Per oltre un secolo, le multinazionali dell'energia hanno distrutto il pianeta e sfruttato le persone in cerca di profitto. Ora, i produttori di energia e i produttori di tecnologia si stanno rivendendo come 'verdi' per rilanciare la loro reputazione e beneficiare di sussidi pubblici, accaparrarsi terre, violare i diritti umani e distruggere le comunità lungo il loro cammino. La nostra indagine su quindici multinazionali "verdi" dimostra in modo conclusivo che i rendimenti finanziari, non la decarbonizzazione, sono la loro attività principale. Il capitale "verde" ha assunto il controllo della transizione energetica, dettandone il ritmo e bloccando le politiche climatiche che ne ostacolano i profitti. È giunto il momento di affrontare queste corporations del greenwashing e rivendicare la gestione dell'intero settore energetico attraverso la proprietà pubblica e la governance democratica.
‘Green’ multinationals exposed
Pratap Chatterjee, Olivier Petitjean, Alfons Perez, Lavinia Steinfort, James Angel.
Transnational Institute, CorpWatch, Observatoire des multinationales, Observatori del Deute en la Globalització
Novembre 2023, pp. 162.
Download:
Le grandi multinazionali dell'energia si promuovono sempre più come 'verdi', sostenendo di essere in prima linea nella transizione energetica. In realtà, queste imprese hanno dirottato la transizione al fine di proteggere i loro profitti. Le multinazionali “verdi” in gran parte si comportano come i giganti dei combustibili fossili – e ciò non suscita nessuna sorpresa, dato che molte di queste aziende sono principalmente società di combustibili fossili.
Questo è vero sia per le società transnazionali private che per i grandi conglomerati statali, con molti di questi ultimi che adottano - soprattutto al di fuori dei paesi di origine - modelli di business basati sul profitto che causano disastri sociali e ambientali. Fino a quando queste corporations del greenwashing non saranno smantellate e sostituite da un settore energetico di proprietà pubblica - organizzato democraticamente, che non sia gestito a scopo di lucro - non potrà aver luogo alcuna transizione energetica significativa. I risultati che seguono si basano sui profili di 15 imprese, tra cui alcune delle più grandi multinazionali energetiche del mondo, che sono presumibilmente verdi per l’energia rinnovabile che producono (o affermano di produrre) o la tecnologia di transizione che costruiscono.
Queste imprese pretendono di essere in prima linea nell'azione per il clima - e nel farlo, danno l'impressione che i cittadini possano semplicemente contare sulle forze di mercato e sull'industria per decarbonizzare la società. Tuttavia, i loro profili dimostrano che queste società hanno costantemente minato gli sforzi per la transizione energetica. Le 15 società descritte in questo rapporto hanno speso un totale di 130,77 miliardi di dollari in dividendi e 24,80 miliardi di dollari in riacquisti di azioni tra il 2016 e il 2022 - il tutto facendo affidamento sul denaro pubblico per investire in nuovi progetti.
In totale, hanno realizzato un profitto di 175,86 miliardi di dollari tra il 2016 e il 2022. Questo ammonta a più di sette volte il sostegno finanziario reale che i paesi ricchi hanno fornito alle nazioni povere per affrontare e adattarsi al cambiamento climatico (nonostante l'impegno di 100 miliardi di dollari l'anno nel 2009) 1. Le 15 società descritte hanno continuato ad accumulare profitti mentre il mondo - in particolare le comunità povere, meridionali e razzializzate - ha sofferto per la pandemio COVID-19, per la crisi climatica, per la peggiore crisi energetica degli ultimi decenni e la una successiva crisi del costo della vita, spingendo molti milioni di persone nella povertà 2.
Per compilare i profili delle compagnie abbiamo raccolto dati finanziari sulle attività di ogni impresa, la storia e gli azionisti - insieme a informazioni sugli impatti sociali, ambientali e politici connessi alle loro pratiche. Le società analizzate sono per lo più (ma non esclusivamente) aziende energetiche con sede in Nord America e in Europa: British Gas/Centrica, EDF Renewables, Enbridge Inc., Endesa, E.On, Engie SA, Iberdrola, NextEra Energy, Inc., ØrstedA/S, Southern Company, Vattenfall. Un'altra società analizzata, Adani Green Energy Limited, ha sede in India.
Inoltre, le nostre analisi includono due fornitori di apparecchiature chiave per le tecnologie solari ed eoliche (JinkoSolar Holding Co. Ltd e Siemens Gamesa Renewable Energy S.A.) e un produttore di auto e batterie (Tesla, Inc.). Abbiamo selezionato questo spaccato di imprese di diversi sotto-settori industriali per dimostrare la necessità di recuperare e trasformare l'industria energetica nel suo complesso - dalla produzione al dettaglio, dalla generazione alla distribuzione, dai veicoli elettrici allo stoccaggio. Questa ricerca è stata coordinata dal Transnational Institute ed eseguita da CorpWatch, Observatoire des multinationales e Observatori del Deute en la Globalització, che fanno tutti parte della European Network of Corporate Observatories 3.
La maggior parte delle multinazionali che si promuovono come 'verdi' sono sostenute dai combustibili fossili
Guardando i siti web delle imprese e i loro documenti aziendali, potremmo essere scusati se pensassimo che ora sono pienamente impegnate per l'energia rinnovabile e la cessazione dello sfruttamento dei combustibili fossili. Ma questo è lontano dalla verità. Nonostante ciò che le loro comunicazioni pubbliche possono suggerire, le energie rinnovabili rappresentano una quota limitata del mix energetico della maggior parte delle società produttrici di energia elettrica del nostro campione. In molti casi, le rinnovabili sono un'aggiunta relativamente modesta al mix aziendale, piuttosto che rappresentare qualsiasi tipo di trasformazione radicale del loro business.
Le utilities statunitensi, in particolare, non hanno piani immediati per rinunciare alle loro operazioni sui combustibili fossili, perché queste sono ancora altamente redditizie. NextEra Energy, Inc., ad esempio, sostiene di possedere il più grande portafoglio al mondo di attività eoliche e solari, commercializzandosi come un business pionieristico dell'energia pulita 4. Eppure l'impresa gestisce più impianti di combustibili fossili e sette oleodotti e gasdotti. Nel 2020, il 98,9% dei 2,92 miliardi di dollari di NextEra proveniva da due società controllate: FPL e Gulf Power 5. Quell'anno, FPL ha riferito che il 73 % della sua energia derivava dal gas, mentre Gulf Power ha riferito che il 98,7 % della sua produzione di energia proveniva da carbone e gas 6.
Alcune imprese autoproclamatesi verdi come la Southern Company hanno finanziato la disinformazione sul clima ancora di recente, nel 2022 7. A partire dagli anni novanta, la società ha speso almeno 62 milioni di dollari per finanziare la negazione del cambiamento climatico, quasi il doppio dei 33 milioni di dollari che la Exxon ha speso nello stesso periodo per il negazionismo climatico 8. Infatti, di recente, nel 2017, il CEO di Southern ha affermato che il cambiamento climatico non era reale 9. Oppure prendiamo la Enbridge Inc. Mentre sostiene di essere una delle più grandi imprese dell’energia rinnovabile in Canada, circa il 95 % del suo reddito è generato da combustibili fossili.10 Ad oggi, Enbridge gestisce il sistema di oleodotti per il petrolio greggio e [combustibili fossili] liquidi più lungo del mondo 11, con 28.661 chilometri di oleodotti e 123.189 chilometri di gasdotti in Nord America 12. Il Gruppo Adani si è spinto fino a impiegare la sua controllata Adani Green Energy Limited per il finanziamento del carbone. A seguito di una relazione della società di ricerche d'investimento Hindenburg, le indagini hanno rivelato che il gruppo Adani aveva utilizzato le azioni di Adani Green come garanzia collaterale per ottenere una linea di credito multimilionaria destinata a finanziare il progetto sul carbone Carmichael 13. Questi esempi illustrano i modi in cui il capitale dei combustibili fossili e le multinazionali verdi tendono ad essere due facce della stessa moneta estrattiva.
Alcune società europee dell'energia hanno venduto o liquidato le loro attività fossili, che continuano ad essere in funzione
Alcune società europee sensibili alle pressioni dell'opinione pubblica hanno svenduto i beni derivanti dai combustibili fossili a società che hanno meno visibilità pubblica. Mentre questo potrebbe andare in qualche modo in direzione della pulizia del portafoglio della società in dismissione, in realtà non vi è alcuna riduzione effettiva del consumo di combustibili fossili o delle emissioni di gas serra.
Ad esempio, una volta che Engie SA ha deciso di concentrarsi sulle energie rinnovabili, ha iniziato a cedere le sue attività nel settore del carbone, nella maggior parte dei casi vendendole a terzi invece di chiuderle 14.Nel 2017 Engie ha venduto alcune delle sue attività di gas a Total.15 Mentre le emissioni continuavano, Engie ha salvato la faccia. Ørsted A/ S ha venduto tre dei suoi giacimenti di gas a Ineos (un gigante chimico di proprietà del miliardario britannico Jim Ratcliffe) per 1,05 miliardi di dollari, che continua a estrarre gas da questi giacimenti 16. British Gas ha venduto gran parte del suo portafoglio di gas in UK. Questo include la Langage Power Station da 900 megawatt nel Devon e la centrale a gas South Humber Bank da 2,3 gigawatt nel Lincolnshire - entrambe vendute a Energetický a Průmyslový Holding (EPH), una società privata controllata dal miliardario ceco Daniel Křetínský 17. Entrambi gli impianti funzionano ancora a pieno regime. Nel 2016, EPH ha anche acquistato centrali a carbone tedesche e miniere di lignite da Vattenfall, aiutando Vattenfall a ridurre le sue emissioni di carbonio del 70% da un giorno all’altro 18. EPH continua a gestire queste attività a piena capacità 19. In altri casi, le imprese hanno potenziato le loro credenziali verdi dirottando i loro beni di combustibili fossili in nuove attività separate. Questa è stata la strategia di E.ON, che nel 2016 ha trasformato la sua attività di produzione di energia da combustibili fossili in una nuova società denominata Uniper 20.
Un'indagine Sky News 2020 ha rilevato che Uniper era il terzo maggior produttore di emissioni di carbonio nel Regno Unito 21.
Nel 2022, il governo tedesco ha deciso di acquistare Uniper 22, e ciò presenta al pubblico tedesco l'opportunità di chiedere che il loro governo spenga urgentemente le sue operazioni sui combustibili fossili. Tutto ciò dimostra che, mentre la pressione pubblica è andata in qualche modo a stigmatizzare i combustibili fossili, le società stanno tentando di aggirare questo problema vendendo o liquidando i loro beni in combustibili fossili invece di smantellarli.
Le multinazionali “verdi” ripuliscono le loro risorse energetiche sporche, in particolare attraverso certificati verdi e compensazioni di carbonio
Molte imprese elettriche in Europa utilizzano i certificati verdi per nascondere il fatto che dipendono dai combustibili fossili e dalle attività nucleari. I “Certificates of renewable origin” sono assegnati alle imprese per ogni unità di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Questi certificati possono essere venduti ad altre compagnie, indipendentemente dall'elettricità rinnovabile a cui erano precedentemente collegate 23. Ciò significa che le compagnie compiono abitualmente greenwashing 24 sulle loro pratiche, promuovendo se stesse come fornitrici di rinnovabili, anche se i loro certificati sono stati acquistati senza alcun investimento corrispondente nelle generazione di energia rinnovabile o nel cambiamento del loro mix energetico.
Ad esempio, EDF France e Engie offrono ai loro clienti programmi di energia verde o a zero emissioni di carbonio che si basano in gran parte su certificati di origine 25. Viene posto un marchio verde sull'elettricità che proviene principalmente, nel caso della Francia, da reattori nucleari o da grandi impianti idroelettrici di imprese scandinave 26. Nel 2019, E.ON ha affermato che tutti i suoi 3,3 milioni di clienti nel Regno Unito sono stati passati a “piani al 100 % di energia rinnovabile” dopo aver acquistato l'equivalente in certificati verdi 27. Un rapporto dell'aprile 2021 dello studio di consulenza Baringa ha stimato che solo il 49% della potenza di E.ON proviene da fonti rinnovabili 28.
Il caso della British Gas è ancora più grave. Da un'inchiesta è emerso che British Gas è il maggiore acquirente di certificati verdi fra le società energetiche britanniche 29. L'utility ha acquistato 20,1 milioni di certificati a poco più di £ 1 per cliente all'anno nel 2019-2020, e poi 21 milioni di certificati l'anno successivo 30. Inoltre, British Gas offre ai clienti una tariffa per “elettricità rinnovabile al 100%” che comprende il 10% di biometano (spesso derivato da operazioni di allevamento non sostenibili) e il 90% di compensazione del carbonio 31. Questi ultime tendono a implicare progetti di sviluppo, spesso in paesi a basso reddito, che sono stati collegati a delocalizzaizoni di massa [di popolazioni], 32 all’accaparramento di terre e alla creazione di monocolture 33. Utilizzando compensazione del carbonio e certificazioni, British Gas strombazza le sue credenziali verdi, nonostante il fatto che la sua casa madre, Centrica, abbia venduto tutte le sue attività eoliche nel 2017, 34 e il solare rappresenti solo il 4% del suo mix energetico35.
Queste pratiche di greenwashing devono essere vietate. Ma anche se fossero vietate, le società energetiche troverebbero nuove scappatoie, a meno che non esistano sistemi efficaci di controllo creati attraverso la proprietà pubblica e la governance democratica.
La maggior parte di ciò che le multinazionali etichettano come energia verde non è così verde
C'è spesso una deliberata confusione su ciò che viene considerato 'energia verde'. Il termine può essere usato per coprire tipologie molto problematiche di generazione di energia, come il nucleare 36, i grandi impianti idroelettici 37, gli impianti a legna o biomasse 38 o l’incenerimento di rifiuti 39.
Nel 2020, NextEra ha affermato che il 98 % della sua energia è stato generato da un “mix diversificato di fonti pulite o rinnovabili” 40. Accanto all'eolico e al solare in questo 'mix diversificato' ci sono il gas naturale e l'energia nucleare 41. Questo è chiaramente greenwashing. Nonostante la combustione del gas naturale emetta meno CO2 del carbone o del petrolio, il gas è ancora un combustibile fossile il cui impatto sul cambiamento climatico è spesso pericolosamente minimizzato. Il gas naturale è prevalentemente costituito da metano. Recenti studi stimano che nei primi 20 anni dopo il rilascio del metano, il suo potenziale di perturbazione del clima è da 86 a 105 volte più potente della CO² 42. Per quanto riguarda l'energia nucleare, è difficile giustificare l'etichettamento come “pulito” di un combustibile che crea rifiuti radioattivi pericolosi.
La Southern Company ha utilizzato la centrale elettrica [della contea di] Kemper in Mississippi per dimostrare il suo impegno per l'energia verde. La Southern ha affermato che l'impianto avrebbe prodotto 582 megawatt di energia col 'carbone pulito' utilizzando la tecnologia di cattura del carbonio 43. Haley Barbour, principale lobbista della Southern prima di diventare il governatore del Mississippi, ha considerato l'impianto come un modo per acquisire 270 milioni di dollari in sussidi federali e per sostenere l'industria carboniera locale 44. Tuttavia, il progetto è andato oltre il budget di almeno 5,7 miliardi di dollari e non è mai stato completato: la costruzione è stata sospesa e l'apparecchiatura di cattura del carbonio è stata distrutta in un'esplosione controllata 45. Sono stati i clienti a raccogliere i costi in eccesso per questo disastroso esperimento in una tecnologia di non dimostrata efficacia 46.
Nei fatti, l'etichettamento di qualcosa come verde viene persino utilizzato per indebolire le valutazioni ambientali. Ad esempio in India, dove il governo Modi ha proposto nel 2020 modifiche normative per esentare essenzialmente i parchi solari dai requisiti standard come audizioni pubbliche e valutazioni di impatto ambientale 47. Dal momento che Adani Green afferma di essere uno dei maggiori operatori di impianti di energia rinnovabile in India 48, è probabilmente uno dei maggiori beneficiari di questa deregolamentazione. Tutto sommato, 'verde' significa molto poco se lasciamo la responsabilità a queste società e ai loro principali azionisti.
(1. Continua)
* Traduzione di Ecor.Network
Immagini:
a) BONDI, SYDNEY: Drone photo of 2000 people spelling out Stop Adani on Bondi Beach_credit Max Phillips, di #StopAdani. Licenza CC BY 2.0.
b) MICATS Facing Felony Charges for Enbridge Pipeline Blockade, di Fuzzytek. Licenza CC BY 2.0.
c) Langage Power Station, di jeff collins. Licenza: CC BY-SA 2.0.
d) Activists throw party at Centrica offices to celebrate CEO’s ‘frackers bonus’, di Reclaim the Power. Licenza CC BY 2.0.
e) Kemper County Coal Gasification Plant Wikimedia Commons.
Note:
- MarketScreener (n.d.) ‘EON SE’.
- E.ON. (2022) ‘Integrated Annual Report & Full Year Results 2022’. https://www.eon.com/content/dam/eon/eon-com/eon-com-assets/documents/
- Vaidya, D. (n.d.) ‘Negative Shareholders Equity | Examples | Buyback | Losses’. https://www.wallstreetmojo.com/negative-shareholders-equity
- E.ON ‘Integrated Annual Report 2022’, 15 marzo 2023. Secondo la relazione annuale 2022 di E.ON, le vendite totali di energia elettrica nel 2022 ammontavano a 261,7 GW (pag. 115), di cui l'8% classificato come altro (include solare, eolico e biomassa -pag. 359). L'8% dei 261,7 GW è 20,90 GW. Tuttavia, l'utilizzo dei certificati REGO (Renewable Energy Guarantees of Origin) da parte di E.ON rende improbabile che tutte le vendite di energia elettrica siano basate sulla propria generazione [di energia]. Abbiamo contattato la società per una cifra più esatta, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta
https://www.eon.com/content/dam/eon/eon-com/eon-com-assets/documents/ investor-relations/en/annual-report/GB2022_gesamt_EN_final.pdf
- Condividi i dati di riacquisto solo in US$.
- US$. Irish Times. ‘Merger creates major German power utility’, 28 settembre 1999.
https://www.irishtimes.com/business/merger-createsmajor-german-power-utility-1.232362
- Company-Histories.com. (n.d.) ‘E.On AG’.
https://www.company-histories.com/EOn-AG-Company-History.html
- Ibidem.
- Power Engineering International. (2020) ‘E.ON completes Powergen acquisition’, 1 July. https://www.powerengineeringint.com/world-regions/europe/eon-completes-powergen-acquisition
- DW., ‘Path Cleared for E.On, Ruhrgas Merger’, 31 gennaio 2023.
https://www.dw.com/en/path-cleared-for-eon-ruhrgas-merger/a-768681
- Felix, B. and Chee, F. Y., ‘EU fines E.ON, GDF Suez over deal’, 8 luglio 2009.
https://www.reuters.com/article/uk-eu-eon-gdfidUKTRE56742L20090708
- E.ON. (n.d.) ‘Welcome to E.ON’. https://www.eon.com/en.html
- Steitz, C. and Schuetze, A. ‘Uniper sets $4.5 billion listing date as spin-off from E.ON nears end’, 22 settembre 2016
https://www.reuters. com/article/uk-germany-e-on-ipo-idUKKCN1181FO
- Whiteside, P. and Aguilar Garcia, C. ‘Britain’s biggest polluters’, 2020.
https://news.sky.com/story/climate-change-investigation-the-top-15- polluters-in-the-uk-revealed-12171349
- E-ON. ‘innogy incorporated into E.ON Group. Merger squeeze-out completed’, 6 febbraio 2020.
https://www.eon.com/en/about-us/ media/press-release/2020/2020-06-02-innogy-incorporated-into-eon-group.html
- Kurmayer, N. ‘Berlin to acquire 99% of Uniper as major energy company trades hands’, 21 settembre 2022. https://www.euractiv.com/ section/all/news/berlin-to-acquire-99-of-uniper-as-major-energy-company-trades-hands/
- Statista. ‘Domestic electricity supply market shares of the Big Six energy companies in Great Britain from 1st quarter 2010 to 3rd quarter 2023’, 2023. https://www.statista.com/statistics/862504/domestic-electricity-supply-market-shares-great-britain-gb
German Federal Cartel Office. ‘Wettbewerbsverhältnisse im Bereich der Erzeugung elektrischer Energie 2021: Marktmachtbericht’, febbraio 2022.
https://www.bundeskartellamt.de/SharedDocs/Publikation/DE/Berichte/ Marktmachtbericht_2021.pdf
- E.ON. (n.d.) ‘Our renewables success story’. https://www.eonenergy.com/about-us/our-wind-farm-legacy.htm
- Wind Daily. ‘First German offshore wind farm online’, 14 agosto 2009. http://www.winddaily.com/reports/First_German_offshore_wind_farm_online_999.html
- IEA. ‘Renewables Obligation Plan’, 14 marzo 2013.
https://www.iea.org/policies/3485-renewables-obligation-plan
- Reliable Plant. (n.d.) ‘London Array, world’s largest windfarm, gets go-ahead’. https://www.reliableplant.com/Read/17607/london-array,- world%27s-largest-windfarm,-gets-go-ahead
- Renewable Technology. ‘London Array Offshore Wind Farm, Thames Estuary’, luglio 2009.
https://www.renewable-technology.com/projects/london-array-offshore-wind-farm-uk/
- Renewable Energy Foundation. ‘Offshore Wind Subsidies per MWh Generated Continue to Rise’, 1 agosto 2021.
https://ref.org.uk/ref-blog/370-offshore-wind-subsidies-per-mwh-generated-continue-to-rise
- FuturePolicy. (n.d.) ‘The German Feed-in Tariff’. https://www.futurepolicy.org/climate-stability/renewable-energies/the-german-feed-intariff/
- German Federal Ministry for Economic Affairs and Energy. ‘Offshore wind energy’, febbraio 2015.
https://www.bmwk.de/Redaktion/EN/ Publikationen/offshore-wind-energy.pdf?_blob=publicationFile&v=3
- Wacket, M. ‘Germany to slash renewable power fees to ease burden of higher energy bills’, 15 ottobre 2021. https://www.euronews.com/green/2021/10/15/germany-to-slash-renewable-power-fees-to-ease-burden-of-higher-energy-bills
- La cifra esatta è di 784.109.880 dollari, che è la somma di tutti i sussidi che E.ON ha ricevuto secondo Subsidy Tracker. Fonte: Good Jobs First. (n.d.) ‘E.ON’. https://subsidytracker.goodjobsfirst.org/?company_op=starts&company=e.on
- Subsidy Tracker. (n.d.) ‘E.ON’. https://subsidytracker.goodjobsfirst.org/?company_op=starts&company=e.on
- Pearce, F., ‘Greenwash: E.ON's “integrated” technology claim is shameless spin’, 9 aprile 2009.
https://www.theguardian.com/ environment/2009/apr/09/fred-pearce-greenwash-eon-solar-panels
- Ibidem.
- E.ON. ‘E.ON provides 100% renewable electricity for all 3.3 million customer homes at no extra cost’, 9 luglio 2019. https://www.eonenergy.com/About-eon/media-centre/eon-100-renewable-electricity-customer-homes/
- Ofgem. (n.d.) ‘Renewable Energy Guarantees of Origin (REGO)’.
https://www.ofgem.gov.uk/environmental-and-social-schemes/renewableenergy-guarantees-origin-rego
- Green Element. ‘Debunking Renewable Energy Guarantees of Origin’, 12 novembre 2014. https://www.greenelement.co.uk/blog/renewable-energy-guarantees-of-origin/
- McKee, I. ‘E-ON is moving its customers to a 52% renewable, 48% greenwash tariff’, 15 luglio 2019. https://www.goodenergy.co.uk/e-on-ismoving-its-customers-to-a-52-renewable-48-greenwash-tariff/
- Parail, V. ‘Renewable tariffs in the UK: what makes a tariff green?’, 30 aprile 2021. https://www.baringa.com/en/insights/low-carboncapital/renewable-tariffs-in-the-uk-what-makes-a-tariff-green/
- E-ON. ‘Sustainability Report 2021’. 2021.
https://annualreport.eon.com/content/dam/eon-annualreport/documents/en/EON_2021_ Sustainability_Report.pdf
- Day, T., Mooldijk, S. et al. ‘Corporate Climate Responsibility Monitor 2022’, febbraio 2022.
https://newclimate.org/wp-content/ uploads/2022/02/CorporateClimateResponsibilityMonitor2022.pdf
- Ibidem.
- Ibidem.
- Ambrose, J. ‘E.ON says sorry for sending socks to customers with advice to keep warm’, 14 gennaio 2022.
https://www.theguardian.com/ business/2022/jan/14/eon-says-sorry-for-sending-socks-to-customers-with-advice-to-keep-warm
- Ibidem.
- Mavrokefalidis, D. ‘E.ON smashes earnings target’, 15 Marzo 2023. https://www.energylivenews.com/2023/03/15/e-on-smashes-earnings-target/
- Brignall, M. ‘“Unbelievable”: E.ON’s rogue legal action ruins family’s finances’, 1 luglio 2023.
https://www.theguardian.com/money/2023/ jul/01/eon-legal-action-energy-supplier
- Ibidem.
- PA Media. ‘E.ON Next ordered to pay £5m over poor customer service’, 14 giugno 2023. https://www.theguardian.com/business/2023/ jun/14/eon-next-ordered-to-pay-5m-over-poor-customer-service-ofgem
- Ibidem.
- Partridge, J. ‘E.ON slashes value of investment in Nord Stream 1 by almost £600m’, 10 agosto 2022. https://www.theguardian.com/ business/2022/aug/10/eon-slashes-value-investment-nord-stream-1
- Ibidem.