Il Tribunale per i Diritti della Natura tiene la sua ottava udienza locale nello Yucatan, in Messico, dal 9 al 12 marzo 2023, affrontando il caso del Treno Maya, un megaprogetto di trasporto ferroviario che mette in grave pericolo
di distruzione gli ecosistemi e le comunità messicane.
L'esposizione del caso sarà presentata dalle comunità locali coinvolte e da esperti e sarà ascoltata da una giuria di giudici internazionalmente riconosciuti, che esaminerà e deciderà dalla prospettiva dei Diritti della Natura.
Il progetto del Tren Maya
Questo treno percorrerà 1.500 km e attraverserà cinque stati del sud-est messicano: Chiapas, Tabasco, Campeche, Yucatán e Quintana Roo. La costruzione di questa linea ferroviaria richiede un investimento di 200 miliardi di pesos (più di 11 miliardi di dollari) e la costruzione dovrebbe essere completata entro il 2023.
Il megaprogetto Tren Maya non si limita all'aspetto infrastrutturale, ma prospetta un riordino territoriale incentrato sull'urbanizzazione delle regioni indigene e contadine. Lungo la ferrovia è prevista la realizzazione di 12 fermate e 19 stazioni, che "faranno parte di poli di sviluppo" fino a mille ettari, il che implica la creazione di nuovi nuclei urbani o l'espansione delle città già esistenti.
[Con la scusa di generare mezzo milione di posti di lavoro
per la costruzione dell'opera, questo progetto di "riordinamento territoriale"
comporta enormi conseguenze per la distruzione
degli ecosistemi e delle comunità.]
Gli effetti del progetto
Il percorso del treno copre regioni che sono considerate grandi habitat di biodiversità e costituiscono i territori di vita delle comunità Maya che le hanno abitate da tempi ancestrali e che oggi mantengono le loro pratiche tradizionali in armonia con la Natura. La sua costruzione preoccupa, considerando che, al fine di farle strada, saranno sacrificati più di 2.500 ettari di foreste umide e secche, che rappresenterebbero quasi 9 milioni di alberi.
Danneggerà anche cavità sotterranee come cenotes (pozzi naturali), grotte e fiumi sotterranei, dato che passerà sopra questi ecosistemi unici che proteggono specie endemiche. La perdita della biodiversità a seguito del deterioramento e della modifica degli habitat generati da questa costruzione, colpirebbe molte specie in via d'estinzione, come ad esempio il giaguaro.
Altri effetti collaterali che questa trasformazione degli ecosistemi implica sono l'inquinamento acustico, gli incendi, la contaminazione delle riserve idriche e la gestione dei residui, i danni alla fauna, la contaminazione della giungla e frammentazione degli ecosistemi, tra le varie cose.
[La regione ospita il 33% dell'acqua
dolce dell'intero territorio messicano]
Il territorio Maya, che è il prodotto della millenaria interazione tra il popolo Maya e l'habitat in cui vive, subirebbe trasformazioni irreversibili nelle sue componenti sociali e ambientali, e ciò rappresenterebbe una perdita irreparabile della diversità bioculturale che caratterizza la regione del sud-est del paese. Quest'area ha anche un'importante relazione con l'Amazzonia, con la quale forma un corridoio di grande ricchezza naturale, minacciato da megaprogetti come quello del Tren Maya.
Questo progetto è iniziato senza alcuna valutazione di impatto ambientale. La sua esecuzione e approvazione ha visto gravi irregolarità, come l'omissione di realizzare una valutazione ambientale strategica che consideri gli impatti cumulativi del progetto nel suo complesso. Né è stato rispettato il diritto alla partecipazione e alla decisione delle comunità maya che vivono nel territorio interessato, violando il loro diritto all'autodeterminazione.
Organizzatori del Tribunale Locale
Assemblea dei Difensori del Territorio Maya Múuch Xiinbal
Siamo donne e uomini maya di diverse comunità della penisola dello Yucatan, per lo più ejidatarios e contadini che vedono il territorio peninsulare interessato da mega-progetti attuati da aziende che, nella classica maniera dei conquistatori, vengono a impadronirsi delle nostre terre per sviluppare i loro affari.
[Gli accordi fondamentali dell'Assemblea sono:
- Non vendiamo o affittiamo la terra;
- No alle religioni;
- No ai partiti politici;
- Sì alla cultura e alla lingua Maya;
- Sì alla difesa dei nostri diritti di popolo Maya.]
Siamo un'Assemblea itinerante, NON un'associazione civile, il nostro spazio d'incontro è in una qualche comunità della penisola dello Yucatan previo accordo tra la comunità e l'Assemblea, così condividiamo i nostri problemi riguardo ai megaprogetti e prendiamo decisioni sulle strategie di difesa del nostro territorio.
Il Tribunale dei Diritti della Natura
Il Tribunale internazionale per i diritti della natura è un'istituzione internazionale creata da cittadini per indagare e rendere pubbliche le violazioni dei diritti della Natura. Il Tribunale crea un forum in cui le persone di tutto il mondo possono parlare a nome della Natura, per protestare contro la distruzione della Terra - distruzione promossa dalle imprese con il beneplacito dei governi - e, pertanto, il Tribunale dà visibilità ai conflitti e ai suoi attori e formula raccomandazioni giuridiche sulla protezione e il ripristino della Terra come giurisprudenza modello per le comunità di base. Il Tribunale centra la propria azione anche sul sostegno alle popolazioni indigene affinché alzino la loro voce e condividano gli impatti che vedono sui loro territori come guardiani della Terra. È uno spazio per condividere alternative sulla terra, l'acqua e la cultura con la comunità globale.
I verdetti della Corte, se applicati al più alto livello, potrebbero fornire uno strumento necessario alla lotta per la giustizia ambientale. Il Tribunale Internazionale per i Diritti della Natura, un tribunale di etica civile, che si ispira al Tribunale Internazionale dei Crimini di Guerra, il Tribunale Permanente dei Popoli e altre iniziative popolari per compensare il fallimento e l'inerzia dello Stato nel fare giustizia, chiede ora alle Nazioni Unite - e alle nazioni in generale - di assumere il lavoro che svolge da anni e difendere i diritti fondamentali della Natura.
Articoli e comunicati già pubblicati sul Tribunale:
- "Denunciarán impactos del Tren Maya en Tribunal de los Derechos de la Naturaleza" - Desinformemonos
- "Denuncian al Tren Maya ante Tribunal de los Derechos de la Naturaleza" - El Economista
- "Ante Tribunal de los Derechos de la Naturaleza, denuncian al Tren Maya" - Cambio de Michoacán
- "Denunciarán impactos del Tren Maya en Tribunal de los Derechos de la Naturaleza" - Pressenza
- "Tribunal de los Derechos de la Naturaleza juzgará al Tren Maya por daños a la Tierra" - El Chismografo en la red
8° Tribunale dei Diritti della Natura - Yucatán, Messico
Versione in spagnolo
Versione in inglese
Consejo Civil Mexicano para la Silvicultura Sostenible
Alianza Global por los Derechos de la Naturaleza
Sul tema Tren Maya abbiamo già pubblicato:
pubblicato il 02/05/2022
pubblicato il 30/09/2021
pubblicato il 01/07/2021
Panama a Tehuantepec. Colonizzazione ferroviaria del Messico sud-orientale di Ana Esther Ceceña, Colectivo GeoComunes, Violeta Núñez, Ana Esther Ceceña y Alberto Hidalgo, Sergio Prieto, Giovanna Gasparello, Sandy E. Ramírez Gutiérrez y Josué G. Veiga
pubblicato il 22/05/2021
pubblicato il 16/05/2021
pubblicato il 08/03/2021
pubblicato il 01/12/2019
pubblicato il 30/11/2019