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*** Segnalazione ***

Dalle false promesse alle soluzioni realidi Friends of the Earth Europe

Nella lotta contro la crisi climatica, contro la perdita di biodiversità e la distruzione degli ecosistemi, è diventato sempre più arduo distinguere le soluzioni reali dal... Continua

Sette ragioni per fermare l'accordo UE-MERCOSUR di Friend of the Earth Europe

Le proteste dei trattori che stanno attraversando l’Europa hanno il merito di aver acceso i riflettori sulle opache trattative, in atto da lungo tempo, per la ratifica dell’accordo di... Continua

La cattura e lo stoccaggio di CO2di Geoengineering Monitor

Il 7 febbraio scorso Eni e Snam hanno firmato una prima joint venture per lo sviluppo del progetto Ravenna CCS, finalizzato alla cattura della CO2 da impianti industriali, di estrazione di... Continua
Come l’industria dei combustibili fossili influenza l’informazione italiana, Raffaele De Luca - Pressenza.com
Come l’industria dei combustibili fossili influenza l’informazione italiana, Raffaele De Luca - Pressenza.com

L’attenzione dedicata dai media mainstream alla questione ambientale e climatica diminuisce di pari passo alla crescita delle inserzioni pubblicitarie delle industrie fossili: è quanto si evince da uno studio realizzato dall’Osservatorio di Pavia – un istituto di ricerca specializzato nell’analisi della comunicazione – per l’organizzazione Greenpeace, secondo cui è stata tramite lo stesso confermata la “pericolosa influenza dell’industria dei combustibili fossili sul mondo dell’informazione”. I risultati della ricerca – che completa il monitoraggio periodico dell’organizzazione sulla copertura mediatica dei cambiamenti climatici realizzata nel 2022 – del resto mostrano non solo che nell’ultima parte dell’anno il numero di articoli pubblicati dai principali quotidiani italiani in cui si parla esplicitamente di crisi climatica è diminuito rispetto al quadrimestre precedente, attestandosi ad una media di 2,5 articoli al giorno, ma anche che il trattamento riservato all’industria dei combustibili fossili ed alle aziende dell’industria automobilistica, aeree e crocieristiche è ben differente. Con una media di oltre 6 pubblicità a settimana, ossia quasi una al giorno e circa il doppio rispetto al quadrimestre precedente, lo spazio offerto dai giornali alle loro inserzioni è infatti aumentato sensibilmente.

Chi ha ucciso Eduardo Mendua?di Alberto Acosta

Un altro assassinio. Di questo passo, non sarà neanche l'ultimo. Eduardo Mendúa è stato ucciso il 26 febbraio. Membro della nazione A'i Cofán, dirigente del... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

12 risposte a 12 bugie sulle piantagioni di alberi industrialidi Movimiento Mundial por los Bosques Tropicales

Lo scorso settembre, in occasione della Giornata internazionale per la lotta alle piantagioni di alberi monocolturali, il WRM ha lanciato il report "12 risposte a 12 bugie sulle piantagioni di... Continua
*** Quinta parte ***

La grande truffa/5di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La ricerca e l'innovazione che emergono dalle principali istituzioni accademiche del mondo hanno un ruolo cruciale nello stabilire il tono dell'ambizione climatica e nel definire la politica... Continua
*** Quarta parte ***

La grande truffa/4di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La Shell si è impegnata a diventare una "impresa energetica a emissioni zero netto entro il 2050" e sostiene che le sue emissioni totali di carbonio hanno raggiunto il picco nel... Continua
Miti e misfatti dell'attuale crisi energetica, Giorgio Ferrari - labottegadelbarbieri.org
Miti e misfatti dell'attuale crisi energetica, Giorgio Ferrari - labottegadelbarbieri.org

Con la distruzione dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 (avvenuta lo scorso 26 settembre), L’Europa ha tagliato i ponti dietro se stessa. Quale nazione, tra quelle aderenti alla Nato, l’abbia materialmente portata a termine -giunti a questo punto del conflitto in corso – potrebbe risultare secondario, visto che nessun paese europeo se l’è sentita di smentire la versione mass-mediatica che ne è stata fornita: quella di un auto sabotaggio russo. Che sia stato impossibile per i russi sabotare i propri gasdotti (a parte l’evidente mancanza di tornaconto), lo dimostrano – oltre ogni ragionevole dubbio – le mappe numero 1 e 2 sopra riportate, facenti parte della valutazione di impatto ambientale sul gasdotto Nord Stream 2, commissionata nel 2018 dalla Agenzia Danese per l’energia.

*** Terza parte ***

La grande truffa/3di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

Riprendiamo la continuazione del dossier “La grande truffa” a partire dall’analisi di come gli impegni per lo "zero netto" di sette imprese nei settori dell'aviazione, ... Continua
*** Seconda parte ***

La grande truffa/2di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La riduzione delle emissioni dovute alla deforestazione e al degrado delle foreste (o REDD+, con il "+" che rappresenta "la conservazione delle foreste e il miglioramento degli stock... Continua
*** Segnalazione ***

Real Zero Europedi Campagna Real Solutions. Not ‘Net Zero’

“Real Solutions. Not ‘Net Zero” è una campagna globale di pressione sui governi e sulle istituzioni internazionali per l’abbandono delle false soluzioni dello... Continua
Perché la “sovranità alimentare” non c’entra nulla con sovranismo e retorica “Made in Italy”, Riccardo Bocci - Altreconomia.it
Perché la “sovranità alimentare” non c’entra nulla con sovranismo e retorica “Made in Italy”, Riccardo Bocci - Altreconomia.it

Il cambio di nome del ministero della Politiche agricole segna l’inizio di un nuovo percorso per i movimenti che hanno pensato e si sono battuti per la “sovranità alimentare”: idee e pratiche alternative al modello liberista, nate dal confronto tra mondi diversi e basate su una forte rivendicazione di diritti. Per un’altra agricoltura.

*** Segnalazione/Recensione ***

L’Atlante della carnedi Heinrich Böll Stiftung, Friends of the Earth Europe, Bund für Umwelt und Naturschutz

Non c'è quasi nessun altro cibo che inquini il nostro ambiente e il clima così gravemente come la carne. Tuttavia, nessun governo al mondo ha attualmente un'idea di come il... Continua
Crisi climatica tra incendi apocalittici e la bufala della “transizione”, con Riccardo Laterza, Andrea Turco e Rosi Battaglia - Infoaut.org
Crisi climatica tra incendi apocalittici e la bufala della “transizione”, con Riccardo Laterza, Andrea Turco e Rosi Battaglia - Infoaut.org

Dopo la Francia e il Portogallo anche l’Italia, da giorni, brucia in incendi difficili da controllare. Il fronte più caldo del nostro paese è quello del Friuli Venezia Giulia, dove da qualche giorno il Carso arde fin dentro la Slovenia.  Nelle prime ore di oggi i dati delle PM10 risultano “molto alti”, con valori in alcune zona anche pesantemente fuori scala: 1.609 microgrammi di pm10 al metro cubo.

*** Prima parte ***

La grande truffa/1di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

Come i grandi inquinatori stanno promuovendo l’agenda climatica dello "zero netto" per ritardare, ingannare e negare  
"Ambiente e capitalismo: la convivenza impossibile" - Cambiare-Rotta.org e Contropiano.org

L’infarto ecologico del Pianeta è ormai da qualche decennio sotto gli occhi di tutti. La conoscenza di questo fenomeno risale almeno al Rapporto sui limiti dello sviluppo, pubblicato dal Club di Roma nel 1972. Da allora le previsioni scientifiche si sono fatte sempre più precise, attendibili, verificate nella realtà. Con margini di incertezza sempre più sottili e un negazionismo sempre più radicale.

*** Seconda parte ***

Il nucleare che verrà/2di Giorgio Ferrari

In sede europea vogliono classificare l’energia nucleare (insieme al gas naturale) come "tecnologia sostenibile", fornendo un assist assai rilevante per la realizzazione di nuovi... Continua
*** Prima parte ***

Il nucleare che verrà/1di Giorgio Ferrari

In questi mesi, su queste pagine, abbiamo descritto il “green deal” europeo in termini di un salto di qualità dell’aggressione del profitto contro i territori,  sotto le ... Continua

Energie rinnovabili, soluzione o illusione?di Edgar Ocampo Tellez*

In questo articolo si vuole evidenziare che le fonti energetiche rinnovabili sostituiranno solo una parte marginale del consumo mondiale di combustibili fossili (petrolio, gas naturale e carbone), a... Continua
"Nucleare Auf Wiedersehen! Riflessioni sull‘addio al nucleare della Germania", di Giorgio Ferrari - Pressenza.com

Fra un anno esatto a partire da oggi la Germania metterà fuori servizio gli ultimi tre reattori nucleari ancora in funzione: Isar 2, Emsland e Neckarwestheim 2, ma già da questo 31 dicembre 2021 saranno spenti quelli di Gundremmingen C, Grohnde e Brokdorf. Per la gran parte dell’opinione pubblica è probabile che questi nomi non stiano ad indicare niente di più che dei punti su una carta geografica, piccole località come tante altre in Europa a cui è toccato in sorte di ospitare un impianto nucleare; ma per quelli che hanno la mia età e che nei primi anni settanta si battevano contro il nucleare, i nomi di Grohnde e Brokdorf richiamano momenti indimenticabili. 

*** Segnalazione ***

Cartografia del conflitto ambientale in Argentinadi Gabriela Merlinsky  (a cura di)

Diversi contesti sociali hanno generato strategie eterogenee per affrontare lo sviluppo del capitalismo e la sua spazializzazione, principalmente con quei processi che innescano conflitti... Continua
*** Terza parte + Video ***

Che c'è di male nel piantare alberi?/3di Winfridus Overbeek, Secretariado Internacional WRM

Il nuovo impulso per espandere le piantagioni industriali di alberi nel Sud del mondo ___________ Nel corso degli anni, le imprese hanno stabilito le loro piantagioni di alberi industriali per... Continua
*** Seconda parte ***

Che c'è di male nel piantare alberi?/2di Winfridus Overbeek, Secretariado Internacional WRM

Il nuovo impulso per espandere le piantagioni industriali di alberi nel Sud del mondo ___________ Nel 2015 la maggior parte dei governi del mondo ha approvato un documento dell'Organizzazione... Continua
*** Prima parte ***

Che c'è di male nel piantare alberi?/1di Winfridus Overbeek, Secretariado Internacional WRM

Il nuovo impulso per espandere le piantagioni industriali di alberi nel Sud del mondo ___________ Che c'è di male nel piantare alberi? Le comunità di tutto il mondo non hanno... Continua
*** Saggio + Video ***

COP26 a Glasgow: una prospettiva criticadi Observatori del Deute en la Globalització

La 26a Conferenza delle Parti (COP26) delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) a Glasgow avrebbe dovuto essere un punto di svolta nella lotta istituzionale all'emergenza climatica.... Continua

Il disastro che vienedi Ecor.Network

Fra il 31 ottobre e il 12 novembre si terrà a Glasgow la 26a conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26), l’appuntamento annuale degli Stati e delle entità... Continua
Il Rapporto IPCC e la narrativa del cambiamento climatico - di Francesco Gonella
Il Rapporto IPCC e la narrativa del cambiamento climatico - di Francesco Gonella

Èstato pubblicato qualche tempo fa l’atteso rapporto del Gruppo di Lavoro I (Working Group 1, WG1) dell’IPCC, intitolato “Cambiamenti Climatici 2021 – La basi fisico-scientifiche”. Si tratta di un ponderoso documento (migliaia di pagine) redatto da centinaia di scienziati ed esperti sulla base di decine di migliaia di risultanze del lavoro di gruppi di ricerca da tutto il mondo. Costituisce la prima parte del Sesto Rapporto di Valutazione (AR6) dell’IPCC, che sarà completato nel 2022 e che è articolato nel lavoro dei 3 gruppi: WG1 (situazione geofisica e scenari), WG2 (impatti e adattamenti), WG3 (mitigazione e politiche). Il WG1 identifica quindi i contenuti scientifici su cui si è raggiunto un consenso significativo a livello mondiale, raccontando la situazione corrente in termini di global warming effettivo e di contributo antropogenico. Vengono inoltre definiti i cosiddetti “scenari”, ciascuno corrispondente a un certo intervallo di aumento della temperatura, che viene quantitativamente correlata alle emissioni di gas serra nei prossimi anni/decenni secondo i modelli e le osservazioni più accreditate. Per avere indicazioni specifiche sulle possibili strategie, le politiche e le soluzioni da utilizzare bisognerà invece aspettare i rapporti degli altri due gruppi di lavoro.

Dam Removal
Dam Removal

Dam Removal Europe è un progetto che consente agli specialisti rilevanti di connettersi tra loro. Attraverso i seminari DRE  condividiamo la  conoscenza e ispiriamo  nuove visioni per un'Europa fluida. Dam Removal Europe offre un sito Web per comunicare su casi di studio di rimozione, condividere notizie e informazioni e caricare filmati. DRE consente di supportare e guidare meglio i futuri progetti di rimozione delle dighe sotto l'egida del movimento europeo di rimozione delle dighe.

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L’imbroglio ecologico - di Dario Paccino
da Carmillaonline.com
L’imbroglio ecologico - di Dario Paccino

Torna in libreria il volume di Dario Paccino, L’imbroglio ecologico, pubblicato originariamente nel 1972 da Einaudi, con una nuova edizione curata da Ombre corte che, nella scheda di presentazione, ricorda come alla sua uscita il testo accogliesse "quelle istanze sociali che dagli anni Sessanta cominciavano a denunciare con forza il nesso tra assetto capitalistico del lavoro, salute, nocività in fabbrica e degrado ambientale. Al centro del lavoro di Paccino vi è la dimostrazione che il rispetto dell’uomo e della natura è strutturalmente incompatibile con il modello di sviluppo capitalistico, con un’economia di mercato che produce a prezzi sempre più bassi beni di consumo sempre meno utili e con una obsolescenza programmaticamente sempre più breve. Denunciando la contraddizione fra l’apparente e improvviso amore per l’ecologia dei paesi ricchi e industriali, esploso nei primi anni Settanta, e i devastanti inquinamenti, guerre, distruzione delle foreste – inevitabili conseguenze del successo economico dei ricchi e che colpiva e rendeva più poveri i due miliardi di abitanti poveri del pianeta –, Paccino ribadiva con forza che l’ecologia pensata e tradotta politicamente senza aver presenti i rapporti di produzione e di forza sociali, rappresentava ipso facto un imbroglio. È quest’uso ideologico e mistificato della natura che l’autore contesta e problematizza in tutto il suo lavoro teorico e militante, cercando di mettere al centro del dibattito i rapporti di potere ed i meccanismi socio-economici che determinano lo squilibrio, con l’obiettivo di dare vita a una ecologia conflittuale finalizzata a costruire un rapporto equo ed armonico tra gli esseri umani, le organizzazioni sociali e la natura. Non c’è dubbio che quanto era già chiaro cinquant’anni fa, oggi appaia ancora più drammaticamente evidente, in epoca di pandemie, riscaldamento globale e sfruttamento illimitato delle fonti energetiche»

 

Articolo + Recensione

Coprire il sole con un ditodi Silvia Ribeiro *

Geoingegneria solare, una proposta tecnologica ad alto rischio: bloccare parte dei raggi del sole con nuvole artificiali potrebbe causare siccità e altri disastri, mettendo a rischio... Continua
*** Prima parte ***

Neocolonialismo bludi Kendall Dix

The Nature Conservancy sta promuovendo le cosiddette "obbligazioni blu", una soluzione basata sul mercato per finanziare la conservazione: praticamente una nuova ondata di... Continua
*** Seconda parte ***

Lottare per la vita nel Messico dei mega-progettidi Inés Durán Matute, Rocío Moreno

Acquedotto Indipendenza e Gasdotto Sonora Il popolo Yaqui, che difende il suo fiume dall'Acquedotto Indipendenza e il suo territorio dal Gasdotto di Sonora, ha anch'esso un passato... Continua
*** Seconda parte ***

Neocolonialismo blu *di Kendall Dix

    The Nature Conservancy: un'organizzazione no profit con più soldi di alcune nazioni.  TNC è stata fondata negli Stati Uniti nel 1951 ed è una delle... Continua
*** Terza parte ***

Lottare per la vita nel Messico dei mega-progettidi Inés Durán Matute, Rocío Moreno

  Il Corridoio Interoceanico. Fin dall'arrivo di Hernán Cortés si è guardato alla regione dell'Ismo di Tehuantepec come potenziale per favorire il transito e il... Continua

La crescita verde sta avvenendo veramente?di Timothée Parrique

Nel marzo 2019, Corinne Le Quéré del Tyndall Centre for Climate Change Research nel Regno Unito e altri nove studiosi hanno pubblicato su Nature “Drivers of declining CO2... Continua
Capitalismo verde - di Paolo Cacciari
da Infoaut
Capitalismo verde - di Paolo Cacciari

Servirebbe una nuova teoria del valore che non facesse discendere il valore delle cose dal prezzo dei suoi fattori e nemmeno dal loro valore d’uso, ma dalla loro consistenza ai fini della preservazione della vita sulla Terra.

*** Segnalazione/Recensione ***

The Pandemic Pivotdi John Feffer 

La crisi del COVID-19  ha messo in luce il disastro generato da decenni di politiche dei governi del mondo basate sul militarismo e la concorrenza. Può questa crisi diventare il motore... Continua

Estrattivismo pandemicodi Alexik

  Una breve panoramica generale sull'estrattivismo in tempi di pandemia da Covid-19, tra la paradossale quanto diffusa considerazione dell'estrattivismo come "bene... Continua
Report

Big Oil. Verifica della realtàdi David Tong, Kelly Trout - Oil Change International

Le compagnie petrolifere e del gas affermano di essere parte della soluzione della crisi climatica: la realtà non potrebbe essere più diversa. Il report analizza gli attuali impegni... Continua

Pluriverse: A Post-Development Dictionarydi Ashish Kothari, Ariel Salleh, Arturo Escobar, Federico Demaria, Alberto Acosta

Free Download - PLURIVERSO: un dizionario post-sviluppo che contiene oltre 100 saggi su iniziative di trasformazione e alternative ai processi attualmente dominanti di sviluppo globalizzato,... Continua

Sviluppi della ricerca sul mega-progetto Tren Mayadi Ana Esther Ceceña, Josué G. Veiga         

La pubblicazione include due saggi che intendono riflettere sui progetti lanciati dal governo López Obrador sotto il nome "Tren Maya", mega-progetto di trasformazione... Continua
Il devastante costo ecologico e umano dei metalli rari, indispensabili per la cosiddetta “rivoluzione verde”
Da: Si-Cobas.org
Il devastante costo ecologico e umano dei metalli rari, indispensabili per la cosiddetta “rivoluzione verde”

Il libro di Pitron recensito in questo articolo dà un’idea piuttosto approssimativa, ma sufficiente, della devastazione ambientale e umana che la ricerca e l’estrazione di questi minerali determina. Anche ammesso che l’auto elettrica possa essere un po’ meno inquinante dell’auto a benzina, a gpl o a metano, la sua produzione ha effetti drammatici nei paesi del Sud del mondo. Un’uscita capitalistica dall’inquinamento ambientale prodotto dal capitale, da qualsiasi lato la si guardi, è del tutto impossibile. L’ecologismo o è anti-capitalistico (in senso rivoluzionario), o non è: bisogna risalire dalla lotta contro gli effetti della catastrofe ambientale in corso alla lotta contro le sue cause.

Se al metano diamo (ancora) una mano
Da: Jacobin Italia
Se al metano diamo (ancora) una mano

L’Enel ha presentato progetti di nuove centrali a gas in tutto il paese con l’approvazione e il finanziamento dei governi Conte e Draghi, con buona pace della transizione ecologica che ci dovrebbe assicurare il ministro Cingolani.

Asamblea de Defensores del Territorio Maya, Múuch’ Xíinbal
Asamblea de Defensores del Territorio Maya, Múuch’ Xíinbal

L'Assemblea Múuch ’Xíinbal organizza le lotte della comunità per rivendicare il proprio territorio, la propria cultura e la propria lingua. È il sogno, è la parola, è il pensiero che arriva per essere trasformato in atti di comunità libertari che promuovono la vita e la visione della vita del popolo Maya.

Composto da donne e uomini Maya di diverse comunità della penisola dello Yucatan, per lo più ejidatarios e contadini che sono colpiti da megaprogetti di parchi eolici e fotovoltaici realizzati da aziende che nella classica maniera coloniale vengono a sequestrare le terre per sviluppare il loro business.

E' un'Assemblea itinerante, NON un'Associazione Civile, lo spazio di incontro è in una comunità della penisola dello Yucatan previo accordo tra la comunità e l'Assemblea, quindi si condividono problemi sui megaprogetti e si costruiscono accordi sulle strategie di difesa del territorio.

"Non combattiamo per nessuna trattativa per il prezzo della terra, la nostra terra non è negoziabile, non vogliamo esserne privati ​​perché è la fonte della nostra vita, del nostro cibo, del nostro apprendimento, della nostra lingua e cultura, cioè perché non possiamo uscirne né permettere che venga ferito".

"Non sventoliamo alcuna bandiera religiosa, siamo rispettosi come Assemblea del credo di ciascuno dei nostri membri, la nostra lotta non ha a che fare fondamentalmente con le dottrine religiose; Tuttavia, siamo molto grati a tutte le organizzazioni che ci rispettano e sostengono la nostra causa senza proselitismo e scopi meno settari".

"Siamo apartitici come organizzazione, non stringiamo alleanze con nessun partito politico né serviamo ai loro scopi, ogni membro della nostra Assemblea può servire nel partito di sua scelta e votarlo secondo le proprie convinzioni, ma non possono fare campagne nella nostra organizzazione o fare proselitismo. Se decidi di essere un candidato elettorale popolare, annulli immediatamente l'iscrizione alla nostra organizzazione".

"La cultura e la lingua Maya sono anche il nostro territorio, non siamo disposti a rinunciare al nostro pensiero, alle nostre arti, alle nostre credenze, al nostro rapporto con la terra, ai nostri riti, alla nostra storia. Difendere il nostro territorio è fondamentalmente la difesa della nostra cultura e della nostra lingua"

"I nostri strumenti di difesa sono organizzazione, informazione, comunicazione, educazione, alleanze con altre organizzazioni oneste e trasparenti, canali legali, promozione della nostra lingua e cultura, denuncia pubblica, dialogo e mobilitazione".

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Corporate Europe Observatory
Corporate Europe Observatory

Le lobby aziendali amano agire in segreto, quindi esponiamo ciò che fanno, aumentiamo la consapevolezza del pubblico e diamo impulso per frenare l'influenza delle aziende sul processo decisionale dell'UE:

Rivelare le tattiche, la potenza di fuoco finanziaria, l'accesso privilegiato e le connessioni degli attori della lobby aziendale e il loro impatto negativo sul processo decisionale di interesse pubblico

Smascherare gli scandali delle porte girevoli, che vedono (ex) politici dell'UE entrare a far parte del settore privato come lobbisti - e viceversa

Promuovere la trasparenza del lobbismo a livello dell'UE e responsabilizzare i cittadini a partecipare alla politica dell'UE attraverso petizioni, consultazioni pubbliche, iniziative dei cittadini e

Evidenziando il predominio comune degli interessi aziendali nei gruppi consultivi della Commissione europea, che hanno stabilito la direzione per molte politiche dell'UE

Campagna per una regolamentazione più rigorosa delle lobby dell'UE, anche con il nostro partner Alliance for Lobbying Transparency and Ethics Regulation (ALTER-EU, una coalizione di oltre 200 ONG e sindacati, in cui il CEO è coinvolto nel comitato direttivo)

Campagna con le ONG alleate e le coalizioni della società civile contro le politiche dell'UE (proposte / bozze) distorte a favore degli interessi delle imprese

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VIDEO dell'Incontro - Webinar

Una visión crítica de la Transición Energéticadi Revista Soberanía Alimentaria, Biodiversidad y Culturas

      Uno sguardo decoloniale sulle energie rinnovabili e sulla dimensione sociale, ambientale e culturale del loro impatto. È possibile una transizione energetica senza... Continua
Video

NoTav e Dana: una questione di libertàdi Redazione EcorNetwork

E' attesa per oggi la decisione del Tribunale di sorveglianza di Torino in merito alla richiesta di misure alternative al carcere per Dana Lauriola, compagna No TAV rinchiusa nel carcere Le... Continua
Articolo + Video

I "7 della Shell" sotto processo a Londradi Epic Tomorrows

Il  15 aprile 2019, attivist* di Extinction Rebellion (XR) hanno provveduto a sfasciare platealmente la vetrina della sede della Shell a Londra. Un gesto interessante. Infatti, se normalmente la ... Continua
Frack Off
Frack Off

Gruppo impegnato a proteggere il Regno Unito (e il mondo) dalla minaccia del fracking come processo di estrazione del gas estremamente pericoloso che utilizza sostanze chimiche altamente tossiche. 

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Alianza Biodiversidad
Alianza Biodiversidad

La Alianza Biodiversidad è una piattaforma collettiva latinoamericana che riunisce 13 organizzazioni e movimenti che lavorano in difesa della biodiversità. È il risultato consolidato di oltre 20 anni di collaborazione, che comprende la produzione della rivista trimestrale " Biodiversità, sostentamento y culture" , nonché il sito web " Biodiversidad en América Latina" .  Orienta fondamentalmente le sue azioni verso i movimenti sociali che stanno guidando le lotte in difesa dei loro territori e per la costruzione di un modello agroecologico di produzione alimentare a base contadina in America Latina.

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Stop EU-Mercosur
Stop EU-Mercosur

Stop EU-Mercosur Coalition è un'alleanza di oltre 400 organizzazioni della società civile e movimenti sociali sia dell'Europa che del Sud America. 
Ha l'obiettivo di porre fine all'accordo commerciale UE-Mercosur, perchè contrario all'azione per il clima, alla sovranità alimentare, alla difesa dei diritti umani e del benessere degli animali.
Stop EU-Mercosur Coalition denuncia, fra le conseguenze dell'accordo, l'aumento della distruzione della biodiversità nei paesi sudamericani firmatari, dell'inquinamento agroindustriale e delle violazioni dei diritti umani. Considera l'accordo come un attacco all'agricoltura contadina e una fonte di nuove diseguaglianza a favore di interessi privati.

 

Movimento No TAV
Movimento No TAV

Sito informativo e di sostegno al Movimento NoTAV, un movimento popolare che si oppone da trent'anni alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino/Lione. L'opera è  considerata climalterante, devastante per l'ambiente e per le comunità della Val di Susa e degli altri territori italiani e francesi che attraversa, oltre che un enorme spreco di denaro pubblico. In questi ultimi trent'anni il Movimento No TAV ha rappresentato, e rappresenta tutt'ora, la punta avanzata delle lotte per la difesa dei territori in Italia.
Un'esperienza preziosa di crescita e di partecipazione popolare, oltre che di resistenza nei confronti della violenza poliziesca e della criminalizzazione giudiziaria.

 

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Grain
Grain

GRAIN è una piccola organizzazione internazionale senza scopo di lucro che lavora per supportare i piccoli agricoltori ei movimenti sociali nelle loro lotte per sistemi alimentari controllati dalla comunità e basati sulla biodiversità. Il nostro sostegno assume la forma di ricerca e analisi indipendenti, networking a livello locale, regionale e internazionale e promozione di nuove forme di cooperazione e costruzione di alleanze. La maggior parte del nostro lavoro è orientato e svolto in Africa, Asia e America Latina.

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Red Muqui
Red Muqui

E' una rete di istituzioni peruviane che, agendo a livello locale, regionale, nazionale e internazionale, difende e promuove il riconoscimento, il rispetto e l'esercizio dei diritti delle comunità e delle popolazioni, nonché lo sviluppo sostenibile nelle situazioni in cui si intende svolgere e/o sono in corso attività minerarie per affrontare le loro implicazioni sociali, ambientali e culturali.
Il lavoro di Red Muqui include processi di riflessione, proposte, comunicazione e advocacy, in modo tale da raggiungere i maggiori accordi possibili e la legittimità sociale che sostengono le pratiche degli attori sociali rilevanti e l'attuazione di politiche pubbliche favorevoli alla giustizia sociale e ambientale.Essenziale supportare le organizzazioni sociali, le comunità, i popoli e le popolazioni nei loro processi di empowerment, autonomia e capacity building.

OBIETTIVI

Promuovere riforme istituzionali nelle politiche pubbliche in materia mineraria e socio-ambientale; e in relazione alla difesa dei diritti delle popolazioni interessate dalle attività minerarie.

Influenzare l'opinione pubblica, le imprese e lo Stato, per il rispetto dei diritti umani e il rispetto delle norme e degli standard sociali e ambientali.

Promuovere, insieme ai suoi membri, la realizzazione, l'estensione, l'articolazione e la visibilità di esperienze di sviluppo sociale, economico e ambientalmente sostenibile; in modo che diventino alternative coerenti in grado di sfidare il modello estrattivista e ottenere l'accettazione e il sostegno attivo delle organizzazioni sociali e dell'opinione pubblica.

Oltre al patrocinio nazionale, il patrocinio internazionale è anche un obiettivo per raggiungere un pubblico più ampio e promuovere le questioni nazionali nel contesto internazionale. Per questo, Red Muqui ha alleanze internazionali e fa parte di reti internazionali.

Rafforzare le capacità degli attori sociali e delle loro organizzazioni di intervenire strategicamente con azioni e proposte per la difesa e l'applicabilità dei loro diritti, in modo che possano contribuire alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile e globale.

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Baltic Pipe Nej Tak
Baltic Pipe Nej Tak

"Baltic Pipe Nej Tak!" ("Baltic Pipe No Thanks!") È una piattaforma di campagna per l'ampio movimento contro le nuove infrastrutture fossili, e in particolare contro la costruzione del gasdotto Baltic Pipe.

Cos'è il Baltic Pipe?
Baltic Pipe è un gasdotto proposto da costruire sul territorio danese dal 2020 al 2022.
Lo scopo del progetto è rafforzare l'approvvigionamento di gas fossile europeo, stabilendo un collegamento tra i giacimenti di gas norvegesi e la Polonia.
Tra i piani ci sono 385 km di condotte off-shore, 230 km di condotte on-shore, nonché la costruzione di una stazione di compressione a un'ora da Copenaghen.

"Baltic Pipe Nej Tak!" non è un'organizzazione con membri, ma una campagna a cui può aderire qualsiasi gruppo (o individuo), nonché uno slogan da utilizzare per organizzare riunioni o eventi informativi, nonché manifestazioni e azioni non violente. Incoraggiamo le persone a spargere la voce su Baltic Pipe e ad agire sotto le proprie bandiere, ma sei il benvenuto a fare riferimento a "Baltic Pipe Nej Tak!"

La campagna non ha portavoce ufficiali. Chiunque parli con la stampa deve farlo tramite le proprie organizzazioni o come sostenitori della campagna, non per conto di essa.

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Les Amis de la Terre
Les Amis de la Terre

Amis de la Terre è stata creata nel 1970. 
Un gruppo di cittadini prese coscienza degli impatti dannosi della società dei consumi e decisero di impegnarsi per cambiare il sistema.

Le campagne di Amis de la Terre denunciano i meccanismi economici e politici alla base del cambiamento climatico, il saccheggio delle risorse naturali e le disuguaglianze sempre più profonde. Sfidano il modello attuale, il potere delle grandi aziende e fa pressione sullo Stato e sui funzionari eletti per difendere l'interesse generale. Soprattutto, dimostrano che ci sono alternative possibili.

Tutte le azioni si basano su forti valori di significato: determinazione, non violenza, solidarietà, equità, indipendenza e democrazia.

Amis de la Terre è sempre stata legata ai valori democratici, alla partecipazione e all'impegno civico dal basso. 

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Weald Action Group
Weald Action Group

Il Weald Action Group è un riferimento per i gruppi locali che si battono contro tutte le forme di estrazione di petrolio e gas. 

Gli obiettivi sono:

- formare e responsabilizzare i gruppi della comunità in tutta l'area in modo efficace per fare una campagna contro l'espansione dell'esplorazione dei combustibili fossili.
- fornire opportunità di networking e condivisione di competenze per i gruppi
- fare pressione su chi decide sui temi chiave delle campagne: fracking; cambiamento climatico; mantimento del processo decisionale locale; altri impatti da esplorazioni estreme di petrolio e gas
- comunicare e dare informazioni sulle campagne in realizzazione.

Invia una newsletter una volta al mese, condividendo informazioni sulle applicazioni di trivellazione petrolifera e le opportunità per essere coinvolti in campagne contro l'energia estrema. Si tengono riunioni circa due volte l'anno, offrendo opportunità di networking e condivisione di competenze.

 

Contatto info@wealdactiongroup.org.uk

 

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AusgeCO2hlt
AusgeCO2hlt

Auseco2hlt è un gruppo che lotta dal 2011 per un'uscita immediata dalla lignite e per una società più equa, interno al movimento globale per la giustizia climatica. Agisce anche con azioni dirette e disobbedienti.

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Il mega-mining è un'amputazione ecologica di Eduardo Gudynas *

Nell'intenso dibattito argentino sulle grandi imprese estrattiviste, è molto comune incontrare voci a loro difesa che utilizzano due tipi di argomenti. Da una parte si sostiene che il... Continua
Campagna europea di guerrilla advertising

Il gas pulito è una sporca menzognadi Extinction Rebellion e [GAS]TIVISTS

  Attivist* di Extinction Rebellion (XR) di tutta Italia si uniscono ai Gastivists per affrontare colossi come GasNaturally, Eurogas, Eni, Enel, Snam, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Assicurazioni ... Continua
Report + Video webinar

L'aria che tira in Val d'Agri di Source International - Re:Common

L’ultimo studio ambientale di Source International in Val d'Agri (Basilicata), realizzato in collaborazione con Re:Common, rivela alcune criticità ambientali in prossimità del ... Continua
Video e Report

La favola del "gas pulito"di Re:Common

Gas e idrogeno verdi per superare la crisi climatica e abbandonare definitivamente le fonti fossili. Sarebbe bello vero? Certo, peccato che sia solo una favola e anche dal finale amaro, perché ... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

Il caso della costruzione del gasdotto TAP in Salentodi Alice Mi - EcorNetwork

La pandemia da coronavirus del 2020, dal punto di vista economico, non è stata per tutti un’ecatombe.   Anzi, per alcuni settori si può dire che abbia comportato dei... Continua

Auguri dal Tren Maya*di Samuel Rosado

Dopo due anni di governo di Andrés Manuel López Obrador, con i cambiamenti nel governo, la retorica e la forma con cui vengono fomentati i megaprogetti iniziano rendere più... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

Profitti, privilegi, controllo e repressionedi Alianza Biodiversidad

"Questo documento collettivo è solo un assaggio di tutto ciò che scorre nelle vene aperte dell'America Latina. E ciò che abbiamo annotato non esaurisce ciò che... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

VOCI DEL TERRITORIO/4di Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch Canada, Terra Justa, War on Want (UK), Yes to Life No to Mining

Le imprese minerarie e i governi stanno approfittando della crisi per stabilire nuove normative che favoriscano l'industria a scapito della gente e del pianeta. Sebbene l'estrazione... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

VOCI DEL TERRITORIO/2 di Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch Canada, Terra Justa, War on Want (UK), Yes to Life No to Mining

 I governi di tutto il mondo stanno adottando misure straordinarie per porre fine alle legittime proteste e rafforzare il settore minerario Liberi dalla vigilanza e dal controllo pubblico,... Continua
Il primo degli "Speciali" di Ecor.Network

ESTRATTIVISMO E PANDEMIAdi Redazione

A partire da oggi e fino alla metà di marzo ECOR.network proporrà una raccolta monografica di materiali sul tema "Estrattivismo e pandemia". Abbiamo scelto, infatti, di... Continua
Netpol
Netpol

Netpol è una rete indipendente di organizzazioni di base, che lavora per attivisti, attivisti e comunità svolgendo queste attività: monitoraggio della polizia, produzione rapporti e campagne contro la polizia oppressiva, l'uso eccessivo della forza, la raccolta di dati e l'intimidazione dei manifestanti. 

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Controsservatorio Valsusa
Controsservatorio Valsusa

Nell'autunno 2013 significative realtà associative torinesi e singole persone sottoscrivono un appello: dalla denuncia dell'accerchiamento politico, mediatico e giudiziario della ultraventennale opposizione popolare al TAV Torino-Lyon si arriva alla proposta di promuovere iniziative alla ricerca di nuovi spiragli di democrazia. Nasce così il Controsservatorio Valsusa.

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Re:Common
Re:Common

Re:Common è un’associazione che fa inchieste e campagne contro la corruzione e la distruzione dei territori in Italia, in Europa e nel mondo.  Disastri ambientali, violazioni dei diritti umani e devastazione sociale avvengono spesso in contesti di corruzione sistemica, attività economiche losche, quando non esplicitamente illecite e rapine finanziarie. Re:Common lavora per contrastare il consolidamento di un modello estrattivista di società, fondato sulla sottrazione sistematica di ricchezza dai territori, sullo spossessamento delle comunità che li vivono e il conseguente impoverimento di miliardi di persone in tutto il mondo. Le inchieste, l’informazione dettagliata e le campagne pubbliche che conduciamo sfidano governi, corporation e istituzioni finanziarie responsabili di violazioni e abusi e ci portano a camminare insieme con quelle comunità locali che lottano per un cambiamento strutturale della società. Pensiamo che solo attraverso l’azione collettiva si possa combattere per la giustizia e praticare una profonda trasformazione delle società in cui viviamo, che garantisca a ognuno il diritto a una vita dignitosa.

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Narrative controegemoniche della crisi climaticadi Diego Griffon Briceño    

Questo lavoro espone cinque saggi che affrontano il problema del cambiamento climatico, supponendo così la messa in discussione della struttura gerarchica ed esclusiva della nostra... Continua

Dieci tesi urgenti sul nuovo estrattivismodi Eduardo Gudynas

Questo articolo esamina gli stili di estrattivismo promossi dai governi progressisti, offrendo una serie di tesi sulle loro caratteristiche più rilevanti e le sfide che questo rappresenta,... Continua

Estrattivismo: nuovi contesti di dominazione e resistenzedi Pablo Villegas, N.Horacio Machado, Marco A. Gandarillas, Bruno Milanez, Lucrecia Wagner, Antonio Sandá Mera, Hernán Scandizzo

Nell'ultimo decennio, l'estrattivismo è andato crescendo praticamente in tutti i paesi della regione, compresi i paesi in cui sono sorti regimi progressisti, presumibilmente... Continua