Dal 2022 le coste dell’Unione Europea hanno cominciato a circondarsi di nuovi rigassificatori, obbedendo agli ordini di schieramento che imponevano una rapida riduzione delle acquisizioni di gas russo ed un altrettanto rapido cambiamento di fornitore, a tutto vantaggio delle esportazioni USA di gas naturale liquefatto (GNL).
Si tratta di impianti a rischio di incidente rilevante e che producono inquinamento per l’ambiente marino (scarico di acqua fredda addizionata ad acido cloridrico), per il clima (emissioni di metano, un gas serra 85 volte più climalterante della CO2 sull’arco di 20 anni) e per l’aria (emissioni di biossidi di azoto e di zolfo, monossido di carbonio, polveri sottili, benzene, formaldeide, IPA).
In Europa vediamo i nefasti effetti dei rigassificatori nelle zone di sacrificio a cui sono stati imposti, come a Piombino, dove in luglio sono emersi superamenti del parametro formaldeide rispetto al valore limite di emissione per tre dei motori della FSRU (Floating Storage Regasification Unit).
Ma gli effetti nefasti, sull’ambiente e sulla salute umana, ci sono anche dall’altra parte dell’oceano, nelle aree di partenza del GNL verso i paesi di esportazione. Sull'argomento segnaliamo questa indagine di Greenpeace USA e Sierra Club.
Permit To kill: Potential health and economic impacts from U.S. LNG export terminal permitted emissions
Greenpeace USA, Sierra Club.
Agosto 2024, 49 pp.
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Una nuova analisi di Sierra Club e Greenpeace USA mostra che le emissioni consentite ai terminali di gas naturale liquefatto (GNL), operativi e pianificati negli Stati Uniti, sono associate a importanti impatti sulla salute pubblica.
Tra i risultati chiave:
- Si stima che l'inquinamento atmosferico diretto proveniente dai terminali di esportazione di GNL attualmente in funzione causi 60 morti premature e 957 milioni di dollari di costi sanitari totali all'anno.
- Se tutti i terminal pianificati e i progetti di espansione venissero costruiti, questi numeri aumenterebbero a 149 morti premature e a 2,33 miliardi di dollari di costi sanitari all'anno.
- Entro il 2050, si prevede che gli stessi inquinanti atmosferici, prodotti entro i limiti consentiti dalla legge, dai soli terminali di esportazione di GNL attualmente in funzione, produrranno impatti cumulativi di 2.020 morti premature e 28,7 miliardi di dollari di costi sanitari totali, con cifre che salgono rispettivamente a 4.470 e 62,2 miliardi di dollari in uno scenario in cui tutti i progetti pianificati vengano realizzati.
- C'è una forte sovrapposizione tra le aree che sono già sovraccariche dal punto di vista ambientale e le contee e i distretti destinati a subire i peggiori impatti dell'inquinamento atmosferico. Inoltre, a livello nazionale, i neri e gli ispanici americani (come indicato dal censimento degli Stati Uniti) subirebbero rispettivamente un inquinamento atmosferico dai terminali GNL pari al 151-170% e al 110-129% del tasso di esposizione degli americani bianchi, se tutti i progetti previsti per il 2030 fossero costruiti.
- Se il Dipartimento dell'Energia degli USA (DOE) smettesse di approvare nuove richieste di esportazione di GNL, si risparmierebbe da 707 a 1.110 vite e si eviterebbero da 9,88 a 15,1 miliardi di dollari di costi sanitari fino al 2050. Una politica per eliminare gradualmente tutte le esportazioni di GNL, coerente con la limitazione del riscaldamento a 1,5ºC, salverebbe ancora più vite umane e costi sanitari.
- Questa analisi non considera i probabili danni alla salute pubblica associati all'inquinamento atmosferico proveniente dalle infrastrutture a monte o a valle dei terminali GNL, gli inquinanti atmosferici pericolosi come il benzene, gli impatti di esplosioni o altre emergenze o gli impatti climatici delle emissioni del ciclo di vita del GNL.
- Questa ricerca rafforza l'insieme delle prove che dimostrano che le esportazioni di GNL non sono di interesse pubblico e devono essere rigettate. Il 31 luglio, Sierra Club e Greenpeace USA hanno presentato questo briefing al Dipartimento dell'Energia degli USA in risposta alla richiesta di informazioni sul suo Piano Strategico di Giustizia Ambientale.
* Immagini di Tim Aubry / Greenpeace
** Traduzione di Ecor.Network
INDICE
- PRINCIPALI RISULTATI
- PRINCIPALI RACCOMANDAZIONI
- INTRODUZIONE
- COSTRUZIONE DEL TERMINALE DI ESPORTAZIONE DI GNL
- INQUINAMENTO ATMOSFERICO, SALUTE PUBBLICA E GIUSTIZIA AMBIENTALE
- METODOLOGIA
- Approccio di modellazione
- Volumi di inquinanti atmosferici consentiti dai progetti GNL
- RISULTATI
- Impatti sulla salute in un singolo anno
- Cronologia degli impatti sulla salute
- ANALISI E DISCUSSIONE
- Impatti sulla contea
- Analisi della giustizia ambientale
- Arresto della costruzione del GNL
- RACCOMANDAZIONI
- RINGRAZIAMENTI
- APPENDICE
- NOTE FINALI