
L'Azerbaigian è un paese di circa 10 milioni di persone 3 nella regione del Caucaso meridionale con il Mar Caspio a est, l’Iran a sud, l’Armenia a ovest e la Georgia e la Russia a nord.
Il paese è sotto un regime autoritario, con la maggior parte del potere nelle mani del presidente Ilham Aliyev che governa il Paese da quando suo padre, il precedente presidente Heydar Aliyiev, è morto nell’ottobre 2003. 4
L'amministrazione è pienamente corrotta, classificandosi al 129° posto su 180 paesi nell’Indice di percezione della corruzione, l'indicatore globale creato da Transparency International per la corruzione nel settore pubblico. 5
Sebbene le statistiche ufficiali mettano la percentuale della popolazione che vive al di sotto del soglia di povertà intorno al 5% 6, dati non ufficiali riportano un numero molto più alto 7.
Come ha detto una persona a Crude Accountability, “Siamo il paese più ricco. Siamo le persone più povere” 8.
L'Azerbaigian è definito come "non libero" nel rapporto Freedom in the World 2021 di Freedom House, con un punteggio di dieci su una scala di 100 punti. Sui diritti politici il Paese guadagna due punti su 40, e sulle libertà civili otto su 60 9.
Nel 2017, un massiccio programma di riciclaggio di denaro azero, che ha coinvolto un'élite cleptocratica vicina al
presidente Aliyev, è stato scoperto e denunciato dal Organized Crime and Corruption Reporting Project (OCCRP). Ha rivelato che quasi 3 miliardi di dollari sono stati riciclati attraverso fondi neri in società di comodo registrate nel Regno Unito 10. Nell'ottobre 2021 i rapporti dei Pandora Papers hanno rivelato che la famiglia Aliyev e i suoi soci possiedono immobili di prim'ordine a Londra per un valore di quasi 700 milioni di dollari 11. Mentre la famiglia e i soci continuano ad accumulare e spendere ingenti somme di denaro, il regime ha represso la società civile aggredendo, detenendo e arrestando attivisti, giornalisti e chiunque il regime intenda mettere a tacere. Secondo l’Human Rights Watch lo spazio per l'attivismo indipendente, il giornalismo critico e l'attività politica di opposizione si è praticamente estinto quando tanti attivisti, difensori dei diritti umani e giornalisti sono stati arrestati e incarcerati.
Leggi e regolamenti limitano l’attività di gruppi indipendenti e la loro capacità di ottenere finanziamenti.
Altri problemi persistenti sui diritti umani includono la tortura, l'interferenza nel lavoro e nell’indipendenza degli avvocati e le restrizioni alla libertà dei media 12. In queste circostanze c'è poco spazio per il monitoraggio ambientale indipendente e tale lavoro è estremamente pericoloso per coloro che lo tentano.
L’economia dell'Azerbaigian
L'economia dell'Azerbaigian dipende in gran parte dai combustibili fossili. I prodotti petroliferi rappresentano oltre il 90% delle esportazioni dell'Azerbaigian e, a seconda del prezzo del petrolio, dal 33% al 50% del prodotto interno lordo del paese 13.
Sebbene l'Azerbaigian affermi che i suoi obiettivi economici includono la diversificazione della sua economia ed il rafforzamento del settore non petrolifero, l’OCSE osserva che “molti dei suoi investimenti supportano il continuo predominio del petrolio e del gas nel settore energetico e più in generale nell'economia”14.
In Azerbaigian il radicamento dell'industria dei combustibili fossili nell'economia è evidente anche negli investimenti diretti esteri (IDE): il Regno Unito è il più grande investitore diretto straniero nel paese, contribuendo per il 27% agli IDE complessivi. La BP gioca un ruolo importante e l'interesse del Regno Unito per l'Azerbaigian si concentra sui settori del petrolio e del gas 15.
Oltre ai grandi investimenti delle transnazionali, le strutture descritte in questo rapporto ricevono investimenti statali significativi e inputs da istituzioni finanziarie internazionali e private.
ATTORI CHIAVE
Le istituzioni finanziarie internazionali
La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) è una banca multilaterale di investimenti per lo sviluppo che ha come missione la transizione verso economie di mercato aperte e democratiche.
È l'unica istituzione finanziaria internazionale (IFI) con un mandato politico nel suo articolo 1, che richiede che investa solo in paesi con democrazia multipartitica, pluralismo ed economia di mercato 16.
La BERS ha finanziato 177 progetti in Azerbaigian e ha investito 3.172 milioni di euro nel Paese, di cui 1.132 milioni di euro in progetti in corso.17 Gli investimenti dell'istituto includono 500 milioni di dollari nel Corridoio Sud del Gas.18
La BERS ha anche fornito tre prestiti al giacimento di gas Shah Deniz Stage 2 ($ 200 milioni, $ 250 milioni e $ 100 milioni).19
La Asian Development Bank ha investito un miliardo di dollari nel giacimento di gas di Shah Deniz e ha contribuito ad un ulteriore investimento di $ 250 milioni, sempre a Shah Deniz, assieme alla BERS 20.
La International Finance Corporation, il braccio di investimento privato della Banca Mondiale, ha prestato $ 250 milioni al gasdotto Baku-Tbilisi-Ceyhan 21 ed è coinvolta in Azerbaigian dal 1995.
Le istituzioni finanziarie internazionali non solo prestano denaro all'Azerbaigian e ai progetti dei combustibili fossili descritti nella presente relazione, ma danno anche legittimità politica ed economica ad un regime che commette gravi violazioni dei diritti umani ed è pieno di corruzione. Quando le istituzioni finanziarie internazionali sono disposte a impegnare denaro pubblico in questi progetti, consentono ai progetti di andare avanti anche quando altri investitori non sono disposti a correre il rischio. Tali prestiti possono far sembrare l'investimento meno rischioso, catalizzando il coinvolgimento degli investitori privati 22.
Il loro coinvolgimento in questi progetti è fondamentale per lo sviluppo politico ed economico del settore petrolifero e del gas dell'Azerbaigian e per il suo peso politico ed economico. Le istituzioni finanziarie internazionali sono tra gli investitori più significativi nel paese nei settori del petrolio e del gas, ma anche le compagnie petrolifere statali e internazionali sono fortemente coinvolte.
Compagnie petrolifere
La British Petroleum opera in Azerbaigian da oltre venticinque anni. Il 20 settembre 1994 ha firmato il "contratto del secolo", un accordo di condivisione della produzione per sviluppare congiuntamente il giacimento petrolifero Azeri-Chirag-Guneshli (ACG) nel Mar Caspio.
Dal 1995, la spesa totale in conto capitale della società in Azerbaigian è di 78,5 miliardi di dollari, inclusi ACG, Shah Deniz, BTC e il South Caucasus Pipeline 23. BP non è solo uno dei principali attori nell'industria petrolifera e del gas dell'Azerbaigian, ma ha anche un notevole peso politico ed economico. In qualità di partner commerciale chiave per il governo azero e per la compagnia petrolifera statale della Repubblica dell'Azerbaigian, il coinvolgimento di BP nel paese è stato fondamentale per questa piccola nazione. Nel 2017, BP e il governo dell'Azerbaigian hanno esteso il “contratto del secolo” al 2050, assicurando che il petrolio sarà probabilmente il fulcro dell’economia almeno per il prossimi trent'anni 24.
La Compagnia Petrolifera Statale della Repubblica dell'Azerbaigian (SOCAR), fondata nel 1992, è una società di proprietà dello Stato e il 100% delle sue azioni appartiene alla Repubblica dell'Azerbaigian. È anche la più grande azienda e il più grande contribuente dell'Azerbaigian. SOCAR è impegnata in attività di esplorazione, sviluppo, elaborazione, trasporto e vendita al dettaglio, principalmente a terra e nel settore azero del Mar Caspio. Oltre a vendere il suo prodotto a livello nazionale, ha attività di vendita al dettaglio in Georgia, Romania, Svizzera e Ucraina.
Per anni, il governo azero ha fornito supporto finanziario e strategico alla SOCAR, con importanti flussi finanziari 25 tra l'azienda e il governo. Lo Stato investe, assegna sussidi, fornisce prestiti, agevolazioni fiscali e altri supporti finanziari alla società per aumentare il suo capitale. SOCAR, a sua volta, paga le tasse e investe. Tuttavia, SOCAR è stata criticata per aver ricevuto dal bilancio statale più di quanto non abbia contribuito.26
Nel 2019 l'azienda ha pagato 1,409 miliardi di AZN28 in tasse statali e 173,6 milioni di Azerbaijani Manat (AZN) al Fondo statale di protezione sociale.
La SOCAR rappresentava il 76,4% delle tasse e dei pagamenti obbligatori versati dalle compagnie statali 29.
Nel 2019 il 61% per cento dei ricavi dell'azienda è stato generato dal petrolio greggio, il 26,5% dai prodotti petroliferi, il 4,7% da prodotti petrolchimici e il 4,9% da gas naturale.30 La SOCAR è l'operatore tecnico della South Caucasus Pipeline Company, che esporta gas naturale dall'Azerbaigian attraverso la Georgia e la Turchia verso l'Europa. 31 La SOCAR gestisce la raffineria Heydar Aliyev di Baku, una delle strutture analizzate nel Rapporto Omanos.
Il Fondo petrolifero statale dell'Azerbaigian (SOFAZ) è stato creato nel 1999 per sostenere lo sviluppo socio-economico del paese e la raccolta delle entrate petrolifere per le generazioni future, per garantire l’uguaglianza intergenerazionale. 32
I dati indicano che la gestione di SOFAZ non è stata efficiente e non va a beneficio dei cittadini azeri. Questa incapacità di provvedere al popolo azero è stata documentata nel rapporto congiunto 2020 dell’ Economic Research Center e di Crude Accountability, “The Empty Bucket of the State Oil Fund of Azerbaijan: Profits and Profiteering”. 33
Impegni internazionali rilevanti sottoscritti dall'Azerbaigian
Oltre a ricevere finanziamenti da istituzioni finanziarie internazionali, l'Azerbaigian è membro della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, del Gruppo della Banca Mondiale e dell'Asia Banca Asiatica per lo sviluppo. Pertanto, è ammesso alla ricezione di prestiti e ad ospitare progetti che ricevono prestiti da queste istituzioni finanziarie internazionali.
È inoltre soggetto agli standard ambientali e sociali stabiliti da queste istituzioni. Visto che queste istituzioni sono pubbliche e fanno affidamento sul denaro dei contribuenti, questi standard sono inclusi nei meccanismi di responsabilità per garantire gli accordi.
L'Azerbaigian ha anche firmato alcune importanti convenzioni internazionali, tra cui la Convenzione di Aarhus, che stabilisce alcuni diritti fondamentali: il diritto di accesso del pubblico ai dati significativi sull'ambiente, per poter partecipare al processo decisionale sulle questioni ambientali, e il diritto di accesso alla giustizia quando questi diritti sono negati. 34
L'Azerbaigian è un membro del Consiglio d'Europa (CoE) ed ha la responsabilità di sostenere gli standard dei diritti umani, sociali e ambientali del CoE. 35 L'Azerbaigian è membro dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), e dell'OCSE. Infine l'Azerbaigian è uno dei firmatari degli Accordi di Parigi, di cui parleremo più avanti in questo rapporto. Questi obblighi non solo consentono all'Azerbaigian di trarre vantaggio dalla partecipazione internazionale, ma consentono anche di richiedergli di rispettare le regole e le responsabilità previste da questi impegni.
L’impatto del COVID-19 sulla società civile e sulla nostra ricerca
Da marzo 2020, la pandemia di COVID-19 ha creato nuovi ostacoli per l’accesso alle informazioni ambientali in Azerbaigian. I viaggi internazionali si sono fermati e i movimenti interni in Azerbaigian sono stati fortemente limitati
dalle autorità in risposta alla pandemia.36 Anche i viaggi interregionali sono stati limitati e per un po' anche i viaggi al di fuori della propria residenza. Sebbene molte restrizioni siano state revocate alla fine di gennaio 2021, molti controlli continuano. Il nostro team internazionale non è ancora in grado di recarsi in Azerbaigian e con nuove varianti della diffusione del coronavirus, non è chiaro quando questa situazione cambierà.
Le autorità azere hanno usato la pandemia come pretesto per un'ulteriore repressione contro gli attivisti, i giornalisti e ciò che percepisce come opposizione. Dopo un giro di vite sulla società civile nei primi giorni della pandemia, l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha rilasciato una dichiarazione condannando l'uso della pandemia da parte di Aliyev per giustificare un'ulteriore repressione.37 Sfortunatamente, questa dichiarazione non ha cambiato il comportamento del regime. 38
Per rispondere alle limitazioni della pandemia, Crude Accountability ha modificato il suo piano di ricerca iniziale che prevedeva di condurre un ampio monitoraggio ambientale sul campo. In alternativa ha collaborato con Omanos Analytics, che ha utilizzato le immagini satellitari per osservare il gas flaring e le fuoriuscite di petrolio nelle località suggerito da Crude Accountability. Il loro rapporto dettagliato, è incentrato sulle immagini di tre aree onshore (la regione di Qaradagh, la baia di Baku e il terminal di Sangachal) e due aree offshore (campi di estrazione Azeri-Chirag-Guneshli e Shah Deniz) dove sembrava essere presente l'inquinamento.
I risultati di Omanos Analytics sono descritti nel loro rapporto e qui integrati con la nostra attività di indagine sul campo, condotta prima della pandemia, e con la verifica sul campo effettuata nell'estate del 2021. Sono necessarie ulteriori ricerche, oltre a quelle qui riportate, per comprendere appieno l'impatto dello sviluppo del gas e del petrolio sull'ambiente e sulla salute umana; questo rapporto è una chiave di inizio per il perseguimento di questo obiettivo.
L’impatto del COVID-19 sull’industria petrolifera azera
Nel 2020, le entrate petrolifere in Azerbaigian sono scese ai livelli più bassi dal 2007. Ciò è dovuto al Pandemia COVID-19, che ha causato un calo dei prezzi del greggio sui mercati mondiali a causa del calo della domanda di risorse energetiche. Questa riduzione della domanda ha avuto un impatto significativo sulle vendite e le entrate dei paesi esportatori di petrolio come l'Azerbaigian.
La pandemia di COVID-19 ha avuto un duplice impatto sui ricavi petroliferi del Paese: il calo della domanda di energia ha portato a un calo dei prezzi del petrolio, e il calo del reddito derivante dalla gestione delle attività di investimento ha ridotto le entrate petrolifere dell'Azerbaigian..
L'Azerbaigian non è solo. La US Energy Information Administration stima che a livello globale il consumo di petrolio liquido è diminuito del 9% nel 2020. 39
Apparentemente questa riduzione è stata temporanea e, come mostra la nostra ricerca, gli impatti negativi sul terreno provocati dalla produzione di petrolio e gas non sembrano essere diminuiti. Infatti, nel secondo trimestre del 2021, la British Petroleum ha dichiarato profitti, riprendendosi dalle perdite nel 2020. 40 Allo stesso modo SOFAZ ha riportato41 una perdita nel 2020, quando le sue entrate di bilancio erano due volte inferiori a quelle dell’anno precedente. Tuttavia, l'Azerbaigian ha ancora registrato un aumento delle entrate di petrolio e gas nel 2021. Tra gennaio e giugno 2021, l'Azerbaigian ha esportato 10,4 miliardi di metri cubi di gas naturale, il 57,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 25,8% in più rispetto ai primi sei mesi del 2020. 42 Tuttavia questo recupero potrebbe essere di breve durata.
Vista la crisi climatica generale e la spinta verso le energie rinnovabili in molti paesi di destinazione degli idrocarburi dell'Azerbaigian, la pandemia di COVID-19 potrebbe aver accelerato l'inevitabile tramonto sull'industria dei combustibili fossili del paese [NdR Su quest’ultima affermaizione ci permettiamo di nutrire qualche dubbio].
Fuoriuscite di petrolio di petrolio e gas flaring
Nella sua ricerca Omanos Analytics ha prestato particolare attenzione alle fuoriuscite di petrolio e al gas flaring, entrambi possibili cause di gravi danni all'ambiente e alla salute umana. Le fuoriuscite di petrolio causano danni ambientali durevoli. Quando sono trasportate dall'acqua danneggiano tutti i tipi di organismi, inquinando molti strati della colonna d'acqua. 43
Ricerche approfondite sull'impatto a lungo termine delle fuoriuscite di petrolio sono state condotte in vari ambienti marini, compreso il Golfo del Messico 44 al largo delle coste dell'Alaska 45 e presso il delta del Niger 46, per citare solo pochi esempi. Gli impatti a lungo termine sull'ambiente e sulla salute umana sono ben documentati. In uno specchio d'acqua chiuso, come il Mar Caspio, le fuoriuscite di petrolio sono particolarmente preoccupanti in quanto non esiste uno sbocco naturale per l'inquinamento. Ci sono rischi reali per le persone, oltre che per le foche del Caspio, gli storioni e altri pesci e organismi che vivono nel mare.47
Il Mar Caspio ha sofferto numerose grandi fuoriuscite di petrolio, anche nel settore del Turkmenistan 48 e ripetutamente nelle acque dell'Azerbaigian.49
Come è noto dagli studi su questi e altri sversamenti, la bonifica è uno sforzo a lungo termine, e molti organismi semplicemente non si riprendono.50
Il gas flaring è un sottoprodotto della raffinazione del gas e del petrolio. Oltre a contribuire all’effetto serra, può avere gravi impatti negativi sulla salute umana. Come descritto dalla Climate and Clean Air Coalition:
“Il flaring si verifica quando il petrolio greggio viene estratto dal sottosuolo e viene portato alla superficie anche il gas naturale. Soprattutto nelle aree con infrastrutture limitate, anche il gas viene bruciato in cima a un grosso camino o in una cavità nel terreno, spesso con impatti devastanti sulle comunità locali. Oltre al rumore e alla luce, il flaring emette fuliggine, metano e composti organici volatili. La fuliggine e il metano sono entrambi potenti forzatori del clima. La fuliggine e i COV (composti organici volatili) sono pericolosi inquinanti atmosferici. 51
Crude Accountability ha imparato in altre comunità - dove è stato possibile un monitoraggio esteso e indipendente - che gli impatti del flaring possono danneggiare in modo significativo le comunità locali. Ad esempio nel Kazakistan occidentale, in collaborazione con gli attivisti della comunità locale, abbiamo condotto il monitoraggio dell'aria nel corso di un anno. Abbiamo identificato oltre 25 emissioni tossiche nell'aria nel villaggio di Berezovka, situato vicino all’enorme giacimento di petrolio e gas di Karachaganak. Gli abitanti dei villaggi hanno segnalato problemi di salute e di degrado ambientale, mentre la compagnia petrolifera e le autorità locali stavano monitorando solo alcune fra le tossine riscontrate dal monitoraggio indipendente. Le fiamme del flaring del giacimento emettevano regolarmente idrogeno solforato e altre tossine correlate nell'aria.52 Sebbene il governo del Kazakistan avesse stabilito concentrazioni massime consentite, queste venivano regolarmente superate con il semplice pagamento di una sanzione da parte della società.53
[Tornando all’Azerbaigian], il gas naturale viene bruciato non solo nei siti di estrazione, ma anche nelle raffinerie e nei terminal, come l'impianto chimico AzMeCo e il terminal di Sangachal, entrambe aree individuate nella nostra ricerca.
A causa della vicinanza delle comunità alle fonti del flaring in Azerbaigian, il nostro rapporto lo ha incluso come un problema ambientale centrale da indagare.
In Azerbaigian varie leggi limitano il gas flaring, inclusa la legge sulla protezione dell'ambiente, la legge sull'uso di risorse energetiche, la legge sulla sicurezza ecologica e la legge sulla protezione dell'aria. Tuttavia secondo un rapporto della BERS del 2012: “Questa base giuridica non è supportata da normativa secondaria, in merito ai requisiti specifici, le indennità o le sanzioni per gli inquinanti applicabili al gas flaring e agli sfiati. Di conseguenza, queste leggi hanno un impatto limitato sul gas flaring e sulle emissioni. Ad esempio, sebbene la legislazione preveda l'applicazione di sanzioni, non prevede alcun meccanismo per la loro attuazione in caso di gas flaring o di scarichi in atmosfera.54
Secondo Natural Gas World, l'Azerbaigian ha fatto molti progressi nella riduzione delle proprie emissioni di metano fino al 2017, quando il gas flaring e la sua intensità hanno cominciato ad aumentare.55 Non solo il gas flaring emette metano, ma sono anche aumentate le emissioni di metano al di fuori del flaring. Natural Gas World afferma: “ Le emissioni di metano complessive, fuggitive e scaricate in Azerbaigian sono stimate in 24 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 equivalenti, se si considera il potenziale di riscaldamento globale di 20 anni (in vent’anni il metano è 84 volte più potente della CO2)”.56
(2. Continua)
* Traduzione a cura di Ecor.Network.
Tratto da:
Flames of toxicity: Environmental and Social Impacts of Azerbaijan's Oil and Gas Development
Crude Accountability
Report - Gennaio 2022 - 57 pp.
Download:

Note:
3 https://data.worldbank.org/indicator/SP.POP.TOTL?locations=AZ, accessed October 6, 2021.
4 https://en.wikipedia.org/wiki/Ilham_Aliyev, accessed September 20, 2021.
5 https://www.transparency.org/en/countries/azerbaijan, accessed September 20, 2021.
6 https://www.adb.org/countries/azerbaijan/poverty, accessed August 10, 2021.
7 “Poverty, repression in Shadow of Azerbaijan’s Shiny New Skyline,” AFP, August 4, 2019, https://www.france24.com/en/20190408-poverty-repression-shadow-azerbaijans-shiny-new-skyline, accessed August 10, 2021.
8 Crude Accountability interview, August 2021.
9 https://freedomhouse.org/country/azerbaijan/freedom-world/2021, accessed September 20, 2021.
10 https://www.occrp.org/en/azerbaijanilaundromat/, accessed September 20, 2021.
11 https://www.occrp.org/en/the-pandora-papers/azerbaijans-ruling-aliyev-family-and-their-associates-acquireddozens-of-prime-london-properties-worth-nearly-700-million, accessed October 6, 2021.
12 https://www.hrw.org/europe/central-asia/azerbaijan, accessed September 20, 2021.
13 https://www.oecd.org/officialdocuments/publicdisplaydocumentpdf/?cote=ENV/EPOC/EAP(2019)6&doclanguage=en#:~:text=Azerbaijan%20is%20an%20upper%2Dmiddle,GDP%20depending%20on%20oil%20prices. Accessed October 6, 2021.
14 Ibid., p. 2, accessed October 6, 2021.
15 https://www.oecd-ilibrary.org/sites/c25577ff-en/index.html?itemId=/content/component/c25577ff-en#:~:text=The%20United%20Kingdom%20is%20the,in%20which%20BP%20actively%20participates. Accessed October 6, 2021.
16 https://www.ebrd.com/downloads/about/aspects.pdf, accessed October 6, 2021.
17 https://www.ebrd.com/azerbaijan-data.html, accessed September 23, 2021.
18 https://www.ebrd.com/work-with-us/projects/psd/azerbaijan-southern-gas-corridor.html, accessed September 23, 2021.
19 https://bankwatch.org/project/southern-gas-corridor-euro-caspian-mega-pipeline, accessed September 23, 2021.
20 Ibid.
21 https://pressroom.ifc.org/all/pages/PressDetail.aspx?ID=26302, accessed September 23, 2021.
22 https://www.lavan.com.au/advice/banking_finance/the_importance_of_international_financial_institutions_in_emerging_market_p, accessed September 23, 2021.
23 https://www.bp.com/en_az/azerbaijan/home/who-we-are/bp-in-azerbaijan.html, accessed July 27, 2021.
24 BP-led group extends Azeri oil 'contract of the century', https://www.reuters.com/article/us-bp-azerbaijanagreement-idUSKCN1BP11O, accessed July 29, 2021.
25 http://eurasiahub.khazar.org/uploads/SOCAR_FinTrans.pdf.
26 https://bakuresearchinstitute.org/az/do-they-give-the-state-budget-more-than-they-get/, accessed June 17, 2021.
27 https://www.forbes.com/sites/arielcohen/2020/08/24/azerbaijans-president-calls-for--privatization-of-state-oilcompany-socar-a-hope-for-petrostates/?sh=6e46f07d3874, accessed June 17, 2021.
28 One Azeri manat is worth.58 USD or .50 Euro according to xe.com (https://www.xe.com/currencyconverter/convert/?Amount=1&From=AZN&To=EUR), accessed November 2, 2021.
29 https://bakuresearchinstitute.org/en/socar-big-problems-at-the-largest-company-in-azerbaijan/.
30 https://bakuresearchinstitute.org/en/socar-big-problems-at-the-largest-company-in-azerbaijan/, accessed June 17, 2021.
31 https://azertag.az/en/xeber/Transition_of_SCPC_technical_operatorship_from_bp_to_SOCAR_finalized-1843875, accessed August 2, 2021.
32 Gubad Ibadoghlu and Crude Accountability, “The Empty Bucket of the State Oil Fund of Azerbaijan—Profits and Profiteering,” 2020, p. 4.
33 https://crudeaccountability.org/wp-content/uploads/The_Empty_Bucket_report_web.pdf, accessed August 6, 2021.
34 https://ec.europa.eu/environment/aarhus/, accessed October 6, 2021.
35 https://www.coe.int/en/web/portal/azerbaijan#:~:text=Azerbaijan%20became%20the%2043rd,Europe%20on%2025%20January%202001. Accessed October 6, 2021.
36 At the start of the pandemic, Azerbaijani citizens were required to obtain permission by text message to travel outside of their homes. https://www.osac.gov/Content/Report/b0e12729-9c5e-4320-b37f-18c91d481c68, accessed September 23, 2021.
37 https://pace.coe.int/en/news/7829/rapporteurs-outraged-by-the-azerbaijani-government-s-reliance-on-thecoronavirus-pandemic-to-justify-political-repression, accessed September 20, 2021.
38 https://www.icnl.org/covid19tracker/, accessed September 20, 2021.
39 U.S. Energy Information Administration (EIA) Report, https://www.eia.gov/todayinenergy/detail.php?id=46596.
40 “BP Swings to Profit in Q2,” https://www.nasdaq.com/articles/bp-swings-to-profit-in-q2-2021-08-03, accessed August 10, 2021.
41 https://oilfund.az/en/fund/press-room/news-archive/1477.
42 “Azerbaijan’s revenues from oil and gas exports rise in first half of 2021,” The Tribune, July 22, 2021, https://www.thetribune.com/azerbaijans-revenues-from-oil-and-gas-export-rise-in-first-half-of-2021/, accessed August 9, 2021.
43 https://wwz.ifremer.fr/gm_eng/Understanding/Our-research-issues/Hydrothermal-systems/The-water-column, accessed November 3, 2021.
44 https://www.nationalgeographic.com/animals/article/how-is-wildlife-doing-now--ten-years-after-thedeepwater-horizon, accessed September 24, 2021.
45 https://oceanconservancy.org/blog/2018/03/22/exxon-valdez-29-years-later/, accessed September 24, 2021.
46 https://www.amnesty.org/en/latest/news/2018/03/niger-delta-oil-spills-decoders/, accessed September 24, 2021.
47 https://phys.org/news/2019-04-caviar-oil-caspian-sea-pollution.html, accessed September 24, 2021.
48 https://crudeaccountability.org/wp-content/uploads/2013/05/20130506-HiddenInPlainSight.pdf, accessed October 6, 2021.
49 https://www.grida.no/resources/6123, accessed October 6, 2021.
50 https://www.hakaimagazine.com/news/wounded-wilderness-the-exxon-valdez-oil-spill-30-years-later/, accessed October 6, 2021.
51 https://www.ccacoalition.org/en/news/gas-flaring-has-dangerous-side-effects-these-mitigation-opportunitiescould-be-win-everyone, accessed September 24, 2021.
52 https://crudeaccountability.org/campaigns/karachaganak/the-campaign-2003-today/, accessed October 18, 2021.
53 https://www.reuters.com/article/kazakhstan-karachaganak/kazakh-court-fines-gas-field-over-flaringidUKL2010489220080320?edition-redirect=uk, accessed October 6, 2021.
54 https://www.ebrd.com/downloads/sector/sei/ap-gas-flaring-study-final-report.pdf
55 https://www.naturalgasworld.com/azerbaijans-potential-and-challenges-in-flaring-and-methane-emissions-ggp-86571, accessed August 2, 2021.
56 Ibid.