*** ARGENTINA ***

Mendoza libera dalla mega-estrazione mineraria: "ogni goccia d'acqua è sacra"

di Dario Aranda

"Più estrattivismo equivale a meno democrazia". È una frase usata nei luoghi in cui si difendono i fiumi, le montagne e i territori dalle attività che sfruttano la natura. Un esempio è Uspallata, una cittadina di 15.000 abitanti situata 120 chilometri a nord-ovest della capitale provinciale Mendoza. Conducevano una vita tranquilla, ma tutto cominciò a cambiare nel 2008, con l'arrivo delle compagnie minerarie alla ricerca di oro, argento e rame delle montagne. Dalla fine del 2024, è l'epicentro del tentativo del governo di imporre il progetto minerario di San Jorge senza tener conto delle leggi, della storia del luogo e senza ascoltare le voci di chi ci vive. "La sola idea che possano contaminarci e ridurre il nostro flusso d'acqua ci sembra aberrante", spiega Eugenia Segura, dell'Assemblea autoconvocata dei residenti di Uspallata.
Dario Aranda (BiodiversidadLA) le propone un'intervista per capire cosa sta succedendo a Mendoza con le mega-attività minerarie.

No vuol dire no


Perché dite no alle mega-miniere a Uspallata?

Mendoza è come tre oasi nel deserto e non siamo certo disposti a perderne nemmeno una. A Uspallata nascono il fiume Mendoza, l'unico fiume che rifornisce l'intera Oasi del Nord, da cui bevono più di un milione di abitanti, irriga 250 mila ettari di coltivazioni (la famosa "Terra del Malbec") e sostiene il quarto polo industriale del Paese. È proprio lì che si intende installare il Progetto San Jorge per realizzare mega-estrazioni di rame, oro, argento e molibdeno, secondo il Rapporto di Impatto Ambientale (IIA) del 2008. E ricordiamo anche che ci sono ancora tratti della meravigliosa ingegneria idraulica dell'epoca degli indios huarpes. Abbiamo una delle leggi più antiche del pianeta in materia di acqua (del 1884). Vale a dire che qui esisteva già un'avanzata amministrazione dell'acqua, prima che ci fosse una Costituzione Nazionale. Tutto questo dimostra che ogni goccia d’acqua è sacra per noi, la portiamo nel nostro DNA, impressa nell’immaginario collettivo. La sola idea di essere contaminati e di vedere il nostro flusso d'acqua ridotto a monte è per noi semplicemente aberrante, e credo che questo spieghi tutte le lotte per difendere l'acqua pura per tutto questo tempo e su tutto il territorio.
 

Quali sono le caratteristiche particolari di questo progetto?

Questo progetto è persino peggiore di quello che ci è stato presentato nel 2008, che conteneva 141 errori inaccettabili. Due delle discariche e la diga di contenimento delle stesse avevano una geomembrana che ora non c'è più, è "scomparsa". La portata del torrente El Tigre non è sufficiente per più di quattro giorni di piena produzione e varia notevolmente a seconda della stagione. Da dove prenderanno l'acqua, se non da perforazioni di pozzi o dal ghiacciaio Tambillos?
Dopo tutti i tentativi di abrogare e/o modificare la legge 7722 (che proibisce l'uso di soluzioni inquinanti e limita lo sviluppo minerario dal 2007), compreso la delirante intenzione di costruire un treno per lisciviare con cianuro e acido solforico. Chi può credere che rinunceranno all'oro, all'argento e al molibdeno che non possono estrarre con il metodo del galleggiamento con xantato (sali dell'acido xantico)?
Il parere dell'Università Nazionale di Cuyo (Uncuyo) ha già dimostrato che lo xantato, che si degrada in solfuro di carbonio, è allo stesso livello del cianuro nella Legge Nazionale sui Rifiuti Pericolosi e che in questo caso se ne emetterebbe 270 volte più del massimo stabilito dalla suddetta legge. Sarebbe molto facile rispettare lo spirito del 7722 se solo ci si riferisse alla Legge Nazionale sui Rifiuti Pericolosi, come fa la legge gemella di Cordova del 7722 (9526), per quanto riguarda l’interpretazione del testo “e altre sostanze tossiche simili”. Tutto questo se ci fosse la volontà politica di proteggere l'acqua e la popolazione, invece degli interessi delle multinazionali straniere.

 

Una storia di organizzazione e lotte


La comunità aveva già espresso il suo rifiuto a questo progetto anni fa. Potresti descrivere com'è stato questo processo?

Da quando nel 2008 è iniziata l'attività estrattiva su larga scala nel nostro territorio, la pace è finita ed è iniziata la contaminazione sociale, poiché viviamo nell'angoscia costante per il rischio che la nostra acqua venga avvelenata. La strategia di Mendoza è stata quella di proteggere con leggi che abbiamo creato e sostenuto insieme alla gente in strada. In primo luogo, con la creazione per legge di Aree Naturali Protette, con la quale è stato protetto l'intero bacino della Valle dell'Uco (Oasi Centro) e parzialmente gli altri due. Nel 2007, grazie all'eroismo degli abitanti di Alvear, nel sud, è stata approvata la legge 7722, il cui nucleo, oltre al divieto di utilizzo di sostanze tossiche, è l'obbligo di sottoporre ogni fase al dibattito legislativo (prospezione, esplorazione e sfruttamento, tra le altre), con i pareri di tutti i comuni che condividono il bacino.
 

Un altro punto è stato il rifiuto legislativo.

Nel 2011, durante il governo di Francisco "Paco" Pérez, ex avvocato della Barrick Gold, abbiamo ottenuto il rigetto legislativo di San Jorge, dopo la pacifica presa del potere legislativo il 22 febbraio. E la storica udienza pubblica di Uspallata, alla quale erano presenti 2.000 persone e alla quale più del 70 percento dei 300 oratori si è espresso contro. Nel frattempo, possiamo ricordare come tappe fondamentali a Uspallata la trasformazione del casinò in centro culturale e la creazione della Radio Comunitaria La Paquita, che stiamo cercando di riattivare, poiché è stata fondamentale per l'esito di quell'iniziativa pubblica.
 

E dicembre 2019...

Così siamo arrivati al Mendozazo per l'acqua nel 2019, dieci giorni di lotta permanente, in tutta la provincia, che sono stati narrati nel bellissimo film HAM (Historia del Agua de Mendoza). In questo periodo il film è fortemente censurato, per questo motivo ci siamo organizzati per proiettarlo simultaneamente in tutto il Paese il 1° marzo.
 

Dato il precedente della difesa del 7722, perché pensi che il governo provinciale insista?

Penso che dopo quella rivolta abbiano smesso di sottovalutarci e abbiano cominciato a infiltrarci, a isolarci e a perseguitarci individualmente. Tutto ciò è accompagnato da un'aggressiva strategia pubblicitaria sui mass media, in cui i funzionari governativi si comportano come promotori delle mega-attività minerarie e del fracking, con il chiaro proposito di etichettarci come violenti, terroristi e di incolparci del disastro economico da loro stessi causato. Secondo la nota strategia del dividi et impera, della bugia ripetuta talmente tanto che qualcosa rimane, della dottrina dello shock. Penso anche che abbiano fatto affidamento sullo stress post-traumatico collettivo della pandemia, ma è evidente che hanno risvegliato il gigante addormentato. E ho una grande speranza, alla luce di tutte le manifestazioni che stanno avendo luogo, che ancora una volta capovolgeremo la storia, perché a Mendoza è l'acqua a comandare davvero.
 

La società: Minera San Jorge (MSJ) e Solway Holding

L'Assemblea di Uspallata ha avviato un'indagine sulla società Minera San Jorge (MSJ), promotrice dell'omonimo progetto minerario. Si dice che appartenga alla multinazionale Solway Holding, con sede a Malta, una società offshore situata in paradisi fiscali. Solway Investment Group, con sede a Zug (Svizzera), è sotto il suo controllo. Ci sono altre 43 filiali, con sede in paesi come Lussemburgo, Cipro, Malta, Isole Vergini e Saint Vincent e Grenadine. Questa struttura aziendale le consente di evadere le tasse, evitare reclami e portare a termine grandi transazioni finanziarie fraudolente impunemente", denuncia Eugenia Segura.

Solway è stata fondata nel 2000 dalla fusione di società metallurgiche, minerarie e finanziarie acquisite dopo lo smembramento dell'Unione Sovietica e l'appropriazione delle sue imprese statali. Il suo fondatore è Alexandr Bronstein, nato in Russia nel 1954, attualmente cittadino estone e israeliano. Solway ha acquisito MSJ dalla canadese Coro Mining per cinque milioni di dollari, in partnership con un'altra società (Aterra). Nel 2011 ne hanno acquisito il 30 per cento e nel 2015 il resto. E hanno nominato Taras Nechiporenko nuovo CEO russo.

Solway Investment Group ha aperto la sua sede centrale in Svizzera nel 2015. Nel 2020, Alexandr Bronstein ha trasferito l'intera holding ai suoi figli, Cristian e Daniel, entrambi cittadini tedeschi. L'Assemblea rileva che nel 2022, in seguito all'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, Solway si è sbarazzata di tutti i suoi investitori, imprese e dipendenti in Russia. In Argentina, Solway ha preso il totale di MSJ.

"Le ragioni della 'de-russificazione' di Solway hanno a che fare con l'enorme campagna di esposizione dei magnati russi da parte della stampa internazionale, in cui i suoi proprietari sono caduti. Solway possiede (oltre a MSJ) mega-investimenti minerari negli Stati Uniti, Guatemala, Indonesia, Macedonia e Ucraina", spiega Segura.


E sostiene che, in tutti questi paesi, lo sfruttamento di Solway è stato imposto con il pugno di ferro, generando conflitti ambientali, sociali ed economici, che hanno portato ad accuse contro Solway e le sue filiali per atti di corruzione, inquinamento, persecuzione, intimidazione, criminalizzazione della protesta sociale e omicidi di oppositori e indigeni. Il 3 dicembre 2024 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale di Mendoza la registrazione nel Paese della società “Zonda Metals GbmH”, costituita un anno e mezzo prima presso la stessa sede di Solway Investment Group, in Svizzera.

"Con informazioni tratte da fonti verificabili, come il portale Business Monitor, è chiaro che MSJ appartiene al capitale transnazionale speculativo e fraudolento, che la sua metodologia per imporre i suoi piani devastanti è coercitiva e criminale e che Zonda Metals GbmH è una società fantasma di proprietà degli stessi proprietari", sottolinea la deputata.
 


Alleati estrattivi


Quale ruolo svolgono i governi?

Il governo provinciale ha creato una joint venture, Impulsa Mendoza, guidata da Emiliano Guiñazú, ex Segretario dell'Energia e delle Miniere del primo governo di Alfredo Cornejo ed ex CEO delle aziende di Enrique Pescarmona, incriminato nel caso Odebrecht. Ha inoltre nominato a capo del Ministero dell'Energia e delle Miniere Jerónimo Shantal, che tra l'altro non soddisfa i requisiti per la copertura di questa carica. Ci sono conflitti di interesse, persone che si trovano su entrambi i lati dello sportello e che sono rimaste fuori dal business, e sono molto risentite, alla Camera degli Imprenditori e dei Servizi Minerari, e altri speculatori e professionisti del settore. Poi hanno cominciato a introdurre con forza la zonizzazione nell'Oasis del Sud, con un pacchetto di 63 progetti in un'area che occupa metà di Malargüe.
 

E come si inserisce in questo contesto il progetto San Jorge?

Il progetto San Jorge è la vera punta di diamante perché è l'unico pronto a passare alla fase di sfruttamento, ed è anche l'unico che ha la sentenza della Corte Suprema di Giustizia provinciale per utilizzare “altre sostanze tossiche simili”, con cui intendono stabilire un precedente legale per il resto. Mentre il sindaco (Francisco Lo Presti) è impegnato a perseguitare, calunniare e molestare i vicini e a inaugurare istallazioni minerarie.
 

E il governo nazionale?

È di dominio pubblico che sono sempre stati schierati sull'estrattivismo, come dimostrano le dichiarazioni pubbliche del presidente Javier Milei secondo cui chiunque abbia i soldi per pagare può inquinare tutti i fiumi che vuole. A ciò si aggiunge l'ingegneria legale fornita dal RIGI. Questo spiega anche la fretta di accelerare le procedure, poiché si vuole ottenere l'approvazione prima di ottobre affinché San Jorge possa entrare nel quadro del RIGI.

Per quanto riguarda la magistratura. Quali leggi viola questo progetto?

Stanno violando nel suo spirito la legge 7722, che stabilisce che non si possono usare sostanze tossiche nell'acqua, articolo 1. Ma anche - e soprattutto - nel corpo della legge, che è l'articolo 4, impedendo ai tredici comuni che condividono il bacino di prendere decisioni, riducendolo a uno solo, quello in cui si trova il progetto. Anche la Legge 6599 sui Monumenti Naturali e la Legge Provinciale Ambientale 5961. Violerebbero anche le leggi nazionali Ambientali 25.675, sui Rifiuti Pericolosi 24.051, l'Accordo di Escazú e il nostro diritto costituzionale a un ambiente sano.

 

Violenza e criminalizzazione


Quando hanno riattivato la proposta San Jorge?

A gennaio di quest'anno, con la presentazione del Rapporto di impatto ambientale e l'inaugurazione degli uffici con la banda della Uocra (sindacato dell'edilizia), cosa che ha dato origine a due proteste in 48 ore a Uspallata, oltre a tutte le mobilitazioni che si stanno verificando nella città e in altre parti della provincia.

Alla fine di gennaio accadde quanto era prevedibile. I governi provinciali e municipali hanno fatto il salto in avanti con l'inaugurazione a sorpresa dell'ufficio della compagnia mineraria a Uspallata. Fu presa come una provocazione, in un luogo che aveva già detto no alle mega-attività minerarie. Si è verificata una mobilitazione spontanea contro l'impresa e i suoi alleati. Ed è successo quello che è già successo molte volte in passato al fine di imporre l'estrattivismo: una gang, in questo caso del sindacato edile (Uocra), ha aggredito ad alcuni residenti. Cosa che ha causato la mobilitazione in città. Tutto è stato raccontato in tre cronache di Eugenia Segura, dove racconta nei dettagli quanto accaduto il 24 e 25 gennaio. Lunedì 24 febbraio è stato arrestato il deputato Mauricio Cornejo e sono state effettuate delle perquisizioni arbitrarie nelle case di alcuni residenti. L'Assemblea ha denunciato la criminalizzazione di chi difende l'acqua.
 

Come evolverà la situazione relativa al progetto minerario e come reagirà la popolazione?

Siamo nella fase di avvio dei pareri tecnici e settoriali. Successivamente avviene la consultazione libera e informata dei dossier alla comunità in generale e ai popoli indigeni, secondo la Convenzione 169 dell'OIL. E poi l'udienza pubblica. Nel frattempo, siamo in uno stato di allerta e mobilitazione permanente, finché non riusciremo a buttarli fuori definitivamente, con l'approvazione del progetto di legge per l'Area Naturale Protetta Uspallata-Polvaredas, presentato dagli abitanti nel 2009, e nel rispetto del nostro diritto a un ambiente sano e di tutte le leggi che ci proteggono.

                                       

--> Originale in  spagnolo su 

*  Traduzione di Giorgio Tinelli per Ecor.Network

** Foto di copertina: Eduardo Pérez Caram
*** Foto nel testo di Mendoza Renovable, a parte la n° 1 di Rolando Castro


 

04 marzo 2025 (pubblicato qui il 07 marzo 2025)