*** Segnalazione/Recensione ***

DOSSIER - L’Italia verso una inutile sovracapacità “fossile”

A cosa servono nuovi gasdotti e nuovi rigassificatori?
Alla sicurezza energetica del paese!”, ci rispondono da anni i governi di ogni colore.
Ma è proprio così?

Un dossier redatto da quindici associazioni dimostra, analizzando gli stessi dati della Snam, che le infrastrutture per il gas già esistenti sono abbondantemente sovradimensionate rispetto al consumo nazionale.
Una conclusione che conferma le valutazioni del MedReg (Mediterranean Energy Regulators del Consiglio d’Europa) che già nel 2018 notava come la rete italiana del gas risultasse, tra i grandi paesi europei, quella maggiormente sotto-utilizzata.
In pratica l’attuale capacità di importazione/immissione della rete italiana del gas è di 93-95 miliardi di mc a fronte di un consumo nazionale effettivo di gas pari a 76 miliardi di mc nel 2021 e 67,4 nel 2022. Tenendo conto che il consumo dovrebbe ulteriormente calare, stando al Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC), che pone l’obiettivo di ridurlo fino 59 miliardi di mc al 2030.
Il dossier sottolinea la discrepanza fra le previsioni sul fabbisogno nazionale di gas e i consumi reali, che alla prova dei fatti si sono dimostrati inferiori fino al 36% rispetto ai pronostici.
Profezie utilizzate da Snam per giustificare la costruzione della Linea Adriatica, un metanodotto che dovrebbe unire Massafra a Minerbio sventrando gli appennini e attraversando le zone più sismiche del paese.
Due mesi fa il governo Meloni ne ha autorizzato la costruzione del tratto fra Sulmona e Foligno (con tanto di centrale di compressione a Sulmona), progetto particolarmente osteggiato dalle popolazioni che non vogliono subirne i rischi e gli impatti.
Un’autorizzazione che non ha considerato come il costo della Linea Adriatica sia aumentato nell’arco di due anni del 50%, da un miliardo e 596 milioni di euro agli odierni 2 miliardi e 400 milioni di euro. E ovviamente queste cifre non comprendono i costi ambientali, sanitari e per le economie locali, che graveranno invece sui territori.
Il dossier, che decostruisce dati alla mano la narrazione sull’utilità della Linea Adriatica per l’approvvigionamento del nord Italia e per l’esportazione, è stato inviato all’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), al fine di escludere la Linea Adriatica dalle opere d’interesse del paese.


L’Italia verso una inutile sovracapacità “fossile”: a quali costi?
Osservazioni alla relazione Snam “Progetto Linea Adriatica”

Dossier di: Campagna “Per il Clima, Fuori dal Fossile”, Coordinamento “No Hub del Gas”, Forum Italiano Movimenti per l’Acqua, Comitati Cittadini per l’Ambiente di Sulmona, Italia Nostra Abruzzo, Lega Italiana Protezione Uccelli del. Abruzzo, Associazione Salviamo l’Orso, Stazione Ornitologica Abruzzese, Adiconsum Pescara, Mountain Wilderness Abruzzo, Associazione per la Tutela degli Uccelli Rapaci e dei loro Ambienti, Ass. Dalla Parte dell’Orso, CovaContro, Centro Documentazione Conflitti Ambientali, Confederazione Cobas.
19 gennaio 2023,  Pescara - pp.25.

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04 febbraio 2023 (pubblicato qui il 07 febbraio 2023)