Questo articolo affronta i conflitti ambientali che sono generati dalle lotte per la terra e l'acqua, di fronte all'avanzata della frontiera estrattiva - monocultura e mega-mining, principalmente - dalle azioni dei movimenti sociali in Brasile e Argentina. Considerando le correnti ambientaliste che entrano in conflitto per l'appropriazione di beni naturali, il lavoro sostiene che i movimenti sociali in Brasile e Argentina mettono in evidenza gli errori del discorso capitalista egemonico a proposito della crisi ambientale. Vengono presi in considerazione imovimenti di riferimento in ogni paese: il Movimento dei lavoratori rurali Sem Terra (MST) in Brasile e i movimenti che resistono all'estrazione mineraria su larga scala - o mega-mining - in Argentina. La caratterizzazione delle azioni di questi movimenti è supportata dalla ricerca che prevede interviste e lavori sul campo nei territori in resistenza. Sono questi conflitti e gli attori sociali a guidarli, a portare alla luce le disuguaglianze insite nella distribuzione degli impatti ambientali, che la retorica dello sviluppo sostenibile cerca di rendere invisibile con la sua concezione sociale rispettosa dell'ambiente.
I conflitti ambientali offrono così la possibilità di rovesciare l'immagine egemonica di una crisi ambientale comune a tutta l'umanità e, allo stesso tempo, di avviare la discussione sulla legittima necessità di appropriazione di beni naturali comuni.
Ambientalismo(s) y bienes naturales: desafíos al extractivismo en Argentina y Brasil
Lucrecia Soledad Wagner, Lucas Henrique Pinto
Letras Verdes - Revista Latinoamericana de Estudios Socioambientales N° 14, septiembre 2013 - 25 pp.
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Este trabajo aborda los conflictos ambientales que se generan por luchas en torno a la tierra y el agua, ante el avance de la frontera extractiva -monocultivos y megaminería, principalmente- desde la actuación de movimientos sociales de Brasil y Argentina. Considerando las corrientes del ambientalismo que entran en disputa por la apropiación de bienes naturales, argumentaremos cómo movimientos sociales de Brasil y Argentina evidencian la falacia del discurso capitalista hegemónico sobre la crisis ambiental. Tomaremos para ello movimientos referentes en cada país: el Movimiento de Trabajadores Rurales Sin Tierra (MST) de Brasil y los movimientos que resisten a la minería a gran escala -o megaminería- en Argentina. La caracterización del accionar de estos movimientos está sustentada en investigaciones que incluyeron entrevistas y trabajo de campo en estos territorios de resistencia. Consideramos que son estos conflictos y los actores sociales que los protagonizan, los que traen a la luz las desigualdades inherentes a la distribución de los impactos ambientales, que la retórica del desarrollo sustentable intenta invisibilizar con su concepción social integradora y amigable con el ambiente.
Los conflictos ambientales brindan así la posibilidad de derrocar la imagen hegemónica de una crisis ambiental común a toda la humanidad y paralelamente, instalar la discusión sobre la legítima necesidad de apropiación de los bienes naturales comunes.