Quante piantagioni di alberi ci sono e di che dimensioni sono? In quali regioni e paesi si trovano? Quali sono le differenze tra i vari 'attori' direttamente coinvolti nella realizzazione delle piantagioni? Questo articolo presenta cifre e informazioni che cercano di rispondere a queste e ad altre domande.
Da molto tempo ormai le imprese promuovono e sviluppano monocolture arboree su larga scala per la produzione di cellulosa, legno e biomassa. Queste monocolture si sono rivelate molto dannose per le comunità rurali e per l'ambiente.1
Anche il vincolo tra queste piantagioni e la compensazione di emissioni di carbonio come modalità per generare profitti aggiuntivi per l’industria delle piantagioni non è nuovo. La prima ondata di progetti di piantagione di alberi per compensare le emissioni di carbonio è apparsa intorno agli anni 2000 ed è stata promossa dal Clean Development Mechanism (CDM) delle Nazioni Unite. Il CDM è stato uno dei tre strumenti del commercio del carbonio nell’ambito del Protocollo di Kyoto delle Nazioni Unite ed è esistito più o meno dal 2000 al 2023. Con una mossa molto controversa, il CDM ha accettato che la forestazione e la reforestazione includessero le piantagioni industriali di alberi, come categoria di progetti che potrebbero generare crediti di carbonio, permettendo la compensazione di emissioni nel Nord globale piantando alberi nel Sud globale. È importante ricordare che molti di questi progetti hanno avuto conseguenze disastrose per i territori in cui sono stati attuati.
LA STORIA SI RIPETE
Il primo impulso a progetti di compensazione delle emissioni di carbonio ha comportato un’ondata globale di iniziative di piantagione intorno agli anni 2000. Molti di questi progetti sono stati caratterizzati da conflitti con le comunità locali e impatti ambientali.
Ad esempio, negli anni ’90, il progetto FACE-Profafor ha iniziato a stringere accordi con decine di comunità delle Ande ecuadoriane per realizzare piantagioni di pino finanziate da capitale olandese, con l’obiettivo di compensare le emissioni di una centrale termoelettrica situata nei Paesi Bassi. Di conseguenza, le comunità tradizionali hanno perso il diritto di utilizzare le proprie terre, le fonti d’acqua si sono prosciugate e sono state costrette ad affittare terreni per far pascolare i propri animali.
Negli anni ’90, un progetto simile in Uganda ha creato una piantagione di eucalipto che ha comportato vari abusi. Gli abitanti dei villaggi locali sono stati vittime di pestaggi, di colpi di arma da fuoco e gli è stato impedito di entrare nelle loro terre. Gli animali sono stati confiscati da guardie armate che proteggevano gli “alberi di carbonio”.
Un altro esempio di questa prima spinta verso progetti di piantagione di alberi per compensare le emissioni di carbonio è quello dell’azienda siderurgica Vallourec, con sede in Francia. Questa iniziativa mirava anche a vendere crediti di carbonio nell’ambito del CDM. Gli investimenti dell'azienda in piantagioni di eucalipto per compensare le emissioni di carbonio in Brasile hanno portato a violenti conflitti con le comunità tradizionali, acquisizioni fraudolente di terreni e all'espansione di un deserto verde nella regione
A differenza delle iniziative precedenti, il nuovo ciclo di espansione delle piantagioni si sviluppa principalmente attraverso standard privati sul carbonio, ma spesso si basa su metodologie e calcoli sviluppati nell’ambito del CDM. Questi nuovi meccanismi vendono crediti di carbonio principalmente su mercati volontari. Inoltre, sono diversi nella loro concezione (vedi anche Quali sono i principali tipi di progetti di piantagione di alberi nel business del carbonio?) e sono cresciuti in modo significativo in numero, area e portata geografica.
Quanti progetti di piantagione di alberi ci sono? Quanto sono grandi? 2
Negli ultimi tre anni, il numero di richieste di registrazione delle piantagioni di alberi secondo gli standard privati sul carbonio è aumentato considerevolmente (vedi grafico sotto). Oltre all’aumento del numero di progetti, è importante notare che sta aumentando anche la “dimensione” media dei progetti in termini di riduzione stimata delle emissioni di carbonio. Ciò suggerisce che i progetti stanno crescendo di portata.

Il grafico include i dati dei seguenti quattro standard di carbonio: VCS-Verra, Gold Standard,
American Carbon Registry (ACR) e Climate Action Reserve (CAR).
A febbraio 2024, c'erano 492 progetti di imboschimento e rimboschimento numerati in otto standard privati sul carbonio (vedere la tabella seguente). Più della metà di questi progetti si trovano in diverse fasi di esecuzione e pertanto non hanno ancora ricevuto l’approvazione per iniziare a emettere crediti di carbonio. Di conseguenza, non sono stati ancora autorizzati a vendere crediti di carbonio.

Ci sono meno di 500 progetti di piantagione di alberi registrati nel mercato volontario del carbonio. Questo numero è molto inferiore rispetto ad altre categorie di progetti, come l’energia rinnovabile, che comprende progetti di mulini a vento, energia idroelettrica e pannelli solari, e progetti domestici e comunitari, come cucine e biodigestori. Nel febbraio 2024 c’erano 2.300 progetti in ciascuna di queste due categorie. Tuttavia, i progetti di piantagione di alberi inclusi nella categoria Forestazione/Riforestazione generano in media volumi significativamente più elevati di crediti di carbonio3. In combinazione con l’aumento sostenuto del numero di progetti di piantagione di alberi negli ultimi anni, come mostrato nel grafico precedente, questo indica che anche la superficie utilizzata da queste piantagioni è in aumento4.
Dove si trovano le piantagioni di alberi per il business del carbonio?
Quando osserviamo la localizzazione dei progetti di Imboschimento/Rimboschimento nei registri degli standard privati di certificazione delle emissioni di carbonio, emerge la predominanza di progetti nei paesi del Sud del mondo. I paesi del Sud del mondo ricevono attualmente la maggior parte di queste iniziative. Tra i paesi in testa alla classifica figurano l'India (75 progetti), la Colombia (74) e il Brasile (32). Anche il continente africano nel suo insieme presenta un numero significativo di progetti (88). La Cina, invece, è il Paese che concentra il maggior numero di progetti sul proprio territorio, con 76 iniziative.

L'Appendice (disponibile qui) presenta una lista di tutti i progetti di forestazione e riforestazione indicizzati per paese sulla base di dati degli otto standard privati di carbonio analizzati.
Chi trae benefici dai progetti di piantagione di alberi per il business del carbonio?
Numerose e diverse organizzazioni e imprese partecipano direttamente alla realizzazione di piantagioni di alberi per il business del carbonio. La prima categoria è composta da proponenti e agenti di progetti:
• Aziende di legname, di cellulosa e carta che vanno da entità più piccole a gigantesche società transnazionali. Gli esempi includono la società brasiliana Suzano (che afferma di essere il più grande produttore di cellulosa al mondo), Miro e Green Resources (che si sono definiti i più grandi gruppi forestali nell'Africa occidentale e orientale, con sede in Europa) e Klabin (che afferma di essere il più grande produttore ed esportatore di carta dal Brasile). Tutti hanno progetti registrati o in fase di validazione con lo standard di carbonio VCS (Verified Carbon Standard) di Verra. Condividono anche una storia di violazione dei diritti delle comunità.
- Le "imprese del clima" spaziano da piccole società di consulenza sul carbonio a grandi imprese, come il più grande commerciante di carbonio del mondo, South Pole, il cui co-fondatore e direttore esecutivo si è dimesso nel 2023 dopo che approfondite indagini hanno evidenziato un'enorme frode di crediti di carbonio nel progetto principale dell'azienda5. Un altro esempio è KlimatX, un'impresa con una storia di appropriazione di terre comunitarie sulla base di false promesse. Recentemente ha cambiato nome in Carbon Done Right e ora si descrive come "la prima impresa al mondo di crediti di carbonio derivanti dalla riforestazione per i piccoli agricoltori"6.
• Imprese di vari settori con una grande impronta sul carbonio. Possiedono direttamente piantagioni o hanno accesso a crediti di carbonio da progetti di piantagioni attraverso fondi di investimento che finanziano queste iniziative. Gli esempi includono Total Energies, Eni, Danone, SAP, Michelin, Apple, Mars e molti altri.
• ONG: le grandi ONG ambientaliste possono essere promotrici di progetti, come TNC (The Nature Conservancy) ed EcoTrust, o partner nell'implementazione di progetti di piantagioni, come WWF (World Wide Fund for Nature Inc.). Altri esempi sono le ONG come Namati o Solidaridad, con una storia di collaborazione con imprese, essendo coinvolte come consulenti tecnici.
• I governi, attraverso aziende pubbliche (ad esempio, Ecopetrol della Colombia e PetroChina) o direttamente attraverso i loro dipartimenti, segreterie o agenzie.
Un altro gruppo di entità che beneficiano direttamente dalle iniziative di piantagione di alberi per compensare le emissioni di carbonio sono le entità coinvolte nel processo di creazione di crediti di carbonio. Tra questi rientrano le organizzazioni proprietarie degli standard di certificazione e gli auditor incaricati di svolgere le procedure di validazione e verifica richieste dagli standard di certificazione. Come mostrato nella Tabella 1 (sopra), per i progetti di imboschimento e riforestazione spicca lo standard di carbonio Verra, con quasi il 70% dei progetti e quasi il 50% dei crediti emessi fino ad oggi.
CERTIFICAZIONE VERRA E CARBONIO
Verra è il più grande creatore al mondo di compensazioni di carbonio derivanti da attività che coinvolgono l'uso della terra. Alla fine del 2023 aveva emesso più di 1,2 miliardi di crediti di carbonio. Sebbene si presenti come un'organizzazione senza scopo di lucro, opera come un'impresa. Verra addebita ai proponenti dei progetti 0,20 dollari per ogni credito concesso, oltre a molte altre commissioni7. Con compensi e benefici di oltre 400.000 dollari all'anno8, il suo CEO e fondatore si è dimesso nel 2023 dopo che si è scoperto che i progetti che utilizzavano le metodologie di Verra avevano venduto milioni di crediti di carbonio spazzatura.
Tra gli scandali che coinvolgono i progetti di Verra c'è il progetto Kariba nello Zimbabwe, l'iniziativa faro del più grande commerciante di carbonio del mondo, South Pole. Con un buco nel sistema di certificazione di Verra passato inosservato per 10 anni, il progetto in realtà risultò con più emissioni di carbonio. Un'altra indagine ha analizzato 32 progetti Verra e ha concluso che il 94% dei crediti concessi erano sovrastimati e non avrebbero dovuto essere approvati, e che solo sei progetti non avevano una sovrastima per quanto riguardava la loro effettività.
Il problema però va oltre Verra. Il processo di certificazione del progetto sul carbonio presenta difetti intrinseci che lo rendono una totale farsa. Per comprendere meglio come funziona il processo di certificazione del carbonio puoi consultare Certificazione del carbonio: “I vestiti nuovi dell'Imperatore”
In Appendice è riportato l'elenco di tutti i proponenti dei progetti presenti nella base dei dati degli otto standard privati di carbonio analizzati.
* Questo articolo fa parte del bollettino speciale "Piantazioni di alberi per il mercato del carbonio: ancora ingiustizie per le comunità e i loro territori" Vedi il bollettino completo qui.
** Originale in spagnolo
qui
** Traduzione di Giorgio Tinelli per Ecor.Network
Note:
1) Per ulteriori informazioni consultare le pubblicazioni WRM “Cosa c'è di sbagliato nel piantare alberi?” e “12 risposte a 12 bugie sulle piantagioni di alberi industriali” .
2) I dati e le informazioni presentate nelle sezioni seguenti si riferiscono a una valutazione dei progetti rientranti nella categoria Forestazione e Riforestazione, come definita dai principali standard privati di carbonio. Ciò significa che questa analisi non include progetti di ripristino delle zone umide, che a volte comportano anche la piantumazione di alberi per i mercati del carbonio, sebbene in un numero di progetti più di 10 volte inferiori a quelli della categoria Forestazione e Riforestazione. Inoltre, non include i dati provenienti da progetti indipendenti di ripiantumazione di alberi (vedi Quali sono i principali tipi di progetti di ripiantumazione di alberi nel business del carbonio?, in questo bollettino) o da quelli all’interno di sistemi nazionali che non necessariamente compaiono nei registri di carbonio privati.
3) La stima media di riduzione delle emissioni equivalenti per progetto per anno è la seguente:
◦ 225.040 tCO2 in progetti di Forestazione/Riforestazione;
◦ 187.259 tCO2 in progetti Casa e Comunità;
◦ 119.397 tCO2 in progetti di Energie Rinnovabili.
I dati provengono dal database preparato dal Berkeley Carbon Trading Project.
4) La base di dati di standard privati non forniscono informazioni sulla superficie totale coperta dai progetti. Per ottenere queste informazioni è necessario consultare le pagine e i documenti di ciascun progetto, in forma individuale.
5) Follow the Money, 2023. Showcase project by the world's biggest carbon trader actually resulted in more carbon emissions.
6) City AM, 2024. Green AI Carbon platform AIMs for London listing amid lack of confidence in market.
7) Verra, 2023. VCS Program Fee Schedule, v4.3.
(8) ProPublica, 2024. Nonprofit Explorer search engine.