Raquel Rolnik usa tutta la sua esperienza, le storie ascoltate, le strade percorse e le problematiche ricorrenti che ha osservato in giro per il mondo, per rispondere se stiamo o meno attraversando “un altro dei numerosi cicli storici di espansione territoriale e di spoliazione, che ancora una volta allarga i confini come un modo per creare un nuovo adeguamento spaziale per il capitale”. Dopo aver accuratamente descritto ciò che ha scoperto, conclude che ciò a cui stiamo assistendo è un nuovo rapporto tra capitale e spazio, in cui "l'espulsione e lo sfruttamento appaiono come una sorta di effetto collaterale di una nuova geografia, basata sul controllo dei beni".
Questo processo di accumulazione privata per espropriazione di beni pubblici è ciò che chiamiamo estrattivismo urbano. Raquel Rolnik, sebbene non proponga le analisi sotto questo concetto, lo sviluppa con grande chiarezza, fornendo argomenti nuovi per comprendere, con tutta la sua complessità, le attuali forme di riproduzione del capitale globalizzato nelle città e i legami tra la trasformazione dei paradigmi economici e la fabbricazione degli spazi urbani.
Questo libro è essenziale per comprendere la crisi abitativa di dimensioni profonde su scala mondiale, le sue analisi sono impregnate di una prospettiva anticoloniale, anticapitalista e antipatriarcale che fornisce elementi fondamentali per i temi urbani.
La guerra de los lugares. La colonización de la tierra y la vivienda en la era de las finanzas
di Raquel Rolnik
Buenos Aires: Editorial El Colectivo - Santiago de Chile: LOM Ediciones.
Colección Chico Mendes, Serie Ciudades Futuras
Noviembre 2021 - 464 pp.
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