Ambiente

*** Segnalazione ***

Acqua e comunitàdi Colin Ward

La crisi idrica è ormai un’evidenza conclamata, con effetti nefasti sulla disponibilità per uso umano, sull’agricoltura e più in generale sull’ambiente. La... Continua
*** La Natura sì ha dei diritti/6 ***

Dalla giustizia ambientale alla giustizia ecologicadi Alberto Acosta, Enrique Viale

Il rapporto della giurisprudenza con la natura è sempre stato complesso. Riconoscendo che il diritto è un campo di controversia permanente, non possiamo ignorare quanto sia stato... Continua
*** VIDEO ***

Bolivia: l'oro assassinodi ARTE.tv

In Bolivia l'estrazione dell'oro ha provocato la distruzione di milioni di ettari di bosco e una grave contaminazione da mercurio. Gli studi recenti rivelano che i livelli di questo... Continua
*** Prima Parte ***

Scavando più a fondo/1di Katie Sandwell - TNI

Mentre il mondo si sposta verso le energie rinnovabili, la domanda di minerali critici è alle stelle. Ma l'eredità distruttiva dell'industria mineraria solleva domande urgenti:... Continua
La società dominante inibisce, più che porre in atto, le potenzialità umane - socialclimatejustice.blogspot.com
La società dominante inibisce, più che porre in atto, le potenzialità umane - socialclimatejustice.blogspot.com

Gli ultimi otto anni sono stati i più caldi mai registrati, caratterizzati da un aumento delle concentrazioni di gas serra in atmosfera, ondate di calore estremo, siccità e inondazioni devastanti che hanno colpito milioni di persone.
Sebbene siano state (e continuino ad essere) le società iper-industrializzate e ad alto consumo del Nord globale le principali responsabili della crisi ecologica, sono i paesi del Sud a dover affrontare gli impatti più drammatici del cambiamento climatico: le persone muoiono, si ammalano e vengono sfollate, i loro mezzi di sussistenza distrutti.

Da centocinquant’anni, le società industriali vivono del saccheggio accelerato di risorse la cui costituzione ha richiesto decine di milioni di anni; l’Occidente ha esportato prima violenza e sfruttamento, più che democrazia e uguaglianza, e oggi esporta "sviluppo" credendo di esportare benessere: ma le narrazioni dello sviluppo presentano spesso come "vincenti", logiche che svalutano o addirittura condannano all’estinzione intere culture, tecniche e saperi.

Dario Paccino: «dall’imbroglio ecologico alla crisi climatica» - labottegadelbarbieri.org
Dario Paccino: «dall’imbroglio ecologico alla crisi climatica» - labottegadelbarbieri.org

«Oggi diciamo che “l’ecologia senza lotta di classe è giardinaggio” ma se questo è possibile lo si deve anche al lavoro di chi – come Dario Paccino – e come il gruppo che diede vita alla rivista Rosso Vivo aveva già letto presente e futuro». Così scrive Stefano Galieni che era davvero molto giovane (12 anni) nel 1972 quando Einaudi pubblicò «L’imbroglio ecologico» di Paccino. Come giovane – 25 anni – era anche Paccino quando diventò «il partigiano Santi» per combattere nelle Brigate Matteotti contro i nazifascisti.

Nel 1956 uscì un libro sorprendente: «Arrivano i nostri» (Edizioni Avanti!) dove Dario Paccino smontò due epocali bugie sui nativi americani: «i nostri» sono loro… non gli uomini bianchi invasori e genocidi. La prima bugia è ovviamente che gli “indiani” fossero cattivi (come raccontò al mondo la peggiore Hollywood) e la seconda, forse più consolatoria ma altrettanto falsa, che vanno ricordati come solo coraggiosi guerrieri e spiriti nobili ma destinati a perdere perchè “arrretrati”.

Dagli anni ’60 Dario Paccino collaborò con Mario Lodi e con l’associazione Pro Natura, «prima associazione naturalistica» in Italia.

Nel 1972 ecco «L’imbroglio ecologico» – sottotitolo: «L’ideologia della natura» – per rovesciare la polpetta avvelenata secondo cui per salvarsi dai disastri ambientali, di salute e del lavoro (causati non si sa bene da chi) bastava affidarsi alla futura saggezza del sistema, cioè del «padrone» come tradusse Paccino senza ricorrere a complicati giri di parole.

Da allora la sua storia di scienziato e scrittore si intreccia con l’onda lunga dei movimenti, come racconta questo «Dario Paccino» – sottotitolo: «dall’imbroglio ecologico alla crisi climatica» – edito dal «Centro di documentazione Pistoia» (104 pagine per 13 euri) a cura di Maurizio Da Re e Antonio Schina con contributi originali di Paolo Mencarelli, Gian Marco Martignoni, Stefano Galieni e il recupero dei testi importanti di Giorgio Nebbia, Vincenzo Miliucci, Fabrizio Bertini, Giorgio Ferrari … per chiudere poi con una ricca bibliografia.

*** Segnalazione ***

Messico - Agenda Socioambiental 2024   

L’Agenda Socio-Ambientale 2024 è uno sforzo coordinato dall’Università Nazionale Autonoma del Messico, nata per mettere a disposizione dei candidati alla presidenza del... Continua
*** La Natura sì ha dei diritti/3 ***

Una proposta rivoluzionaria dalla metà del mondodi Alberto Acosta, Enrique Viale

Una lunga storia piena di lotte, esperienze, valori e aneddoti ha permesso che la natura fosse considerata per la prima volta come soggetto di diritti nella Costituzione dell’Ecuador. Come di... Continua
*** Segnalazione/Ecología Política n° 67 ***

Violenza ed estrattivismodi "Ecología Política"

Questo numero di Ecología Política esplora come la violenza della conquista e della colonizzazione abbia posto le basi dell'ordine globale che ancora oggi persiste, e che è... Continua
*** Seeds of soveragnity/1 ***

L'imperialismo e il sistema agricolo irachenodi Schluwa Sama,  Ansar Jasim

Una storia dell'agricoltura irachena dall'introduzione di forme feudali di proprietà della terra imposte dal colonialismo britannico alla centralizzazione del sistema agricolo del... Continua
*** La Natura sì ha dei diritti/2 ***

La natura nel dibattito dell'economia politicadi Alberto Acosta, Enrique Viale

La mercificazione della natura si verifica nel campo pratico, ma anche, e soprattutto, nel pensiero economico. Ad esempio, ripercorrendo le origini della vecchia economia politica è possibile... Continua
*** La Natura sì ha dei diritti/1 ***

Diritti della Natura: il sempre difficile primo passodi Alberto Acosta, Enrique Viale

Quando all’orizzonte appare qualcosa di nuovo, come ad esempio i diritti della natura per molte persone, al disinteresse segue la derisione. Poco dopo, nella misura in cui queste idee... Continua

Col fango alla goladi Alexik

La provincia di Valencia affoga nel fango, conta i suoi morti, cerca i suoi dispersi in mezzo a uno scenario apocalittico. L’alluvione ha trasformato i suoi rigagnoli in fiumi in piena, che... Continua
*** Segnalazione ***

Prospettive critiche sul Litio e l'alleanza Codelco-SQMdi Observatorio Latinoamericano de Conflictos Ambientales - OLCA

CILE - Un anno dopo il lancio della Strategia nazionale sul litio (ENL) da parte del governo guidato da Gabriel Boric, la politica pubblica in materia di litio e saline continua in una dura coltre... Continua

Dal triangolo del litio alla cava litifera latinoamericana di Bruno Fornillo CONICET- Grupo de Estudios en Geopolítica y Bienes Comunes (GYBC)

La pandemia ha rappresentato uno spartiacque nelle dinamiche del cambiamento socio-ambientale globale. In primo luogo ha ampliato la visibilità dell'interrelazione tra le trasformazioni... Continua
*** Terza Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/3di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Le imprese hanno bisogno di vaste distese di terra per costruire enormi parchi eolici, parchi solari e infrastrutture dell'energia idroelettrica, terra che spesso ottengono privando le... Continua
Global Gas Flaring Tracker
Global Gas Flaring Tracker

Il Global Gas Flaring Tracker della Banca Mondiale   è l'unico indicatore globale e indipendente del gas flaring di routine. Le stime ci consentono di monitorare i livelli di flaring globali e di tracciare i progressi verso il nostro obiettivo di Zero Routine Flaring entro il 2030.
 

Mappa della contaminazione da PFAS in Europa
Mappa della contaminazione da PFAS in Europa

La Forever Pollution Map è stata creata da Le Monde e dai suoi 17 partner dall'indagine "Forever Pollution Project". È la prima mappa a mostrare l'entità della contaminazione dell'Europa da sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), una famiglia di composti ultratossici utilizzati per una moltitudine di prodotti e applicazioni. Persistenti nell'ambiente, queste "sostanze chimiche permanenti" accompagneranno l'umanità per centinaia di anni, forse anche migliaia.

Fossil Fuel Map in UK - Friends of the Earth
Fossil Fuel Map in UK - Friends of the Earth

Si fa un gran parlare dei numerosi progetti e licenze offshore di petrolio e gas nel Mare del Nord. Ma si sa meno dei siti onshore del Regno Unito. Ora la nuova mappa di Friends of the Earth rivela l’intera estensione dei siti di estrazione di combustibili fossili alle nostre porte.

La nostra mappa mostra diverse miniere di carbone a cielo aperto attive e dozzine di siti di petrolio e gas in tutta l’Inghilterra e il Galles, con centinaia di pozzi operativi nascosti in bella vista. E ci sono piani per nuovi investimenti in molti siti per estrarre più petrolio, gas e carbone dal sottosuolo.

Aqueduct Water Risk Atlas
Aqueduct Water Risk Atlas

Atlante del rischio idrico degli acquedotti

Lo strumento globale di mappatura del rischio idrico di Aqueduct aiuta aziende, investitori, governi e altri utenti a capire dove e come i rischi e le opportunità idriche stanno emergendo in tutto il mondo. L’Atlante utilizza una metodologia solida e sottoposta a revisione paritaria e i migliori dati disponibili per creare mappe globali personalizzabili e ad alta risoluzione del rischio idrico.

La scarsità d’acqua è una delle questioni cruciali del 21° secolo. Nel suo rapporto Global Risks 2013, il World Economic Forum ha identificato le crisi dell’approvvigionamento idrico come uno dei rischi con il maggiore impatto e con maggiore probabilità a cui deve far fronte il pianeta. Con il supporto di un gruppo eterogeneo di partner, il World Resources Institute ha costruito Aqueduct per aiutare aziende, investitori, governi e comunità a comprendere meglio dove e come stanno emergendo i rischi idrici in tutto il mondo.

Il World Resources Institute è impegnato nella trasparenza e negli open data. I dati e la metodologia alla base di Aqueduct sono documentati e disponibili per il download.

 

Geocomunes
Geocomunes

GeoComunes è un Collettivo che opera accompagnando popoli, comunità, quartieri, quartieri o organizzazioni di base che nella lotta per la difesa dei beni comuni richiedono la produzione di mappe di analisi e divulgazione al fine di rafforzare la comunità dal basso organizzazione collettiva.
Geocomunes effettua cartografia (mappe) dei conflitti causati dal degrado, dalla privatizzazione e dall'espropriazione dei beni comuni, nonché dei progetti di “infrastrutture” che si costruiscono affinché il capitale continui ad accumularsi.
La cartografia GeoComunes rende visibili le strategie di appropriazione capitalista del territorio e funge da strumento tecnico per la difesa organizzata dei beni comuni interessati.
Il riferimento ai beni comuni non risponde alla separazione tra pubblico e privato che prevale, ma con il nostro lavoro vogliamo contribuire a un'idea del comune che trascende i limiti che impone la socializzazione alienata dal capitale. Cosa è comune? Ci chiediamo e pensiamo che la risposta si trovi nella lotta di chi sta sotto e nella costruzione di un sapere collettivo e critico che serva come strumento comune per la costruzione di una società non capitalista, libera e comunitaria.

Piantagioni di alberi per i mercati del carboniodi World Rainforest Movement

All'inizio del millennio il Clean Development Mechanism delle Nazioni Unite ha inserito le monocolture industriali di alberi fra i progetti per generare crediti di carbonio. Progetti che hanno... Continua

Argentina, zona franca per gli agrochimici di Agustín Colombo

Per due volte in un mese il governo ha annunciato la stessa cosa: che avrebbe eliminato dazi e tasse sull’importazione di erbicidi e altri prodotti chimici per “favorire... Continua
*** Quarta Parte ***

Finzioni e realtà delle multinazionali "verdi"/4di Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel

Il capitale acquisito attraverso decenni di utilizzo di carbone, petrolio e gas viene utilizzato dai giganti dei combustibili fossili per 'rinverdire' la loro immagine.

Potenziali impatti del gas flaring a Soyo, Angola di Neusa e Silva (Oxpeckers)

Il gas flaring associato all'esplorazione petrolifera in Angola solleva notevoli preoccupazioni per quanto riguarda i suoi effetti dannosi sul cambiamento climatico e sulla sicurezza alimentare.
*** Segnalazione ***

Decrescita e marxismo. Dialogo possibile e necessariodi Quaderni della decrescita. Periodico di ecologia, società e politica

Il cuore di questo numero è costituito dalla monografia su "Marxismo e decrescita", che raccoglie i frutti di un lavoro preparatorio durato due anni e i contributi di una nutrita... Continua
Eco-fascismo: cancellare la storia per gli interessi dei potenti, di Leonardo Lovati - LaTerraTrema.org
Eco-fascismo: cancellare la storia per gli interessi dei potenti, di Leonardo Lovati - LaTerraTrema.org

Con l’aggravarsi delle catastrofi climatiche e il conseguente deterioramento del tessuto sociale e delle reti di sicurezza statali e individuali, la ricerca di una valvola per sfogare la rabbia e la paura della precarietà assoluta si fa sempre più urgente per non sprofondare nella disperazione. Così se da un lato cresce la radicalità delle azioni di contrasto al governo fossile, dall’altro crescono rami dell’estrema destra che riescono a infiltrarsi nel dibattito ecologista. 

La finanziarizzazione della natura, Paolo Cacciari - Comune-info.net
La finanziarizzazione della natura, Paolo Cacciari - Comune-info.net

L’obbligo di sottoscrivere una polizza contro rischi naturali è da tempo una richiesta delle classi dirigenti globali. La natura, già ridotta a capitale nella contabilità di imprese e stati, diventa sempre di più merce di scambio intermediata dalla finanza. Intanto cresce il mercato “al dettaglio” per assicurarsi i clienti finali e quello “all’ingrosso”, tra le grandi compagnie di assicurazione, gran parte delle quali si divertono da tempo a giocare in borsa tra loro. Abbiamo bisogno di rilanciare una nuova stagione di finanza critica che reinventi i principi e le pratiche del mutualismo, per costruire relazioni solidali e pratiche cooperative fuori mercato in grado di affrontare le fragilità delle nostre vite.

Una vita con l’acqua alla gola - bolognaforclimatejustice.it
Una vita con l’acqua alla gola - bolognaforclimatejustice.it

Non sono passati decenni. Appena 500 giorni. Il territorio devastato dalle alluvioni del maggio 2023 è di nuovo sott’acqua. L’Appennino frana. È normale dover vivere con l’ansia ogni volta che piove?
Nelle ultime 48 ore sui nostri territori è caduta tantissima acqua. Più – dicono le statistiche – di quanta ne sia caduta nell’evento catastrofico del 2023. Ma non sono piogge eccezionali. Non più: i meteorologi, infatti, ci ricordano – non da oggi – che dobbiamo abituarci. Che nell’assetto climatico figlio del riscaldamento globale, questi eventi fanno e faranno parte della nostra vita. Non passeranno cento anni tra una volta e l’altra, come succedeva in passato. Parliamo di mesi, al massimo di pochi anni.

Comunicato sull’incontro pubblico del 24 agosto al parco della Confluenza - InfoAut.org
Comunicato sull’incontro pubblico del 24 agosto al parco della Confluenza - InfoAut.org

Riportiamo il testo che è stato diffuso a seguito dell’incontro tenutosi al parco della Confluenza a Torino che ha visto la partecipazione di numerosi comitati cittadini e realtà che hanno deciso di indicare la responsabilità da parte dell’amministrazione cittadina nel dare priorità a grandi eventi che non tengono conto delle loro conseguenze sull’ecosistema del territorio.

*** Segnalazione ***

Il cibo e la crisi climaticadi GRAIN

Non c'è modo di affrontare la crisi climatica senza affrontare il modo in cui produciamo e consumiamo il cibo. Il sistema alimentare è uno dei principali motori del... Continua
*** Segnalazione/Versione italiana ***

Abbecedario dei Soulèvements de la Terredi Soulèvements de la Terre

Finalmente in traduzione italiana l’Abbecedario dei Soulèvements de la Terre, movimento ecologista nato in Francia nell’inverno del 2021 per costruire l’alternativa radicale... Continua
*** Segnalazione ***

Decrescita, nuovo nome della Pacedi QUADERNI DELLA DECRESCITA n. 1/2

Il terzo numero dei Quaderni della Decrescita è centrato, ancora una volta - e come potrebbe essere diversamente - sulla guerra. E su come uscirne. Subito, con un cessate il fuoco su tutti i... Continua
*** Segnalazione ***

Non siamo corpi che abitano un territorio, siamo corpo-territoriodi Damián Verzeñassi, Analía Zamorano, Facundo Fernández, Gabriel Keppl

Pedagogie per il Corpo-Territorio è un libretto metodologico per spazi educativi formali e non formali in cui le tecniche di educazione popolare sono sistematizzate affinché insegnanti, ... Continua
*** Segnalazione ***

Femminismi ecoterritoriali in America Latinadi Francisca Fernandez Droguett e Florencia Puente

Un libro che si inserisce in un processo ancora aperto e certamente incompiuto di riflessioni, dibattiti e istanze di organizzazione, resistenza e immaginario collettivo di donne sui crescenti... Continua
*** Segnalazione/Dossier ***

Semi di sovranità: contestare la politica del cibodi Benjamin Fogel, Jan Urhahn, Million Belay, Jennifer Clapp, Sabrina Fernandes, Ansar Jasim, Raj Patel, Schluwa Sama, Ranja Sengupta

Tutti abbiamo bisogno di mangiare per vivere, ma, curiosamente, la questione di come garantire che una fornitura costante di cibo di qualità a prezzi accessibili arrivi sulle nostre tavole... Continua
*** Segnalazione ***

Donne e conflitti ambientali: impatti differenziati di Observatorio Latinoamericano de Conflictos Ambientales - OLCA

A partire dagli anni ’60 e ’70, si sono resi più evidenti gli effetti sulla Natura dovuti all’estrattivismo nel mondo occidentalizzato, così come sono iniziate varie... Continua
*** Video documentari ***

"Il fiume per me è tutto, l'acqua è vita" di Nahuel Lag 

"Por el Paraná" e "Teoría del derrame" sono documentari sulla cura dei corsi d'acqua, sull'organizzazione popolare e sulle culture locali. Mettono in... Continua
*** Quinta Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/5di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

Secondo il documento sulla strategia climatica a lungo termine del Cile, negli ultimi 30 anni il paese ha sofferto una diminuzione della disponibilità idrica pari al 20% nelle aree meridionali ... Continua
*** Argentina ***

RIGI, tra potere repressivo e potere popolaredi Gioia Claro, Roxana Sposaro 

Il governo del presidente Javier Milei promette investimenti milionari basati sulla Ley Bases e benefici per i grandi progetti estrattivi. Per questo garantisce repressione e persecuzione... Continua
“Aree idonee” per pannelli solari e pale eoliche: sicuri di voler festeggiare? di Paolo Pileri - Altreconomia.it
“Aree idonee” per pannelli solari e pale eoliche: sicuri di voler festeggiare? di Paolo Pileri - Altreconomia.it

È stato pubblicato il decreto governativo che disciplina chi e come debba definire le aree idonee a posizionare pannelli e pale eoliche. Il rischio di iniquità, impatti sociali, ecologici e ambientali e di nuovi consumi di suolo è concreto, osserva il prof. Pileri. Sacrificando le uniche due procedure per arginare il degrado ambientale, a vantaggio di pochi. 

*** Quarta Parte ***

Il percorso dell'idrogeno/4di Josep Nualart Corpas e Marina Gros Breto

In Spagna e in Cile molti progetti per la produzione di idrogeno sono previsti o già situati nelle cosiddette zone di sacrificio. Questi territori hanno già subito impatti con gravi... Continua
Filosofia politica del nucleare, di Marc Royer - Effimera.org
Filosofia politica del nucleare, di Marc Royer - Effimera.org

Un interessante saggio di Jean-Marc Royer sul ritorno al nucleare, argomento riemerso come possibile escamotage per compensare i problemi di approvvigionamento energetico mentre le politiche europee verso una reale transizione ecologica rallentano. Un andamento ulteriormente confermato dai frequenti provvedimenti per il mantenimento dei sussidi al gasolio in Germania e dallo stop alla messa al bando dei pesticidi.
Un nuovo elemento con cui misurarsi: le autorità europee e la conferenza di Dubai impongono che si ritorni seriamente su questo argomento.

È da aggiungere il gigantesco piano di ripresa francese. Peraltro, la guerra tra uno Stato che possiede armi nucleari e un altro che possiede sei centrali sul suo territorio fa rivivere tutte le forme di disastro inerenti alla sua esistenza dal 1945.

Di questo tratta il testo seguente, in diciotto tesi, per tornare all’essenza dell’energia nucleare e per proporne una teoria critica.

L’energia come epicentro di colonizzazione, accaparramento e discriminazioni, di Redazione - InfoAut.org
L’energia come epicentro di colonizzazione, accaparramento e discriminazioni, di Redazione - InfoAut.org

Durante queste settimane di occupazione per la Palestina, nelle Università si sono susseguiti una serie di dibattiti, seminari e confronti che hanno avuto la questione palestinese come perno principale attorno a cui avvolgere diverse istanze, prospettive ed approcci.

Quello che hanno creato e creano tuttora le occupazioni di sostegno alle lotte di liberazione, sono stati momenti di confronto utili per approfondire ed allargare sguardi. Mettere in discussione equilibri, muovere coscienze critiche: fa parte del bagaglio resistente che si alimenta, si fortifica agendo contro il coinvolgimento in dinamiche predominanti e oppressive che tentano di sopire le coscienze e sfruttare le menti. Come Ecologia Politica Torino pensiamo che sia necessario ritagliarsi gli spazi per discutere di saperi e contro-saperi, narrazioni e contro-narrazioni riferite agli scenari globali in cui siamo immersi. Queste giornate di occupazione sono state un’occasione in più per riflettere collettivamente.

Proponiamo quindi il contenuto di uno dei dibattiti organizzati alle Università occupate del Politecnico di Torino e di Palazzo Nuovo, insieme a End Fossil.

Il primo dibattito si riferisce a un grosso nodo che imbriglia e costituisce al tempo stesso la società in cui viviamo: l’energia. Un nodo cruciale in quanto epicentro di dinamiche coloniali, accaparramento e discriminazioni: ecco un primo tentativo di scioglimento della matassa che abbiamo tentato di districare con ReCommon, Gastivist e il Professor Dario Padovan dell’Università di Torino.
 

*** Segnalazione ***

Dalle false promesse alle soluzioni realidi Friends of the Earth Europe

Nella lotta contro la crisi climatica, contro la perdita di biodiversità e la distruzione degli ecosistemi, è diventato sempre più arduo distinguere le soluzioni reali dal... Continua