La strategia dell'African Development Bank per agroindustrializzare l'Africa

di GRAIN

"L'agricoltura deve diventare il nuovo petrolio dell'Africa", ha dichiarato Akinwumi Adesina, presidente dell'African Development Bank (AfDB), all'inaugurazione del vertice "Feed Africa: Food Sovereignty and Resilience" (Dakar 2), tenutosi a fine gennaio 2023 in Senegal. Adesina ha parlato con 34 capi di Stato africani e 70 ministri, rappresentanti della Commissione europea, degli Stati Uniti e di diversi paesi europei, nonché di istituzioni multilaterali come il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD). [1]

Se uno dei principali obiettivi della Banca al summit era quello di attrarre finanziamenti privati per i suoi progetti, l'intervento del direttore del fondo di private equity nigeriano Verod Capital ha spiegato qual'era la sfida:
"So che parliamo del futuro dell'Africa come di quello dei piccoli agricoltori, ma (...), è davvero difficile sperimentare la governance a questo livello. I piccoli agricoltori non sono le imprese più efficienti. Il loro potere contrattuale è limitato, hanno meno soldi da investire nelle infrastrutture necessarie per un'agricoltura più efficiente e per portare i loro prodotti sul mercato (...). Quindi, abbiamo bisogno di imprese più grandi in cui possiamo impiegare il capitale. Penso che questo attirerà più capitali privati. »
[2] 
Verod è uno dei 70 fondi di private equity di cui l'AfDB è azionista. 
[3]
Dal punto di vista finanziario, la Banca ha un certo peso nel continente. Attualmente ha 240 miliardi di dollari da investire e un portafoglio di 56,6 miliardi di dollari già investiti. [4] I principali settori coperti da questo portafoglio sono: trasporti (27%), energia elettrica (20%), finanza (18%) e agricoltura (13%). [5]
Spesso questi investimenti portano a conflitti con le comunità locali colpite. Secondo l'Atlante della Giustizia Ambientale, la Banca è coinvolta in almeno 14 conflitti sociali e ambientali in corso. [6] È in questo contesto che i movimenti sociali e i gruppi di donne stanno preparando una campagna della società civile africana contro l'AfDB. [7]
Ma come funziona la Banca? Quali sono gli attori che ne beneficiano maggiormente? Quale modello agricolo sta promuovendo? E che ruolo gioca in relazione alle lotte per la sovranità alimentare in Africa?


Dakar 2 e l'era dei patti

Tra i "successi" del  vertice Dakar 2 rivendicati dall'AfDB c'è l'accordo per attuare i "Patti di approvvigionamento alimentare e agricolo" per 40 paesi per i prossimi 5 anni. [8] L'Unione africana ha dichiarato il suo forte sostegno a questa iniziativa. [9]
Una prima lettura dei patti sorprende per la scarsa cura nella loro stesura.
Ad esempio, i patti del Burundi e di Capo Verde sono incompleti, e quello del Togo non consente di sapere se riguarda questo paese, il Niger o il Madagascar.
In altri, come quello del Camerun, alcune parti del testo vengono copiate più volte. Nonostante la presunta importanza di queste iniziative nell'attrarre finanziamenti dal settore privato e dalle banche e agenzie di sviluppo, il costo totale dei progetti non è chiaro. La nostra stima prudente del costo totale è di circa 65 miliardi di dollari. 
[10]

Lungi dal promuovere l'agro-biodiversità, che è la ricchezza dell'Africa, i patti mirano a promuovere principalmente mais, grano, riso, soia e olio di palma. L'obiettivo è quello di aumentarne le rese attraverso l'industrializzazione di "catene del valore", che si estenderanno all'allevamento, ai prodotti lattiero-caseari e alla pesca. A tal fine, i patti promuoveranno la meccanizzazione, le sementi certificate, i fertilizzanti chimici e i pesticidi, spesso attraverso l'esenzione fiscale sulle importazioni e altri tipi di sovvenzioni.

Durante tutto il vertice è stato ripetuto che il 65% delle terre coltivabili incolte del mondo si trova in Africa. [11] Questo è il motivo per cui l'espansione della superficie coltivata è fortemente all'ordine del giorno nei patti e copre decine, centinaia di migliaia o addirittura milioni di ettari, a seconda del paese.
Ad esempio, in base al patto con la Tanzania, solo il 23% della terra disponibile per l'agricoltura sarebbe attualmente coltivata.
Il documento propone di dare priorità alla produzione di grano, avocado, orti e girasole. Per questo, si fa riferimento alla necessità di espandere la superficie agricola di oltre due milioni di ettari entro il 2025, in particolare attraverso un "trasferimento" di terreni attualmente di proprietà dei consigli comunali. Secondo quanto riferito, il governo sta già individuando e acquisendo terreni per l'agricoltura industriale, installando infrastrutture per l'irrigazione, in accordo con l'iniziativa "Building Better Tomorrow". 
[12]

Nei patti si parla anche di politiche di libero scambio volte ad attrarre investimenti, in particolare da parte del settore privato, spesso sotto forma di partenariati pubblico-privato molto problematici. [13] 
Tra le altre politiche volte ad attrarre investimenti, il patto del Kenya fa riferimento all'assenza di restrizioni al rimpatrio di profitti e capitali.
E' anche preoccupante che i patti si basino su programmi agro-industriali fallimentari. È il caso, ad esempio, di quello del Gabon, che precisa che l'attuazione si baserà "sul meccanismo istituzionale già esistente e istituito dal progetto di sostegno al programma GRAINE". Questo programma è stato affidato nel 2015 a un partenariato pubblico-privato tra il governo gabonese e la multinazionale Olam. È stato denunciato dalle comunità colpite per aver portato all'accaparramento di migliaia di ettari da parte delle piantagioni di palma da olio. 
[14]

Come saranno finanziati i patti?
Secondo l'AfDB, le promesse di investimento sono aumentate costantemente dai tempi del Dakar 2.
A maggio 2023 si prevedeva che raggiungessero i 72 miliardi di dollari. 
[15] 
Le principali istituzioni che contribuiranno saranno l'AfDB (10 miliardi di dollari), la Banca islamica di sviluppo (7 miliardi di dollari), la Germania (14,34 miliardi di dollari), gli Stati Uniti (5 miliardi di dollari), l'IFAD (3 miliardi di dollari) e i Paesi Bassi (450 milioni di dollari). Altri donatori individuati sarebbero l'Unione Europea, la Banca Europea per gli Investimenti, la Banca di Sviluppo dell'Africa Occidentale, la Banca Araba per lo Sviluppo Economico in Africa, l'Agenzia Francese per lo Sviluppo, l'Irlanda, la Svizzera e il Regno Unito. 
[16] Tuttavia, in alcuni casi, come quello della Germania, non è affatto chiaro se questi impegni di finanziamento siano davvero nuovi e destinati ai patti, o piuttosto si riferiscano al sostegno finanziario fornito a progetti già in essere.
Un'altra importante domanda rimane senza risposta: quale sarà l'impatto del finanziamento dei patti sul debito pubblico estero dei paesi africani, i cui pagamenti degli interessi nel 2022 ammontavano a 44 miliardi di dollari? 
[17]
Al di là degli annunci, tutto indica che i patti non faranno altro che continuare l'attuazione della vecchia ricetta della Rivoluzione Verde e della politica incrollabile dell'AfDB per promuovere l'agrobusiness.

Che cos'è l'African Development Bank?

Per comprendere meglio l'AfDB oggi, vale la pena ricordare la sua origine.
È stata creata nel 1964, nel contesto dell'avvenuta indipendenza di diversi paesi africani. Secondo alcuni, i paesi europei, e in particolare le ex potenze coloniali come la Francia e il Regno Unito, erano diffidenti nei confronti di un'entità finanziaria tutta africana, temendo un'erosione del loro potere. D'altra parte, gli Stati Uniti e l'ex Unione Sovietica, nel bel mezzo della Guerra Fredda, la videro con interesse per aumentare la loro presenza nel continente. Anche la Banca Mondiale non fu sfavorevole, e anzi servì da modello per stabilire la struttura della nuova banca. 
[18]

La crisi del debito dei primi anni ''80 segnò un doppio punto di svolta. Se fino ad allora la peculiarità dell'AfDB era quella di riservare solo agli Stati africani la possibilità di diventare membri, le porte sono state aperte ai Paesi al di fuori dell'Africa, adducendo come argomento la mancanza di risorse economiche. [19] Il secondo cambiamento è consistito nell'allineamento con i programmi di aggiustamento strutturale lanciati dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale. In questo modo, l'AfDB ha contribuito alla pressione esercitata sui paesi africani da parte delle istituzioni di Bretton Woods e dei paesi ricchi per aprire le loro economie all'economia di mercato, con effetti devastanti. [20] 
Da allora, la Banca ha abbracciato l'agenda neoliberista. Ad esempio, è attualmente uno degli attori che più promuove l'Area di libero scambio continentale africana (AfCFTA)[
21]

Per l'AfDB, il rafforzamento del settore privato è una priorità. Nel 2020 gli investimenti diretti alle imprese sono stati pari a 636 milioni di dollari e quelli ai fondi di investimento a 1,3 miliardi. [22] Questo orientamento caratterizza chiaramente la sua agenda nel settore dell'agricoltura.

Agroalimentare, a tutti i costi?

Già nel 1997 il settore agricolo era stato classificato come strategico dall'AfDB. [23] 
Ad oggi sono stati ultimati o approvati 1.161 progetti nel settore agricolo, per un controvalore di 18,4 miliardi di dollari. 
[24] Nel 2022 questo settore ha rappresentato il 23 % (1,9 miliardi di USD) dei prestiti, delle sovvenzioni e degli investimenti azionari nonché delle garanzie approvate.
Il programma Feed Africa ha fatto la parte del leone con 1,7 miliardi. 
[25] Questi fondi sarebbero stati utilizzati in particolare per costruire o risanare 1.682 km di strade e fornire 2.605 tonnellate di fattori di produzione agricoli (fertilizzanti, sementi, pesticidi). [26] 
Tra il 2016 e il 2025 "Feed Africa" ha pianificato un investimento di 24 miliardi di dollari per trasformare l'agricoltura africana. 
[27]

In che direzione si sta dirigendo questa "trasformazione"?
Secondo la Banca, il mercato agroalimentare africano ha il potenziale per raggiungere un valore di 1 trilione di dollari entro il 2030. Ma perché ciò accada, le "barriere allo sviluppo agricolo" dovrebbero essere rimosse. Queste risiedono nel fatto che la maggior parte delle aziende agricole sono piccole e nella mancanza di infrastrutture e finanziamenti. Per affrontare questo problema, l'AfDB propone di sfruttare gli investimenti del settore privato, che "aumenterebbero la produttività locale, svilupperebbero infrastrutture di supporto, sistemi agricoli intelligenti dal punto di vista climatico e introdurrebbero miglioramenti lungo le catene del valore alimentare". 
[28]

L'obiettivo principale è l'"agro-industrializzazione". Ciò che l'AfDB intende con questo è un passaggio da un'attività agricola diversificata incentrata sulla sussistenza a un'agricoltura commerciale con un migliore accesso ai mercati e all'agrobusiness. [29] 
Per questo, ha diviso il continente in aree in cui alcuni settori devono essere prioritari: il grano in Nord Africa; il sorgo, il miglio, il fagiolo dall'occhio e il bestiame nel Sahel; il riso in Africa occidentale; il mais, la soia, il bestiame e i prodotti lattiero-caseari nella savana della Guinea; il cacao, il caffè, gli anacardi, l'olio di palma, l'orticoltura e la pesca in tutto il continente. 
[30]

Nel 2017, l'AfDB ha lanciato l'iniziativa Technologies for African Agricultural Transformation (TAAT) per ridurre le importazioni di cibo africano.
Dalla sua nascita, TAAT ha raccolto oltre 800 milioni di dollari. 
[31] Uno dei suoi obiettivi è quello di orientarsi verso investimenti commerciali regionali per le aziende sementiere. [32] A questa iniziativa sono state associate multinazionali come BASF, Bayer/Monsanto, Corteva, Seed Co e Syngenta.
Secondo una denuncia di informatori che alla fine è stata ritenuta infondata dal Comitato etico dell'AfDB, il presidente Adesina è stato coinvolto in un contratto da 5 milioni di dollari nell'ambito dell'iniziativa TAAT nel 2017, che avrebbe avvantaggiato Syngenta violando le regole di finanziamento interne.
La multinazionale avrebbe addirittura consegnato gli insetticidi per il trattamento delle sementi oggetto del contratto prima della sua selezione ufficiale. 
[33] 
Da allora, TAAT ha continuato la collaborazione con Syngenta. 
[34]

Sono state avviate anche altre partnership. [35] 
In un incontro con Yara, la più grande azienda di fertilizzanti del mondo, e con il governo norvegese, Adesina ha dichiarato: "Il programma TAAT, sostenuto dalla Fondazione Bill e Melinda Gates, dall'Alleanza per una Rivoluzione Verde (AGRA) in Africa e da altri, sta fornendo risultati impressionanti sul campo, nelle aziende agricole di tutta l'Africa, aumentando la produttività agricola e dimostrando che l'Africa può veramente nutrirsi da sola". 
[36]

Il programma TAAT ruota anche attorno all'"agricoltura intelligente dal punto di vista climatico". Ciò include, ad esempio, il mais a risparmio idrico o il grano resistente al calore, distribuiti in collaborazione con l'industria delle sementi.

Queste iniziative sono state denunciate dalla società civile per i pericoli che rappresentano per la sovranità alimentare e l'effetto perverso sulla crisi climatica che possono causare. 
[37]
Gli impatti nocivi sul suolo e sull'ambiente causati dai fertilizzanti chimici, che tuttavia non garantiscono una maggiore resa a lungo termine, sono riconosciuti a livello internazionale.
Altrettanto evidenti sono i crescenti profitti che una manciata di multinazionali sta realizzando in questo particolare settore. 
[38] 
Tuttavia, i fertilizzanti rappresentano una delle industrie più sostenute dall'AfDB. Nel 2014 ha concesso un prestito a Dangote - l'uomo d'affari più ricco dell'Africa - per un importo di 300 milioni di dollari destinato alla costruzione di una raffineria di petrolio greggio e di un impianto di produzione di fertilizzanti. 
[39] 
Un programma specifico è dedicato ad aumentare l'uso di questi prodotti da parte degli agricolto
ri: l'African Fertiliser Financing Mechanism (AFFM), creato nel 2006. Per l'attuale periodo 2022-2028, il risultato atteso è la distribuzione di 2 milioni di tonnellate di fertilizzanti e altri input a 16 milioni di piccoli agricoltori, in modo che applichino almeno 50 kg per ettaro. [40] Le colture prioritarie per questo programma sono il mais, il riso, la manioca, la soia, il grano, il sorgo, il miglio, il fagiolo dall'occhio, il cacao, il caffè, il cotone, l'orticoltura e la palma da olio. [41]

Le multinazionali traggono succosi profitti da questo programma.
Ad esempio, nel 2019, MAFE ha approvato progetti di garanzia del credito commerciale per il finanziamento di fertilizzanti in Nigeria e Tanzania per 5,4 milioni di dollari. 
[42] In Tanzania, il credito ha permesso a tre società, tra cui Yara e Seed Co, di vendere fertilizzanti per un valore di 26,3 milioni di dollari a 570.000 agricoltori attraverso rivenditori di prodotti agricoli, mentre in Nigeria sono stati commercializzati fertilizzanti per un valore di 11,2 milioni di dollari. [43] 
L'anno successivo, il meccanismo ha approvato una linea di credito parziale di garanzia di 4 milioni di USD a favore di una filiale della multinazionale marocchina OCP, per fornire fertilizzanti per tre anni a 430.000 piccoli produttori in Costa d'Avorio (produzione di riso) e Ghana (produzione di mais e riso). 
[44] 
Nel 2023 il MAFE ha pianificato regimi di garanzia del credito commerciale per un totale di 9,7 milioni di USD in Tanzania, Uganda, Mozambico e Kenya. 
[45]

Zone speciali di trasformazione agroindustriale

Al Vertice Dakar 2, le Zone Speciali di Trasformazione Agro-Industriale (SAPZ) sono state presentate come uno strumento essenziale per avere le infrastrutture e la logistica necessarie per la creazione di mercati e "catene del valore agroalimentari e agricole competitive". [46] Sulla scia degli "agropole" degli anni precedenti, queste zone sono presentate come fondamentali anche nella strategia di sviluppo dell'African Continental Free Trade Area dell'Unione Africana.
Dal 2017, la Banca ha impegnato più di 840 milioni di dollari per lo sviluppo delle SAPZ. Le aree sono già in fase di preparazione, sono state approvate o sono in fase di costruzione in 14 paesi, mentre altri 3 vorrebbero ospitarle. 
[47], [48] [Vedi tabella sotto]

Nei casi in cui il quadro giuridico debba essere "adattato" a questi progetti, l'AfDB non esita a utilizzare i prestiti come leva. Ad esempio, il Collettivo TANY ha denunciato il fatto che nel 2019 l'erogazione del Economic Competitiveness Application Program dell'AfDB era subordinata all'adozione di un decreto che creava agropoli in Madagascar. [49]

Zone economiche speciali: un tappeto rosso per il settore privato

A livello globale, si ritiene che attualmente ci siano fino a 7.000 Zone Economiche Speciali (ZES) in generale, in tutti i settori. Le prime sono state stabilite negli anni '70 in Asia, seguita dall'America Latina nel decennio successivo, e poi dall'Africa nel 1970. Nel 1990, le Nazioni Unite hanno stimato che ce n'erano 2019 in 237 paesi africani, di cui solo la metà pienamente operativa. In totale, il 37% delle ZES africane è gestito dallo Stato, il 43% dal settore privato (principalmente in Kenya, Etiopia e Tanzania) e il resto è sotto la responsabilità di partenariati pubblico-privati. [41]
A seconda del paese, queste zone possono assumere forme diverse: zone di libero scambio, zone di trasformazione per l'esportazione, porti franchi, zone industriali o parchi agroindustriali ("agropoles"). Ciò che le accomuna è il fatto che gli Stati sostengono i costi delle relative infrastrutture e istituiscono regimi speciali per attirare investimenti privati. Tra queste misure ci sono: esenzioni dai dazi doganali per le importazioni e le esportazioni, esenzioni fiscali, esenzioni nel diritto del lavoro, rimpatrio dei profitti e garanzie per i prestiti. Inoltre, le imprese possono beneficiare di prezzi ridotti per l'energia e l'acqua.

La questione della terra è particolarmente problematica in queste aree. Nella maggior parte dei casi sono costituite su terreni comunitari espropriati dallo Stato e offerti agli investitori. L'area occupata dalle strutture non è necessariamente molto ampia, ma la loro ubicazione genera problemi in termini di accesso ai terreni, aumento dei prezzi, speculazione e sfratti. [52] L'agropole di Bagré in Burkina Faso ne è un buon esempio. Avviato nel 2016, questo progetto è stato caratterizzato da una mancanza di consultazione con le popolazioni locali, mettendo in pericolo la loro sicurezza alimentare, creando rischi ambientali e dispute sulla terra. [53] In effetti, agli investitori stranieri è stato concesso il 60% delle aree sviluppate [54]. Quasi 9.000 agricoltori sono stati colpiti, 5.000 dei quali sono ancora in attesa dei loro titoli della terra. [55] Sebbene la promessa fosse quella di creare 30.000 posti di lavoro, i giovani hanno lasciato la zona per cercare lavoro altrove. [56]

Le zone speciali di trasformazione agroindustriale attualmente proposte dall'AfDB differiscono poco dagli altri progetti delle ZES, se non per il fatto di concentrarsi sul settore agricolo (compreso l'allevamento, la pesca e la silvicoltura). [57] 
Esse comprendono la produzione, la trasformazione, l'immagazzinamento, il trasporto e la commercializzazione dei prodotti agricoli, con particolare attenzione all'aumento della produttività e alla riduzione dei costi. Ma i progetti spesso richiedono altre iniziative di costruzione o rifacimento stradale, nonché infrastrutture energetiche e di trasporto, che hanno tutte un impatto sulla popolazione locale. 
[58] 
Ad esempio, il centro SAPZ Agropole in Senegal è collegato a progetti infrastrutturali esterni, come il ponte Trans-Gambia, il futuro porto in acque profonde di Ndayana ed un progetto di integrazione stradale, ferroviaria e portuale. Secondo la valutazione del progetto, i principali rischi ambientali e sociali sono l'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo. Si prevedono anche conflitti per la terra a Fatick e Kaolack a causa dello sgombero delle comunità per costruire piattaforme su 140 ettari. 
[59]

Come per tutte le zone economiche speciali, le SAPZ mirano in particolare ad attrarre investimenti del settore privato.
Tra i vari attori individuati in questo tipo di progetti vi sono i grandi investitori, che possiedono e gestiscono unità di produzione e trasformazione, e subappaltano a piccole e medie imprese. Infrastrutture di irrigazione su larga scala, servizi di sensibilizzazione e formazione sono inclusi in queste iniziative. 
[60] 
Per quanto riguarda i contadini, si suppone che forniscano i loro prodotti alle piattaforme di aggregazione tramite contratti. Quest'ultima è una strategia sempre più comune utilizzata dalle imprese per evitare l'acquisto di terreni. Nella maggior parte dei casi, gli agricoltori devono dedicare l'intero appezzamento alla coltura richiesta. La concessione di credito per l'accesso ai fattori di produzione agroindustriali è presentata come un elemento del contratto che avvantaggia i contadini. Tuttavia, comporta il rischio di un indebitamento massiccio che può comportare la perdita di terreni agricoli. 
[61]

E' altrettanto preoccupante notare l'estensione delle aree che le SAPZ pretendono di integrare. Ad esempio, quella lanciata nel marzo 2023 in Mali (regione di Koulikoro e area periurbana di Bamako), con un costo stimato di 22 milioni di dollari, prevede di sviluppare 2.921 ettari per attività agricole, ma in tutto l'obiettivo è quello di coprire 60.000 ettari di terreni agricoli. E questa sarebbe solo la fase pilota per la costruzione di 12 agropoli in tutto il paese, per un costo totale di 900 milioni di dollari. [62]

Tutto fa pensare che questi progetti rappresentino una significativa riorganizzazione territoriale, che consente all'agroindustria di avere accesso non solo alle materie prime (terreni fertili con un buon potenziale irriguo), ma anche alla manodopera a basso costo. [63] L'idea è infatti quella di creare parchi o poli agro-industriali che colleghino, per quanto possibile, il settore rurale con le aree periurbane delle città secondarie, dove la povertà e il numero di disoccupati sono elevati. Paradossalmente, la Rivoluzione Verde ha avuto un ruolo di primo piano nell'espulsione delle comunità contadine e nel loro esodo verso le città africane. [64]
 

L'AfDB deve smettere di essere il nuovo cavallo di dell'agrobusiness in Africa

La riconfigurazione territoriale del continente da parte e per gli interessi delle grandi imprese, di cui l'AfDB è complice, riporta duramente alla memoria la divisione dell'Africa da parte delle potenze coloniali. Questa volta, però, la riconfigurazione è in corso ad opera delle autorità pubbliche africane.
Gli esempi qui discussi dipingono un quadro preoccupante della direzione della Banca.
Tanto più che la grande assente dai suoi programmi è l'agricoltura contadina. I piccoli agricoltori, i pescatori e i pastori producono e forniscono quasi l'80% del cibo consumato nel continente. Questo è possibile grazie a una buona gestione delle sementi, dell'acqua e del suolo, a tecnologie adatte alla lavorazione e a filiere corte. In molte di queste attività, le donne svolgono un ruolo di primo piano. Ogni giorno, questo modello dimostra non solo il suo ruolo essenziale nell'alimentazione e nel nutrimento delle famiglie, ma anche la sua notevole resilienza climatica. 
[65]
Ma invece di essere protetta, l'agricoltura contadina e i sistemi alimentari locali che dipendono da essa vengono sistematicamente minati dalle politiche e dai progetti agroalimentari dell'AfDB.
I profondi problemi strutturali alla base dell'orientamento politico della Banca non saranno risolti da una maggiore partecipazione della società civile alle riunioni della Banca. La Banca deve cambiare radicalmente il suo approccio e la sua gestione dei fondi pubblici, al fine di rispondere in modo responsabile ed efficace alle crisi alimentari e climatiche in Africa. 
[66]
 

Principali zone speciali di trasformazione agroindustriale promosse dall'African Development Bank (AfDB)
Paese
Nome del progetto
Posizione
Costo totale (milioni di dollari)
Fonti
Costa d'Avorio
2 PAI-Bélier
Yamoussoukro e la regione del Bélier
129
Costa d'Avorio
2PAI-Nord
4 regioni: Poro, Bagoué, Tchologo e Hambol
281
Mali
Programma di sviluppo della zona speciale di trasformazione agroindustriale di Koulikoro e Bamako periurbano (PDZSTA-KB)
Bancoumana (regione di Koulikoro e zona periurbana di Bamako)
22
Senegal
PZTA-Sud o Agropole Sud
Regioni di Ziguinchor, Kolda e Sédhiou (Casamance)
98
AfDB, « Sénégal - Projet Zone de Transformation Agro-industrielle du Sud (PZTA-Sud ou Agropole Sud) », s/d
AfDB, « Projet Zone de Transformation Agro-industrielle du Sud (PZTA-Sud ou Agropole Sud). Rapport d'évaluation de projet », dicembre 2019
BRL Ingénierie, « Évaluation environnementale et sociale stratégique », giugno 2023
Anche il sostegno finanziario del governo tedesco viene menzionato senza dettagli. (UNIDO, “Tema 2: creazione di zone industriali/zone economiche speciali. Intervento del PCP in Senegal”, febbraio 2021).
L'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) ha realizzato i primi studi per la pianificazione dell'agropole ( "Adéane: rivivi il lancio dell'Agropole Sud da parte del ministro Moustapha Diop", ZigActu, 21 dicembre 2021)
Senegal
Centro PZTA
Regioni di Kaolack, Kaffrine, Fatick e Diourbel
164,7
Guinea-Conakry
Programma per lo sviluppo di zone speciali di trasformazione agroindustriale (PDZSTA-BK)
Regioni Boké e Kankan
12,04
Etiopia
Parco agroindustriale integrato di Baeker
Baeker (Tigray)
181,17
Etiopia
Parco agroindustriale integrato di Bulbula
Oromia
179,9
Etiopia
Parco agroindustriale integrato di Bure
Amhara
173,8
Etiopia
Parco agroindustriale integrato di Yirgalem
Yirgalem (Sidama)
128,56
Andare
Progetto di trasformazione agroalimentare (PTA-TOGO)
Cara
69,8
Madagascar
Zona di trasformazione agroindustriale nella regione sud-occidentale del Madagascar (PTASO)
Toliara
33,57
Liberia
Zona speciale di trasformazione agroindustriale
Buchanan
19
Nigeria
Programma Zone Speciali di Trasformazione Agroindustriale, Fase I (SAPZ I)
Kano, Kaduna, Ogun, Imo, Oyo, FCT, Kwara, Cross River
538
Repubblica Democratica del Congo
Programma di sostegno allo sviluppo agroindustriale di Ngandajika (PRODAN)
Gandajika (provincia di Lomami)
94
Tanzania
Zona speciale di trasformazione agroindustriale (Zona Lago)
Il vecchio Shinyanga
459,22
Mozambico
Corridoio di Sviluppo Integrato Zona Speciale di Trasformazione Agroindustriale di Pemba-Lichinga – Fase 1
Provincia di Niassa
46,8

 

* Tratto da   originale in inglese qui  
** Traduzione Ecor.Network.

*** Foto tratte da https://grain.org.


Note:

[1] AfDB, "Discorso di Akinwumi A. Adesina, Presidente della Banca Africana di Sviluppo, al Summit "Nutrire l'Africa: Sovranità Alimentare e Resilienza", 25-27 gennaio 2023 Dakar, Senegal", 25 gennaio 2023: https://www.afdb.org/fr/news-and-events/speeches/discours-prononce-par-akinwumi-adesina-president-de-la-banque-africaine-de-developpement-au-sommet-nourrir-lafrique-souverainete-alimentaire-et-resilience-du-25-au-27-janvier-2023-dakar-senegal-58442

[2] AfDB, High level roundtable: Closing the Financing Gap, 26 gennaio 2023. https://www.youtube.com/live/PCWrkqk1g0Y?feature=share&t=28106

[3] AfDB, Relazione finanziaria 2022, 2023, https://www.afdb.org/fr/documents-publications/rapport-annuel, p. 89.

[4] La ripartizione dei prestiti e delle sovvenzioni dell'AfDB è la seguente: Africa occidentale (28,2%), Africa orientale (24,7%), Africa australe (18,5%), Africa settentrionale (13,2%), Africa centrale (10,5%), multiregionale (4,8%) (AfDB, "Relazione annuale 2022", 2023, https://www.afdb.org/fr/documents-publications/rapport-annuel, p. x, 7, 36)

[5] AfDB, Relazione annuale 2022, 2023, https://www.afdb.org/fr/documents-publications/rapport-annuel, pag. 8.

[6] Vedi: https://ejatlas.org/

[7] Reine Fadonougbo Baimey, Women resisting African Development Bank projects demand reparations, WoMin, 25 maggio 2023, https://womin.africa/women-resisting-african-development-bank-projects-demand-reparations/

[8] AfDB, Closing Remarks by Mr. Akinwumi A. Adesina, President of the African Development Bank Group, Feed Africa: Food Sovereignty and Resilience Summit, 27 gennaio 2023 - Dakar, Senegal, 27 gennaio 2023 https://www.afdb.org/fr/news-and-events/speeches/allocution-de-cloture-prononcee-par-m-akinwumi-adesina-president-du-groupe-de-la-banque-africaine-de-developpement-sommet-nourrir-lafrique-souverainete-alimentaire-et-resilience-27-janvier-2023-dakar-senegal-58582. Gli accordi possono essere consultati qui: https://www.afdb.org/en/dakar-2-summit-feed-africa-food-sovereignty-and-resilience/compacts

[9] Unione Africana, Draft. Decisions, declaration, resolution and motion, 36e Assemblea, 18-19 febbraio 2023https://www.afdb.org/sites/default/files/documents/resolutions_36th_ordinary_session_african_union_assembly_19_february_2023.pdf

[10] Questa stima esclude Capo Verde, il Togo e lo Zimbabwe data la mancanza di bilancio in questi patti.

[11] Africa Check, Electricity Access and Arable Land in Africa: Two Macky Sall Claims Examined, 27 ottobre 2022. https://africacheck.org/fr/fact-checks/articles/acces-lelectricite-et-terres-arables-en-afrique-deux-affirmations-de-macky

[12] AfDB, Tanzania: Country Food and Agriculture Delivery Compact, 2023, p. 17 https://www.afdb.org/fr/documents/tanzania-country-food-and-agriculture-delivery-compact

[13] Una recente analisi critica dei PPP può essere consultata qui: Eurodad, History rePPPeated II - Why public-private partnerships are not the solution, 1 dicembre 2022, https://www.eurodad.org/historyrepppeated2

[14] Vedi: WRM , Help us stop the spread of oil palm monocultures in Gabon!, 13 settembre 2019, https://www.farmlandgrab.org/post/view/29152-aidez-nous-a-stopper-la-progression-des-monocultures-de-palmier-a-huile-au-gabonhttps://www.wrm.org.uy/fr/articles-du-bulletin/gabon-les-communautes-face-aux-engagements-de-deforestation-zero-dolam

[15] AfDB, Communique of the Fifty-Eighth Annual Meeting of the Board of Governors of the African Development Bank (AfDB) and the Forty-ninth Annual Meeting of the Board of Governors of the African Development Fund (ADF) Held On 22nd – 26th May 2023, 26 maggio 2023, https://www.afdb.org/en/documents/communique-fifty-eighth-annual-meeting-board-governors-african-development-bank-afdb-and-forty-ninth-annual-meeting-board-governors-african-development-fund-adf-held-22nd-26th-may-2023

[16] AfDB, Feed Africa: food sovereignty and resilience. Day 2, 26 gennaio 2023, https://www.youtube.com/live/PCWrkqk1g0Y?feature=share&t=4945
AfDB, Dakar 2 Summit: Development Partners to Invest $30 Billion to Boost Food Production in Africa, 27 gennaio 2023. https://www.afdb.org/fr/news-and-events/press-releases/sommet-dakar-2-les-partenaires-au-developpement-vont-investir-30-milliards-de-dollars-pour-stimuler-la-production-alimentaire-en-afrique-58599.
BAD, International support for Africa’s plan to transform agriculture hits $50 billion, 3 marzo 2023.
https://www.afdb.org/en/news-and-events/international-support-africas-plan-transform-agriculture-hits-50-billion-59468.
World Bank president nominee pledges change, The Independent, 15 marzo 2023.
https://www.independent.co.ug/world-bank-president-nominee-pledges-change/
La Cooperazione Internazionale dei Paesi Bassi ha anche annunciato un sostegno di 30 milioni di dollari per l' African Emergency Food Production Facility dell’AfDB.

[17] CADTM, Afrique : le piège de la dette et comment en sortir, 2022. https://www.cadtm.org/Afrique-le-piege-de-la-dette-et-comment-en-sortir

[18] Frédéric Miezan, History of the African Development Bank and its contribution to the development of Côte d'Ivoire 1963-2005, Parigi, Société française d'histoire des outre-mers, 2012. https://www.persee.fr/docAsPDF/sfhom_0000-0003_2012_mon_8_1_912.pdf

[19] Questo processo ebbe luogo sotto la presidenza di Wila Mung'omba, che aveva svolto un ruolo chiave nella privatizzazione delle miniere in Zambia. Cfr.: Frédéric Miezan, History of the African Development Bank and its contribution to the development of Côte d'Ivoire 1963-2005, Parigi, Société française d'histoire des outre-mers, 2012.
https://www.persee.fr/docAsPDF/sfhom_0000-0003_2012_mon_8_1_912.pdf
Damien Millet, La dette de l'Afrique aujourd'hui, CADTM, 29 marzo 2005.
https://www.cadtm.org/spip.php?page=imprimer&id_article=1261.

[20] Cfr.: AfDB, Lending Instruments. https://www.afdb.org/fr/about-us/corporate-information/financial-information/lending-instruments.
R
achel Wynberg, Gaia, GRAIN, Privatization of the means of survival: The commercialization of Africa's biodiversity, 25 maggio 2000https://grain.org/fr/article/61-privatisation-des-moyens-de-survie-la-commercialisation-de-la-biodiversite-de-l-afrique

[21]  https://www.bilaterals.org/?-afcfta-287-#

[22] AfDB, Equity Acquisitions in Africa. The role of the African Development Bank. A key player in the development of capital markets, 2021.
https://www.afdb.org/sites/default/files/news_documents/private_equity_in_africa_-_the_role_of_the_afdb_2021_-_french.pdf

[23] Cfr.: https://www.afdb.org/fr/propos/information-dentreprise/historique/la-bad-50-ans-au-service-de-lafrique

[24] L'importo nella valuta utilizzata dall'AfDB (AU) è: 13.891,17 miliardi. Il tasso di cambio del giugno 2023 può essere visualizzato qui : https://www.afdb.org/en/documents/june-2023-exchange-rates

[25] AfDB, Relazione annuale 2022, 2023, https://www.afdb.org/fr/documents-publications/rapport-annuel, pagg. 81, 82.

[26] AfDB, Relazione annuale 2022, 2023, https://www.afdb.org/fr/documents-publications/rapport-annuel

[27] La Banca sostiene di aver realizzato, tra il 2006 e il 2014, 198 operazioni nel settore agricolo e agroindustriale per un importo di 6,3 miliardi di dollari.
ADB, Feed Africa. Strategy for agricultural transformation in Africa 2016 – 2025, 2016
. https://www.afdb.org/fileadmin/uploads/afdb/Documents/Policy-Documents/Feed_Africa-Strategy-En.pdf
Annual report 2021: highlights, 19 luglio 2022, https://www.afdb.org/en/documents/african-development-bank-group-annual-report-2021-highlights).

[28] AfDB, Questions and Answers: The Dakar 2 Summit, 2023, https://www.afdb.org/fr/sommet-dakar-2-nourrir-lafrique-souverainete-alimentaire-et-resilience/questions-et-reponses-le-sommet-dakar-2

[29] Cfr.: https://www.afdb.org/en/topics-and-sectors/sectors/agriculture-agro-industries/bank-group-vision

[30] AfDB, Feed Africa. Strategy for the transformation of African agriculture 2016 - 2025, 2016.
https://www.afdb.org/fileadmin/uploads/afdb/Documents/Policy-Documents/Feed_Africa_-_Strategie-Fr.pdf

[31] AfDB, Questions and answers : ll Sommet Dakar 2, 2023, https://www.afdb.org/fr/sommet-dakar-2-nourrir-lafrique-souverainete-alimentaire-et-resilience/questions-et-reponses-le-sommet-dakar-2

[32] AfDB, TAAT, AfDB's new strategy to ensure 513 million tons more food production, 20 Ottobre 2017.
https://www.afdb.org/fr/news-and-events/afdbs-agricultural-transformation-strategy-to-guarantee-513-million-tons-of-additional-food-production-17463

[33] African Development Bank (ADB): Syngenta case, a big potato in the re-election of President Adesina, Orishas Finance, 16 agosto 2020.
 
https://www.orishas-finance.com/actualite/1898?lang=fr; et Vincent Duhem, « AfDB: What’s in the confidential report exonerating Adesina », The Africa Report, May 11, 2020, https://www.theafricareport.com/27758/afdb-whats-in-the-confidential-report-exonerating-adesina/

[34] Vedi: TAAT, TAAT’s deployment model offers hope for mitigating Fall Armyworm infestation , 10 Maggio 2023.
https://taat-africa.org/news/taats-deployment-model-offers-hope-for-mitigating-fall-armyworm-infestation/; TAAT,
Farmers expect bumper harvest as TAAT Maize technologies tackle Fall Armyworm, 14 Dicembre 2019.
https://taat-africa.org/news/farmers-expect-bumper-harvest-as-taat-maize-technologies-tackle-fall-armyworm/.

TAAT Updates 2018, 2018. https://taat-africa.org/wp-content/uploads/2019/09/REVISED_TAAT_update25-june2019E.pdf

[35] See: SAFCEI, African faith communities tell Gates Foundation: “Big farming is no solution for Africa", 4 Agosto 2021.
https://grain.org/en/article/6706-african-faith-communities-tell-gates-foundation-big-farming-is-no-solution-for-africa.
GRAIN, How the Gates Foundation is pushing the food system in the wrong direction, 28 Giugno 2021:

https://grain.org/fr/article/6696-comment-la-fondation-gates-pousse-le-systeme-alimentaire-dans-la-mauvaise-direction.
JVE Ghana, GRAIN,
AGRA endorses and consolidates the climate crises of today and tomorrow,” 5 Settembre 2019.
https://grain.org/fr/article/6320-l-agra-enterine-et-consolide-les-crises-climatiques-d-aujourd-hui-et-de-demain

[36] AfDB, Speech by Mr. Akinwumi Adesina, President of the African Development Bank Group - Knowledge Exchange hosted by YARA - Oslo, 29 Settembre 2022.
https://www.afdb.org/fr/news-and-events/speeches/discours-de-m-akinwumi-adesina-president-du-groupe-de-la-banque-africaine-de-developpement-echange-de-connaissances-organise-par-yara-oslo-le-29-septembre-2022-55156

[37] Groupe ETC, African Development Bank Group: Dakar 2 Summit, 26 Gennaio 2023.
https://www.etcgroup.org/fr/content/groupe-de-la-banque-africaine-de-developpement-sommet-dakar-2

[38] Vedere per esempio: Frederic Mousseau and Andy Currier, The African Development Bank Must Work for Africans, Not Agrochemical Corporations, Oakland Institute, !5 Settembre 2022.
https://www.oaklandinstitute.org/blog/african-development-bank-agrochemical-corporations.
GRAIN, IATP, « A corporate cartel fertilizes food inflation», May 23, 2023, 
https://grain.org/fr/article/6990-un-cartel-d-entreprises-fertilise-l-inflation-alimentaire

[39] AfDB, Nigeria - « Dangote Industries Limited » - (Refinery and fertilizer production projects)». https://projectsportal.afdb.org/dataportal/VProject/show/P-NG-FD0-003?lang=fr

[40] The average application in sub-Saharan Africa is said to have increased from 6 kg/hectare in 2000 to 17 kg in 2017 (AfDB and UNECA, "Promotion of fertilizer production, cross-border trade and consumption in Africa", 2018, https://www.afdb.org/fileadmin/uploads/afdb/Documents/Generic-Documents/Study__sponsored_by_UNECA___AFFM__on_promotion_of_fertilizer_production__cross-border_trade_and_consumption_in_Africa.pdf).

[41] I paesi coinvolti sono: Nigeria, Tanzania, DRC, Ghana, Ivory Coast, Ethiopia, Zambia, Kenya, Mozambique, Niger, Burkina Faso, Malawi, Senegal, Zimbabwe and Uganda.
AfDB, Africa Fertilizer Financing Mechanism (AFFM) – Strategic Plan 2022-2028 , 25 Maggio 2022.
https://www.afdb.org/en/documents/africa-fertilizer-financing-mechanism-affm-strategic-plan-2022-2028).

[42] Vedi: https://www.afdb.org/en/news-and-events/press-releases/african-development-bank-african-fertilizer-and-agribusiness-partnership-sign-54-million-agreements-foster-fertilizer-market-nigeria-and-tanzania-29901

[43] Vedi: https://www.afdb.org/en/news-and-events/africa-fertilizer-financing-mechanism-governing-council-calls-more-private-sector-financing-fertilizer-sector-50695

[44] Vedi: https://www.afdb.org/en/initiatives-partnerships/africa-fertilizer-financing-mechanism/implementation/trade-credit-guarantee-project-cote-divoire-and-ghana

[45] AfDB Approves $11.7 Million To Facilitate Access To Fertilizers For African Farmers, Business Today, 18 Maggio 2023. https://businesstodayng.com/afdb-approves-11-7-million-to-facilitate-access-to-fertilizers-for-african-farmers/

[46] Tom Collins, Time for Africa to feed itself – Dakar 2 summit takes Africa’s food agenda forward, Africa Business, 28 Febbraio 2023: https://african.business/2023/02/resources/time-for-africa-to-feed-itself-dakar-2-summit-takes-africas-food-agenda-forward

[47] AfDB, Partnership for Agro-Industrialization in Africa (SAPZ), 20 Settembre 2021. https://www.afdb.org/sites/default/files/documents/2021_09_20_partnership_for_agro-industrialization_in_africa.pptx

[48] AfDB, AfDB Research Study - Prospects for the Development of Special Agro-Industrial Processing Zones (SAPZs) in Africa: Lessons from Experience, Luglio 2021. https://www.afdb.org/fr/documents/etude-de-recherche-de-la-bad-perspectives-de-developpement-des-zones-de-transformation-agro-industrielle-speciales-sapz-en-afrique-lecons-de-lexperience

[49] Collectif TANY, But what is happening in Bas-Mangoky in Madagascar?», 15 Ottobre 2022. https://www.farmlandgrab.org/post/view/31192-mais-que-se-passe-t-il-dans-le-bas-mangoky-a-madagascarQuesta non era certo la prima volta che i prestiti avevano contribuito a facilitare le politiche a favore del settore agroalimentare. Già nel 2005, un prestito multimilionario per la ricostruzione rurale nella Repubblica democratica del Congo era subordinato all'approvazione di una legge sulle sementi.
GRAIN, Seed Laws in Africa: A Red Carpet for Private Companies, 8 Luglio 2005. https://grain.org/fr/article/526-lois-sur-les-semences-en-afrique-un-tapis-rouge-pour-les-societes-privees).

[50] Vedi : CNUCED,  World Investment Report 2019 , 12 Giugno 2019. https://unctad.org/webflyer/world-investment-report-2019; et https://gasez.org/about.

[51] AfDB Approves $11.7 Million To Facilitate Access To Fertilizers For African Farmers, Business Today, 18 Maggio 2023. https://businesstodayng.com/afdb-approves-11-7-million-to-facilitate-access-to-fertilizers-for-african-farmers/

[52] Land Tenure and Development Technical Committee, Special economic zones and land tenure. Global trends and local impacts in Senegal and Madagascar, 22 settembre 2022. https://www.foncier-developpement.fr/publication/special-economic-zones-and-land-tenure-global-trends-and-local-impacts-in-senegal-and-madagascar/

[53] Action contre la faim, CCFD – Terre solidaire, Oxfam France, The impasse of agricultural growth poles,  2017. https://ccfd-terresolidaire.org/wp-content/uploads/2017/06/rapport_pcaa_exe_ok.pdf

[54] Inter-réseaux développement rural, Agricultural growth poles: the panacea to the ills of African agriculture?, Dicembre 2016. https://www.inter-reseaux.org/wp-content/uploads/bds_no24_poles_de_croissance.pdf

[55] Etienne Lankoandé, Bagré pole, ten years later, Lefaso.net, 10 Dicembre 2020. https://www.farmlandgrab.org/post/view/30003-bagre-pole-dix-ans-apres

[56] Action contre la faim, CCFD – Terre solidaire, Oxfam France, The impasse of agricultural growth poles, 2017, https://ccfd-terresolidaire.org/wp-content/uploads/2017/06/rapport_pcaa_exe_ok.pdf

[57] Un elenco di zone (SAPZs)  e parchi agro-industriali, finanziati da AfDB e non, può essere trovato qui: AfDB, AfDB Research Study - Prospects for the Development of Special Agro-Industrial Processing Zones (SAPZs) in Africa: Lessons from Experience, Luglio 2021. https://www.afdb.org/fr/documents/etude-de-recherche-de-la-bad-perspectives-de-developpement-des-zones-de-transformation-agro-industrielle-speciales-sapz-en-afrique-lecons-de-lexperience, p. 108

[58] Vedi: AfDB, Questions and Answers: The Dakar 2 Summit, 2023. https://www.afdb.org/fr/sommet-dakar-2-nourrir-lafrique-souverainete-alimentaire-et-resilience/questions-et-reponses-le-sommet-dakar-2
AfDB, Special Agro-Industrial Processing Zones Program in Nigeria: 10 Quick Facts to Know, 28 Ottobre 2022. https://www.afdb.org/fr/news-and-events/programme-des-zones-speciales-de-transformation-agro-industrielle-au-nigeria-10-faits-en-bref-savoir-55889

[59] Vedi: AfDB, Senegal - Central Agro-Industrial Processing Zone Project - Project Appraisal Report, 28 Ottobre 2022. https://www.afdb.org/fr/documents/senegal-projet-de-zone-de-transformation-agro-industrielle-du-centre-rapport-devaluation-de-projet
Senegal: a loan of more than 63 million euros for the establishment of an agropole in four regions of the Center of the country, 26 Ottobre 2022. https://www.afdb.org/fr/news-and-events/press-releases/senegal-un-pret-de-plus-de-63-millions-deuros-pour-la-mise-en-place-dune-agropole-dans-quatre-regions-du-centre-du-pays-55766

[60] AfDB, Partnership for Agro-Industrialization in Africa (SAPZ), 20 Settembre 2021. https://www.afdb.org/sites/default/files/documents/2021_09_20_partnership_for_agro-industrialization_in_africa.pptx

[61] Martin Mateso, Farmland: African peasants give way to multinational corporations, GeopolisTV, 14 Aprile 2017. https://www.farmlandgrab.org/post/view/27059-terres-agricoles-les-paysans-africains-seffacent-face-aux-multinationales

[62] AfDB, Development Program for the Special Agro-Industrial Processing Zone of the Koulikoro and Peri-Urban Regions of Bamako (PDZSTA-KB). Evaluation Report, Dicembre 2019. https://projectsportal.afdb.org/dataportal/VProject/show/P-ML-AAG-004?lang=fr

[63] Vedi anche: Agropoles: a panacea for African agriculture?, Afrik.com, 8 Dicembre 2017. https://www.farmlandgrab.org/post/view/27727-les-agropoles-une-panacee-pour-lagriculture-africaine

[64] Vedi ad esempio: GRAIN, A new green revolution for Africa?, 2007. https://grain.org/fr/article/137-une-nouvelle-revolution-verte-pour-l-afrique
Sayouba Traoré, Industrial Agriculture and Land Grabbing in Africa, RFI, 15 luglio 2017, https://www.farmlandgrab.org/post/view/27297-lagriculture-industrielle-et-laccaparement-des-terres-en-afrique

[65] GRAIN, Food sovereignty is the only solution to climate chaos for Africa, 31 Luglio 2019. https://grain.org/fr/article/6297-la-souverainete-alimentaire-est-la-seule-solution-au-chaos-climatique-pour-l-afrique

[66] La società civile denuncia sempre più spesso le banche pubbliche come l'AfDB. Si veda ad esempio: Development banks are not for financing agribusiness, 17 ottobre 2021. https://grain.org/fr/article/6756-les-banques-de-developpement-n-ont-pas-vocation-a-financer-l-agrobusiness


 

18 ottobre 2023 (pubblicato qui il 22 ottobre 2023)