Sostenibilità

*** SEGNALAZIONE/ 3a Scuola di Agroecologie del Sud ***

La tecnologia non è neutrale di Alsakuy Agroecológica, Alianza Biodiversidad, IALAs - CLOC-Vía Campesina, SOCLA y el Consorcio Agroecológico Peruano (CAP)

Si parla di agricoltura digitale ovunque e il tono aggressivo del discorso rende chiaro che si tratta di un vero e proprio assedio ai territori. L'agricoltura digitale deriva direttamente da... Continua
*** Segnalazione ***

La questione pedagogicadi Quaderni della decrescita. Periodico di ecologia, società e politica

Quaderni della decrescita. Periodico di ecologia, società e politica Anno 2, n. 4 (2025) - Gennaio/Aprile 2025  

Fermare l'acquacoltura industrialedi GRAIN

Le comunità di pescatori stanno conducendo una lotta globale per fermare l'acquacoltura industriale di gamberetti e pesci. Dicono che queste attività sono tossiche per i loro... Continua
*** Monocolture di eucalipto/Colonialismo ***

La pulp fiction del Mozambico di Davide Mancini, Juan Maza Calleja, Boaventura Monjane

Un progetto portoghese per la silvicoltura dell'eucalipto sta diffondendo rapidamente specie esotiche dannose nelle aree rurali del Mozambico per soddisfare le esigenze di imballaggio... Continua
*** Segnalazione ***

Acqua e comunitàdi Colin Ward

La crisi idrica è ormai un’evidenza conclamata, con effetti nefasti sulla disponibilità per uso umano, sull’agricoltura e più in generale sull’ambiente. La... Continua
*** Segnalazione/Ecología Política n° 67 ***

Violenza ed estrattivismodi "Ecología Política"

Questo numero di Ecología Política esplora come la violenza della conquista e della colonizzazione abbia posto le basi dell'ordine globale che ancora oggi persiste, e che è... Continua
*** Seeds of soveragnity/1 ***

L'imperialismo e il sistema agricolo irachenodi Schluwa Sama,  Ansar Jasim

Una storia dell'agricoltura irachena dall'introduzione di forme feudali di proprietà della terra imposte dal colonialismo britannico alla centralizzazione del sistema agricolo del... Continua
Mappa della contaminazione da PFAS in Europa
Mappa della contaminazione da PFAS in Europa

La Forever Pollution Map è stata creata da Le Monde e dai suoi 17 partner dall'indagine "Forever Pollution Project". È la prima mappa a mostrare l'entità della contaminazione dell'Europa da sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), una famiglia di composti ultratossici utilizzati per una moltitudine di prodotti e applicazioni. Persistenti nell'ambiente, queste "sostanze chimiche permanenti" accompagneranno l'umanità per centinaia di anni, forse anche migliaia.

Fossil Fuel Map in UK - Friends of the Earth
Fossil Fuel Map in UK - Friends of the Earth

Si fa un gran parlare dei numerosi progetti e licenze offshore di petrolio e gas nel Mare del Nord. Ma si sa meno dei siti onshore del Regno Unito. Ora la nuova mappa di Friends of the Earth rivela l’intera estensione dei siti di estrazione di combustibili fossili alle nostre porte.

La nostra mappa mostra diverse miniere di carbone a cielo aperto attive e dozzine di siti di petrolio e gas in tutta l’Inghilterra e il Galles, con centinaia di pozzi operativi nascosti in bella vista. E ci sono piani per nuovi investimenti in molti siti per estrarre più petrolio, gas e carbone dal sottosuolo.

Geocomunes
Geocomunes

GeoComunes è un Collettivo che opera accompagnando popoli, comunità, quartieri, quartieri o organizzazioni di base che nella lotta per la difesa dei beni comuni richiedono la produzione di mappe di analisi e divulgazione al fine di rafforzare la comunità dal basso organizzazione collettiva.
Geocomunes effettua cartografia (mappe) dei conflitti causati dal degrado, dalla privatizzazione e dall'espropriazione dei beni comuni, nonché dei progetti di “infrastrutture” che si costruiscono affinché il capitale continui ad accumularsi.
La cartografia GeoComunes rende visibili le strategie di appropriazione capitalista del territorio e funge da strumento tecnico per la difesa organizzata dei beni comuni interessati.
Il riferimento ai beni comuni non risponde alla separazione tra pubblico e privato che prevale, ma con il nostro lavoro vogliamo contribuire a un'idea del comune che trascende i limiti che impone la socializzazione alienata dal capitale. Cosa è comune? Ci chiediamo e pensiamo che la risposta si trovi nella lotta di chi sta sotto e nella costruzione di un sapere collettivo e critico che serva come strumento comune per la costruzione di una società non capitalista, libera e comunitaria.

Argentina, zona franca per gli agrochimici di Agustín Colombo

Per due volte in un mese il governo ha annunciato la stessa cosa: che avrebbe eliminato dazi e tasse sull’importazione di erbicidi e altri prodotti chimici per “favorire... Continua

Potenziali impatti del gas flaring a Soyo, Angola di Neusa e Silva (Oxpeckers)

Il gas flaring associato all'esplorazione petrolifera in Angola solleva notevoli preoccupazioni per quanto riguarda i suoi effetti dannosi sul cambiamento climatico e sulla sicurezza alimentare.
La finanziarizzazione della natura, Paolo Cacciari - Comune-info.net
La finanziarizzazione della natura, Paolo Cacciari - Comune-info.net

L’obbligo di sottoscrivere una polizza contro rischi naturali è da tempo una richiesta delle classi dirigenti globali. La natura, già ridotta a capitale nella contabilità di imprese e stati, diventa sempre di più merce di scambio intermediata dalla finanza. Intanto cresce il mercato “al dettaglio” per assicurarsi i clienti finali e quello “all’ingrosso”, tra le grandi compagnie di assicurazione, gran parte delle quali si divertono da tempo a giocare in borsa tra loro. Abbiamo bisogno di rilanciare una nuova stagione di finanza critica che reinventi i principi e le pratiche del mutualismo, per costruire relazioni solidali e pratiche cooperative fuori mercato in grado di affrontare le fragilità delle nostre vite.

*** Segnalazione ***

Il cibo e la crisi climaticadi GRAIN

Non c'è modo di affrontare la crisi climatica senza affrontare il modo in cui produciamo e consumiamo il cibo. Il sistema alimentare è uno dei principali motori del... Continua
*** Segnalazione ***

Non siamo corpi che abitano un territorio, siamo corpo-territoriodi Damián Verzeñassi, Analía Zamorano, Facundo Fernández, Gabriel Keppl

Pedagogie per il Corpo-Territorio è un libretto metodologico per spazi educativi formali e non formali in cui le tecniche di educazione popolare sono sistematizzate affinché insegnanti, ... Continua
*** Segnalazione/Dossier ***

Semi di sovranità: contestare la politica del cibodi Benjamin Fogel, Jan Urhahn, Million Belay, Jennifer Clapp, Sabrina Fernandes, Ansar Jasim, Raj Patel, Schluwa Sama, Ranja Sengupta

Tutti abbiamo bisogno di mangiare per vivere, ma, curiosamente, la questione di come garantire che una fornitura costante di cibo di qualità a prezzi accessibili arrivi sulle nostre tavole... Continua
Guerra e crisi climatica. I governi sono fuori di testa, di Guido Viale - Pressenza.com
Guerra e crisi climatica. I governi sono fuori di testa, di Guido Viale - Pressenza.com

I governi di quasi tutto il mondo (quelli grandi e importanti come quelli piccoli e insignificanti, compreso chi governa una grande o piccola banda armata) marciano come sonnambuli verso una guerra mondiale sempre meno “a pezzi”, sempre più prossima a una conflagrazione generale. Irresponsabili e criminali.

Ma marciano anche, doppiamente irresponsabili e doppiamente criminali, verso una catastrofe climatica e ambientale irreversibile… Il dilemma sembra ormai solo quello di vedere quale di quei due eventi si realizzerà per primo, rendendo superfluo l’avvento dell’altro.

 

*** Segnalazione ***

Dalle false promesse alle soluzioni realidi Friends of the Earth Europe

Nella lotta contro la crisi climatica, contro la perdita di biodiversità e la distruzione degli ecosistemi, è diventato sempre più arduo distinguere le soluzioni reali dal... Continua

Argentina: reti per la transizionedi Analía Zárate, Hernán Scandizzo

Un lavoro che cerca di diffondere e analizzare lo sviluppo delle energie rinnovabili in Argentina. l'obiettivo è quello di mettere in evidenza iniziative poco conosciute e costruire ponti... Continua
Il boomerang della transizione energetica mette l'Europa in panne, di Giorgio Ferrari - labottegadelbarbieri.org
Il boomerang della transizione energetica mette l'Europa in panne, di Giorgio Ferrari - labottegadelbarbieri.org

“Di norme ne abbiamo già varate tante in Europa, più di tutti i vicini. Siamo avanti, in termini normativi, rispetto agli americani, ai cinesi o a qualsiasi altra potenza al mondo. Ci siamo posti obiettivi al 2030 e 2050 per decarbonizzare, ridurre le sostanze fitochimiche, ecc. Chiedo una pausa nella normativa europea. Ora dobbiamo metterli in pratica. Non dobbiamo apportare nuove modifiche alle regole perché scontenteremo tutti i giocatori.”
Così si esprimeva il presidente francese Macron in un discorso del maggio del 2023, paventando ciò che oggi è sotto gli occhi di tutti: l’impraticabilità del New Green Deal europeo.

*** "Con la soja al cuello 2023". Rapporto sull'agrobusiness in Paraguay/3 ***

La triste storia del grano geneticamente modificato in Brasiledi Leonardo Melgarejo

La decisione del Brasile di adottare il grano HB4 per il consumo di farina importata e successivamente per la semina di sementi modificate e le reazioni a questa decisione arbitraria meritano... Continua
*** Argentina ***

Cosa si mangia con la democrazia?di Mariano Pagnucco

Durante gli anni della dittatura militare, il Ministero dell’Economia guidato da José Alfredo Martínez de Hoz impose all’Argentina una svolta fortemente neoliberista,... Continua
*** Segnalazione + Video + Articolo ***

Bugie e verità sui nuovi OGM. Un'agricoltura per la vitadi Crocevia, ARI - Antonio Lattuca

In tempi di crisi climatica è urgente andare oltre la retorica e concretizzare azioni che rafforzino nuovi modelli produttivi che privilegino l’ambiente e la salute. Lontano dalla mera... Continua

Agricoltura e biodiversità possono coesistere?di Adam Calo

Per liberare terra per la conservazione della biodiversità soddisfacendo al contempo la crescente domanda di cibo, le narrazioni tecno-ottimistiche suggeriscono di aumentare indefinitamente la ... Continua
*** Segnalazione ***

Malattie emergenti e zootecnia industrialedi GRAIN

Per il sistema alimentare industriale, la “sicurezza” consiste nel gestire gli elevati rischi generati da questo modello di produzione alimentare. Gli alimenti sono prodotti in campi... Continua

Amazzonia: la periferia della periferia di Alberto Acosta*

L’Amazzonia è una sorta di enorme territorio di sacrificio. Da lì si ottengono risorse per finanziare le economie. Funziona anche come valvola di sfogo dai gravi problemi sociali... Continua
*** Video/Documentario ***

Thacker Pass – Mining the Sacred di Brandi Morin, Geordie Day

Nel remoto Thacker Pass del Nevada, si sta svolgendo una lotta per il nostro futuro tra le comunità indigene locali e potenti entità statali e imprenditoriali decise a estrarre il litio ... Continua
*** Friends of the Earth ***

Mappatura degli estrattori di combustibili fossilidi Brendan Montague

Friends of the Earth ha identificato 19 siti onshore in cui è pianificata un’attività di estrazione nuova o estesa utilizzando i dati delle domande di pianificazione disponibili... Continua

Argentina, un paese a fuocodi Marina Wertheimer, Soledad Fernández Bouzo

Perché l'Argentina sta bruciando in tutto il suo territorio? Come difendersi da questo fumo che non ci fa respirare? Da Revista Cítrica l'introduzione del libro... Continua
*** Segnalazione ***

Fuoco contro fuocodi Biodiversidad. Sustento y culturas

Gli incendi boschivi stanno aumentando di frequenza, ma si stanno anche intensificando. Che cosa sta accadendo? C'è chi risponde: è il cambiamento climatico, sono gli aumenti... Continua

Quello che brucia sono le monocolture!di Nathalia Bonilla

L'estate del 2023 si è conclusa nel cono Sur dell'America, lasciando dati pessimi riguardo agli incendi boschivi nelle regioni del Cile di Biobío, Uble, La Araucanía, tra ... Continua

Il business della fame in America Latinadi GRAIN

Nel 2022, il mondo ha affrontato il più alto tasso d'inflazione degli ultimi 40 anni, ma l'inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari è stata ancora più alta. Nel... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

Estrattivismo agrario in America Latinadi Ben McKay, Alberto Alonso-Fradejas, Arturo Ezquerro-Cañete

All'interno della recente e copiosa letteratura sull'estrattivismo e il neoestrattivismo in America Latina, sono state inserite alcune espressioni del capitalismo agrario contemporaneo, tra... Continua
*** Prima Parte ***

REDD/1 - Cosa si nasconde dietro le lettere R - E - D - D ?di Movimiento Mundial por los Bosques Tropicales (WRM)

REDD è l'acronimo di Riduzione delle Emissioni dovute a Deforestazione e Degrado delle foreste. Il fatto che il carbonio si trovi nel carbone, nel petrolio e nel gas, oltre che negli... Continua
*** Seconda Parte ***

REDD/2 - Non solo un fallimentodi Jutta Kill - Segreteria Internazionale WRM

La REDD (Riduzione delle Emissioni dovute a Deforestazione e Degrado delle foreste) ha dominato la politica forestale internazionale degli ultimi 15 anni con la promessa di dare più valore... Continua
Red Mexicana de Afectadas y Afectados por la Minería
Red Mexicana de Afectadas y Afectados por la Minería


REMA è una rete di organizzazioni che combatte contro il modello estrattivo e l'espropriazione che implica. Il suo obiettivo è costruire strategie per la difesa del territorio, l'esercizio e l'esecutività dei diritti collettivi e la demistificazione del modello estrattivo.

Promuove l'articolazione tra le lotte locali a livello regionale e nazionale e la costruzione di stili di vita al di fuori del modello capitalista. Cerca di contribuire al rafforzamento dell'organizzazione comunitaria e regionale in quelle aree in cui la popolazione ha deciso di instaurare processi di resistenza contro l'espropriazione generata da progetti basati sulla logica del Modello Estrattivo.

L'essenza principale del REMA è costruire territori liberi dall'estrazione mineraria. Punta e privilegia la prevenzione, per questo identifica dove sono state concesse le concessioni minerarie, idealmente prima dell'inizio di qualsiasi attività mineraria, per svolgere ampi processi informativi che consentano alle persone di prendere decisioni basate sui propri diritti collettivi ed evitare di combattere in condizioni altamente asimmetriche rispetto alle aziende e a coloro che maggiormente promuovono questa attività. REMA ha inoltre collaborato a processi di difesa del territorio contro altre tipologie di progetti legati al Modello Estrattivo.

REMA crede che non esista un'estrazione mineraria verde, pulita, sostenibile o socialmente responsabile.

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ARGENTINA

Più agroecologia, meno popoli fumigatidi Lautaro Romero

A La Matanza gli abitanti lottano contro le malattie causate dalle fumigazioni sui campi della zona. Nel frattempo, a pochi chilometri di distanza, un'esperienza autogestita dimostra che è ... Continua
*** Segnalazione/Recensione ***

12 risposte a 12 bugie sulle piantagioni di alberi industrialidi Movimiento Mundial por los Bosques Tropicales

Lo scorso settembre, in occasione della Giornata internazionale per la lotta alle piantagioni di alberi monocolturali, il WRM ha lanciato il report "12 risposte a 12 bugie sulle piantagioni di... Continua
Come scoraggiare l’autoproduzione di energia, Angelo Tartaglia - Volerelaluna.it
Come scoraggiare l’autoproduzione di energia, Angelo Tartaglia - Volerelaluna.it

Sullo sfondo della transizione energetica è divenuto di attualità il tema delle comunità energetiche rinnovabili cioè di gruppi di utenti che si mettono insieme in un dato contesto territoriale per produrre da sé, da fonti rinnovabili localmente disponibili, l’energia di cui hanno bisogno. Un’idea semplice e rivoluzionaria, ma non gradita agli operatori del settore, che sono subito corsi ai ripari.

*** Quinta parte ***

La grande truffa/5di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La ricerca e l'innovazione che emergono dalle principali istituzioni accademiche del mondo hanno un ruolo cruciale nello stabilire il tono dell'ambizione climatica e nel definire la politica... Continua
*** Quarta parte ***

La grande truffa/4di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La Shell si è impegnata a diventare una "impresa energetica a emissioni zero netto entro il 2050" e sostiene che le sue emissioni totali di carbonio hanno raggiunto il picco nel... Continua
*** Terza parte ***

La grande truffa/3di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

Riprendiamo la continuazione del dossier “La grande truffa” a partire dall’analisi di come gli impegni per lo "zero netto" di sette imprese nei settori dell'aviazione, ... Continua
I limiti dello sviluppo sono sempre più evidenti, Monthly Review - Millepiani, blog di Sergio Scorza
I limiti dello sviluppo sono sempre più evidenti, Monthly Review - Millepiani, blog di Sergio Scorza

Un confronto a distanza su crescita e decrescita fra Serge Latouche (tra gli avversari più noti dell’occidentalizzazione del pianeta e sostenitore della “decrescita”) e Dennis Meadows, co-autore del tanto celebre quanto ignorato “Rapporto sui limiti dello sviluppo” del 1972 (The Limits to Growth)[1] nonché del successivo aggiornamento pubblicato trent’anni dopo.

*** Produzione alimentare industriale e impatto sul territorio ***

Il modello Almería si scontra con i suoi limitidi Carmen López Zayas

Parlare di Almería significa parlare dell'orto d'Europa o del mare di plastica, un modello di produzione di alimenti che occupa 32.554 ettari, soprattutto nelle zone di levante e di... Continua
Autoprodurre l’energia da rinnovabili locali? La legge c’è ma non la fretta..., Angelo Tartaglia - VolerelaLuna.it
Autoprodurre l’energia da rinnovabili locali? La legge c’è ma non la fretta..., Angelo Tartaglia - VolerelaLuna.it

Dicono che ci sia una emergenza climatica in atto. Dicono. Pare che gli eventi meteorologici estremi si vadano facendo vieppiù violenti e frequenti. Pare. Avete presente l’alluvione nelle Marche a settembre e ora Casamicciola? E la politica ne è convinta: le dichiarazioni pubbliche lo riconoscono, non da molto tempo in verità. Pare che si debba fare qualcosa. Pare. La natura però, parlandone non solo a scala locale ma addirittura a scala planetaria, proprio non se ne accorge. Le misurazioni del contenuto di gas serra, quelle delle temperature medie, quelle del livello dei mari e così via non recano traccia delle conferenze delle parti (COP variamente numerate), dei protocolli (tipo Kyoto), degli accordi come quelli di Parigi, dei provvedimenti dell’Unione Europea, meno che mai di quelli nazionali. Beh, la presidente(ssa) del Consiglio dei ministri italiano ha dichiarato che l’obiettivo europeo della riduzione delle emissioni climalteranti del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030 verrà rispettato, ma senza danneggiare l’economia (economy first, ma quale economia?). Non ha precisato come, visto che siamo alla fine del 2022, ma questo è un dettaglio…

Le ragioni dell’attivismo per il clima che prende di mira le opere d’arte, Alessandro Canella - Radiocittafujiko.it
Le ragioni dell’attivismo per il clima che prende di mira le opere d’arte, Alessandro Canella - Radiocittafujiko.it

Sono giovanissimi attivisti per il clima (anche se stanno facendo proseliti intergenerazionali) e negli ultimi mesi hanno fatto spesso parlare di sè per i gesti eclatanti compiuti contro famosissime opere d’arte, da Van Gogh a Goia, da Monet a Klimt, da Goya a Andy Warhol. Azioni che spesso hanno previsto il lancio di zuppa o vernici contro le opere stesse, ma che non hanno mai rovinato l’opera stessa perché protetta da vetri.
È un movimento transnazionale quello della rete A22, che in ogni paese ha le sue diramazioni, come Just Stop Oil o l’italiana Ultima Generazione, che ha preso di mira le opere d’arte come pratica politica per segnalare l’allarme della crisi climatica.

*** Seconda parte ***

La grande truffa/2di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

La riduzione delle emissioni dovute alla deforestazione e al degrado delle foreste (o REDD+, con il "+" che rappresenta "la conservazione delle foreste e il miglioramento degli stock... Continua
*** Segnalazione ***

Real Zero Europedi Campagna Real Solutions. Not ‘Net Zero’

“Real Solutions. Not ‘Net Zero” è una campagna globale di pressione sui governi e sulle istituzioni internazionali per l’abbandono delle false soluzioni dello... Continua
*** Terza parte ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/3di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

Lo sviluppo degli idrocarburi in Africa e l’impatto sulle comunità: esproprio della terra, delocalizzazioni forzate, allontanamento delle comunità dalle fonti di sostentamento,... Continua
L’illusione dell’idrogeno “verde” che non aiuta la transizione in Europa, di Elena Gerebizza - Altreconomia.it
L’illusione dell’idrogeno “verde” che non aiuta la transizione in Europa, di Elena Gerebizza - Altreconomia.it

L’idrogeno è tra le “soluzioni” alla crisi climatica più amate dalle corporation fossili e su cui fanno perno le diverse strategie per la decarbonizzazione dell’Unione europea. Non fa eccezione “RePower Eu”, il pacchetto di strategie presentato lo scorso maggio e orientato a “liberare” l’Unione dalla dipendenza dalla Russia per le forniture di gas, petrolio e carbone, ma anche da altre materie prime, entro il 2030. L’Ue fa riferimento all’idrogeno per lo più in maniera neutra, senza cioè specificare come o dove dovrà essere prodotto, con l’ambizione di arrivare a un’Europa decarbonizzata nel 2050 in cui l’unico idrogeno utilizzato sarà quello “verde”, ma aprendo nel frattempo a idrogeno di vari tipi. 

Ende Gelände
Ende Gelände

Ende Gelände è un'ampia alleanza di persone provenienti dai movimenti anti-nucleari e contro il carbone, dai campi climatici della Renania e di Lausitz e dalla campagna contro l'estrazione di lignite e la distruzione della foresta di Hambach. Le/i militanti provengono da gruppi di azione climatica di base, grandi organizzazioni ambientali, gruppi politici di sinistra e molte altre campagne, gruppi e reti.
Nasce nel 2017 e coinvolge nel tempo 50 gruppi locali in Germania e altri 9 in Svezia, Paesi Bassi, Danimarca, Francia, Belgio, Svizzera, Italia, Austria, Repubblica Ceca. Promuove la protesta contro l'estrazione di lignite e carbone, contro il fracking e le devastazioni ambientali in Germania e in Europa.

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La nuova era dell’ecocene, Paolo Cacciari - Comune-info.net
La nuova era dell’ecocene, Paolo Cacciari - Comune-info.net

L’espressione transizione ecologica è entrata nel linguaggio pubblico, ma quelli che sono in alto hanno imposto la loro versione, i cui esiti non faranno che aggravare il collasso ecologico. Lo dimostrano la scandalosa inclusione del nucleare e del gas nei regolamenti europei sulla “tassonomia” (classificazione) degli investimenti ritenuti sostenibili dal punto di vista ambientale e quindi finanziabili, e il passo indietro sulla decarbonizzazione energetica con l’aggravarsi della guerra in Ucraina. Del resto, quando i movimenti dicono che viviamo da tempo una “mercificazione della natura” non usano una metafora: è in atto un vero progetto di trasformazione dei beni e dei servizi che la natura ci fornisce in asset finanziari. Avviene con la CO2 nella borsa valori di Londra, con l’acqua nella borsa di Chicago. Tuttavia esiste un altro modo di pensare. Scrive Paolo Cacciari: «Non è impresa facile sostituire l’avidità, l’individualismo, la competizione con la collaborazione, l’empatia, l’amore. Una vera transizione ecologica deve giungere a cambiare i modi di produzione e i modelli delle relazioni sociali, i rapporti con il vivente. Non si tratta di “guarire il pianeta”, ma di guarire il malanimo umano che lo sta distruggendo… La transizione ecologica è lo spazio dell’odierno conflitto sociale per realizzare una nuova società, liberata dai condizionamenti eteronomi del capitale, che apre la nuova era dell’ecocene…»
 

Sovranità alimentare e territorio, Antonio Lupo - Comune-info.net
Sovranità alimentare e territorio, Antonio Lupo - Comune-info.net

Diciamo la verità, è difficile per tutti, anche per noi, sottrarci al chiacchiericcio e al nominalismo, cioè parlare (o peggio ancora urlare) per titoli e senza contenuti, metodi di cui i media italiani sono eccellenti maestri da molti anni. Dopo la nascita del nuovo “Ministero Agricoltura e Sovranità Alimentare”, vorrei tentare di approfondire quello che avevo scritto su Comune in maggio (L’ipocrisia della transizione ecologica), a proposito della necessità della sovranità energetica e sovranità alimentare.

L’Europa alla canna del gas: disastri e profitti in tempo di guerra, Giorgio Ferrari - Infoaut.com
L’Europa alla canna del gas: disastri e profitti in tempo di guerra, Giorgio Ferrari - Infoaut.com

L’espressione lessicale “essere alla canna del gas”, viene usata metaforicamente, tra il tragico e il grottesco, per rappresentare una situazione disperata tale per cui, volendo porvi fine, non resta che attaccarsi al tubo del gas e succhiare forte. Paradossalmente, dopo il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 (NS1 e NS2), questa possibilità non è più a portata di mano della stragrande maggioranza della popolazione europea la quale, ben lungi dal volersi suicidare, avrebbe voluto continuare a “succhiare” il gas russo (magari tappandosi il naso).

Perché la “sovranità alimentare” non c’entra nulla con sovranismo e retorica “Made in Italy”, Riccardo Bocci - Altreconomia.it
Perché la “sovranità alimentare” non c’entra nulla con sovranismo e retorica “Made in Italy”, Riccardo Bocci - Altreconomia.it

Il cambio di nome del ministero della Politiche agricole segna l’inizio di un nuovo percorso per i movimenti che hanno pensato e si sono battuti per la “sovranità alimentare”: idee e pratiche alternative al modello liberista, nate dal confronto tra mondi diversi e basate su una forte rivendicazione di diritti. Per un’altra agricoltura.

*** Video-Intervista ***

Piombino, perché la protesta per il rigassificatore?di Alessandro Dervishi

Seguendo una strategia che rappresenta un disastro per il clima, per i territori e per il mare (oltre che un harakiri economico), il governo Draghi ha disposto di circondare la penisola e le isole... Continua

European Black Dealdi Ecor.Network

La guerra in Europa ha annullato in pochi giorni fiumi di parole sulla transizione ecologica e sulle magnifiche sorti e progressive del green deal europeo, dissolvendo la cortina di green fuffa che... Continua
"Il posto delle scorie", Gabriele D'Angelo - Essenziale.it

Nel marzo 2022, la Sogin, che si occupa dello smantellamento delle centrali nucleari italiane, ha trasmesso al ministero della transizione ecologica la proposta di carta nazionale delle aree idonee a ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Ecco dove sono.

*** Terza parte ***

Indipendenza energetica ed altre panzane/3di Alexik

Durante il mandato presidenziale di Barack Obama la produzione statunitense di petrolio passò da 5,1 a 8,8 milioni di barili al giorno, mentre quella di gas... Continua
*** Seconda parte ***

Indipendenza energetica ed altre panzane/2di Alexik

L’inizio delle pressioni statunitensi per imporre al vecchio continente le proprie forniture di Gas Naturale Liquefatto (GNL) ha una data precisa: il 25 luglio del 2018. Quel giorno il... Continua
*** Segnalazione/Video ***

Artifishal. La lotta per salvare il salmone selvaticodi Patagonia Action Works

Artifishal è un film sulle persone, sui fiumi e sulla lotta per il futuro dei pesci selvatici e dell'ambiente che li sostiene. Il film racconta del salmone selvatico, della possibile sua... Continua
*** Prima parte ***

Indipendenza energetica ed altre panzane/1di Alexik

Le coste del Bel Paese stanno per circondarsi di nuovi rigassificatori, che si aggiungeranno a quelli già esistenti a Panigaglia, Livorno e Porto Viro. Nuovi progetti infrastrutturali per la... Continua
“Oscurare quel cazzo di sole”, di Paolo Cacciari - Comune-info.net
“Oscurare quel cazzo di sole”, di Paolo Cacciari - Comune-info.net

Sull’onda dell’emergenza – letali ondate di calore, carestie da siccità, inondazioni delle città costiere, pandemie, migrazioni bibliche… – arriverà il momento in cui verranno accettate anche le tecnologie più estreme, rischiose e costose. Loro, le società del business della bio-geo-nano-ingegneria lo sanno bene e si stanno preparando. “Oscurare quel cazzo di sole potrebbe essere meno rischioso di non farlo” ha detto il direttore della Solar Radiation Management Governance Initiative. Una recensione al testo di Elisabeth Kolbert Sotto un cielo bianco. La natura del futuro.

*** Segnalazione/Recensione ***

L’Atlante della carnedi Heinrich Böll Stiftung, Friends of the Earth Europe, Bund für Umwelt und Naturschutz

Non c'è quasi nessun altro cibo che inquini il nostro ambiente e il clima così gravemente come la carne. Tuttavia, nessun governo al mondo ha attualmente un'idea di come il... Continua
Crisi climatica tra incendi apocalittici e la bufala della “transizione”, con Riccardo Laterza, Andrea Turco e Rosi Battaglia - Infoaut.org
Crisi climatica tra incendi apocalittici e la bufala della “transizione”, con Riccardo Laterza, Andrea Turco e Rosi Battaglia - Infoaut.org

Dopo la Francia e il Portogallo anche l’Italia, da giorni, brucia in incendi difficili da controllare. Il fronte più caldo del nostro paese è quello del Friuli Venezia Giulia, dove da qualche giorno il Carso arde fin dentro la Slovenia.  Nelle prime ore di oggi i dati delle PM10 risultano “molto alti”, con valori in alcune zona anche pesantemente fuori scala: 1.609 microgrammi di pm10 al metro cubo.

Rigassificatore di Piombino, oltre ogni ragionevole dubbio. Verso il collasso climatico, di Linda Maggiori - Pressenza.com
Rigassificatore di Piombino, oltre ogni ragionevole dubbio. Verso il collasso climatico, di Linda Maggiori - Pressenza.com

Sebbene il governo Draghi sia caduto proprio sul decreto Aiuti, sembra che non ci sia spazio per un ripensamento. E così il decreto ora convertito in legge, oltre all’inceneritore romano, permette di installare i rigassificatori galleggianti a Piombino e Ravenna senza Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Un precedente pericoloso per ogni territorio, così che per motivi di emergenza nazionale, la valutazione di impatto ambientale sarà un blando optional.

Ci sarà ancora un domani? di Guido Viale - Comune-info.net
Ci sarà ancora un domani? di Guido Viale - Comune-info.net

Tutti i fenomeni attraverso cui è destinata a manifestarsi questa fine del mondo sono già in gran parte presenti: ghiacciai e calotte polari che si sciolgono, siccità e desertificazione, alluvioni che non vi pongono rimedio ma ne aggravano gli effetti, mare che si infiltra nelle falde, prosciugamento degli acquiferi, incendi che distruggono le foreste, non più moderati dall’umidità di suolo e piante e dalla scarsità di acqua per spegnerli, tifoni e diffusione di malattie nuove che non si riesce più a controllare. Sono tutti fenomeni in gran parte irreversibili.

Da una crisi alimentare all’altradi GRAIN

Ci troviamo di fronte a una crisi dei prezzi, non a una carenza alimentare: i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati in tutto il mondo insieme ai costi dell'energia, come risultato di... Continua
*** Seconda Parte ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/2di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

La gravità dell'emergenza climatica è stata instancabilmente gridata per decenni dalle comunità indigene e da quelle in prima linea e gli impatti della crisi climatica... Continua
Questa transizione energetica non s'ha da fare, di Giorgio Ferrari - Labottegadelbarbieri.org
Questa transizione energetica non s'ha da fare, di Giorgio Ferrari - Labottegadelbarbieri.org

Ricordate lo slogan siamo ancora in tempo che qualche anno fa riassumeva la necessità, a livello globale, di modificare il paradigma energetico per attutire l’impatto dei cambiamenti climatici? Beh, forse è il caso che l’insieme del mondo ambientalista e di quella parte della politica più sensibile alle sorti del pianeta, lo rivolga al proprio interno per rivedere l’approccio fin qui tenuto nei riguardi della transizione energetica. 

*** Prima parte ***

La grande truffa/1di Jesse Bragg, Rachel Rose Jackson, Souparna Lahiri

Come i grandi inquinatori stanno promuovendo l’agenda climatica dello "zero netto" per ritardare, ingannare e negare  
International Rivers
International Rivers

Missione: International Rivers protegge i fiumi e difende i diritti delle comunità che dipendono da essi.

Visione: cerchiamo un mondo in cui i fiumi sani ei diritti delle comunità fluviali locali siano valorizzati e protetti. Immaginiamo un mondo in cui i bisogni di acqua ed energia siano soddisfatti senza degradare la natura o aumentare la povertà e in cui le persone abbiano il diritto di partecipare alle decisioni che influiscono sulle loro vite.

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*** Segnalazione/Recensione ***

Il finanziamento dei combustibili fossili in Africa/1di Isabelle Geuskens (Milieudefensie), Henrieke Butijn (BankTrack)

Il report, "Locked Out of a Just Transition: Fossil Fuel Financing in Africa" ​​rivela l'entità del sostegno finanziario fornito da banche commerciali, istituzioni finanziarie... Continua
Radio Melting Pot: cambiamenti climatici e migrazioni - Meltingpot.org
Radio Melting Pot: cambiamenti climatici e migrazioni - Meltingpot.org

Cambiamenti climatici e migrazioni. Questo è il tema della nuova trasmissione di Radio Melting Pot.
Ne parliamo alla luce della pubblicazione del secondo volume del sesto Rapporto IPCC delle Nazioni Unite che ci restituisce un quadro allarmante. Già ora circa la metà della popolazione mondiale, più di 3 miliardi di persone, vive in aree e in contesti ambientali fortemente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico.

Contro la nocività: Operaismo ed ecologia nel Lungo ‘68, di Lorenzo Feltrin - Effimera.org
Contro la nocività: Operaismo ed ecologia nel Lungo ‘68, di Lorenzo Feltrin - Effimera.org

È da poco uscito il libro di Gianni Sbrogiò L’autonomia di classe a Porto Marghera: Lotte e percorsi politici tra gli anni sessanta e settanta (Agenzia X, 2022) che offre una versione aggiornata di alcuni materiali già pubblicati in Quando il potere è operaio: Autonomia e soggettività politica a Porto Marghera (1960-1980) (Manifestolibri, 2009) a cura di Devi Sacchetto e Gianni Sbrogiò. Sono anche stati resi disponibili online tutti i numeri di Lavoro zero e Controlavoro, la rivisita e il bollettino del gruppo operaista di Porto Marghera.[i] È quindi un’ottima occasione per proporre in rete il testo “Contro la nocività”, una delle prime elaborazioni sistematiche del gruppo sul tema.

*** Report ***

Puntare sul caos climatico: Rapporto 2022 sulla finanza dei combustibili fossilidi Rainforest Action Network, Banktrack, Indigenous Environmental Network, Oilchange Int., Reclaim Finance, Sierra Club, Urgewald

Questo rapporto esamina i finanziamenti delle banche commerciali e di investimento all'industria dei combustibili fossili - considerando nel complesso il loro ruolo di primo piano nel prestito e... Continua

Le Galapagos e il capitalismo bludi Aurora Donoso e Ivonne Yánez (Acción Ecológica)

Le Galapagos erano state dichiarate patrimonio naturale dell'umanità dall'UNESCO nel 1978 e Riserva della Biosfera nel 1984. La Riserva Marina delle Galapagos (RMG), che circonda le... Continua
*** Segnalazione/VIDEO ***

GasLanddi Josh Fox

GasLand è un film documentario che vuole mostrare l'impatto negativo del processo di fratturazione idraulica o fracking su alcune comunità rurali e realtà cittadine ... Continua

Grano transgenico in Argentinadi Fernando Frank

In Argentina è in corso un'intensa discussione riguardo l'approvazione e la diffusione di un grano transgenico: il grano HB4 dell'azienda Bioceres, tollerante all'erbicida... Continua
*** Video ***

Il carbone di Tuzla: un attacco alla vitadi Re:Common

L'espansione della centrale a carbone di Tuzla è uno dei progetti più devastanti e con significativi impatti sulla salute in fase di realizzazione alle porte dell’Unione... Continua
CovaContro
CovaContro

COVAContro è un'associazione lucana di volontariato ambientale. Nata nel 2013, l'associazione si occupa di analisi ambientali, informazione, sensibilizzazione e, più in generale, di contrasto alle eco-mafie. Crediamo che la citizen science ed il giornalismo dal basso siano due grandi leve per la difesa del territorio.

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ACAFREMIN - Alianza Centroamericana frente a la Mineria
ACAFREMIN - Alianza Centroamericana frente a la Mineria

La Alianza Centroamericana frente a la Mineria, ACAFREMIN, fue fundada en Managua en Abril 2017 para fortalecer lazos solidarios en la lucha por una Centroamérica Libre de Minería Metálica.
Las 25 organizaciones participantes en el encuentro ¨Impactos y Desafíos de la Minería Metálica en América Central¨ tomaron la decision unanime de formar la alianza para demandar collectivamente:  

La urgencia de construir modelos alternativos de desarrollo, ejerciendo el derecho a elegir libremente modelos sustentables que utilicen racionalmente los bienes naturales de nuestros países, regulando las Inversiones Extranjeras Directas (IED) a efecto de reducir los impactos socio ecológicos que pongan en riesgo el futuro y la vida de esta y próximas generaciones.
Que los Estados y gobiernos centroamericanos terminen con todas las formas de criminalización de la acción ciudadana, incluidas las protestas y que respeten el derecho a defender derechos por la preservación de los territorios, el agua, el bosque y la vida.
Que la Unión Europea, Estados Unidos, Canadá, Latinoamérica, China, Rusia y los países sedes de las empresas mineras y compañías importadoras de materias primas actúen impulsando los Principios Rectores sobre Empresas y Derechos Humanos de Naciones Unidas, sancionando en sus países de origen las violaciones cometidas en los países donde intervienen.
Mientras exista minería activa, que los gobiernos y legisladores de cada Estado centroamericano, establezcan marcos legales más eficientes que exijan la transparencia y rendición de cuentas sobre las actividades del sector minero, así como el pago justo de los impuestos y fianzas por parte de las empresas, respetando los procesos de consultas públicas transparentes e incluyentes.

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"Il libro del mese - Viaggio nell’Italia dell’Antropocene", di Simone Ogno - Recommon.org

Già nel sottotitolo, Viaggio nell’Italia dell’Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro di Telmo Pievani e Mauro Varotto (Aboca, 2021), lascia intendere di non essere un libro come gli altri.

Può la geografia essere visionaria?  La risposta è “sì”, perché la visione che Pievani e Varotto ci restituiscono è quella di una geografia italiana stravolta dalle conseguenze del cambiamento climatico, quando, nel 2786, la fusione completa delle calotte glaciali continentali avrà causato l’innalzamento del livello del mare di 65 metri. Una geografia che si guarda allo specchio con le lenti del presente e getta lo sguardo in avanti: una visione di sé tra più di settecento anni, se nulla sarà fatto per contrastare la sfida onnicomprensiva del nostro tempo.

*** Seconda parte ***

Il nucleare che verrà/2di Giorgio Ferrari

In sede europea vogliono classificare l’energia nucleare (insieme al gas naturale) come "tecnologia sostenibile", fornendo un assist assai rilevante per la realizzazione di nuovi... Continua
*** Prima parte ***

Il nucleare che verrà/1di Giorgio Ferrari

In questi mesi, su queste pagine, abbiamo descritto il “green deal” europeo in termini di un salto di qualità dell’aggressione del profitto contro i territori,  sotto le ... Continua
L'imbroglio ecologico di Dario Paccino: l'introduzione - Perunaltracitta.org
L'imbroglio ecologico di Dario Paccino: l'introduzione - Perunaltracitta.org

Pubblicato nel 1972 da Einaudi nella prestigiosa collana “Nuovo Politecnico”, L’imbroglio ecologico accoglieva le istanze sociali che dagli anni Sessanta cominciavano a denunciare con forza il nesso tra assetto capitalistico del lavoro, salute, nocività in fabbrica e degrado ambientale. Al centro del lavoro di Paccino vi è la dimostrazione che il rispetto dell’ essere umano e della natura è strutturalmente incompatibile con il modello di sviluppo capitalistico, con un’economia di mercato che produce a prezzi sempre più bassi beni di consumo sempre meno utili e con una obsolescenza programmaticamente sempre più breve. Per gentile concessione della casa editrice “ombre corte” pubblichiamo l’introduzione al libro.

*** Segnalazione/Recensione ***

Zone di sacrificio in America Latinadi Elizabeth Bravo

Alcune reti e organizzazioni in Sud America si sono organizzate per presentare una serie di casi sulle Zone di Sacrificio nella Regione. Le Zone di Sacrificio sono luoghi caratterizzati da grave... Continua

Energie rinnovabili, soluzione o illusione?di Edgar Ocampo Tellez*

In questo articolo si vuole evidenziare che le fonti energetiche rinnovabili sostituiranno solo una parte marginale del consumo mondiale di combustibili fossili (petrolio, gas naturale e carbone), a... Continua
"Nucleare Auf Wiedersehen! Riflessioni sull‘addio al nucleare della Germania", di Giorgio Ferrari - Pressenza.com

Fra un anno esatto a partire da oggi la Germania metterà fuori servizio gli ultimi tre reattori nucleari ancora in funzione: Isar 2, Emsland e Neckarwestheim 2, ma già da questo 31 dicembre 2021 saranno spenti quelli di Gundremmingen C, Grohnde e Brokdorf. Per la gran parte dell’opinione pubblica è probabile che questi nomi non stiano ad indicare niente di più che dei punti su una carta geografica, piccole località come tante altre in Europa a cui è toccato in sorte di ospitare un impianto nucleare; ma per quelli che hanno la mia età e che nei primi anni settanta si battevano contro il nucleare, i nomi di Grohnde e Brokdorf richiamano momenti indimenticabili. 

Creare un mondo di molti mondi, di Ugo Morelli - Doppiozero.com
Creare un mondo di molti mondi, di Ugo Morelli - Doppiozero.com

“Il nostro obiettivo è capire come il mondo si stia muovendo di fronte a una congiuntura necessaria, che non è altro che il prodotto di una contingenza”. Se la contingenza è la crisi ambientale e climatica, come ci stiamo muovendo in questa situazione che ci pone di fronte a una necessità di agire? Ovvero, disponiamo di una teoria e di una prassi politica del nostro futuro planetario? Queste sono le domande da cui prendono le mosse Geoff Mann e Joel Wainwright in un libro che ci riguarda tutti e sollecita le nostre responsabilità rispetto alle profonde trasformazioni in corso negli ambienti delle nostre vite, [Il nuovo Leviatano. Una filosofia politica del cambiamento climatico, Treccani, Roma 2019, edizione originale 2018].

Clima, disuguaglianze e lotta di classe, di Daniel Tanuro - Redongreen.it
Clima, disuguaglianze e lotta di classe, di Daniel Tanuro - Redongreen.it

Durante la COP26 a Glasgow, un’informazione scioccante è stata data ai delegati dal direttore dell’Istituto di Potsdam (PIK), Johan Rockström: mantenere il riscaldamento al di sotto di 1,5°C e nel rispetto della giustizia climatica, l’1% più ricco della popolazione mondiale dovrà dividere le sue emissioni per trenta entro il 2030; il 50% più povero, invece, potrà moltiplicarle per tre.

Shale Must Fall
Shale Must Fall

Shale Must Fall è una campagna di solidarietà internazionale che collega le lotte ambientali nel mondo.
Denuncia le attività inquinanti e climalteranti di Shell, Total, BP, Wintershall e i loro ecocidi nel Sud del mondo, e i governi che le sostengono. La campagna si concentra sull'industria del fracking come denominatore comune di queste e altre grandi multinazionali, e sulle lotte per contrastare le loro violazioni contro la natura e i diritti umani.

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Civitavecchia: un caso nazionale, di Mario Agostinelli - labottegadelbarbieri.org
Civitavecchia: un caso nazionale, di Mario Agostinelli - labottegadelbarbieri.org

La riconversione da carbone a rinnovabili della centrale di Civitavecchia Torrevaldaliga Nord costituisce un caso esemplare di conflitto tra le politiche energetiche previste a livello accentrato da un PEN ancorato alla reiterazione di un modello centralizzato e sorretto sostanzialmente da fossili ed una coscienza larga e determinata della popolazione di un territorio in tutte le sue espressioni – sindacali sociali associative e politiche – tesa a sperimentare un diverso paradigma energetico: in armonia con la biosfera, duraturo e desiderabile, come si conviene in una fase di drammatica emergenza climatica.

*** Terza parte + Video ***

Che c'è di male nel piantare alberi?/3di Winfridus Overbeek, Secretariado Internacional WRM

Il nuovo impulso per espandere le piantagioni industriali di alberi nel Sud del mondo ___________ Nel corso degli anni, le imprese hanno stabilito le loro piantagioni di alberi industriali per... Continua
*** Segnalazione ***

Il mito della crescita verdedi Movimento per la Decrescita Felice (MDF)

Negli ultimi vent’anni è stata sdoganata la retorica secondo cui si sarebbe potuto aumentare il PIL riducendo al contempo le emissioni e in generale gli impatti ambientali. Non è... Continua
*** Seconda parte ***

Che c'è di male nel piantare alberi?/2di Winfridus Overbeek, Secretariado Internacional WRM

Il nuovo impulso per espandere le piantagioni industriali di alberi nel Sud del mondo ___________ Nel 2015 la maggior parte dei governi del mondo ha approvato un documento dell'Organizzazione... Continua
*** Video-Conferenza ***

Come Snam sta svendendo il nostro futuro

Il 7 ottobre scorso, presso il Centro Culturale Rina Durante di Melendugno (LE), si è tenuta la presentazione dell'ultimo lavoro di ReCommon “L’ingiusta... Continua
*** Prima parte ***

Che c'è di male nel piantare alberi?/1di Winfridus Overbeek, Secretariado Internacional WRM

Il nuovo impulso per espandere le piantagioni industriali di alberi nel Sud del mondo ___________ Che c'è di male nel piantare alberi? Le comunità di tutto il mondo non hanno... Continua
*** Saggio + Video ***

COP26 a Glasgow: una prospettiva criticadi Observatori del Deute en la Globalització

La 26a Conferenza delle Parti (COP26) delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) a Glasgow avrebbe dovuto essere un punto di svolta nella lotta istituzionale all'emergenza climatica.... Continua
La schizofrenia energetica - di Giorgio Ferrari - labottegadelbarbieri.org
La schizofrenia energetica - di Giorgio Ferrari - labottegadelbarbieri.org

Il dibattito, ampio e a tutto campo, che riguarda il tema della transizione ecologica è spesso attraversato da una sorta di schizofrenia concettuale che riguarda l’inquadramento stesso del problema: si tratta di cambiare il modo di produrre l’energia, o si tratta di cambiare i “connotati” più marcati di questa società?

Il disastro che vienedi Ecor.Network

Fra il 31 ottobre e il 12 novembre si terrà a Glasgow la 26a conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26), l’appuntamento annuale degli Stati e delle entità... Continua
LIVE STREAMING NO EXIT #1: Antropocene con Gennaro Avallone
LIVE STREAMING NO EXIT #1: Antropocene con Gennaro Avallone

Per il ciclo di seminari "NO-EXIT", #TALK1 - Antropocene con Gennaro Avallone a The Spark Creative Hub, Napoli.
Adam Arvidsson dialoga con Gennaro Avallone, Sociologo dell’ambiente dell’Università di Salerno sul tema dell’Antropocene:
- Quale futuro ci prospetta nell’antropocene?
- Quali sono le nuove condizioni per l’azione politica?
- Quali motivi per sperare o disperare?

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Il Rapporto IPCC e la narrativa del cambiamento climatico - di Francesco Gonella
Il Rapporto IPCC e la narrativa del cambiamento climatico - di Francesco Gonella

Èstato pubblicato qualche tempo fa l’atteso rapporto del Gruppo di Lavoro I (Working Group 1, WG1) dell’IPCC, intitolato “Cambiamenti Climatici 2021 – La basi fisico-scientifiche”. Si tratta di un ponderoso documento (migliaia di pagine) redatto da centinaia di scienziati ed esperti sulla base di decine di migliaia di risultanze del lavoro di gruppi di ricerca da tutto il mondo. Costituisce la prima parte del Sesto Rapporto di Valutazione (AR6) dell’IPCC, che sarà completato nel 2022 e che è articolato nel lavoro dei 3 gruppi: WG1 (situazione geofisica e scenari), WG2 (impatti e adattamenti), WG3 (mitigazione e politiche). Il WG1 identifica quindi i contenuti scientifici su cui si è raggiunto un consenso significativo a livello mondiale, raccontando la situazione corrente in termini di global warming effettivo e di contributo antropogenico. Vengono inoltre definiti i cosiddetti “scenari”, ciascuno corrispondente a un certo intervallo di aumento della temperatura, che viene quantitativamente correlata alle emissioni di gas serra nei prossimi anni/decenni secondo i modelli e le osservazioni più accreditate. Per avere indicazioni specifiche sulle possibili strategie, le politiche e le soluzioni da utilizzare bisognerà invece aspettare i rapporti degli altri due gruppi di lavoro.

Global Forest Coalition
Global Forest Coalition

La Global Forest Coalition (GFC) è una coalizione internazionale di ONG e organizzazioni dei popoli indigeni che difendono la giustizia sociale e i diritti dei popoli della foresta nelle politiche forestali.

Il GFC è stato fondato nel 2000 da 19 ONG e organizzazioni dei popoli indigeni (IPO) di tutto il mondo. È un successore dell'ONG Forest Working Group, originariamente istituito nel 1995.

GFC partecipa a riunioni internazionali sulla politica forestale e organizza campagne di advocacy congiunte su questioni come i diritti dei popoli indigeni, la necessità di una politica forestale socialmente giusta e la necessità di affrontare le cause alla base della perdita di foreste.

 

False promesse. L'Alleanza per una Rivoluzione Verde in Africa (AGRA)di A. Mkindi, A. Maina, J. Urhahn, J. Koch, L. Bassermann, M. Goita, M. Nketani, R. Herre, S.Tanzmann, T. A. Wise

In questi giorni si svolgono diversi appuntamenti istituzionali importanti nell’ottica dell’espansione dell’estrattivismo agroindustriale nel mondo. Oggi inizia a Firenze il... Continua
*** English Translation ***

Mining infinity: Extractivism’s Final Frontierdi Peter Bloom, Alberto Acosta

The search for natural resources has not ceased. On the contrary, in the midst of the pandemic, extractivist pressures have grown. As physical limits appear with increasing clarity and social... Continua
*** European Green New Deal ***

Estrattivismo verde: limiti e impatti biofisici/2di Alfons Pérez

“Una percezione di incertezza riguardo alla fornitura di minerali può incentivare alcuni paesi ad aprire miniere che in precedenza erano considerate non convenienti. Se le tensioni... Continua
*** European Green New Deal ***

Estrattivismo verde: limiti e impatti biofisici/1di Alfons Pérez

Il Green Deal europeo e la sua strategia di crescita verde si forgiano su una base materiale che va presa in considerazione. Nel caso del PVE, come per altri patti verdi istituzionali, la tecnologia... Continua

Crescita verde: di più con meno?di Alfons Pérez

La cosiddetta “crescita verde” si basa sull'idea che un disaccoppiamento assoluto tra crescita economica e impatto ambientale sia possibile attraverso i progressi nell'innovazione ... Continua
*** Messico ***

Le vie della biodiversitàdi Ganesh Marín, Daniela Cafaggi

Fra qualche giorno la “Forza Aerea Zapatista”, composta da circa 180 tra donne, uomini e altr*, atterrerà a Vienna, e da lì comincerà il suo Tour Europeo. Per... Continua

L'IPCC avverte: il capitalismo è insostenibiledi Juan Bordera, Fernando Valladares, Antonio Turiel, Ferran Puig Vilar, Fernando Prieto, Tim Hewlett

Una notizia esclusiva raccolta dalla Revista Contexto sul Sesto rapporto del gruppo di esperti dell'Onu, afferma che l'unico modo per evitare il collasso climatico è quello di... Continua
*** Appello: costruire una piattaforma per la giustizia climatica ***

COP - CLIMATE OPEN PLATFORM

Gli Accordi di Parigi della COP21 del 2015 sembravano un importante primo passo nella giusta direzione. A sei anni di distanza i risultati conseguiti sono largamente insoddisfacenti. ... Continua
*** Appello Climate Justice Platform ***

Una Piattaforma per la Giustizia Climatica

Riprendiamo l'appello della Climate Justice Platform per la costruzione delle giornate di mobilitazione in vista della PreCop e della YouthCop di Milano. Tra il 27 settembre e il 2 ottobre si... Continua
ODG - Observatorio de la Deuda en la Globalización
ODG - Observatorio de la Deuda en la Globalización

ODG è un osservatorio di ricerca che sviluppa analisi critiche di processi complessi e/o strutturali, per mostrare gli impatti e i rischi visibili (e non visibili) del sistema economico e politico, producendo strumenti che facilitano l'interpretazione del contesto attuale.
Produce analisi critiche e campagne di mobilitazione e trasformazione sociale contro le disuguaglianze sociali, economiche, ambientali e di genere, denunciando gli attori politici ed economici che identificano come responsabili.
ODG è anche una piattaforma aperta alla partecipazione, al dibattito e all'azione che promuove la creazione di reti e spazi per la costruzione di alternative.  

 

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Mais, transgenici e transnazionalidi Silvia Ribeiro

Una raccolta di articoli che si basa sul lavoro collettivo del gruppo ETC per un periodo di 15 anni, a partire dalla scoperta della contaminazione transgenica del mais in Messico. È uno... Continua
Articolo + Recensione

Coprire il sole con un ditodi Silvia Ribeiro *

Geoingegneria solare, una proposta tecnologica ad alto rischio: bloccare parte dei raggi del sole con nuvole artificiali potrebbe causare siccità e altri disastri, mettendo a rischio... Continua
*** Prima parte ***

Neocolonialismo bludi Kendall Dix

The Nature Conservancy sta promuovendo le cosiddette "obbligazioni blu", una soluzione basata sul mercato per finanziare la conservazione: praticamente una nuova ondata di... Continua
*** Seconda parte ***

Lottare per la vita nel Messico dei mega-progettidi Inés Durán Matute, Rocío Moreno

Acquedotto Indipendenza e Gasdotto Sonora Il popolo Yaqui, che difende il suo fiume dall'Acquedotto Indipendenza e il suo territorio dal Gasdotto di Sonora, ha anch'esso un passato... Continua
*** Seconda parte ***

Neocolonialismo blu *di Kendall Dix

    The Nature Conservancy: un'organizzazione no profit con più soldi di alcune nazioni.  TNC è stata fondata negli Stati Uniti nel 1951 ed è una delle... Continua
*** Terza parte ***

Lottare per la vita nel Messico dei mega-progettidi Inés Durán Matute, Rocío Moreno

  Il Corridoio Interoceanico. Fin dall'arrivo di Hernán Cortés si è guardato alla regione dell'Ismo di Tehuantepec come potenziale per favorire il transito e il... Continua
*** Prima parte ***

Le origini dei patogeni dell’agricoltura industrialedi Rob Wallace, Alex Liebman, David Weisberger, Tammi Jonas, Luke Bergmann, Richard Kock e Rodrick Wallace

#Biosecurity  The Origins of Industrial Agricultural Pathogens, di cui iniziamo da oggi la pubblicazione in quattro puntate, è il frutto del lavoro multidisciplinare di un gruppo di... Continua
*** Seconda parte ***

Le origini dei patogeni dell’agricoltura industrialedi Rob Wallace, Alex Liebman, David Weisberger, Tammi Jonas, Luke Bergmann, Richard Kock e Rodrick Wallace

Rob Wallace e i suoi colleghi - ecologisti, geografi, attivisti e, sì, epidemiologi - spiegano le origini materiali e concettuali del COVID-19.  Dal profondo Yunnan ai consigli di... Continua

La crescita verde sta avvenendo veramente?di Timothée Parrique

Nel marzo 2019, Corinne Le Quéré del Tyndall Centre for Climate Change Research nel Regno Unito e altri nove studiosi hanno pubblicato su Nature “Drivers of declining CO2... Continua
*** Prima parte ***

La spazzatura del fracking a Vaca Muertadi Cecilia Bianco, Fernando Cabrera Christiansen, Esteban Martine, Martín Álvarez Mullally

Questo dossier analizza la storia della contaminazione e delle irregolarità in una delle più importanti discariche di petrolio dell'Argentina, quella della Compañía de ... Continua
*** Seconda parte ***

La spazzatura del fracking a Vaca Muertadi Cecilia Bianco, Fernando Cabrera Christiansen, Esteban Martine, Martín Álvarez Mullally

RADIOGRAFIA DI UNA DISCARICA PETROLIFERA Comarsa appartiene a Juan Manuel Luis, è nata nel 2008 e nel 2009 si è stabilita come impianto per il trattamento di rifiuti nel PINO,... Continua
Capitalismo verde - di Paolo Cacciari
da Infoaut
Capitalismo verde - di Paolo Cacciari

Servirebbe una nuova teoria del valore che non facesse discendere il valore delle cose dal prezzo dei suoi fattori e nemmeno dal loro valore d’uso, ma dalla loro consistenza ai fini della preservazione della vita sulla Terra.

Ecologia di lotta o di governo? Recensione:
da Carmilla Online
Ecologia di lotta o di governo? Recensione: "La seconda contraddizione del capitalismo" - di James O’Connor

Con la pandemia Covid per la prima volta si sarebbe manifestata, con simultanea virulenza a livello mondiale, quella seconda contraddizione del capitalismo di cui parla O'Connor, uno dei padri nobili dell’eco-marxismo, nei due articoli usciti originariamente alla fine degli anni Novanta nella rivista Capitalism Nature Socialism e riuniti nel libro pubblicato da Ombre Corteo.

*** Segnalazione/Recensione ***

The Pandemic Pivotdi John Feffer 

La crisi del COVID-19  ha messo in luce il disastro generato da decenni di politiche dei governi del mondo basate sul militarismo e la concorrenza. Può questa crisi diventare il motore... Continua
*** Terza parte ***

La spazzatura del fracking a Vaca Muertadi Cecilia Bianco, Fernando Cabrera Christiansen, Esteban Martine, Martín Álvarez Mullally

Fumo Nero Il 19 gennaio del 2016, dopo una telefonata anonima che denunciava la presenza di emissioni di fumo scuro, gli ispettori J.M.A. E S.I. si presentarono all'impianto del PINO (Parco... Continua

Video - "Resistere all'estrattivismo"di LatitudeFestival - Goethe-Institut

Il capitalismo globale è alimentato dalle energie fossili. Spesso vengono estratti a vantaggio economico di società transnazionali che collaborano con i governi nazionali, a scapito... Continua

Situazione dell'Amazzonia venezuelana in tempi di pandemia di ORPIA, Wataniba, Plataforma contra el Arco Minero del Orinoco, CERLAS, Plataforma en Defensa de la Constitución, GTAI, GRIAM, OEP

Questo rapporto è un documento collettivo e il suo obiettivo è condividere una visione congiunta dell'attuale situazione dell'Amazzonia venezuelana, colpita a causa di vari... Continua
Report

Big Oil. Verifica della realtàdi David Tong, Kelly Trout - Oil Change International

Le compagnie petrolifere e del gas affermano di essere parte della soluzione della crisi climatica: la realtà non potrebbe essere più diversa. Il report analizza gli attuali impegni... Continua
Il devastante costo ecologico e umano dei metalli rari, indispensabili per la cosiddetta “rivoluzione verde”
Da: Si-Cobas.org
Il devastante costo ecologico e umano dei metalli rari, indispensabili per la cosiddetta “rivoluzione verde”

Il libro di Pitron recensito in questo articolo dà un’idea piuttosto approssimativa, ma sufficiente, della devastazione ambientale e umana che la ricerca e l’estrazione di questi minerali determina. Anche ammesso che l’auto elettrica possa essere un po’ meno inquinante dell’auto a benzina, a gpl o a metano, la sua produzione ha effetti drammatici nei paesi del Sud del mondo. Un’uscita capitalistica dall’inquinamento ambientale prodotto dal capitale, da qualsiasi lato la si guardi, è del tutto impossibile. L’ecologismo o è anti-capitalistico (in senso rivoluzionario), o non è: bisogna risalire dalla lotta contro gli effetti della catastrofe ambientale in corso alla lotta contro le sue cause.

Se al metano diamo (ancora) una mano
Da: Jacobin Italia
Se al metano diamo (ancora) una mano

L’Enel ha presentato progetti di nuove centrali a gas in tutto il paese con l’approvazione e il finanziamento dei governi Conte e Draghi, con buona pace della transizione ecologica che ci dovrebbe assicurare il ministro Cingolani.

Asamblea de Defensores del Territorio Maya, Múuch’ Xíinbal
Asamblea de Defensores del Territorio Maya, Múuch’ Xíinbal

L'Assemblea Múuch ’Xíinbal organizza le lotte della comunità per rivendicare il proprio territorio, la propria cultura e la propria lingua. È il sogno, è la parola, è il pensiero che arriva per essere trasformato in atti di comunità libertari che promuovono la vita e la visione della vita del popolo Maya.

Composto da donne e uomini Maya di diverse comunità della penisola dello Yucatan, per lo più ejidatarios e contadini che sono colpiti da megaprogetti di parchi eolici e fotovoltaici realizzati da aziende che nella classica maniera coloniale vengono a sequestrare le terre per sviluppare il loro business.

E' un'Assemblea itinerante, NON un'Associazione Civile, lo spazio di incontro è in una comunità della penisola dello Yucatan previo accordo tra la comunità e l'Assemblea, quindi si condividono problemi sui megaprogetti e si costruiscono accordi sulle strategie di difesa del territorio.

"Non combattiamo per nessuna trattativa per il prezzo della terra, la nostra terra non è negoziabile, non vogliamo esserne privati ​​perché è la fonte della nostra vita, del nostro cibo, del nostro apprendimento, della nostra lingua e cultura, cioè perché non possiamo uscirne né permettere che venga ferito".

"Non sventoliamo alcuna bandiera religiosa, siamo rispettosi come Assemblea del credo di ciascuno dei nostri membri, la nostra lotta non ha a che fare fondamentalmente con le dottrine religiose; Tuttavia, siamo molto grati a tutte le organizzazioni che ci rispettano e sostengono la nostra causa senza proselitismo e scopi meno settari".

"Siamo apartitici come organizzazione, non stringiamo alleanze con nessun partito politico né serviamo ai loro scopi, ogni membro della nostra Assemblea può servire nel partito di sua scelta e votarlo secondo le proprie convinzioni, ma non possono fare campagne nella nostra organizzazione o fare proselitismo. Se decidi di essere un candidato elettorale popolare, annulli immediatamente l'iscrizione alla nostra organizzazione".

"La cultura e la lingua Maya sono anche il nostro territorio, non siamo disposti a rinunciare al nostro pensiero, alle nostre arti, alle nostre credenze, al nostro rapporto con la terra, ai nostri riti, alla nostra storia. Difendere il nostro territorio è fondamentalmente la difesa della nostra cultura e della nostra lingua"

"I nostri strumenti di difesa sono organizzazione, informazione, comunicazione, educazione, alleanze con altre organizzazioni oneste e trasparenti, canali legali, promozione della nostra lingua e cultura, denuncia pubblica, dialogo e mobilitazione".

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Articulação dos Povos Indígenas do Brasil (APIB)
Articulação dos Povos Indígenas do Brasil (APIB)

L'articolazione dei popoli indigeni del Brasile - APIB è stato creato dal movimento indigeno a Camp Terra Livre (ATL) 2005.

ATL è la mobilitazione nazionale, che si tiene ogni anno a partire dal 2004, per aumentare la consapevolezza sulla situazione dei diritti degli indigeni e rivendicare dal governo brasiliano l'adempimento delle sue richieste.

Apib è un esempio di riferimento nazionale del movimento indigeno in Brasile, creato dal basso. Riunisce le organizzazioni regionali indigene ed è nato con lo scopo di rafforzare l'unità dei popoli indigeni del paese, l'articolazione tra le diverse regioni e organizzazioni indigene, oltre a mobilitare le popolazioni e le organizzazioni indigene contro le minacce e le aggressioni contro i loro diritti. 

L'articolazione dei popoli indigeni del Brasile - APIB è un esempio di agglutinazione e riferimento nazionale del movimento indigeno in Brasile, nato con lo scopo di:

- rafforzare l'unione dei popoli indigeni, l'articolazione tra le diverse regioni e le organizzazioni indigene del Paese;
- unificare le lotte dei popoli indigeni, l'agenda delle rivendicazioni e la politica del movimento indigeno;
- mobilitare le popolazioni e le organizzazioni indigene nel paese contro le minacce e gli attacchi ai diritti degli indigeni.

Obiettivi:
- Promuovere mobilitazioni e articolazioni permanenti del Movimento Indigeno, in diverse regioni ea livello nazionale.
- Formulare e attuare un programma di formazione per leader e organizzazioni indigene.
- Valutare e focalizzare la costruzione e l'attuazione di Politiche Pubbliche specifiche e differenziate rivolte alle popolazioni indigene, nelle diverse aree di interesse: salute, istruzione, territorio, ambiente, legislazione, sostenibilità, diritti umani e partecipazione e controllo sociale.
- Sviluppare un programma di informazione e comunicazione sulla realtà dei diritti degli indigeni, insieme alle basi del movimento indigeno, dello Stato e dell'opinione pubblica nazionale e internazionale.
- Costruire e rafforzare alleanze con il movimento indigeno internazionale e altri movimenti sociali, nonché partenariati con istituzioni e reti di solidarietà e sostegno alle cause sociali, in particolare quella delle popolazioni indigene.
- Garantire l'infrastruttura istituzionale e organizzativa nonché il mantenimento del team politico e tecnico necessario per l'attuazione del piano d'azione APIB.

 

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Via Campesina
Via Campesina

Via Campesina è un movimento internazionale che riunisce milioni di contadini, piccoli e medi agricoltori, giovani e donne senza terra, rurali, indigeni, migranti e lavoratori agricoli da tutto il mondo. Costruito su un forte senso di unità, solidarietà tra questi gruppi, difende l'agricoltura contadina per la sovranità alimentare come mezzo per promuovere la giustizia e la dignità sociale e si oppone con forza all'agribusiness che distrugge i rapporti sociali e la natura.

Le donne giocano un ruolo cruciale in La Via Campesina. Il movimento difende i loro diritti e l'uguaglianza di genere. Lotta contro tutte le forme di violenza contro le donne. Anche i giovani agricoltori svolgono un ruolo molto importante come forza ispiratrice nel movimento.

La Via Campesina ha 181 organizzazioni locali e nazionali in 81 paesi in Africa, Asia, Europa e America. In totale rappresenta circa 200 milioni di agricoltori. È un movimento politico, autonomo, plurale, multiculturale, nella sua richiesta di giustizia sociale pur rimanendo indipendente da qualsiasi partito politico, da qualsiasi tipo di affiliazione economica o di altro tipo.

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Corporate Europe Observatory
Corporate Europe Observatory

Le lobby aziendali amano agire in segreto, quindi esponiamo ciò che fanno, aumentiamo la consapevolezza del pubblico e diamo impulso per frenare l'influenza delle aziende sul processo decisionale dell'UE:

Rivelare le tattiche, la potenza di fuoco finanziaria, l'accesso privilegiato e le connessioni degli attori della lobby aziendale e il loro impatto negativo sul processo decisionale di interesse pubblico

Smascherare gli scandali delle porte girevoli, che vedono (ex) politici dell'UE entrare a far parte del settore privato come lobbisti - e viceversa

Promuovere la trasparenza del lobbismo a livello dell'UE e responsabilizzare i cittadini a partecipare alla politica dell'UE attraverso petizioni, consultazioni pubbliche, iniziative dei cittadini e

Evidenziando il predominio comune degli interessi aziendali nei gruppi consultivi della Commissione europea, che hanno stabilito la direzione per molte politiche dell'UE

Campagna per una regolamentazione più rigorosa delle lobby dell'UE, anche con il nostro partner Alliance for Lobbying Transparency and Ethics Regulation (ALTER-EU, una coalizione di oltre 200 ONG e sindacati, in cui il CEO è coinvolto nel comitato direttivo)

Campagna con le ONG alleate e le coalizioni della società civile contro le politiche dell'UE (proposte / bozze) distorte a favore degli interessi delle imprese

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VIDEO dell'Incontro - Webinar

Una visión crítica de la Transición Energéticadi Revista Soberanía Alimentaria, Biodiversidad y Culturas

      Uno sguardo decoloniale sulle energie rinnovabili e sulla dimensione sociale, ambientale e culturale del loro impatto. È possibile una transizione energetica senza... Continua
Frack Off
Frack Off

Gruppo impegnato a proteggere il Regno Unito (e il mondo) dalla minaccia del fracking come processo di estrazione del gas estremamente pericoloso che utilizza sostanze chimiche altamente tossiche. 

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Alianza Biodiversidad
Alianza Biodiversidad

La Alianza Biodiversidad è una piattaforma collettiva latinoamericana che riunisce 13 organizzazioni e movimenti che lavorano in difesa della biodiversità. È il risultato consolidato di oltre 20 anni di collaborazione, che comprende la produzione della rivista trimestrale " Biodiversità, sostentamento y culture" , nonché il sito web " Biodiversidad en América Latina" .  Orienta fondamentalmente le sue azioni verso i movimenti sociali che stanno guidando le lotte in difesa dei loro territori e per la costruzione di un modello agroecologico di produzione alimentare a base contadina in America Latina.

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Stop EU-Mercosur
Stop EU-Mercosur

Stop EU-Mercosur Coalition è un'alleanza di oltre 400 organizzazioni della società civile e movimenti sociali sia dell'Europa che del Sud America. 
Ha l'obiettivo di porre fine all'accordo commerciale UE-Mercosur, perchè contrario all'azione per il clima, alla sovranità alimentare, alla difesa dei diritti umani e del benessere degli animali.
Stop EU-Mercosur Coalition denuncia, fra le conseguenze dell'accordo, l'aumento della distruzione della biodiversità nei paesi sudamericani firmatari, dell'inquinamento agroindustriale e delle violazioni dei diritti umani. Considera l'accordo come un attacco all'agricoltura contadina e una fonte di nuove diseguaglianza a favore di interessi privati.

 

Movimento No TAV
Movimento No TAV

Sito informativo e di sostegno al Movimento NoTAV, un movimento popolare che si oppone da trent'anni alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino/Lione. L'opera è  considerata climalterante, devastante per l'ambiente e per le comunità della Val di Susa e degli altri territori italiani e francesi che attraversa, oltre che un enorme spreco di denaro pubblico. In questi ultimi trent'anni il Movimento No TAV ha rappresentato, e rappresenta tutt'ora, la punta avanzata delle lotte per la difesa dei territori in Italia.
Un'esperienza preziosa di crescita e di partecipazione popolare, oltre che di resistenza nei confronti della violenza poliziesca e della criminalizzazione giudiziaria.

 

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Grain
Grain

GRAIN è una piccola organizzazione internazionale senza scopo di lucro che lavora per supportare i piccoli agricoltori ei movimenti sociali nelle loro lotte per sistemi alimentari controllati dalla comunità e basati sulla biodiversità. Il nostro sostegno assume la forma di ricerca e analisi indipendenti, networking a livello locale, regionale e internazionale e promozione di nuove forme di cooperazione e costruzione di alleanze. La maggior parte del nostro lavoro è orientato e svolto in Africa, Asia e America Latina.

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Red Muqui
Red Muqui

E' una rete di istituzioni peruviane che, agendo a livello locale, regionale, nazionale e internazionale, difende e promuove il riconoscimento, il rispetto e l'esercizio dei diritti delle comunità e delle popolazioni, nonché lo sviluppo sostenibile nelle situazioni in cui si intende svolgere e/o sono in corso attività minerarie per affrontare le loro implicazioni sociali, ambientali e culturali.
Il lavoro di Red Muqui include processi di riflessione, proposte, comunicazione e advocacy, in modo tale da raggiungere i maggiori accordi possibili e la legittimità sociale che sostengono le pratiche degli attori sociali rilevanti e l'attuazione di politiche pubbliche favorevoli alla giustizia sociale e ambientale.Essenziale supportare le organizzazioni sociali, le comunità, i popoli e le popolazioni nei loro processi di empowerment, autonomia e capacity building.

OBIETTIVI

Promuovere riforme istituzionali nelle politiche pubbliche in materia mineraria e socio-ambientale; e in relazione alla difesa dei diritti delle popolazioni interessate dalle attività minerarie.

Influenzare l'opinione pubblica, le imprese e lo Stato, per il rispetto dei diritti umani e il rispetto delle norme e degli standard sociali e ambientali.

Promuovere, insieme ai suoi membri, la realizzazione, l'estensione, l'articolazione e la visibilità di esperienze di sviluppo sociale, economico e ambientalmente sostenibile; in modo che diventino alternative coerenti in grado di sfidare il modello estrattivista e ottenere l'accettazione e il sostegno attivo delle organizzazioni sociali e dell'opinione pubblica.

Oltre al patrocinio nazionale, il patrocinio internazionale è anche un obiettivo per raggiungere un pubblico più ampio e promuovere le questioni nazionali nel contesto internazionale. Per questo, Red Muqui ha alleanze internazionali e fa parte di reti internazionali.

Rafforzare le capacità degli attori sociali e delle loro organizzazioni di intervenire strategicamente con azioni e proposte per la difesa e l'applicabilità dei loro diritti, in modo che possano contribuire alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile e globale.

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Baltic Pipe Nej Tak
Baltic Pipe Nej Tak

"Baltic Pipe Nej Tak!" ("Baltic Pipe No Thanks!") È una piattaforma di campagna per l'ampio movimento contro le nuove infrastrutture fossili, e in particolare contro la costruzione del gasdotto Baltic Pipe.

Cos'è il Baltic Pipe?
Baltic Pipe è un gasdotto proposto da costruire sul territorio danese dal 2020 al 2022.
Lo scopo del progetto è rafforzare l'approvvigionamento di gas fossile europeo, stabilendo un collegamento tra i giacimenti di gas norvegesi e la Polonia.
Tra i piani ci sono 385 km di condotte off-shore, 230 km di condotte on-shore, nonché la costruzione di una stazione di compressione a un'ora da Copenaghen.

"Baltic Pipe Nej Tak!" non è un'organizzazione con membri, ma una campagna a cui può aderire qualsiasi gruppo (o individuo), nonché uno slogan da utilizzare per organizzare riunioni o eventi informativi, nonché manifestazioni e azioni non violente. Incoraggiamo le persone a spargere la voce su Baltic Pipe e ad agire sotto le proprie bandiere, ma sei il benvenuto a fare riferimento a "Baltic Pipe Nej Tak!"

La campagna non ha portavoce ufficiali. Chiunque parli con la stampa deve farlo tramite le proprie organizzazioni o come sostenitori della campagna, non per conto di essa.

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Afreewatch
Afreewatch

AFREWATCH è stata creata nel 2013 a Lubumbashi, la sua sede principale si trova a Lubumbashi nella provincia di Haut-Katanga nella Repubblica Democratica del Congo.

La missione di AFREWATCH è quella di fare campagne per uno sfruttamento giusto ed equo delle risorse naturali in Africa, rendendo responsabili gli Stati e le aziende.

Aree di intervento
• AFREWATCH opera nel settore delle risorse naturali: miniere, idrocarburi e acqua.
• Vengono affrontate questioni trasversali di estrazione artigianale, cambiamento climatico, gestione delle risorse energetiche (elettricità), sicurezza dei difensori dei diritti umani e servizi di sicurezza nei siti minerari.

Tutte queste domande sono trattate in tre programmi:
• Diritti umani: diritti delle comunità, protezione ambientale, diritti delle donne e dei bambini
• Governance: quadro giuridico e trasparenza
• Difesa sui casi identificati 

Missione
• Proteggere e promuovere i diritti umani nello sfruttamento delle risorse naturali
• Aumentare la partecipazione dei cittadini alla gestione delle risorse naturali nelle industrie estrattive attraverso la disponibilità, l'accesso e la comprensione delle informazioni;
• Rendere responsabili il governo e gli attori privati ​​coinvolti nello sfruttamento delle risorse naturali in Africa;
• Proporre alternative credibili ai cittadini per sostituire le politiche minerarie in vigore nei paesi africani in cui le aziende sfruttano le risorse naturali.

Mezzi di intervento di AFREWATCH

• Monitoraggio
• Ricerca
• Patrocinio
• Pubblicazione
• Supporto legale 

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Les Amis de la Terre
Les Amis de la Terre

Amis de la Terre è stata creata nel 1970. 
Un gruppo di cittadini prese coscienza degli impatti dannosi della società dei consumi e decisero di impegnarsi per cambiare il sistema.

Le campagne di Amis de la Terre denunciano i meccanismi economici e politici alla base del cambiamento climatico, il saccheggio delle risorse naturali e le disuguaglianze sempre più profonde. Sfidano il modello attuale, il potere delle grandi aziende e fa pressione sullo Stato e sui funzionari eletti per difendere l'interesse generale. Soprattutto, dimostrano che ci sono alternative possibili.

Tutte le azioni si basano su forti valori di significato: determinazione, non violenza, solidarietà, equità, indipendenza e democrazia.

Amis de la Terre è sempre stata legata ai valori democratici, alla partecipazione e all'impegno civico dal basso. 

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Weald Action Group
Weald Action Group

Il Weald Action Group è un riferimento per i gruppi locali che si battono contro tutte le forme di estrazione di petrolio e gas. 

Gli obiettivi sono:

- formare e responsabilizzare i gruppi della comunità in tutta l'area in modo efficace per fare una campagna contro l'espansione dell'esplorazione dei combustibili fossili.
- fornire opportunità di networking e condivisione di competenze per i gruppi
- fare pressione su chi decide sui temi chiave delle campagne: fracking; cambiamento climatico; mantimento del processo decisionale locale; altri impatti da esplorazioni estreme di petrolio e gas
- comunicare e dare informazioni sulle campagne in realizzazione.

Invia una newsletter una volta al mese, condividendo informazioni sulle applicazioni di trivellazione petrolifera e le opportunità per essere coinvolti in campagne contro l'energia estrema. Si tengono riunioni circa due volte l'anno, offrendo opportunità di networking e condivisione di competenze.

 

Contatto info@wealdactiongroup.org.uk

 

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AusgeCO2hlt
AusgeCO2hlt

Auseco2hlt è un gruppo che lotta dal 2011 per un'uscita immediata dalla lignite e per una società più equa, interno al movimento globale per la giustizia climatica. Agisce anche con azioni dirette e disobbedienti.

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Il mega-mining è un'amputazione ecologica di Eduardo Gudynas *

Nell'intenso dibattito argentino sulle grandi imprese estrattiviste, è molto comune incontrare voci a loro difesa che utilizzano due tipi di argomenti. Da una parte si sostiene che il... Continua
Campagna europea di guerrilla advertising

Il gas pulito è una sporca menzognadi Extinction Rebellion e [GAS]TIVISTS

  Attivist* di Extinction Rebellion (XR) di tutta Italia si uniscono ai Gastivists per affrontare colossi come GasNaturally, Eurogas, Eni, Enel, Snam, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Assicurazioni ... Continua
Report + Video webinar

L'aria che tira in Val d'Agri di Source International - Re:Common

L’ultimo studio ambientale di Source International in Val d'Agri (Basilicata), realizzato in collaborazione con Re:Common, rivela alcune criticità ambientali in prossimità del ... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

Il caso della costruzione del gasdotto TAP in Salentodi Alice Mi - EcorNetwork

La pandemia da coronavirus del 2020, dal punto di vista economico, non è stata per tutti un’ecatombe.   Anzi, per alcuni settori si può dire che abbia comportato dei... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

Estrazione mineraria e Covid-19: il 2° rapporto OCMAL 2020di Observatorio de Conflictos Mineros de América Latina

Nell'ottobre 2018, nel corso del workshop "Policing extractivism: security, accumulation, pacification", abbiamo avuto l'occasione e l'onore di poter ascoltare, in... Continua
A 5 anni dall'assassinio di Berta - Video

La vita e la morte di Berta Cáceresdi Alan Whelan

5 anni fa, il 3 marzo del 2016 l'attivista ambientale Berta Cáceres veniva uccisa a colpi d'arma da fuoco nella sua casa in Honduras. Dal 2010 fino ad allora Berta era una delle... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

Profitti, privilegi, controllo e repressionedi Alianza Biodiversidad

"Questo documento collettivo è solo un assaggio di tutto ciò che scorre nelle vene aperte dell'America Latina. E ciò che abbiamo annotato non esaurisce ciò che... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

VOCI DEL TERRITORIO/3di Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch Canada, Terra Justa, War on Want (UK), Yes to Life No to Mining

Le compagnie minerarie stanno usando la pandemia come un'opportunità per lavare i loro sporchi precedenti e presentarsi come salvatori con gran senso civico. In un momento in cui interi... Continua
*****SPECIALE ESTRATTIVISMO E PANDEMIA*****

VOCI DEL TERRITORIO/2 di Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch Canada, Terra Justa, War on Want (UK), Yes to Life No to Mining

 I governi di tutto il mondo stanno adottando misure straordinarie per porre fine alle legittime proteste e rafforzare il settore minerario Liberi dalla vigilanza e dal controllo pubblico,... Continua

Dossier - Voci dal Territorio di Earthworks (USA), Institute for Policy Studies - Global Economy Program (USA), London Mining Network (UK), MiningWatch Canada, Terra Justa, War on Want (UK), Yes to Life No to Mining.

L’industria mineraria è una delle più inquinanti, mortali e distruttive del mondo. Tuttavia, le attività delle compagnie minerarie durante la pandemia di COVID-19 ad oggi... Continua

Estrattivismo, politica e societàdi Jürgen Schuldt, Alberto Acosta, Alberto Barandiarán, Anthony Bebbington, Mauricio Folchi, CEDLA–Bolivia, Alejandra Alayza, Eduardo Gudynas  

Il libro è una raccolta di articoli che comprende testi aggiornati e altri testi di riferimento obbligatori, già pubblicati negli ultimi anni, affinché la loro conoscenza e... Continua
Igapo Project
Igapo Project

L'associazione Igapo Project nasce per difendere i diritti delle popolazioni indigene dell'Amazzonia. L'obiettivo di questo progetto è sensibilizzare l'opinione pubblica sulle minacce che incombono su questa regione del mondo e sul modo in cui vengono violati i diritti dei suoi abitanti, articolando questioni ambientali e violazioni dei diritti umani. Agiamo sul campo e con le istituzioni, per far sentire la voce delle comunità con cui lavoriamo.

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The Future We Need
The Future We Need

Un movimento globale per rendere l'equità intergenerazionale fondamentale per la civiltà, a partire dai minerali. Le risorse naturali, tra cui i minerali, sono un patrimonio condiviso. È nostro dovere garantire che le future generazioni ereditino almeno quanto abbiamo ereditato noi. Una perdita è una perdita per noi e per tutte le generazioni future. Combiniamo la ricerca con l'advocacy al fine di rendere l'equità intergenerazionale fondamentale in tutti gli aspetti della civiltà. Ci concentriamo su petrolio, gas e minerali perché è un'area in cui il valore finanziario dei minerali è chiaro. Inoltre, le conseguenze della mancata implementazione dell'equità intergenerazionale hanno portato anche a una serie di conseguenze negative per i proprietari di minerali, ampiamente chiamate "maledizione delle risorse", e questa è un'applicazione specifica che ha di per sé conseguenze significative.

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CATAPA
CATAPA

Catapa lotta per un mondo in cui l'estrazione di risorse non rinnovabili non è più necessaria.  Catapa contribuisce alla transizione verso un modello di economia senza miniere, che sceglie la decrescita e si trasforma.

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The Gaia Foundation
The Gaia Foundation

Siamo una piccola, ma combattiva organizzazione che da oltre 30 anni sostiene partner, comunità e movimenti in Africa, Sud America, Asia ed Europa. Insieme lavoriamo per rilanciare la diversità bio-culturale, rigenerare gli ecosistemi sani e rafforzare l'autogoverno della comunità per la resilienza ai cambiamenti climatici. Con base a nord di Londra, lavoriamo in tutto.

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Transnational Institute
Transnational Institute

Il Transnational Institute (TNI) è un istituto internazionale di ricerca e supporto impegnato nella costruzione di un mondo giusto, democratico e sostenibile. Per più di 40 anni, TNI ha rappresentato un fondamentale collegamento tra movimenti sociali, studiosi e responsabili politici.

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The Gastivists Network
The Gastivists Network

La rete Gastivists sostiene i gruppi di base che combattono le nuove infrastrutture del gas, facilita il flusso di informazioni tra ONG e gruppi locali, connette le persone e aiuta a costruire un movimento che fermerà il gas e porterà alla transizione energetica.

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Re:Common
Re:Common

Re:Common è un’associazione che fa inchieste e campagne contro la corruzione e la distruzione dei territori in Italia, in Europa e nel mondo.  Disastri ambientali, violazioni dei diritti umani e devastazione sociale avvengono spesso in contesti di corruzione sistemica, attività economiche losche, quando non esplicitamente illecite e rapine finanziarie. Re:Common lavora per contrastare il consolidamento di un modello estrattivista di società, fondato sulla sottrazione sistematica di ricchezza dai territori, sullo spossessamento delle comunità che li vivono e il conseguente impoverimento di miliardi di persone in tutto il mondo. Le inchieste, l’informazione dettagliata e le campagne pubbliche che conduciamo sfidano governi, corporation e istituzioni finanziarie responsabili di violazioni e abusi e ci portano a camminare insieme con quelle comunità locali che lottano per un cambiamento strutturale della società. Pensiamo che solo attraverso l’azione collettiva si possa combattere per la giustizia e praticare una profonda trasformazione delle società in cui viviamo, che garantisca a ognuno il diritto a una vita dignitosa.

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Video - L'Energia dei popolidi La Sandía Digital y la Oficina Regional en México de la Rosa Luxemburg Stiftung

In Messico e in Guatemala, l'energia è prodotta a detrimento dei popoli, attraverso privatizzazioni, espropriazione di beni naturali e imposizione violenta di centrali elettriche per... Continua

Narrative controegemoniche della crisi climaticadi Diego Griffon Briceño    

Questo lavoro espone cinque saggi che affrontano il problema del cambiamento climatico, supponendo così la messa in discussione della struttura gerarchica ed esclusiva della nostra... Continua

Post-crescita e 'buen vivir'di Carlos Larrea, Koldo Unceta, Alberto Acosta, Stefan Peters, Hans-Jürgen Burchardt, Mirta Antonelli, Ana María Larrea, Camila Moreno, Andrés Arauz, Pablo Stefanoni, David Cortez, Silvia Vega

Le molteplici crisi economiche, sociali ed ecologiche globali degli ultimi anni dimostrano l'insostenibilità dell'attuale modello di sviluppo. Questo sistema è sull'orlo del ... Continua

L'Estrattivismo in America Centraledi Mauricio Álvarez, Miguel Edgardo Mira, Rodrigo veliz Estrada, Ana Ortega, Cristopher Mendoza, Jesús Alemancia

Negli ultimi decenni, la regione latinoamericana ha registrato uno dei suoi più alti tassi di crescita economica, uno dei fattori più influenti è stato lo sviluppo delle... Continua

Dieci tesi urgenti sul nuovo estrattivismodi Eduardo Gudynas

Questo articolo esamina gli stili di estrattivismo promossi dai governi progressisti, offrendo una serie di tesi sulle loro caratteristiche più rilevanti e le sfide che questo rappresenta,... Continua

Boschi ed estrattivismo in Argentinadi Lorenzo Langbehn y Mariana Schmidt

L'espansione della frontiera agricola e zootecnica ha comportato la deforestazione della vegetazione autoctona in diverse province del nord dell'Argentina, interessando le popolazioni. Oltre... Continua

Agua y ecología política. El extractivismo en la agroexportacion, la mineria y las hidroelectricas en Latinoamericadi Francisco Peña, Gerardo Damonte, Miriam Seeman, Sergio Varvas Velázquez, Edgar Isch López, Aldo Cárdenas Panduro, Zulema Gutiérrez, Mario A. Pérez, Germán Santacruz De León, Carolina Valladares, Danilo Urrea, Henkjan Laats, Gerardo Castillo, Juan Pablo Soler, Tatiana Roa Avendaño, Gustavo Castro Soto

Il libro, sistematizzando diversi casi sull'espropriazione dell'acqua in America Latina, si propone di affrontare le seguenti questioni di ecologia politica: ◆ In che modo le conseguenze... Continua

Beyond Development – Alternative Visions from Latin Americadi Miriam Lang, Eduardo Gudynas, Margarita Aguinaga, Dunia Mokrani, Alejandra Santillana, Alberto Acosta, Edgardo Lander, Ulrich Brand, Maristella Svampa, Raúl Prada, Elisa Vega, Eduardo Gudynas

L'America Latina è in prima linea nel pensare a come costruire una nuova economia sostenibile che rifiuti il ​​consumismo e l'estrattivismo. Un'entusiasmante raccolta di nuove idee ... Continua