*** Segnalazione/Recensione ***

Segreti del Trattato di Libero Commercio Chile-UE

di Patricio Véjar Mercado


Secretos del Tratado de Libre Comercio Chile-Unión Europea. Un análisis de los capítulos más relevantes y sus implicancias
Patricio Véjar Mercado
Plataforma Chile Mejor Sin TLC - Chile, 2024 - 100 pp.

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La piattaforma Chile Mejor Sin TLC ha lanciato un libro che analizza i capitoli chiave del Trattato di Libero Commercio tra Cile e Unione Europea e i suoi impatti. Una iniziativa che tenta di far luce su questioni che, per il loro carattere vincolante, avranno gravi conseguenze.
Questo libro di Patricio Vejar cerca di rompere la segretezza che ha circondato il contenuto di questo trattato, caratterizzato come neocoloniale. L'autore analizza i capitoli relativi a Materie prime, Investimenti, Servizi finanziari, Commercio digitale, Appalti pubblici, Proprietà intellettuale e Risoluzione delle controversie. Nella seconda parte, vengono affrontati gli impatti centrali del trattato insieme alla Dichiarazione congiunta con organizzazioni e parlamentari cileni ed europei, "Basta con il saccheggio coloniale", e altri documenti rilevanti.


Un libro che cerca di rompere la segretezza del trattato Cile-UE

Il libro "I segreti dell'accordo di libero scambio Cile-Unione Europea", di Patricio Véjar Mercado, a cura di Lucía Sepúlveda Ruiz, è il risultato di una ricerca, s'una iniziativa di Chile Mejor sin TLC e della Piattaforma America Latina e Caraibi Mejor sin TLC, che vuole rompere la segretezza ufficiale e permettere di conoscere cosa è stato nascosto fino ad oggi dal governo del presidente Boric.

Vengono affrontati i sette capitoli più importanti che vincolano gli Stati:
Materie Prime; Investimento; Servizi finanziari; Commercio digitale;
Acquisti pubblici; Proprietà intellettuale e risoluzione delle controversie

 

Come in altri trattati di libero commercio, questo accordo comprende altri capitoli vincolanti, come quelli che fanno riferimento a Ostacoli Tecnici al Commercio o alle Buone Pratiche di Regolamentazione. Ma ci sono anche diversi capitoli di natura dichiarativa che cercano di rendere il testo più presentabile ai cittadini, includendo argomenti come commercio e genere, o commercio e sviluppo sostenibile.

In questi casi si tratta di semplici raccomandazioni di carattere non vincolante, cioè non applicabili agli Stati. In cambio, l’UE ha parallelamente firmato un accordo con la Nuova Zelanda in cui le questioni ambientali, ad esempio quelle legate alla transizione energetica, sono di carattere vincolante per le parti.

In una seconda sezione del libro aggiungiamo un articolo che riassume i contenuti centrali del trattato: il volantino 8 ragioni per dire No (disponibile su questo sito in inglese e francese, oltre che in spagnolo), la lettera al presidente Boric inviata dall'Osservatorio per la Chiusura della School of Americas e dalle organizzazioni per i diritti umani , nonché la Dichiarazione congiunta “Basta con il Saccheggio Coloniale”, che ha raccolto la firma di 490 organizzazioni sociali, personalità, politici e parlamentari del Cile e dell’Unione Europea. La lettera è disponibile anche in inglese e francese su questo stesso sito.

Mettiamo questo libro a disposizione delle organizzazioni sociali, socio-ambientali, dei parlamentari degni, degli accademici, delle comunità, dei popoli indigeni e della società in generale, come un elemento che permetta di implementare e rendere trasparente una discussione che il governo del presidente Gabriel Boric ha preferito evitare.

                            



8 ragioni per dire no al Trattato Cile/UE

da Chile Mejor sin TLC 

1. Coinvolge il Cile in operazioni militari
I militari cileni potrebbero essere inviati a combattere, minacciando la nostra neutralità e rischiando ritorsioni per essersi allineati con l'Unione Europea.

2. Negoziazione segreta
Sebastián Piñera ha negoziato il trattato nel pieno di una rivolta. Gabriel Boric non ha realizzato la consultazione indigena e l'ha firmata ascoltando le imprese minerarie ed energetiche, l'agroindustria e le banche, e passando sopra l'opposizione della cittadinanza. Il testo del trattato con l'Unione Europea è in inglese!

3. Converte il Cile in una colonia
L'Unione Europea proibirà le royalties su beni strategici come il litio; controllerà il suo prezzo negli affari del Cile con altri paesi e avrà accesso privilegiato all'energia e alle infrastrutture nazionali. Il costo socio-ambientale di essere fornitori di carburante e di litio per le batterie delle auto elettriche europee, lo pagheranno i territori.

4. Ci saranno più zone di sacrificio e meno cibo
L’estrazione del litio utilizza intensivamente acqua e depreda il territorio indigeno. La massiccia esportazione di idrogeno “verde” richiede processi per i quali non esistono normative. L’enorme perdita di terreni agricoli invasi da mega parchi eolici o solari, ridurrà la produzione alimentare. Il Cile non potrà favorire la piccola e media agricoltura, mentre l’Unione Europea manterrà i sussidi per i suoi agricoltori.

5. Opera in condizioni e opportunità diseguali
È assurdo considerare il Cile uguale all'Unione Europea in termini di industrializzazione, istruzione o accesso ai diritti economici o sociali, come prevede il trattato. Nel 2022 il Prodotto Interno Lordo (PIL) dell’UE ha superato abbondantemente i 13 miliardi di euro. Per il Cile meno di  286 milioni di euro. La violazione dei diritti dei lavoratori non potrà che aggravarsi con un trattato che ci lascia congelati nell'attuale situazione.

6. Obbliga il Cile a finanziare un tribunale privato straniero
Il Cile dovrà integrare al suo bilancio annuale gli alti costi di un Sistema Permanente di Risoluzione delle Controversie per esaminare cause legali in materia di riforme pensionistiche, sanitarie, ambientali o altre riforme che influiscono sui profitti degli investitori europei.

7. Maggiore dipendenza. Mercato pubblico regalato all'UE
Viola la sovranità: proibisce di condizionare un investimento al trasferimento di tecnologia o di assicurare direttivi nazionali in joint venture. Renderà i medicinali più costosi rafforzando i monopoli farmaceutici. Le potenti aziende europee competeranno slealmente con le PMI cilene negli appalti pubblici, contando su tutte le nostre informazioni finanziarie.

8. Rischi dovuti alla crisi climatica e ai Diritti Umani
Non esistono garanzie di rispetto dei diritti umani e dell'ambiente. Questo “Accordo” è stato negoziato dal governo Piñera, accusato a livello internazionale di violazione sistematica dei diritti umani e dell’ambiente, ed è stato firmato dal Presidente Boric, che in precedenza si opponeva a questo tipo di trattato. Se il Congresso lo approverà, il discredito della classe politica aumenterà. La vita ha più valore degli affari! I giovani non ne vogliono più dei soliti trattamenti né di essere schiavi del nord del mondo.

      
* Traduzione Giorgio Tinelli per Ecor.Network



 

 

18 maggio 2024 (pubblicato qui il 21 maggio 2024)