Continua
Report

Big Oil. Verifica della realtàdi David Tong, Kelly Trout - Oil Change International

Le compagnie petrolifere e del gas affermano di essere parte della soluzione della crisi climatica: la realtà non potrebbe essere più diversa. Il report analizza gli attuali impegni... Continua

Pluriverse: A Post-Development Dictionarydi Ashish Kothari, Ariel Salleh, Arturo Escobar, Federico Demaria, Alberto Acosta

Free Download - PLURIVERSO: un dizionario post-sviluppo che contiene oltre 100 saggi su iniziative di trasformazione e alternative ai processi attualmente dominanti di sviluppo globalizzato,... Continua
Il devastante costo ecologico e umano dei metalli rari, indispensabili per la cosiddetta “rivoluzione verde”
Da: Si-Cobas.org
Il devastante costo ecologico e umano dei metalli rari, indispensabili per la cosiddetta “rivoluzione verde”

Il libro di Pitron recensito in questo articolo dà un’idea piuttosto approssimativa, ma sufficiente, della devastazione ambientale e umana che la ricerca e l’estrazione di questi minerali determina. Anche ammesso che l’auto elettrica possa essere un po’ meno inquinante dell’auto a benzina, a gpl o a metano, la sua produzione ha effetti drammatici nei paesi del Sud del mondo. Un’uscita capitalistica dall’inquinamento ambientale prodotto dal capitale, da qualsiasi lato la si guardi, è del tutto impossibile. L’ecologismo o è anti-capitalistico (in senso rivoluzionario), o non è: bisogna risalire dalla lotta contro gli effetti della catastrofe ambientale in corso alla lotta contro le sue cause.

Se al metano diamo (ancora) una mano
Da: Jacobin Italia
Se al metano diamo (ancora) una mano

L’Enel ha presentato progetti di nuove centrali a gas in tutto il paese con l’approvazione e il finanziamento dei governi Conte e Draghi, con buona pace della transizione ecologica che ci dovrebbe assicurare il ministro Cingolani.

Panama a Tehuantepec. Colonizzazione ferroviaria del Messico sud-orientaledi Ana Esther Ceceña, Colectivo GeoComunes, Violeta Núñez, Ana Esther Ceceña y Alberto Hidalgo, Sergio Prieto, Giovanna Gasparello, Sandy E. Ramírez Gutiérrez y Josué G. Veiga  

In questa edizione della pubblicazione dell'Agenzia di informazione latinoamericana (ALAI), vari autori analizzano i progetti infrastrutturali del governo messicano nella regione sud-sud-est del... Continua
Articulação dos Povos Indígenas do Brasil (APIB)
Articulação dos Povos Indígenas do Brasil (APIB)

L'articolazione dei popoli indigeni del Brasile - APIB è stato creato dal movimento indigeno a Camp Terra Livre (ATL) 2005.

ATL è la mobilitazione nazionale, che si tiene ogni anno a partire dal 2004, per aumentare la consapevolezza sulla situazione dei diritti degli indigeni e rivendicare dal governo brasiliano l'adempimento delle sue richieste.

Apib è un esempio di riferimento nazionale del movimento indigeno in Brasile, creato dal basso. Riunisce le organizzazioni regionali indigene ed è nato con lo scopo di rafforzare l'unità dei popoli indigeni del paese, l'articolazione tra le diverse regioni e organizzazioni indigene, oltre a mobilitare le popolazioni e le organizzazioni indigene contro le minacce e le aggressioni contro i loro diritti. 

L'articolazione dei popoli indigeni del Brasile - APIB è un esempio di agglutinazione e riferimento nazionale del movimento indigeno in Brasile, nato con lo scopo di:

- rafforzare l'unione dei popoli indigeni, l'articolazione tra le diverse regioni e le organizzazioni indigene del Paese;
- unificare le lotte dei popoli indigeni, l'agenda delle rivendicazioni e la politica del movimento indigeno;
- mobilitare le popolazioni e le organizzazioni indigene nel paese contro le minacce e gli attacchi ai diritti degli indigeni.

Obiettivi:
- Promuovere mobilitazioni e articolazioni permanenti del Movimento Indigeno, in diverse regioni ea livello nazionale.
- Formulare e attuare un programma di formazione per leader e organizzazioni indigene.
- Valutare e focalizzare la costruzione e l'attuazione di Politiche Pubbliche specifiche e differenziate rivolte alle popolazioni indigene, nelle diverse aree di interesse: salute, istruzione, territorio, ambiente, legislazione, sostenibilità, diritti umani e partecipazione e controllo sociale.
- Sviluppare un programma di informazione e comunicazione sulla realtà dei diritti degli indigeni, insieme alle basi del movimento indigeno, dello Stato e dell'opinione pubblica nazionale e internazionale.
- Costruire e rafforzare alleanze con il movimento indigeno internazionale e altri movimenti sociali, nonché partenariati con istituzioni e reti di solidarietà e sostegno alle cause sociali, in particolare quella delle popolazioni indigene.
- Garantire l'infrastruttura istituzionale e organizzativa nonché il mantenimento del team politico e tecnico necessario per l'attuazione del piano d'azione APIB.

 

Facebook

Twitter

Via Campesina
Via Campesina

Via Campesina è un movimento internazionale che riunisce milioni di contadini, piccoli e medi agricoltori, giovani e donne senza terra, rurali, indigeni, migranti e lavoratori agricoli da tutto il mondo. Costruito su un forte senso di unità, solidarietà tra questi gruppi, difende l'agricoltura contadina per la sovranità alimentare come mezzo per promuovere la giustizia e la dignità sociale e si oppone con forza all'agribusiness che distrugge i rapporti sociali e la natura.

Le donne giocano un ruolo cruciale in La Via Campesina. Il movimento difende i loro diritti e l'uguaglianza di genere. Lotta contro tutte le forme di violenza contro le donne. Anche i giovani agricoltori svolgono un ruolo molto importante come forza ispiratrice nel movimento.

La Via Campesina ha 181 organizzazioni locali e nazionali in 81 paesi in Africa, Asia, Europa e America. In totale rappresenta circa 200 milioni di agricoltori. È un movimento politico, autonomo, plurale, multiculturale, nella sua richiesta di giustizia sociale pur rimanendo indipendente da qualsiasi partito politico, da qualsiasi tipo di affiliazione economica o di altro tipo.

Facebook

Twitter

Corporate Europe Observatory
Corporate Europe Observatory

Le lobby aziendali amano agire in segreto, quindi esponiamo ciò che fanno, aumentiamo la consapevolezza del pubblico e diamo impulso per frenare l'influenza delle aziende sul processo decisionale dell'UE:

Rivelare le tattiche, la potenza di fuoco finanziaria, l'accesso privilegiato e le connessioni degli attori della lobby aziendale e il loro impatto negativo sul processo decisionale di interesse pubblico

Smascherare gli scandali delle porte girevoli, che vedono (ex) politici dell'UE entrare a far parte del settore privato come lobbisti - e viceversa

Promuovere la trasparenza del lobbismo a livello dell'UE e responsabilizzare i cittadini a partecipare alla politica dell'UE attraverso petizioni, consultazioni pubbliche, iniziative dei cittadini e

Evidenziando il predominio comune degli interessi aziendali nei gruppi consultivi della Commissione europea, che hanno stabilito la direzione per molte politiche dell'UE

Campagna per una regolamentazione più rigorosa delle lobby dell'UE, anche con il nostro partner Alliance for Lobbying Transparency and Ethics Regulation (ALTER-EU, una coalizione di oltre 200 ONG e sindacati, in cui il CEO è coinvolto nel comitato direttivo)

Campagna con le ONG alleate e le coalizioni della società civile contro le politiche dell'UE (proposte / bozze) distorte a favore degli interessi delle imprese

Facebook

Twitter

VIDEO dell'Incontro - Webinar

Una visión crítica de la Transición Energéticadi Revista Soberanía Alimentaria, Biodiversidad y Culturas

      Uno sguardo decoloniale sulle energie rinnovabili e sulla dimensione sociale, ambientale e culturale del loro impatto. È possibile una transizione energetica senza... Continua
Articolo + Video

I "7 della Shell" sotto processo a Londradi Epic Tomorrows

Il  15 aprile 2019, attivist* di Extinction Rebellion (XR) hanno provveduto a sfasciare platealmente la vetrina della sede della Shell a Londra. Un gesto interessante. Infatti, se normalmente la ... Continua
Alianza Biodiversidad
Alianza Biodiversidad

La Alianza Biodiversidad è una piattaforma collettiva latinoamericana che riunisce 13 organizzazioni e movimenti che lavorano in difesa della biodiversità. È il risultato consolidato di oltre 20 anni di collaborazione, che comprende la produzione della rivista trimestrale " Biodiversità, sostentamento y culture" , nonché il sito web " Biodiversidad en América Latina" .  Orienta fondamentalmente le sue azioni verso i movimenti sociali che stanno guidando le lotte in difesa dei loro territori e per la costruzione di un modello agroecologico di produzione alimentare a base contadina in America Latina.

Facebook

Twitter

Stop EU-Mercosur
Stop EU-Mercosur

Stop EU-Mercosur Coalition è un'alleanza di oltre 400 organizzazioni della società civile e movimenti sociali sia dell'Europa che del Sud America. 
Ha l'obiettivo di porre fine all'accordo commerciale UE-Mercosur, perchè contrario all'azione per il clima, alla sovranità alimentare, alla difesa dei diritti umani e del benessere degli animali.
Stop EU-Mercosur Coalition denuncia, fra le conseguenze dell'accordo, l'aumento della distruzione della biodiversità nei paesi sudamericani firmatari, dell'inquinamento agroindustriale e delle violazioni dei diritti umani. Considera l'accordo come un attacco all'agricoltura contadina e una fonte di nuove diseguaglianza a favore di interessi privati.

 

Movimento No TAV
Movimento No TAV

Sito informativo e di sostegno al Movimento NoTAV, un movimento popolare che si oppone da trent'anni alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino/Lione. L'opera è  considerata climalterante, devastante per l'ambiente e per le comunità della Val di Susa e degli altri territori italiani e francesi che attraversa, oltre che un enorme spreco di denaro pubblico. In questi ultimi trent'anni il Movimento No TAV ha rappresentato, e rappresenta tutt'ora, la punta avanzata delle lotte per la difesa dei territori in Italia.
Un'esperienza preziosa di crescita e di partecipazione popolare, oltre che di resistenza nei confronti della violenza poliziesca e della criminalizzazione giudiziaria.

 

Facebook

Twitter

Grain
Grain

GRAIN è una piccola organizzazione internazionale senza scopo di lucro che lavora per supportare i piccoli agricoltori ei movimenti sociali nelle loro lotte per sistemi alimentari controllati dalla comunità e basati sulla biodiversità. Il nostro sostegno assume la forma di ricerca e analisi indipendenti, networking a livello locale, regionale e internazionale e promozione di nuove forme di cooperazione e costruzione di alleanze. La maggior parte del nostro lavoro è orientato e svolto in Africa, Asia e America Latina.

Facebook

Twitter

Baltic Pipe Nej Tak
Baltic Pipe Nej Tak

"Baltic Pipe Nej Tak!" ("Baltic Pipe No Thanks!") È una piattaforma di campagna per l'ampio movimento contro le nuove infrastrutture fossili, e in particolare contro la costruzione del gasdotto Baltic Pipe.

Cos'è il Baltic Pipe?
Baltic Pipe è un gasdotto proposto da costruire sul territorio danese dal 2020 al 2022.
Lo scopo del progetto è rafforzare l'approvvigionamento di gas fossile europeo, stabilendo un collegamento tra i giacimenti di gas norvegesi e la Polonia.
Tra i piani ci sono 385 km di condotte off-shore, 230 km di condotte on-shore, nonché la costruzione di una stazione di compressione a un'ora da Copenaghen.

"Baltic Pipe Nej Tak!" non è un'organizzazione con membri, ma una campagna a cui può aderire qualsiasi gruppo (o individuo), nonché uno slogan da utilizzare per organizzare riunioni o eventi informativi, nonché manifestazioni e azioni non violente. Incoraggiamo le persone a spargere la voce su Baltic Pipe e ad agire sotto le proprie bandiere, ma sei il benvenuto a fare riferimento a "Baltic Pipe Nej Tak!"

La campagna non ha portavoce ufficiali. Chiunque parli con la stampa deve farlo tramite le proprie organizzazioni o come sostenitori della campagna, non per conto di essa.

Facebook

Andalgalá: l'Agua Rica che toglie la vitadi Pablo Bruetman

Qualche giorno fa la polizia di Catamarca ha attuato raid e arresti ad Andangalá, entrando violentemente nelle case di diversi membri dell'Assemblea di El Algarrobo, che si... Continua
Afreewatch
Afreewatch

AFREWATCH è stata creata nel 2013 a Lubumbashi, la sua sede principale si trova a Lubumbashi nella provincia di Haut-Katanga nella Repubblica Democratica del Congo.

La missione di AFREWATCH è quella di fare campagne per uno sfruttamento giusto ed equo delle risorse naturali in Africa, rendendo responsabili gli Stati e le aziende.

Aree di intervento
• AFREWATCH opera nel settore delle risorse naturali: miniere, idrocarburi e acqua.
• Vengono affrontate questioni trasversali di estrazione artigianale, cambiamento climatico, gestione delle risorse energetiche (elettricità), sicurezza dei difensori dei diritti umani e servizi di sicurezza nei siti minerari.

Tutte queste domande sono trattate in tre programmi:
• Diritti umani: diritti delle comunità, protezione ambientale, diritti delle donne e dei bambini
• Governance: quadro giuridico e trasparenza
• Difesa sui casi identificati 

Missione
• Proteggere e promuovere i diritti umani nello sfruttamento delle risorse naturali
• Aumentare la partecipazione dei cittadini alla gestione delle risorse naturali nelle industrie estrattive attraverso la disponibilità, l'accesso e la comprensione delle informazioni;
• Rendere responsabili il governo e gli attori privati ​​coinvolti nello sfruttamento delle risorse naturali in Africa;
• Proporre alternative credibili ai cittadini per sostituire le politiche minerarie in vigore nei paesi africani in cui le aziende sfruttano le risorse naturali.

Mezzi di intervento di AFREWATCH

• Monitoraggio
• Ricerca
• Patrocinio
• Pubblicazione
• Supporto legale 

Facebook

Twitter

Les Amis de la Terre
Les Amis de la Terre

Amis de la Terre è stata creata nel 1970. 
Un gruppo di cittadini prese coscienza degli impatti dannosi della società dei consumi e decisero di impegnarsi per cambiare il sistema.

Le campagne di Amis de la Terre denunciano i meccanismi economici e politici alla base del cambiamento climatico, il saccheggio delle risorse naturali e le disuguaglianze sempre più profonde. Sfidano il modello attuale, il potere delle grandi aziende e fa pressione sullo Stato e sui funzionari eletti per difendere l'interesse generale. Soprattutto, dimostrano che ci sono alternative possibili.

Tutte le azioni si basano su forti valori di significato: determinazione, non violenza, solidarietà, equità, indipendenza e democrazia.

Amis de la Terre è sempre stata legata ai valori democratici, alla partecipazione e all'impegno civico dal basso. 

Facebook

Twitter

Weald Action Group
Weald Action Group

Il Weald Action Group è un riferimento per i gruppi locali che si battono contro tutte le forme di estrazione di petrolio e gas. 

Gli obiettivi sono:

- formare e responsabilizzare i gruppi della comunità in tutta l'area in modo efficace per fare una campagna contro l'espansione dell'esplorazione dei combustibili fossili.
- fornire opportunità di networking e condivisione di competenze per i gruppi
- fare pressione su chi decide sui temi chiave delle campagne: fracking; cambiamento climatico; mantimento del processo decisionale locale; altri impatti da esplorazioni estreme di petrolio e gas
- comunicare e dare informazioni sulle campagne in realizzazione.

Invia una newsletter una volta al mese, condividendo informazioni sulle applicazioni di trivellazione petrolifera e le opportunità per essere coinvolti in campagne contro l'energia estrema. Si tengono riunioni circa due volte l'anno, offrendo opportunità di networking e condivisione di competenze.

 

Contatto info@wealdactiongroup.org.uk

 

Facebook

Twitter

AusgeCO2hlt
AusgeCO2hlt

Auseco2hlt è un gruppo che lotta dal 2011 per un'uscita immediata dalla lignite e per una società più equa, interno al movimento globale per la giustizia climatica. Agisce anche con azioni dirette e disobbedienti.

Facebook

Twitter

Il mega-mining è un'amputazione ecologica di Eduardo Gudynas *

Nell'intenso dibattito argentino sulle grandi imprese estrattiviste, è molto comune incontrare voci a loro difesa che utilizzano due tipi di argomenti. Da una parte si sostiene che il... Continua
Report + Video webinar

L'aria che tira in Val d'Agri di Source International - Re:Common

L’ultimo studio ambientale di Source International in Val d'Agri (Basilicata), realizzato in collaborazione con Re:Common, rivela alcune criticità ambientali in prossimità del ... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

Il caso della costruzione del gasdotto TAP in Salentodi Alice Mi - EcorNetwork

La pandemia da coronavirus del 2020, dal punto di vista economico, non è stata per tutti un’ecatombe.   Anzi, per alcuni settori si può dire che abbia comportato dei... Continua

Auguri dal Tren Maya*di Samuel Rosado

Dopo due anni di governo di Andrés Manuel López Obrador, con i cambiamenti nel governo, la retorica e la forma con cui vengono fomentati i megaprogetti iniziano rendere più... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

Estrazione mineraria e Covid-19: il 2° rapporto OCMAL 2020di Observatorio de Conflictos Mineros de América Latina

Nell'ottobre 2018, nel corso del workshop "Policing extractivism: security, accumulation, pacification", abbiamo avuto l'occasione e l'onore di poter ascoltare, in... Continua
A 5 anni dall'assassinio di Berta - Video

La vita e la morte di Berta Cáceresdi Alan Whelan

5 anni fa, il 3 marzo del 2016 l'attivista ambientale Berta Cáceres veniva uccisa a colpi d'arma da fuoco nella sua casa in Honduras. Dal 2010 fino ad allora Berta era una delle... Continua
Source International
Source International

Source International è un'organizzazione italiana che raccoglie prove scientifiche su casi di inquinamento ambientale e violazione dei diritti umani legati alle attività estrattive. Composta da scienziati e avvocati, l'associazione lavora in oltre 30 paesi del mondo fornendo consulenza gratuita alle comunità colpite da ingiustizie socio-ambientali connesse alle operazioni minerarie, petrolifere, agroindustriali, tessili e di qualsiasi settore e impresa che devasta le risorse naturali con impatti sanitari e socio-economici. Source International lavora a fianco delle comunità colpite, fornendo loro gli strumenti per poter monitorare i danni subiti, aumentare la consapevolezza e l'informazione e seguirli nei processi di denuncia. Si occupa anche di formazione e progetti di scienza comunitaria sia con le comunità che con le scuole.

 

Facebook

Twitter

*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

VOCI DEL TERRITORIO/4di Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch Canada, Terra Justa, War on Want (UK), Yes to Life No to Mining

Le imprese minerarie e i governi stanno approfittando della crisi per stabilire nuove normative che favoriscano l'industria a scapito della gente e del pianeta. Sebbene l'estrazione... Continua

Dossier - Voci dal Territorio di Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch Canada, Terra Justa, War on Want (UK), Yes to Life No to Mining.

L’industria mineraria è una delle più inquinanti, mortali e distruttive del mondo. Tuttavia, le attività delle compagnie minerarie durante la pandemia di COVID-19 ad oggi... Continua

Movimenti socioambientali in America Latinadi Maristella Svampa, Henri Acselrad, Horacio Machado Aráoz, Alberto Acosta y Decio Machado et al.

Questo numero di OSAL offre un panorama illustrativo e allo stesso tempo inquietante delle dinamiche di espropriazione ambientale e di una serie di lotte di resistenza che, di fronte a ciò,... Continua

Nosotras...que vamos tejendo un mundo de vidadi Francesca Casafina

Le lotte del popolo indigeno contro l'estrazione mineraria transnazionale sono uno dei più importanti problemi ambientali attuali in America Latina, che includono lo sfruttamento del... Continua

Video - Bauxite, le devastazioni di un businessdi Sally Bilaly Sow - Les Haut-Parleurs 

La bauxite sta scatenando il caos in Guinea. Questo elemento essenziale per la produzione dell'alluminio è presente in abbondanza nel paese. Una forza economica il cui lo sfruttamento... Continua

Estrattivismo, politica e societàdi Jürgen Schuldt, Alberto Acosta, Alberto Barandiarán, Anthony Bebbington, Mauricio Folchi, CEDLA–Bolivia, Alejandra Alayza, Eduardo Gudynas  

Il libro è una raccolta di articoli che comprende testi aggiornati e altri testi di riferimento obbligatori, già pubblicati negli ultimi anni, affinché la loro conoscenza e... Continua

Video - "Ende Gelände 2016: Germany"di Ende Gelände

Oltre 3500 persone hanno interrotto le operazioni di carbone di lignite di Vattenfall con un'azione di massa di disobbedienza civile. Treni del carbone, scavatori, centrali elettriche - tutto... Continua
OCMAL
OCMAL

OCMAL ha l'obiettivo principale della difesa delle comunità e delle popolazioni che, esercitando le loro attività locali come l'agricoltura, l'allevamento, la silvicoltura, la pesca, il turismo, l'edilizia abitativa e la cultura, sono colpiti dall'impatto dell'attività mineraria nella regione. Le organizzazioni che aderiscono a OCMAL affrontano le sfide poste dagli effetti delle industrie estrattive e dallo sfruttamento delle risorse naturali o dei beni comuni e cercano di superare insieme l'ostilità delle politiche pubbliche, creando proposte concrete basate sulla capacità di costruzione e alleanza tra movimenti sociali.

Facebook

Twitter

Igapo Project
Igapo Project

L'associazione Igapo Project nasce per difendere i diritti delle popolazioni indigene dell'Amazzonia. L'obiettivo di questo progetto è sensibilizzare l'opinione pubblica sulle minacce che incombono su questa regione del mondo e sul modo in cui vengono violati i diritti dei suoi abitanti, articolando questioni ambientali e violazioni dei diritti umani. Agiamo sul campo e con le istituzioni, per far sentire la voce delle comunità con cui lavoriamo.

Facebook

Twitter

The Future We Need
The Future We Need

Un movimento globale per rendere l'equità intergenerazionale fondamentale per la civiltà, a partire dai minerali. Le risorse naturali, tra cui i minerali, sono un patrimonio condiviso. È nostro dovere garantire che le future generazioni ereditino almeno quanto abbiamo ereditato noi. Una perdita è una perdita per noi e per tutte le generazioni future. Combiniamo la ricerca con l'advocacy al fine di rendere l'equità intergenerazionale fondamentale in tutti gli aspetti della civiltà. Ci concentriamo su petrolio, gas e minerali perché è un'area in cui il valore finanziario dei minerali è chiaro. Inoltre, le conseguenze della mancata implementazione dell'equità intergenerazionale hanno portato anche a una serie di conseguenze negative per i proprietari di minerali, ampiamente chiamate "maledizione delle risorse", e questa è un'applicazione specifica che ha di per sé conseguenze significative.

Facebook

Twitter

Movimento No Tap
Movimento No Tap

Il movimento è nato per contrastare la realizzazione del megagasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline). TAP fa parte del progetto del Corridoio Sud del gas, che prevede di portare il gas in Europa da un giacimento dell'Azerbaijan, passando anche per l'Italia e approdando a San Foca, una delle più belle spiagge del litorale adriatico salentino.

Facebook

Twitter

CATAPA
CATAPA

Catapa lotta per un mondo in cui l'estrazione di risorse non rinnovabili non è più necessaria.  Catapa contribuisce alla transizione verso un modello di economia senza miniere, che sceglie la decrescita e si trasforma.

Facebook

Twitter

The Gaia Foundation
The Gaia Foundation

Siamo una piccola, ma combattiva organizzazione che da oltre 30 anni sostiene partner, comunità e movimenti in Africa, Sud America, Asia ed Europa. Insieme lavoriamo per rilanciare la diversità bio-culturale, rigenerare gli ecosistemi sani e rafforzare l'autogoverno della comunità per la resilienza ai cambiamenti climatici. Con base a nord di Londra, lavoriamo in tutto.

Facebook

Twitter

Save our Sperrins
Save our Sperrins

Siamo un gruppo di interesse ambientale con sede nel cuore degli Sperrins nella contea di Tyrone (Irlanda) che lotta contro una grande compagnia, la Dalradian Gold, che ha in programma di ESTRARRE L'ORO nelle nostre colline e valli e costruire un enorme IMPIANTO DI PROCESSO DI MINERALI, ESTREMAMENTE TOSSICO.

Facebook

Twitter

Transnational Institute
Transnational Institute

Il Transnational Institute (TNI) è un istituto internazionale di ricerca e supporto impegnato nella costruzione di un mondo giusto, democratico e sostenibile. Per più di 40 anni, TNI ha rappresentato un fondamentale collegamento tra movimenti sociali, studiosi e responsabili politici.

Facebook

Twitter

The Gastivists Network
The Gastivists Network

La rete Gastivists sostiene i gruppi di base che combattono le nuove infrastrutture del gas, facilita il flusso di informazioni tra ONG e gruppi locali, connette le persone e aiuta a costruire un movimento che fermerà il gas e porterà alla transizione energetica.

Facebook

Twitter

Tra estrattivismo e difesa della democraziadi Sandra Hincapié Jiménez

Questo articolo analizza i meccanismi di democrazia diretta utilizzati nei conflitti socio-ambientali in America Latina. Mostra che questi meccanismi stanno giocando un ruolo fondamentale, diventando ... Continua

Post-crescita e 'buen vivir'di Carlos Larrea, Koldo Unceta, Alberto Acosta, Stefan Peters, Hans-Jürgen Burchardt, Mirta Antonelli, Ana María Larrea, Camila Moreno, Andrés Arauz, Pablo Stefanoni, David Cortez, Silvia Vega

Le molteplici crisi economiche, sociali ed ecologiche globali degli ultimi anni dimostrano l'insostenibilità dell'attuale modello di sviluppo. Questo sistema è sull'orlo del ... Continua

L'Estrattivismo in America Centraledi Mauricio Álvarez, Miguel Edgardo Mira, Rodrigo veliz Estrada, Ana Ortega, Cristopher Mendoza, Jesús Alemancia

Negli ultimi decenni, la regione latinoamericana ha registrato uno dei suoi più alti tassi di crescita economica, uno dei fattori più influenti è stato lo sviluppo delle... Continua

Dieci tesi urgenti sul nuovo estrattivismodi Eduardo Gudynas

Questo articolo esamina gli stili di estrattivismo promossi dai governi progressisti, offrendo una serie di tesi sulle loro caratteristiche più rilevanti e le sfide che questo rappresenta,... Continua

Boschi ed estrattivismo in Argentinadi Lorenzo Langbehn y Mariana Schmidt

L'espansione della frontiera agricola e zootecnica ha comportato la deforestazione della vegetazione autoctona in diverse province del nord dell'Argentina, interessando le popolazioni. Oltre... Continua