*** Segnalazione ***

Con la soia al collo 2023. Rapporto sull'agrobusiness in Paraguay

di Marielle Palau

Con la soja al cuello 2023. Informe sobre Agronegocios en Paraguay
Coord. Marielle Palau - Autori: Guillermo Achucarro, Rubén Alderete, Abel Areco, Leticia Arrúa, Mirta Barreto, Susana Barreto, Stela Benítez Leite, Lis García, Víctor J. Imas R., Abel Irala, Miguel Lo Bianco, Maximiliano Manzoni, Leonardo Melgarejo, Guillermo Ortega, Marielle Palau,Lea Schvartzman, Alejandro Servián, Tomás Zayas Roa, Sarah Zevaco

BASE Investigacione Sociales, Asunción Paraguay, 2023 - 108 pp.

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Presentazione
di Marielle Palau

Nel 2003 la Syngenta, una delle più importanti multinazionali dell’agrobusiness, pubblicò un annuncio pubblicitario in cui denominava gran parte del Paraguay e dei territori di Argentina, Bolivia, Brasile e Uruguay come "Repubblica Unita della Soia". A distanza di vent'anni è chiaro che quell'annuncio rivelava le intenzioni delle multinazionali, ma ciò che non resero pubblico e che continuano ancora a negare sono le conseguenze dell'agrobusiness. Questo report, fin dalla sua prima edizione del 2015, mette in evidenza proprio queste conseguenze.

La particolarità di questa edizione è che molti degli articoli analizzano i progressi del modello portato avanti in Paraguay durante la presidenza di Mario Abdo Benítez (2018-2023) del Partito Colorado, in continuità con le politiche dell'agrobusiness promosse [dal suo predecessore, ndr] Horacio Cartes. I primi due articoli si riferiscono alla terra, evidenziando l’assenza di una gestione a favore dei contadini nel corso degli ultimi cinque anni e - tenendo conto dei dati del Censimento del 2022 - la continua avanzata territoriale dell'agrobusiness su oltre 110.000 ettari in soli cinque anni, avanzata che si è verificata soprattutto nel Chaco paraguaiano.

La dipendenza sempre maggiore dalle importazioni di sementi è un altro indicatore di questa avanzata. È importante sottolineare il fatto che ciò sta accadendo con l'assoluta irresponsabilità del governo nell'approvazione degli OGM nel paese, come è successo nel caso del grano HB4. Inoltre, nella misura in cui l'agrobusiness avanza a livello territoriale e si diversifica con altre colture, aumenta l'importazione di pesticidi e dei loro pericoli, in particolare il glufosinate ammonio. Allo stesso tempo, avanzano le piantagioni arboree in monocoltura per la produzione di pasta di cellulosa e per gli allevamenti - non solo di bovini - che disboscano le foreste e distruggono i campi naturali.

Il rifiuto del consumo di OGM è diventato evidente con l'approvazione del grano geneticamente modificato, che ha suscitato la preoccupazione di importanti settori della popolazione - soprattutto quello gastronomico - che hanno dato vita alla campagna "Pane senza veleno" per esigere la sua abrogazione. Va ricordato che l'approvazione del grano HB4 sta avvenendo praticamente in contemporanea in tutta quella che le multinazionali considerano la repubblica unita della soia, suscitando reazioni simili in diversi paesi, come ad esempio il Brasile.

Gli ultimi cinque anni sono stati segnati da una crisi economica - aggravata dalla pandemia del COVID - che ha avuto un impatto negativo su diversi aspetti, ma non sulla produzione nel settore dell'agrobusiness, dove si è registrata una crescita media delle esportazioni dei prodotti agricoli verso il Mercosur e gli Stati ad essi associati. Questa crescita ha avvantaggiato solo i settori commerciali, data la loro bassissima aliquota fiscale, che contribuisce solo allo 0,7% delle entrate fiscali dello Stato. Nel ramo legislativo sono state presentate importanti iniziative, ma non c'è stata la forza sufficiente per farle passare; l'attuale correlazione - tra i settori sensibili ai problemi sociali e quelli che difendono gli interessi egemonici - non prevede alcun progresso per i prossimi cinque anni. Uno dei pochi risultati importanti ottenuti dalle organizzazioni sociali durante il governo Abdo Benítez è stata l'approvazione di un Protocollo d'Azione per le istituzioni educative in caso di fumigazione [di pesticidi ndr], analizzato in uno degli articoli.

Il rapporto di quest'anno presta particolare attenzione all'impatto dell'agrobusiness su quattro dimensioni: alimentazione, salute, cambiamento climatico e criminalizzazione. Per quanto riguarda la prima, uno degli articoli analizza il continuo aumento delle importazioni di prodotti ortofrutticoli, tipici dell'agricoltura contadina, in assenza di una politica perlomeno di sicurezza alimentare. I dati del Censimento del 2022 mostrano che le politiche agricole ed economiche del paese stanno causando il declino della produzione e dell'economia contadina.

Due articoli fanno riferimento diretto all'impatto dell'agrobusiness sulla salute umana, il primo sugli effetti dei pesticidi sulla salute e sull'inazione dello Stato a riguardo; il secondo analizza in modo approfondito gli effetti del glufosinato ammonio, utilizzato nella soia HB4 e nel grano HB4, il pesticida che sarà consumato da gran parte della popolazione se non si arriverà alla sua abrogazione.

La relazione esistente tra il modello produttivo e l'attuale crisi climatica è già stata sviluppata nelle precedenti edizioni. Questa edizione analizza le politiche del governo Abdo Benítez, dimostrando che tendono solo a mercificare ulteriormente la natura. Uno degli articoli sottolinea le false soluzioni proposte dal capitalismo, il "mercato del carbonio", che è diventato un nuovo meccanismo di concentrazione delle terre e del profitto.

La criminalizzazione è stata una delle costanti del governo per consentire l'avanzata dell'agrobusiness: 24 comunità indigene sono state fatte sgomberare, alcune in più occasioni, con estrema violenza e con la partecipazione di civili armati. Le comunità contadine hanno subito almeno 60 situazioni di violenza, tra cui 42 sgomberi e sei omicidi, quattro dei quali ad opera di civili armati. Va ricordato che la legge promossa da Enrique Riera, ministro degli Interni del nuovo governo, ha fatto da sfondo a questa sistematica violazione dei diritti umani.

L'ultimo articolo, che racconta l'esperienza della comunità di El Triunfo, nell'Alto Paraná, dimostra che l'agricoltura contadina è vitale e "produttiva", invitando ad andare avanti verso un modello di produzione incentrato sulle persone e non soggetto alle logiche del mercato capitalista. Vale la pena ricordare che solo 29 paesi al mondo utilizzano il loro territorio per la coltivazione di OGM e che - come sottolinea l'ETC Group - la rete contadina alimenta, a livello globale, il 70% della popolazione mondiale con il 25% delle risorse.

Infine, siamo grati per la partecipazione di ogni specialista nazionale e internazionale che, con rigore accademico, fornisce informazioni qualificate e analisi importanti sulle diverse dimensioni dell'agrobusiness. La lettura di ogni articolo contribuisce alla comprensione, all'approfondimento di ogni suo aspetto e il materiale completo dà conto della sua complessità. Come negli anni precedenti, desideriamo ringraziare anche l'eccellente lavoro di disegno e illustrazione della Fábrica Memética e il sostegno di DIAKONIA, del Comitato cattolico contro la fame e per lo sviluppo-Terre Solidaire (CCFD) e di MISEREOR, senza i quali questo materiale non avrebbe potuto essere realizzato.
 

* Traduzione Marina Zenobio per Ecor.Network.


 

04 novembre 2023 (pubblicato qui il 05 dicembre 2023)