Come chiaro sintomo dell'Antropocene, l'Amazzonia viene voracemente assaltata da diversi attori, politiche e interessi legati all'estrattivismo, portandola a un probabile punto di non ritorno. Il caso venezuelano non fa eccezione. Questo articolo esamina i nuovi scenari amazzonici che si configurano nel Paese, proponendo un breve viaggio geostorico per valutare il processo bolivariano (dal 1999 ad oggi) e la gestione governativa dell'estrattivismo, con particolare enfasi sul periodo di quello che viene definita La Grande Crisi (2013-2020). Il testo analizza l'emergere dell'estrattivismo predatorio in questo periodo, in cui si moltiplicano le economie illecite e di guerra, nonché la formazione di una governance ibrida, in cui il confine tra il legale e l'illegale, tra lo statale e il criminale, diventa estremamente sfocato. Viene valutata in dettaglio la formalizzazione del megaprogetto dell'Arco Minero del Orinoco e come l'esplosione mineraria illecita transnazionalizzata supererà ampiamente le strutture, i poligoni e i parametri del progetto. Infine, vengono esaminati i diversi processi di territorializzazione in atto e le resistenze territoriali che sorgono di fronte a questi processi di ricolonizzazione, e le possibili tendenze e alternative per l'Amazzonia.
Amazonía expuesta en la gran crisis venezolana (2013-2020): extractivismo predatorio, economías ilícitas y gobernanzas híbridas
Emiliano Teran Mantovani
in: Revista Académica Plustrabajo, n°4: "Amazonía en la mira", Maggio 2021, 45 pp.
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