***Segnalazione***

Cercando “unicorni di carbonio”L'inganno dei mercati del carbonio e la riduzione delle emissioni allo “zero netto”

di Doreen Stabinsky, Dipti Bhatnagar, Sara Shaw

En busca de unicornios de carbono: el engaño de los mercados de carbono y la reducción de emisiones a “Cero Neto”
Doreen Stabinsky, Dipti Bhatnagar, Sara Shaw
Amigos da Terra Internacional (FoEI)
Febbraio 2021, pp. 20.

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Qui la versione in portoghese.


Le strategie per lo “zero netto” sono come unicorni di carbonio: visioni illusorie di come potremmo risolvere la crisi climatica senza chiudere l’era dell’economia fossile.
Attori e operatori potenti, in particolare quelli con una quota maggiore di responsabilità per le emissioni (come l'industria dei combustibili fossili e l'agribusiness), continuano a mettere in ombra la necessità di eliminare progressivamente i combustibili fossili e le emissioni di gas serra utilizzando il mercato delle emissioni di carbonio come strategia di distrazione e seduzione.
Le promesse o gli impegni di riduzione delle emissioni a "zero netto" costituiscono una nuova integrazione nel paniere delle strategie di tali attori, che stanno lottando con le unghie e con i denti per mantenere l’attuale situazione, che senza dubbio aggraverà la catastrofe climatica.
Queste sono le strategie delle imprese:

  • Distogliere l'attenzione dalla necessità urgente e innegabile di eliminare le emissioni di combustibili fossili;
  • Nascondere la responsabilità delle grandi imprese e delle élite per le loro emissioni di carbonio, nonché la responsabilità dei governi di regolarle;
  • Approfondire la finanziarizzazione della natura, riducendo a carbonio commercializzabile l'incredibile diversità delle foreste, dei pascoli e delle zone umide del nostro pianeta, ed innescando una nuova e massiccia appropriazione delle risorse delle popolazioni indigene, degli agricoltori e comunità locali, principalmente nel sud del mondo.

Le foreste, i terreni, gli ecosistemi rappresentano molto più del carbonio immagazzinato in essi. Sono ecosistemi viventi, che respirano, siti culturali e spirituali, fonti di vita per milioni di persone in tutto il pianeta. La quantità crescente di impegni e promesse per la riduzione delle emissioni allo "zero netto", annunciata da imprese e governi, unitamente alle strategie basate sulla compensazione delle emissioni per mantenere tali promesse, stanno dando luogo ad una crescita della domanda di compensazioni.
I governi stanno sostenendo queste iniziative con la chiara intenzione di utilizzare i vertici sulla biodiversità e sul clima per promuovere l'allargamento dei mercati delle compensazione delle emissioni di carbonio.
Ma la compensazione delle emissioni non riduce realmente le concentrazioni atmosferiche di biossido di carbonio ( CO2).
Le emissioni a livello mondiale, e quindi le concentrazioni di CO2, continuano ad aumentare a un ritmo letale.
Lo "zero netto" è una cortina fumogena, un concetto pericoloso e allo stesso tempo problematico per la sua efficacia nel coprire l'inazione.
Questo rapporto approfondisce le argomentazioni scientifiche alla base della teoria dello "zero netto", e come vengono utilizzate per coprire la mancanza di azione sul clima.
Esamina le nuove strategie per espandere i mercati delle compensazione delle emissioni di carbonio, spiegando anche il ruolo dei vari attori impegnati in tal senso.
Tra questi ci sono attori meno evidenti come alcune delle grandi organizzazioni conservazioniste, ed altri più evidenti: le banche, i settori finanziari e gli interessi commerciali che sostengono il mantenimento dello status quo della produzione e del consumo di combustibili fossili.

Foto di apertura in home page:
Attivisti protestano contro i REDD (Reducing emissions from deforestation and forest degradation) e l'usurpazione di terre prima della firma degli Accordi di Parigi, nel dicembre 2015.
Fonte: Amici della Terra.

15 luglio 2022 (pubblicato qui il 18 luglio 2022)