In questo libro l'autrice raccoglie il meglio del dibattito peruviano e latinoamericano su come l'estrattivismo danneggi in vari modi la vita delle donne nei loro territori, partendo da un processo di ricerca partecipata, studio di casi e dialogo con leaders e attiviste che hanno sperimentato in prima persona questi effetti, ma anche incarnato con coraggio processi di resistenza. Con questo libro si cerca di contribuire alla comprensione e alla visibilità delle violazioni dei diritti in contesti di conflitti eco-territoriali da una prospettiva femminista, arricchendo il dibattito e delineando l'importante ruolo che le donne ambientaliste svolgono in Perù, nonché le sfide che devono affrontare.
Mujeres y conflictos ecoterritoriales. Impactos, estrategias, resistencias
Rocío Silva Santisteban
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Da: Newsletter Articolo n. 68 Entrepueblos / Entrepobles / Entrepobos
di Clara Ruiz
"In America Latina noi donne viviamo nei nostri corpi, nelle nostre menti, nei nostri figli e figlie, nei nostri territori, la violenza multipla del modello di sviluppo del capitalismo estrattivista, imposto negli ultimi vent'anni nel Sud del mondo".
Entre Pueblos, dopo quasi 30 anni di gemellaggio con le lotte dei movimenti sociali meridionali, abbiamo verificato che i paesi dell'America Latina, obbedendo alle grandi élite economiche che organizzano il mondo per arricchirsi e accumulare, basano il loro sviluppo sull'estrazione delle risorse naturali senza promuovere vere politiche strutturali che mettano fine alle disuguaglianze e alla povertà, colpendo in modo particolarmente grave le donne, i popoli indigeni e le organizzazioni che difendono i loro territori. Come dice Rocío Silva: «I conflitti sociali ecoterritoriali sono il grande problema latinoamericano del XXI secolo. Il solo atto di denunciare questo modello implica stigmatizzazione, criminalizzazione e morte".
Il Perù non sfugge a questa logica. Lì abbiamo accompagnato donne che lottano per una vita libera dalla violenza, difendendo il loro corpo e il loro diritto di decidere su di esso, i popoli indigeni che difendono i loro territori e i difensori dei diritti umani, che esercitano il loro diritto alla libertà di espressione e di protesta.
Lungo questo percorso, sentendo la necessità di lavorare in alleanza con altre organizzazioni del sud e del nord, dal 2014 collaboriamo in un Accordo cofinanziato dall'AECID con l'Aieti, il Coordinatore nazionale per i diritti umani, e le organizzazioni femministe Demus e Flora, Tristano.
In questi anni abbiamo riflettuto su come l'implementazione di questo modello estrattivista in Perù abbia avuto un impatto sulla vita delle donne. Considerando questo un aspetto fondamentale, e mettendo in contatto l'agenda del movimento femminista, del movimento per i diritti umani e quella di difesa del territorio, abbiamo deciso di promuovere una pubblicazione che raccogliesse quanto scritto in precedenza, apportando nuovi contributi, soffermandosi su alcuni specifici territori in cui operiamo (Amazzonico e Andino), e dalle testimonianze di donne che abbiamo incontrato nelle loro diverse lotte.
Per farlo pensiamo a Rocío Silva Santisteban, professoressa universitaria, scrittrice e poetessa femminista, già segretaria del Coordinatore Nazionale dei Diritti Umani e una delle voci più lucide del giornalismo peruviano contemporaneo.