Lo sfruttamento delle risorse naturali nei territori ancestrali rappresenta la minaccia più diretta affrontata dai gruppi indigeni. L'ampio spettro di diritti collettivi che la Costituzione ecuadoriana comprende oggi è stato uno dei grandi risultati emersi dai viaggi dell'Assemblea costituente del 2008. La sua consacrazione in tutto il testo costituzionale è stato un vero trionfo per i gruppi indigeni presenti a Montecristi e ha sostenuto una stesura costituzionale in conformità con la realtà plurinazionale e multietnica dell'Ecuador. Parte di questa ricchezza culturale è la conservazione di forme di amministrazione della giustizia, organizzazione sociale e visione globale di ogni cultura, comunità, popolo o nazionalità. Sono numerosi gli articoli che affrontano i diritti e gli interessi collettivi delle popolazioni indigene su questioni relative all'amministrazione della giustizia, all'estrazione di risorse e al diritto di essere consultati prima di svolgere attività e modifiche normative che potrebbero influire sui loro interessi. Facilitare e promuovere l'autonomia e l'indipendenza dei territori e delle autorità ancestrali va oltre il mero esercizio dei poteri giurisdizionali o l'uso e il godimento delle risorse naturali presenti nei loro habitat. L'autonomia serve a costruire un quadro istituzionale inclusivo per la diversità, ma soprattutto un quadro istituzionale basato su basi sociali e gruppi ancestrali, che può sostituire l'inattività dello stato in determinati settori, attraverso risposte comunitarie e locali a minacce, conflitti o possibili abusi commessi in questi spazi. La consacrazione della giustizia indigena e il suo esercizio all'interno dell'ordine nazionale, esige che gli spazi territoriali di amministrazione collettiva siano formati come meccanismo iniziale nella costruzione di istituzioni interculturali finalizzate alla conservazione della diversità.
Administración de Justicia Ancestral: institucionalidad plurinacional y extractivismo
Carlos Espinosa Gallegos
Paper - non pubblicato - 19 pp.
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