Un Villaggio dell’Acqua contro i mega-bacini

Nonostante le provocazioni del ministro dell'interno francese Gérald Darmanin, da martedì scorso è in piena attività il “Villaggio dell’Acqua” di Melle, tappa della mobilitazione internazionale indetta da una compagine vasta e composita di collettivi e organizzazioni che si battono in Francia contro il proliferare dei mega bacini idrici. I mega-bacini sono infrastrutture finalizzate al super sfruttamento delle falde in favore dell’agroindustria, che rappresentano una devastazione ambientale, uno spreco di acqua in tempi di siccità ed una forma di privatizzazione.
Il “Villaggio dell’Acqua”  è, in ordine di tempo, l’ultimo passaggio  di un movimento che ha una lunga storia, così riassunta dai Soulèvements de la Terre:
“Nella storia ancora recente dei Soulèvements de la Terre, l’incontro con gli abitanti del Marais Poitevin, che si battevano contro i progetti di irrigazione della cerealicoltura industriale, ha segnato una svolta decisiva.
A partire dagli anni Settanta, una generazione di agricoltori, spinta dal cattivo vento del settore agroindustriale, ha scommesso di poter competere attraverso le grandi pianure cerealicole del bacino parigino, a costo di sconvolgere continuamente, nell’arco di quarant’anni, l’antico sistema idrografico di quella che era una delle più grandi zone umide di Francia.
Giunto al capolinea di queste scelte di produzione estrattiviste, il settore deve ora affrontare gli effetti del cambiamento climatico e trovare nei fiumi e nelle falde acquifere l’acqua che non è più disponibile in estate.
Non contenti di aver invertito il corso dei fiumi verso le loro sorgenti negli ultimi vent’anni, a forza di prelievi eccessivi, stanno ora progettando di immagazzinare l’acqua in inverno per irrigare in estate, quando i fiumi sono in secca. Sono stati lanciati decine di progetti per la costruzione di gigantesche riserve idriche a cielo aperto che, convalidate dallo Stato, dovrebbero essere costruite con denaro pubblico.
È di fronte a questa cecità dell’industria, che si rifiuta di considerare la natura suicida delle sue pratiche di irrigazione, che i residenti si sono sollevati per oltre vent’anni.
Inizialmente isolata di fronte al potere della lobby agroindustriale in questa regione, questa lotta ha gradualmente guadagnato slancio mentre cercava di costruire nuove alleanze.
Dall’incontro tra il collettivo Bassines Non Merci, la Confédération Paysanne, un sindacato di agricoltori che difende altre pratiche agricole, e il movimento emergente dei Soulèvements de la Terre, è nato un nuovo ciclo di lotte con un proprio ritmo e i propri obiettivi.
Dal settembre 2021 a oggi la crescita della mobilitazione, reso possibile da questo nuovo piano di composizione, ha trasformato questa lotta locale in una lotta di respiro nazionale, addirittura internazionale, sul tema scottante dell’accaparramento dell’acqua da parte dell’agroindustria e del suo mondo
”.

Dal 2021 il movimento è cresciuto enormemente, riuscendo a coinvolgere decine di migliaia di persone nella lotta e nelle manifestazioni sempre più partecipate (in 30.000 a Sainte Soline il 25 marzo 2023), sfidando la brutalità poliziesca.
Quella che segue è la traduzione delle pagine iniziali della guida per la partecipazione al “Villaggio dell’Acqua”, utili per conoscere contenuti, obbiettivi e modalità organizzative del movimento
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MÉGA GUIDE.
STOP MÉGABASSINES du 16 au 21 JUILLET 2024 Mobilisation internationale

Download:

 

 

 

 

 

 

 


Nonostante l'ampiezza crescente delle mobilitazioni contro i mega-bacini e dell'opposizione locale, nonostante i ricorsi legali ancora in corso e l'illegalità riconosciuta di numerosi progetti, nonostante le critiche che appaiono finalmente in seno alle istituzioni che dovrebbero proteggere l'acqua, nonostante i dubbi sulla sostenibilità dei bacini irrigativi, il governo e i dirigenti dell'agroindustria si ostinano a andare avanti con la forza.  Essi cercano di rendere sistematico a tutti i costi lo spiegamento dei bacini su tutto il territorio, scavalcando le barriere legali e reprimendo incessantemente gli oppositori.
La risposta al malessere agricolo espresso quest'inverno è stata quella di favorire - a beneficio dei padroni dell'agroindustria - gli impianti e le filiere che avvelenano gli agricoltori, piuttosto che assicurare loro un lavoro e un reddito dignitoso. Il governo continua così a sottomettersi a interessi privati piuttosto che difendere realmente i contadini e i beni comuni.
La battaglia emblematica per la difesa dell'acqua e dell'agricoltura contadina è quindi ancora da vincere. Dobbiamo attuare una moratoria popolare sul campo, riunirci per portarne la necessità.
Mentre la lotta contro i bacini si estende ormai ad altre regioni del paese e al di là delle frontiere, la posta in gioco di questa mobilitazione è quella di una svolta storica: se li fermiamo qui, li fermeremo altrove!
Se il sistema dei bacini non prolunga l'impasse agro-industriale (filiere d'esportazione globalizzate, allevamento intensivo, monocolture alimentate da additivi chimici ...), potremo finalmente camminare insieme verso le forme di agricoltura che proteggono i contadini, le terre e le acque.
Questa mobilitazione si inserisce evidentemente in una dinamica antifascista. Le lotte antirazziste, femministe, contro l'oppressione coloniale e le varie forme di governo autoritario sono indissolubili dal nostro impegno ecologista e contadino.
I regimi di estrema destra aggravano sempre i processi di accaparramento dei beni comuni contro i quali combattiamo.
Nella fase politica che stiamo attraversando, sembra indispensabile affrontare l'estrema destra e moltiplicare gli spazi organizzativi. La Rivoluzione dell'Acqua sarà comunque uno degli spazi immediati di costruzione di una risposta e di un massiccio movimento antifascista.
A più di un anno dalla storica manifestazione a Sainte-Soline, questa nuova convergenza internazionale delle forze sociali ed ecologiste nel Poitou è l'occasione per dimostrare l'impossibilità di fermare un impulso vitale attraverso la repressione. Mentre gli sguardi di tutto il mondo sono puntati sulla parata fluviale delle Olimpiadi a Parigi, si tratta di unirsi per vincere la sfida più importante: trovare azioni collettive affinché l'acqua sia finalmente protetta in questo Paese e ovunque.

QUADRO COMUNE D’ AZIONE

L’organizzazione

La mobilitazione è organizzata dal coordinamento anti-bacini e indetta da oltre 100 collettivi e organizzazioni.
Il coordinamento contro i bacini è lo spazio politico plurale che ha preso in carico l’organizzazione della manifestazione nazionale dopo l’invasione del cantiere di Mauzé-sur-le-Mignon nel 2021.
È un'assemblea composita che raggruppa diversi gruppi “Bacini Non Grazie” locali, comitati dei Soulèvements de la Terre, sindacati, cucine resistenti, équipes di avvocati, collettivi antifascisti, contadini, ecologisti.

I luoghi

> Un grande campo, il "Villaggio dell'Acqua", è istituito a Melle con il sostegno del comune a partire dal 16 luglio, su terreni e con attrezzature messe a disposizione dal comune e dagli agricoltori. Sarà il luogo dove discutere, formarsi, celebrare le nostre lotte e costruire il futuro.
> Le grandi manifestazioni del venerdì e del sabato si faranno sentire nel Poitou e nei suoi dintorni.

Le modalità d’azione

Poiché il governo vuole forzare, si rifiuta di concedere una moratoria e continua ad imporre cantiere dopo cantiere i progetti dei bacini, facciamo la scelta di mantenere durante la settimana forme di disobbedienza di massa che colpiscano concretamente i loro obiettivi. E potranno essere di tre tipi: occupazioni, blocchi o demolizioni.
Faremo in modo che le modalità delle manifestazioni, delle azioni e dei livelli di impegno siano quanto più chiare possibile. Saranno proposte forme di corteo e manifestazioni inclusive per diverse età e tipi di condizioni fisiche.
Quali che siano le direttive di mantenimento dell'ordine decise dallo Stato per questa manifestazione, il coordinamento desidera sventare le situazioni che potrebbero portare ad un'escalation lineare del confronto.
In questo senso vogliamo realizzare cortei in grado di adattarsi a diversi tipi di situazioni.

Possibili obiettivi di queste azioni:

> In primo luogo, l'obiettivo storico attorno al quale ci siamo riuniti in questa lotta: i grandi bacini (o le loro reti) che sono appena stati costruiti, in cantiere o in progetto.
Queste enormi infrastrutture finanziate per il 70% da fondi pubblici sono l'ultima fuga in avanti di un modello agroindustriale che degrada e prosciuga da troppo tempo i nostri ambienti di vita.
E sono concepite soprattutto per colture che richiedono un'irrigazione intensiva, a vantaggio di una piccola minoranza di agricoltori, a scapito di forme virtuose di immagazzinamento e di condivisione dell'acqua che vadano a beneficio dell'insieme delle agricoltrici, della popolazione e della biodiversità.
Un numero crescente di scienziati concorda sul fatto che queste opere sono una forma di maladattamento tecnico al riscaldamento globale.
> Alcuni fra i principali impianti del complesso agroindustriale che giustificano la costruzione e l'utilizzazione dei bacini: luoghi emblematici del sistema agroindustriale e delle filiere più problematiche, che spingono al mantenimento di modalità di produzione distruttrici delle terre e delle riserve idriche, luoghi legati ai decisori e alle istituzioni che finanziano e promuovono la costruzione dei bacini.

Rafforzarsi lottando insieme

Che ci si mobiliti su un evento del genere per la prima volta o meno, è essenziale sapere come porsi le domande giuste e prendere decisioni nella foga dell'azione. Da soli, in coppia o in gruppo di fiducia già costituito, potrete partecipare per tutta la durata del Villaggio dell'Acqua a formazioni volte a prepararvi al meglio congiuntamente, per rafforzarci insieme, prima, durante e dopo le manifestazioni e le azioni!
Vi proporremo di formarvi sulle sfide dell'anti-repressione, sulla costruzione e la preparazione di gruppi affinitari/di fiducia, di viaggio collettivo, di presa di decisioni in grandi gruppi nell'urgenza. Alcune formazioni si svolgeranno in mixité choisie.

IL VILLAGGIO DELL’ACQUA

La lotta è spesso una corsa a distanza. E richiede energia, determinazione, perseveranza, fiato.
E impone di saper adattarsi agli ostacoli, nell'urgenza.
Ma questa volta abbiamo deciso di prenderci il tempo. Il tempo di incontrarci e consolidare i nostri legami.
Il tempo di formarsi e di informarsi, per comprendere il sistema dei bacini in tutta la sua complessità.
Il tempo di condividere le nostre esperienze di lotta, nella Francia continentale e nel mondo intero, per esplorare un'alleanza planetaria dei bacini idrografici.
Vogliamo avere il tempo di prenderci cura l'uno dell'altro, e osservare coloro che vivono intorno a noi.
Il tempo di scrivere, di dire, di leggere la nostra storia, di lasciarne tracce. Dobbiamo prenderci il tempo di organizzarci, nel Villaggio dell’acqua, per vivere pienamente questo evento straordinario.
E dobbiamo festeggiare!
Perché le nostre gioie, le nostre risate e le nostre danze condivise alimentano anche la lotta.
Questa lotta è una storia di squadra. Ognuno, qualunque siano le sue possibilità, gioca un ruolo determinante per il collettivo. La solidarietà e il cameratismo sono indispensabili per la vittoria.
Prendiamoci il tempo di tessere più forti e più vaste le nostre reti, per resistere meglio.

PRESENTAZIONE DEI LUOGHI

Il Pays Mellois è n territorio storico di accoglienza e resistenza!
Dalle lotte degli ugonotti del XVI secolo, passando per la rivoluzione francese o per la seconda guerra mondiale, il Poitou si è sempre posizionato dalla parte della repubblica e della resistenza a tutte le forme di oppressione.
Le reti di solidarietà che si sono stabilite nel corso dei secoli sono senza dubbio alle radici della dinamica associativa e militante rigogliosa sulla quale si fonda la lotta per la difesa dei comuni che conduciamo oggi.
Siamo di nuovo in migliaia a convergere su questa terra di accoglienza e di pellegrinaggio, e a sperimentare l'ospitalità dei suoi abitanti.
Nel marzo 2023, Melle si era già aperta dopo la manifestazione di Ste Soline.
Nonostante le pressioni, il prezioso e coraggioso sostegno della municipalità ci aveva permesso di ritrovarci per discutere, ballare, prendersi cura, connetterci.
Più di un anno dopo, il suo impegno duraturo ci permette ancora una volta di riunirci per questa nuova tappa decisiva. Il Villaggio dell'Acqua stabilisce così i suoi quartieri nella valle dell’Argentiere, su più di dieci ettari che raggruppano diverse infrastrutture comunali, tra cui la magnifica fattoria della Genelerie che appartiene al comune. Questo luogo è intimamente legato alle sfide della conservazione dell'acqua e dell'insediamento contadino che noi difendiamo.
Destinato nel 2016 all'estensione della lottizzazione delle Maisons Neuves, il progetto della fattoria è stato riorientato dalla nuova giunta comunale per ridare al luogo la sua originaria vocazione: essere uno spazio nutrice e di sperimentazione nel campo dell'agricoltura contadina e cittadina.
E’ una costatazione condivisa da tutti: l'accesso alla terra agricola costituisce uno dei primi freni all'insediamento di una nuova generazione di contadini, e mancano gravemente gli spazi in cui produttori e residenti si incontrino, si aiutino e agiscano per mantenere una ruralità viva.
Qui Il comune si è impegnato a fornire ai promotori del progetto edifici e terreni ad uso agricolo, e sta portando avanti un processo di acquisizione di altri terreni per estendere il progetto.
Speriamo che il Villaggio dell'Acqua, i suoi scambi, le visite e i cantieri partecipativi permettano di accelerare questa dinamica virtuosa ed essenziale. Questo programma di animazione fondiaria e il mantenimento dei prati naturali sulle zone sensibili della montagna mirano anche a preservare la captazione della Chancelée, situata nelle vicinanze e che fornisce acqua potabile a 4.800 dei 6.200 abitanti del comune di Melle.
Siamo orgogliosi di poterci inserire in questo scrigno di verde e di biodiversità, e dimostrare che è auspicabile e possibile mettere in atto pratiche compatibili con la sfida vitale e prioritaria della conservazione dell'acqua.

Traduzione di Ecor.Network.
Immagini tratte dalla MÉGA GUIDE, e dalle pagine social e dai materiali di “Les soulèvements de la terre".

 

 

 

 

 

 

 

 

 


17 luglio 2024 (pubblicato qui il 19 luglio 2024)