*** Segnalazione ***

Dall'estrattivismo alla sostenibilità. Scenari e lezioni dall'America Latina

di Henry Veltmeyer, Arturo Ezquerro-Cañete

Un testo che tratta di come si sia sviluppato il capitalismo estrattivo negli ultimi tre decenni, di quali dinamiche di resistenza siano state dispiegate per combatterlo, e che si chiede se l'estrattivismo possa essere trasformato all'interno di un percorso di sviluppo progressista.
Con il 20° secolo l'estrazione di risorse naturali e materie prime ha assunto una forma decisamente capitalista, con il nord globale che estraeva merci primarie dal sud globale come mezzo di accumulazione di capitale.
Gli autori si domandano se l'estrattivismo, nonostante i suoi ben documentati impatti socio-ambientali negativi e distruttivi e le potenti forze di resistenza che ha generato, potrà mai essere trasformato in una strategia sostenibile del post-sviluppo. Attingendo a diverse forme settoriali di estrattivismo (miniere, combustibili fossili, agricoltura), questo libro analizza le dinamiche sia delle forze di resistenza generate dall'avanzata del capitale estrattivo sia degli scenari alternativi per un futuro più sostenibile e vivibile.
Il libro attinge in particolare dall'esperienza latinoamericana, dove sia la propensione alla crisi del capitalismo sia lo sviluppo di dinamiche di resistenza al capitale "estrattivo", hanno avuto il loro maggiore impatto nell'era neoliberista.


SOMMARIO

* Introduzione - di Arturo Ezquerro-Cañete

* Parte I - Le dinamiche contemporanee del capitalismo globale
- Capitolo 1 - Le contraddizioni e le verità del capitalismo di Raúl Delgado Wise
- Capitolo 2 - La geoeconomia e la geopolitica del capitale estrattivo in America Latina di Henry Veltmeyer

* Parte II - Estrattivismo nelle miniere e nelle campagne
- Capitolo 3 - Le politiche minerarie e petrolifere del Messico sotto AMLO
Una svolta verso il neoestrattivismo? di Darcy Tetreault
- Capitolo 4 - La politica di potere dell'agro-estrattivismo per la gestione del clima di Arturo Ezquerro-Cañete, Alberto Alonso-Fradejas, Ben M. McKay
- Capitolo 5 - Acqua, terra e oro. Estrattivismo e ambiente in Colombia di Carolina Arias Hurtado, León Felipe Cubillos Quintero

* Parte III - Verso un percorso di sviluppo sostenibile
- Capitolo 6 - C'è un ruolo per l'estrattivismo in una transizione post-sviluppo verso la sostenibilità? di Juan Carlos Moreno-Brid, Alicia Puyana Mutis, Stefanie Garry
- Capitolo 7 - La transizione energetica verde. Espansione e approfondimento dell'estrattivismo di Alicia Puyana Mutis e Isabel Rodríguez Peña
- Capitolo 8 Le nuove geografie di una transizione energetica. Una sfida o un'opportunità di sviluppo? di Jewellord Nem Singh

* Parte IV - Resistenza sulla frontiera estrattiva
- Capitolo 9 - Neoestrattivismo ricaricato, conflitti multi-attore e orizzonti alternativi. Chiavi della crisi socio-ecologica di Pabel Camilo López Flores e Anna Preiser
- Capitolo 10 - Oltre la responsabilità sociale d'impresa. Nuove strategie di gestione del territorio per sconfiggere la resistenza comunitaria all'estrattivismo di Fernando I.Leiva
- Capitolo 11 - Comunità in resistenza. Forgiare un soggetto rivoluzionario comunitario di David Barkin

* Parte V - Alternative post-estrattiviste
- Capitolo 12 - Transizioni post-estrattivista. Concetti, sequenze ed esempi di Eduardo Gudinas
- Capitolo 13 - Sumak Kawsay per le donne indigene A cura di Gabriela Gallardo
- Capitolo 14 - Socialismo comunale. Autogestione, potere popolare e autonomia in Venezuela di Dario Azzellini
- Capitolo 15 - Sviluppo oltre l'estrattivismo. Lezioni e percorsi alternativi di Henry Veltmeyer e Arturo Ezquerro-Cañete
 


From Extractivism to Sustainability. Scenarios and Lessons from Latin America
Henry Veltmeyer, Arturo Ezquerro-Cañete
Routledge, London, March 2023 - 332 pp.

 


 


ABSTRACT

Capitolo 1 - Le contraddizioni e le verità del capitalismo, di Raúl Delgado Wise.

Questo capitolo fornisce un quadro teorico per comprendere le dinamiche di sviluppo e resistenza dell'estrattivismo. La chiave di questo quadro è il capitalismo, un sistema che fornisce un quadro istituzionale e politico per far avanzare le forze di produzione della società (sviluppo economico e sociale) e la sua forza trainante. La teoria delineata dall'autore per quanto riguarda il funzionamento del sistema evidenzia tre contraddizioni fondamentali che ci aiutano a capire sia le dinamiche dello sviluppo economico e sociale che le forze di resistenza, che sono inevitabilmente generate in ogni fase del processo di sviluppo capitalista.
La prima contraddizione riguarda il rapporto capitale-lavoro, un rapporto di sfruttamento economico che definisce la situazione della maggior parte delle persone come salariati. Questa contraddizione si manifesta nella resistenza dei lavoratori allo sfruttamento, che induce e prende la forma di una lotta di classe per salari più alti, migliori condizioni di lavoro e, nel caso dei lavoratori rurali, la terra.
La seconda contraddizione si manifesta nella relazione centro-periferia, una relazione di sviluppo diseguale tra i paesi al centro e alla periferia del sistema mondiale.
La terza contraddizione fondamentale dei sistemi capitalistici, esposta dal progresso dell'estrattivismo nel processo di sviluppo, si basa sul rapporto società-ecologia, una contraddizione che si manifesta nella dinamica di una crisi ambientale globale.

Capitolo 2 - La geoeconomia e la geopolitica del capitale estrattivo in America Latina, di Henry Veltmeyer.

L'America Latina negli ultimi anni è diventata il punto focale di diversi dibattiti per quanto riguarda le dinamiche di sviluppo dell'estrattivismo e della resistenza, l'avanzamento del 'capitale estrattivo' alla ricerca di risorse (investimenti nell'estrazione di risorse naturali per le quali esiste una forte domanda nei mercati capitalisti).
Una questione chiave in questi dibattiti è la ricerca di alternative all’ estrattivismo, che nelle sue diverse forme ha avuto un livello devastante di impatti socio-ecologici negativi e distruttivi non solo per quanto riguarda l'ambiente, ma anche per i mezzi di sussistenza rurali e per le comunità indigene sulla frontiera estrattiva.
Con riferimento a questi impatti negativi e alla ricerca di alternative all'estrattivismo, l'autore solleva una serie di questioni critiche per ulteriori studi e dibattiti, che sono affrontati da altri autori in questo volume. Includono le contraddizioni del capitalismo e del neoestrattivismo come modello di accumulazione, così come l'emergere di conflitti socioecologici sulla frontiera estrattiva e di scenari alternativi associati o creati nella ricerca di alternative praticabili agli estrattivismi.

Capitolo 3 - Le politiche minerarie e petrolifere del Messico sotto AMLO. Una svolta verso il neoestrattivismo? di Darcy Tetreault.

In questo capitolo, gli autori analizzano criticamente le politiche estrattive del Messico e i progetti di mega-sviluppo durante i primi tre anni di amministrazione dell'attuale presidente Andrés Manuel López Obrador (AMLO).
Il Messico è spesso ritratto come un esempio di estrattivismo nella sua forma classica di estrazione di argento e oro nel contesto del colonialismo europeo e dell'imperialismo estrattivo.
Mentre vari governi in Sud America si sono allontanati dall'agenda politica neoliberista alla ricerca di un modello economico basato su una forma 'progressista' di estrattivismo (neoestrattivismo, come viene definito, una cosiddetta 'marea rosa' di cambiamenti di regime), il Messico ha continuato a seguire  la linea neoliberale del capitalismo di libero mercato, con la conseguente incapacità di partecipare ai progressi compiuti da questi regimi “progressisti” in termini di riduzione della povertà.
Tuttavia, nel 2018, con l'elezione di AMLO, anche il Messico sembrava essersi unito a questa svolta politica di sinistra. In un'analisi delle politiche attuate da AMLO negli ultimi tre anni e mezzo, gli autori affrontano la questione se le sue politiche rientrino nella categoria di 'progressismo' (neoestrattivismo).

Capitolo 4 - La politica di potere dell'agro-estrattivismo per la gestione del clima, di Arturo Ezquerro-Cañete, Alberto Alonso-Fradejas, Ben M. McKay.

In questo capitolo, gli autori elaborano la nozione - relativamente nuova - di agro-estrattivismo, con un'analisi del suo sviluppo associato e delle dinamiche di resistenza nel contesto della Bolivia e del Paraguay. In primo luogo, si discute del modello attualmente dominante per lo sviluppo agricolo, il cosiddetto modello CEPA (Corporate-led, External-input, Plantation Agriculture), che è caratterizzato dal controllo delle multinazionali sulla catena del valore, dalla dipendenza da input esterni (solitamente industriali) e dalle monocolture di piantagione su larga scala.
Il modello CEPA prevede l'estrazione di valore, energia e materiali dalla natura umana e non umana, che porta gli autori a proporre uno strumento analitico a sette approcci per analizzare le caratteristiche dinamiche dell'estrattivismo agricolo. Il resto del capitolo è dedicato all'analisi di queste dinamiche agro-estrattive in relazione all'economia della soia costruita negli ultimi anni nei paesi del Cono Sur, in questo caso nel contesto della Bolivia e del Paraguay.

Capitolo 5 - Acqua, terra e oro. Estrattivismo e ambiente in Colombia, di Carolina Arias Hurtado, León Felipe Cubillos Quintero.

In questo capitolo, l'autore e l'autrice analizzano le dinamiche di sviluppo e resistenza dell'estrattivismo in Colombia intorno all'acqua, alla terra e all'oro. Questa analisi è inquadrata dalla prospettiva teorica degli studi socio-culturali e della geoeconomia del capitale estrattivo. Con un focus analitico sulla situazione ambientale causata dalle dinamiche di sviluppo dell'estrattivismo, gli autori si concentrano su tre espressioni del modello estrattivista in Colombia: progetti idroelettrici, agroindustria e mega-estrazione mineraria, che prima della crisi causata dall'epidemia del coronavirus era ampiamente considerata come il motore del processo di sviluppo e la fonte primaria di finanziamento del processo di pace e di riattivazione economica.
Con questa introduzione, l'autore e l'autrice si rivolgono verso le principali strategie, agenti sociali e frazioni di classe che compongono lo spazio sociale dell'estrattivismo nel contesto attuale. L'argomento principale avanzato è che l'estrattivismo nel contesto attuale è ambientalmente, culturalmente e socialmente insostenibile e un grande ostacolo nella ricerca e nella costruzione della pace in Colombia sulla scia di una lunga guerra di classe.

Capitolo 6 - C'è un ruolo per l'estrattivismo in una transizione post-sviluppo verso la sostenibilità? di Juan Carlos Moreno-Brid, Alicia Puyana Mutis, Stefanie Garry.

In questo capitolo, l'autore e le autrici affrontano la sfida di trasformare l'estrattivismo in un percorso di sviluppo progressista, come parte di un modello che conserva e combina sia l'industrializzazione che l'estrattivismo come parti essenziali di un modello di sviluppo progressista.
La questione è se sia possibile rendere più verde l'estrattivismo.
Gli autori introducono la loro analisi delle sfide poste dall'inclusione dell'estrattivismo all’interno di una nuova politica industriale per l'America Latina, con una discussione sulle conseguenze negative che l'industrialismo e l'estrattivismo hanno avuto sull'ambiente.
Fra queste conseguenze negative in discussione non c’è solo la sostenibilità dell'estrattivismo come modello di sviluppo, ma tre violente contraddizioni che mettono sotto pressione il tasso di crescita dell'economia. Contraddizioni che sono inerenti al capitalismo e quindi è difficile, se non impossibile, sfuggirvi anche con gli sforzi faticosi dei governi e dei politici per costruire una politica di sviluppo sostenibile. Il capitolo si conclude con una discussione sulle opzioni disponibili per il governo per quanto riguarda la progettazione di una nuova politica industriale che incorpori l'estrazione delle risorse, ma non estrattivismo come lo conosciamo.

Capitolo 7 - La transizione energetica verde. Espansione e approfondimento dell'estrattivismo, di Alicia Puyana Mutis e Isabel Rodríguez Peña.

In questo capitolo, le autrici affrontano la questione dell'estrattivismo in relazione a quella della sicurezza energetica, un fattore critico e un aspetto importante per quanto riguarda il progresso a livello di politica macroeconomica e la transizione verso l'energia verde. Il capitolo propone l'argomento secondo cui sostituendo il carbone, il petrolio e il gas come fonti di energia con il vento, il sole, l'acqua e la terra si estende e si prolunga  l'estrattivismo, piuttosto che ridurlo. Questo succede prima privatizzando questi beni pubblici per trasformarli in elettricità e generare profitto dalla loro vendita sui mercati nazionali ed esteri; e in secondo luogo aumentando la produzione e il consumo di metalli e minerali strategici. Il capitolo indica i pochi progressi compiuti dalle energie verdi in Canada, Stati Uniti e Messico, secondo indici appositamente progettati. Il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza energetica implica un maggiore estrattivismo.
Il capitolo presenta poi alcune opzioni per ridurre gli effetti dell'estrazione energetica e la transizione verso un'energia sicura ed equa dal punto di vista ambientale e sociale.

Capitolo 8 Le nuove geografie di una transizione energetica. Una sfida o un'opportunità di sviluppo? di Jewellord Nem Singh.

In questo capitolo, l'autore rivolge la sua attenzione alla dimensione ambientale della crisi globale. Nell'attuale contesto globale e regionale dello sviluppo capitalista, la transizione verso tecnologie pulite è emersa come la soluzione generale alla crisi. Ciò comporta, a sua volta, un passaggio a livello mondiale dalla dipendenza dai combustibili fossili a una fonte energetica diversificata. Tuttavia, recenti studi condotti da organizzazioni internazionali hanno chiarito che un aumento esponenziale dell'energia eolica, dell'energia solare e di altre energie rinnovabili richiederà un ampio e intenso sfruttamento delle 'materie prime critiche' (CRM). I CRM sono anche noti come tecnologia o metalli minori, estratti in quantità minori che sono ampiamente utilizzati in una vasta gamma di settori manifatturieri intermedi e finali. Ci si aspetta che l'America Latina e l'Africa alimentino l'estrazione di questi minerali per sostenere la transizione globale verso l'energia pulita. In questo contesto, il capitolo cerca di esaminare la posizione dell'America Latina in questa catena di valore globale emergente, e la misura in cui una rinnovata strategia industriale può essere predisposta per consentire ai governi regionali di sfruttare questo nuovo boom nella produzione di risorse.

Capitolo 9 - Neoestrattivismo ricaricato, conflitti multi-attore e orizzonti alternativi. Chiavi della crisi socio-ecologica, di Pabel Camilo López Flores e Anna Preiser.

In questo capitolo, l’autore e l’autrice  approfondiscono diversi temi che emergono in un contesto caratterizzato da una crisi socio-ecologica e da un processo di espansione neoestrattiva che ha provocato conflitti tra le imprese del settore estrattivo, gli Stati che sostengono le loro attività estrattive e la resistenza attiva delle comunità sulla frontiera estrattiva.
Vengono analizzate le dinamiche di questi conflitti e delle loro territorialità contese per come vengono narrate e per come si svolgono nel contesto dello sviluppo basato sulle comunità locali, con riferimento alla regione andina-amazzonica, nel  caso  di un regime “progressista” di sinistra post neoliberale e nel caso di un regime neoliberista classico.
L’autore e l’autrice  in questo contesto sostengono che l'estrattivismo può essere concettualizzato come parte intrinseca dell'accumulazione capitalista globale e come tale un fenomeno Glocale; cioè, è condizionato dalla globalizzazione ma ancorato localmente.
Un fenomeno che ha portato ad un numero crescente di conflitti e ad un aumento della violenza contro i movimenti che resistono all'estrattivismo e al suo distruttivo impatto socio-ambientale sulle comunità.

Capitolo 10 - Oltre la responsabilità sociale d'impresa. Nuove strategie di gestione del territorio per sconfiggere la resistenza comunitaria all'estrattivismo, di Fernando I.Leiva.

L’obiettivo principale e il focus centrale di questo capitolo è sulle nuove strategie di gestione territoriale utilizzate dalle società minerarie in Cile per sconfiggere la resistenza delle comunità.
Considerato come un classico caso di un paese fortemente dipendente dal suo sviluppo minerario, e uno dei maggiori produttori di minerali strategici e metalli industriali (rame) nel mondo, il Cile è anche il luogo di alcune delle più aspre forze di resistenza, che ha portato a una lunga relazione di conflitto tra le imprese del settore minerario e le comunità indigene.
La strategia di gestione dominante fino ad oggi ha assunto la forma di autoregolamentazione aziendale o di Responsabilità Sociale delle Imprese, una strategia basata sulla capacità delle compagnie minerarie di ottenere una 'licenza sociale' -per ottenere il sostegno e l'approvazione delle comunità sulla frontiera estrattiva, e il loro 'consenso informato'.
L'autore e i suoi collaboratori hanno tracciato in un progetto di ricerca l'evoluzione delle diverse strategie perseguite dalle società minerarie per superare e sconfiggere la resistenza della comunità.
Il capitolo documenta uno dei casi più importanti della risposta strategica delle compagnie minerarie alla resistenza delle comunità colpite dalle loro operazioni.

Capitolo 11 - Comunità in resistenza. Forgiare un soggetto rivoluzionario comunitario, di David Barkin.

La resistenza alla frontiera estrattiva ha assunto forme diverse, tra cui conflitti sociali e politici, e la sperimentazione di scenari alternativi di cambiamento trasformativo.
Per esempio, l'autore inizia questo capitolo notando che molti popoli contadini e indigeni in tutto il mondo vivono in comunità che stanno attuando le proprie visioni dei numerosi nuovi mondi che faranno parte della riorganizzazione globale in corso.
Inoltre, queste comunità stanno arricchendo questa pratica locale con una sistematizzazione delle loro cosmologie, creando modelli efficaci di organizzazione sociale, politica e ambientale che conferiscono autorità alle loro rivendicazioni di poter gestire i loro territori in modo autonomo.
La resistenza alla frontiera estrattiva ha assunto forme diverse, tra cui conflitti sociali e politici, e la sperimentazione di scenari alternativi di cambiamento trasformativo.
Per esempio, l'autore inizia questo capitolo notando che molti popoli contadini e indigeni in tutto il mondo vivono in comunità che stanno attuando le proprie visioni dei numerosi nuovi mondi che faranno parte della riorganizzazione globale in corso.
Inoltre, queste comunità stanno arricchendo questa pratica locale con una sistematizzazione delle loro cosmologie, creando modelli efficaci di organizzazione sociale, politica e ambientale che conferiscono autorità alle loro rivendicazioni di poter gestire i loro territori in modo autonomo.
In questo capitolo l'autore passa dalla questione del conflitto e della resistenza estrattivista alla questione più ampia che ha tormentato i critici e gli oppositori del capitalismo per tutto il XX secolo: la ricerca di un agente di cambiamento rivoluzionario e di trasformazione sociale. Su questo punto, avanza l'argomento che le comunità sulla frontiera estrattiva potrebbero eventualmente o benissimo servire come un agente di cambiamento trasformativo, rilanciare la ricerca di una speranza della sinistra politica per una forza sociale capace di istigare se non condurre un processo di cambiamento rivoluzionario.

Capitolo 12 - Transizioni post-estrattivista. Concetti, sequenze ed esempi, di Eduardo Gudinas.

In questo capitolo, l'autore, che è direttore e ricercatore senior presso il Centro latinoamericano di ecologia sociale (CLAES), fornisce la sua prospettiva sulle forze dinamiche di trasformazione sociale all'opera in America Latina e sui futuri alternativi che immaginano.
Il capitolo riassume le diverse proposte associate alla nozione di "transizione post-estrattivista" così come è stata costruita in America Latina nel corso degli anni di resistenza attiva all'avanzata del capitale estrattivo e all'agenda politica neoliberista. Gli estrattivismi in questo contesto sono brevemente definiti per distinguerli da altri tipi di appropriazione delle risorse naturali.
Elabora anche il concetto di "transizione post-estrattivista" e passa in rassegna diverse idee riguardanti i percorsi alternativi disponibili e i possibili risultati, tra cui il socialismo del 21 ° secolo e la nozione post-sviluppo di un futuro alternativo che include l'estrazione di risorse, ma esclude l'estrattivismo come modalità di accumulazione.

Capitolo 13 - Sumak Kawsay per le donne indigene. A cura di Gabriela Gallardo.

In questo capitolo, l'autrice riprende il dibattito 'post-sviluppo' che si è svolto negli ultimi anni attorno al concetto indigeno di Buen Vivir o Vivir Bien (Sumak Kawsay, in quechua), che è stato incorporato nella costituzione politica di uno stato plurinazionale e multietnico promulgata dai governi di Ecuador e Bolivia. Attingendo a un'analisi del discorso di una serie di interviste con donne leader indigene e contadine, l'autrice fornisce una critica femminista decoloniale del Sumak Kawsay, evidenziando come la sua concettualizzazione sia stata costruita senza una seria interrogazione o una profonda comprensione della vita delle donne subalterne - un questione di disuguaglianze e oppressione di classe e di genere.
L'autrice sostiene la necessità di ricostruire il concetto da una prospettiva intersezionale che tenga conto delle voci delle donne subalterne e metta in discussione la matrice di potere della dominazione maschile.

Capitolo 14 - Socialismo comunale. Autogestione, potere popolare e autonomia in Venezuela, di Dario Azzellini.

In questo capitolo l'autore analizza le dinamiche di un ampio movimento per costruire una forma alternativa di società "sociale e solidale" basata sul cooperativismo, l'autonomismo, l'autogestione operaia, lo sviluppo basato sulla comunità locale nel contesto del potere popolare (poder popular) e l'istituzione dei Consigli Comunali, costruita 'dal basso' all'interno della società civile, sebbene il ruolo guida di questi consigli nella trasformazione sociale avvenuta in Venezuela nell'ultimo decennio, e la loro forma rivoluzionaria (organi autonomi del potere popolare), deve molto al sostegno statale.
Questo capitolo elabora questo punto, ma sostiene anche che lo Stato ha anche una tendenza intrinseca a inibire lo sviluppo di strutture autonome e tende a controllare e subordinare i processi sociali. Questa contraddizione, sostiene l'autore, nel caso del Venezuela si è accentuata quanto più le comunità hanno sviluppato le strutture di autogoverno.

Capitolo 15 - Sviluppo oltre l'estrattivismo. Lezioni e percorsi alternativi, di Henry Veltmeyer e Arturo Ezquerro-Cañete.

Questo capitolo conclusivo fornisce una valutazione delle proposte alternative per il cambiamento trasformativo e per la transizione post-estrattivista associate al "ciclo progressista" nella politica latinoamericana - la "marea rosa" dei regimi politici post-neoliberisti emersi in Sud America in condizioni di crisi globale e disincanto e rifiuto del neoliberismo-  così come alle diverse forze del cambiamento sociale e della resistenza che le organizzazioni della società civile hanno formato sulla frontiera estrattiva.

L'obiettivo è trarre le lezioni fornite da questi diversi esperimenti in tutta la regione in termini di possibilità e condizioni in cui queste forze e modelli alternativi possono contribuire a realizzare un processo di trasformazione sociale nella direzione di uno sviluppo post-capitalista più inclusivo e sostenibile.



 

10 febbraio 2023 (pubblicato qui il 14 febbraio 2023)