Criminalizzare i movimenti: i no tav fra etichettamento e resistenza

di Xenia Chiaramonte, Alessandro Senaldi

La questione no tav è diventata una questione penale: 500 attivisti sospettati o accusati e un centinaio di processi non avvalora più l'intesa che si perseguano solo singoli episodi di criminalità. Questo lavoro analizza innanzitutto il processo di criminalizzazione, attraverso l'analisi del discorso giornalistico per cogliere la graduale costruzione del problema sociale. Secondo, consideriamo come il discorso possa diventare una pratica modificando quanto sopra, in modo che la voce possa essere restituita agli attivisti. Attraverso il lavoro sul campo in cui gli "etichettati" possono o non possono contraddire la loro stigmatizzazione. Riconosciamo solo un guadagno limitato per i dispositivi di controllo, ritenendo che il soggetto non abbia un ruolo passivo ma, invece, possa resistere a pratiche discorsive diventando attivo nella costruzione del significato di quelle questioni centrali che costruiscono i concetti di conoscenza, progresso e democrazia.

Criminalizzare i movimenti: I no tav fra etichettamento e resistenza
Xenia Chiaramonte, Alessandro Senaldi
January 2015 Studi sulla Questione Criminale 10(1):105-144 - 39 pp.

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El tema de no tav se ha convertido en un tema criminal: 500 activistas sospechosos o acusados ​​y un centenar de juicios ya no respaldan el entendimiento de que solo se procesan episodios delictivos individuales. Este trabajo analiza en primer lugar el proceso de criminalización, a través del análisis del discurso periodístico para captar la construcción gradual del problema social. En segundo lugar, consideremos cómo el discurso puede convertirse en una práctica modificando lo anterior, para que la voz pueda ser devuelta a los activistas. A través del trabajo de campo donde los "etiquetados" pueden o no contradecir su estigmatización. Reconocemos solo una ganancia limitada para los dispositivos de control, creyendo que el sujeto no tiene un rol pasivo sino que, en cambio, puede resistir las prácticas discursivas volviéndose activo en la construcción del significado de esos temas centrales que construyen los conceptos de conocimiento, progreso y democracia.
 

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The no tav question has become a criminal question: 500 activists suspected or accused and around a hundred trials does not any longer support the understanding - as does the positive jurist - that only individual episodes of crime are pursued. This paper analyzes the process of criminalization first, through the analysis of journalistic discourse in order to seize the gradual construction of the social problem. Second, we consider how the discourse may become a practice modifying the above, so that the voice may be returned to activists. Through fieldwork where the "labeled" may or may not contradict their stigmatization. We recognize only a limited gain for control devices, believing that the subject has not a passive role but instead, can withstand discursive practices by becoming active in the construction of meaning of those core issues that construct the concepts of knowledge, progress and democracy.

 

01 gennaio 2015 (pubblicato qui il 16 gennaio 2021)