Estrarre minerali per la guerra: una valutazione delle riserve minerarie del Pentagono

di Lorah Steichen - Transition Security Project


Come potrebbero essere riutilizzate le riserve minerarie del Pentagono per favorire la transizione verde?

Spinto dalle preoccupazioni sulle vulnerabilità della catena di approvvigionamento nel contesto dell'escalation della grande concorrenza di potere con la Cina, il Pentagono sta accelerando gli sforzi per garantire l'accesso ai cosiddetti minerali critici, essenziali per le industrie militari. Centrale per questa spinta è uno sforzo dilagante per accumulare questi materiali all'interno della Defense Logistics Agency (DLA) National Defense Stockpile. L’espansione della domanda del Pentagono di minerali critici rischia di dirottare le risorse vitali lontano dalle iniziative di decarbonizzazione civile, e di accelerare la concorrenza militarizzata in un momento in cui la collaborazione globale sarebbe essenziale per una giusta transizione climatica. Quando la strategia industriale è modellata dalle priorità militari e di sicurezza nazionale, non solo trincera i conflitti geopolitici, ma distorce anche i percorsi per un'azione equa del clima, reindirizzando le risorse pubbliche e la capacità statale lontano dalle più ampie richieste di rapida e giusta decarbonizzazione. Questo briefing esamina come il ruolo del Pentagono nelle catene di approvvigionamento di minerali, in particolare attraverso lo stoccaggio, sfida la transizione energetica globale.

Risultati principali:

  • Dall’approvazione del One Big Beautiful Bill Act, che ha stanziato miliardi di dollari per rafforzare la National Defense Stockpile, la Defense Logistics Agency (DLA) ha sollecitato l’attuazione di contratti per accumulare una crescente lista di minerali critici, tra cui diversi materiali essenziali per la transizione energetica.

  • La DLA prevede di accumulare quasi 7.500 tonnellate di cobalto. Tale quantità di cobalto potrebbe essere utilizzata invece per produrre 80,2 gigawattora di capacità delle batterie, più del doppio dell'accumulo di energia esistente.

  • Le scorte di cobalto e grafite pianificate dalla DLA potrebbero essere utilizzate invece per produrre circa 100.000 autobus elettrici, quindici volte di più di quanto non siano attualmente in funzione in tutti gli Stati Uniti.

La transizione globale verso l'energia a basse emissioni di carbonio dipende dall'accesso ai minerali che sono componenti vitali delle tecnologie rinnovabili. Le stime suggeriscono che almeno trenta minerali e metalli di transizione energetica (ETM), come litio, cobalto, grafite e elementi delle terre rare (REE), costituiscono la base materiale della transizione energetica. 1 Molti di questi stessi materiali sono utilizzati anche per produrre tecnologie militari: tutto, dalle armi a guida di precisione e sistemi di comunicazione avanzati a un arsenale emergente di tecnologie militari come le piattaforme di guerra autonoma guidate dall'IA. Praticamente ogni sistema d'arma moderno si basa su componenti minerali. 2 Il governo degli Stati Uniti si riferisce a questi materiali come “minerari critici”, in cui la “criticità” è definita dall’importanza economica o di sicurezza nazionale di un materiale e dalla suscettibilità alle interruzioni dell’approvvigionamento. 3 Tali definizioni autorizzano nuove modalità di intervento statale per garantire l'accesso e la produzione, come il sostegno finanziario, il fast-tracking normativo e altre iniziative volte a plasmare il mercato. 4 Sebbene vi siano sovrapposizioni, definite in breve in questo briefing come “dual use”, non tutti i minerali decisamente “critici” sono utili per la transizione energetica, né tutti gli ETM sono inclusi negli elenchi dei minerali critici degli Stati Uniti.

Oltre alle applicazioni militari, alcuni di questi stessi minerali sono sempre più richiesti per tecnologie civili come semiconduttori, data center su larga scala e infrastrutture informatiche, intensificando ulteriormente la concorrenza per le catene di approvvigionamento limitate. 5 Con la crescita della domanda, le catene di approvvigionamento globali per questi materiali devono affrontare pressioni crescenti, guidate attualmente meno dalla scarsità geologica e più dalla limitata capacità di raffinazione e lavorazione e dal potenziale di volatilità futura del mercato. Negli Stati Uniti, gli sforzi per garantire minerali critici sono sempre più guidati dalle preoccupazioni per il dominio della Cina nei mercati minerali e dalle vulnerabilità strategiche percepite che questo crea in mezzo all’intensificarsi della grande rivalità di potere – una posizione che non solo è rimasta invariata, ma si è intensificata durante la prima amministrazione Trump, quella di Biden e ora la seconda amministrazione Trump. Washington sta aumentando le scorte, stringendo accordi commerciali, investendo nella produzione interna e persino acquisendo partecipazioni azionarie in società minerarie per reinternalizzare l'approvvigionamento e affermare il proprio dominio sulle catene di approvvigionamento dei minerali. 6 Esercitando il controllo sull’approvvigionamento e la distribuzione di minerali critici, il Pentagono sta dirottando i materiali lontano dagli sforzi di decarbonizzazione del settore civile, mantenendo il suo ruolo di più grande consumatore mondiale di combustibili fossili e di importante motore del cambiamento climatico. 7

Questo briefing valuta il ruolo dell’esercito americano nel guidare la domanda estrattiva analizzando la recente attività di approvvigionamento da parte della Defense Logistics Agency (DLA), con particolare attenzione ai minerali critici e a dual use. Questi materiali sono sempre più rilevanti non solo per le catene di approvvigionamento militari e la digitalizzazione, ma anche per le tecnologie civili dele energie rinnovabili, sollevando domande urgenti su come vengono allocate le risorse e per quali interessi.
Dati i notevoli danni sociali e ambientali associati all'estrazione su larga scala, le risorse minerarie dovrebbero essere indirizzate verso settori socialmente utili. L'avanzamento di una transizione energetica giusta richiede una rigorosa regolamentazione ambientale e la sua applicazione, insieme ad una pianificazione coordinata tra i settori per sostenere una strategia industriale sostenibile, che metta al centro l'equità, riduca le emissioni e indirizzi gli investimenti pubblici verso la trasformazione ecologica a lungo termine. 8 Analizzando le recenti tendenze dello stoccaggio di minerali critici e dual use della DLA, questo briefing dimostra l'espansione dell'influenza dell'esercito statunitense sulle catene di approvvigionamento dei minerali e sui rischi associati alla transizione energetica e alla governance delle risorse globali.

Catene di approvvigionamento minerali militarizzate

Il Pentagono è uno dei principali attori nell'acquisizione e nella pianificazione delle risorse minerarie, ed esercita un'influenza enorme sulle catene di approvvigionamento nazionali e nella corsa globale alle risorse. Questa influenza deriva in parte dalla vastità dell’esercito americano. Con un bilancio annuale di mille miliardi di dollari, gli Stati Uniti rappresentano quasi il 40% della spesa militare totale dei paesi di tutto il mondo, spendendo per la guerra più dei nove paesi che li seguono [in graduatoria, ndt] messi insieme. 9 In patria, anche la spesa militare consuma una quota sproporzionata di risorse pubbliche. Il Pentagono rappresenta oltre la metà delle spese discrezionali federali e quasi i due terzi di tutti i contratti federali, con contratti di approvvigionamento a società private che rappresentano oltre la metà delle spese militari ogni anno. 10 Nel 2022, il 36% dei contratti del Pentagono è stato assegnato a sole cinque grandi aziende private che traggono profitto dalla guerra: Boeing, Lockheed Martin, Northrop Grumman, General Dynamics e Raytheon. 11 Oltre a questi giganti del settore, il Pentagono acquista una vasta gamma di altri beni e servizi, dal cibo al carburante e le uniformi alle tecnologie di sorveglianza high-tech, ai servizi contabili ed alle materie prime. Questa vasta macchina per l'approvvigionamento collega la pianificazione militare degli Stati Uniti alle frontiere estrattive globali, intensificando le pressioni sulla domanda e influenzando come e dove le risorse vengono acquistate.

Oltre alla sua scala e al suo budget fuori misura, il Pentagono esercita poteri esclusivi rispetto alle altre agenzie che consentono non solo di influenzare le catene di approvvigionamento minerali ma di plasmare interi mercati: assorbire il rischio, indirizzare gli investimenti e creare segnali di domanda che sviluppino capacità industriali strategiche per fini militari 12 . Attraverso meccanismi come lo stockpiling della DLA e il Defense Production Act (DPA), il Pentagono procura direttamente materie prime e canali di investimento in progetti di estrazione e lavorazione selezionati. 13 Questi poteri conferiscono alle forze armate la libertà di orientare lo sviluppo industriale in base agli obiettivi militari, spesso a scapito della supervisione ambientale. Ad esempio, l’ordine esecutivo del presidente Trump del 2025 intitolato “Immediate Measures to Increase American Mineral Production”, che invoca il DPA per accelerare lo sviluppo minerario nazionale, chiede la sospensione della revisione ambientale standard prevista dal National Environmental Policy Act (NEPA). 14

Secondo una recente analisi del finanziamento pubblico degli Stati Uniti per progetti riguardanti i minerali, il Pentagono ha finanziato o segnalato l'interesse a sostenere almeno venti iniziative minerarie negli Stati Uniti e in Canada attraverso le autorità di spesa del DPA, per un totale di quasi un miliardo di USD dal 2023. 15 In un esempio lampante di questo ruolo sempre più importante nel mercato, il governo degli Stati Uniti si è mosso per acquisire partecipazioni azionarie dirette in società “minerarie critiche” – un passo senza precedenti nella moderna politica industriale degli Stati Uniti. 16 A luglio il Pentagono è diventato il maggiore singolo azionista dell'unica miniera di terre rare degli Stati Uniti, acquistando 400 milioni di dollari in azioni della società MP Materials e negoziando con un accordo decennale un contratto per l’acquisto di una parte fissa della produzione futura, sostenuto da misure di sostegno dei prezzi volte a stabilizzare il mercato e garantire i rendimenti. 17 Primo di una serie di partecipazioni in diverse società, lo strumento non solo modella le catene di approvvigionamento dei minerali, ma consolida anche il controllo del Pentagono su di esse. 18

Un’altra espressione del ruolo in espansione del Pentagono nelle catene di approvvigionamento di minerali è il rilancio delle pratiche di stoccaggio dell’era della Guerra Fredda attraverso la Defense Logistics Agency (DLA). Il principale braccio logistico dell’esercito americano sfrutta il potere d’acquisto e i meccanismi di appalto per effettuare servizi di approvvigionamento, stoccaggio, distribuzione e tecnica. Fondata nel 1961 al culmine della guerra fredda, l'agenzia è stata creata per centralizzare e semplificare le operazioni di fornitura militare mentre gli Stati Uniti ampliavano la loro presenza militare globale. Una delle sue funzioni principali divenne la gestione della National Defense Stockpile (NDS), una riserva di materie prime non combustibili ritenute essenziali per la sicurezza nazionale, istituita per la prima volta nel 1939. 19 Fin dall’inizio, lo stoccaggio è stato esplicitamente legato alla prontezza militare – la nozione stessa di “critica” emerse in questo contesto, definita dalla funzione strategica di un materiale e dalla sua vulnerabilità agli shock di fornitura – criteri e associazioni belliche che rimangono fondamentali per le designazioni minerali critiche di oggi. 20

Sebbene il suo ruolo sia diminuito dopo la guerra fredda, la funzione di stoccaggio della DLA è riemersa ora che il Pentagono cerca di garantire minerali critici e ridurre la dipendenza da fonti straniere, in particolare cinesi. 21 L’agenzia ha iniziato a rivalutare le vulnerabilità della fornitura di terre rare già nel 2014 e più recentemente ha annunciato piani per procurare e immagazzinare una serie di minerali critici i grazie all'afflusso di fondi provenienti dal Big Beautiful Bill di Trump (delineato in modo più dettagliato di seguito). 22 In precedenza nel 2022, i Dipartimenti dell’Energia, Stato e Difesa hanno firmato un accordo interagenzia per iniziare a immagazzinare materiali per “supportare la transizione degli Stati Uniti verso l’energia pulita e le esigenze di sicurezza nazionale”, una mossa giustificata per migliorare la “sicurezza energetica americana e la competitività del XXI secolo”. 23 Tuttavia, anche se considerati in termini più generali, gli esborsi attraverso l'NDS rimangono strutturalmente orientati verso le priorità militari, limitandone l'impiego nell'economia civile più ampia. I materiali nel NDS possono essere distribuiti dal presidente solo in tempi di guerra dichiarata o se altrimenti ritenuti necessari “per servire solo l’interesse della difesa nazionale”. 24

Il rilancio delle pratiche di stoccaggio si è svolto insieme ad un cambiamento più ampio nel modo in cui i minerali e metalli di transizione energetica (ETM) vengono inquadrati attraverso le notizie, le politiche e le comunicazioni del settore. Con una crescente enfasi sull'urgenza, la scarsità e le minacce militari incombenti, la sicurezza delle catene di approvvigionamento dei minerali è sempre più rappresentata come essenziale per la sicurezza geopolitica e per un percorso verso la stabilità economica. Questa politica e questo approccio orientato all'industria favoriscono una mentalità improntata alla “crescita a tutti i costi” che mina la regolamentazione, la definizione degli standard, la cooperazione multilaterale, le prospettive a lungo termine e ampie nozioni di diritti e responsabilità – tutti principi chiave di una giusta transizione energetica. 25 La narrazione si allinea con gli interessi materiali delle multinazionali minerarie, dei produttori di armi e di altri portatori di interessi finanziari che trarranno profitto dall'estrazione incontrollata, sia sotto la bandiera della sicurezza nazionale che della transizione energetica. Mentre non vi è alcun deficit immediato della maggior parte degli ETM, la domanda militare di minerali chiave di transizione rischia di deviare i materiali dalle esigenze di decarbonizzazione civile e di gonfiare le proiezioni della domanda a lungo termine, una dinamica che rischia di accelerare l'espansione mineraria, anche in assenza di scarsità a breve termine. 26

Inoltre, l’estrazione di minerali critici ha profondi costi ambientali e sociali. In assenza di solidi sistemi di riciclo, la crescente domanda di minerali critici guida nuove iniziative minerarie in un settore globale noto per le disastrose violazioni dei diritti ambientali, umane, dei lavoratori e degli Indigeni. 27 Le operazioni estrattive spesso radono al suolo interi ecosistemi, generando enormi volumi di rifiuti tossici e contaminando il suolo e l’acqua – inquinamento che può persistere a lungo dopo la chiusura della miniera con implicazioni disastrose per la salute umana e ambientale. 28 I danni inflitti nei siti in cui vengono estratte le materie prime per le armi prefigurano modelli di devastazione ecologica e crisi di salute pubblica simili a quelli che si verificano in ogni fase del ciclo di vita di un’arma, dalla produzione e dai test al dispiegamento e allo smaltimento. 29

In altre parole, la devastazione ecologica e le eredità tossiche causate dalle tecnologie militari iniziano con l’estrazione delle materie prime e persistono in ogni fase del loro ciclo di vita e di distruzione.

L’insieme delle minacce geopolitiche e degli interessi commerciali, utilizzato per giustificare la crescente domanda dell’esercito di cosiddetti minerali critici e dual use, riflette un problema più ampio dell’appropriazione di materiali, che rimanda al fatto che le risorse e la capacità dello Stato sono orientate verso priorità militari. 30 Distogliere i materiali da usi civili essenziali come le infrastrutture per le energie rinnovabili, rischia di rallentare gli sforzi di decarbonizzazione in un momento in cui un'azione rapida è fondamentale. Inoltre, lo stoccaggio alimenta una pericolosa dinamica di competizione militare, dove l'accesso ai materiali diventa una competizione geopolitica risolta con la forza piuttosto che una risorsa condivisa per la transizione energetica globale. Accumulando questi materiali per alimentare la macchina da guerra, il Pentagono non solo prosciuga le risorse necessarie per soluzioni climatiche urgenti, ma perpetua anche un ciclo distruttivo di militarismo che mina la pace e la sostenibilità globale mentre esclude le funzioni civili del governo federale. Questa priorità malriposta minaccia sia il futuro del pianeta che la possibilità di una transizione energetica giusta e collaborativa che vada a beneficio di tutte le persone piuttosto che di interessi militari ristretti.

La crescente riserva militare di minerali

I materiali descritti in questo briefing riflettono le priorità e le tendenze emergenti dell’accumulo di scorte, nonché la loro rilevanza sia per le catene di approvvigionamento militari che per le tecnologie civili per l'energia pulita. Questa analisi esamina la recente attività di approvvigionamento da parte della DLA, con particolare agli appalti aggiudicati e alle gare d'appalto relative ai minerali critici elencati dal System for Award Management del governo federale.

Il comportamento contrattuale della DLA fornisce una finestra utile, anche se incompleta, su come le priorità militari si scontrino con esigenze di risorse più ampie per la transizione energetica. 31 Una parte significativa dei materiali utilizzati per produrre armi e altre infrastrutture militari passa attraverso produttori privati di armi, le cui operazioni sono in gran parte sottratte al controllo pubblico.
Questo flusso di materiali verso le infrastrutture militari – compresi i sistemi di sorveglianza, le piattaforme d’arma e le macchine da guerra alimentate a combustibili fossili – rimane in gran parte privo di documenti. Non è disponibile al pubblico una contabilità della domanda militare di minerali chiave essenziali per la transizione energetica. Questa mancanza di trasparenza costituisce un importante divario di responsabilità, oscurando il consumo di risorse militari, rappresentando un ostacolo alla pianificazione di una giusta transizione.

Nonostante queste limitazioni, l’analisi della recente attività della DLA dimostra le priorità emergenti nello stoccaggio di minerali dual use, evidenziando il ruolo dell’esercito statunitense nelle catene di approvvigionamento vitali per le tecnologie di transizione sia militare che energetica. La DLA immagazzina circa 48 minerali e leghe in sei depositi in tutti gli Stati Uniti. 32 Il Trump’s Big Beautiful Bill ha stanziato 7,5 miliardi di USD per i minerali critici, di cui due milioni di dollari appositamente per la National Defense Stockpile (NDS). 33 La tabella seguente 34 riporta i contratti e le richieste di stoccaggio della DLA dall'approvazione del disegno di legge.
 

                               


Come si vede nella tabella, molti dei materiali inclusi nelle recenti attività di stoccaggio della DLA non sono materiali tipicamente considerati essenziali per la transizione energetica. Piuttosto che allinearsi con gli obiettivi climatici o di energia rinnovabile, le priorità di stoccaggio della DLA sono guidate da imperativi di difesa nazionale. 35 Tuttavia, molti degli stessi materiali della NDS potrebbero essere utilizzati per supportare la rapida diffusione delle tecnologie per le energie rinnovabili e far progredire obiettivi di decarbonizzazione più ampi. Il cobalto e la grafite, ad esempio, sono gli ETM principali, utilizzati ampiamente nelle tecnologie delle batterie che alimentano i veicoli elettrici e consentono l'accumulo di energia su larga scala, entrambi componenti critici della transizione energetica. 36
La quantità di cobalto e grafite che la DLA ha recentemente richiesto per la National Defense Stockpile potrebbe fornire il cobalto e la grafite necessarie per produrre oltre 100.000 autobus elettrici, una quota consistente della flotta necessaria per riordinare il sistema di trasporto degli Stati Uniti e per dare priorità al trasporto pubblico elettrificato rispetto alla dipendenza dalle auto. 37 Oggi, meno di 6.500 autobus elettrici sono in funzione a livello nazionale. 38
 

                                           


Inoltre, l'accumulo di energia in batterie su scala di rete, che svolge un ruolo fondamentale nella stabilizzazione della rete elettrica immagazzinando e inviando energia in eccesso da fonti rinnovabili variabili come l'eolico e il solare, dovrà crescere in modo significativo per supportare la transizione energetica. Allo stesso tempo, i sistemi di accumulo delle batterie sono ad alta intensità di minerali. 39

Rispetto alle 1015,23 tonnellate di cobalto destinate alle batterie nel 2024, le quasi 7500 tonnellate di cobalto destinate alle scorte della DLA potrebbero essere utilizzate per produrre 80,2 gigawattora di capacità delle batterie, più del doppio dell'attuale stoccaggio di energia. 40 Questo evidenzia il potenziale significativo di questi materiali per accelerare l’implementazione dell’energia pulita.
 

                                           


La domanda militare di minerali di transizione potrebbe anche guidare nuove forme di distruzione ecologica accelerando le pratiche estrattive dannose. L'estrazione in acque profonde, un metodo relativamente non testato per estrarre metalli dal fondo dell'oceano, sta guadagnando slancio a livello globale nonostante le diffuse preoccupazioni per i suoi rischi ambientali e i suoi benefici non dimostrati. 41
Nel marzo 2025, il governo federale degli Stati Uniti ha intensificato la sua ricerca di miniere in acqua profonda collaborando con la The Metals Company (TMC) per esplorare commercialmente l’estrazione mineraria nei fondali marini internazionali, giustificando l’azione come necessaria per garantire le catene di approvvigionamento per le tecnologie militari e l’autonomia strategica, aggirando al contempo i negoziati multilaterali in corso. 42 L’azione è stata seguita da un ordine esecutivo che segnala l’intenzione di “ripristinare il dominio americano sui minerali e sulle risorse critiche offshore”. 43 La corsa multimiliardaria per l’estrazione in acque profonde si basa su affermazioni esagerate sulla scarsità di materiale, sui benefici sociali e sui guadagni economici. 44 Lungi dal rispondere al bisogno reale, l'ultima spinta verso l'estrazione mineraria in acque profonde è intrecciata ai tentativi opportunistici dell'industria di trarre vantaggio dalla volatilità geopolitica, e di presentare l’estrazione in acque profonde come imperativo di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, una mossa che potrebbe aumentare l’insicurezza globale e provocare nuovi conflitti. 45 Aggirare il diritto internazionale mina la governance multilaterale e rischia di intensificare la concorrenza sulle acque contese, di intensificare il conflitto nel Pacifico e di trasformare il fondale marino internazionale in un’arena contesa di estrazione delle risorse e di competizione strategica – una dinamica che è stata descritta come “letteralmente una corsa al ribasso”. 46
 

Oltre il dominio militare e minerale

La domanda del Pentagono di minerali critici e dual use indirizza le catene di approvvigionamento minerario globali verso gli interessi militari. In un contesto in cui l'estrazione è vincolata a soddisfare scopi socialmente utili e necessari - dando priorità alla rapida decarbonizzazione e riducendo al minimo i danni dell'estrazione - convogliare minerali e metalli verso l'esercito dirotta le risorse dagli usi civili necessari. Questa deviazione rallenta i progressi verso un futuro energetico sostenibile ed equo: i materiali essenziali per la transizione energetica dovrebbero accelerare la decarbonizzazione, non alimentare un’insaziabile macchina da guerra. In un momento in cui l'azione collettiva è cruciale per affrontare la crisi climatica, l'espansione delle catene di approvvigionamento di minerali militarizzate approfondisce la concorrenza geopolitica e privilegia le forme militarizzate di sicurezza sul benessere collettivo. 47 La vera sicurezza non risiede nel dominio militare o minerale, ma nella costruzione di sistemi che sostengono sia le persone che il pianeta.

-  L'autrice desidera riconoscere diversi colleghi che hanno contribuito a questo briefing. Grazie ai recensori di questo briefing per il loro prezioso feedback, tra cui Brytnee L. M. e Thea Riofrancos. Khem Rogaly e Patrick Bigger hanno fornito approfondimenti e feedback chiave su questa ricerca. Lucy Block ha consigliato la visualizzazione dei dati. Amelia Horgan ha contribuito con il copyediting e Sophie Monk ha fornito la visualizzazione dei dati.

--> Originale in  inglese qui.

* Lorah Steichen si occupa di clima, militarismo ed economia politica globale. È Global Systems and Policy Manager presso il CCI, dove si occupa anche di sistemi finanziari internazionali. In precedenza ha lavorato al National Priorities Project presso l'Institute of Policy Studies e al NAACP Environmental and Climate Justice Program.

** Traduzione di Ecor.Network


Note:

1. Oli Brown, Sebastian Dunnett, Elizabeth Steyn e Claudia S. De Windt, “Critical Transitions: Circularity, equity, and responsibility in the quest for energy transition minerals”, United Nations Environment Programme, 18 novembre 2024.
Daniele La Porta Arrobas, John Richard Drexhage, Thao Phuong Fabregas Masllovet e Kirsten Lori Hund, “Minerals for Climate Action: The Mineral Intensity of the Clean Energy Transition”, World Bank Group, 25 maggio 2023. John R. Owen, Deanna Kemp, Alex M. Lechner, Jill Harris, Ruilian Zhang e Éléonore Lèbre, “Energy transition minerals and their intersection with land-connected peoples”, Nature Sustainability, 2023, volume 6, pp. 203–211.

2. Vlado Vivod, Ron Matthews e Jensine Andresen, “Securing defense critical minerals: Challenges and U.S. strategic responses in an evolving geopolitical landscape”, Comparative Strategy, 2025, Volume 44. Mark Griffiths e Kali Rubaii, “Late modern war and the geos: The ecological ‘beforemaths’ of advanced military technologies”, Security Dialogue, 2025, Volume 56, pp. 38-57. Benedetta Girardi, Irina Patrahau, Giovanni Cisco e Michel Rademaker, “Strategic raw materials for defence: Mapping European industry needs”, Hague Centre for Strategic Studies, 2023

3. Vedi: U.S. Geological Survey, “What is a critical mineral?”, U.S. Department of the Interior, 30 September 2025.

4. Adrienne Buller e Thea Riofrancos, “Where Capital and Nature Meet,” The Breakdown, 22 settembre 2025. Cleodie Rickard e Laura Bannister, “Material realities: Who needs ‘critical minerals’ and at whose expense?”, Global Justice Now, 6 agosto 2025.
Ian Morse, “Communicating the Energy Transition: A Literature Review of Public Discourse and Narratives About Energy Transition Materials”, Harmony Labs, giugno 2025.

5. Annie Lee e Mark Burton, “Copper Hits a Record as Supply Snarls Set the Stage for Deficits”, Bloomberg, 28 ottobre 2025. Katharine Gemmell, “Copper Records Biggest Weekly Gain Since June on Supply Shortage”, Bloomberg, 25 settembre 2025.

6. Thea Riofrancos, “The ‘critical minerals’ rush could result in a resource war”, Financial Times, 12 marzo 2025.
Emily Iona Stewart, “Material realities: Who needs ‘critical minerals’ and at whose expense?”, Global Witness, 20 marzo 2025. Jiayi Zhou and André Månberger, “Critical Minerals and Great Power Competition: An Overview”, SIPRI, October 2024.

7. Patrick Bigger, Nick Pearce, Khem Rogaly,e Ketaki Zodgekar, “Less War, Less Warming: A Reparative Approach to US and UK Military Ecological Damages”, Common Wealth and Climate and Community Institute, 2023.

8. Isabel Estevez and Thea Riofrancos, “Global Green Industrial Policy”, Climate and Community Institute, 2025.

9. Xiao Liang, Nan Tian, Dr Diego Lopes da Silva, Lorenzo Scarazzato, Zubaida A. Karim, Jade Guiberteau Ricard, “Trends in World Military Expenditure”, SIPRI, aprile 2025.

10. Rodrigo Carril e Mark Duggan, “The impact of industry consolidation on government procurement: Evidence from Department of Defense contracting”, Journal of Public Economics, 2020, Vol 184. William D. Hartung and Stephen Semler, “Profits of War: Top Beneficiaries of Pentagon Spending, 2020 – 2024”, Quincy Institute for Responsible Statecraft and Costs of War at Brown University’s Watson School of International and Public Affairs, 2025.

11. Zaynab Quadri, “Anatomy of a Defense Budget”, Phenomenal World, 27 marzo 2025.

12. Mariana Mazzucato, The Entrepreneurial State: Debunking Public vs. Private Sector Myths, Anthem Press: 2013, pp 95-107.

13. Il Defense Production Act è una legge statunitense che conferisce al Presidente un ampio ventaglio di poteri per influenzare l'industria nazionale nell'interesse della difesa nazionale, vedi: Alexandra G. Neenan, “The Defense Production Act of 1950: History, Authorities, and Considerations for Congress”, Congressional Research Service, 6 ottobre 2023.

14. Sia l'amministrazione Trump che quella Biden hanno invocato il Defense Production Act (DPA) per finanziare le catene di approvvigionamento dei minerali critici. Le precedenti azioni del DPA dell'amministrazione Biden nel 2022 si sono concentrate sull'espansione dell'approvvigionamento interno, fornendo al Pentagono una maggiore leva amministrativa per approvare il finanziamento dei progetti minerari.

15. Cristian Barrios, “Issue Brief: Growing U.S. Public Financing For Minerals Projects”, Friends of the Earth.

16. Hannah Northey, “Inside Trump’s foray into mineral ownership”, E & E News by Politico, 8 ottobre 2025.

17. Matthew Zeitlin, “The Pentagon’s Rare Earths Deal Is Making Former Biden Officials Jealoushttps://heatmap.news/energy/mp-materials-rare-earths”, Heatmap, 11 luglio 2025. Thea Riofrancos, “Trump’s resource nationalism is the worst of all worlds”, Financial Times, 3 settembre 2025.

18. Reuters, “Trump administration pivots to buying stakes in critical sectors”, Reuters, 7 ottobre 2025. Amanda Follett Hosgood, “Why Is the US War Department Buying into a BC Mining Company?”, The Tyee, 16 ottobre 2025.

19. La National Defense Stockpile fu istituita per la prima volta nel 1939 per conservare scorte di materiali strategici e critici per “servire solo gli interessi della difesa nazionale”, definendo i materiali strategici e critici come quelli che “(A) sarebbero stati necessari per soddisfare i bisogni militari, industriali e civili essenziali degli Stati Uniti durante un'emergenza nazionale, e (B) non sono presenti o prodotti negli Stati Uniti in quantità sufficienti a soddisfare tale esigenza,” vedi: “Strategic and Critical Materials Stock Piling Act”, U.S. Government Publishing Office, 23 gennaio 2024.

20. Il concetto di minerali critici e strategici può essere fatto risalire almeno alla prima guerra mondiale, quando molte delle nazioni coinvolte iniziarono a sperimentare carenze di materiali essenziali per sostenere lo sforzo bellico e iniziarono a istituzionalizzare gli sforzi per garantire i rifornimenti. Negli Stati Uniti, l'Army and Navy Munitions Board fu istituito presso l’US Department of War nel 1922 per acquisire e immagazzinare materiali. Anton R. Chakhmouradian, Martin P. Smith e Jindrich Kynicky, “From “strategic” tungsten to “green” neodymium: A century of critical metals at a glance,” Ore Geology Reviews, 2015, Volume 64, Pages 455-458. Megan Black, The Global Interior: Mineral Frontiers and American Power, “(Harvard University Press: 2018, 68–83. Per ulteriori analisi sulle dinamiche storiche delle mobilitazioni militari e sull’emergere di minerali critici, vedere: Philip Johnstone e Anabel Marin, “Beyond the twin transition: military drivers of critical minerals’ expansion”, Institute of Development Studies (IDS).

21. Daniel F. Runde e Austin Hardman, “Elevating the Role of Critical Minerals for Development and Security”, Center for Strategic & International Studies, 2023. Marc Humphries, “Critical Minerals and U.S. Public Policy”, Congressional Research Service, 28 giugno 2019.
Vivian Chime, “Trump follows the minerals trail — but for weapons, not clean energy”, Climate Change News, 4 aprile 2025. “Strategic and Critical Materials Stock Piling Act”, International Energy Agency, 31 ottobre 2022.

22. U.S. Government Accountability Office, “Rare Earth Materials: Developing a Comprehensive Approach Could Help DOD Better Manage National Security Risks in the Supply Chain”, U.S. Government Accountability Office, 11 febbraio 2016. U.S. Department of Defense, Office of Inspector General, “Procedures to Ensure Sufficient Rare Earth Elements for the Defense Industrial Base Need Improvement”, U.S. Department of Defense, 3 luglio 2014. Camilla Hodgson, Steff Chávez e Aime Williams, “Pentagon steps up stockpiling of critical minerals with $1bn buying spree”, Financial Times, 11 ottobre 2025. Jack Farchy, Joe Deaux, and Annie Lee, “US Seeks $500 Million Cobalt Stash, First Buy Since Cold War”, Bloomberg, 21 agosto 2025.

23. Office of International Affairs, “U.S. Departments of Energy, State and Defense to Launch Effort to Enhance National Defense Stockpile with Critical Minerals for Clean Energy Technologies”, U,S, Department of Energy, 25 febbraio 2022. Reed Blakemore, Alexis Harmon e Peter Engelke, “Critical minerals in crisis: Stress testing US supply chains against shocks”, Atlantic Council, 9 ottobre 2025.

24. Vedi: Cameron M. Keys, “Emergency Access to Strategic and Critical Materials: The National Defense Stockpile,” Congressional Research Service, 14 novembre 2023. “Strategic and Critical Materials Stock Piling Act (Amended through FY 2024)”, Defense Logistics Agency, 2024. Nel comunicato stampa che annuncia il MOA, ad esempio, il vicesegretario alla Difesa Kathleen Hicks inquadra l'accumulo di energia come “creazione di nuovi vantaggi per i nostri combattenti,” vedi: Office of International Affairs, “U.S. Departments of Energy, State and Defense to Launch Effort to Enhance National Defense Stockpile with Critical Minerals for Clean Energy Technologies“, U,S, Department of Energy.

25.Energy Transition Materials Narrative Landscape: Across news, industry, and policy information domains in Canada, Chile, DRC, Germany, Indonesia, Mexico, Peru, Portugal, USA, Findings Summary”, Harmony Labs, agosto 2025.

26. Dr. Tom Moerenhout, Lilly Yejin Lee, e Dr. James Glynn, “Critical Mineral Supply Constraints and Their Impact on Energy System Models”, Center on Global Energy Policy at Columbia, 12 giugno 2023. IEA, “Overview of outlook for key minerals – Global Critical Minerals Outlook 2025”, IEA, 2025.
Justin Alger, Jessica F. Green, Kate J. Neville, Susan Park, Stacy D. VanDeveer, and D. G. Webster, “The false promise of deepsea mining”, NPJ Ocean Sustainability, 2025, volume 4.

27. John R. Owen, Deanna Kemp, Jill Harris, Alex M. Lechner e Éléonore Lèbre, “Fast track to failure? Energy transition minerals and the future of consultation and consent,” Energy Research & Social Science, 2022, Volume 89. Arnim Scheidel, Daniela Del Bene, Juan Liu, Grettel Navas, Sara Mingorría, Federico Demaria, Sofía Avila, et al., “Environmental conflicts and defenders: A global overview,” Global Environmental Change, 2020, Volume 63.

28. Daan Van Brusselen, Tony Kayembe-Kitenge, Sébastien Mbuyi-Musanzayi, Toni Lubala Kasole, Leon Kabamba Ngombe, Paul Musa Obadia, Daniel Kyanika Wa Mukoma, et al., “Metal mining and birth defects: a case-control study in Lubumbashi, Democratic Republic of the Congo,” Lancet Planet Health, 2020, Volume 4.

29. Michael J. Lawrence, Holly L.J. Stemberger, Aaron J. Zolderdo, Daniel P. Struthers and Steven J. Cooke, “The effects of modern war and military activities on biodiversity and the environment”, Environmental Reviews, 2015, volume 23. Griffiths and Rubaii, “Late modern war and the geos: The ecological ‘beforemaths’ of advanced military technologies”, Security Dialogue, pp 38-57. Reuben Larbi, Kali Rubaii, Benjamin Neimark and Kirsti Ashworth, “Parting the Fog of War: Assessing Military Greenhouse Gas Emissions from Below”, The Extractive Industries and Society, 2025, Vol. 23. Amira Aker, John Doe, Jane Smith, Michael Brown, Lisa Taylor, Robert Johnson, Emily Davis, et al., “The Ongoing Environmental Destruction and Degradation of Gaza: The Resulting Public Health Crisis”, American Journal of Public Health, 2025, Vol. 115, pp. 1053–1061.

30.Energy Transition Materials Narrative Landscape: Across news, industry, and policy information domains in Canada, Chile, DRC, Germany, Indonesia, Mexico, Peru, Portugal, USA, Findings Summary”, Harmony Labs.

31. In termini di trasparenza, lo stoccaggio di materiali tramite la DLA offre un livello di visibilità e controllo pubblico più elevato rispetto all'approvvigionamento diretto da parte di appaltatori militari. Gli acquisti diretti da parte degli appaltatori hanno spesso una visibilità limitata, mentre è probabile che i materiali acquistati dalla DLA e successivamente distribuiti appaiano nei database pubblici, fornendo informazioni più accessibili su questi flussi.

32. Stew Magnuson, “Defense Logistics Agency Considers Dipping into Strategic Mineral Stockpiles,” National Defense, 20 giugno 2025

33. Hodgson, Chávez e Williams, “Pentagon steps up stockpiling of critical minerals with $1bn buying spree”, Financial Times

34. Le quantità dei materiali si basano sulle richieste pubblicate nel U.S. General Services Administration (GSA) System for Award Management (SAM) database (sam.gov) fra i 4 luglio e il 7 novembre 2025, “System for Award Management (SAM)”, U.S. General Services  Administration, 2025.

35.Strategic and Critical Materials Stock Piling Act”, International Energy Agency.

36. Tae-Yoon Kim, Eric Buisson, Amrita Dasgupta, Shobhan Dhir, Félix Gagnon, Alexandra Hegarty, Gyubin Hwang, et al., “Global Critical Minerals Outlook 2025”, International Energy Agency (IEA), 21 maggio 2025.

37. Lorah Steichen, Mekedas Belayneh, Matthew Haugen, Patrick Bigger e Lucy Block, “Redirecting Energy Transition Minerals from the Pentagon Fleet to the Public Good”, Climate and Community Institute, febbraio 2025. Thea Riofrancos, Alissa Kendall, Kristi K. Dayemo, Matthew Haugen, Kira McDonald, Batul Hassan e Margaret Slattery, “Achieving Zero Emissions with More Mobility and Less Mining”, Climate and Community Institute, gennaio 2023.

38. Mike Hynes and Kaila Lemons, “Zeroing in on Zero-Emission Buses The U.S. Advanced Technology Transit Bus Index”, Calstart, March 2025.

39.Mineral requirements for clean energy transitions”, IEA, 2021.

40. Secondo il Critical Minerals Dataset dell'IEA, nel 2024 sono state utilizzate 4.060,92 tonnellate di cobalto per l'accumulo nelle batterie della rete elettrica globale. Secondo il Global Critical Minerals Outlook dell'IEA, gli Stati Uniti rappresentano un quarto della domanda globale. Secondo il rapporto dell'US Energy Storage Monitor, nel 2024 negli Stati Uniti sono stati installati 37.143 GWh di sistemi di accumulo di energia. Quantificazione basata sull'intensità media del materiale di cobalto per batteria agli ioni di litio ad accumulo stazionario pubblicata dal Dipartimento per la valutazione dei materiali critici energetici degli Stati Uniti. Vedi: International Energy Agency, “Critical Minerals Dataset”, IEA maggio 2025. Kim, Buisson, Dasgupta, Dhir, Gagnon, Hegarty, Hwang, et al., “Global Critical Minerals Outlook 2025”, International Energy Agency. “REPORT: Energy Storage’s Meteoric Rise Breaks Another Record”, American Clean Power Association (ACP) and Wood Mackenzie, March 2025, available here; “Critical Materials Assessment”, U.S. Department of Energy, maggio 2023.

41. Bernd Christiansen, Anneke Denda e Sabine Christiansen, “Potential effects of deep seabed mining on pelagic and benthopelagic biota,” Marine Policy, 2020, Volume 114.

42. Elizabeth Claire Alberts, “A sales-pitch pivot brings deep-sea mining closer to reality”, Mongabay, 31 luglio 2025. Psyche 16, Antoine Gillod, Tom Cariou, Andrew Thaler, Arlo Hemphill, Jackie Dragon, John Hocevar, et al., “Deep Deception How The Deep Sea Mining Industry Is Manipulating Geopolitics To Profit From Ocean Destruction,” Greenpeace, 2025.

43.Fact Sheet: President Donald J. Trump Unleashes America’s Offshore Critical Minerals and Resources”, The White House, 24 aprile 2025.

44. Justin Alger, Jessica F. Green, Kate J. Neville, Susan Park, Stacy D. Van Deveer and D. G. Webster, “The false promise of deep-sea mining,” npj Ocean Sustain, 2025, 4.

45. Evan Halper and Jake Spring, “Trump moves to open seabed to mining, unnerving other nations,” Washington Post, 24 aprile 2025. Psyche 16, Antoine Gillod, Tom Cariou, Andrew Thaler, Arlo Hemphill, Jackie Dragon, John Hocevar, et al., “Deep Deception How The Deep Sea Mining Industry Is Manipulating Geopolitics To Profit From Ocean Destruction,” Greenpeace, 2025.

46. Alberts, “A sales-pitch pivot brings deep-sea mining closer to reality,” Mongabay.

47. Tobita Chow, “Cold War on a Warming World”, Transition Security Project.


 

27 dicembre 2025 (pubblicato qui il 27 dicembre 2025)