Le "concessioni di carbonio" create per generare e vendere crediti di carbonio stanno erodendo profondamente anche le strutture delle comunità, la loro organizzazione e riproduzione comunitaria. Questa è la storia del villaggio di Bapinang Hilir, in Indonesia. Nonostante sia situato al di fuori dell'area di concessione del "progetto REDD+ Katingan", i sistemi di certificazione (VCS e CCBA) lo hanno identificato come interno all'area del progetto. L'articolo analizza come i proprietari delle concessioni abbiano beneficiato di questa inclusione a spese degli abitanti di Bapinang Hilir.
La comunità di Bapinang Hilir si trova nell'area amministrativa del distretto di Pulau Hanaut, nella reggenza di Kotawaringin Timur (Kotawaringin Est), in Indonesia. È una delle tredici reggenze che compongono la provincia del Kalimantan centrale, sull'isola di Kalimantan. La sua posizione vicina all'estuario, al confine con il fiume Katingan e il fiume Mentaya, rende la zona paludosa a causa della marea, coperta da uno strato di torba e pirite. Quest'area iniziò a essere interessata da flussi migratori causati, 150 anni fa, dall'estrazione del carbone nel Sud Kalimantan, durante i quali il popolo Banjarese è stato fatto sloggiare e spostato verso il fiume Mentaya, dove l'amministrazione coloniale stava preparando il circuito capitalistico delle colture commerciali (cocco e gomma). Il contesto storico di Bapinang Hilir successivo alla migrazione è caratterizzato da conflitti per la terra tra i circuiti capitalistici e gli abitanti della zona. I capitali immessi dall'estero si traducono principalmente nell'espansione di attività industriali che divorano spazi abitabili. Le torbiere, sensibili ai cambiamenti, illustrano chiaramente questa distruzione ecologica, dove il vortice dello sfruttamento dell'uomo e del suo ambiente aggrava sempre più l'emarginazione delle comunità. Nell'ultimo decennio i beni comuni rimasti sono stati sempre più recintati per far posto al business del commercio del carbonio.
Questo nuovo capitolo della storia di Bapinang Hilir mostra l'espansione assoluta dell'accumulazione del capitale, che consuma non solo spazi vitali ecologici ma anche la riproduzione della società 1 . L'eccesso (di inquinamento), costantemente seminato negli ultimi due secoli dalla finanza e dal capitale industriale del Nord, adesso è considerato una crisi (climatica) e, nella logica del capitale, è diventato una merce. Questo a sua volta ha permesso la creazione di concessioni di carbonio che generano e vendono crediti di carbonio. Ironicamente questo modello trasferisce la responsabilità di "ridurre" le emissioni ai piccoli agricoltori di Bapinang Hilir. Tuttavia i crediti di carbonio generati non riducono l'inquinamento.In realtà si suppone che servano solo a compensare l'aumento dell'inquinamento altrove.
La conclusione iniziale su un meccanismo commerciale che non solo vende le foreste di torba ma modifica anche le strutture e l'organizzazione delle comunità, come richiesto dai sistemi di certificazione del carbonio, indica la mercificazione della riproduzione della vita comunitaria. Pertanto, quando si fa riferimento alle concessioni di carbonio create per la vendita di crediti di carbonio a paesi e imprese - in gran parte del Nord - non si può fare a meno di fare riferimento a come anche lo spazio (la società riproduttiva e la natura) sia sistematicamente mercificato.
Il progetto REDD+ Katingan
Le terre ancora prive di concessioni economiche o di attività estrattive continuano ad essere considerate terre comunali.
Tuttavia, dal 2016 quest'area è sotto il controllo della società PT Rimba Makmur Utama (RMU) per il Progetto di Ripristino e Conservazione delle Torbiere di Katingan, o progetto REED+ Katingan, attraverso la concessione del Permesso di Uso dei Prodotti Forestali di Legna per il Ripristino degli Ecosistemi (IUPHHK – RE). La società indonesiana RMU è stata fondata nel 2007 con l'idea di trarre vantaggio dalle attività di conservazione delle foreste attraverso il commercio del carbonio. Nel 2008 la RMU presentò una richiesta per ottenere “Concessioni di ripristino degli ecosistemi” 2 che coprono un'area di 227.260 ettari nelle reggenze di Katingan e Kotawaringin Timur. Il Ministero dell'Ambiente e delle Foreste rilasciò solo una concessione nella reggenza di Katingan nel 2013, e l'altra nel 2016 per una superficie di 149.800 ettari 3. Ma se si calcola l'area della Zona del Progetto, che comprende porzioni di territorio al di fuori delle “Concessioni di ripristino degli ecosistemi”, l'area raggiunge i 305.669 ettari, rendendo il progetto REDD+ Katingan il più grande progetto al mondo per la riduzione delle emissioni. Il progetto è stato certificato dal Verified Carbon Standard (VCS) e dalla Climate, Community & Biodiversity Alliance (CCBA).
Sebbene l'area in concessione alla RMU sia di 149.800 ettari, l'area totale conteggiata come zona del progetto verificato da VCS e CCBA è di 305.669 ettari. [3] Prima di poter vendere i crediti di carbonio, la RMU dipendeva dagli investimenti di diverse organizzazioni e imprese, tra cui la Fondazione David e Lucile Packard, l'USAID Indonesia Forest and Climate Support, il Fondo Mondiale per l'Ambiente, la Fondazione Clinton, la banca norvegese per lo sviluppo NORAD e la Fondazione Puter, quest'ultima partner della RMU per le attività di sviluppo comunitario.
Oltre alla vendita dei crediti di carbonio attraverso la Fondazione Puter, la RMU riceve finanziamenti da varie imprese e fondazioni per realizzare programmi di empowerment della comunità. Tra i programmi che stanno emergendo a Bapinang Hilir troviamo la mappatura partecipativa, l'empowerment dei coltivatori di zucchero di cocco e i programmi che incoraggiano la comunità a passare all'orticoltura biologica. Questi fondi possono essere considerati come un modo per la RMU di soddisfare le esigenze in materia di costi per i meccanismi di certificazione e, quindi, come un incentivo per facilitare il commercio di crediti di carbonio.
I crediti di carbonio sono calcolati in base a uno scenario di minaccia di deforestazione derivante da concessioni di piantagioni industriali, dai diritti comunitari di coltivazione e dall'invasione della foresta da parte di una comunità. La quantità di anidride carbonica che si prevede di evitare con il progetto REDD+, secondo quanto riportato nel documento del progetto, costituisce la base per la quantità di crediti che possono essere venduti. Si presume che tale quantità sia basata su calcoli effettuati nell'area della concessione (o zona del progetto) tra uno scenario di riferimento senza il progetto e uno scenario ipotetico con il progetto. Questo calcolo comprende anche le aree esterne alla concessione, o la cosiddetta zona di progetto, che include gli insediamenti comunitari e le terre agricole. Queste aree sono un fattore di deduzione dei crediti di carbonio che possono essere venduti. La stessa RMU riconosce che comportano rischi in termini di proprietà fondiaria e di politica locale, e suggerisce che possono essere ridotti attraverso meccanismi e accordi tra le comunità 3.
La certificazione VCS ottenuta dalla RMU prevede delle condizioni. Una di queste è quella di garantire che il progetto non abbia impatti negativi sulle comunità locali e di incoraggiare la loro partecipazione al processo di sviluppo e attuazione del progetto. Il certificato CCBS ha l'obiettivo di garantire che il progetto migliori il benessere delle popolazioni presenti nella zona del progetto.
Ciò ci calcola confrontando lo scenario del benessere di una comunità senza l'intervento delle attività, e lo scenario del benessere della comunità dopo l'intervento. Un certificato CCBS può aumentare il valore di un credito di carbonio di circa 1,6 dollari per tCO2e (da un prezzo iniziale di circa 2,3 a 3,9 dollari nel 2016). Inoltre, questo certificato è un fattore determinante per ridurre i rischi che potrebbero incidere sulla quantità di carbonio che può essere venduta, ed è anche parte di uno scenario di riduzione delle [possibili] emissioni derivanti dalla [ipotetica] invasione di una comunità. Si stima che la RMU abbia il potenziale per generare circa 1,7 miliardi di dollari nell'arco dei 60 anni di durata della concessione, senza tenere conto delle donazioni che sta ricevendo. 3
[L'emergere del carbonio come un'altra merce
capitalista ha cambiato drasticamente il lavoro
e le relazioni produttive nelle campagne]
La RMU ha iniziato a interagire con le comunità nel 2012, attraverso la Fondazione Puter, utilizzando i fondi USAID per mappare le risorse e i mezzi di sussistenza delle comunità e per prepararle a collaborare nel business del carbonio. Questa è stata la fase iniziale durante la quale l'impresa ha cercato di firmare un Memorandum d'Intesa con il governo della comunità. In seguito alla firma la comunità avrebbe ricevuto 100 milioni di rupie indonesiane (circa 7.000 dollari) e due milioni di rupie (circa 140 dollari) al mese per rafforzare l'apparato comunitario. Gli abitanti del villaggio avrebbero potuto anche presentare proposte per lo sviluppo delle loro attività economiche. Il programma di sviluppo commerciale della comunità si basa su un programma agricolo che introduce fertilizzanti organici e vieta la combustione e l'uso di prodotti chimici.
La prima fase di avvio è stata però rifiutata da quasi tutti i governi comunitari, il che ha causato grandi difficoltà alla RMU nell'ottenere un Memorandum d'Intesa. A guidare questa resistenza era l'élite della noce di cocco che controllava le amministrazioni delle comunità e i sotto distretti, nonché dal Gruppo di Agricoltori di Hanaut Island Dayak Misik 4. Motivo del rifiuto le notizie circolanti nella comunità della reggenza di Katingan, secondo cui i residenti avevano difficoltà ad accedere alla foresta nell'area della concessione, a causa delle graduali restrizioni al suo utilizzo imposte dalla RMU 5. Tuttavia, l'erogazione di fondi incoraggiò i governi di altre comunità a collaborare con la RMU, generando sospetti tra le comunità e il Gruppo Dayak Misik.
Il gruppo Dayak Misik, in quanto unica istituzione consuetudinaria interessata a espandere le proprie terre attraverso il Certificato di Terre Consuetudinarie, vede ostacolate le sue intenzioni dal controllo esercitato dalla RMU sulle terre comunitarie. Altri agricoltori che non fanno parte del Gruppo Dayak Misik, come le amministrazioni delle comunità e i grandi proprietari di piantagioni di cocco a Bapinang Hilir, tendono ad appoggiare il Dayak Misik perché ritengono che il Memorandum d'Intesa tra la comunità e la RMU abbia portato alla cessione di terre comunali e al divieto, per i membri della comunità, di accedere alla loro foresta. La comparsa di esortazioni 6 a non realizzare attività che hanno il potenziale di ridurre i crediti di carbonio, come la piantagione di palma da olio, la raccolta di legname e la caccia, fa sì che alcuni agricoltori si sentano ancora più minacciati 7 dal Memorandum. Inoltre, il controllo da parte della RMU porta anche alla scarsità di terra.
Nel 2017 l'amministrazione sub-distrettuale della élite del cocco è stata rimossa e il nuovo capo eletto è stato considerato un facilitatore nel processo per la firma del Memorandum d'Intesa. Dopo il cambiamento del capo del sotto distretto, quasi tutte le comunità hanno firmato un accordo di cooperazione con la RMU perché tentate da altre comunità che avevano ricevuto denaro.
Il commercio del carbonio e la mercificazione degli esseri umani
L'emergere del carbonio come ennesima merce capitalista ha cambiato drasticamente i rapporti di lavoro e di produzione nelle campagne. I contadini, che avevano un certo livello di autonomia, che controllavano i mezzi di produzione e lavoravano in modo indipendente, sono stati trasformati dal progetto REDD+ in piccoli produttori di merci 8. Perdendo la loro autonomia, i contadini devono produrre merci per ottenere il denaro necessario ad acquistare altre merci per le loro esigenze di consumo, così si integrano nell'economia di mercato capitalista, dipendendo dal denaro che ottengono dalla vendita del loro lavoro. Il popolo di Bapinang Hilir e la popolazione indigena del Kalimantan in generale hanno accordi specifici e divisioni del lavoro per quanto riguarda la combustione degli arbusti prima della semina 9. Questo viene fatto in modo che il fuoco non emetta fumo e non si propaghi alle colture degli altri agricoltori. Spesso, durante la stagione degli incendi, chi ha un orto deve lavorare per evitare che il raccolto venga divorato dal fuoco.
Nel periodo 2019-2020 i roghi sono diventati una questione controversa a Bapinang Hilir, a causa della minaccia di 25 anni di carcere e di una multa di 2 miliardi di rupie indonesiane (circa 14.000 mila dollari) per chi appicca un incendio. Di conseguenza gli agricoltori hanno adottato l'uso di erbicidi per eliminare l'erba o hanno bruciato il terreno di nascosto, ma su piccoli appezzamenti.
Gli incendi incontrollati si verificano in genere dove i terreni sono abbandonati e si propagano a causa dell'espansione di piantagioni di alberi a monocoltura su larga scala, come la palma da olio e l'acacia. Gli incendi del 2015, che hanno lasciato i terreni aridi, ad alta acidità, e bruciato gli orti, sono stati il risultato dei circuiti capitalistici emersi 150 anni fa. A ciò si aggiunge la differenziazione di classe: gli incendi spingono sempre più ai margini i piccoli agricoltori, lasciando il suolo arido e ad elevata acidità. Le élite, che controllano le amministrazioni comunitarie e possiedono enormi piantagioni di cocco, accumulano più terra. I medi agricoltori espandono le loro palme da olio. I risicoltori marginali sono costretti a usare erbicidi perché è vietato loro l'uso del fuoco, cosa che aumenta notevolmente i costi della coltivazione del riso, danneggia il suolo e le fonti d'acqua. Un anno dopo i grandi incendi è entrato in scena il business del carbonio che ha catturato le terre incolte rimanenti attraverso concessioni per il ripristino dell'ecosistema.
L'analisi del business del carbonio non riguarda solo l'accaparramento della terra, che limita l'accesso alle comunità locali, ma anche il modo in cui la riproduzione comunitaria viene mercificata. La linea di riferimento e la valutazione del percorso delle comunità al di fuori dell'area di concessione, nonché le forme di intervento proposte e concordate dal certificatore, sono le origini della valutazione delle attività che riproducono la vita comunitaria. La riproduzione in questione non parla solo di comunità marginali in crisi, ma anche delle dinamiche del cambiamento agrario. Ciò che viene venduto non riguarda solo gli agricoltori marginali, ma anche questioni legate alle abitudini della comunità (bruciare l'erba), alla riproduzione a lungo termine del lavoro (educazione) e alle dinamiche di classe nelle aree rurali (terre incolte, accesso limitato ad opera delle élite, marginalizzazione dei contadini).
Intanto il progetto REDD+ Katingan vende crediti di carbonio a multinazionali inquinanti come la compagnia petrolifera Shell e la compagnia aerea KLM. Queste imprese sostengono di essere "carbon neutral" perché acquistano crediti di carbonio generati da progetti che, in realtà, stanno modificando strutturalmente il tessuto sociale e l'organizzazione delle comunità 10. Le conseguenze sono una frattura metabolica e le dinamiche derivanti (cambiamenti ecologici, differenziazione di classe ed emarginazione) dall'essere incorporati come merci riproduttive della comunità. Gli interventi elencati nel rapporto di convalida della certificazione mostrano che il business del carbonio non solo mercifica il vasto scenario del carbonio, ma produce anche nuovi spazi in cui l'ecologia (di cui gli esseri umani fanno parte) si trasforma in una merce.
* Traduzione di Marina Zenobio per Ecor.Network
Tratto da:
15 años de REDD. Un mecanismo intrínsecamente corrupto
Joanna Cabello, Jutta Kill (Coord.)
Boaventura Monjane, Chris Lang, Dercy Teles de Carvalho, Euridse Samuel, Izzuddin Prawiranegara, Joanna Cabello, Jutta Kill, Larry Lohmann, Letícia Yawanawa, Muyissi Environnement, Natacha Bruna, Prince Lungungu, Tamra L. Gilbertson, Tom Goldtooth
Movimiento Mundial por los Bosques Tropicales (WRM), 2022 - 110 pp.
Download:
Note:
1) La riproduzione della società in questione si riferisce alle relazioni e ai processi sociali che assicurano o sostengono nel tempo le strutture sociali. Per maggiori informazioni: Bachriadi, Dianto. 2020. 24.2: Manifesto Penataan Ulang Penguasaan Tanah 'Kawasan Hutan'. Bandung: ARCBooks.
2) Indonesia: ¿Qué es una Concesión para la Restauración del Ecosistema? https:// www.wrm.org.uy/es/articulos-del-boletin/indonesia-que-es-una-concesion-para-larestauracion-del-ecosistema
3) RMU. 2016. Katingan Peatland Restoration and Conservation Project: Project Description VCS Version 3, CCB Standards Third Edition. Washington, DC: Verified Carbon Standards dan CCB Standards. https://www.katinganproject.com/uploads/default/modular/CCB_ PROJ_DESC_ENG_1477_11MAY16.pdf
4) Il Gruppo Dayak Tani Misik fa parte del Foro di Coordinamento del Gruppo di Agricoltori Dayak Misik (FKKT) (di seguito Dayak Misik), che è stato creato nel 2014 per garantire la sicurezza della terra e delle foreste al popolo Dayak e per impedire loro di lasciare che le terre abituali fossero controllate da migranti e imprese. L'FKKT Dayak Misik REDD+ 15 Anni ha un programma in base al quale consegna cinque ettari di terreno ai membri del gruppo Dayak Misik attraverso l'emissione di un certificato fondiario consuetudinario. In alcuni luoghi, Dayak Misik è utilizzato come sistema per combattere il possesso della terra su larga scala da parte delle compagnie minerarie e dell'olio di palma. A Bapinang Hilir, l'amministrazione del Dayak Misik è controllata da una famiglia della élite del cocco e i suoi membri non sono solo del popolo Dayak, ma include anche ai Banjars e malesi.
5) Prima di ottenere una concessione nel Kotawaringin dell'Est, RMU ha ottenuto una concessione a Katingan nel 2012. Dopo aver ottenuto il certificato VCS, RMU è stata in grado di ottenere un Protocollo d'Intesa con la maggior parte dei governi delle comunità di Katingan.
6) Questa esortazione deve essere accompagnata da corsi di formazione sulla coltivazione di ortaggi e di coltivazione di prodotti biologici per gli agricoltori selezionati dai funzionari sul campo dell'RMU. Una volta che gli agricoltori sono tornati nelle rispettive aree, hanno ricevuto fondi e fertilizzanti organici per creare campi pilota per la coltivazione.
7) Questa minaccia crea un grande sospetto tra gli esterni, rendendo difficile l'interazione e la fiducia con il popolo di Bapinang Hilir. Per rilevare se gli esterni si schierano o meno con RMU, gli agricoltori fanno domande sul permesso per bruciare l'erba da pascolo sulla loro terra.
8) Il termine contadino si riferisce a una persona che coltiva la terra nel campo, controlla i mezzi di produzione, lavora in modo indipendente, il cui surplus di produzione viene prelevato dalle autorità e il resto viene utilizzato per scambiare i prodotti ottenuti (con il lavoro) con merci che - culturalmente - sono considerate comparabili. Mentre i piccoli produttori di merci sono un gruppo di persone che lavora in agricoltura con lo scopo di produrre merci, o persone che sono in agricoltura mantenendo relazioni capitalistiche di produzione di merci. Anche se può sembrare incoerente, soprattutto quando si cerca di trovare equivalenti indonesiani, qui anche i piccoli produttori di merci verranno chiamati "agricoltori".
9) Si veda, a titolo di confronto, Dove, Michael, R. 1988. Sistem Perladangan di Indonesia: Suatu Studi-studi Kasus dari Kalimantan Barat. Yogyakarta: Gadjah Mada University Press. Nonché, Dove, Michael R. “Teorías de la agricultura de quema y quema y la economía política de la ignorancia” Agroforestry systems 1.2 (1983): 85-99, che fornisce una descrizione molto dettagliata delle tecniche di bruciatura delle terre utilizzate dal popolo Dayak nel Kalimantan Occidentale per la preparazione dei terreni agricoli. Watson, GA 1984. “Utility Of Rice Cropping Strategies In Semuda Kecil Village, Central Kalimantan, Indonesia.” Workshop on Research Priorities in Tidal Swamp Rice. Los Banos: International Rice Research Institute (IRRI). 49-67, descrive anche come la gente del bacino del fiume Mentaya coltiva il riso usando il metodo della terra bruciata.
10) Conducendo con emissioni di carbone "neutro”: il progetto di conservazione e restauro di Shell in Indonesia: https://www.wrm.org.uy/es/node/14830
Riferimenti:
- - Prawiranegara, Izzuddin. 2020. Dari marginal menjadi lebih marginal: Pendalaman Metabolic Rift di Lahan Gambut (unpublished). Bandung: Agrarian Resources Center.
- - Großmann, Kristina. 2019. “‘Dayak,WakeUp’: Land, Indigeneity, and Conflicting Ecologies in Central Kalimantan, Indonesia.” Bijdragen tot de Taal-, Land- en Volkenkunde 175 (2019) 1–28 1-28.
- - Hamrick, Kalley, dan Melissa Gallant. 2017. Unlocking Potential State of the Voluntary Carbon Markets 2017. Washington, DC: Forest Trends’ Ecosystem Marketplace.