*** Seconda parte ***

Le acque visibili/2Cronache delle comunità contadine e dell’arrivo della miniera di litio nel Bolson de Fiambalà

di Lucia Maina Waisman




Blocco stradale per l'irrigazione


Il conflitto, che a distanza di oltre dieci anni è ancora vivo nella memoria collettiva, ha coinvolto il Consorcio de Regantes de Medanitos (Consorzio degli irrigatori di Medanitos). Questo ente, il cui nome si ripete in ogni città di Catamarca, è incaricato di amministrare il sistema di irrigazione e di fornire l'acqua a tutta la popolazione che ne ha bisogno per le coltivazioni. Sebbene dipendano dalla Divisione Acqua del governo provinciale, i consorzi sono composti da abitanti della comunità stessa e, in generale, la loro autonomia e il loro orientamento politico cambiano di periodo in periodo, a seconda di chi li gestisce. In ogni caso, il lavoro comunitario è sempre presente: gli irrigatori assistono alle assemblee e partecipano ogni volta che i canali e le rogge devono essere mantenuti.
Manuel, che è stato presidente del Consorzio degli irrigatori di Medanitos per sette anni, racconta che in questa zona il sistema di irrigazione è organizzato a turni, il che significa che l'acqua arriva a ogni contadino e contadina solo per una certa quantità di giorni, a seconda del periodo dell'anno: tra settembre e gennaio devono aspettare un mese per poter irrigare, mentre in inverno, poiché si consuma meno acqua, possono irrigare ogni 20 giorni.

È stato in questo contesto che, a partire dal 2005, l'impresa vinicola Cabernet de los Andes S.A. iniziò a richiedere al Consorzio Medanitos un turno di irrigazione di 11 giorni e 11 notti.
Questo significava che in quei giorni, ogni mese, tutta l'acqua del fiume doveva essere indirizzata verso l'irrigazione dei 36 ettari della Tenuta Las Retamas, di proprietà dell'azienda e dedicata alla produzione di vino per l'esportazione, sottraendo il 33% di acqua alla produzione di un intero villaggio, con 800 ettari coltivati per l'alimentazione, il sostentamento dell'economia familiare e l'autosufficienza. Per farlo, l'azienda sfruttò il fatto di essere beneficiaria di una legge sulle dilazioni fiscali, nonostante la stessa legge stabilisse l'obbligo di approvvigionamento da acque sotterranee. In altre parole, l'impresa doveva perforare e utilizzare i propri pozzi e non utilizzare le infrastrutture del consorzio.
Di fronte a questa situazione, la comunità si è organizzata e ha resistito. Per farlo hanno dovuto scontrarsi con i più diversi settori del potere: in primo luogo con la magistratura di Catamarca, che si è pronunciata a favore dell'azienda, poi con il governo, rappresentato dalla Direzione provinciale dell'irrigazione che, nel luglio 2007, ordinò l'intervento del Consorzio Medanitos. La tensione è continuata a crescere fino all'agosto di quello stesso anno, quando la comunità decise di protestare in un modo nuovo: con blocchi stradali.

"Questa protesta è stata storica; qui  non c'era mai stato un blocco stradale prima di allora. Molti guardavano male a questa iniziativa, altri si stupivano -, ricorda Manuel. Per finire, abbiamo combinato il conflitto idrico con il fatto che la popolazione di Medanitos aveva una vecchia ambulanza, l'avete vista? Arrugginita non funzionava. Così l'abbiamo portata al posto di blocco autostradale per esigere una nuova ambulanza".

Nonostante che nel 2008 la Corte Suprema di Catamarca abbia dato ragione all'impresa, gli abitanti di Medanitos hanno continuato a mobilitarsi in difesa del loro diritto all'acqua.

"Hanno provato con ogni mezzo. In primo luogo prosciugando l'acqua, in secondo luogo cercando di comprare le famiglie del villaggio in modo che fossero favorevoli all'azienda, in terzo luogo intervenendo nel consorzio e, quarto luogo, con le forze di sicurezza, la polizia e la gendarmeria, ma nemmeno loro sono stati in grado di bloccarci ... Alla fine siamo riusciti ad ottenere che non ci togliessero l'acqua e un'ambulanza a chilometro zero" - conclude Manuel con un sorriso di trionfo nello sguardo.
E chiarisce subito la natura collettiva del trionfo: il sostegno della Be.Pe. e di un gran numero di persone che, indipendentemente dal fatto che fossero o meno coinvolte nel conflitto, hanno appoggiato le richieste. Una rete di articolazioni che è stata fondamentale soprattutto perché all'epoca, come racconta Medanitos, l'unico mezzo di comunicazione esistente era una radio di proprietà del comune, che rispondeva al partito al potere.

"Era tutto una manipolazione. C'era una stazione radio che non ci permetteva di partecipare, di trasmettere ciò che stava accadendo. Quando c'era un'ingiunzione da parte dell'avvocato bisognava andare di casa in casa, ed è così che ci siamo riuniti per fare i blocchi stradali. Da lì è nata l'idea di creare la stazione radio che abbiamo ora: la radio comunitaria" - racconta Juan, un altro degli abitanti che parteciparono al conflitto.

Dalle albicocche all'estrazione mineraria

Oggi FM Horizonte è l'unico mezzo di comunicazione che collega le diverse comunità della zona e fornisce loro informazioni di interesse.
Lo dimostrano i manifesti attaccati con lo scotch alle porte e alle pareti della radio: un calendario ambientale, un manifesto di una fiera di semi nativi e creoli, il disegno di un albero fatto da un bambino con frasi che chiedono di prendersi cura dell'aria e della foresta.
Ora la radio gli permette anche di comunicare tra di loro e di rimanere all'erta sui nuovi conflitti in arrivo. Uno di questi è ancora la difesa dell'acqua contro la Tenuta Las Retamas, dato che il caso è ancora in tribunale e, negli ultimi giorni, si è vociferato che l'azienda avrebbe nuovamente rivendicato l'accesso all'irrigazione.
Un altro conflitto riguarda l'estrazione del litio, una minaccia più recente e sconosciuta per la zona, ma di portata molto maggiore.
Per questo motivo, il programma Sin Filtros, che Manuel trasmette oggi come ogni sabato, cerca tra le altre cose di informare su questi temi. E lo fa partendo dalle lezioni apprese come speaker in una radio comunitaria:

"La gente usa la radio per ascoltare la musica, le notizie, per salutare il vicino che compie gli anni, per inviare un comunicato ... La radio riunisce moltissime cose. Per esempio una volta, era la stagione delle albicocche, e tutti mi chiedevano come fare le albicocche sciroppate. Mi è venuto in mente di raccontare l'esperienza alla radio e, beh, i messaggi hanno iniziato a fioccare. Poi incontri la gente e ti dice "guarda, prova: queste sono le albicocche che ho fatto con la ricetta che mi hai dato. Così sono giunto a una conclusione: perché la gente ti ascolti non devi parlare per due ore solo di argomenti di cui non si parla, ma anche di altre cose, più brevi, che li raggiungano. Quindi in questo programma cerco di parlare anche delle altre cose che non vengono dette" - dice Manuel.

L'estrazione del litio è uno dei principali argomenti di cui non si parla oggi, nonostante un progetto per l'estrazione di salamoia di litio sia in corso nell'area di Fiambalá fin dal 2016 e sia attualmente in fase esplorativa. Si tratta del progetto Tres Quebradas (3Q), di proprietà della LIEX, una società che finora opera solo nell'esplorazione del litio in Argentina.
"Questo progetto comprende 11 proprietà minerarie, distribuite su un'area di 30.100 ettari fatti di un sistema di lagune e saline interconnesse, in un bacino situato ai piedi dei punti più alti della Cordigliera delle Ande", secondo il rapporto preparato dall'associazione Be.Pe. sull'estrazione transnazionale di litio nelle lagune alto-andine di Catamarca. 
Tuttavia oggi, tra la maggior parte degli abitanti del Bolsón de Fiambalá, questo progetto risuona di bocca in bocca come un rumore e, in molti casi, come una domanda e una preoccupazione.
Le comunità non conoscono le caratteristiche e le implicazioni dell'estrazione del litio sul loro territorio e sui loro beni comuni, il che dimostra l'incapacità dello Stato di adempiere a una delle sue funzioni: garantire il diritto all'informazione e all'autodeterminazione dei popoli.
Manuel e Johana affermano che in questi anni l'unica cosa che i media di Fiambalá, sia pubblici che privati hanno trasmesso, sono i benefici che la compagnia mineraria avrebbe portato. Lo stesso vale per tutte le istituzioni statali, dalle scuole ai municipi, che da tempo ricevono sovvenzioni e donazioni dalla compagnia LIEX.

Acque invisibili

In Argentina i progetti di estrazione del litio crescono di anno in anno con l'aumento della produzione di batterie al litio per telefoni cellulari e computer.
Nel nostro paese esistono saline con un grande potenziale per la produzione di questo minerale, molte delle quali si trovano nella provincia di Catamarca, che da tempo subisce le conseguenze delle mega-estrazioni metallifere.
Ma le particolarità dell'estrazione del litio e le sue conseguenze sono emerse solo di recente e in molte regioni è ancora difficile valutarne l'impatto. Questo è il caso della regione di Fiambalá, soprattutto perché il progetto è situato a diversi chilometri di distanza dalle comunità e si basa sul metodo di evaporazione e decantazione della salamoia.
Ciò su cui non ci sono dubbi, secondo il rapporto elaborato dalla Be.Pe, è il grande impatto che questa estrazione avrà sull'acqua della conca in cui si sviluppa il progetto 3Q, sulle arterie della catena montuosa che alimentano anche il rio Abaucán e, con esso, l'impatto sulla popolazione del Bolsón de Fiambalá.
Si tratta di progetti che hanno bisogno di sfruttare le acque sotterranee, che sono la parte invisibile del ciclo idrologico ma anche cruciale per il mantenimento delle zone umide e dei flussi fluviali, come spiegano i ricercatori Jaime Hoogesteger e Philippus Wester, citati nello stesso rapporto.
Inoltre non c'è alcun dubbio sulla quantità d'acqua che questa miniera consumerebbe al secondo se dovesse avanzare la fase di sfruttamento, sarebbe molte volte superiore a quella che l'azienda vinicola Cabernet de los Andes richiede per l'irrigazione.
Secondo la ricercatrice Ingrid Garcés, del Dipartimento di Chimica e Processi Minerari dell'Università di Antofagasta in Cile, per ogni tonnellata di litio che viene estratta, circa due milioni di litri di acqua vengono eliminati attraverso l'evaporazione.
"Se la consideriamo in questo contesto, l'estrazione del litio è chiaramente un'estrazione legata all'acqua", afferma in un articolo pubblicato dall'università.
L'utilizzo e la difesa comunitaria dell'acqua che popolano le storie degli abitanti di Bolsón de Fiambalá dimostrano l'importanza di questa risorsa in una zona così arida. Ma è proprio questa caratteristica a rendere la regione attraente per questo tipo di estrazione: l'estrema aridità consente un tasso di evaporazione dell'acqua più elevato nelle saline andine, rendendo più economico l'ottenimento di questo minerale.

Costruire comunità

Il mezzogiorno è già alle porte e il programma Sin Filtros volge al termine.
Manuel esce da dietro il vetro e ci avviamo verso la porta della stazione radio.
Accanto ad essa si ergono i mattoni grigi di una costruzione. Vi lavorano circa cinque uomini, coperti da berretti e magliette che pendono dalla testa, camicie fino ai polsi e pantaloni lunghi: i quasi 40 gradi di calore che stiamo soffrendo sembrano aumentare solo a guardarli.
Tutt'intorno ci sono lunghe canne impilate, vegetazione locale che, secondo Johana, è ampiamente utilizzata dagli abitanti di Medanitos per costruire le loro case, i tetti o come luogo di essiccazione dei loro prodotti.
Presto questi mattoni si trasformeranno nella sede dell'ACAMPA che, dalla sua nascita nel 2009 come prima organizzazione contadina della zona, è cresciuta fino a costruire un proprio spazio, grazie ai materiali che sono riusciti a ottenere dal Governo nazionale e dalla Provincia.

"Il governo municipale aveva promesso di fornire la manodopera per la costruzione, ma non lo ha mai fatto e ci siamo ritrovati con una costruzione incompiuta. È per questo che stiamo lavorando qui ora" - dice Manuel. "Ma succede anche questo, ve ne rendete conto? Se ACAMPA decidesse di chiedere aiuto alla compagnia mineraria, domani tutto sarebbe portato a termine. Verrebbero di corsa per finirla. Ma dopo di che?"

I cinque uomini, contadini e vicini di casa, continuano a tagliare rami per ripulire una parte del terreno, finché non perderanno la lotta contro il sole di mezzogiorno e cercheranno un riparo dove sedersi a mangiare.
Poche persone circolano sulla strada sterrata di Medanitos: la siesta avanza, le ombre scompaiono e lasciano il volo delle mosche in mezzo al silenzio.

(2. Continua)

* Traduzione di Marina Zenobio per Ecor.Network.


Las aguas visibles
Cronicas sobre las comunidades campesinas y el avance de la mineria del litio en el Bolson de Fiambalà
Lucia Maina Waisman
Bienaventurados los Pobres (Be. Pe.), Catamarca, Argentina, 2021 - 136 pp.

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17 luglio 2022 (pubblicato qui il 27 luglio 2022)