*** Seconda Parte ***

Nigeria, un genocidio ambientale. Una stima del costo umano e ambientale del petrolio in Bayelsa/2

di Bayelsa Oil & Environmental Commission

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Entità e impatto della crisi da inquinamento

Che il Bayelsa abbia subito una catastrofe da inquinamento è fuori discussione, tuttavia, la sua scala e la sua portata non sono state sufficientemente studiate.
La Bayelsa State Oil and Environmental Commission [d’ora in poi: Commissione. NdT] ha cercato di elaborare un quadro completo dei contorni e della natura della crisi che ha colpito il Bayelsa. Oltre a un'ampia rassegna della letteratura esistente, ha condotto ricerche scientifiche originali sul campo per raccogliere prove dirette degli effetti dell'inquinamento da petrolio in tutto lo Stato.

Tutte le aree del Bayelsa sono state esaminate, sono state selezionate aree chiave per visite e studio di casi, approfonditi al fine di raccogliere testimonianze dalle comunità locali e valutare la natura e l'entità dell'inquinamento. La Commissione ha intervistato oltre 500 persone e ha raccolto campioni di sangue da 1600 persone per valutare i livelli di tossicità nei loro flussi sanguigni. Una motivazione alla base di questo sforzo è stata quella di garantire che le voci delle comunità che hanno sofferto di più - voci che troppo spesso sono state ignorate dai decisori - siano ascoltate. La Commissione ha sviluppato lo studio di casi dettagliati su singoli incidenti da inquinamento per contribuire a chiarire e ad illustrare l'interazione delle cause che sono alla base del problema. Utilizzando questo approccio rigoroso e sfaccettato, la Commissione ha costruito un resoconto dettagliato della devastazione subita da Bayelsa e dell'impatto sull'ambiente e sui suoi cittadini.

La Commissione ha esaminato e riferito i seguenti casi di inquinamento:

Fuoriuscite di petrolio: Perdite di petrolio scaricato accidentalmente o intenzionalmente, che galleggia sulla superficie dei corpi idrici come una massa consistente ed è trasportato dal vento, dalle correnti e dalle maree. Le fuoriuscite di petrolio possono essere parzialmente controllate da dispersione chimica, combustione, contenimento meccanico e assorbimento. Hanno effetti distruttivi sugli ecosistemi costieri.i

Gas Flaring: I giacimenti di petrolio greggio nel delta del Niger contengono spesso sia gas naturale che petrolio.
Fin dall'inizio della produzione di petrolio durante il dominio coloniale, le compagnie del petrolio e del gas svilupparono la rete infrastrutturale degli oleodotti per consentire l'esportazione di petrolio greggio, mentre bruciavano il gas associato indesiderato attraverso una torcia (chiamato anche flare). Il gas bruciato avrebbe potuto essere utilizzato per la produzione di energia locale, in una zona in cui le persone non avevano accesso all'elettricità. Tuttavia, le compagnie del petrolio e del gas non effettuarono investimenti adeguati nell'infrastruttura associata alla raccolta del gas, necessaria per convertire il gas a fini produttivi. Al contrario, le compagnie continuano per lo più a bruciare il gas nonostante gli impatti negativi sull'ambiente naturale e sulla salute degli abitanti del luogo.
ii

Smaltimento di effluenti: Effluente è qualsiasi rifiuto liquido, diverso da acque superficiali e acque reflue domestiche, che viene scaricato in seguito a un processo industriale.iii

Cessioni: Il processo di svendita di interessi commerciali in Nigeria da parte delle compagnie del petrolio e del gas, spesso a imprese locali.

Raffinerie artigianali: La trasformazione del petrolio greggio o la distillazione su piccola scala, spesso fuori legge.iv


Fuoriuscite di petrolio (Oil spill)v



 Numero delle fuoriuscite di petrolio per annovi


L'entità del problema delle fuoriuscite di petrolio

È difficile indicare cifre precise sulla portata del disastro che si è verificato negli ultimi 60 anni. I risultati di diversi studi variano drammaticamente, ma tutti attestano la straordinaria intensità e la varietà nelle forme di inquinamento di cui Bayelsa ha sofferto nel corso dell'ultimo mezzo secolo. Le fuoriuscite di petrolio, la combustione del gas, lo smaltimento dei rifiuti delle acque reflue, lo scarico dei rifiuti di perforazione e del fango, e la distruzione dei siti di raffinazione artigianale hanno avuto tutti gravi impatti sullo Stato. Inoltre, la proliferazione di conflitti tra le comunità sulla distribuzione dei 'benefici' associati all'attività di produzione di petrolio e gas hanno esacerbato gli animi e continuano a contribuire al profilo di inquinamento del Bayelsa, radicato e inaccettabile.

Le cifre sono gravi. Ma ci sono prove considerevoli che le statistiche della National Oil Spill Detection and Response Agency (NOSDRA) possono, semmai, sottovalutare il numero delle fuoriuscite. Sono state scoperte differenze sostanziali tra il numero di fuoriuscite registrate dalla NOSDRA e quelle riconosciute dalla Nigeria National Petroleum Company [NNPC, la compagnia petrolifera statale nigeriana, NdT] nei dati pubblicati. Per il periodo 2005-2018, il rapporto statistico della NNPC ha identificato oltre 35.670 incidenti in tutta la Nigeria, indicando un livello di spandimenti circa tre volte superiore a quello suggerito dalla NOSDRA.vii Se ciò è corretto, questo suggerisce che il Bayelsa ha subito una fuoriuscita di petrolio ogni dodici ore nel corso di 14 anni.viii

Rimangono punti interrogativi ancora più grandi sulla valutazione della NOSDRA sui volumi versati. Dal 2006, l'agenzia afferma che poco più di 697.000 barili sono stati versati in tutta la Nigeria nella sua interezza, di cui 522.000 nel Delta del Niger.ix La compagnia petrolifera nazionale, che è responsabile della regolamentazione e del monitoraggio della produzione globale di petrolio, afferma che 33,7 milioni di barili di 'prodotti petroliferi' (compreso il gas di petrolio liquefatto ed altre produzioni) sono andati dispersi tra il 2005 e il 2018, con quasi 5 milioni di barili di greggio non contabilizzati solo tra il 2013 e il 2018.x L'ex Dipartimento delle Risorse Petrolifere, di cui NNPC faceva parte, aveva precedentemente pubblicato una ricerca che stimava che altri 2,4 milioni di barili fossero stati versati nel delta del Niger tra il 1976 e il 1996.xi Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite ha citato cifre simili, trovando oltre 3 milioni di baril,  di fuoriuscite tra il 1976 e il 2001.xii Secondo un recente rapporto, il Dipartimento delle Risorse Petrolifere aveva anche sviluppato stime su recenti volumi di fuoriuscite che nel 2018 erano ben tre volte superiori a quelle registrate dalla NOSDRA.xiii

Parte della ragione di queste divergenze significative può essere trovata nel processo disfunzionale della NOSDRA. Le evidenze provenienti da diverse fonti indipendenti, così come significative testimonianze di numerosi testimoni a tutti i livelli, suggeriscono che le il metodo delle visite investigative congiunte (JIC)* - che fornisce la base per la valutazione della NOSDRA sul numero e sull'impatto delle fuoriuscite - sia fondamentalmente compromesso dal ruolo esagerato che le compagnie del petrolio e del gas svolgono al suo interno. I dati diffusi dalla NOSDRA confermano che troppo spesso le relazioni del JIV sono molto incomplete, compromettendo fondamentalmente l'accuratezza delle cifre dell'agenzia. Su un campione di oltre 6.000 rapporti JIV depositati tra gennaio 2010 e agosto 2015, l’82% non ha incluso nessuna valutazione dell’area di fuoriuscita, il 71% non ha riportato alcuna descrizione dell’impatto, e il 33% non ha incluso una stima della quantità versate.xiv Anche quando le relazioni sono completate, le distorsioni nel modo in cui viene eseguito il processo JIV rendono le cifre prodotte profondamente inaffidabili. Le conclusioni della Commissione confermano quelle di un ampio gruppo di ricerche indipendenti, che suggeriscono che la gestione del processo valutativo è soggetta al controllo da parte delle società che dovrebbe regolamentare.xv

Questo problema è aggravato dai metodi obsoleti utilizzati nelle visite investigative congiunte per valutare l'entità delle fuoriuscite e i danni che causano. Le visite investigative congiunte spesso si basano su tecniche altamente imperfette e obsolete, non più utilizzate a livello globale, come la stima delle aree di fuoriuscita "a vista". In particolare, nei casi riguardanti i corpi idrici fluenti, ciò può portare a una significativa sottovalutazione dei volumi degli spandimenti. In un caso la combinazione di questi problemi ha portato i residenti locali a sostenere che il volume versato era stato sottostimato fino a 60 volte.xvi Una ricerca indipendente suggerisce che la quantità di petrolio versato in Nigeria sia significativamente superiore a quella suggerita dalla NOSDRA. Una ricerca pubblicata da Amnesty International e dal World Wildlife Fund (WWF) nel 2009, che ha utilizzato i dati del governo nigeriano, stima che in Nigeria sono stati dispersi 9 milioni di barili negli ultimi 50 anni.xvii Il Woodrow Wilson Centre ha offerto una stima più alta che suggerisce un livello più vicino a 16 milioni di barili di petrolio.xviii Tutte queste cifre aumenteranno quando questi rapporti saranno completati.xix

Le figure su queste pagine non riescono a trasmettere l'enormità di questi risultati. Questi numeri descrivono un livello di inquinamento petrolifero quasi senza precedenti. I dati raccolti suggeriscono che in ogni singolo anno negli ultimi 50 anni, la Nigeria ha subito l'equivalente di una grande fuoriuscita di petrolio, grosso modo sulla scala del disastro della Exxon Valdez, un episodio che ha devastato oltre un migliaio di chilometri della costa dell'Alaska ed è diventato uno dei disastri da inquinamento più importanti nella storia dell'industria petrolifera.xx
 

Area amministrativa del Southern Ijaw. Forum della Bayelsa State Oil and Environmental Commission

Nel 2004, 13 ottobre, si è verificata una fuoriuscita di petrolio nel luogo dove vivo.
L’abbiamo chiamato spandimento di Asitowat, ad alta pressione da un oleodotto dell’Agip.
Abbiamo scritto all’ Agip e non siamo stati risarciti. La comunità è andata in tribunale, alla fine, sono venuti e hanno pagato una miseria a Gbarain e hanno abbandonato la nostra comunità. Non c'è stata pulizia per nove mesi, e la vita acquatica è stata distrutta. Nessun sollievo è stato fornito e nessun compenso pagato.
C'è un altro versamento in questo momento a Azagbene, a meno di un chilometro da Gbaratoru e Gbanraun, che è il confine tra le aree amministrative dell’Ekeremor e dell Southern Ijaw. Finora, 14 bambini sono morti a causa di questa fuoriuscita. È così che siamo stati trattati. Non ci sono ospedali, i bambini cadono e muoiono. Stiamo bevendo la stessa acqua inquinata”.

Residente della comunità di Ukparatubu


Questa marea travolgente di contaminazione del petrolio ha, di conseguenza, trasformato il Delta del Niger in uno dei luoghi più inquinati della Terra.xxi

            La mappa mostra gli oleodotti negli Stati del Bayelsa e Riverxxii

 

Andamento delle fuoriuscite di petrolio in Bayelsa

Lo Stato del Bayelsa ha sopportato una quota significativa dell'inquinamento da petrolio e gas del delta del Niger. Come abbiamo descritto, tra gennaio 2006 e dicembre 2020 il 26% degli spandimenti di petrolio e più del 15,6% dei volumi di fuoriuscita citati dalla NOSDRA si sono verificati nel Bayelsa. Applicare queste proporzioni ai risultati di valutazioni indipendenti ampiamente riconosciute sulla quantità di petrolio versato in Nigeria, suggerisce che il Bayelsa abbia sofferto – secondo una valutazione prudente – versamenti per 2 - 3,5 milioni di barili di petrolio negli ultimi 60 anni.xxiii Se le cifre della NNPC fossero corrette, i numeri potrebbero essere ancora più alti.
Secondo i dati ufficiali, il numero di fuoriuscite nel Bayelsa ha oscillato in modo significativo negli ultimi 15 anni:

Spargimenti annuali di petrolio in Bayelsa. Dati NOSDRA, 2006-2019xxiv


Sebbene ogni singola area amministrativa del Bayelsa abbia subito la contaminazione del petrolio, il problema è stato particolarmente concentrato in alcune parti dello Stato. Secondo le stime ufficiali, le aree amministrative del Southern Ijaw, Brass e Nembe hanno rappresentato insieme il 60 % di tutte le fuoriuscite di cui lo Stato ha avuto esperienza.xxv
 

Ripartizione delle fuoriuscite di petrolio fra le singole aree amministrative del Bayelsa, 2006-2019xxvi


Anche dopo aver tenuto conto del fatto che le cifre rischiano di essere sottostimate, le statistiche ufficiali dipingono un quadro cupo. E dietro ogni numero c'è una storia. La Commissione ha sentito centinaia di persone che vivono nelle comunità colpite e ha effettuato oltre una dozzina di approfondimenti per raccogliere informazioni nelle comunità colpite. Particolare attenzione è stata dedicata alle aree amministrative del Southern Ijaw, Yenagoa e Nembe - a causa della loro esposizione alle fuoriuscite di petrolio - con squadre a terra che hanno intrapreso ricerche approfondite per capire cosa è successo e quale impatto ha avuto l'inquinamento nei singoli casi.

Gli elementi della loro testimonianza sono descritti come segue:

"La fuoriuscita di giugno 2019 ha ucciso la vita marina, con i pesci che morivano a causa dello spandimento"
Leader della comunità, Nembe xxvii

"Nel 2012 c'è stata anche un'esplosione di gas che ha colpito ogni vita di Koluoma. L'esplosione è stata così massiccia. Mentre parliamo, nulla è stato fatto per migliorare la situazione della gente"
Leader della comunità, Southern Ijaw xxviii

Le testimonianze dipingono un quadro coerente. Gli abitanti delle comunità in tutto lo Stato raccontano di oleodotti che soffrono di numerose perdite, di compagnie del petrolio e del gas che negano troppo spesso la portata delle perdite, o che controllano il processo valutativo nel tentativo di ridurre al minimo la loro responsabilità per il risarcimento.

(2. Continua)

* Traduzione di Ecor.Network

** La pubblicazione a puntate su Ecor.Network riguarda solo alcune parti del dossier redatto dalla Bayelsa Oil & Environmental Commission. Per una lettura completa si rimanda al documento originale.


An Environmental Genocide: Counting the Human and Environmental Cost of Oil in Bayelsa, Nigeria
Bayelsa Oil & Environmental Commission
Maggio 2023 - pp. 216.

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Note:

* Le visite investigative congiunte (JIV) fanno parte di un processo di indagine sugli spandimenti di petrolio per cui, quando si verifica una fuoriuscita, viene mobilitata una squadra investigativa comune (JIT) per visitare il sito. La squadra comprende rappresentanti delle agenzie di regolamentazione, della compagnia petrolifera e della comunità locale.

i Glossario OCDE.

ii Schlumberger. n.d. Energy Glossary.

iii NetRegs. n.d. Trade effluent – Managing liquid wastes.

iv Onuh, P. A., Omenma, T. J., Onyishi, C. J., Udeogu, C. U., Nkalu, N. C., and Iwuoha, V. O. Artisanal refining of crude oil in the Niger Delta: A challenge to clean-up and remediation in Ogoniland. Local Economy, 2021, 36(6), pp. 468–486.

v Secondo il NOSDRA Oil Spill Monitor, che copre meno di 15 anni di attività di estrazione di petrolio e gas nel Delta del Niger, un totale di 3.300 fuoriuscite hanno colpito lo Stato del Bayelsa dal 2006, pari a circa 106.107,89 barili di idrocarburi. Se anche il gas è trattato come un contaminante, altre 39 fuoriuscite devono essere incluse nel totale. Le 3.300 fuoriuscite di oltre 100.000 barili costituiscono oltre il 25% di tutte le fuoriuscite registrate in Nigeria dalla NOSDRA dal 2006.
- Vidal J., Nigeria's agony dwarfs Gulf oil spill. The Guardian, 30 maggio 2010.

- Cassidy E., There were 137 oil spills in the US in 2018. See where they happened, Resource Watch, 7 febbraio 2019. Bureau of Transport Statistics. n.d. Petroleum Oil Spills Impacting Navigable U.S. Waterways, United States Department of Transportation.
- Cech, M., Davis, P., Gambardella, F. and Haskamp, A., Performance of European cross-country oil pipelines: Statistical summary of reported spillages in 2017 and since 1971, Concawe Report, Brussels, giugno 2019.
- Theodora.com, Nigeria pipelines map - Crude oil (petroleum) pipelines - natural gas pipelines - products pipelines. Countries of the World.
A Bodo, nel vicino Rivers State, è stata citato come attribuibile alla Shell Petroleum Development Company of Nigeria, una media di 33,3 fuoriuscite all'anno su 1.000 chilometri. Questo è 133 volte superiore alla media europea degli spandimenti di petrolio per qualsiasi causa nel periodo 2006-2010.
Berebon & Ors vs Shell Petroleum Development Company of Nigeria Ltd. High Court of Justice Claim No. HQ12X04933 HT-13-345, Queen’s Bench Division. Bomu-Bonny Oil Pipeline Litigation.
- Cech, M., Davis, P., Gambardella, F. and Haskamp, A., Performance of European cross-country oil pipelines: Statistical summary of reported spillages in 2017 and since 1971, Concawe Report, Brussels, giugno 2019.

vi  Cech, M., Davis, P., Gambardella, F. and Haskamp, A., Performance of European cross-country oil pipelines: Statistical summary of reported spillages in 2017 and since 1971, Concawe Report, Brussels, giugno 2019.

vii  Watts, M. and Zalik, A., Consistently unreliable: Oil spill data and transparency discourse, The Extractive Industries and Society, 7, pp. 790-795, 2020. Ejiba, I.V., Onya, S.C. and Adams, O.K., Impact of Oil Pollution on Livelihood: Evidence from the Niger Delta Region of Nigeria, Journal of Scientific Research and Reports, 12, pp. 1-12, 2016. Yeeles, A. and Akporiaye, A., Risk and resilience in the Nigerian oil sector: The economic effects of pipeline sabotage and theft, Energy Policy, 88, pp. 187-196.

viii  Secondo i dati del rapporto della NNPC, ci sono stati oltre 35.000 incidenti in tutta la Nigeria nel periodo 2005-2018. Per ottenere un tasso annuale i dati sono stati divisi per 13 anni (il periodo durante il quale la NNPC ha raccolto i dati per la Nigeria nel suo complesso), ottenendo un tasso annuo di 2.739. Il tasso annuo è stato moltiplicato x 14 anni (il periodo di dati per la NOSDRA) = 52041, e poi per la proporzione del Bayelsa (x 0,26). I calcoli suggeriscono che Bayelsa ha subito una perdita ogni 12 ore nel periodo considerato.

ix  NOSDRA. n.d. Nigerian Oil Spill Monitor.

x  Watts, M. and Zalik, A. Consistently unreliable: Oil spill data and transparency discourse. The Extractive Industries and Society, 7, pp. 790-795, 2020. Nel periodo 1999-2004 (a seguito del ritorno al governo civile) le perdite di prodotto dell’oleodotto ammontarono a 1.854.000 tonnellate metriche (13,2 milioni di barili), fuoriuscite da 4.426 incidenti, di cui l'85% nelle zone di Warri e Port Harcourt; 5,2% attribuiti a 'rottura' e 94,8% a 'vandalizzazione'.

xi  Uno studio recente che utilizza dati del Dipartimento delle Risorse Petrolifere ha stimato in 3,1 milioni i barili versati tra il 1976 e il 2014. Vedi: Enegide, C. and Chukwuma K, C., Oil Spillage and Heavy Metals Toxicity Risk in the Niger Delta, Nigeria, Journal of health & pollution, 8, pp. 1-8. 170, 2018.

xii  Un rapporto del 2006 dell'United Nations Development Programme afferma che ci sono state 6.817 fuoriuscite di petrolio tra il 1976 e il 2001, che rappresentano una perdita di tre milioni di barili di petrolio ,di cui più del 70% non è stato recuperato. Queste fuoriuscite per due terzi sono avvenute in mare aperto, una cifra che sembra improbabile. Vedi UNDP, National Human Development Report 2018: Nigeria, New York, 2018.

xiii  Department of Petroleum Resources, 2018 Nigerian oil and gas industry annual report, 2019.

xiv  Amnesty International, Bad Information: Oil Spill 200 An Environmental Genocide: Counting the Human and Environmental Cost of Oil in Bayelsa, Nigeria Investigations in the Niger Delta, London: Amnesty International Publications, 2013.

xv  Amnesty International, Negligence in the Niger Delta: Decoding Shell and Eni's poor records on oil spills, Amnesty International Online, 2018.

xvi  Amnesty International, Long-awaited victory: Shell to pay out $83 million over Nigeria Delta oil spills, 2015.

xvii  Amnesty International, Nigeria: Petroleum pollution and poverty in the Niger Delta, Amnesty International, 2009.

xviii  546 milioni di galloni, secondo Francis, P., Lapin, D. and Rossiasco, P., Securing Development and Peace in the Niger Delta: A Social and Conflict Analysis for Change, USA: Woodrow Wilson International Center for Scholars, 2021.

xix  Kadafa, A. A., Environmental Impacts of Oil Exploration and Exploitation in the Niger Delta of Nigeria, Global Journal of Science, Frontier Research, 12(3) - cites 9 - 13 billion barrels over last 50 years.

xx  Palinkas, L., Downs, M., Petterson, J. and Russell, J., Social, cultural, and psychological impacts of the Exxon Valdez oil spill, Human Organization, 52(1), pp.1-13, 1993.

xxi  Amnesty International, Negligence in the Niger Delta: Decoding Shell and Eni's poor records on oil spills, Amnesty International Online, 2018.

xxii  Global Oil Infrastructure Tracker, Global Energy Monitor, giugno 2022.

xxiii  Amnesty International, Negligence in the Niger Delta: Decoding Shell and Eni's poor records on oil spills, 2018, Amnesty International Online. Amnesty International, Nigeria: Petroleum pollution and poverty in the Niger Delta, Amnesty International Online, 2009. Watts, M. and Zalik, A., Consistently unreliable: Oil spill data and transparency discourse, The Extractive Industries and Society, 7, pp. 790-795, 2020. Calcoli basati sui dati della NOSDRA e del Nigerian Oil Spill Monitor.

xxiv  NOSDRA e del Nigerian Oil Spill Monitor.

xxv  Una ricerca indipendente condotta dal BSOEC suggerisce che Nembe e Brass sono tra le aree amministrative più colpite da inquinamento da petrolio di diversi tipi, in particolare per i rifiuti delle acque reflue (Brass Canal).

xxvi  NOSDRA, Nigerian Oil Spill Monitor. Database of Global Administrative Areas (GADM) 2018.

xxvii  Bayelsa State Oil and Environment Commission, Oral evidence submitted as evidence at the BSOEC hearings, Nembe, 10 luglio 2019.

xxviii  Bayelsa State Oil and Environment Commission, Oral evidence submitted as evidence at the BSOEC hearings, Southern Ijaw, 11 luglio 2019.


 

11 ottobre 2023 (pubblicato qui il 15 ottobre 2023)