*** Seconda parte ***

Come l'industria mineraria prevede di trarre profitto dalla transizione energetica/2

di Mads Barbesgaard e Andy Whitmore

 
 

Strategie di investimento: estensione ed intensificazione dell'estrazione

Dopo un iniziale crollo dei prezzi delle materie prime nei mesi in cui Covid-19 si stava trasformando in una pandemia, il 2021 ha visto un forte aumento dei prezzi in particolare nel gruppo di metalli associati alla cosiddetta tecnologia dell'energia pulita.
Ciò ha stimolato le discussioni sulla stampa finanziaria sul fatto che stiamo entrando in un nuovo super-ciclo delle materie prime, vale a dire un cambiamento graduale e permanente della domanda che non può essere soddisfatta dall'offerta, e che porta a prezzi superiori per un periodo prolungato. 12
L'ultimo super ciclo delle materie prime si è svolto negli anni 2000 sotto la spinta dell'urbanizzazione della Cina. Quel super-ciclo ha portato, secondo le parole di David Harvey, l'attività mineraria “ad accelerare ovunque. Dall'India all'America Latina all'Australia, intere montagne sono state rimosse alla ricerca di minerali, con ogni sorta di deleterie conseguenze politiche, economiche e ambientali”. 13
Non tutti sono convinti che ci stiamo avvicinando a un super-ciclo. Altri sostengono che potrebbe essere un boom a breve termine (anche se i picchi dei prezzi causati dalle penurie conseguenti all'invasione russa dell'Ucraina hanno ora aggiunto ulteriore benzina sul fuoco di un potenziale super-ciclo).
Ma in entrambi i casi, la tendenza verso un'espansione massiccia della domanda di minerali per la transizione (e quindi un aumento dei prezzi e delle opportunità di profitto per coloro che sono impegnati nell'estrazione) è attesa per il prossimo decennio. Come ha recentemente osservato un analista di Tribeca Investment, “la maggior parte dei metalli, in particolare quelli che entrano nelle batterie - rame, nichel, litio - saranno in deficit strutturali nel prossimo decennio”. 14

In risposta a tali previsioni di profitti potenziali per le società minerarie che possono soddisfare questo incombente deficit di offerta, le strategie di investimento stanno prendendo forma in due varianti: l'estensione e l'intensificazione.
L'
estensione comporta l'apertura di nuovi spazi di estrazione, estendendo così l'area geografica delle attività minerarie. L'intensificazione implica investimenti in nuove forme di tecnologia e di organizzazione del lavoro coinvolto nel processo estrattivo, in spazi già esistenti di estrazione.15
Anche le nuove tecnologie stanno agevolando la strategia di estensificazione, quindi c'è una certa sovrapposizione tra le due tendenze.

In sintonia con l'approccio dell' estensificazione, gli amministratori delegati delle imprese si stanno sempre più concentrando sull'espansione in una fascia di nuovi territori. 
Questo rappresenta un cambiamento rispetto al periodo successivo alla Grande Recessione Finanziaria dell'ultimo decennio, in cui i bilanci delle esplorazioni sono stati tagliati in tutto il settore . 16
L'esplorazione riguarda l'identificazione, la valutazione e il controllo di particolari aree geografiche, tre elementi fondamentali per l'accumulazione nel settore minerario. 17
I budget limitati per queste attività cruciali per l’industria rimangono una preoccupazione per le imprese.
La cosiddetta “sostituzione della produzione” è classificata all'ottavo posto fra i 10 rischi per l'industria nel risk assessment di Ernst & Young del 2020, a causa del fatto che i bilanci rimangono “la metà di quello che erano nel 2012” mentre si rende necessario un “maggiore capitale minerario per aumentare i bilanci di esplorazione”. 18

I dati degli ultimi due anni suggeriscono un aumento di questi bilanci per l'esplorazione. 19
Come ha detto un rappresentante di Anglo American, c'è una “enorme quantità di materiale primario che deve ancora arrivare sul mercato e alla luce dei potenziali profitti, mentre il capitale potrebbe essere lento a venire”. 20
Una forma di questa strategia per espandere l'estrazione mineraria in nuovi territori consiste nel concentrarsi sulle opportunità in quelli che le imprese chiamano paesi ad alto rischio - specialmente nel continente africano.
‘Il rischio qui è visto dal punto di vista delle imprese come qualcosa che influisce negativamente sul potenziale per fare investimenti esteri redditizi in un determinato paese. Ciò potrebbe includere l'introduzione di tasse più elevate (o di royalties), norme ambientali o del lavoro più rigorose, nonché rischi di esproprio (con cui molte aziende straniere in Russia sono attualmente alle prese). 21
Questi rischi sono costantemente monitorati.
Come rileva il risk assessment 2020 di Ernst & Young “una serie di elezioni chiave e relativi cambi di governo, in particolare in Africa e in America Latina, hanno creato volatilità per il settore ed aumentato la preoccupazione per la futura regolamentazione delle licenze minerarie e delle royalties”. 22

Tuttavia, la fase di attuale di rialzo dei prezzi comporta che i paesi che in precedenza erano considerati troppo rischiosi per investire stanno diventando attraenti a causa delle loro potenziali riserve minerarie e significativi profitti da realizzare.
Negli ultimi decenni - e in particolare negli anni 2000 durante il super ciclo delle materie prime - l'America Latina è stata la prima nuova frontiera per l'estrazione mineraria.

Ad esempio, se nel 2005 il Cile aveva esportato rame in Cina per un valore di 3,9 miliardi di dollari, nel 2012 si attestava a 14,6 miliardi di dollari 23
Analogamente in Perù l'area geografica delle concessioni minerarie nel periodo dal 2002 al 2008 si è ampliata del 77%. 24
Tuttavia, come osservato da un rappresentante della Divisione per gli investimenti nelle risorse minerarie della Mitsubishi Corporation, entrambe queste giurisdizioni ora affrontano un considerevole rischio con le recenti dimissioni del primo ministro peruviano e il conflitto in corso riguardo alle royalties in Cile. 25

Inoltre, le miniere di rame di alta qualità qui sono sempre più scarse.
Quindi, se negli ultimi decenni gli imprenditori minerari occidentali si sono orientati verso l'America Latina in contrapposizione alla cintura di rame africana, “oggi c'è uno slancio per tornare in nuove giurisdizioni con alti rischi [nella cintura di rame africana]. La questione è come si intende mitigare tali rischi, come si intende condividere tali rischi con i partner o creare un quadro che consenta di investire a lungo termine”.26

Secondo il CEO di Anglo-American, “l'Africa è una grande opportunità27, mentre BHP ha segnalato un cambiamento nella sua propensione al rischio negoziando un accordo sul rame nella Repubblica Democratica del Congo. 28
In effetti, la Repubblica Democratica del Congo in particolare ha un ruolo promettente nell’immaginazione delle imprese - non solo per il rame, che è stato storicamente al centro, ma anche per le vaste riserve di cobalto nel paese.
Come ha avuto modo di dire l'amministratore delegato di Ivanhoe Mining, il paese ha il potenziale per diventare “l'Arabia Saudita della transizione energetica”. 29
Tale evocazione delle qualità apparentemente magiche di alcune risorse per lo sviluppo economico (sebbene l’emulazione della petro-oligarchia dell l'Arabia Saudita possa ad alcuni sembrare dubbia) è stata osservata anche nel cosiddetto triangolo del litio, che copre il Cile, l'Argentina e la Bolivia. 30

L'America latina continua pertanto a prospettarsi come un'importante strategia di estensificazione, a causa della crescente ricerca di minerali diversi da quelli che sono stati storicamente ricercati lì (anche se l'estrazione del litio in America Latina ha anche una lunga storia).
Le frontiere in espansione includeranno anche l'Asia, sia all'interno della Cina, sia esportando verso la Cina come nel caso delle terre rare del Myanmar, o in Indonesia, che punta a sfruttare le sue vaste riserve di nichel per diventare un attore chiave nella produzione di batterie.31
Includerà anche l'espansione nei territori indigeni in paesi coloniali di insediamento, come gli Stati Uniti, il Canada e l'Australia.
Anche se queste giurisdizioni possono essere considerate più sicure in termini di rischio politico, i nativi americani hanno guidato un'opposizione coordinata contro la proposta della miniera di litio Thacker Pass in Nevada e della miniera di rame Resolution in Arizona.
Allo stesso modo, in Europa, le comunità locali stanno attualmente resistendo ai progetti di estrazione del litio proposti in paesi come Spagna, Portogallo e Serbia, e delle terre rare in Svezia, con un notevole successo in Serbia, dove le licenze sono state annullate.
Come osserva Thea Riofrancos, questi spazi contestati offrono nuove opportunità di solidarietà in regioni geograficamente ed economicamente diverse, evidenziando che, nonostante le asimmetrie di potere tra le società minerarie multinazionali e le comunità spesso emarginate, i movimenti sociali possono plasmare con successo il destino dei progetti estrattivi. 32

Tecnologie di estrazione

Mentre le imprese competono tra loro per arrivare per prime in questi nuovi territori minerari, “lo sviluppo e l'adozione della tecnologia è la corsa agli armamenti” in una guerra che è “la lotta per la crescita del profitto e le quote di mercato”.39
Un'area di conflitto è lo sviluppo di nuove tecnologie per esplorare le risorse minerarie della terra.
Uno degli attori coinvolti in questi processi è Kobold Metals - una società di esplorazione con sede nella Silicon Valley sostenuta dai voleri di Bill Gates e Jeff Bezos nell’ambito di un'alleanza di esplorazione con BHP.40

Kobold Metals mira a “progettare, inventare e implementare una tecnologia di elaborazione scientifica avanzata” in grado di prevedere anomalie nella composizione interna della crosta terrestre.
Se nel cinquantennio precedente le scoperte di minerali erano stati rilevabili sulla superficie terrestre, questa tecnologia consente di esplorare ad una profondità in gran parte inesplorata fra i 300 e i 1500 metri, “potenzialmente consentendo enormi scoperte”. 41
Tale sviluppo tecnologico non era mai stato necessario in precedenza, perché l'industria era in grado di soddisfare la domanda esistente con mezzi relativamente a bassa tecnologia. Tuttavia, la massiccia espansione prevista della domanda richiederà lo sviluppo tecnologico per aprire nuovi territori, perché “è già stata trovata la roba facile”.42

Ci sono anche sviluppi tecnologici che stanno veramente cercando di aprire nuove frontiere, come l'estrazione dei fondali marini, l'estrazione di asteroidi o la fitoestrazione, dove le piante vengono raccolte per i loro metalli. Attualmente, però, sono le piccole aziende e i ricercatori che stanno cercando di sviluppare queste alternative finanziariamente più rischiose. Le grandi imprese per ora stanno mantenendo una distanza rispettosa, e solo se i progressi si dimostreranno profittevoli saranno propense a cercare di acquistare la loro parte di iniziative redditizie.
La tecnologia perseguita da Jetti Resources facilita la strategia di intensificazione puntando ad ottenere di più dalle miniere di rame esistenti attraverso l'applicazione di processi chimici su fonti esistenti di rame di bassa qualità.
Con entità del calibro dell’ Anglo American, Rio Tinto e BHP nel comitato consultivo, e con la Mitsubishi Corporation come uno dei loro azionisti strategici, l'impresa afferma che fornirà il tanto necessario "rame verde" per soddisfare le esigenze del mondo per un futuro elettrificato a basse emissioni di carbonio”.43
Il piano è quello di sviluppare il rame dalle giacenze che in precedenza erano state considerate rifiuti, trasformando quei flussi di rifiuti “in flussi di reddito in un modalità ad intensità di capitale molto bassa” per incidere sul gap fra domanda-offerta per i prossimi anni”.44
Di conseguenza è stato notato come in generale, all'interno dell'industria mineraria, “siano state riaperte le miniere abbandonate, e i depositi ritenuti antieconomici siano stati trasformati in grandi siti di estrazione a cielo aperto in tutti i tratti del pianeta”.45

Tuttavia, si tratta ancora di una forma di estrazione, e anche quando si considera l'estrazione in discariche di rifiuti, per accedere ai metalli scartati vi sono ancora impatti ambientali e sociali intrinsecamente associati all'attività mineraria.
Pochissime fra le grandi imprese stanno guardando ad un cambiamento significativo per supportare il riutilizzo, la riqualificazione o il riciclo.46

“Mine of the Future” della Rio Tinto è uno dei progetti per cui i dati e l'automazione sostituiscono la necessità di personale sul posto e, in effetti, della maggior parte dei lavoratori.47
Questo è un esempio della centralità posta dalla strategia di intensificazione sulla riorganizzazione del processo di lavoro che consente all'impresa un maggiore controllo del processo di produzione globale e quindi dei profitti, cercando di ridurre al minimo il ruolo dei lavoratori e di conseguenza il loro potere.
La Miniera del Futuro riflette una spinta più ampia in cui le società minerarie hanno beneficiato degli sviluppi dell'intelligenza artificiale, dei big data e della robotica, consentendo l'introduzione di camion, trapani, pale e locomotive automatizzati. 48

Poiché alcuni di questi strumenti (ad es. camion e pale) sono completamente robotici (ad es. non controllati a distanza da un intervento umano), possono essere in funzione 24 ore su 7 giorni aprendo l'opportunità di una attività mineraria costante.49

Attraverso le strategie di investimento sia sull’
estensificazione che sull’intensificazione dell'estrazione, le società minerarie stanno diventando una forza formidabile nella visione attualmente dominante per la transizione energetica.


(2. Continua)


Tratto da:

Smoke and Minerals: How the mining industry plans to profit from the energy transition
Mads Barbesgaard ed Andy Whitmore
Transnational Institute e London Mining Network
Amsterdam/London, Giugno 2022, pp. 20.

Download:


NOTE: 

12) Kettle, J. (2021), Supercycle demand: are we there yet?, Wood Mackenzie (recuperato il 10.05.2022) https://www.woodmac.com/news/opinion/supercycle-demand-are-we-thereyet/ . Per le discussioni sulla stampa finanziaria, vedere ad esempio: Hume, N. & H. Sanderson (2021). Copper boom: how clean energy is driving a commodities supercycle. The Financial Times, 8 June (recuperato il 10.05.2022) https://www.ft.com/content/40907aa6-354e-42f8-8d51-8cc01f0e9687
13) Harvey, D. (2018). Marx, Capital and the Madness of Economic Reason, Oxford: Oxford University Press, p. 180
14) Tribeca representative, Bulls vs. Bears panel al FTMS, 07.10.21: https://mining2021.live.ft.com/agenda/session/487512
15) Campling, L. & E. Baglioni, 2020. The Poilitical Economy of Natural Resources, International Encyclopedia of Human Geography 2nd Edition, Elsevier, p. 259-266
16) Kobold representative, panel su Tecnologia nel settore minerario al FTMS, 8.10.21: https://mining2021.live.ft.com/agenda/session/608569 e per l'evoluzione anno dopo anno dei budget di esplorazione 2001-2021, vedi: S&P (2021), The Big Picture: 2022 Metals and Mining Industry Outlook, S&P: https://pages.marketintelligence.spglobal.com/Big-Picture-2022-Metals-MiningOutlook-Request.html
17) Banoub, D. et al. 2021. Industrial dynamics on the commodity frontier: Managing time, space and form in mining, tree plantations and intensive aquaculture. Environment and Planning E, Vol 4 (4), p. 1547
18) EY, 2020. Top 10 business risks and opportunities - 2020. p. 18-19 Report disponibile su: https://www.ey.com/en_dk/miningmetals/10-business-risks-facing-mining-and-metals
19) S&P Global. 2021, Corporate Exploration Strategies 2021, https://www.spglobal.com/marketintelligence/en/events/webinars/corporate-exploration-strategies-2021
20) Anglo American rep. nel panel Compra, costruisci, ricicla al FTMS, 07.10.2021: https://mining2021.live.ft.com/agenda/session/487517
21) Come rilevato da Quinn Slobodian (2021, 6), la Federal Reserve Bank di New York nel 1978 ha incluso i "rischi di sconvolgimento politico o sociale, nazionalizzazione o espropriazione" nei suoi indicatori di rischio per diversi paesi del Sud del mondo. Per un'analisi dell'emergenza e dell'aumento degli indicatori di rischio, vedi Slobodian, Q. (2021), World Maps for the Debt Paradigm: Risk ranking and the poorer nations in the 1970s. Critical Historical Studies, 8 (1)
22) EY, 2020. p. 4
23) Arboleda, p. 64
24) Ibid
25) Bulls vs. Bears panel at FTMS, 07.10.2021
26) Ibid
27) Anglo American CEO intervistato durante il FTMS, 07.10.2021
28) Sul BHP, vedi T. Biesheuvel & J. Attwood (2021), BHP Discussing Congo Copper Deal in Shift in Strategy, Bloomberg, 4 October (recuperato il 10.05.2022) https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-10-04/bhp-said-to-discuss-congo-copper-deal-with-billionaire-friedland
29) Intervistato durante il FTMS, 07.10.2021
30) Vedi Voskoboynik, D.M. & D. Andreucci. (2021). Greening extractivism: Environmental discourses and resource governance in the ‘Lithium Triangle’. Environment and Planning E: Nature and space, Online: early view. Sull'invocazione delle qualità magiche in relazione alle risorse naturali, si veda anche Coronil, F. (1997). The Magical State: Nature, Money and Modernity in Venezuela. University of Chicago Press
31) Su Myanmar, vedi e.g. Frontier Magazine’s reporting: https://www.frontiermyanmar.net/en/global-demand-for-rare-earth-elements-fuels-environmental-destruction-in-kachin-state/ Sull'Indonesia, vedi: Rushdi, M. et al., Fast and Furious for Future: The dark side of electric battery vehicle components and their impacts in Indonesia, Rosa Luxemburg Stiftung: https://www.rosalux.de/en/publication/id/44154/fast-and-furious-for-future Per una panoramica visiva delle lotte selezionate attorno a questi minerali di transizione in tutto il mondo, vedi p. 16-17 in War on Want (n.d.) A Material
Transition: Exploring supply and demand solutions for renewable energy minerals. London: War on Want https://waronwant.org/sites/default/files/2021-03/A%20Material%20Transition_report_War%20on%20Want.pdf
32) Riofrancos, T. 2022. Shifting mining from the global South misses the point of climate justice, Foreign Policy, https://foreignpolicy.com/2022/02/07/renewable-energy-transition-critical-minerals-mining-onshoring-lithium-evs-climate-justice/?tpcc=recirc_latest062921
39) Shaikh, 2016 p.15
40) Vedi: https://www.koboldmetals.com
41) Kobold rep., Tecnologia nel settore minerario panel al FTMS, 08.10.21
42) ibid
43) Vedi: https://jettiresources.com/wp-content/uploads/2021/06/Jetti-Series-C-Fundraising-06-04-21-.pdf
44) Jetti rep., Tecnologia nel settore minerario panel al FTMS, 08.10.21
45) Arboleda, p.4
46) Sull'estrazione mineraria per le discariche, vedi: https://ensia.com/features/landfill-mining/ .  Un'eccezione al punto sul riciclaggio è Glencore, dove la società si è recentemente unita al produttore di batterie britannico BritishVolt per costruire un piano di riciclaggio delle batterie, vedi C. Jamasmie (2022), Glencore, Britishvolt to jointly build battery recycling plant in the UK, mining.com, 3 February (recuperato il 10.05.2022) https://www.mining.com/glencore-britishvolt-to-jointly-build-battery-recycling-plant/
47) Barbaschow, A. (2018) Rio Tinto preparing for the Mine of the Future. ZDNet, 26 February (recuperato il 10.05.2022) https://www.zdnet.com/article/rio-tinto-preparing-for-the-mineof-the-future-with-automation/
48) Arboleda, p. 4
49) Ibid

04 luglio 2022 (pubblicato qui il 08 luglio 2022)